A Venezia dal 16 aprile tutte le Preview dello STUDIO ESSECI durante la Biennale

ROBERT INDIANA: THE SWEET MYSTERY. Evento collaterale della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia18 aprile 2024 – 24 novembre 2024Procuratie Vecchie in Piazza San Marco Press breakfast & Preview:  mercoledì 17 aprile, dalle 9.00, presenti i curatori

Ad essere proposto è un originale focus su uno degli artisti contemporanei più famosi: Robert Indiana, popolare soprattutto per l’iconica serie LOVE. The Sweet Mystery è la più significativa esposizione dell’artista mai proposta in Italia. Più di 40 opere ripercorrono sei decenni della sua attività artistica, a partire da opere giovanili significative, alcune delle quali raramente esposte: dipinti e sculture, che esplorano la condizione umana e la fede in tempi tumultuosi.


UZBEKISTAN: l’Avanguardia nel deserto. La Forma e il Simbolo17 aprile – 29 settembre 2024Venezia, Ca’ Foscari Esposizioni Press Preview: martedì 16 aprile, ore 10.

La mostra presenta per la prima volta al pubblico italiano e del mondo occidentale una pagina straordinaria e ancora poco nota dell’arte della prima metà del XX sec. Il progetto espositivo unitario si dispone in due sedi prestigiose (oltre che a Venezia anche a Firenze, Palazzo Pitti) e mette insieme circa 100 opere (soprattutto dipinti su tela e su carta, cui si aggiungono emblematici reperti della tradizione tessile uzbeka) provenienti dal Museo Nazionale di Tashkent e dal Museo Savitsky di Nukus.


ZENG FANZHI: Near and Far/ Now and Then

17 aprile – 30 settembre 2024

Venezia, Scuola Grande della Misericordia

Press breakfast & Preview: martedì 16 aprile, dalle 10 alle 12, presenti curatore e artista.

Nell’allestimento di Tadao Ando, ecco l’attualità della pratica artistica di Zeng Fanzhi. Questa mostra offre l’opportunità di ammirare due cicli di opere mai prima viste: nuovi dipinti astratti e opere su carta fatta a mano e trattata con inchiostro, grafite, gesso, polvere d’oro e pigmenti minerali. In un mondo inondato da immagini elaborate digitalmente, Zeng Fanzhi sfida chi osserva le sue opere a riconoscere la superiorità della pittura come arte e mestiere secolare.


LION OF GOD. Walton Ford
17 aprile 2024 – 22 settembre 2024
Venezia, Ateneo Veneto
Press breakfast & Preview: mercoledì 17 aprile, dalle 9 alle 12.00, presente il curatore Udo Kittelmann  e artista.

“Lion of God” è la prima personale di Walton Ford in Italia. L’artista americano propone a Venezia un nuovo corpus dipinti di grandi dimensioni realizzati ad acquerello che esplorano la dimensione storica, biologica e ambientale dei soggetti rappresentati nella collezione della biblioteca dell’Ateneo, in particolare la figura del leone nell’ Apparizione della Vergine a San Girolamo di Tintoretto.


BERLINDE DE BRUYCKERE. CITY OF REFUGE III
Evento collaterale della 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
20 aprile 2024 – 24 novembre 2024
Venezia, Abbazia di San Giorgio Maggiore
Press breakfast & Preview: giovedì 18 aprile ore 9.00, con intervento dell’artista.

Sculture di arcangeli popolano la navata centrale e quelle laterali di San Giorgio Maggiore, un’installazione di grandi dimensioni in Sacrestia e teche contenenti opere scultoree lungo il corridoio della Galleria del Monastero. Prendendo il titolo dall’omonima canzone di Nick Cave, “City of Refuge III” è la terza di una serie di mostre dell’artista sull’arte come luogo di rifugio e riparo: un tema qui accentuato dall’intensità spirituale del luogo.


ARMANDO TESTA.
20 aprile – 15 settembre 2024
Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Press breakfast and preview: 18 e 19 aprile dalle 8.30 alle 10.00, presenti i curatori.

