“NO JAZZ. OMAGGIO A NATALINO OTTO”. Tributo al re dello swing italiano

FIDANZA JAZZ COMBO, DISPONIBILE IL NUOVO ALBUM  ‘NO JAZZ. OMAGGIO A NATALINO OTTO’ TRIBUTO AL RE DELLO SWING ITALIANO  IN OCCASIONE DEL 55° DALLA SUA SCOMPARSA

Da venerdì 4 ottobre è disponibile in formato fisico e in tutti i digital stores ‘No Jazz. Omaggio a Natalino Otto’, nuova e sentita operazione discografica a cura del Fidanza Jazz Combo

La data di uscita è un ulteriore omaggio, coincidendo con il 55° anniversario dalla morte di Natalino Otto, avvenuta nel 1969. 

Quindici brani scelti tra i più e meno noti, a firma di Natalino Otto, che ripercorrono la sua gloriosa carriera di cantante, indiscusso iniziatore e protagonista dello Swing in Italia.

Quando i fratelli Gershwin scrivevano la storia del Jazz, cosa succedeva in Italia? Una profonda ricerca potrebbe donarvi grandi emozioni e sorprese. 

Si arriverà ben presto a conoscere la storia di un ragazzino genovese di nome Natale Codognotto che nel 1932, a soli vent’anni, si imbarcò sul transatlantico Conte di Savoia come assistente del batterista di bordo nella rotta tra Genova e New York, attraversando l’Oceano Atlantico per ben 34 volte in un continuo e swingante scambio culturale, giorno dopo giorno alimentato dalla sua curiosità.

Sbarcato definitivamente a Genova nel 1935, portò da noi il germe dello Swing continuando a suonare come batterista e, grazie ad un’assorbita esperienza, iniziò a cantare. Nel 1937 ebbe il primo incontro con Gorni Kramer, in quegli anni la personalità più attiva del Jazz italiano, che contribuì al debutto ufficiale di Natalino Otto con la prima incisione: ‘Biriei‘, scritta dallo stesso Natalino.

Iniziò ben presto un percorso ad ostacoli proprio in quelli che erano anni di fermento e grandi evoluzioni per la canzone italiana. Tra il ’41 e il ’45 la musica Swing e Jazz nel nostro Paese venne censurata in tutti i modi dalle imposizioni all’Eiar, l’Ente Radiofonico di Stato, che non permetteva l’emissione di canzoni di derivazione americana, definendola “barbara antimusica negra“. Natalino Otto non smise mai di incidere e di cantare e solo quando l’EIAR divenne RAI, alla fine del 1944 fu spesso invitato per concerti e trasmissioni radiofoniche.

Con la fine della guerra arrivò finalmente anche l’attenzione di giornali e riviste e nel 1949 venne ufficialmente scritturato dalla RAI per poi proseguire la sua brillante carriera di cantante, autore ed editore, grande e poliedrico artista italiano.

Fabio Fidanza a proposito del nuovo album dichiara: «Ad un certo punto mi chiesi chi fossero i nostri Frank Sinatra, Count Basie, Nat King Cole, Duke Ellington. E la ricerca mi portò presto a scoprire Natalino Otto, Gorni Kramer, Pippo Barzizza e gli altri pionieri dello Swing in Italia. Quando ho ascoltato per la prima volta i brani di Natalino Otto mi è parso di ripercorrere una strada nota: forse non ne avevo una memoria nitida, ma quei pezzi mi erano familiari. Li avevo forse ascoltati da piccolo, e certamente toccavano dei tasti della mia storia musicale, segnando la direzione della mia ricerca artistica.».

Il repertorio di Natalino Otto è vastissimo: in questo disco si alternano brani ormai parte della cultura popolare italiana, come Op Op Trotta Cavallino, Mamma Voglio Anch’io La FidanzataHo Un Sassolino Nella Scarpa ad opere meno note, come Benvenuto Mister Swing o Perdoni Signor Bachche sono autentiche perle di Swing nostrano. 

Non mancano brani che portano la firma di Otto, come Che Ritmo, Senti Che Ritmo Non Ti Posso Dar Che Baci.

