Il Tempo scopre l’opera: venticinque anni di opere inedite di Marcello Tedesco

Emergere dalla Terra è il nuovo libro nella collana saggi della casa editrice Tab di Roma, in uscita a novembre, che raccoglie un’estesa serie di opere inedite, prettamente grafiche, realizzate dal 2000 al 2025 dall’artista Marcello Tedesco (Bologna, 1979).

Sessantotto tavole a colori unitamente a un lungo testo dell’autore, concepito come un dizionario delle parole chiave per addentrarsi nella sua visione dell’arte, offrono la possibilità non solo di conoscere una serie di opere fino ad oggi sconosciute di Tedesco, ma anche di comprendere importanti aspetti biografici e di formazione che hanno determinato la sua caratteristica concezione della prassi artistica.

Il volume non è dunque concepito come un tradizionale catalogo d’arte, bensì come un dispositivo per approfondire una pratica articolata che nel corso del tempo ha visto l’artista spaziare, dall’arte visiva al cinema, passando per la curatela, la critica d’arte, la direzione di un museo, e svariati altri progetti. Un’erranza tra discipline e ruoli in nessun modo fine a sé stessa, ma che riferisce piuttosto di una urgenza di ampliare e dilatare il proprio retaggio esperienziale verso una concezione di profonda e pacificata autonomia.

Emergere dalla Terra evoca in modo suggestivoun percorso anomalo e “irregolare” dove affiora la volontà dell’artista di elaborare strumenti reali da condividere con la collettività, frutto della propria ricerca di pensiero. Implicito in ciò un diverso rapporto tra individuo e collettività, dove l’arte è considerata prima di tutto come una forza di trasformazione e creazione di valore sociale. In definitiva Emergere dalla Terra è il misterioso racconto, attraverso una potente dialettica tra segno e narrazione, di un’esplorazione durata venticinque anni e oggi non ancora conclusa.

Il libro è inoltre arricchito dai contributi della storica dell’arte Delia Somma, dell’artista Mili Romano e del poeta Domenico Brancale, i quali, attraverso tre differenti angolazioni e linguaggi, mettono in luce aspetti diversi del lavoro dell’artista. Anche questa scelta di evitare uno sguardo critico troppo legato ad un tempo attuale desidera comunicare al lettore una dimensione fluttuante e per certi versi paradossale, dove è possibile percorrere più strade contemporaneamente.

Di seguito una dichiarazione di Marcello Tedesco:
“Il tempo è sempre stato una materia con la quale ho intessuto i miei lavori, non c’è quindi da stupirsi che, solo dopo venticinque anni, abbia sentito l’esigenza di rendere pubblica questa serie di opere. Ho atteso da un lato che i tempi storici fossero a mio avviso pronti per recepire questo messaggio e dall’altro lato che il tempo imbevesse completamente questi segni fino a trasformali radicalmente, animandoli di una vita che va ben oltre le capacità di un singolo artista”.


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Milano, Castello Sforzesco: “Leonardo Parlante” mostra di Sabrina D’Alessandro/URPS



Dal Codice Trivulziano alla città: i vocaboli «altrimenti smarriti» di Leonardo rinascono come arte pubblica. Castello Sforzesco | Comune di Milano e Casa degli Artisti di Milano presentano la mostra dell’artista e studiosa Sabrina D’Alessandro che mette in luce uno degli aspetti meno conosciuti del genio rinascimentale, trasformando Milano nel libro aperto delle sue parole da ricordare.

Sabrina D’Alessandro/URPS
 
LEONARDO PARLANTE
Micanti, salvatiche e infallanti. Le parole di Leonardo in mostra
 
3 novembre 2025 – 31 gennaio 2026
 
Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi e Corte Ducale
Mostra diffusa: affissioni urbane nella città di Milano
 
Il progetto verrà presentato in occasione di Bookcity
giovedì 13 novembre alle ore 16.30
sala Weil Weiss, Castello Sforzesco

Con la mostra Leonardo Parlante,Sabrina D’Alessandro, attraverso il suo progetto URPS, Ufficio Resurrezione Parole Smarrite, accende i riflettori sull’aspetto meno noto del genio rinascimentale: quello di collezionista di vocaboli. Un Leonardo che, durante la sua permanenza a Milano, per arricchire il proprio lessico, trascrisse circa ottomila termini sotto forma di lunghe liste nel Codice Trivulziano 2162, il suo libretto di appunti oggi conservato presso l’Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano. La mostra è frutto di una ricerca inedita tra lessicografia e arte visiva, che restituisce alla memoria le parole di Leonardo attraverso installazioni e affissioni pubbliche.

Le parole di Leonardo e l’arte di Sabrina D’Alessandro

I vocaboli annotati nel Codice Trivulziano erano per Leonardo parole da ricordare. Ed è appunto per non dimenticarle che l’autrice ne restituisce una parte agli occhi e alla memoria della collettività, rendendole ‘parlanti’ a tutti: rarità lessicali e latinismi come merore, vivore, salvatico, plenitudine; «parole smarrite benché utilissime alla vita sulla Terra» per Sabrina D’Alessandro, che le espande al di fuori del manoscritto trasformandole in oggetti fisici, visibili, in dialogo con gli spazi del Castello Sforzesco e poi oltre, portandole nel tessuto urbano attraverso il sistema di affissioni comunali. Le parole annotate da Leonardo, custodite per secoli nel Codice Trivulziano, tornano così a vivere nello spazio pubblico attraverso una ricerca inedita, che fa di Milano la città della parola leonardiana, connubio fra identità storica e contemporaneità.

Parole-scultura di Sabrina D’Alessandro saranno esposte nel Cortile delle Armi enella Corte Ducale delCastello Sforzesco di Milano. Salvatica, in terracotta, prende il nome da un vocabolo del Codice Trivulziano; salvatico letteralmente significa selvatico, silvestre, ciò che nasce spontaneamente senza intervento dell’uomo ma, in un gioco linguistico, Leonardo lo interpretò come «quel che si salva». L’opera, installata nel Cortile delle Armi, custodisce al suo interno altre parole smarrite annotate dal genio rinascimentale, rendendole tutte, simbolicamente, ‘salve’. I vocaboli sono combinati a coppie di due e posti in contrasto tra loro sul fronte e sul retro della scultura: definiscono qualità, attitudini, pregi e difetti umani, riprendendo le riflessioni leonardiane su etica e morale che si ritrovano nelle sue favole, nei bestiari, nelle profezie.

Vanagroria e Purità sono due installazioni collocate una di fronte all’altra nella vasca della Corte Ducale. La prima, in acciaio lucidato a specchio, esile e vana, si presenta come un gioco di riflessi e rimandi, simbolo di un’illusione destinata a dissolversi. Purità, in terracotta, solida e sobria sul lato opposto della vasca, rimanda a un passo leonardiano sugli elefanti, animali nobili che si immergono nell’acqua per purificarsi. L’opera diventa così metafora di rigenerazione e integrità, contrapposta alla leggerezza effimera di Vanagroria.

Parallelamente, Milano diventa teatro di una mostra a cielo aperto: attraverso il circuito di affissioni pubbliche, Sabrina D’Alessandro crea percorsi narrativi costruiti sulla sonorità e sul significato di parole scelte dal Codice Trivulziano. Citazioni da altri manoscritti di Leonardo accompagnano ciascun vocabolo per definirne o suggerirne il senso, trasformando così la città in un grande testo filosofico e visivo che invita a riscoprire le ricchezze della nostra lingua e a riflettere su temi come conoscenza, esperienza, vita, libertà. Per esempio, l’aggettivo infallante si collega alla sentenza leonardiana «Raro cade chi ben cammina» o la compiuta perfezione di plenitudine è evocata dal poetico frammento «Quando l’amante è giunto all’amato, lì si riposa».

Alla base del progetto c’è una ricerca inedita da parte dell’artista, un approfondito studio preliminare della valenza per Leonardo di alcuni termini riportati dallo stesso nelle liste lessicali del Codice Trivulziano e ricorrenti anche in altri suoi manoscritti. Inoltre, con Leonardo Parlante nel 2024 Sabrina D’Alessandro ha vinto il bando pubblico AAA – Atelier Aperti per Artista di Casa degli Artisti di Milano che si è concretizzato in una residenza durante la quale ha sviluppato la produzione della mostra. Il progetto è stato accolto anche da MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia che ha acquisito nella propria collezione la serie Fotopiuvoli Trivulziani e, da settembre 2025 a febbraio 2026, ospita l’artista nella mostra Scrittura Obliqua, mentre a ottobre approderà a Oslo, presso l’Istituto Italiano di Cultura, in occasione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, a conferma della portata internazionale di una ricerca che intreccia arte, linguistica e patrimonio storico.

