01- ESPRESSIONISMO ASTRATTO – La rivoluzione del gesto – Michele Dantini

A partire gli anni Trenta, gli Stati Uniti cominciano ad assumere un ruolo di primo piano nel panorama culturale mondiale. La drammatica situazione europea, segnata dall’insorgere dei fascismi, spinge molti intellettuali e artisti a emigrare in America. Sono gli esponenti della Scuola di New York che, pur non avendo un programma ben definito, sono accomunati dall’interesse per l’atto creativo, espressione intima dell’artista. La loro ricerca si sviluppa in due direzioni: quello meditato e contemplativo di Rothko, e quello gestuale dell’action painting di Pollock, De Kooning e Kline. L’affermazione internazionale di questi pittori e del loro linguaggio innovativo segna il definitivo passaggio del primato artistico dal vecchio continente agli Stati Uniti.

IMMAGINE DI APERTURA by Ichigo121212 da Pixabay   

Campioni nel cuore. Ercole Colombo. Il fotografo della Formula1

All’Arengario di Monza
Dal 5 al 22 settembre 2019
Campioni nel cuore
60 fotografie di Ercole Colombo

Ercole Colombo, Gilles Villeneuve, Argentina, 1981. “Una fotografia a me particolarmente cara. Il manifesto di Gilles: lui era proprio così, sempre”

La mostra, che si è aperta nel weekend del Gran Premio d’Italia di Formula 1, presenta le immagini che immortalano gli eroi più celebrati dello sport motoristico, da Lauda a Schumacher, da Alonso a Villeneuve, da Mansell a Senna a molti altri.

In occasione del Gran Premio d’Italia, in programma domenica 8 settembre 2019, al Monza Eni Circuit, l’Arengario di Monza ospita, dal 5 al 22 settembre 2019, la mostra Campioni nel cuore che presenta 60 immagini di Ercole Colombo, realizzate dal “Fotografo della Formula 1”, in oltre 700 Gran Premi. L’esposizione, curata da Giorgio Terruzzi, promossa e organizzata dal Comune di Monza, in collaborazione con ViDi – Visit Different e con Motorsport images, è una sorta di storia minima dello sport motoristico, vista attraverso i suoi campioni e i suoi eroi più celebrati, da Enzo Ferrari a Michael Schumacher, da Niki Lauda a James Hunt, da Fernando Alonso a Gilles Villeneuve, da Nigel Mansell ad Ayrton Senna a molti altri ancora.

“Attraverso gli occhi di Ercole – sottolinea Dario Allevi, Sindaco di Monza – i suoi scatti e le sue inquadrature ho conosciuto – quando ero bambino – la potenza e l’energia del mondo del motorsport. Sì, perché la fotografia è quella magia che cattura l’attimo imprevisto, lo sguardo sorpreso, il sorpasso improvviso e fissa per sempre le immagini “icone” che hanno fatto la storia della Formula 1”. La rassegna testimonia anche il legame che l’artista ha con la città in cui è nato e con il suo Autodromo che ha visto nascere la sua passione per il motorismo quando, giovanissimo all’età di sei anni, veniva portato dal padre ad assistere alle gare dove duellavano campioni del calibro di Giuseppe Farina, Alberto Ascari e Juan Manuel Fangio.

Ercole Colombo, reporter di sport tra i più apprezzati a livello internazionale, mette in scena un racconto per immagini degli eroi del volante, sia negli intensi momenti della gara che in quelli della vita privata. Scatti che rimandano momenti di grande tenerezza, come il bacio di Enzo Ferrari a Gilles Villeneuve, uno dei piloti che il Drake ha più amato, ma anche di enorme malinconia, come il ritratto di Colombo ad Ayrton Senna, raccolto nei test di Imola nel 1994, la settimana precedente la sua tragica scomparsa. C’è molto ‘Rosso’ in questa rassegna, che documenta il rapporto privilegiato che Colombo ha da sempre intrattenuto con l’universo Ferrari. Ecco allora gli scatti che ripercorrono 90 anni di storia del Cavallino attraverso i piloti che più hanno saputo accrescerne il mito, da Niki Lauda che vinse due mondiali con l’auto di Maranello, a Michael Schumacher, che ne vinse cinque consecutivamente, ad altri interpreti quali Clay Regazzoni, Fernando Alonso, Jody Scheckter, Michele Alboreto. Il percorso espositivo si conclude idealmente con una sezione che raccoglie una serie di testimonianze di piloti che raccontano il loro rapporto con Ercole Colombo.