Il disco è suonato in duo e in diretta, nello spirito dell’epoca, giocando con i suoni della voce che imita i fiati, a creare l’impasto di una piccolissima orchestra.

Il Fidanza Jazz Combo nasce dalla ricerca di Fabio Fidanza (voce, chitarra e fiati vocali) e Dario Di Giammartino (batteria) sulla contaminazione tra la musica italiana e lo swing americano. 

Il repertorio si snoda tra i classici italiani degli anni 1920-1950, da Natalino Otto, al Quartetto Cetra, in contrappunto alle canzoni americane dell’epoca, tra George Gershwin e Nat King Cole. 

Nei loro concerti si inseriscono i anche numerosi brani originali, scritti nello stile dell’epoca d’oro dello swing. 

Questa rispettosa tela musicale del combo abruzzese crea immediatamente un rapporto speciale con il pubblico presente, grazie all’esplorazione di un repertorio quasi sconosciuto della nostra eredità musicale, ma immediatamente riconoscibile anche nel racconto, farcito di umorismo, del rapporto musicale tra Italia e Stati Uniti.


Web: www.fidanzajazzcombo.com
Instagram: www.instagram.com/fidanzajazzcombo
YouTube: www.youtube.com/@fidanzajazzcombo
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1glrHTePSkl44XWWlzYEE1


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JAZZINSIEME SPILIMBERGO Dal 28 agosto al 1°settembre

Dopo il successo clamoroso dell’edizione PordenoneseJazzinsieme è pronto a conquistare un altro gioiello del Friuli-Venezia Giulia. Dal 28 agosto al 1°settembre, il Festival musicale organizzato dall’Associazione Culturale Blues In Villa APS arriva nella bellissima Spilimbergo, con 5 giorni di musica dal vivo tra jazz, blues e un pizzico di rock, tutti a ingresso libero. I concerti, che si divideranno in Main Stage e Club Live, daranno modo agli spettatori di sperimentare l’accoglienza cittadina nei locali del centro, per poi spostarsi in Piazza Garibaldi per gli eventi della sera.

JAZZINSIEME SPILIMBERGO
Dal 28 agosto al 1°settembre la città del mosaico si tinge di musica con 5 giorni di concerti. 

L’entusiasmo dell’amministrazione comunale nel sostenere l’iniziativa passa per le parole del sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli: “La musica rappresenta un valore identitario per Spilimbergo che esprime da sempre un ricco movimento di appassionati. Ecco che la proposta di Jazzinsieme rinnova l’offerta ai nostri cittadini e ad un pubblico più ampio che è attento alla qualità delle scelte operate da questa Amministrazione Comunale. La formula dei concerti aperitivo, inoltre, integra il valore dell’ospitalità che contraddistingue la città del mosaico.”

Grande soddisfazione da parte degli organizzatori, Giorgio Ivan e Vincenzo Barattin, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’Associazione Culturale Blues In Villa APS, promotrice dell’evento, nel raccontare il festival che verrà: 

Il grande sostegno che abbiamo ottenuto dall’amministrazione comunale di Spilimbergo ci ha davvero colpiti” afferma Giorgio Ivan “e testimonia l’importanza degli eventi musicali anche di nicchia come parte dell’attrattiva turistica. Portare Jazzinsieme fuori da Pordenone è per noi un’occasione di crescita, e farlo in un borgo caratteristico come Spilimbergo lo è ancora di più.

A commentare il programma è invece Vincenzo Barattin: “Il cartellone concentrerà 8 concerti di altissima qualità in 5 giorni di Festival. Gli artisti scelti abbracciano il jazz, il blues e il rock, ci sarà da scoprire tanta nuova musica e ascoltare grandi classici reinterpretati. Sul Main Stage avremo grandi nomi locali come Maurizio Pagnutti, ma anche nuovi talenti internazionali come Kevin Davy White, l’eclettismo di Helga Plankensteiner e per finire la star Gegè Telesforo con un nuovissimo progetto che omaggia la scena blues romana. Ci sarà da divertirsi anche con i Club Live, che saranno nei locali del centro e conteranno su nomi di assoluto rilievo

Piazza Garibaldi sarà la sede del Main Stage di Jazzinsieme Spilimbergo, che ospiterà i 4 concerti principali di questa edizione. Tutti i concerti inizieranno alle 21:15 e sono a ingresso libero. In caso di maltempo gli eventi si terranno presso il Teatro Miotto. 

