Il 13 dicembre, nel giorno esatto in cui 730 anni fa Celestino V decise di abbandonare il soglio pontificio, è stato presentato a L’Aquila (Libreria Colacchi) il saggio di Fernando Frezzotti “La Via degli Angeli – La traslazione delle Pietre della Santa Casa” (Ed. Il Lavoro Editoriale) che ricostruisce in un arco temporale di oltre 21 anni la traslazione a Loreto della Santa Casa di Nazareth, salvata dalla Terrasanta, individuando il ruolo avuto dagli Angelo-Comneno, Despoti di Tessaglia ed Epiro, da due fra i più noti Grandi Maestri templari Guillaume de Beaujeu e Jacques de Molay e da due Papi Gregorio X e, soprattutto, da Celestino V.
Libri: “La Via degli Angeli”, il saggio di Fernando Frezzotti, una lettura rivoluzionaria della vita e dell’opera di Celestino V Presentato il 13 dicembre esattamente a 730 anni dal “Gran rifiuto” Il forte legame tra la vicenda della Traslazione e l’Abruzzo Libreria Colacchi, Corso Vittorio Emanuele II, 5 (ore 18) |
Il saggio propone, infatti, una lettura rivoluzionaria della vita e dell’ opera di quest’ultimo: secondo gli studi di Frezzotti, Celestino V accetta, infatti, di farsi nominare Papa il 5 luglio 1294 in modo da poter portare a termine l’incarico che gli era stato conferito da Papa Gregorio X venti anni prima a Lione, ossia quello di realizzare un luogo degno per poter collocare la Santa Casa, già smontata e salvata da Nazareth e temporaneamente custodita prima in una fortezza templare a Cipro (1273-1283), poi a Pyli in Tessaglia (1283-1291) e infine ad Arta d’Epiro (1291-1294). Di conseguenza la vera rinuncia non è quella di papa Celestino al pontificato, ma quella di Pietro del Morrone alla vita eremitica per raggiungere l’obiettivo di collocare la Santa Casa a l’Aquila in quella che era diventata la Basilica di Collemaggio.
“La Via degli Angeli – sottolinea Frezzotti – è un’indagine storico-geopolitica dell’operazione che ha consentito il salvataggio della Santa Casa da Nazareth, ma anche del suo, non programmato, arrivo a Loreto. Oltre a confermare, da un lato, l’autenticità della reliquia, ponendo così fine alla cosiddetta “questione lauretana”, dall’altro, mettendo capillarmente in evidenza committenza, governo, esecuzione, custodia, relativi contesti storici, itinerari e soste della traslazione, consente di individuare i veri protagonisti nei loro rispettivi ruoli e, per quanto riguarda Celestino V – un personaggio tutt’altro che ignarus et simplex come ci è stato sin qui tramandato – di poter riformulare il giudizio storico sul suo vissuto, sul suo pontificato e sui suoi atti, Perdonanza inclusa, superando il pregiudizio dantesco e tutti gli interrogativi rimasti sin qui senza risposta”.
Forte è il legame tra le vicende della Traslazione e l’Abruzzo anche per quanto riguarda la plurisecolare “Corsa degli Zingari” che, da secoli, si svolge a Pacentro (AQ) la prima domenica di settembre. Dopo aver ordinato che la Santa Casa venisse deposta a Loreto – venuta meno la possibilità che lo fosse a Collemaggio, per un contrasto insorto sulla legittimità del possesso con Carlo II d’Angiò, re di Napoli – Celestino V mandò dei messaggeri da L’Aquila al convoglio che, in attesa degli ordini di Celestino, sostando ad Angeli di Varano (AN) da cui parte la Strada degli Zingari, stava trasportando la Santa Casa, pretendendo la conferma che il suo messaggio fosse stato ricevuto e compreso e che il suo ordine fosse eseguito.
Per sicurezza la “ricevuta di ritorno” a Celestino fu a affidata a due distinti gruppi di messaggeri tra i quali un gruppo di fanti appiedati di etnia valacca, denominati “Zingari” che raggiunsero Celestino V il 12 ottobre 1294 quando, diretto verso Napoli, si trovava a transitare Pacentro. Qui, da oltre seicento anni, si tiene annualmente la Corsa degli Zingari, una gara podistica di circa un chilometro, tra atleti rigorosamente scalzi, organizzata dalla Confraternita Madonna di Loreto che vede come suo traguardo l’altare della chiesetta di Pacentro dedicata alla Madonna di Loreto.
I primi risultati degli studi di Frezzotti sulla vicenda storica della Santa Casa di Loreto sono stati pubblicati a partire dal 2018 dalla rivista “Studi sull’Oriente Cristiano” edita dall’ Accademia Angelico Costantiniana presieduta da Alessio Angelo Comneno, discendente diretto dei Despoti di Epiro e Tessaglia e segnatamente della famiglia imperiale degli Angelo-Comneno Ducas tra i protagonisti principali della Traslazione.
Ufficio stampa, Silvia Renzi Da sirenzi@libero.it |
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