Virtual Tour: la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù agli Uffizi

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“Ogni anno con la Pasqua i Cristiani celebrano la Resurrezione di Cristo, ovvero il trionfo della Vita sulla Morte, promesso da Gesù nel corso della sua predicazione. È il momento conclusivo dell’intero ciclo della Passione, il più commovente e drammatico del racconto evangelico, una parabola che passa, in una escalation di sofferenza fisica e psicologica, attraverso il tradimento, la tortura, la derisione, la mortificazione e il pubblico ludibrio, infine la morte: l’estremo sacrificio che, secondo laTradizione cristiana, salva l’uomo da tutti i peccati”.

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Van der Weyden, compianto su Cristo morto (Fonte Wikipedia)

Dodici capolavori presenti nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi, realizzati tra il Medioevo e l’Ottocento, raffiguranti i più significativi episodi della Passione e Resurrezione di Cristo. Sono questi i dipinti della selezione utilizzata per celebrare la con una spettacolare mostra virtuale. Li enumeriamo: l’Ultima cena di Leandro Bassano (Palazzo Pitti, Galleria Palatina), l’Ecce Homo di Tiziano, (Palazzo Pitti, Galleria Palatina), l’Ecce Homo di Antonio Ciseri, (Palazzo Pitti, Galleria Arte Moderna), la Crocifissione di Agnolo Gaddi (Galleria degli Uffizi), il Crocifisso con la Maddalena di Luca Signorelli (Galleria degli Uffizi), il Cristo nell’orto degli ulivi di Perugino (Galleria degli Uffizi), la Predella con le Scene della Passione di Luca Signorelli (Galleria degli Uffizi), la Deposizione di Ludovico Cigoli (Galleria Palatina, Palazzo Pitti), la Pietà di San Remigio di Giottino (Galleria degli Uffizi), il Trasporto di Cristo al sepolcro di Antonio Ciseri (Galleria di Arte Moderna), la Deposizione nel Sepolcro di Rogier Van der Weyden (Galleria degli Uffizi), la Resurrezione di Rubens (Galleria Palatina), il Cristo Risorto di Tiziano (Galleria degli Uffizi).

IMMAGINE DI APERTURA – Antonio Ciseri, “Ecce homo”, 1891. Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti – Gallerie degli Uffizi (Fonte Wikipedia)

Un tour virtuale – La Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli

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La grotta del Buontalenti, o Grotta Grande, è uno degli ambienti più pregevoli e famosi del giardino di Boboli a Firenze. Fu iniziata da Giorgio Vasari, che creò la parte inferiore della facciata, ma la sua costruzione si deve soprattutto a Bernardo Buontalenti, che la realizzò tra il 1583 e il 1593, su incarico di Francesco I de’ Medici. La grotta artificiale è un capolavoro dell’architettura e della cultura manierista e rappresenta una singolarissima commistione tra architettura, pittura e scultura. Non a caso vi erano collocati fino al 1924 i quattro Prigioni incompiuti di Michelangelo, oggi conservati alla Galleria dell’Accademia.

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VIRTUAL TOUR Un tour virtuale con foto a 360°

IMMAGINE DI APERTURA – Interno della grotta del Buontalenti (Wikipedia)

Tour virtuale della mostra “Paolo Ventura. Carousel”

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Nonostante l’altalenarsi di aperture e chiusure della mostra Paolo Ventura. Carousel – che ha aperto a metà settembre 2020 per chiudere a novembre, riaprire a febbraio 2021 e infine chiudere nuovamente – sono stati oltre 10.000 visitatori ad oltrepassare la soglia di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia per scoprire la poesia dei mondi immaginari di Ventura! Per ringraziare chi è venuto in mostra e chi avrebbe voluto ma non ha potuto farlo, anche a causa degli impedimenti che noi tutti abbiamo sperimentato in questi mesi, eccovi il tour virtuale di Carousel, fruibile da computer e da cellulare!

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IMMAGINE DI APERTURA – Intestazione della mostra virtuale

L’ArchiTALKS affronta i progetti dello studio Purini-Thermes

La lezione propone un viaggio attorno alla figura, al pensiero e alle opere di uno dei più importanti architetti italiani e internazionali: Franco Purini. Attraverso la testimonianza diretta dell’architetto si attraversano le tappe principali del percorso di formazione, ricerca e costruzione dello studio Purini – Thermes, fondato a Roma dagli architetti Franco Purini e Laura Thermes.