Si inizia mercoledì 28 agosto, con il progetto Jelly Roll Plays Morton: un quintetto capitanato da Helga Plankensteiner, che omaggia con forte estro creativo il genio di Jelly Roll Morton. Un’originale formazione con tre fiati dal registro basso: sax baritono, clarinetto basso e tuba, oltre a pianoforte e batteria, composta da musicisti di indiscutibile talento: Achille SucciGlauco BenedettiMichael Lösch Marco Soldà.

Giovedì 29 agosto vedrà invece salire sul palco il New Think Jazz Quartet. Nato dalla collaborazione tra il pianista e compositore Bruno Cesselli e il batterista Maurizio Pagnutti, il NTJQ prende il nome da un movimento musicale degli anni sessanta legato agli aspetti improvvisativi della musica jazz. Il quartetto è completato da Nicola Barbon al contrabbasso e da Mirko Cisilino alla tromba e trombone.

Sonorità più forti la sera di venerdì 30 agosto, con Kevin Davy White. Un talentuoso artista che si è lanciato nella corsa verso il successo partendo dalla Francia – il suo Paese natale – verso il Regno Unito, dove la scena rock-blues è più viva e apprezzata. Si è fatto conoscere con grandi doti di cantante e musicista che l’hanno portato nel tempo a fiancheggiare sul palco Lionel Richie e ad esibirsi al Montreux Jazz Festival. 

Infine, appuntamento sabato 31 agosto con una vera star della voce jazz: Gegè Telesforo, con il nuovo progetto “Big Mama Legacy”. Un omaggio alle vibrazioni e atmosfere che si sono respirate all’omonimo music club di Trastevere, attivo dagli anni ’80 e chiuso definitivamente nel corso della pandemia. Sul palco con GeGè ci saranno Matteo Cutello alla tromba, Giovanni Cutello al sax alto, Christian Mascetta alla chitarra, Domenico Sanna all’organo e tastiere e Michele Santoleri alla batteria.


Anche a Spilimbergo Jazzinsieme mantiene la propria natura di festival diffuso, con una serie di eventi che espandono il programma generale arricchendolo e coinvolgendo i locali della città nella programmazione. Il 28, 29, 30 agosto e il 1° settembre si terranno altri 4 concerti: il Marco Ponchiroli Trio presso la Trattoria Tre Corone, la Positiva Rockabilly Gang presso il Caffè Griz, il Massimo Chiarella Quartet all’Enoteca La Torre e il Broadway Standards Trio, di nuovo alla Trattoria Tre Corone

Il programma dettagliato dei Club Live è disponibile sul sito jazzinsieme.com

La storia di Jazzinsieme inizia negli anni ’80, quando il sassofonista Gaspare Pasini fondò il Festival jazz che ha portato il gotha del jazz mondiale a Pordenone in una manciata di edizioni: basti pensare che tra i protagonisti di questa prima fase del festival ci sono stati Woody Shaw, Joe Farrell, Tony Scott, Elvin Jones, Michael Brecker, Phil Woods, Chet Baker e Woody Herman e molti altri. 

Nel 2019 l’Associazione Culturale Blues In Villa APS ha deciso di ri-fondare il Festival, mantenendo il logo e la linfa vitale originali e donando un nuovo jazz festival a Pordenone. Le 6 edizioni già trascorse di Jazzinsieme hanno ospitato nomi del calibro di John Scofield, Billy Cobham, Richard Bona, Avishai Cohen, RYMDEN, Kurt Elling, Charlie Hunter, Fabrizio Bosso, Enrico Merlin, Gegè Telesforo, Gianpaolo Rinaldi Trio, Gianluca Petrella, il trio Calderazzo-Patitucci-Weckl.

