




| Franco Duranti Prima ero schizofrenico ora siamo guariti! 4 – 18 ottobre 2025 Inaugurazione: sabato 4 ottobre, ore 18.00 In occasione della Settimana della Salute Mentale, mercoledì 9 ottobre alle h. 18.00 si terrà una tavola rotonda sul tema Arte e Psichiatria |
Con la mostra Prima ero schizofrenico ora siamo guariti, Casa degli Artisti dedica per la prima volta un progetto monografico a Franco Duranti, incisore e disegnatore che ha saputo intrecciare il proprio percorso artistico con oltre trent’anni di esperienza all’interno di strutture psichiatriche. Il titolo, volutamente provocatorio, rivela l’intento di rovesciare lo stigma che accompagna il disagio mentale, restituendo centralità all’arte come strumento di comprensione, di libertà e di cura.
Duranti ha iniziato negli anni Novanta a condurre laboratori artistici in comunità protette, centri diurni e reparti ospedalieri, convinto che il gesto creativo fosse in grado di oltrepassare la barriera del linguaggio verbale e di aprire un dialogo autentico con chi vive situazioni di sofferenza psichica. Nel corso del tempo ha sviluppato un linguaggio personale e condiviso, in cui le tecniche incisorie si uniscono a collage, stratificazioni e sperimentazioni materiche.
In mostra è presentato il Glossario visionario della follia, un corpus di 240 tavole calcografiche monotipo corredate da testi clinici. Si tratta di un lavoro monumentale che raccoglie patologie psichiatriche e comportamenti disfunzionali, interpretati non come etichette ma come immagini, emozioni e narrazioni. “L’arte ti fa percepire il disagio anche senza descriverlo”, afferma Duranti, che nelle sue opere non intende documentare la malattia, bensì darle forma, corpo e dignità visiva.
“Per Duranti l’arte è lo strumento per indagare e osservare sé stessi e il proprio mondo. È un’esperienza onirica fatta di regole incerte, un linguaggio non verbale che passa dai sensi, con una grammatica fatta prevalentemente di immagini. L’atto creativo spalanca una finestra sul mondo interno del paziente, configurando allo stesso tempo una ricerca trasversale sulla condizione umana” (Cecilia Spallarossa).
La produzione di Duranti supera le 2.800 opere, tra incisioni e disegni, ed è caratterizzata da un continuo movimento tra analisi clinica e riflessione artistica. Ogni segno diventa parte di un alfabeto emotivo, in grado di accogliere tanto la fragilità quanto la vitalità, il dolore come la possibilità di rinascita. La sua pratica si colloca a metà tra arte e psichiatria, aprendo uno spazio di mediazione dove il paziente, l’artista e lo spettatore possono incontrarsi.
Il progetto a Casa degli Artisti vuole sottolineare proprio questo aspetto: l’arte come luogo di resistenza e di riconoscimento, ma anche come campo di ricerca per la psichiatria e le scienze sociali. La mostra intende generare una riflessione più ampia sul ruolo delle arti nei percorsi terapeutici, diagnostici e riabilitativi, mostrando come l’immaginazione possa trasformarsi in strumento conoscitivo e liberatorio.
Non si tratta quindi solo di osservare un insieme di opere, ma di entrare in un dispositivo che sollecita domande e mette in discussione categorie consolidate: che cos’è la follia, e come possiamo raccontarla? Qual è lo spazio che le società contemporanee concedono al disagio, alla fragilità, alla differenza? E ancora: fino a che punto l’arte può diventare un ponte, un linguaggio comune, una cura?
Attraverso il segno incisorio e l’elaborazione visiva, Duranti ci invita a considerare l’arte come un luogo condiviso, in cui la malattia non è solo sofferenza ma anche possibilità di immaginazione, di racconto e di resistenza.
In occasione della Settimana della Salute Mentale, mercoledì 9 ottobre alle 18.00 si terrà una tavola rotonda sul tema Arte e Psichiatria alla quale interverranno, insieme a Franco Duranti: Carlo Battistella (Ospedale San Carlo San Paolo), LYCEUM Academy Scuola Arteterapia Milano, Fraternità Amicizia Cooperativa Marco Mancini e, per Casa degli Artisti, l’artista e stilista Selene Giorgi e Progetto 40Hz con Francesco Piccolomini e Thiago Leiros Costa, artista e neuroscienziato del team scientifico del progetto.
Franco Duranti – Biografia

Franco Duranti è pittore, incisore, videoartista. Vive e lavora a Milano. Diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera (1990). Ha lavorato per un ventennio in ambito psichiatrico conducendo laboratori di arteterapia presso l’Ospedale di Pavia, l’Ospedale San Carlo di Milano e l’Ospedale di Legnano.