Il geniale creativo piemontese (1917-1992)  sarà al centro di una rassegna monografica che permetterà di scoprire e riscoprire aspetti inediti della sua produzione. Dagli esordi torinesi presso la Scuola Tipografica Vigliardi Paravia, l’esposizione mira a ricostruire il percorso artistico di un protagonista della cultura visiva contemporanea, creatore di celebri icone entrate da anni nel nostro immaginario collettivo.


Ufficio Stampa
STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Via San Mattia 16, 35121 Padova
Tel. +39.049.663499
www.studioesseci.net

In occasione del Fuorisalone, Vitruvio Virtual Reality apre eccezionalmente le porte della nuova sede specializzata in Metaversi per Fashion e Design

Metaverso, moda e design

NASCE A MILANO
UN NUOVO STUDIO DEDICATO A METAVERSI, REALTÁ AUMENTATA E VIRTUALE E ALLE NUOVE TECNOLOGIE
 
METAVERSI PER FASHION E DESIGN
 
Presentazione nella nuova sede di Vitruvio Virtual Reality

Dal 15 al 20 aprile 2024
LOM – Locanda Officina Monumental
Via Galileo Ferraris 1, Milano

A Milano nasce un nuovo studio professionale, gestito da Vitruvio Virtual Reality, dedicato e specializzato in progetti metaversirealtà aumentata e virtuale e le nuove tecnologie.
In occasione del Salone del Mobile – Fuorisaloneda lunedì 15 a sabato 20 aprile 2024Vitruvio Virtual Reality apre eccezionalmente le porte della sua sede milanese in Via Galileo Ferraris 1, all’interno di LOM – Locanda Officina Monumental, con la presentazione di Metaversi realizzati su Spatial.

Ogni giorno, dalle 11.00 alle 17.00, il pubblico e gli addetti ai lavori avranno la possibilità di immergersi – sia in modalità desktop sia attraverso i visori per la realtà virtuale immersiva – negli ultimi metaversi realizzati da VVR.

I Metaversi sono una frontiera in larga parte inesplorata, spazi, mondi ibridi per loro natura, ibridazione che riguarda tanto il progetto e la tecnologia, quanto il marketing e l’espressività. In questi luoghi a metà fra il fisico e il virtuale, le persone possono incontrarsi, conoscersi, interagire fra loro, ma anche giocare, acquistare, usufruire di nuove forme d’arte e d’intrattenimento.

Il team di Vitruvio Virtual Reality – fra le più solide realtà italiane operanti nella realizzazione di esperienze di realtà virtuali e metaversi, con all’attivo partecipazioni a festival e concorsi dedicati a questi linguaggi innovativi – ha organizzato una settimana durante la quale visitatori ed esperti in materia avranno l’opportunità unica di immergersi nel mondo del metaverso e di approfondire tematiche e utilizzi inerenti le nuove forme di intrattenimento, con uno sguardo orientato in particolare ai settori produttivi della moda e del designAlessandro Agostini, CEO di Vitruvio Virtual Reality, racconta: “Negli ultimi 2 anni abbiamo studiato e ci siamo specializzati per affrontare le richieste qualitative a cui dovremo rispondere nei prossimi anni. Nel nostro studio oltre a programmatori e modellatori 3d ci sono architetti di spazi digitali, designer di oggetti digitali, paesaggisti per mondi digitali e anche modellisti digitali in grado di riprodurre virtualmente i capi e gli accessori in modo credibile e realistico. Da tempo con i miei collaboratori mi interrogo per capire se il nostro studio può avere una collocazione formale tra gli studi di design, creativi o altro.”