Jazzinsieme 2024 è realizzato dall’Associazione Culturale Blues In Villa APS con la collaborazione ed il supporto di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Città di Spilimbergo, Fondazione Friuli, Camera di Commercio Pordenone-Udine e importanti partner privati quali OESSE, Ricci Group, Banca 360 FVG e Salvadori Arte. 

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A chiarimento delle problematiche relative al copyright delle immagini.
Le immagini eventualmente riprodotte in pagina sono coperte da copyright (diritto d’autore) e – qualora non fosse di per sé chiaro – specifichiamo che sono state fornite a Experiences S.r.l. dagli Organizzatori o dagli Uffici Stampa degli eventi, esclusivamente per accompagnarne segnalazioni o articoli inerenti.
Tali immagini non possono essere acquisite in alcun modo, come ad esempio download o screenshot. Qualunque indebito utilizzo è perseguibile ai sensi di Legge, per iniziativa di ogni avente diritto, e pertanto Experiences S.r.l. è sollevata da qualsiasi tipo di responsabilità.

Mr. Tambourine è passato a Roma – Recensione di Anthony Spaggiari

‘I was in another lifetime, one of toil an’ blood 
When blackness was a virtue and the road was full of mud 
I came in from the wilderness, a creature void of form 
“Come in”, she said, “I’ll give you shelter from the storm”

“Shelter from the storm” di Bob Dylan.

Iniziava cosi’ il 28 luglio scorso lo spettacolo a Roma dedicato a Robert Allen Zimmerman (il cantautore e musicista statunitense Bob Dylan), suonato e cantato da un quartetto di bravi musicisti, scritto e interpretato da Ezio Guaitamacchi, con Davide Van De Sfroos, Andrea Mirò e Brunella Boschetti, per la drammaturgia dello stesso Guaitamacchi.

Alla Casa del Jazz, un luogo incantevole, immerso in un parco fatto di pini alti, ancora immuni alla cocciniglia che sta massacrando la gran parte dei loro simili. Uno dei tanti gioielli di Roma bella. Un sito confiscato a un certo Nicoletti, boss della Banda della Magliana, che entrando mostra un lungo elenco di gente uccisa dalla mafia e dalle organizzazioni criminali. Guardare quell’elenco mette i brividi, sono tanti, troppi. 

Tra le sedie un caldo fatto di buio e di piccoli chiacchiericci. Escono ventagli di ogni forma, Roma è rovente, anche di notte.

L’età media è quella dei vecchi sessantottini, il luogo fatto di pace e di una pacata accoglienza. Il parco è curato e gli alberi troneggiano con le loro chiome arroganti. 

I quattro sul palco emozionano, fanno tornare indietro negli anni. Quegli anni nei quali la musica e i suoi testimoni erano i nostri compagni di viaggio. 

E allora dai ad ascoltare le vicende di questo menestrello strambo, figlio artistico di Woody Guthrie e innamorato di Buddy Holly, che racconta la sua vita sulle note di ballate ormai fissate nel tempo. 

“Mr Tambourine man” cantata dai Birds che diventa la numero uno per la prima volta per Dylan, nelle vendite.

“Just like a woman” una bellissima canzone d’amore scritta per farsi perdonare da una modella che lavorava con Andy Wharhol, tale Edie Sedgwick.

“All long the Watchtower” scritta contro il meccanismo perverso cavalcato dai suoi manager per fare solo quattrini.

“Hurricane” dedicata alla vicenda di Rubin Carter pugile nero accusato di un triplice omicidio, dal quale fu scagionato dopo diciannove anni di galera.

“Like a rolling stone” dedicata ad una sua amica che morirà giovanissima di droga, forse la stessa di “Just like a woman”.

“My back pages” una delle tante canzoni di protesta nel quale un ragazzo di ventitré anni dice quello che pensa.

“The times they are a changing” che rivendica le lotte contro il razzismo, la povertà e l’ingiustizia.

“Masters of war”, scritta nel 1963, sembra il testo di una canzone di oggi. Dove nulla sembra essere cambiato, dove l’Umanità continua pedissequamente a ripetere gli orrori che la storia ci ha inutilmente lasciato.

