In un romanzo di Charles Dickens, Dombey and Son (cap. XV), uno dei personaggi, il capitano Edward Cuttle, si compiace di ripetere queste parole. il capitano, delizioso vecchio marinaio, parla sempre per enigmi ed elargisce precetti morali. Per questo motivo la rivista letteraria Notes and Queries, fondata a Londra il 3 novembre 1849 da W. J. […]
È questa una frase popolarissima, di cui sarebbe curioso di rintracciare la sicura origine. Cominciamo col dire che Pantalone, sin dal principio del sec. XVII era usato per raffigurare il popolo veneziano, sia perché, come crede Giuseppe Tassini (Curiosità Veneziane, vol. II, Venezia, 1863, pag. 105) il nome di Pantalone, forma dialettale per Pantaleone, fosse […]
La massima fu coniata a proposito di Urbano VIII (Maffeo Barberini) che tolse il bronzo di cui erano rivestite le travi del portico del Panteon per farne cannoni (chi dice più di ottanta, chi centodieci), e fare realizzare a Gian Lorenzo Bernini le quattro colonne e il baldacchino dell’altare maggiore in S. Pietro. Il fatto […]
Usa queste parole Alessandro Manzoni (Promessi Sposi, capitolo XXXII) a proposito della peste, degli untori e della «gente savia che non era molto persuasa che fosse vero il fatto di quegli unti velenosi». E ne deriva pure che è atto di buon senso non andare controcorrente, non fare troppo il sapiente, quando tutti danno del […]
Questo modo di dire fa riferimento a un episodio buffo nella vita del poeta francese Nicolas Boileau: «J’appelle un chat un chat, et Rolet un fripon» (Satire I, v. 52), che letteralmente significa Io chiamo gatto un gatto e Rolet un briccone. Per giustificare le sue frecciate in rima Boileau diceva di parlare per dire […]
La memoria è veramente dono prezioso, come faceva osservare Marco Porcio Catone (Cato major, vel De Senectute VII). Quando comincia a difettare, manca all’uomo una sicura guida. Per questa ragione chi risponde in modo sbagliato a una domanda, piuttosto che confessare altre carenze (siamo stati tutti degli studenti), invoca volentieri la mancanza di memoria, secondo […]
L’irrequietezza che porta a voler dare una risposta alle mille domande della vita è spesso così prepotente che per antitesi gli antichi credevano felici solo coloro che possedevano il dono della cultura, secondo la sentenza virgiliana: Felix qui potuit rerum cognoscere caussas (Virgilio, Georgiche, lib. II, v. 40o): Fortunato colui che ha potuto conoscere il […]
Platone nel Protagora, Cicerone nel De Oratore, Senofonte nei Detti memorabili di Socrate, Pausania, Plutarco, e altri ancora, narrano che i sette sapienti, un giorno riuniti a Delfi, avrebbero scritto a lettere d’oro nel tempio di Apollo questo motto γνῶθι σεαυτόν che si legge gnōthi seautón e significa Conosci te stesso. I Latini lo tradussero […]
Questa frase sarebbe stata pronunciata da Luigi XIV un certo giorno che qualcuno era stato poco puntuale a un appuntamento con lui. Come al solito Fournier crede poco probabile l’episodio. Tuttavia, Racine nei Fragments et notes historiques, racconta invece che il re, a chi rimproverava acerbamente un custode che non si era trovato pronto ad […]
Si legge così nel Formione di Terenzio (a. II, se. 4, v. 454). Si veda anche in Cicerone, De finibus (I, 5) e Orazio (Satire, lib. II, sat.I, vers. 27-28), e si confronti con quel che ne scrisse Leopardi nei Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura (Firenze, 1898, vol. II, pag. 126, e […]