La sua ricerca esplora il rapporto tra parola e immaginario, coniugando arte e linguistica. Nel 2009 fonda l’URPS (Ufficio Resurrezione Parole Smarrite): “Ente preposto al recupero di parole smarrite benché utilissime alla vita sulla Terra”. L’attività di questo Ufficio consiste nel ricercare e riportare alla memoria parole rare, inconsuete, spesso cadute in disuso trasformandole in libri e opere d’arte visiva (video, sculture, installazioni, azioni).

Le opere-parole di Sabrina D’Alessandro sono state esposte in musei pubblici e privati, in Italia e all’estero tra cui Fondazione Mudima (Milano), MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia (Milano), Museo CAMeC (La Spezia), Museo Santa Maria della Scala (Siena), Museo del Premio Suzzara (Suzzara), Art Sonje Center (Seoul), Centre for Contemporary Art Bikaner House (New Delhi), The Art House (Singapore), Henry P. Davison House (New York), Ambasciata d’Italia Vilnius e hanno richiamato l’attenzione dell’Enciclopedia Treccani, che ha dedicato diversi articoli e approfondimenti al suo lavoro.

Tra le sue installazioni pubbliche, il monumento a “Redamare” (amare ed essere amati), parola altrimenti smarrita che rivive oggi sul lungomare di La Spezia.

Per Rizzoli ha pubblicato “Il Libro delle Parole Altrimenti Smarrite” (2011) e “Accendipensieri” (2021), volumi che contengono gran parte delle parole riscoperte negli anni e protagoniste delle sue opere di arte visiva.


La mostra Leonardo Parlante, ideata e curata da Sabrina D’Alessandro, è coprodotta in collaborazione con Casa degli Artisti di Milano, con il coordinamento di Lorenzo Vatalaro.
Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Le installazioni al Castello Sforzesco sono state prodotte con il supporto di Palazzi Cieloterra e Ferro Design Milano.
 
Presentazione del progetto: 13 novembre 2025, h. 16.30 sala Weil Weiss, Castello Sforzesco
Sede: Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi e Corte Ducale
Mostra diffusa: affissioni urbane nella città di Milano
 
Orari: ingresso libero ai cortili tutti i giorni dalle 07.00 alle 19.30
Informazioni al pubblico: info@casadegliartisti.org
 
Ufficio Stampa Comune di Milano
comunicazione.ufficiostampa@comune.milano.it

Ufficio Stampa Casa degli Artisti
Emanuela Filippi | Eventi e Comunicazione
emanuela.filippi@casadegliartisti.org
Da Ufficio Stampa Casa degli Artisti | Emanuela Filippi <emanuela.filippi@casadegliartisti.org>

Jelmoni Studio Gallery presenta una mostra personale di Gisella Abbate

JELMONI STUDIO GALLERY
GISELLA ABBATE
LIBERA IMMAGINE


contemporary art
Solo Show
Opening 1 november h.17,30pm

Jelmoni Studio Gallery presenta una mostra personale dell’artista Gisella Abbate.

L’esposizione raccoglie un corpus di più opere.

Gisella Abbate libera la potenza dell’immagine. L’artista strappa i frammenti visivi alla loro obsolescenza e li immerge in un campo estetico, carico di figure e di contaminazioni che funzionano come sorprese magiche e antidoti.

Concepita attorno a un nucleo tematico di opere selezionate , la mostra esplora l’idea del frammento corporeo e della destabilizzazione delle strutture concettuali e di messa in luce delle loro contraddizioni interne.

Contrassegnati da una libertà creativa che ne conferma il carattere profondamente sperimentale e innovativo. Propone allo spettatore di divenire complice della sua indagine sul desiderio celato: protagonista è sempre il conflitto tra conscio e inconscio.

JELMONI STUDIO GALLERY

Event curatorial assistant
Anna Atenasio

Staff tecnico
Rodolfo Santini
Anna Bassi
Mirella Pende
Katia Dossena


Jelmoni Studio Gallery
Milan, Berlin, London
via Molineria S. Nicolò, 8 Piacenza – Italy

www.jelmonigallery.com

https://www.facebook.com/pages/Jelmoni-studio-gallery/242951759109959 
https://www.instagram.com/jelmonistudiogallery/
Da Elena Jelmoni <jelmonistudio@gmail.com>

Venezia Blue Gallery: “Venezia è una pausa tra un antro e l’altro” di Paolo Liberati

La Blue Gallery, galleria indipendente di Venezia, è lieta di annunciare Venezia è una pausa tra un antro e l’altro, personale di Paolo Liberati, visitabile fino al 18 novembre 2025.

In mostra una selezione di opere, acquerelli e disegni realizzati con paziente lentezza, restituiscono il dialogo costante dell’artista con il teatro e la pittura, in un intreccio di gesti, memoria e luce. Un percorso intimo e visionario, dove l’antro dello studio diventa scena mentale e Venezia diviene  il luogo ideale per aprirsi a una nuova relazione con lo sguardo del pubblico.

VENEZIA È UNA PAUSA TRA UN ANTRO E L’ALTRO
Personale di Paolo Liberati
a cura di Silvio Pasqualini
testo critico di Lorenzo Mango

18.10 > 18.11.2025 

Inaugurazione 18 ottobre  2025 h.18

Blue Gallery 
Sestiere Dorsoduro 3061, Venezia
Paolo Liberati, Il corpo in voce tra le acque

L’antro è la caverna dello studio, «la stanza dell’alchimista, dove tutto avviene». È il teatro silenzioso dell’artista, il luogo in cui la materia si trasforma in visione. Da qui prende forma il lavoro di Paolo Liberati, che con la mostra Venezia è una pausa tra un antro e l’altro porta nella laguna una riflessione intima e profonda sul rapporto tra pittura e teatro, tra luce e interiorità, tra ciò che si nasconde e ciò che si manifesta.

Per Liberati la pittura è da sempre la parte costitutiva di una “scrittura d’arte” che tiene insieme più linguaggi. «Il teatro, la pittura e il video sono, per me, un’unica scrittura visiva», afferma. Come ha scritto Lorenzo Mango, «la pittura è, di questo linguaggio plurale e aperto all’ibridazione, il fondamento». La sua ricerca affonda le radici nella lezione di Toti Scialoja e nella stagione del Nuovo Teatro Italiano, di cui Liberati fu protagonista con i Tradimenti Incidentali: un gruppo che cercava una moderna “scrittura teatrale d’arte”, fondata su un’intensa qualità visiva.

In Venezia è una pausa tra un antro e l’altro questa visione si rinnova. Il teatro continua a ispirare la pittura, ma è la pittura ora a restituire al teatro la sua dimensione mentale e poetica. «Chiedo aiuto al mio passato», racconta Liberati, «perché il dramma e la commedia mi suggeriscano tempi, soggetti e condizioni per il mio operare».
Nascono così opere che sono veri e propri “teatri della mente”, “teatri dell’occhio”, in cui il disegno e l’acquerello diventano spazi scenici interiori.

Come nota Mango, «le immagini disegnate figurano spazi di teatri impossibili, esito di una visione assoluta, scenicamente motivata ma che non può tradursi in scena materiale». Si tratta di “drammaturgie pittoriche” dove la mano pensa, e la visione si costruisce lentamente, «dal nero più assoluto fino al bianco, ciò che resta della superficie del foglio, che diventa luce».

In questo senso, l’opera di Liberati prosegue idealmente il suo Manifesto per un’Arte Mutante, dove il punto diventa poro, la linea fibra, la superficie gravità: pittura come forma formante, come “immagine immaginante” che si fa corpo. «L’arte deve restare misteriosamente inutile», scriveva, «perché è nell’inutile che il tutto si tocca».

Venezia è una pausa tra un antro e l’altro diventa dunque un attraversamento. L’antro — lo spazio interiore, il buio fertile dello studio — si apre all’altro, alla luce e alla città. «Venezia è il ponte, il luogo dell’incontro tra ciò che rimane nell’ombra e ciò che si apre alla visione».
In questa pausa sospesa, la pittura di Liberati si fa teatro dell’anima, dove forma, materia e memoria coincidono.

Paolo Liberati (Terni, 1957) vive e lavora tra Terni e Roma.

Formatosi all’Istituto d’Arte di Terni, alla Scuola di Design e all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove studia con Toti Scialoja e Alberto Boatto, aderisce alle teorie di Giuseppe Bartolucci sul Teatro della Post-Avanguardia.

Nel 1983 fonda la compagnia Tradimenti Incidentali, con cui sperimenta una “scrittura teatrale d’arte” capace di fondere teatro, poesia e arti visive, partecipando a numerosi festival nazionali e internazionali.

Dal 1992 concentra la sua ricerca sulla pittura, esplorando il rapporto tra luce, materia e spazio in quella che definisce “luce tattile” e “forme formanti”. Parallelamente sviluppa un lavoro con il video, studiando la luce elettronica e realizzando tarsie e mandala digitali.

Nel 1994 fonda Imaginalis Produzioni e partecipa alla creazione dell’associazione Roma Città di Cinema, curando proiezioni e installazioni in diverse capitali europee.

