In una
riunione dell’Associazione degli
ingegneri tedeschi (VDI), promossa
da Oskar von Miller, nel 1903, si
decise per la fondazione di un
museo scientifico. Nasceva il
Deutsches Museum di Monaco di
Baviera (Germania). Oggi il museo
è il più grande
museo dedicato alla scienza e
alla tecnologia. Ogni anno viene
visitato da 1,3 milioni circa di
persone. All0interno si trovano
circa 28.000 oggetti di tipo
scientifico esposti, che coprono
complessivamente 50 ambiti della
scienza e della tecnologia.
Il museo è posto su
un’isoletta al centro dell’Isar,
il fiume che scorre a Monaco di
Baviera, chiamata Kohleinsel
(l’isola del carbone) poi
rinominata Museumsinsel
(l’isola del museo). L’isola, di
per sé, non era mai stata
edificata, poiché veniva sommersa
ripetutamente dalle piene del
fiume. Quando nel 1772, venne
costruita un diga alle porte di
Monaco si rese disponibile la sua
area. Sorsero al suo interno delle
caserme, che vennero distrutte da
un’inondazione, per poi essere
ricostruite nel 1899. Gli edifici
nel 1903 divennero sede del museo,
in accordo col comune.
Oskar von Miller sognava la
realizzazione di un museo della
scienza a Monaco di Baviera.
Perciò, nel 1903 (prima del
convegno), raccolse un piccolo
gruppo di persone per la
realizzazione dell’idea. Non solo,
ma autofinanziandosi il gruppo
raccolse 260.000 marchi e creò un
"Comitato Provvisorio". Questo
elaborò un progetto da sottoporre
agli scienziati tedeschi. Faceva
parte del comitato il principe
Ludwig, che, assumendo l’incarico
di responsabile del progetto, non
ebbe difficoltà con il comune e
tutti i permessi comunali. Fu
messa a disposizione la Kohleinsel
per la sede del museo. Il
materiale da esporre giunse, non
solo da Monaco, ma anche
dall’intera Germania e
dall’estero, che furono
momentaneamente raccolte al museo
nazionale. Il 12 novembre 1906
furono aperte al pubblico, mentre
sull’isoletta iniziavano i lavori
per il museo permanente di Monaco.
Il primo nome che fu dato al museo
fu Deutsches Museum von
Meisterwerken der
Naturwissenschaft und Technik
(Museo tedesco per i capolavori
della scienza e tecnologia).
L’inaugurazione del museo tedesco
avvenne, però, molti anni dopo, il
2 maggio 1925. Era il giorno del
settantesimo compleanno di Oskar
von Miller. Inizialmente, ogni
oggetto esposto nelle sale aveva
il suo riferimento bibliografico
nell’archivio del museo, anch’esso
aperto al pubblico. Con la salita
al potere del partito nazista, i
fondi a disposizione furono
pesantemente tagliati. Il museo
non crebbe, fatta eccezione per
una sala dedicata alle automobili,
inaugurata nel 1937. Nella
seconda guerra mondiale, i
continui bombardamenti alleati
della città, produssero gravi
danneggiamenti dell’edificio
museale ma anche del materiale
esposto. Il periodo del dopoguerra
in Germania fu tutt’altro che
facile. Tutti gli edifici erano
stati colpiti dalle bombe.
All’interno del museo trovarono
posto il College of Technology e
le poste di Monaco, mentre il
Deutsches Museum rimaneva
chiuso. Nel novembre del 1945
riaprì la biblioteca e nel gennaio
del 1946 fu la volta della sala
congressi. Il museo venne riaperto
al pubblico nell'ottobre del 1947,
iniziando un’attività di mostre
regolari solo nell’anno
successivo.
La struttura
museale, negli anni ’50, vide
l’accrescimento principale verso
il settore naturalistico, a
discapito dell'ingegneria civile,
ma sempre con un’attenzione
particolare verso le novità
tecnologiche. Tanto che nel 1969
fu realizzata la mostra, rimasta
famosa, "Uomo e Spazio" con
l’esposizione dell'Apollo 8.
L’anno successivo, con la nomina
di Theo Stillger a direttore a
tempo pieno, venne sviluppato il
settore esplicativo e didattico.
Negli anni ottanta, un
incendio doloso mise in grave
difficoltà tutta la struttura, ma
il danno diede l’occasione ad un
ripensamento generale. Non solo i
danni subiti vemmero superati, ma
fu costruito un edificio aggiunto,
portando, nel 1993, la superfice
espositiva a 55000 metri quadrati.
Da allora il Deutsches Museum,
piuttosto che ingrandire la
sede centrale, ha operato per
creare distaccamenti autonomi.
Oggi, l’attuale museo sulla
Museumsinsel, ha due
distaccamenti principali: uno
vicino Monaco (dal 1996), ed un
altro a Bonn. Essi sono dedicati a
degli specifici temi tecnologici
(trasporti e ricerca).
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