«Il protagonista di questa mostra è il Gran Premio d’Italia – spiega l’Assessore alla Cultura del Comune di Monza Massimiliano Longo – che compie novant’anni. Una storia lunga quasi un secolo che sarà raccontata per immagini in questa straordinaria mostra fotografica allestita che ripercorre l’ultimo mezzo secolo di corse. Il #MonzaFuoriGP ribadisce così il suo legame, sempre più forte, con il mondo dei motori». Per consentire al maggior numero possibile di appassionati di motorismo, venuti a Monza per il Gran Premio, di ammirare le immagini di Ercole Colombo, la mostra, nel weekend tra giovedì 5 e sabato 7 settembre, rimarrà aperta con orario continuato dalle 10.00 alle 23.00.

Note biografiche

Ercole Colombo è nato a Monza il 18 Novembre 1944. La passione per le corse automobilistiche e la fotografia lo hanno portato dal 1970 ad oggi a diventare uno dei più assidui e stimati professionisti del settore. Nella sua lunga carriera ha raccolto un archivio con oltre 5 milioni di immagini ed ha pubblicato le sue foto sulle maggiori testate giornalistiche italiane e straniere (Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, La Stampa, Repubblica, Autosprint, Quattroruote, Sport Week, Tv Sorrisi e Canzoni, Specchio, Autobild, Auto Forum, l’Auto Journal, Autosport). Dal 1980 al 1992 ha fotografato la Coppa del Mondo di Sci, le Olimpiadi di Sarajevo (1984) e Calgary (1988), i Campionati del Mondo a Schladming (1982), Bormio (1985), Crans-Montana (1987) e Saalbach (1991). Ercole Colombo può essere definito una delle memorie storiche della F.1 e nel corso degli anni ha firmato una trentina di libri sul mondo dei motori. Da “Ferrari Campione del Mondo” (1975) fino a “I Love Ferrari” (2009), “Wrooom 20th” (2010) e “Wrooom 2011”, “Ayrton Senna l’ultima notte” (2016) e “Wow Gilles” (2017).

Nel 1983 è stato l’unico fotografo italiano invitato dai Musei di Arte Moderna di Long Beach e di San Francisco per partecipare alla mostra “Passione e precisione”, che ha toccato i più importanti musei delle città americane allo scopo di illustrare “Cento anni di corse automobilistiche”. In tre edizioni (1993, 2004, 2012) è stato invitato a presentare i suoi lavori a “Dia Sotto le Stelle”, Festival Internazionale di Audiovisivi. Le sue immagini hanno animato una quantità di mostre in Italia, Cina, Russia, Stati Uniti e Argentina. Nel 2011 a Tokyo, con la mostra dal titolo “RossoXRosso”, le sue foto sono state vendute in una asta benefica per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal grave disastro di Fukushima. La manifestazione è stata ripetuta nel 2012 al Museo Nazionale di Kyoto.Nel corso della sua attività ha ricevuto significativi riconoscimenti tra i quali, direttamente dalle mani di Enzo Ferrari, il prestigioso Premio Dino Ferrari nel 1979. Nel 1984 ha ottenuto il titolo di “Fotografo dell’Anno di F1”.