Dal 1973 è attivo ininterrottamente come pittore, mantenendo un costante dialogo tra arti visive, teatro e linguaggi mediali.

INSTAGRAM @paolo.liberati

ALCUNE ESPOSIZIONI  e VIDEO

2016 | “Angeli Pro. Cessati” video film realizzato nel corso di trentatre anni sulla storia artistica di Tradimenti Incidentali Imaginalis Teatro.  

2016 | “Beppe Bartolucci”, video omaggio di Paolo Liberati e Andrea Orsini al critico militante Giuseppe Bartolucci ideatore della post-avanguardia.

2017 |Mostra “ORO PURO”, 60° Festival dei Due Mondi di Spoleto. Cantiere Oberdan, La Mama e. t. c. di New York, sezione Umbria. Mostra dedicata alla Mama dell’Avanguardia Ellen Stewart e al Papa dell’Avanguardie Giuseppe Bartolucci, con cui ha collaborato per oltre 20 anni con video e opere dedicate.

2020 | “Mostra Lampo” di Paolo Liberati e Mark Kostaby, per il Valentin Festival, il 14  febbraio, a cura di Andrea Giuli. 

2024  | “Tradimenti Incidentali versus Beppe Bartolucci”. Video celebrativo dei cento anni dalla nascita di Giuseppe Bartolucci.  


DISAMINA CRITICA DEL PROF. LORENZO MANGO 
SUL LAVORO DI PAOLO LIBERATI

La Pittura è da sempre, per Paolo Liberati, la parte  costitutiva di una pratica di scrittura artistica che ha coinvolto – su uno stesso piano – il Teatro e la sperimentazione mediale del video. 
Di questo linguaggio plurale e aperto all’ibridazione la pittura è, per molti versi, il fondamento.
Quando, fino a poco più di un decennio fa’, Liberati dirigeva uno dei gruppi più stimolanti e radicali del Nuovo Teatro Italiano, i Tradimenti Incidentali, la filosofia che lo muoveva e motivava nella sua ricerca era realizzare una moderna “scrittura teatrale d’arte” che, fondandosi su moduli  linguistici della scrittura scenica, li rielaborasse nella  direzione di una accentuata qualità visiva. 
Vera e propria drammaturgia pittorica che trova negli spettacoli “I cervelli dai petali taglienti” e “Vincent, l’orecchio di Van Gogh” la sua espressione più compiuta.
Il Teatro di Liberati e dei Tradimenti Incidentali si muove lungo la ricca direttrice novecentesca del Teatro dei pittori, forma particolare e specifica del teatro visuale moderno.
La pittura però, non è solo sostegno alla scrittura teatrale, così come il teatro, d’altronde, non è mai solo “pittura scenica“. 
Esiste, infatti un livello specifico e particolare della ricerca visuale che è  progettuale, compositivo, formale ed anche tecnico.
Partendo dall’insegnamento di Toti Scialoja, che è stato fondamentale per una intera  generazione di pittori italiani, la ricerca di Liberati si è disposta nel tempo come una risposta soggettiva e personale alle domande / provocazioni lanciate da alcuni dei grandi maestri del Novecento: da Rothko a De Dominicis da Cucchi a Ceccobelli.
Il risultato è una indagine tesa a penetrare quanto più possibile in profondità dentro le potenzialità linguistiche della pittura. 
Di qui l’interesse per il problema della tecnica.
Vedere è, per Liberati, atto che il pittore compie con la mano.
La visibilità dell’immagine è quanto emerge dal lavoro costante e paziente sulle tecniche, i materiali e le forme.
La grafite, che da qualche anno  è il materiale con cui meglio si esprime, porta in se questa  qualità. 
Il disegno – che è opera compiuta in sé e non solo preparatoria come vuole una certa nostra tradizione – discende dal lavorio di punte finissime di matite che consentono di toccare i neri più assoluti (un nero “colore” saturo e quindi straordinariamente luminoso), una infinita gamma di grigi fino a vibrare nel bianco, “ciò che resta” della superfice del foglio, che diventa luce assoluta.
La materia è il corpo organico dentro cui far vivere la forma.
Le immagini di Liberati sono sempre a metà tra l’astrazione e la figurazione, tra la struttura e il paesaggio, tra il racconto e la visione (con una memoria rivivificata del surrealismo e di certo simbolismo alla Odilon Redon ).
Nella serie di lavori cui appartiene quello che qui presentiamo, il gioco dell’immagine disegnata si presenta come un teatro della mente, teatro dell’occhio.
Teatri della visione a matita si intitolano e il gioco di parole ( che testimonia di  un interesse anche verso la lingua poetica, ancora memore di Scialoja, che si esprime vivacissimo nei titoli ) non è fine a se stesso.
Le immagini disegnate figurano spazi di teatri “impossibili“, esito di una visione assoluta, che non può tradursi immediatamente in una dimensione scenica materiale, ma non di meno è scenicamente e teatralmente motivata. Si tratta, infatti, di teatri-teatri, di drammaturgie pittoriche che portano in sé una ragione teatrale che al di fuori del foglio non può manifestarsi. 
Teatri disegnati, insomma, come metafora pittorica e come scrittura di scene mentali.
E così, come la pittura aiutava Liberati a scrivere il suo teatro, adesso è il teatro che lo aiuta a costruire la sua pittura disegnata .

Lorenzo Mango

Professore Ordinario presso la Facoltà di Napoli L’Orientale,
dove insegna Storia del teatro moderno e contemporaneo. 


BLUE GALLERY

Minuscola e orgogliosamente indipendente è situata tra Campo Santa Margherita e il Ponte dei Pugni a Venezia, si impegna a promuovere artisti basandosi esclusivamente sull’apprezzamento artistico e sul rispetto personale, respingendo le pratiche espositive convenzionali. Il direttore Silvio Pasqualini, Maestro d’arte e pittore, intende creare un cenacolo artistico ideale e reale, dove gli artisti possano esprimersi liberamente. Il  blu avio, colore distintivo di questo spazio, ispira sensazioni di benessere e creatività, come trovarsi tra cielo e mare

INSTAGRAM @bluegalleryvenice 


ORARI DI VISITA
Orari apertura mostra: 10-13 / 15 – 19
Per appuntamento: 347 70 30 568
Blue Gallery, Rio terà Canal –  S. Margherita, Dorsoduro 3061, Venezia
OPENING  18 ottobre 2025 ore 18

Contatti Stampa CRISTINA GATTI PRESS & PR | press@cristinagatti.it | mob.338 6950929
Cartella Stampa : Cartella Stampa 
Da Cristina Gatti – Press & P.R. – Venezia <press@cristinagatti.it> 

Paesaggi sonori – La musica come nutrimento e ispirazione per l’immagine

Paesaggi sonori – La musica come nutrimento e ispirazione per l’immagine

Domenica 16 Novembre dalle ore 17.00 presso la FORO G gallery, ritorna in dialogo (da remoto) Valeria Pierini. In questo happening con talk, Valeria presenterà i suoi lavori legati alla musica o nati grazie ad essa. Da quindici anni, infatti, la musica accompagna e orienta il suo percorso creativo.
Figlia di un musicista, Valeria è cresciuta immersa nei suoni: li ha studiati, suonati e poi fotografati, una volta trovata confidenza con la macchina fotografica. Ha pubblicato su riviste online e cartacee, prodotto libri e sperimentato linguaggi diversi. Memorabili gli Sketchbook realizzati con la sodale Angela Giorgi, un mix di scrittura diaristica, critica e fotografia che ha lasciato un unicum nel panorama fotografico-musicale italiano.

Negli anni ha collaborato con decine di fanzine e riviste, come la storica Umbria Noise, ed è passata dai reportage nelle stanze dei musicisti umbri (Io tra di voi) ai progetti concettuali come l’opera confluita nel libro Tabula Rasa, ispirato alla ricerca concettuale dei minimalisti, strizzando un occhio alle liriche di di Marlene Kuntz e Massimo Volume. Con opere come Iperuranio e il video Svanire (sonorizzato da Marco Polito), la musica le ha permesso di andare oltre il reale e toccare i confini dell’immaginazione.

La ricerca di Valeria non è mai autoreferenziale: punta a creare connessioni, con chi partecipa e con chi osserva. La musica ha lasciato un segno nella pratica artistica dell’autrice: «La militanza e gli studi di musica, da giovane, mi aiutano ancora oggi nell’editing: musica e racconto hanno schemi che ricorrono e che rincorro».

Durante l’evento si esploreranno i suoi paesaggi sonori, fino ad arrivare alla pubblicazione più recente: Sing sing sing, una fanzine dedicata al padre batterista. Un progetto nato come regalo di compleanno, che finanzia — in perfetto stile DIY — la manutenzione della sua Gretsch del ’78.

