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COLLEZIONISMO E MUSEI
 

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Il collezionismo, un hobby di valore

 

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Chi non ha mai sentito parlare della Cappella Sistina di Michelangelo? Ebbene, essa fa parte dei visitatissimi Musei Vaticani di Roma. Ben 5.978.804 di persone li hanno visitati nel 2011. Sono i Musei più frequentati d’Italia, se non fossero nel territorio dello Stato della Città del Vaticano, cioè, “all’estero”. I Musei Vaticani offrono la visita alla collezione più grande del mondo, raccolta, nei secoli, dai papi. Sono posizionati, in gran parte, intorno al grande cortile del Belvedere. Comprendono, oltre la Cappella Sistina, anche gli appartamenti papali affrescati da Raffaello.

Il 14 gennaio 1506, in una vigna di Roma, vicino alla basilica di Santa Maria Maggiore, fu rinvenuta la statua del Laocoonte e dei suoi figli presi dalle spire di un grosso serpente marino. Papa Giulio II, su suggerimento di Giuliano da Sangallo e Michelangelo Buonarroti, la acquistò prontamente. L’opera venne esposta al pubblico per la sua bellezza. I Musei Vaticani, per convenzione, iniziano ad esistere dall’esposizione di quell’opera. Nel 2006 i musei hanno, quindi, festeggiato il cinquecentesimo anniversario, aprendo alle visite gli scavi archeologici di un’antica necropoli posta sul Colle Vaticano.
Nel Trattato del 1929 tra Vaticano e Stato Italiano, esistono delle clausole che vietano alla Santa Sede di alienare i propri beni museali e di permettere la loro visita al pubblico e agli studiosi secondo precise regole. I musei sono, infatti, chiusi solo nelle grandi festività religiose e le domeniche, salvo l’ultima del mese.
Tra le rare eccezioni al trattato si registra quella avvenuta nel 1938. Nel maggio di quell’anno, Adolf Hitler, dittatore nazista della Germania, fece visita, a Roma, al re Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini. Papa Pio XI, non volendo incontrare il tedesco, chiuse alle visite per qualche giorno la Basilica ed i musei vaticani, e partì per Castel Gandolfo, sua sede estiva.
In occasione dell'anno santo del 2000, è stato aperto un nuovo ingresso, con un nuovo percorso e uscita dai musei.

I Musei Vaticani sono l’insieme di più musei, con collezioni di vario tipo, e ambienti (come la Cappella Sistina) facenti parte dei Palazzi Vaticani. I più importanti sono:

La Pinacoteca vaticana
il museo ospita quadri di pittori famosi, come come Giotto, Leonardo, Raffaello e Caravaggio. Inizialmente la collezione era collocata nell'Appartamento Borgia. Tuttavia, papa Pio XI fece costruire un nuovo edificio per ospitarvi la pinacoteca. Il progetto fu dell’architetto Luca Beltrami.
La Collezione d'arte religiosa moderna
L’esposizione moderna parte da artisti come Paul Gauguin, Wassily Kandinsky, Henri Matisse e Vincent van Gogh, per proseguire con opere di Francis Bacon, Carlo Carrà, Marc Chagall, Salvador Dalí, Giorgio de Chirico e Felice Mina.
Il Museo Pio-Clementino
Per volere di papa Clemente XIV fu creata la collezione ed il museo ad essa riservato, nel 1771. Furono raccolte opere antiche e rinascimentali. Papa Pio VI ingrandì poi la collezione, tanto che oggi è possibile ammirarvi sculture d’epoca greca e romana.
Il Museo missionario-etnologico
Fondato da Pio XII nel 1926, esso raccoglie in prevalenza oggetti a carattere sacro, ma provenienti da tutto il mondo, quindi di varia etmia. I pezzi vennero e vengono regalati al papa.
Il Museo gregoriano egizio
Non poteva mancare una collezione d’arte egizia. Il museo ad essa dedicato fu voluto da papa Gregorio XVI. Oltre alle immancabili mummie, sono esposti papiri, il celebre Libro dei morti e altri pezzi rari. Vi è esposta anche la  Collezione Grassi.
Il Museo gregoriano etrusco
Anch’esso fu voluti da papa Gregorio XVI che lo creò nel 1836. Gli abbondanti reperti furono rinvenuti negli scavi archeologici nella zona etrusca, tra Lazio e Toscana. A questi si aggiunse la famosa Collezione Guglielmi. Nel museo sono esposti vasi, sarcofagi e bronzi vari. E’ disposto su otto gallerie.
Il Museo Gregoriano Profano
Anch’esso è un museo istituito, nel 1844, da Gregorio XVI inizialmente nel Palazzo del Laterano, poi trasferito nell’area del Vaticano da Giovanni XXIII e riaperto al pubblico nel 1970. Il materiale espostovi, proveniente da scavi archeologici, è composto principalmente da pezzi del periodo classico. Rea li opere più pregevoli: il gruppo Atena e Marsia scolpito da Mirone e un ritratto di Sofocle, riprodotto da originale greco. Notevole è anche il reparto del lapidario ebraico, che comprende una raccolta di 137 iscrizioni su lastre sepolcrali (greche o latine) trovate in scavi a Monte verde.
Il Museo Chiaramonti
All’inizio dell’Ottocento, papa Pio VII Chiaramonti fondò questo museo omonimo. Nella grande galleria ad archi, sono presenti pezzi antichi, come sculture, sarcofagi e fregi decorativi. Lo stesso museo si sviluppa anche lungo il Braccio Nuovo, , ospita celebri statue (è stato realizzato da Raphael Stern). Tra le statue più celebri, in essa contenute, vi è l'Augusto di Prima Porta. Del Museo Chiaramonti fa parte la preziosa Galeria lapidaria, al cui interno si conserva una collezione di 3.000 tavolette più iscrizioni in pietra. E’ la più grande esistente al mondo, nel suo genere. Essendo una raccolta per specialisti, la galleria viene aperta solo su richiesta degli studiosi.
Vi sono inoltre:
Il Padiglione delle Carrozze
In questo museo si conservano i veicoli con cui si sono spostati i papi nei secoli. E’ una sezione del Museo Storico Vaticano, il cui nucleo principale è posto nel Palazzo del Laterano
Il Museo Pio Cristiano
Fu fondato da Pio IX nel 1854, ad appena due anni dall’istituzione della Commissione di Archeologia Sacra. Venne allestito su progetto di Giuseppe Marchi e Giovanni Battista de Rossi. E’ organizzato in due sezioni principali: quella che riguarda monumenti architettonici, scultorei e musivi, e quella di materiale epigrafico. Quest’ultima sezione è aperta tramite appuntamento per gli studiosi interessati.
Non mancano il Museo Filatelico e Numismatico e i
Musei della biblioteca Apostolica Vaticana.

I musei della biblioteca Apostolica furono creati con varie collezioni, riunite nella sede attuale da papa Leone XIII. Era una delle sezioni più complesse riguardo le raccolte che in essa confluivano. Poi, con Pio X, tutta la parte artistica (ad esempio, i dipinti) fu trasferita nella Pinacoteca vaticana. Oggi vi sono raccolti un elevatissimo numero di piccoli manufatti, come: monete, cammei, vetri e suppellettili catacombali, intagli antichi, gemme, cristalli, bronzi, smalti, avori, ed altro. Dal Novecento, tutti i regali fatti al papa da capi di Stato, sovrani ed ambasciatori, confluiscono in questa sezione.

 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

   
 
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