Nel 2016 ha realizzato la Mostra “Ayrton Senna l’ultima notte” presso il Museo della Velocità all’Autodromo di Monza e successivamente al Museo Lamborghini dove ha registrato oltre 100.000 visitatori. Nel 2017 la Mostra “Wow Gilles” è stata esposta allo Spazio Oberdan di Milano, quindi al Museo della Velocità all’Autodromo di Monza e all’Arengario di Monza. Nel 2018 è entrato a far parte del “Paddock Hall of Fame” che raggruppa i personaggi più illustri della F1. Nel 2018 a Monza, in occasione del GP d’Italia, ha tagliato il traguardo del 700° Gran Premio di Formula 1 mentre quest’anno fotograferà il suo 50° Gran Premio d’Italia.

Informazioni: Tel. 02 36638600

IMMAGINE DI APERTURAGran Premio d’Italia –Monza 10 settembre 1978 “Il caos dopo il via. L’incidente che causò la morte di Ronnie Peterson. Un momento drammatico, seguito da una tensione formidabile”.

Qualcosa si muove nei partiti di governo a favore dei Navigators

di Paolo Pantani

Oggi una delegazione dei Navigators è stata ricevuta dal Segretario regionale del Partito Democratico, Leo Annunziata. L’incontro, al quale era presente anche il Segretario cittadino dei Giovani Democratici Ilaria Esposito, ha avuto come oggetto la situazione dei 471 vincitori campani della selezione pubblica per Navigator, la cui contrattualizzazione non è ancora avvenuta a causa della mancata sottoscrizione della Convenzione con Anpal Servizi da parte della Regione Campania, unica regione italiana a non averla ancora firmata. Durante il confronto, che si è svolto presso la sede del Partito di via Santa Brigida a Napoli in un clima sereno e costruttivo, i delegati hanno esposto al Segretario Annunziata i dettagli della vicenda che da quasi due mesi tiene bloccati in un limbo questi valorosi lavoratori. In accordo con il vertice regionale del PD, hanno quindi convenuto di rivedersi la prossima settimana, per aggiornamenti, speriamo solleciti e tempestivi, non si può più aspettare. Domani, anche di Domenica quindi, una delegazione dei 471 vincitori campani si recherà quindi a Roma presso la sede nazionale del PD in Largo del Nazareno, dove è previsto un incontro con rappresentanti della Segreteria del Partito. Il Pd non è l’autore della legge, non era infatti al governo prima, ma oggi è alleato con il Movimemto Cinque Stelle in posizione di minoranza all’interno della maggioranza di governo e nel governo stesso. Spero che le ragioni della legge e dei diritti prevalgano.
Ma, politicamente, sappiamo bene che in Italia non sempre influiscono le leggi, le quali dovrebbero solamente essere osservate, indipendentemente dalla pur legittima critica politica.
#DifensoreCivicocampano
#Civicrazia

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Collezioni: Il Museo Nazionale Dell’Automobile di Torino

Museo Nazionale Dell’Automobile Torino, Italia

Fu Carlo Biscaretti di Ruffia (figlio di Roberto), aristocratico torinese nato nel 1879, a legare indissolubilmente il proprio nome al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino: in quanto fu lui ad idearlo, radunarne la collezione iniziale, battersi per farlo nascere e adoperarsi tutta la vita per dargli una sede dignitosa. Carlo Biscaretti ne fu anche il primo Presidente e alla sua scomparsa, avvenuta nel settembre del 1959, il Consiglio di Amministrazione deliberava di intitolare a suo nome il Museo che veniva poi solennemente inaugurato il 3 novembre 1960.
Questo è l’unico Museo Nazionale del genere in Italia, ospitato nella sede progettata dall’Architetto Amedeo Albertini, sulla sponda sinistra del Po a poca distanza dal Lingotto; rappresenta uno dei pochi edifici costruiti appositamente per ospitarvi la collezione di un Museo e costituisce anche un raro esempio di architettura moderna.
Questo Museo vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere, quasi 200 automobili originali, dalla metà dell’800 ai giorni nostri, di oltre ottanta marche diverse, provenienti dall’Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Spagna, Polonia e Stati Uniti.
Nel 2002 i vertici del Museo iniziano a pensare ad un’opera di rinnovamento dell’Ente, sono trascorsi quarant’anni ed il Museo è ormai datato ed obsoleto, è necessario un cambiamento che lo renda più appetibile.