In mostra alla FORO G gallery saranno esposti libri e stampe in edizione limitata. Inoltre, i partecipanti avranno la possibilità di iscriversi in esclusiva al corso di fotografia con Valeria Pierini, Luoghi (e) immaginari: la prima lezione sarà aperta a tutti e gratuita, e il costo del corso sarà scontato per i partecipanti all’evento.

Valeria Pierini, fondatrice e art director di Incontri di fotografia, è un’artista fotografa umbra laureata in comunicazione di massa.
La sua ricerca si muove traendo ispirazione dalla letteratura, dalla filosofia e dallo storytelling.

Negli ultimi anni sta ponendo molta attenzione alla docu-fiction, unendo materie scientifiche, letterarie e antropologiche. Ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero, tiene corsi e workshop, per adulti e ragazzi, in associazioni scuole ed università. I suoi lavori sono stati selezionati in molti concorsi e festival nonché ampiamente pubblicati.
Le sue opere sono collezionate in Italia e all’estero. www.valeriapierini.it


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Alessandro Bergonzoni a Casa degli Artisti con Il Tavolo delle Trattative

Alessandro Bergonzoni
 
Il Tavolo delle Trattative

 
Sabato 1 novembre 2025, ore 16.00–20.00
 
In collaborazione con Teatro Carcano

Sabato 1 novembre 2025, dalle 16.00 alle 20.00, Casa degli Artisti di Milano presenta Il Tavolo delle Trattative, una installazione agita di Alessandro Bergonzoni, realizzata in collaborazione con Emergency. Dopo le tappe di Bologna e Roma, l’installazione arriva a Milano, negli spazi della Casa, e sarà visibile al pubblico dalle 16.00 alle 18.00 dopodiché, a partire dalle 18.30, seguirà il momento performativo di Bergonzoni insieme ai suoi interlocutori.

Un tavolo come opera d’arte e atto civile: otto arti artificiali, provenienti dal Centro di riabilitazione di Emergency in Iraq, diventano le gambe di un tavolo che, privo di gambe proprie, trova sostegno in ciò che resta delle guerre. Su quel piano di legno, ferro, forex e cemento che poggia – simbolicamente e concretamente – su corpi mutilati e vite spezzate dai conflitti, l’artista costruisce un gesto di restituzione: un modo per ridare visibilità e voce a chi la violenza ha colpito nel corpo.

Attorno a quel tavolo Bergonzoni convoca una pluralità di interlocutori – esponenti delle istituzioni, della cultura, della scienza, dell’informazione, dell’arte, delle religioni e dell’attivismo – invitandoli a sedersi, parlare, ascoltare e agire, in un confronto che diventa esercizio di coscienza collettiva. In questa occasione saranno gli artisti che abitano e hanno abitato la Casa ad intervenire al tavolo.

L’artista non modera, ma “officia” l’incontro: incalza con domande, provoca, ribalta prospettive. Chiede ai partecipanti di mettersi nei panni degli altri, per ridare alla parola pubblica la sua funzione più profonda, quella di ricostruire legami, non di dividerli.

Il Tavolo delle Trattative è una “scultura” performativa, ma anche un dispositivo di consapevolezza. Un tavolo anatomico e politico insieme, che svela su cosa poggia davvero ogni diplomazia e ogni compromesso: sugli arti, e dunque sulle vite, di chi li ha perduti per sempre.

È una sala operatoria del pensiero, dove si tenta di riattivare il contatto, di negoziare non solo posizioni ma umanità, di riconoscere che ogni trattativa – etica, politica o personale – deve ripartire dai corpi e dalle ferite che la realtà ci consegna.

Per Casa degli Artisti, questa tappa milanese rappresenta l’occasione di riaffermare la funzione pubblica dell’arte come pratica di ascolto e responsabilità. Un gesto che unisce l’urgenza etica di Emergency alla capacità di Alessandro Bergonzoni di trasformare la parola in atto e la scena in spazio di coscienza collettiva.

Parteciperanno al Tavolo delle Trattative: FAM (Francesca Alfano Miglietti), Christian Gangitano, Andrea Amadei, Graziano Folata, William Aparicio, Francesco De Molfetta, Mariangela Bombardieri, Sei Iturriaga Sauco e altrə artistə della Casa.

Lunedì 3 novembre al Teatro Carcano nell’ambito dei FOLLOW THE MONDAY

Dopo l’istantanea alla Casa degli Artisti, lunedì 3 novembre alle ore 20.30 Alessandro Bergonzoni proseguirà la sua riflessione sull’immedesimazione nelle vite altrui al Teatro Carcano di Milano, protagonista di uno dei #FollowTheMonday, la rassegna culturale che ogni lunedì sera trasforma il teatro in un luogo di pensiero libero, dialogo e riflessione. Con IMMEDESIMAZIO MUNDI (Diventiamoci!), Bergonzoni ci invita a ripensare poeticamente guerra e pace, ribaltandone il senso e la parola: «Ah, se Guerra fosse solo un cognome, e Armando, Gloria e Vittoria nomi di persone, vive… La pace ormai, come concetto e parola, è consumata, erosa, quasi infantile; mentre la guerra continua a sembrare epica, maschia, eroica, perfino erotica. Allora – dice Bergonzoni – ho deciso di cambiarle nome, e farla diventare come la fine di ogni guerra: Ra! Voglio la Ra, facciamo la Ra, viviamo in Ra… come fosse una settima nota musicale, molto nota utopia per troppi ancora. Perché la guerra, e tutto ciò che eccidia e tortura, è anche questione di sesso: provate a pensare se al posto di ogni soldato ci fosse una madre.»


Casa degli Artisti
Corso Garibaldi 89/A (ingresso da via Tommaso da Cazzaniga), Milano
www.casadegliartisti.com     info@casadegliartisti.org
 
Ufficio Stampa Casa degli Artisti
Emanuela Filippi | Eventi e Comunicazione
emanuela.filippi@casadegliartisti.org
Da Ufficio Stampa Casa degli Artisti | Emanuela Filippi <emanuela.filippi@casadegliartisti.org> 

Presentata stamattina la ventunesima edizione di Paratissima – Apre le porte a un nuovo universo

Oltre 450 artisti per l’evento simbolo dell’arte emergente

PARATISSIMA XXI -“KOSMOS”
29 ottobre – 2 novembre
Real Collegio Carlo Alberto – Moncalieri (TO)

Presentata oggi la nuova edizione: oltre 450 artisti e più di 20 progetti speciali per l’evento simbolo dell’arte emergente.
INFO & PROGRAMMA COMPLETO:
www.paratissima.it/paratissima-kosmos

Presentata oggi la ventunesima edizione di Paratissima, uno degli appuntamenti più attesi della Torino Art Week e punto di riferimento in Italia per la scena dell’arte emergente. Dal 29 ottobre al 2 novembre 2025, la manifestazione approda per la prima volta al Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, che per cinque giorni si trasformerà in un grande laboratorio di arte contemporanea. Con oltre 450 artisti distribuiti su 12.000 mq di spazi espositivi, Paratissima si conferma una piattaforma indipendente e inclusiva, capace di connettere linguaggi, visioni e discipline in un unico universo creativo. Il titolo guida di questa edizione è KOSMOS, con l’obiettivo di esplorare l’armonia e le connessioni tra le diverse dimensioni dell’arte contemporanea, confermando la vocazione di Paratissima come luogo di sperimentazione e scoperta dei nuovi linguaggi e dei talenti emergenti.

Ad aprire la presentazione sono stati i vertici di PRS Srl Impresa Sociale, Andrea Schiavo, Presidente di PRS, Lorenzo Germak, CEO di PRS, e Matteo Scavetta, socio e Project Manager – che hanno sottolineato il valore simbolico e identitario di questa nuova edizione: “Quest’anno Paratissima esce per la prima volta dalla cinta del Comune di Torino per esplorare nuovi spazi della cultura, instaurando con essi un dialogo autentico e fertile. Abbiamo la capacità di plasmare i luoghi che abitiamo, mettendo al centro il concetto di valorizzazione e promozione del mondo dell’arte. Tra le molte persone che hanno accompagnato la nostra crescita, desideriamo ricordare e dedicare questa edizione a tre figure che con i loro consigli, la loro visione e la loro amicizia ci hanno sostenuto nel corso degli anni: Luca Beatrice, Sergio Ricciardone e Chiara Garibaldi“.

Quest’anno il cuore di Paratissima batte a Moncalieri, città che per la prima volta ospita la manifestazione all’interno del maestoso Real Collegio Carlo Alberto, edificio storico del XVIII secolo che per cinque giorni si trasforma in un grande laboratorio di arte contemporanea. Un luogo simbolico e aperto, che riflette perfettamente lo spirito di “KOSMOS” e l’intento di Paratissima di costruire ponti tra arte, territorio e comunità. Nel loro intervento, il Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna e l’Assessora alla Cultura Antonella Parigi hanno dichiarato: “Con Paratissima, Moncalieri conferma la propria vocazione di città della cultura e dell’innovazione, capace di accogliere e generare nuove visioni. Il Real Collegio diventa in questi giorni un laboratorio di creatività contemporanea, mentre la città tutta si trasforma in un percorso diffuso d’arte grazie al progetto Art in the City. È un segno importante del dialogo che vogliamo continuare a costruire tra cultura, comunità e territorio, nel solco della nostra candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. Moncalieri si tinge di giallo e si apre al futuro, con l’arte come forza capace di unire le persone e ridisegnare i luoghi”.

