Sempre pernici! – Chi l’ha detto?

È nella natura umana di stancarsi presto della uniformità, questo spiega la cinica esclamazione: Toujours perdrix. Secondo una tradizione, quasi certamente apocrifa, le origini dovrebbero cercarsi in una burla fatta da Enrico IV al suo predicatore, il quale lo rimproverava per le sue infedeltà coniugali. Così gli fece imbandire per molti giorni di seguito null’altro che pernici. Al reverendo un bel giorno sfuggì: Toujours perdrix! (Sempre pernici!). Allorché il re di botto replicò: Toujours reine! (sempre regina). Se non è vera, è ben trovata. Sembra, tuttavia, che si tratti di un proverbio ben più antico.


Toujours perdrix!

— Predicatore di Enrico IV

Per il mese di agosto, sotto l’ombrellone, vi proponiamo un gioco, quello della citazione. Ha scritto bene, di recente, Aldo Grasso sul Corriere della Sera: «La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un’epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione». Noi vorremmo trasformare la semplice citazione nel gioco del “Chi lo ha detto”. Fate la citazione e poi chiedete di contestualizzarne autore e senso. Un tempo questo era un passatempo praticato nei salotti, quest’anno proponetelo in spiaggia. Per farci da guida ci siamo rivolti a Giuseppe Fumagalli, che di libri ne maneggiava quotidianamente, essendo un bibliotecario, il quale amava anche scrivere. Nel nostro caso abbiamo fatto riferimento ad un suo libro: Chi l’ha detto? Come l’autore ha specificato in premessa, «contiene una copiosa scelta di citazioni da classici nazionali e stranieri, da prosatori e poeti e di frasi storiche, ossia di frasi dette in determinate circostanze da personaggi noti, e rimaste famose per ragioni diverse». Noi proviamo a scegliere le citazioni, voi provate a giocare.

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