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IMMAGINE DI APERTURA – La Torre Eurosky a Roma (Fonte Wikipedia)

Visite virtuali: Il museo e la casa di Antonio Canova

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Effettua il Virtual Tour del Museo e della casa del Canova a Possagno, in provincia di Treviso. Vivi l’esperienza completa e visita sia gli interni della casa seicentesca del grande scultore, oggi trasformata in casa museo, e sia Gipsoteca, che custodisce modelli in gesso, bozzetti e marmi da lui realizzati.

LA SCHEDA DU LETTURA DI WIKIPEDIA SU ANTONIO CANOVA

SCHEDE DELLE OPERE PRESENTI NEL MUSEO CANOVA

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IMMAGINE DI APERTURA – Panorama di Possagno, il paese dove Canova ebbe i natali; sullo sfondo si scorge il Tempio Canoviano (Wikipedia)

Le Passeggiate del Direttore: Cleopatra e l’Egitto dei Tolomei

Cosa c’è di meglio di una web serie per tenervi compagnia? A grande richiesta, vi presentiamo LE PASSEGGIATE DEL DIRETTORE, la prima stagione di una serie firmata dal Museo Egizio, un viaggio nella storia suddiviso in brevi episodi. 

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Nel 2004 il ministero dei beni culturali l’ha affidato in gestione alla “Fondazione Museo Egizio di Torino”. Nel 2019 il museo ha fatto registrare 853 320 visitatori, risultando il sesto museo italiano più visitato. Nel 2017 i Premi Travellers’ Choice di TripAdvisor classificano l’Egizio al primo posto tra i musei più apprezzati in Italia, al nono in Europa e al quattordicesimo nel mondo.
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Le Passeggiate del Direttore: Cleopatra e l’Egitto dei Tolomei

IMMAGINE DI APERTURA – Ingresso del museo egizio, Torino (Fonte Wikipedia)

ENIT e Alberto Angela annunciano la prima mostra virtuale in 3D sull’Italia ritrovata

Italia come nessun Paese con 3mila anni di civiltà ininterrotti

Le ambasciate italiane all’estero celebrano ENIT nel centenario: “Grazie a voi l’Italia fa il giro del mondo”. Sei stanze interattive per il primo esperimento italiano di innovazione 3D applicata alla cultura

La mostra è visibile sulla piattaforma www.mostrevirtuali.enit.it.

di Francesca Cicatelli
Enit – Direzione Esecutiva – Comunicazione e Ufficio Stampa Enit

È la prima volta che viene collegato un archivio ad uno spazio espositivo digitale in 3D senza la collocazione fisica di una mostra. Lo fa Enit-Agenzia Nazionale del Turismo aprendo virtualmente le porte del proprio archivio storico con migliaia di ritrovamenti in un’esposizione globale totalmente digitale e anche in inglese intitolata “Enit e l’Italia. Una gran bella storia”. Ad aprirla Alberto Angela che ricorda come “l’Italia abbia la maggiore biodiversità culturale presente sul Pianeta, 3mila anni di civiltà ininterrotti, cosa che gli altri Paesi non hanno. Ed è nostro dovere conservare questo patrimonio affinché arrivi integro alle generazioni future, ancora non nate e che potranno sentirsi stimolate da questi collegamenti storici. Custodire questo patrimonio vuol dire anche mettere in luce le meraviglie che lo costituiscono. Attraverso le opere del passato riceviamo valori che ci aiutano a vivere il presente per indirizzare il futuro. La missione di Enit è fondamentale per rimanere sulla stessa lunghezza d’onda delle generazioni passate” dichiara il divulgatore scientifico, conduttore televisivo Alberto Angela nel corso del lancio delle Mostre Virtuali Enit.

“La forgia dell’ospitalità italiana passa da Enit. Il turismo oggi muove l’economia ed è un’attività scientifica, settorializzata e segmentata, diventando un prodotto che coinvolge non solo fattori materiali, tangibili (trasporti, ristoranti, ecc.), ma che comprende e valorizza anche fattori immateriali, come le tradizioni, la cultura locale, il senso di appartenenza, le emozioni. Fattori che esaltando l’unicità delle località turistiche hanno un ruolo determinante sulle scelte dei viaggiatori” dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.