Tra i metaversi che il pubblico avrà modo di esplorare, oltre a un’esperienza “fuori porta” che sarà mostrata in anteprima al Salone, ci sarà il VVR Fashion Metaverse, uno spazio virtuale in cui arte, moda, architettura e tecnologia si fondono dando vita ad un progetto digitale di interior design dedicato al fashion e al luxury. Questo spazio può ospitare sfilate ed eventi digitali e allo stesso tempo una vetrina dove proporre abiti e accessori digitali e fisici, indossabili dagli avatar o acquistabili in e-commerce per essere indossati fisicamente. Come tutti i metaversi è basato sulla interoperabilità tra attività reali e attività virtuali ed una infrastruttura digitale scalabile, persistente ed interconnessa, incentrata sull’interazione in tempo reale di persone che possono lavorare, socializzare, giocare, vendere e acquistare. VVR Fashion Metaverse è inoltre stato finalista al concorso internazionale promosso dalla rivista statunitense “Interior Design” per la progettazione di spazi digitali nella categoria Built – experiential.

Il giorno giovedì 18 aprile lo studio di Vitruvio Virtual Reality rimarrà aperto fino alle 21.00.


INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: METAVERSI PER FASHION E DESIGN. Presentazione di tre casi studio nella nuova sede milanese di Vitruvio Virtual Reality
DOVE: LOM – Locanda Officina Monumental, via Galileo Ferraris 1, Milano
QUANDO: dal 15 al 20 aprile 2024
ORARI: Da lunedì a sabato dalle 11.00 alle 17.00.
Giovedì 18 aprile dalle 11.00 alle 21.00

CONTATTI
WEB: www.vitruviovirtualreality.com/
MAIL: info@vitruviovirtualreality.com
FACEBOOK: www.facebook.com/vitruvioreality
INSTAGRAM: www.instagram.com/vitruviovirtualreality/
LINKEDIN: www.linkedin.com/company/vitruviovirtualreality/
TWITTER: https://twitter.com/vitruviovr
 
UFFICIO STAMPA CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

051 6569105 – 392 2527126             
info@culturaliart.com
www.culturaliart.com

La TEOPRATICA di Veronica Piraccini, tra manuale di storia e pratica della pittura e possibile guida alla realizzazione di opere “buone”

La presentazione alla GNAM di Roma

La TEOPRATICA di Veronica Piraccini, tra manuale di storia e pratica della pittura e possibile guida alla realizzazione di opere “buone”

C’è un neologismo nel titolo del libro di Veronica Piraccini, artista, performer, Maestro in Pittura, docente di Pittura e di Fenomenologia del Sacro, coordinatrice del Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia delle Belle Arti di Roma. Teopratica, Teoria più Pratica, osmotici ingredienti delle opere buone, quelle capaci di esprimere il Ductus dell’artista, quell’impronta personale identitaria che lo rende unico. E, per chi crede, di rivelare anche il divino.

Il libro, 700 pagine in una scrittura, alternata a disegni,  fitta fitta, di cui 100 a colori restituiscono immagini di opere d’arte dai primordi ai giorni nostri. Sono volutamente immagini piccole, a sollecitare il lettore a recarsi nei musei, nelle gallerie, a ricercarle come possibile per entrare in contatto diretto con loro. E così autenticamente conoscerle e conoscere. Pubblicato per “L’ERMA” di BRETSCHNEIDER, storica casa editrice di testi di archeologia di recente apertasi ad altri argomenti, “TEOPRATICA – la Pittura l’inizio del Desiderio – Sistema e Antisistema” si apre con la prefazione di Cecilia Casorati, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma e l’autorevole presentazione di Claudio Strinati che ne sottolinea accanto alla profondità dottrinale l’autentico spirito poetico, ed è stato presentato il 2 aprile a Roma nella Sala delle Colonne della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, (direttrice Renata Cristina Mazzantini) e in un dialogo che ha coinvolto con l’Autrice Andrea Bottai, gallerista romano, Enrico Mascelloni, critico e curatore d’arte e Tommaso Cascella, pittore e scultore. I tre interventi di presentazione hanno colto ciascuno un aspetto fondamentale del testo, regalando un corrimano cui aggrapparsi a quei lettori che vorranno intraprendere il cammino tra le sue pagine.

