Lodi: Arte Contemporanea in luoghi monumentali e ambienti storici poco conosciuti della città

  • Luoghi monumentali, ambienti poco conosciuti e spazi en plein air di Lodi ospitano le sculture e i dipinti, tra cui alcuni lavori site-specific, di Andrea Mariconti.
  • Un progetto diffuso che attraverso l’arte indaga il rapporto dell’uomo con il tempo e le sue forme possibili, così come il tema del fiume inteso come atlante e corpo della città.
  • Sabato 10 maggio, in occasione dell’opening, nel coro quattrocentesco e nella chiesa di Santa Chiara Nuova è in programma anche una performance dell’artista.
LODI
Biblioteca Laudense, Collezione anatomica “Paolo Gorini”,
Santa Chiara Nuova, Chiostro di San Cristoforo, Museo della Stampa

 
Andrea Mariconti. ATLAS ABDA
A cura di Alessandro Beltrami e Paolo Torre
Dal 10 maggio al 29 giugno 2025
 
Inaugurazione: sabato 2 maggio ore 11.00

In programma a Lodi, dal 10 maggio al 29 giugno 2025, Atlas Abda è il titolo della mostra personale di Andrea Mariconti (Lodi, 1978), un progetto diffuso, a cura di Alessandro Beltrami e Paolo Torre, promosso dal Comune di Lodi e la Provincia di Lodi, con la collaborazione di Asst Lodi, Pro Loco, Museo della Stampa e il supporto di Animula Design e Federico Rui Arte Contemporanea, che coinvolgerà luoghi monumentali e ambienti storici poco conosciuti della città.

Una serie di opere recenti dell’artista, sculture e dipinti, tra cui alcuni lavori site specific, animeranno e reinterpreteranno gli ambienti barocchi della Biblioteca Laudense, le sale della collezione anatomica “Paolo Gorini” (celebre per le preparazioni anatomiche prodotte dallo scienziato tra il 1842 e il 1881) e dell’Ospedale Maggiore, la chiesa rococò e il coro quattrocentesco di Santa Chiara Nuova, il rinascimentale Chiostro di San Cristoforo e il Museo della Stampa. Lo spazio ipogeo della sala delle colonne dell’ex monastero di San Domenico è riletto attraverso l’immagine e il suono.

Diverse le linee ideali che collegano la rete delle installazioni, a partire dal particolare uso dei materiali, come il bronzo per le sculture e l’esclusivo impiego, tipico del lavoro dell’artista, di elementi naturali, tanto di origine minerale (grafite, rame) quanto vegetale (fitolacca, carbone, cenere, petrolio) come pigmenti pittorici.

“Il nome del fiume Adda, il fiume di Lodi – afferma Andrea Maricontideriva dal celtico abda, ossia ‘acqua che scorre impetuosa’. E lo scorrere inarrestabile del tempo è da sempre stato accostato a quello di un fiume. Ma cosa accade se proviamo a risalire, se non ad arginare la corrente? In che modo l’arte può diventare una forma di strumento archeologico capace di fare della città un campo di risonanza della storia e del suo essere contemporanea?”.

L’affascinante Sala dell’archivio dell’Ospedale Maggiore, al piano superiore del chiostro quattrocentesco, è oggetto di un allestimento complessivo; il piano terra della Biblioteca Laudense diventa una quadreria (ma altre opere possono essere cercate e scoperte nelle sale monumentali); il Museo della Stampa (a partire dal 1 giugno) ospita una selezione del corpus grafico dell’artista. Nel chiostro di San Cristoforo, sede della Provincia di Lodi, trovano posto lunghi drappi di carta sui quali l’artista ha registrato attraverso il frottage le superfici della Sala delle Colonne dell’ex monastero di San Domenico, solitamente inaccessibile al pubblico, e le ha rielaborate come forme di una memoria liquida. Un intervento speciale è in programma per il solo fine settimana del 24 e 25 maggio: Mariconti interviene sulle vetrine della sala del Museo “Paolo Gorini”, velando parzialmente i corpi pietrificati dallo scienziato ottocentesco. Dal titolo Col tempo, l’intervento invita a portare un nuovo sguardo su questi resti, sottratti per motivi di studio al naturale corso delle cose e instaurare la possibilità di riconoscere la loro umanità forse rimossa.

“All’interno della mostra – spiega il curatore Alessandro Beltramisi possono rintracciare alcuni temi portanti fondamentali, dal rapporto dell’uomo con il tempo e le sue forme possibili, al fiume come atlante e corpo della città e del territorio. È il senso del nostro rapporto con la storia, non necessariamente remota, chiamato continuamente a rimodellarsi. Non si tratta semplicemente di collocare opere d’arte in luoghi affascinanti e che meritano di essere scoperti, ma di suggerire un nuovo sguardo, nuove interpretazioni di quanto pensavamo fosse conosciuto. È d’altronde questo il compito della pratica archeologica: scavare per riscrivere il presente”.