Torino, città dove Paratissima è nata e si è affermata come piattaforma indipendente, continua a rappresentare il contesto culturale di riferimento in cui la manifestazione si è sviluppata, contribuendo al rinnovamento del sistema creativo locale e alla valorizzazione di nuovi modelli di collaborazione tra pubblico e privato. Come hanno sottolineato la vicesindaca Michela Favaro e l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia: “La ventunesima edizione di Paratissima sarà un sistema pulsante di creatività contemporanea, capace di connettere visioni, linguaggi e persone. Con il Partenariato Pubblico-Privato dedicato alla valorizzazione dell’ex Superga di via Verolengo 28, ha preso avvio una collaborazione all’interno di un percorso di sperimentazione innovativa nella gestione e nella fruizione dei beni pubblici. Un’iniziativa volta a promuovere nuove forme di rigenerazione urbana attraverso la cultura, un percorso di cui, come Città, siamo particolarmente orgogliosi”.

Accanto al sostegno delle istituzioni locali, Paratissima può contare su una rete consolidata di fondazioni, sponsor e partner che ne condividono la visione di innovazione e accessibilità culturale. Tra i principali sostenitori dell’edizione 2025 figura la Fondazione Compagnia di San Paolo, che rinnova il proprio supporto al progetto. Come ha dichiarato Francesca Gambetta, Responsabile Missione Creare Attrattività dell’Obiettivo Cultura della Fondazione Compagnia di San Paolo: “La Fondazione Compagnia di San Paolo è lieta di sostenere la XXI edizione di Paratissima, consolidatasi negli anni come uno degli appuntamenti di riferimento dell’Art Week torinese e nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Paratissima, oltre a confermare la sua missione originale offrendo ad artisti e creativi emergenti un contesto qualificato per la presentazione delle proprie produzioni, ha sviluppato servizi innovativi e rivolto particolari attenzioni al pubblico, favorendo così la partecipazione e la diffusione della cultura tra le nuove generazioni. La Compagnia di San Paolo riconosce l’importante lavoro di Paratissima nella promozione degli artisti e dei giovani curatori, nella collaborazione con enti e istituzioni a livello nazionale e internazionale e nella proposta di un format particolarmente fruibile e accessibile, in particolare dai giovani”.

Per Paratissima, la sostenibilità non è un valore astratto, ma un percorso concreto e misurabile che abbraccia ogni fase dell’organizzazione dell’evento. A testimonianza di questo impegno, a giugno 2025 PRS Srl Impresa Sociale ha ottenuto la certificazione ISO 20121, lo standard internazionale che attesta la gestione sostenibile degli eventi secondo criteri ambientali, sociali ed economici. Nel corso delle sue attività, Paratissima prosegue con azioni sostenibili già avviate e introduce nuove pratiche virtuose. In particolare, grazie alla presenza di PRT Visual by PRT Group S.p.A., Main Sponsor dell’edizione, una parte significativa della comunicazione visiva viene realizzata utilizzando tecniche di stampa a basso impatto ambientale, selezionate per la loro riciclabilità e responsabilità.

L’impegno verso la sostenibilità si estende anche alla responsabilità sociale: Paratissima sostiene progetti solidali come 1 Caffè Onlus e Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi ETS, realtà che operano quotidianamente a supporto delle comunità locali e delle fragilità sociali del territorio. In collaborazione con 1 Caffè Onlus, Main Charity Partner della XXI edizione, nasce “Sincronie Invisibili”, un’installazione site-specific firmata da Project-To (Riccardo Mazza e Laura Pol), che traduce in linguaggio visivo e sonoro il valore del dono e della connessione umana, temi centrali nella missione dell’associazione. Come ha dichiarato Luca Argentero, fondatore di 1 Caffè Onlus: “Con Sincronie Invisibili, Riccardo Mazza e Laura Pol hanno creato per 1 Caffè Onlus un’opera che racconta con forza cosa sta dietro al gesto del dono, che è alla base della nostra missione. Mi emoziona che debutti proprio qui a Moncalieri, a Paratissima 2025. L’idea che un battito, come un semplice caffè offerto, possa trasformarsi in un’esperienza collettiva ci ricorda che anche i gesti più piccoli possono generare un grande cambiamento. Tutto questo è stato possibile anche grazie al sostegno di Secap, main sponsor del progetto, che attraverso la filosofia del Buon Costruire da anni crede nella nostra vision”. Parallelamente, l’organizzazione promuove contenuti orientati a creare consapevolezza e dialogo su temi ambientali e sociali. In questa direzione nasce “Artweek Weather – Previsioni Cosmiche”, il progetto ideato in collaborazione con Luca Mercalli e l’Associazione Società Meteorologica Italiana, che ogni giorno – proprio dall’Osservatorio del Real Collegio Carlo Alberto – fornirà le “previsioni galattico-meteorologiche” della Torino Art Week, unendo divulgazione scientifica e ironia. Il percorso culminerà nel talk “Testimoni del cambiamento: raccontare il clima, tra scienza e immagine”, con Luca MercalliPaolo Verzone e Laura Tota, in programma il 29.10.

Infine, Paratissima promuove forme di mobilità sostenibile, incentivando il pubblico a raggiungere gli eventi tramite trasporti pubblici e valorizzando l’uso della mobilità elettrica in sharing, in collaborazione con il Mobility Partner Dott. Grazie alla sua rete capillare di veicoli elettrici in condivisione, Dott offre un’alternativa ecologica, sicura e comoda per raggiungere il Real Collegio di Moncalieri e tutte le sedi diffuse in città. Sarà infatti attivato il codice promozionale DOTTXPRTSSM, che garantirà il 20% di sconto su 10 noleggi (2 al giorno) con validità dal 29 ottobre al 2 novembre. In occasione della manifestazione, Dott posizionerà inoltre i propri monopattini e biciclette elettriche nei pressi delle venue, rendendo semplice e immediato l’accesso agli eventi. L’obiettivo è rendere ogni evento un’occasione per generare impatto positivo e duraturo, contribuendo alla costruzione di un modello culturale più responsabile e sostenibile.

Il programma della XXI edizione di Paratissima si articola in un grande affresco di linguaggi, ricerche e collaborazioni che declinano il tema KOSMOS come metafora di equilibrio e connessione. Accanto alle sezioni curate, un ruolo centrale è affidato ai Progetti Speciali e ai Guest Project, che ampliano lo sguardo sulle forme più sperimentali e sulle sinergie con enti, istituzioni e realtà indipendenti. Oltre 20 Special Projects e 8 Guest Project compongono la costellazione di KOSMOS: tra questi “Best Artist in Gerace”, la presenza di Thailandia e Vietnam come paesi ospiti in collaborazione con Asian Art Century“Sincronie Invisibili” di Project-To per 1 Caffè Onlus, e “Trame Invisibili” con Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi ETS.
Tra i Guest Project più significativi figurano “The Karman Series” di Letizia Scarpello“Risignificare il male” di Carla Crosio e Margherita Levo Rosenberg“Dispositivi di maraviglia” di Carla Iacono, il progetto scultoreo di Junjie Lai“Ierofanie” di Valerio Perino e Jacopo Della Rocca, e la collettiva “Archeologie del presente. Ode alla natura”, a cura di Livia Savorelli.

Il percorso espositivo si completa con sei mostre principali“Disobbedienza Formale” (a cura di Martina Ghignatti); “Del colore della lavanda – Visioni liminari” (a cura di Margherita Caselli); “Algoritmi” (a cura di Valeria Cirone); “Liquida Winter Edition – Dark Matter” (a cura di Laura Tota); “Nice & Fair / Contemporary Visions” (coordinato da Francesca Canfora); infine, “Unpredictable – Untitled” (coordinata da Roberta Bani). La manifestazione si estende inoltre oltre le mura del Real Collegio con il progetto diffuso “Art in the City”, a cura di Alessandra Villa, realizzato con il contributo della Città di Moncalieri e la collaborazione dell’Associazione dei Commercianti del Centro Storico e del Castello di Moncalieri. Un percorso urbano che coinvolge vie, piazze e vetrine della città in una rete di esposizioni e interventi artistici.

