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DARWIN
E L'ANELLO MANCANTE
 

  DARWIN
     

Le Galapagos nel destino di Darwin
e dell'Umanità

 

Una verità scomoda per capire
il mondo naturale
.

 

Ma quali erano le verità della teoria
evoluzionistica?

 
  WALLACE
   

L'immaginaria linea di divisione
tra lui e Darwin.

 

Stessa teoria, modi diversi di interpretarla.

 
  L'ANELLO MANCANTE 
   

L’Evoluzionismo

 

La Teoria nella prospettiva storica

 

Il percorso evolutivo dell’Uomo

 

L’ anello mancante

 

Uomini ed ominidi

 

L’Antievoluzionismo

 

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L’Evoluzionismo e le altre religioni

 
Tra Devoluzionismo ed extraterrestri
 
 
 
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Il concetto di “anello mancante” nacque all’interno del dibattito evoluzionista già nel XIX secolo. L’evoluzione allora veniva concepita come una catena. Si aspettava quindi il ritrovamento di fossili che comprovassero la linea evolutiva tra gli umani e i cosiddetti animali "inferiori", cioè di un anello mancante.
Attualmente, tuttavia, gli scienziati hanno abbandonato il concetto di”catena”, quindi lineare, in favore di diagrammi "a cespuglio", in cui tutte le specie e tutte le popolazioni viventi sono considerate “forme transizionali”. La locuzione "anello mancante", comunque, è rimasta nella cultura divulgativa e nel dibattito parascientifico, come critica antievoluzionistica.

Il termine “anello mancante” fu coniato da William Hopkins, che, all’indomani della pubblicazione darwiniana, nel 1860, nel testo The Geological Evidences of the Antiquity of Man, osservava: “…dove sono gli anelli mancanti e a quale punto del suo progressivo miglioramento l'uomo acquista la parte spirituale del suo essere e diventa dotato del tremendo attributo dell'immortalità?". In effetti Darwin non parlò mai di anelli, ma di forme transizionali, che rimanevano, comunque difficili da provare sulla base dei ritrovamenti paleontologici (passaggi filogenetici che rimangono ignoti). In effetti, la carenza di prove materiali era considerata dallo stesso Darwin all’epoca come: "l’obiezione più ovvia e seria che può essere fatta contro la mia teoria". Dalle poche prove paleontologiche disponibili, egli rimaneva convinto della sua teoria dell'evoluzione attraverso la selezione naturale.

Uccelli e dinosauri
Appena nel 1860, un anno dopo la pubblicazione, si ebbe il rinvenimento del fossile di Archaeopteryx, la forma transizionale tra dinosauri e uccelli. Questo reperto spostò molto all’indietro l’epoca della transizione (si parla del Triassico) e della biforcazione dei due rami di sviluppo genetico, uccelli da un lato e dinosauri dall’altro, che non si sarebbero più biforcati nel tempo (non erano state scoperte altre forme fossili in tal senso). Da ritrovamenti recenti, quali quello del Confuciusornis, il rapporto tra uccelli e rettili è stato dimostrato, con l’unica mancanza del rettile generatore e dell'eventuale confine tassonomico.

La tassonomia
La tassonomia è la disciplina della classificazione, il cui nome infatti, è l’unione dei due termini greci “ordinamento” e “regola”.  E’ molto utilizzato per designare la tassonomia biologica, ossia le norme con cui vengono ordinati gli organismi in un sistema di classificazione scientifica formato da una gerarchia di taxa. Un taxon (al singolare), è un’unità tassonomica, un nodo in una classificazione che utilizza un dendrogramma (uno schema ad albero), che raggruppa, in una gerarchia di inclusione, organismi reali, distinguibili sia morfologicamente sia geneticamente da altri organismi, la cui unione definisce una unità sistemica. .
L'attuale orientamento tassonomico, infatti, considera gli uccelli come dinosauri teropodi, cioè, un gruppo di essi molto specializzato, che evitò l'estinzione di massa, avvenuta tra Cretaceo e Terziario.

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
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