Motore ideale del progetto è infatti un’idea sperimentale di “archeologia sonora”, grazie alle sculture in bronzo a cera persa della serie Naeuma-Antimatter. L’artista ha portato queste opere, capaci di risuonare come veri e propri strumenti musicali, in un luogo simbolico del sottosuolo di Lodi come la Sala delle Colonne dell’ex monastero di San Domenico, facendo vibrare con esse gli spazi: questa performance è disponibile per l’ascolto sul sito dell’artista andreamariconti.com anche attraverso QR code disseminati lungo il percorso espositivo.

Tutte le cinque sculture di Naeuma-Antimatter saranno protagoniste di una grande performance sabato 10 maggio alle ore 20.00, in occasione dell’opening della mostra, nel complesso della chiesa di Santa Chiara Nuova, per essere poi ridisseminate nei diversi siti della mostra: dalla Sala dei Filippini al Museo della Stampa, dall’Ospedale Maggiore agli stessi ambienti del complesso di Santa Chiara. La stessa cosa accadrà per l’opera Atlas Abda, composta da sassi di fiume – gli stessi con i quali è realizzata la pavimentazione della grande piazza di Lodi – chiamati a comporre il corpo dell’Adda, dissezionato e ridistribuito nei luoghi della mostra dopo la serata inaugurale.

In occasione dell’esposizione verrà realizzata, in collaborazione con il Museo della Stampa di Lodi e il Laboratorio Animuladesign, una mappa della mostra firmata e numerata, in tiratura esclusiva. “Atlas Abda”, infine, verrà documentata da un catalogo edito da Arciduca edizioni.

La mostra è stata realizzata nell’ambito di Cicladda, progetto della Provincia di Lodi sostenuto da Fondazione Cariplo.

Andrea Mariconti (1978), pittore e scultore, studia all’Accademia di Belle Arti di Brera, indirizzo Arti Visive, e poi in Scenografia e Discipline dello Spettacolo. Tra i suoi insegnanti Davide Benati, Mino Ceretti, Roberto Sanesi. Muove le sue prime esperienze nella pratica artistica in campo sociale: soggiorna in Kosovo per un progetto di arte terapia per bambini affetti da traumi psichici di guerra, coordina e promuove laboratori artistici in ambito sociale in Sud Africa e Italia (orfani, psichiatria, oncologia, problemi relazionali). Nel 2005 collabora al workshop tenuto da Anselm Kiefer in occasione dell’installazione all’Hangar Bicocca dei Sette Palazzi Celesti. 

Del 2003 è la prima personale a Milano e dal 2004 partecipa alle più importanti fiere di arte contemporanea italiana ed internazionale (Berlino, Karlsruhe, Strasburgo, Basel, Taipei). Nel 2011 è vincitore del Premio UNESCO per l’Arte Contemporanea, cattedra di Arte e Bioetica. Dal 2018 è titolare della cattedra di Pittura e Arti Visive all’Accademia Santa Giulia di Brescia. In ambito scultoreo collabora con la storica Fonderia Allanconi, per la realizzazione di opere in bronzo a cera persa con un’attenta ricerca sui processi tecnici e di trasformazione. Nel 2018 fonda Animula Design (www.animuladesign.com). 

La sua ricerca si basa prevalentemente su un approccio inclusivo di tutta la Storia dell’Arte e dell’esplorazione di interferenze percettive. Lavora con materiali naturali di origine minerale (grafite – rame – bronzo) vegetale (fitolacca – carbone – cenere – carta ganpi – petrolio), da cui ricava colori e tinte intense e velate. Le opere di Mariconti, sono presenti in collezioni private e pubbliche, sia nazionali che internazionali.


Andrea Mariconti. ATLAS ABDA
A cura di Alessandro Beltrami e Paolo Torre
Lodi, Biblioteca Laudense, Collezione anatomica “Paolo Gorini”, Santa Chiara Nuova, Chiostro di San Cristoforo, Museo della Stampa
10 maggio – 29 giugno 2025

Ingresso libero

ORARI DI VISITA:
Santa Chiara Nuova

Sabato e domenica 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00
Opening e performance sabato 10 maggio ore 20.00
Collezione anatomica Paolo Gorini e sale superiori del chiostro dell’Ospedale vecchio
Mercoledì 10.00 – 12.00
Sabato 9.30 – 14.30
Domenica 14.30 – 17.30
 
Biblioteca Laudense
Dal martedì al sabato 9.15 – 18.15
Dal 9 giugno dal lunedì al sabato 8.30 – 13.30
 
Chiostro di San Cristoforo
Sabato, domenica e lunedì 2 giugno: 16.00 – 19.00
Dal lunedì a venerdì 9.30 – 12.30 / 15.00 – 19.00
 
Museo della Stampa
Sabato 10.00 – 12.30 / 15.00 – 17.30
Dal lunedì al venerdì 9.30 – 12.30
 
INFORMAZIONI
www.comune.lodi.it
andreamariconti.com
 
UFFICIO STAMPA
Anna Defrancesco comunicazione
press@annadefrancesco.com
www.annadefrancesco.com

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