Il programma LIVE accompagnerà il pubblico durante i cinque giorni della manifestazione con oltre trenta appuntamenti, tra talk, performance, master­class e sonorizzazioni. Tra gli ospiti principali figurano Alex Braga, protagonista con una performance visiva e sonora, Bruce Sterling, che interverrà con un dialogo sulla tecnologia e il futuro dell’arte, e Laura Tota, con la masterclass “Come nasce una mostra”. La sezione performance comprende il ciclo “Ad occhi chiusi” a cura di Orecchie D’Asino e “Mexican Blood” di Valerio Vigliaturo, mentre la sperimentazione tecnologica trova spazio nella presenza di Catherine Gipton, mediatrice virtuale sviluppata con intelligenza artificiale da Alessandro Scali, che permetterà ai visitatori di interagire tramite device durante la visita. La proposta si completa con Paratissima KIDS, laboratorio di creatività per bambini e famiglie, che combina gioco, manualità e immaginazione per avvicinare i più piccoli all’arte contemporanea.

Con “KOSMOS”, Paratissima conferma la sua identità di piattaforma indipendente e inclusiva, un sistema aperto che da ventun anni sostiene l’arte emergente e le sue connessioni con la città. Dalle sale del Real Collegio Carlo Alberto alle strade di Moncalieri, la manifestazione si fa luogo di incontro, laboratorio di idee e specchio del presente. Un universo in continuo movimento, dove ogni artista, curatore e spettatore diventa parte di una costellazione più ampia: quella di una comunità che attraverso l’arte sceglie di immaginare – e costruire – nuovi futuri condivisi.

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L’artico come nuova crocevia del mondo. Un libro che unisce ricerca, geopolitica e umanità  

2050 La guerra dei ghiacci

L’ARTICO COME NUOVO CROCEVIA DEL MONDO

Un libro che unisce ricerca, geopolitica e umanità
  

THE ARCTIC AS THE NEW CROSSROADS OF THE WORLD 
A book that combines research, geopolitics and humanity  
di/by
Giovanni Tonini & Cecilia Sandroni
Prefazione di Federico Prizzi

Copyright ItaliensPR

Un tempo percepito come una frontiera remota, oggi l’Artico è il nuovo baricentro della geopolitica mondiale. 2050 La guerra dei ghiacci rappresenta un’opera unica nel panorama degli studi polari, un affresco eclettico che racconta la trasformazione della regione più estrema del pianeta in uno dei principali laboratori del futuro globale. 

UN LABORATORIO DEL FUTURO

Il ghiaccio si scioglie e con esso si sciolgono gli equilibri del mondo. Il progressivo riscaldamento del Polo Nord sta aprendo nuove rotte commerciali, scoprendo immense riserve di risorse naturali e ridisegnando i confini della competizione internazionale. 

L’Artico non è più soltanto un territorio di ricerca scientifica, ma il teatro dove si misurano ambizioni economiche, strategie militari e fragilità ambientali che anticipano le crisi del XXI secolo.

UN’OPERA MULTIDISCIPLINARE E INNOVATIVA

Strutturato organicamente in 19 capitoli e corredato da centinaia di note di approfondimento, il volume affronta un vasto ventaglio di temi, dalla crisi climatica ai nuovi equilibri strategici.

Il lettore vi troverà l’analisi dei meccanismi dell’amplificazione artica, l’esame delle nuove rotte marittime che rivoluzioneranno il commercio globale, il quadro giuridico internazionale con le sue dispute territoriali, la militarizzazione crescente della regione e le minacce ibride che si affacciano sullo scenario polare.

Ampio spazio è dedicato alle popolazioni indigene, alle tecnologie emergenti, alla cyber security e agli scenari futuri che alternano prospettive di cooperazione a ipotesi di conflitto.

UNA PROSPETTIVA CROSS-CULTURAL

Giovanni Tonini e Cecilia Sandroni uniscono competenze diverse per costruire un’analisi originale e plurale. Il loro approccio, che intreccia visione geopolitica e sensibilità umanistica, rende il libro un viaggio tra le trasformazioni fisiche e simboliche del Grande Nord. 2050 La guerra dei ghiacci 

non è un semplice studio accademico, ma un testo dinamico che proietta il lettore nel futuro, mostrando come le scelte di oggi determineranno la vita quotidiana di milioni di persone nel mondo di domani.

UNA RICERCA CHE NASCE DALLA FORMAZIONE

Alla base di questa pubblicazione vi è un ampio lavoro di ricerca condotto dai partecipanti all’internship internazionale di ItaliensPR, un programma formativo che unisce giovani studiosi, giornalisti e analisti provenienti da diversi Paesi.
Il progetto sull’Artico è nato proprio come percorso didattico di indagine e confronto, per poi evolvere in una ricerca strutturata e condivisa che ha fornito la base documentale e metodologica per la realizzazione del volume.
Questo legame tra formazione e ricerca è uno degli aspetti più innovativi dell’opera: un esempio concreto di come la conoscenza possa diventare esperienza viva, capace di tradursi in cultura, divulgazione e impegno civile.

FOCUS SULL’ITALIA E SUL MEDITERRANEO


L’opera dedica un’attenzione particolare al ruolo dell’Italia, analizzando la strategia nazionale nell’area artica, la presenza della Marina Militare nel programma High North e l’impatto che le rotte polari potrebbero avere sul traffico mediterraneo e sui porti italiani.
A simboleggiare questo legame, la quarta di copertina del volume è arricchita da una fotografia concessa da Nanni Acquarone e Salvatore Magri, protagonisti dell’impresa della Best Explorer, la prima – e finora unica – imbarcazione italiana ad aver completato il periplo dell’Artico e il Passaggio a Nord-Ovest.
Un tributo al coraggio e alla visione di chi ha portato il tricolore nei mari estremi del mondo, trasformando l’avventura in testimonianza viva di un’Italia che osserva, studia e dialoga con l’Artico.

L’IMPEGNO ETICO DI ItaliensPR

Il volume nasce sotto il segno di ItaliensPR, piattaforma internazionale di comunicazione transculturale che da anni promuove un dialogo tra popoli e culture nel rispetto delle identità locali. L’opera si fa portavoce dell’impegno etico della piattaforma, cioè dare voce alle comunità indigene, denunciare l’epistemicidio culturale e raccontare la resilienza di chi vive nelle regioni più vulnerabili del pianeta. Dalla solastalgia all’ingiustizia climatica, il libro restituisce dignità e memoria ai popoli artici, oggi simbolo universale della lotta contro l’omologazione globale.

FORMATO E ACCESSIBILITÀ 


A breve pubblicato in formato cartaceo attraverso Amazon, il volume è pensato per una diffusione ampia e per un aggiornamento continuo. Il linguaggio, chiaro e strutturato, permette una lettura lineare o per singoli temi di interesse. La sua architettura enciclopedica ne fa uno strumento di consultazione per studiosi, giornalisti, operatori del settore e per tutti coloro che desiderano comprendere le nuove dinamiche geopolitiche del nostro tempo.

TRA PRESENTE E FUTURO

Nella prefazione Federico Prizzi, antropologo e storico di ItaliensPR, sottolinea come “l’Artico sia veramente cambiato: da regione periferica a teatro di competizione globale, dove ambiente, economia e sicurezza si intrecciano in modo inedito”.
Dalle dispute tra potenze occidentali sul Northwest Passage alle ambizioni della Cina che si definisce “Stato sub-artico”, dalle conseguenze della guerra in Ucraina sulla cooperazione scientifica al ritorno della Groenlandia al centro delle strategie mondiali, 2050 La guerra dei ghiacci è una bussola per orientarsi in un mondo in rapido mutamento. 

Cecilia Sandroni, esperta di relazioni internazionali, da sempre attiva nel settore della promozione trasversale culturale, ha fondato e coordina la piattaforma ItaliensPR. È membro Socint, socio aderente della Foreign Press Association a Roma e International Free Lance Reporter. Con una formazione universitaria nel campo della semiotica teatrale, si è poi dedicata alla promozione di eventi collaborando con le maggiori istituzioni pubbliche e private, di campagne sociali e civili, di strategic intelligence come Antenna Journalist.

Giovanni Tonini ha servito la Marina Militare Italiana per 25 anni quale ufficiale, partecipando a operazioni militari e coordinando anche attività multinazionali NATO.

Giovanni Tonini, laureato in Scienze della Difesa e della Sicurezza, nonché in Fisica, ha studiato Scienze Strategiche negli Stati Uniti e ha ottenuto un MBA e un Master in Criminologia, Criminalistica, Investigazione e Psicologia Giuridica.

Dopo il congedo lavora come criminologo, criminalista e investigatore e, occasionalmente, si dedica all’elaborazione di analisi nel settore marittimo e geopolitico internazionale.


L’opera  2050 La guerra dei ghiacci  è pubblicata dalla piattaforma globale  ItaliensPR  (italienspr.com); per essa la cultura è lo strumento più importante per favorire la pace e la stabilità nel mondo e costituisce l’insieme di valori che danno senso alla comunità, creando una rete di connessioni interculturali tra gli esseri umani.  Tale piattaforma lavora e crede nella cross cultura e nella cross cultural intelligence.

Il suo hub-team in infosfera è composto da professionisti di alta formazione interdisciplinare, in grado di elaborare, produrre e promuovere progetti e iniziative internazionali complessi.