CONTINUA LA LETTURA E VISITA LA COLLEZIONE SU GOOGLE ARTS & CULTURE MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE TORINO, ITALIA

IMMAGINE DI APERTURA – Tour su rotaia a bordo di un vagoncino a 4 posti per vedere a 360 gradi la linea di assemblaggio di una Fiat 500 (2007) dallo stampaggio alla verniciatura all’assemblaggio e alla finitura. in questa foto: visione complessiva del tour (Fonte: Wikipedia).

La sfida campana sul reddito di cittadinanza

di Paolo Pantani

C’è un grande assente in Campania su questa assurda vicenda dei Navigators, è il sindacato, insieme con i vari partiti politici. Non si capisce perché una legge nazionale trovi questi ostacoli alla sua attuazione e nessuno che esprima almeno una valutazione, un auspicio, niente di niente. Anche il nuovo governo è assente, Nunzia Catalfo si è appena insediata al Ministero del Lavoro, auspichiamo che prenda in mano la situazione e imponga al Presidente della Regione Campania la firma della convenzione con i Navigators. Dobbiamo spingere verso una azione corale: Governo, partiti, Prefetto di Napoli, Difensore Civico Campano devono manifestare pressioni verso la regione Campania affinché vengano ripristinati i diritti negati di questi 471 giovani, costretti addirittura allo sciopero della fame.
#DifensoreCivicoCampania
#Civicrazia
#Navigator

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Phillips: 20th century & contemporary art evening sale

Entriamo nella casa d’aste più dinamica e lungimirante del mondo. Dove i collezionisti internazionali acquistano e vendono le più importanti opere d’arte contemporanea. Phillips presenta la vendita di pezzi d’arte del XX secolo e di arte contemporanea: sfogliamo il catalogo della Mostra del 16 maggio 2019 a New York. Oppure navighiamo il suo WEBSITE.

IMMAGINE DI APERTURAKeith Haring a pag.7 del catalogo della mostra

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Reddito di cittadinanza: le asimmetrie amministrative della Regione Campania

di Paolo Pantani

Quello che non riesco a capire è perché le altre regioni hanno firmato le convenzioni con i giovani Navigators e la Regione Campania no. È anche una asimmetria fra governo e una grande amministrazione locale che detiene moltissimi richiedenti del reddito di cittadinanza, almeno 170.000, finora. Quindi si configura un ” vulnus ” della legge del governo sul reddito di cittadinanza, la quale si basa proprio sull’utilizzo dei Navigators per snellire le attività, da sempre molto a rilento dei Centri dell’Impiego, per orientare al lavoro i percettori del reddito di cittadinanza. È anche una questione etica, perché se si percepisce un reddito senza corrispettivo lavorativo, si deve essere anche disponibili ad effettuare un lavoro, se non sbaglio non sono possibili più di tre rifiuti di offerte lavorative, pena la esclusione dal beneficio. Insomma, è l’intera manovra del governo a rischio in Regione Campania. Secondo me si può essere d’accordo o non d’accordo con il Reddito di Cittadinanza, ma non si possono vanificare le iniziative legislative del governo. Le leggi si rispettano e si eseguono, anche se non si condividono.
#Difensorecivicocampania
#Civicrazia

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Marco Di Bella – La Maison Particulière di Theo Van Doesburg