Andrea Bottai, che nella Galleria Pian Dè Giullari ha ospitato di recente insieme a Carlina Bottai, anche le opere dell’artista in una recente mostra proprio dedicata alla nascita del desiderio, descrive il libro come un trattato di pittura a tutto campo, per lui un capolavoro dell’arte di insegnare l’arte, in cui l’Autrice/Docente prende per mano il suo allievo, avvicinandolo dapprima al pensiero che sovrasta e precedere il gesto artistico, poi al colore e allo spazio. Secondo quella che è una sua personale successione della dinamica del pensiero umano. Insegnamento dell’arte pittorica dunque, con meticolosità, ma anche con modestia, sempre presente infatti nell’Autrice il dubbio ad accompagnare le sue indicazioni. Libro coraggioso, Bottai vi individua due temi principali: quello della funzione sociale dell’arte per cui quello che esprime di utile deve raggiungere gli altri, e quello della trascendenza verso cui l’arte deve tendere, che poi altro non è che quel quid che spinge l’artista a proporsi agli altri. Sulla necessità di un trattato di questo tipo oggi, Bottai non ha dubbi: siamo immersi nel mondo delle nuove tecnologie che stanno velocemente trasformando anche il mondo dell’arte, e c’è chi seguirà pedissequamente le nuove vie e chi continuerà a fare ricerca, anche metafisica. E proprio l’elemento metafisico è importante venga ancora trasmesso soprattutto alle nuove generazioni, capace di allenare l’intelligenza naturale dell’uomo, e non quella artificiale.  

Veronica Piraccini è una pittrice. Bottai riconosce così nello sforzo autorale di scrittura delle settecento pagine del volume anche quello di giustificare la sua pittura, metafisica, variabile nei suoi mille colori, restituendoci la sua teopratica che ci attrae e ci attraversa.

Anche Enrico Mascelloni sottolinea dell’Autrice il suo essere innanzitutto essa stessa una Artista e il libro parla di lei, delle sue opere, della luce che fa parte del suo linguaggio. La scrittura fissa, in qualche modo, la sua identità con l’intensità che merita. Il libro poi, pare a Mascelloni soprattutto un libro sulla totalità. Dove l’autrice, da ottima didatta capace di comunicare a 360 gradi, prende in esame le tecniche, la storia dell’arte, soprattutto il Novecento con i suoi molteplici movimenti, l’estetica. Non è certamente la prima, avverte il critico, ad affrontare la questione delle arti nella loro totalità. Lo ha fatto il Futurismo, ad esempio. Lo ha fatto Richard Wagner, “demone” della totalità, che in pieno 800, epoca dei compartimenti stagno, prendeva in esame invece proprio il tutto che ci circonda. E così da Wagner al 900 e alle avanguardie e neoavanguardie del secolo. Ci si riavvicina Veronica Piraccini, “controcorrente nella corrente”.

Un intervento di spontanea adesione quello di Tommaso Cascella che nel libro ha dichiarato di aver ritrovato, facendosene contagiare, lo “stupore” verso l’arte. Entusiasmo e curiosità infinita ultimamente fuori dal suo personale percorso privilegiato, ma disincantato, di pittore e scultore. È stato quindi bello, ha detto, ritrovare nel testo la felicità dei colori, degli intingoli, delle mescole, dell’alchimia misteriosa tutta che sottende il fare, il mestiere dell’arte. E pur convinto che l’arte non si possa insegnare in realtà, scaturendo essa piuttosto dal non saper fare, da una sorta di incapacità, il libro coi suoi suggerimenti aiuta tuttavia a superare almeno le impasse tecniche, oltre che ad invitare, come è stato già detto, ad andare sempre oltre con il pensiero. Cascella ha poi voluto ricordare al pubblico presente, tra giovani e artisti affermati e tanti appassionati, che quello attuale è un momento bellissimo per l’arte. Contaminata dalle nuove più tecnologiche esperienze, l’arte tuttavia – e il libro che la attraversa tutta lo dimostra – non ha età, non ha tempo, è tutta contemporanea. La difesa giocosa dell’arte attuata da Veronica Piraccini riguarda l’arte di oggi, ma anche quella di ieri così come l’arte che verrà.