Informazioni generali:
Titolo: 2050 La guerra dei ghiacci
Autori: Giovanni Tonini e Cecilia Sandroni
Editore: ItaliensPR
Genere: opera enciclopedica tematica
Pubblicazione: a breve
Capitoli: 19 | Focus specifici
Pagine: 360 su formato cartaceo B5 (JIS) (17,78×25,4 cm)
Parole: 119.000
Note bibliografiche: 1.512

Per informazioni stampa:
ItaliensPR
Contatti: comunicazione@italienspr.com
Da Cecilia Sandroni <comunicazione@italienspr.com>

La cultura del vino e del tartufo, l’oro bianco dell’alessandrino e del Monferrato

La cultura del vino e del tartufo, l’oro bianco dell’alessandrino e del Monferrato sito Unesco
Eventi ed esperienze aperte al pubblico 2025 e 2026

Difficile raccontare il tartufo a chi non lo conosce. Il Tuber Magnatum Pico – questo il nome tecnico del tartufo bianco – è uno tra i prodotti più preziosi e apprezzati del mondo, piccolo diamante commestibile che cresce sottoterra e che costruisce intorno a sé una tradizione secolare. 

Il “Mozart dei funghi“, come lo chiamava Gioacchino Rossini è, insieme al vino, il grande protagonista dell’autunno delle colline dell’Alessandrino e dell’intero Piemonte, patria dei migliori tartufi del mondo. Qui, da sempre, si sa raccontare la cultura del tartufo: la sua caccia, l’addestramento dei cani, i segreti per utilizzare questa incredibile materia prima in cucina. 

Insomma: il tartufo va vissuto, per essere davvero capito. E l’Alessandrino è una delle zone dove farlo, attraverso le tante manifestazioni dedicate all’oro bianco delle nostre colline e attraverso una serie di esperienze turistiche eccezionali che intorno al tartufo sono state costruite. 

“Il tartufo non è solo un prodotto delizioso, ma è un’occasione unica per conoscere alcune delle tradizioni più radicate e particolari del nostro territorio. Attorno al tartufo si è da sempre costruito un mercato solido ed economicamente interessante, vista la natura di grandissima eccellenza del prodotto. Non solo però: l’interesse intorno alle tradizioni del tartufo oggi fa sì che si moltiplichino le iniziative di divulgazione, di racconto, e di proposta di esperienze sul tema. Un’occasione interessante per offrire qualcosa di nuovo ai turisti che vengono sul nostro territorio. Quello che vogliamo ribadire è che la provincia di Alessandria è uno dei centri in cui si  cerca, si trova e si commercia il Tuber Magnatum Pico: nelle nostre fiere i turisti possono trovare i tartufi piemontesi e approfondire meglio la conoscenza di questo fantastico prodotto” racconta Roberto Cava, presidente di Alexala agenzia turistica locale.

Eventi sul tartufo novembre 2025, fra le più importanti
 
Cella Monte – Fiera Regionale del Tartufo Bianco in Valle Ghenza, 1-2 novembre
 La Sagra del Tartufo Bianco in Valle Ghenza è giunta alla sua 33° edizione con la qualifica di Fiera Regionale. Con l’arrivo dell’autunno le vie di Cella Monte vengono invase dal profumo più prezioso che ci sia, quello del Tartufo. Tra aziende vinicole da visitare, mercatini da spulciare, enoteche da scoprire e piatti della tradizione da gustare si prevedono 2 giorni da non perdere tra le strade di un piccolo borgo cullato nelle colline del Monferrato. INFO:https://www.alexala.it/it/eventi/fiera-regionale-del-tartufo-bianco-in-valle-ghenza/956cf2e6626e80652c74cab04cb9d1bc?idc=167253c0d8a54b1ceee6cc1d18426e20 
 
Alessandria – Fiera San Baudolino, 9 novembre
Con l’arrivo dell’autunno ritorna l’immancabile Fiera Regionale del Tartufo ad Alessandria. Quest’anno si tratta della 39° edizione e a giudicare dal programma si preannuncia ricca di eventi enogastronomici e non solo: infatti la città offre vari spunti di intrattenimento culturale come Musei e monumenti di interesse storico che anche in occasione della Fiera rimarranno aperti ed accessibili ai curiosi. INFO: https://www.alexala.it/it/eventi/fiera-di-san-baudolino-mostra-del-tartufo-39-edizione/f29db0174076213afb12aa3dc094bbb8?page=2&idc=2c58274f05e21c8615aa1a82490d0878 
 
 Murisengo – Fiera Internazionale del Tartufo “Trifola d’Or”, 16-23 novembre. 
Con il recente riconoscimento della qualifica di Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, la Trifola d’Or di Murisengo (AL) si appresta ad una rinfrescata programmazione, che coniughi la solidità della tradizione alla vigoria della nuova configurazione. Un traguardo molto ambito, e conquistato nel tempo, che giunge al compimento del 58ma edizione, rispetto ad un appuntamento autunnale che fonda le sue origini nella tradizione agricola commerciale del XVI secolo. INFO: https://www.alexala.it/it/eventi/58a-fiera-1a-edizione-internazionale-del-tartufo-bianco-trifola-dor/4be67631eccd9c5c3ed3c15d085b40c2?idc=a2e2c0f7a9d7e5dfe1f8fd8ce620dc1d 
 
Ovada – Vini & Tartufi, 16 novembre
Una manifestazione che omaggia il meglio dell’enogastronomia del territorio, proponendo due prodotti principe dell’Ovadese: il Dolcetto di Ovada e il Tartufo Bianco. 
INFO: https://www.alexala.it/it/eventi/vita-ovada-vino-tartufi-15a-edizione/039b9b9b54348535c1fcad59b77e3830?idc=b3bff89ae179fbe688e8aa1b9e55bced 
 
San Sebastiano Curone – Fiera Nazionale del Tartufo, 16-23 novembre.
Dal 2008, grazie ai risultati raggiunti, la Mostra Mercato di San Sebastiano Curone, che si svolge la terza e la quarta domenica del mese di novembre, è riconosciuta a pieno titolo come Fiera Nazionale e sta sempre più affermandosi, permettendo alle valli di esaltare la loro immagine di Terra da Tartufi, oltre che di eccellenti prodotti tipici tra cui i vini Timorasso e Barbera dei Colli Tortonesi, il Salame Nobile del Giarolo e il formaggio Montébore. INFO:https://www.alexala.it/it/eventi/42-fiera-nazionale-del-tartufo/7ad474a7e5612cc288b736efc9359235?idc=df156baa95f4590f3936afaa2bcb67a9 
 
Acqui Terme – Acqui e Sapori, 21-23 novembre. 
Ritorna tra le strade del centro storico di Acqui Terme la Mostra Regionale del Tartufo, Acqui & Sapori. La città termale si trasformerà in un’importante vetrina del gusto, dando il via alla storica manifestazione dedicata al tartufo e ai prodotti enogastronomici locali. Un evento all’insegna dei sapori, in cui degustare un territorio unico e straordinario. INFO:https://www.alexala.it/it/eventi/acqui-sapori-mostra-regionale-del-tartufo-21a-edizione/81f40de76e927d924e480dc35a5885dc?page=2&idc=4bfe73c0676bf03b7b5c7922f0da015f 
 
Attività aperte fino al 2026
 
Tanti gli eventi e le attività interessanti da fare nel territorio della provincia di Alessandria ecco una lista dei più importanti.
 
Vendemmia turistica 
Armati di ceste e di forbici prenderete parte al “rito” della vendemmia per raccogliere i frutti di un anno di duro lavoro. Raccolta dell’uva e pigiatura tradizionale con i piedi per una esperienza multisensoriale completa. Incluso light lunch degustazione e visita in cantina.  INFO: https://www.alexala.it/it/esperienze-turistiche/un-giorno-da-vignaiolo-vendemmia-turistica-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/2314a4c7ecf0d4244aac33f188c71595 
 
Ricerca in notturna
 Un’esperienza in compagnia del Trifulau e del suo fidato cane alla ricerca del Tartufo Bianco attraverso le tartufaie naturali del Monferrato. L’attività dura circa un’ora e si svolge in notturna nei noccioleti circostanti grazie all’aiuto delle torce da testa fornite agli ospiti. Al termine si sarà accolti da una Merenda Sinoira secondo la migliore tradizione monferrina, all’interno di un’antica dimora storica astigiana, durante la quale si ascolteranno i racconti della tenuta che risale al 960. INFO: https://www.alexala.it/it/esperienze-turistiche/cerca-del-tartufo-in-notturna-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/315b11f091be3947fe1d73c26b028538 
 