Ha collaborato con diverse Istituzioni in Italia e all’estero partecipando a numerose esposizioni in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all’estero: Galleria Bianca Maria Ritter – Milano, Gallera FibertArt – Milano, Galleria Erasmus – Milano, Galleria Sorrenti – Novara, Galleria Mosaico – Chiasso, Art Gallery – Osaka, Galleria Brighi – Parigi, Palazzo Reale – Milano, Openspace Arengario – Milano, Museo Zucchi – Milano, Pac – Milano, Hangar Bicocca – Milano, Museo di Arte contemporanea – Roma, Museo d’Arte Moderna – Cagliari, Lingotto – Torino, Castello di Rivara – Torino, Banca BNP Paribas – Nizza, Centro Cultural Sao Paulo – Brasile, Biennale Dakar – Senegal, Teatro dell’ Opera Cairo – Egitto.
Ha collaborato e condotto laboratori per Zucchi Collection creando opere originali attraverso l’utilizzo dei blocchi da stampa per tessuto integrato alla tecnica calcografica.
Per l’Hub di Barbara Zucchi – Milano ha condotto laboratori di pittura su tessuto a tecnica mista e ha realizzato stampe per tessuti per le collezioni di moda presentate a Parigi e New York,
Con Munlab di Bruno Munari ha collaborato per la realizzazione di laboratori di stampa per bambini.
Per Otolab ha collaborato come video artista allo sviluppo di seminari, installazioni e live media (vincitori nel 2003 dell’Italian Live Media Contest e di Netmage).
Tavola rotonda Arte e psichiatria
La salute mentale è una delle grandi sfide del nostro tempo: quasi un miliardo di persone nel mondo convive con un disturbo psichico e lo stigma resta una barriera ancora difficile da abbattere. In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, Casa degli Artisti, nell’ambito della mostra Prima ero schizofrenico ora siamo guariti di Franco Duranti, propone un momento di riflessione aperto alla città.
Mercoledì 9 ottobre alle ore 18 si terrà una tavola rotonda dedicata al tema “Arte e Psichiatria” che coinvolgerà professionisti dell’arteterapia, artisti e musicisti e neuroscienziati in un dialogo volto a esplorare il contributo delle pratiche artistiche ai percorsi di cura, riabilitazione e inclusione sociale.
Partecipano:
ASST Santi Paolo e Carlo
Arte, fotografia e comunità
Intervengono Carlo Battistella, educatore dell’ASST Santi Paolo e Carlo ed esperto in riabilitazione psichiatrica e Franco Duranti, artista e arteterapeuta.
Per oltre un decennio Franco Duranti ha collaborato con Carlo Battistella. Insieme hanno sviluppato numerosi progetti all’interno della comunità psichiatrica CRA di Buccinasco, intrecciando le rispettive competenze: Duranti nella gestione dei laboratori di arte e ceramica, Battistella nella fotografia e nei linguaggi audiovisivi. Dal 2007 al 2008 hanno dato vita a esperienze collettive che hanno unito creatività e riabilitazione, tra cui Omino G, una scultura in terracotta gialla portata in giro per Milano dal gruppo dei pazienti, creando un dialogo spontaneo con i passanti. Altri progetti, come Ceramiche Flesh, hanno documentato la dimensione quotidiana e partecipativa delle attività artistiche svolte all’interno della comunità protetta, mettendo in luce la forza del gesto creativo come strumento di relazione, cura e inclusione sociale. Il loro lavoro congiunto testimonia come l’arte, attraverso la collaborazione tra figure artistiche e professionali, possa aprire spazi inediti di espressione e di libertà, restituendo visibilità e dignità a chi vive situazioni di fragilità psichica.
LYCEUM Academy Scuola Arteterapia Milano
OLTRE LE PAROLE. Benefici dell’arteterapia nel trattamento del disagio psichico
Interviene Elena Giulia Monti
Focus dell’intervento sarà testimoniare come i percorsi di Arteterapia Clinica, condotti secondo la metodologia di Lyceum Academy, possano contribuire al benessere della persona con disagio psichico. Toccheremo temi cruciali, fra cui lo sviluppo delle parti resilienti della persona attraverso la creatività, la potenza del linguaggio non verbale nell’espressione e condivisione di vissuti emotivi, e la forza del gruppo di arteterapia nella promozione di dinamiche positive a contrasto dello stigma e dell’isolamento sociale.
Elena Giulia Monti, laureata in Storia e Critica dell’Arte con specializzazione al Sotheby’s Institute of Art di Londra, si è diplomata alla Formazione Triennale in Arteterapia Clinica di Lyceum. Ha condotto percorsi con bambini, adulti, disabili e anziani con demenza. Conduce workshop e percorsi propedeutici, è relatrice in convegni e docente supervisore nella Formazione in Arteterapia Clinica di Lyceum Academy.
