MAI DIRE M@IL, eccentrico “Racconto letterario”, come argutamente recita il sottotitolo, poiché la conversazione fra i due protagonisti avviene attraverso “lettere” virtuali – corrispondenza di amorosi sensi –, essendo la trascrizione integrale di uno scambio di mail fra l’Autore e una sua “amica di penna” (o meglio: “di tastiera”) conosciuta in una community di Internet.
Si tratta, formalmente, di un epistolario, ma sarebbe più corretto definirlo un pamphlet, un dialogo improvvisato, una recita a soggetto fra un uomo e una donna sulla tematica dell’Amore e del Sesso, dove però si trova ben altro che l’ennesima stucchevole apologia delle emozioni sentimentali/erotiche: è un Simposio post-moderno in cui si denuncia l’inafferrabilità, l’assenza, la crudeltà, la disperazione del sentimento amoroso. Il carteggio privato che qui si dà in pasto alle più morbose curiosità, si rivolge a un vasto pubblico di onnivori ed eterogenei lettori, ai voyeur della parola scritta di genere erotico, alle smaniose ricercatrici di emozioni, agli incontinenti sentimentali, ai bulimici divoratori di passioni altrui, agli intossicati del sesso virtuale, alle sensibili creature perdute nei loro sogni d’amore: qui troveranno pane per i loro denti, avranno di che banchettare e sfamarsi.
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IMMAGINE DI APERTURA – Foto di Gerd Altmann da Pixabay