Non ascolteremo invece “A hards rain gonna fall” e “Knockin’ on Heaven’s Door” perdendo quindi la possibilita’ di  conoscere le storie che le accompagnavano.

E così un brano dopo l’altro appoggiato alle sue vicende ritrovo giorni della mia giovinezza e la serata vola via. Il pubblico ha gradito, il concerto finisce e siamo contenti. Roma bella ci accompagna verso casa.

Mi piacciono questi incontri musicali, dove la musica viene accompagnata dalle storie, dal contesto e dal racconto del momento vissuto dall’artista. La sola traduzione delle parole di un pezzo non sempre è sufficiente, aneddoti e curiosità rendono invece il brano più comprensibile.

C’è una bellissima trasmissione televisiva su Rai3 che si chiama “Via dei Matti numero 0” con Stefano Bollani, che suona e racconta la musica proprio in questo modo. Bollani e il suo talento, la sua capacità di stare con la gente per raccontare di sè e della musica in modo del tutto naturale. Anche lui ha omaggiato il pubblico romano, recentemente, alla Cavea dell’Auditorium.

Ha suonato di tutto, con il pianoforte non conosce confini. Ha eseguito brani suoi, blues, musica classica e canzoni. Tra le più bizzarre: “Faceva il palo della Banda dell’ortica” di Jannacci e “‘O Sarracino di Carosone, il tutto sempre accompagnato da un commento attento e mai banale.

Ascoltare. Anche per conoscere. In questo caso “Un uomo chiamato Bob Dylan”.


Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

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JAZZINSIEME SPILIMBERGO la città del mosaico si tinge di musica

Dopo il successo clamoroso dell’edizione PordenoneseJazzinsieme è pronto a conquistare un altro gioiello del Friuli-Venezia Giulia. Dal 28 agosto al 1°settembre, il Festival musicale organizzato dall’Associazione Culturale Blues In Villa APS arriva nella bellissima Spilimbergo, con 5 giorni di musica dal vivo tra jazz, blues e un pizzico di rock, tutti a ingresso libero. I concerti, che si divideranno in Main Stage e Club Live, daranno modo agli spettatori di sperimentare l’accoglienza cittadina nei locali del centro, per poi spostarsi in Piazza Garibaldi per gli eventi della sera.

JAZZINSIEME SPILIMBERGO
Dal 28 agosto al 1°settembre la città del mosaico si tinge di musica con 5 giorni di concerti. 

Piazza Garibaldi sarà la sede del Main Stage di Jazzinsieme Spilimbergo, che ospiterà i 4 concerti principali di questa edizione. Tutti i concerti inizieranno alle 21:15 e sono a ingresso libero. In caso di maltempo gli eventi si terranno presso il Teatro Miotto. 

Si inizia mercoledì 28 agosto, con il progetto Jelly Roll Plays Morton: un quintetto capitanato da Helga Plankensteiner, che omaggia con forte estro creativo il genio di Jelly Roll Morton. Un’originale formazione con tre fiati dal registro basso: sax baritono, clarinetto basso e tuba, oltre a pianoforte e batteria, composta da musicisti di indiscutibile talento: Achille SucciGlauco BenedettiMichael Lösch Marco Soldà.

Giovedì 29 agosto vedrà invece salire sul palco il New Think Jazz Quartet. Nato dalla collaborazione tra il pianista e compositore Bruno Cesselli e il batterista Maurizio Pagnutti, il NTJQ prende il nome da un movimento musicale degli anni sessanta legato agli aspetti improvvisativi della musica jazz. Il quartetto è completato da Nicola Barbon al contrabbasso e da Mirko Cisilino alla tromba e trombone.

Sonorità più forti la sera di venerdì 30 agosto, con Kevin Davy White. Un talentuoso artista che si è lanciato nella corsa verso il successo partendo dalla Francia – il suo Paese natale – verso il Regno Unito, dove la scena rock-blues è più viva e apprezzata. Si è fatto conoscere con grandi doti di cantante e musicista che l’hanno portato nel tempo a fiancheggiare sul palco Lionel Richie e ad esibirsi al Montreux Jazz Festival. 

