Agostino Buda, un antifascista messinese da non dimenticare mai

Fu perseguitato prima dal fascismo e poi dall’oblio, eppure Agostino Buda, messinese, era stato tra i fondatori del Partito d’Azione, molto attivo nell’antifascismo italiano, nella Resistenza e nella scrittura della Costituzione. Nato a Messina nel 1913, fu molto operoso nella trama antifascista, dal 1936 fino al dopoguerra, fra Bologna, Ferrara e Milano, dove morì nel 1985, dimenticato da tutti.

A far rivivere la figura di Agostino Buda ci hanno pensato l’Anpi cittadina e la Società messinese di storia patria: se ne parlerà lunedì 20 ottobre, a partire dalle ore 17, nell’Aula Cannizzaro del Rettorato dell’Università. Apriranno l’incontro il prof. Salvatore Bottari, presidente della Società messinese di storia patria, e il prof. Giuseppe Martino, presidente dell’Anpi provinciale. Interverranno poi il noto storico Santi Fedele, valido studioso dei gruppi liberalsocialisti cui apparteneva Buda, e il prof. Dino Calderone, che di recente si è molto dedicato alle ricerche sull’antifascista messinese, spingendo verso una storiografia più attenta alla figura di Agostino Buda, finora piuttosto trascurata. Eppure Buda non solo ebbe contatti con Aldo Capitini, Giorgio Bassani, Norberto Bobbio e Ugo La Malfa, ma lavorò alacremente nel collegamento del movimento antifascista italiano, in maniera intelligente e decisa, “meritandosi” la persecuzione e il carcere del regime mussoliniano.

Immediatamente dopo la fine della guerra, si ritrova il Buda difensore del primo obiettore di coscienza italiano, Pietro Pinna, andato sotto processo a Torino per la sua scelta pacifista e nonviolenta.

Concluderà i lavori dell’incontro Giuseppe Restifo dell’Anpi provinciale di Messina.


Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provinciale di Messina
comunicato stampa – 18 ottobre 2025
Da Salvatore Drago <redazione.soldo@gmail.com>

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