LA MAISON PARTICULIÈRE DI THEO VAN DOESBURG
UN APRROCCIO MULTIMEDIALE – VIDEO

Lo studio parte da un approfondimento sulla lezione olandese De Stijl, movimento moderno e d’avanguardia del primo Novecento, considerato come il collegamento tra le avanguardie pre-1914, Cubismo e Futurismo, e il modernismo dell’astrazione geometrica e International Style del post-1918. Appare opportuno specificare sin da subito come “De Stijl” (Lo Stile) fu il nome della rivista fondata nel 1917 e utilizzata per la promozione degli ideali di Neoplasticismo, ideali teorizzati dall’olandese Theo Van Doesburg, e sposati dagli altri collaboratori attraverso vari Manifesti. Con De Stijl, quindi, si definisce più in senso generale, il nome del gruppo (all’inizio prettamente olandese, successivamente più internazionale), costituito sia da artisti che da architetti che esprimono stilisticamente il Neoplasticismo, in arte con le composizioni, e in architettura con le varie costruzioni. Il De Stijl è un esempio di convergenze tra il mondo delle arti visive e quello dell’architettura. Fondatore delle teorie sul Neoplasticismo fu Theo Van Doesburg, personalità poliedrica (pittore, scultore, scrittore, critico e teorico, regista ecc.) quanto emblematica.

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IMMAGINE DI APERTURA – Analisi architettoniche di Marco Di Bella

La qualità e la quantità degli interventi del difensore civico campano

di Paolo Pantani

La qualità e la quantità degli interventi del Difensore Civico presso la Regione Campania sono innumerevoli: prima il successo per la riapertura del Centro Medico Oplonti a Torre Annunziata, poi il commissariamento di tre comuni come Salerno, Villaricca e Sassano per il regolamento sulla Partecipazione dei Cittadini e adesso l’intervento a favore della Convenzione fra la Regione Campania e i giovani Navigators. Nessun Difensore Civico in italia esprime tanti e tali interventi, probabilmente sono già in atto altri atti meritevoli di attenzione. Questa svolta deve essere consolidata da una precisa e puntuale comunicazione sui nostri vettori social per informare di queste importanti notizie civiche.
#Difensorecivicocampania
#Civicrazia

IMMAGINE DI APERTURA: Paolo Pantani (a destra) e  l’Avvocato Giuseppe Fortunato, Difensore civico della Regione Campania

La Disfida di Barletta torna in campo!

LA DISFIDA DI BARLETTA
Barletta, sedi varie
19 – 21 settembre 2019

Basilica del Santo Sepolcro a Barletta

La Puglia è terra di miti, di racconti e di grandi avvenimenti storici. Barletta ne custodisce uno in particolare, quello della celeberrima Disfida. Il 13 febbraio 1503, 13 cavalieri francesi sfidarono nella piana tra Andria e Corato altrettanti cavalieri italiani guidati dal prode Ettore Fieramosca, alleato degli spagnoli con cui i francesi si stavano contendendo il sud Italia. Il 13 febbraio furono in gioco non tanto le sorti della tenzone tra francesi e spagnoli quanto l’orgoglio dei combattenti italiani, offeso dal condottiero francese Guy de la Motte che, proprio a Barletta nella famosa cantina alla presenza degli spagnoli, mise apertamente e sarcasticamente in dubbio il valore dei cavalieri guidati da Fieramosca. Da qui scaturì la disfida, il momento eroico che vide la compagine italiana prevalere con coraggio e astuzia sull’arroganza dei francesi, alimentando da subito il mito dell’impresa, mito che venne sancito letterariamente con il celebre romanzo storico Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta scritto da Massimo d’Azeglio nel 1833.

Questa, brevemente, la storia della tenzone che in realtà fu qualcosa di più di una semplice scaramuccia. Quello che avvenne nel 1503, vere e proprie gesta che rimandano alle regole della cavalleria medievale, scandite da momenti precisi: l’offesa, il giuramento di Fieramosca e dei suoi prodi, ed infine il certame con il torneo ha, da subito, acquisito un significato simbolico, primo nucleo di sentimento e slancio verso un’Italia unita che, come tale, si realizzerà solo secoli dopo.