Infine, appuntamento sabato 31 agosto con una vera star della voce jazz: Gegè Telesforo, con il nuovo progetto “Big Mama Legacy”. Un omaggio alle vibrazioni e atmosfere che si sono respirate all’omonimo music club di Trastevere, attivo dagli anni ’80 e chiuso definitivamente nel corso della pandemia. Sul palco con GeGè ci saranno Matteo Cutello alla tromba, Giovanni Cutello al sax alto, Christian Mascetta alla chitarra, Domenico Sanna all’organo e tastiere e Michele Santoleri alla batteria.


Anche a Spilimbergo Jazzinsieme mantiene la propria natura di festival diffuso, con una serie di eventi che espandono il programma generale arricchendolo e coinvolgendo i locali della città nella programmazione. Il 28, 29, 30 agosto e il 1° settembre si terranno altri 4 concerti: il Marco Ponchiroli Trio presso la Trattoria Tre Corone, la Positiva Rockabilly Gang presso il Caffè Griz, il Massimo Chiarella Quartet all’Enoteca La Torre e il Broadway Standards Trio, di nuovo alla Trattoria Tre Corone

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Nel 2019 l’Associazione Culturale Blues In Villa APS ha deciso di ri-fondare il Festival, mantenendo il logo e la linfa vitale originali e donando un nuovo jazz festival a Pordenone. Le 6 edizioni già trascorse di Jazzinsieme hanno ospitato nomi del calibro di John Scofield, Billy Cobham, Richard Bona, Avishai Cohen, RYMDEN, Kurt Elling, Charlie Hunter, Fabrizio Bosso, Enrico Merlin, Gegè Telesforo, Gianpaolo Rinaldi Trio, Gianluca Petrella, il trio Calderazzo-Patitucci-Weckl.

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Pordenone: BLUES IN VILLA 2024 – Josmil Neris “Quiero el sur”

BLUES IN VILLA 2024:
JOSMIL NERIS “QUIERO EL SUR

Un grande ritorno per la seconda tappa di Blues In Villa 2024, in un incontro appassionato tra jazz e musica latinoamericana. 

Appuntamento nel centro storico di Porcia (PN) venerdì 12 luglio alle ore 21:15, dove sul palco di Piazza L. Remigi si terrà il concerto della cantante dominicana Josmil Neris in quartetto con il suo progetto “Quiero El Sur“. L’evento, a ingresso libero, fa anche parte del cartellone di “PURLILIUM ESTATE 2024“, organizzato dal Comune di Porcia, che per la prima volta accoglie un concerto di Blues In Villa nel proprio centro storico. 

In “Quiero El Sur” ritmi latini e jazz si fondono in armonia: bolero, tango, son, flamenco si vestono di freschezza e rinascono con una luce nuova grazie agli arrangiamenti accattivanti e la maestria dei musicisti che accompagnano la calda voce di Josmil NerisMarco Ponchiroli al pianoforte, Alvise Seggi al basso, Marco Carlesso alla batteria. 

Un progetto in cui la cantante dominicana può raccontare le proprie origini spagnole e afro caraibiche, ricercando la bellezza di quella musica che ancora oggi costituisce parte integrante di un prezioso bagaglio culturale: un ricco mosaico di ricordi frammentati ma ben distinti che rimandano alla peculiare impronta del popolo latinoamericano in centro/sud America e nel mondo.

Nel 2022, proprio in occasione di un concerto organizzato da Associazione Culturale Blues In Villa APS, “Quiero el Sur” è diventato un album live pubblicato a marzo 2024, che si può ascoltare anche nelle piattaforme di streaming e che trovate nei migliori negozi di CD. 

In caso di pioggia, il concerto si terrà presso Villa Correre Dolfin.

Blues In Villa – Blues&Jazz Festival proseguirà il proprio percorso venerdì 26 luglio al Parco di Villa Varda di Brugnera con il doppio concerto dell’americano Chris Cain, i toscani T.R.E.S. Radio Express Service e l’opening Act di Franco Toro.

