Nel Mondo
islamico Pur nelle
differenze nell’Islam attuale, che
presenta una lettura più o meno letterale,
la creazione riferita nel Corano possiede
una maggiore variabilità di
interpretazioni, tanto che alcuni
movimenti liberali dell'Islam accettano le
principali teorie scientifiche sia
sull'età della terra e sia sull'età del
cosmo e la successiva evoluzione.
Ciononostante, la diffusione (e
l’accettazione) delle teorie
evoluzionistiche presso le popolazioni
arabe ha presentato, in un sondaggio del
2007, una risposta positiva molto bassa.
Si passa dall'8% degli egiziani al 22% dei
turchi. Inoltre si è evidenziato, in uno
studio del 2006, che solo un turco su
quattro pensa che gli esseri umani
derivino da antiche forme animali. In
Turchia, a partire dagli anni ’70, il
movimento di Nurculuk Said Nursi ha
avviato una campagna di pensiero contro la
teoria dell'evoluzione.
In
controcorrente, un censimento, sempre del
2007, riporta che solo il 28% dei kazaki
ritiene che la teoria darwiniana sia
errata. E’ un risultato notevole, visto
che negli Stati Uniti ben il 40% di adulti
ha la stessa opinione.
Nel Mondo induista
Anche tra gli induisti il
rapporto con la creazione differisce in un
ampio ventaglio di posizioni religiose.
Alcune scuole indù non trattando nei loro
testi di riferimento della creazione,
rendono possibile l’accettazione,
più o meno, della teoria evoluzionistica,
oppure, altre scuole che si rifanno a
testi sacri, come i Veda, vi trovano
conferma o prefigurazione delle teorie
evolutive.
Di opinione
diametralmente opposta è la Società
Internazionale per la Coscienza di Krishna
(ISKCON) che duramente si oppone al
darwinismo o teorie scientifiche ad esso
collegate.
Nel
Mondo buddhista Il
Buddha predica una religione basata sulla
fenomenologia, dove tutto viene creata
dalla mente e l'unica realtà è la realtà
percepita. Tale credenza, quindi, non ha
bisogno di un creatore, perché non si
occupa della creazione. Questo comporta
una sostanziale indifferenza verso le
problematiche evolutive, perciò
l’accettazione o meno delle teorie
darwiniane sono lasciato al singolo
individuo. Così capita che la maggioranza
dei buddisti accettano tacitamente e
implicitamente la teoria.
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