“L’industria dell’accoglienza segue una linea tendenziale ascendente: in 100 anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni. L’apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Enit entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di promozione turistica e inoltre lanciò i notiziari di settore nella Radio Nazionale sin dal 1927. Esisteva un consorzio di vendita di pacchetti turistici  negli anni ’20 tra Enit e Ferrovie ad esempio”. Così il Direttore Enit Giovanni Bastianelli ricordando anche il primo presidente Enit Luigi Rava, Ministro delle Finanze e dell’Istruzione che già al tempo esaltava il ruolo dell’ambiente e dei beni culturali.

“Enit rimise in circolo la cultura: per l’ente lavorarono grafici e pittori di fama diversa e provenienti da ambienti diversi. Le pellicole dell’Enit, presentate alle maggiori rassegne del settore e realizzate con la volontà di trascendere i documentari sull’Italia allora disponibili, furono affidate ad autori d’eccezione. raccontano, tra gli altri, nel loro saluto ad Enit, gli ambasciatori internazionali che organizzeranno eventi dedicati alla mostra Enit nelle sedi delle ambasciate in giro per il mondo” dichiara la Direttrice Marketing Enit Maria Elena Rossi

A ricordare l’importanza di Enit le ambasciate italiane all’estero intervenute per la presentazione del lancio della mostra dell’Agenzia Nazionale del Turismo. Tra gli altri a ricordare il contributo di Enit alla promozione dell’Italia l’ambasciatore italiano a Mosca Pasquale Terracciano secondo il quale “il ruolo di Enit emerge anche all’interno della Federazione Russa. L’Agenzia è presente con un ufficio di rappresentanza fino dal 1997 poco dopo il Crollo dell’Unione Sovietica. E ha sempre compreso le potenzialità di una popolazione di 150 milioni di abitanti tutti appassionati a quanto l’Italia può offrire. E grazie all’intensa attività Enit, che fa leva sul tradizionale amore che lega le nostre culture, è riuscita a far diventare la Penisola una delle prime tre nazioni preferite dai viaggiatori russi.. Già nel 1921 Enit aveva intuito la possibilità di influenzare i flussi turistici dall’estero attraverso campagne. Una strategia vincente e lo è ancora” sostiene l’ambasciatrice italiana in Francia Teresa Castaldo. “Enit è protagonista in Belgio insieme alla rete estera del Ministero degli Esteri, svolge un lavoro encomiabile per la produzione istituzionale economico culturale e turistica. Il Belgio ama l’Italia e una comunità di 500mila italiani. sostiene l’ambasciatrice italiana in Belgio Elena Basile. Sostegno ad Enit anche dall’ambasciatore italiano in Brasile Francesco Azzarello: “Enit è la nostra stella, la nostra bandiera per il turismo e confidiamo di riprendere presto i rapporti con enormi flussi dal Brasile all’Italia”. L’ambasciatore italiano a Tokyo Giorgio Starace rammenta che le “straordinarie bellezze del nostre Paese vengono celebrate attraverso il lancio della mostra virtuale Enit in Italia. Ci sono dati incoraggianti, solo nel 2019 sono stati oltre 2 milioni e mezzo i turisti giapponesi che hanno visitato l’Italia nel 2019 e la Penisola è stata la prima destinazione europea per i turisti giapponesi l’anno scorso”. L’ambasciatore italiano a Vienna Sergio Barbanti: “Enit ha un compito difficile che assolve con pazienza e tenacia e infatti l’Italia è per gli austriaci la prima meta delle vacanze”. Anche l’ambasciatrice in Australia Francesca Tardioli elogia “Enit e Italia, una storia che ha superato il secolo. Il turismo verso l’Italia ha portato nel 2019 quasi un milione e mezzo di viaggiatori australiani e neozelandesi. Le restrizioni ci fanno sentire ancora di più la voglia di Italia, sperando di poterla raggiungere il prima possibile”.

La mostra è un unicum perché è il risultato di un progetto di innovazione digitale dove un archivio storico dialoga direttamente con una piattaforma 3D. Questo permette ad Enit di avere uno spazio virtuale di proprietà – come se realmente fosse un luogo espositivo – dove organizzare e allestire infinite mostre attingendo direttamente dal proprio patrimonio culturale. La valorizzazione del patrimonio acquisisce così una dimensione interattiva, tecnologica e globale mai raggiunta prima.