Blues In Villa – Blues&Jazz Festival 2024 è realizzato dall’Associazione Culturale Blues In Villa APS con la collaborazione ed il supporto di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, i Comuni di San Quirino, Porcia e Brugnera, e importanti partner privati quali OESSE, Ricci Group, Banca 360 FVG e Salvadori Arte. 

Blues In Villa – Blues&Jazz Festival 2024 è realizzato dall’Associazione Culturale Blues In Villa APS con la collaborazione ed il supporto di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, i Comuni di San Quirino, Porcia e Brugnera, e importanti partner privati quali OESSE, Ricci Group, Banca 360 FVG e Salvadori Arte.  

Sito: www.bluesinvilla.com
E-mail: info@bluesinvilla.com
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Con il sostegno di 
Comune di San Quirino
Comune di Porcia
Comune di Brugnera
Regione Friuli Venezia Giulia
Oesse
SalvadoriArte
Banca360FVG
Ricci Group srl 


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A chiarimento delle problematiche relative al copyright delle immagini.
Le immagini eventualmente riprodotte in pagina sono coperte da copyright (diritto d’autore) e – qualora non fosse di per sé chiaro – specifichiamo che sono state fornite a Experiences S.r.l. dagli Organizzatori o dagli Uffici Stampa degli eventi, esclusivamente per accompagnarne segnalazioni o articoli inerenti.
Tali immagini non possono essere acquisite in alcun modo, come ad esempio download o screenshot. Qualunque indebito utilizzo è perseguibile ai sensi di Legge, per iniziativa di ogni avente diritto, e pertanto Experiences S.r.l. è sollevata da qualsiasi tipo di responsabilità.

Dolomiti Blues & Soul – si alza il sipario dell’edizione 2024

Si alza il sipario sull’edizione 2024 del Dolomiti Blues & Soul Festival:  T.R.E.S.  Gegè Telesforo e Sir Waldo Weathers

È partito il conto alla rovescia per il festival che torna a scaldare le fresche serate estive delle Dolomiti bellunesi: il Dolomiti Blues&Soul parte il 13 luglio con oltre 20 appuntamenti che ci faranno ballare fino ad agosto inoltrato.

Una promessa che si mantiene da 23 edizioni, quella di una vera e propria celebrazione della montagna bellunese sulle profonde note della musica afroamericana. 

Una rassegna itinerante alla scoperta dei borghi più o meno nascosti, dalle piazze di Cortina d’Ampezzo al piccolo borgo di Pozzale, passando per la casa natale del pittore Tiziano e per le antiche segherie della Valle del Boite

DOLOMITI BLUES&SOUL FESTIVAL 2024: LA MUSICA ALLE MONTAGNE DAL 
13 LUGLIO AL 18 AGOSTO

Ancora una volta, la selezione musicale nasce dal cuore e toccherà il profondo dell’anima, con artisti in arrivo da tutto il mondo per suonare a ritmo di soul, funk, swing, rock’n’roll, r&b, gipsy, new orleans e molto altro: ottima musica e divertimento, panorami strabilianti e gastronomie locali, oltre a tanto colore, diversità, scambio e integrazione.

Si, perché il Festival Dolomiti Bues&Soul non è mai solo musica. Anche quest’anno, ad accompagnare le serate danzanti, ci saranno mostre fotografiche e pittoriche, premi musicali, omaggi e proiezioni di film, il tutto realizzato attraverso un messaggio di impegno sociale che caratterizza l’ideazione del festival fin dalla sua nascita.

Sabato 13 luglio
Chiesa Nostra Signora del Cadore, Ex Villaggio ENI a Borca di Cadore
Ore 21.00 – Guido Maria Grillo
 
Sabato 20 luglio
Piazza Tiziano, Pieve di Cadore
Ore 21.00 – Willy Mazzer & Headhunters Blues Band 
 
Domenica 21 luglio
Agriturismo La Pausa, Pozzale di Cadore
Ore 18.00 – The Swingers

Venerdì 26 luglio
Segheria De Vido, San Vito di Cadore
Ore 21.00 – Hooverville Entertainers

Sabato 27 luglio
Cinema Antelao, Valle di Cadore
Ore 21.00 – Adam Holzman con Big Bang Theory 
Ingresso: 15 euro