La Città di Barletta si sta preparando all’evento che andrà in scena dal 19 al 21 settembre prossimi. Barletta per questa edizione ha voluto puntare al rinnovamento della rappresentazione del mito, scegliendo, attraverso un bando pubblico, un direttore artistico a cui affidare il compito di interpretare la rievocazione della Disfida: Sergio Maifredi, regista teatrale, oltre cinquanta regie alle spalle, molte delle quali eventi open air di grandi dimensioni, ha diretto numerosi teatri e festival. “Ho immaginato una messa in scena di grande coinvolgimento popolare – dice Sergio Maifredi – che da un lato rispetti la stratificazione di tradizione che la Disfida ha e, dall’altro, introduca delle novità: per prima cosa la costruzione di una drammaturgia per raccontare gli avvenimenti. La Disfida di Barletta narrata attraverso un copione teatrale, scandito su tre giorni. Un copione, una pièce di teatro popolare, che dia voce e anima ai sentimenti soprattutto, agli aspetti lirici e poetici, a ciò che i personaggi reali e di invenzione letteraria, hanno incarnato, hanno rappresentato. Un copione che infine sfocia nell’atteso Certame, come antica festa crudele, come rappresentazione della guerra stessa. Abbiamo scritturato ottimi attori del teatro di prosa a cui affidare i ruoli dei protagonisti della Disfida: Corrado d’Elia che sarà Ettore Fieramosca, Alice Arcuri che darà una voce e un volto a Ginevra, Andrea Nicolini che sarà Graiano, ma anche Inigo Lopez de Ayala e altri personaggi, così come Alberto Giusta che interpreterà La Motte e Roberto Alinghieri che porterà in scena Consalvo da Cordova.

Con loro vorrei dare voce ai personaggi principali, anche in questo caso non chiudendoli in dialoghi tra loro ma in apertura verso il pubblico, recitando col pubblico, al pubblico. Come si fa nel teatro dei pupi, brechtianamente evocando, più che recitando, le azioni. Ho scelto di avere con noi Mario Incudine, attore, cantante ma soprattutto grande interprete della tradizione popolare del cunto. A lui ed ai suoi musicisti affido il compito di creare una tessitura di parole e musica, di canzoni, di cunti e di ballate, quasi arie da opera lirica, che portino i personaggi in una dimensione trascendente. Ho chiamato da Roma il gruppo equestre La Staffa, specializzato per il cinema, in coreografie equestri di grande realismo ed efficacia, per dar vita al certame, la giostra, la battaglia, tra i tredici cavalieri italiani e i tredici cavalieri francesi.

Accanto al realismo, così come avviene nei poemi cavallereschi, pensiamo ad Ariosto, pensiamo ad Astolfo che va sulla Luna per recuperare il senno di Orlando, ci saranno momenti di fantasia e poesia: dalla Francia avremo la Compagnia dei Cavalli Luminosi. Enormi cavalli, alti più di quattro mesi, leggeri ad aerei, ad eseguire una suggestiva danza. ”Tre giornate, sotto la direzione artistica di Sergio Maifredi,che scandiranno i tre momenti cruciali: il racconto dell’Offesa, giovedì 19 settembre; il racconto del Giuramento, venerdì 20 settembre; sabato 21 settembre la Disfida vera e propria, con il certame, il torneo cavalleresco. A seguire un grande corteo storico e fantasioso invaderà le vie della Città della Disfida.

Ad emergere, grazie agli artisti che verranno coinvolti, sarà quindi non solo la componente storica bensì la stratificazione di un sentimento, di una tradizione popolare, traendo linfa dalle fonti letterarie date e creando al contempo una narrazione nuova, contemporanea. Palcoscenico di questo grande evento sarà la bellissima città di Barletta nei luoghi che più la rappresentano, il Castello in primis, poi le storiche Piazza Marina e Piazza Monte di Pietà, accanto alla Pinacoteca del Palazzo della Marra. Tra le strade della città, e del suo centro storico, accanto alla Cattedrale, alla statua in bronzo del colosso di Elaclio, si spargerà nuovamente il ricordo di un orgoglio ferito e la sua riparazione, attraverso la voce del canto e del racconto.

IMMAGINE DI APERTURACavalli Luminosi