Fraternità Amicizia Cooperativa Sociale Onlus
Morale della Favola: Lasciar andare per rinascere nell’incontro artistico
Interviene: Marco Mancini, autore, giornalista, educatore e counselor
La collaborazione tra Franco Duranti e Marco Mancini della Cooperativa Fraternità e Amicizia ha dato vita a un progetto in cui arte e relazione si intrecciano in modo profondo. Partendo dall’ispirazione di una fiaba, i partecipanti al laboratorio espressivo del Centro Riflessi di Vita hanno lavorato fianco a fianco con l’artista e arteterapeuta Franco Duranti, sperimentando disegno e incisione come strumenti di espressione e dialogo.
Il risultato è una serie di otto plaquette d’artista, ciascuna realizzata dai partecipanti in copia limitata (tre esemplari numerati e firmati), che unisce illustrazioni e incisioni originali con le “reinterpretazioni” ed “espansioni” di Duranti. Ogni libretto è il frutto di un percorso condiviso, dove i gesti creativi dei partecipanti trovano risonanza e nuova vita nell’elaborazione dell’artista, generando un’integrazione totale e sorprendente. Questo lavoro corale mostra come l’incontro tra professionalità artistiche e realtà sociali possa produrre non solo opere uniche, ma anche esperienze di inclusione, crescita e bellezza condivisa.
Casa degli Artisti
Progetto 40 Hz
Intervengono Francesco Piccolomini Naldi Bandini, ideatore e coordinatore del progetto 40Hz, e Thiago Leiros Costa, artista e neuroscienziato del team scientifico del progetto.
Francesco Piccolomini presenterà la genesi del progetto 40Hz, nato dall’ispirazione degli studi condotti dal MIT sulla stimolazione cerebrale a 40 Hertz. Partendo dalla constatazione che non esistevano ricerche dedicate a un approccio “one to many” – ovvero rivolto a gruppi di persone, a differenza dell’impostazione “one to one” tipica della musicoterapia – racconterà come sia maturata l’idea di trasformare questa frequenza in un linguaggio musicale condiviso. Illustrerà inoltre lo sviluppo di un protocollo compositivo replicabile, pensato per essere adottato da qualsiasi musicista interessato a integrare frequenze benefiche all’interno delle proprie produzioni, con la convinzione che non solo la singola frequenza, ma anche la sua combinazione con altre frequenze armoniche, possa avere un impatto significativo sulla salute mentale.
Thiago Leiros Costa approfondirà gli aspetti scientifici del progetto, illustrando come il cervello risponda alla stimolazione tramite frequenze sonore e offrendo una fotografia dello stato dell’arte della ricerca neuroscientifica su questo tema. Si concentrerà inoltre sulle differenze tra la ricerca nelle Arti e nelle Scienze, evidenziando i potenziali benefici di interventi e modalità espressive che possono beneficiare dall’integrazione di questi due ambiti approfondendo le evidenze già disponibili, le metodologie sperimentali in corso e possibili scenari futuri che vedono musica e neuroscienze collaborare nello sviluppo di nuove prospettive per la salute mentale.
Casa degli Artisti
L’arte come via di salvezza
Interviene Selene Giorgi, Artista e stilista,
Selene Giorgi porta alla Casa degli Artisti un percorso che intreccia creatività e vita vissuta, affrontando il tema della malattia mentale con uno sguardo intimo e coraggioso. La sua esperienza non nasce da un distacco teorico, ma da una vicinanza quotidiana e dolorosa: la fragilità psichica l’ha accompagnata fin dall’infanzia, non vissuta in prima persona ma attraverso le persone amate. «Il malato mentale vive una vita dolorosa – racconta – ma per chi gli sta accanto può esserlo ancora di più. È necessario trovare una via di fuga, altrimenti non ci si salva». Una testimonianza che si arricchisce di ricordi preziosi, come la conversazione telefonica con Alda Merini che, colpita dal racconto di Selene, le disse: “non avevo mai pensato al dolore che davo, ma solo al mio”. Questa consapevolezza, maturata nel tempo e attraverso esperienze spesso traumatiche, ha spinto Giorgi a cercare una strada personale di resistenza e rinascita. L’ha trovata nell’arte e nella creatività, che definisce la sua vera salvezza: strumenti capaci di trasformare la sofferenza in forza, di forgiare il carattere e di restituire libertà. Oggi, per la prima volta, Selene sceglie di condividere pubblicamente questo percorso: la sua voce si unisce al dibattito su arte e psichiatria, con la consapevolezza che solo raccontando anche il dolore di chi resta accanto sia possibile comprendere davvero la complessità della malattia mentale.
| Ufficio Stampa Casa degli Artisti: Emanuela Filippi | Eventi e Comunicazione emanuela.filippi@casadegliartisti.org |
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