Prima della fine dell’incontro, altri personaggi della sua vita hanno raggiunto l’Autrice per un commento. Dal suo maestro di educazione artistica alle scuole medie, il pittore Elio Rizzo, si può dire il primo a riconoscere il talento dell’Autrice (dal disegno di uno scoiattolo…) e a spingerla a scegliere l’allora osteggiato liceo artistico; all’amico Guglielmo Giovanelli Marconi, il cui illustre nonno – del quale quest’anno, il 25 aprile, si celebra il 150° anniversario dalla nascita – trova pure spazio con le sue invenzioni nelle pagine del libro in un contesto interdisciplinare quale è quello dell’energia. Del libro Marconi sottolineava l’istanza etica, nella ricerca del bene quale fattor comune delle diverse arti e delle diverse scienze; a, infine, Silvia Palamides, studentessa, poi assistente dell’Autrice e da ultimo docente essa stessa. Emozione e condivisione nelle parole della giovane che ha potuto assistere e partecipare alla genesi del libro e alla sua crescita e ne professava la indubbia utilità.

In questo libro, che a dispetto della voluminosità e delle nozioni tecniche che contiene può essere letto “come un favola” – come ha detto in apertura Maddalena Santeroni, presidente dell’Associazione A3M Amici dell’Arte Moderna a Valle Giulia e mecenati della Galleria Nazionale e inoltre ideatrice del premio ‘Arte: Sostantivo Femminile’ –, come il racconto dei racconti, i “segreti di bottega e trucchi del mestiere“ del pittore, coesistono e si alternano al pensiero dell’artista che riflette sull’arte, sulla religione, sulla filosofia e nel contempo sperimenta e così sempre rinnova il pensiero stesso. La necessità dichiarata del libro è quella di andare verso pubblici diversi e in primis verso gli studenti delle Accademie di Belle Arti.

Una Pittura “Impercettibile”

In primo luogo un’artista, l’idea nuova della sua opera pittorica – spiega Veronica Piraccini – “prende forma nel 1989, nei laboratori industriali tra Marghera e Milano, e in collaborazione con la sorella Nadia, scienziato. Lei stessa l’ha denominata Pittura “Impercettibile”, per la sua proprietà di essere invisibile e visibile, essendo da principio bianca per poi rivelarsi in colori splendenti attraverso una luce nera nelle tematiche di “Tracciati”, “Grovigli” e “Puntiformi” della vita”. L’apparizione che l’artista attua con questa pittura determina un cambiamento spazio-temporale sia nella stanza che ospita l’opera che sia nel nostro animo, perché ci mette in contatto con la profondità dell’invisibile che è in noi: emotiva, spirituale, interiore. Quando poi la pittura dopo l’apparizione scompare di nuovo, si entra nell’altra condizione, quella della presenza/assenza e di quanto quest’ultima condiziona la vita, per poi restituire lo stupore della rivelazione alla riaccensione della pittura”. La vita stessa del resto è presenza e assenza, questa sua arte è rivelatrice di questa dimensione.

Per l’Artista/Autrice infine “Teopratica” vuol dire anche rivoluzione, rivoluzione dell’amore. Nella sua concezione dell’arte e della creatività come strumento assoluto di apertura, “punto di luce che squarcia il buio”. Arte che ha bisogno però di ricerca artistica e di studio e di una sua struttura teorica. Conoscere il sistema per andare verso un antisistema: creare qualcosa di nuovo, e di costruttivo, avendo avuto conoscenza di tutti i Modi e Sistemi del dipingere. È il Sistema, scrive Piraccini, che apre all’Antisistema dell’Invenzione.


Contatti:
Diana Daneluz
Giornalista Pubblicista
e-mail: dianadaneluz410@gmail.com