Ci si potrà muovere a 360 gradi e lanciare approfondimenti in audio guida e utilizzare materiali multimediali che interagiscono tra loro a celebrare il genio italiano e l’evoluzione sociale della Penisola, influenzata dallo sviluppo turistico. Tra le opere che si incontreranno anche i manifesti storici e le foto con estratti dei lavori documentaristici cinematografici commissionati da Enit al celebre regista italiano Luciano Emmer, che raccontavano le bellezze dell’Italia attraverso lo storytelling dei sentimenti. E poi le campagne pubblicitarie firmate dai migliori designer degli anni ’30-’40-’50, che hanno indirizzato l’Italia verso la ripresa post bellica e ora post Covid e siglato alleanze strategiche con importanti enti statali del comparto turistico, promosso concorsi e campagne fotografiche per documentare lo stato d’essere delle risorse italiane. La mostra è visibile sulla piattaforma www.mostrevirtuali.enit.it. L’evento celebra anche l’ente più antico d’Italia con il ruolo fondamentale svolto in oltre cento anni di storia di promozione turistica. Fondato nel 1919 con il compito di far conoscere e appassionare l’estero all’Italia come destinazione turistica d’eccellenza, Enit continua a lavorare per elevare la quantità e la qualità dei flussi di visita nel nostro Paese e raccontarne e influenzarne la storia. La mostra si strutturata in quattro sezioni tematiche con sei stanze in un viaggio virtuale lungo l’Italia e una panoramica fotografica tratta dall’Archivio che ripercorre la Penisola dal Nord a Sud. 

Enit ha avviato inoltre la digitalizzazione di oltre 30mila reperti ad oggi, su un patrimonio di 100mila ritrovamenti di inestimabile valore storico e artistico, una parte di quali sono contenuti nel libro “Promuovere la Bellezza” il libro-evento con cui Enit ha festeggiato i 100 anni e curato dal ricercatore Manuel Barrese, frutto di oltre un anno di ricerche storiografiche e di analisi di migliaia di diapositive, manifesti e vetrini che hanno ricostruito di uno spaccato dell’Italia dai tratti inediti ed eterogenei e riportato alla luce i manifesti storici di artisti contemporanei: Dudovich, Cambellotti, Boccasile, Retrosi, Mino Delle Stile. Tutto il materiale confluirà in un archivio storico digitale che insieme all’Open Library con il materiale fotografico delle Regioni Italiane costituirà il più qualificato patrimonio sul turismo italiano.

IMMAGINE DI APERTURA Copertina dal Catalogo delle Opere (Clicca e scarica)

Le Passeggiate del Direttore: La Dea Sekhmet e Horemheb – Finale di stagione

Cosa c’è di meglio di una web serie per tenervi compagnia? A grande richiesta, vi presentiamo LE PASSEGGIATE DEL DIRETTORE, la prima stagione di una serie firmata dal Museo Egizio, un viaggio nella storia suddiviso in brevi episodi. 

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Nel 2004 il ministero dei beni culturali l’ha affidato in gestione alla “Fondazione Museo Egizio di Torino”. Nel 2019 il museo ha fatto registrare 853 320 visitatori, risultando il sesto museo italiano più visitato. Nel 2017 i Premi Travellers’ Choice di TripAdvisor classificano l’Egizio al primo posto tra i musei più apprezzati in Italia, al nono in Europa e al quattordicesimo nel mondo.
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Le Passeggiate del Direttore: La Dea Sekhmet e Horemheb – Finale di stagione

IMMAGINE DI APERTURA – Ingresso del museo egizio, Torino (Fonte Wikipedia)

Le Passeggiate del Direttore: Faraoni Dei e Re

Cosa c’è di meglio di una web serie per tenervi compagnia? A grande richiesta, vi presentiamo LE PASSEGGIATE DEL DIRETTORE, la prima stagione di una serie firmata dal Museo Egizio, un viaggio nella storia suddiviso in brevi episodi. 

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Nel 2004 il ministero dei beni culturali l’ha affidato in gestione alla “Fondazione Museo Egizio di Torino”. Nel 2019 il museo ha fatto registrare 853 320 visitatori, risultando il sesto museo italiano più visitato. Nel 2017 i Premi Travellers’ Choice di TripAdvisor classificano l’Egizio al primo posto tra i musei più apprezzati in Italia, al nono in Europa e al quattordicesimo nel mondo.
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Le Passeggiate del Direttore: Faraoni Dei e Re 

IMMAGINE DI APERTURA – Ingresso del museo egizio, Torino (Fonte Wikipedia)