In fuoristrada tra le vigne
Tra le colline del Monferrato un’ avventura per conoscere i vini della Strada degli Aromatici: un tour panoramico tra i vigneti in fuoristrada. Accompagnati dal nostro esperto viticoltore su e giù lungo le vigne potrete approfondire le vostre conoscenze e godervi gli spettacolari panorami patrimonio Unesco. Al rientro visita in cantina e degustazione dei vini di produzione accompagnati da un tagliere di prodotti di eccellenza del territorio. INFO: https://www.alexala.it/it/esperienze-turistiche/in-fuoristrada-tra-i-vigneti-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/c939f99a05b2a7f19a1972756babe8f5 
 
Cooking Class con i profumi d’autunno
Una esperienza divertente in cucina sotto l’attenta guida di un pluripremiato chef che vi svelerà i segreti di ogni piatto e di ogni ingrediente. In una antica dimora storica, Il contesto intimo e raffinato crea l’atmosfera ideale per apprendere tecniche di alto livello, sarete accolti dal nostro chef che vi introdurrà la sua filosofia culinaria, i suoi traguardi e piacevoli aneddoti sulle sue collaborazioni nazionali e d internazionali. INFO: https://www.alexala.it/it/esperienze-turistiche/top-cooking-class-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/a0465cba0a2ce08d6363e33be3e42f93 
 
Wine painting 
Con il nostro pittore e sommelier del colore imparerete che si può usare il vino e le sue mille sfumature al posto dei colori tradizionali. La tavolozza vinicola dei colori ha combinazioni infinite, grazie a fattori che danno vita a tonalità sempre differenti: il risultato è un’ampia gamma di variazioni cromatiche, ottenute grazie a sfumature, stratificazioni, velature, fluidità e densità tra cui scegliere. Visita e degustazione in cantina sulla Strada degli Aromatici per scoprire moscato brachetto d’Acqui e moscato passito. INFO: https://www.alexala.it/it/esperienze-turistiche/wine-painting-artisti-con-il-vino-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/02fdd6e98dd7752ec0ad93c9289a4ee2?k=Wine%20painting 
 
Wine spa & aperitivo
Nel borgo di Camino, lungo la Strada del Grignolino, una esperienza relax e benessere sfruttando le proprietà dell’uva e dei polifenoli contenuti nelle bucce. In una SPA ricavata nelle antiche cantine di fermentazione, un bagno rilassante ed antietà immersi nel vino in una barrique con idromassaggio. Aperitivo per due persone incluso. INFO: https://www.alexala.it/it/esperienze-turistiche/wine-spa-e-vinoterapia-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/64c7dc4531acc1f10cb2fe0cc6debfe0?k=Wine%20spa 
 
Lancio con il paracadute
Uno sguardo suggestivo sui castelli e sui paesaggi vitivinicoli del Monferrato da un elicottero oppure per i più avventurosi un lancio adrenalinico in tandem con il paracadute. E dopo tante emozioni una degustazione in cantina della Strada degli Aromatici. INFO: https://www.alexala.it/it/esperienze-turistiche/oltre-le-nuvole-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/4d9dcc06596f7e2620fadcc66436ab91?k=paracadute 
 
Crea il tuo vino
In una nota cantina delle Strada del Dolcetto, sotto la guida di un enologo esperto, avrai la possibilità di assaggiare diversi vini base, che sono il prodotto di singoli vitigni o di miscele parziali. L’enologo ti spiegherà le caratteristiche di ciascun vino e come combinarli per ottenere diverse sfumature di sapore, profumo e struttura. Avrai l’opportunità di miscelare i vini per creare il tuo blend personale, bilanciando le proporzioni per ottenere il profilo gustativo che preferisci. Questa parte dell’esperienza ti permetterà di sperimentare e imparare come diverse combinazioni di uve possono cambiare il gusto del vino. Personalizza l’etichetta con il tuo nome e portare con te, a casa, 6 bottiglie del vino da te creato. 
INFO:https://www.viaeperviaggiare.it/it/tipologia-esperienze/tra-cantine-e-vigne/vbar11234-e4cd781fcb192adea113f6/crea-il-tuo-vino-cantiniere-per-un-giorno-feat-la-strada-dei-vini-e-dei-sapori-del-gran-monferrato/4e4d88db3bb4d1fc92d6f40e5e9d10d0/ 

Melina Cavallaro
Valerio De Luca addetto stampa
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Da melina cavallaro free trade <melina@freetrade.it>

Roma: fino al 31 ottobre 2025 la mostra “Fractura” di Maria Pacheco Cibils

MARIA PACHECO CIBILS

Fractura

Fino al 31 ottobre 2025

Galleria Biblioteca Angelica | Via di Sant’Agostino 11 – Roma

Fino al 31 ottobre 2025 è possibile visitare, presso le sale della Galleria della Biblioteca Angelica (MiBACT), prestigioso spazio espositivo adibito alle mostre di arte contemporanea, la mostra Fractura di Maria Pacheco Cibils, a cura di Francesca Barbi Marinetti, accompagnata dai testi di Francesca Barbi Marinetti, Barbara Volpi e Maria Pacheco Cibils. 

In esposizione una serie di dipinti ed una installazione multisensoriale che vogliono riflettere sull’accettazione delle nostre ferite e sulla capacità di trasformarle in punti di forza, proprio come nella tecnica del Kintsugi. 

Come scrive la curatrice nel testo critico, «Fractura, spaccatura, crepa, apertura, fenditura, squarcio, varco, passaggio, spiraglio, pertugio, buco… e poi sutura, ricucitura, cerniera, collegamento, resistenza, cambiamento, conversione… il ciclo di opere che l’artista argentina-portoghese Maria Pacheco Cibils presenta per il RAW 2025 è dedicato all’antica arte del Kintsugi e alla potente metafora che essa rappresenta. […] L’indagine pittorica di Pacheco Cibils è per sua natura in sintonia con questa antica pratica, essendo da anni impegnata a far emergere le grandi potenzialità dell’arte nella conoscenza olistica, guardando alle interconnessioni profonde e alle energie sottese tra spirito e materia nelle diverse sfere di cui siamo composti. Una affinità sentita che si percepisce dalla forza e dagli equilibri che compongono le policromie astratte e materiche di grandi, medie dimensioni. Il gesto pittorico stratificato ricompone lacerti coloristici con un simbolismo acceso e caldo, rossi, arancioni e gialli con abbagli reiterati di viola, o di confortanti colori della terra, suggestivi di conversioni, trasmutazioni e saldature sul filo lucente dell’oro.»

E nel testo di Barbara Volpi: «Cicatrici e fratture dell’anima che, nella mostra di Maria Pacheco Cibilis, nella poliedricità espressiva dei colori, tutto riconosciamo e tutti vogliamo abbracciare come mente collettiva che si unisce nella testimonianza della forza vitale di una linea dorata che, dalla visibilità dei tratti pittorici incisi con forza vitale sulla tela, arriva alle leve mentali profonde delle memorie, della resilienza e della rinascita. Come nel Kintsugi, ciò che si è spezzato può diventare parte della propria preziosità: le cicatrici parlano, illuminano e raccontano la nostra capacità di resistere, fronteggiare e vivere una vita degna di essere vissuta che trae luce anche dal dolore. La sofferenza collettiva diviene allora forza mentale di tutti e per tutti testimoniata nell’oro della trasformazione universale di menti che non si arrendono ma evolvono all’unisono e che guardano le fratture dell’anima con rispetto e gratitudine.»

Maria Pacheco Cibils è designer e artista visiva argentino-portoghese. Le sue opere spaziano tra architettura d’interni, scenografie, ambientazioni, design di oggetti d’arte, pittura ed installazione. Ha collaborato con prestigiose riviste, giornali e canali televisivi. Ha organizzato mostre di artisti e fotografi, spettacoli di teatro e danza contemporanea. Curatrice di diversi brand, ha sviluppato prototipi e grafica degli stessi in Argentina, Paraguay e Italia. Attualmente vive e lavora tra l’Italia e l’Argentina.Le sue ricerche in pittura sono centrate su temi primordiali e archetipici. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Spagna, Germania, Austria, USA, Croazia, Regno Unito e Italia. Vincitrice del Primo Premio di Pittura “Lorenzo Il Magnifico” (Florence Biennale 2023). Menzione al merito artistico Luxemburg Art Price 2021, 2022, 2024. Le sue opere sono presenti in luoghi istituzionali e collezioni private. Attualmente vive tra l’Argentina e l’Italia. 


Maria Pacheco Cibils
Fractura

A cura di Francesca Barbi Marinetti
Testi di Francesca Barbi Marinetti, Barbara Volpi e Maria Pacheco Cibils
 
Fino al 31 ottobre 2025
Orari
: dal lunedì al sabato 10.00 – 19.00
Galleria Biblioteca Angelica
Via di Sant’Agostino 11 – Roma
b-ange@beniculturali.itwww.bibliotecaangelica.beniculturali.it

Maria Pacheco Cibils
mpachecocibils@gmail.comromastudio2@gmail.comwww.mpachecocibils.com
 
Comunicazione e ufficio stampa
Roberta Melasecca –
Melasecca PressOffice – blowart
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