Domenica 28 luglio
Piazza Di Bona, Cortina d’Ampezzo
Ore 18.00 – Laura Djae Afrodyte

Venerdì 2 agosto
Hotel Boite, Ex Villaggio ENI, Borca di Cadore
Ore 21.30 – Overmiles

Sabato 3 agosto
Sala De Lotto, San Vito di Cadore
Ore 21.00 – Gegè Telesforo Big Mama Legacy
Ingresso: 15 euro

Domenica 4 agosto
Piazza Masi Simonetti, Zoppè di Cadore 
Ore 18.00 Max Lazzarin, the Southern Connection feat Angelo Chiocca

Mercoledì 7 agosto
Sala polifunzionale di Laggio di Cadore 
Ore 21.00 Il trio Positiva – Rockabilly Gang

Venerdì 9 agosto
Spazio eventi in Località Laguna, Borca di Cadore
Ore 21.00 – Hubert Dorigatti & Bayou Side

Sabato 10 agosto
Piazza Menegus, San Vito di Cadore
Ore 21.00 – Stephanie Ocean Ghizzoni & The Blue Mantras

Domenica 11 agosto
Casa Natale del Tiziano, Pieve di Cadore
Ore 18.00 – An evening with Ellen River & Chris Horses

Venerdì 16 agosto
Piazzale della Chiesa Nostra Signora del Monte, Ex Villaggio ENI, Borca di Cadore
Ore 21.00 – T.R.E.S Radio Express Service

Sabato 17 agosto
Sala De Lotto, San Vito di Cadore
Ore 21.00 – Sir Waldo Weathers with Henry Carpaneto Organ Trio
Ingresso: 15 euro
Opening act: Verena Unplugged 

Domenica 18 agosto
Zona pedonale, San Vito di Cadore
Ore 18.00 – Jazz Experience Orchestra

Per questa 23esima edizione, infatti, la rassegna Dolomiti Blues&Soul scende in campo al fianco della sezione territoriale di Libera, associazione che dal 1995 promuove i valori della giustizia sociale. 

Una promessa di grande valore in tutti i sensi: questo è il Dolomiti Blues&Soul Festival 2024.

Link utili:
https://www.dolomitibluesandsoul.it/7-eventi-collaterali 
https://www.dolomitibluesandsoul.it/1–festival-2024

Link:
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Instagram: https://www.instagram.com/dolomitiblues/ 
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Ufficio Stampa A-Z Press
info@a-zpress.com

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Le immagini eventualmente riprodotte in pagina sono coperte da copyright (diritto d’autore) e – qualora non fosse di per sé chiaro – specifichiamo che sono state fornite a Experiences S.r.l. dagli Organizzatori o dagli Uffici Stampa degli eventi, esclusivamente per accompagnarne segnalazioni o articoli inerenti.
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Rovigo, Piazza Annonaria: DELTABLUES 2024 gran finale

ROVIGO, PIAZZA ANNONARIA
12 LUGLIO
THE SACROMUD PUGNO COLLECTIVE
BOBBY RUSH BAND
 
13 LUGLIO
FINALI I.B.C.
TREVES BLUES BAND feat. PAOLO BONFANTI, MAURIZIO “GNOLA” GLIELMO

Quando si nomina Bobby Rush, si parla di una leggenda del blues che ha vinto 2 Grammy Award e 14 Blues Music Awards ed è presente dal 2006 nella prestigiosa “Hall of Fame”.

In oltre 70 anni di carriera artistica ha collaborato da pari a pari con vere leggende della musica Blues e Soul, per citarne solo alcuni dei maggiori Howlin ‘Wolf, Muddy Waters, Little Walter, Albert King e recentemente Buddy Guy e Christone “Kingfish” Ingram e ha all’attivo più di 400 registrazioni, 75 pubblicazioni e 27 album in studio a suo nome.

Il suo stile, “folk-funk” da lui inventato e che ha fatto scuola, raccoglie elementi di soul, blues rurale, pop “nero”, rock e disco.

Al talento musicale e compositivo unisce una gagliarda presenza scenica con una vocalità ipnotica e insinuante e un esperto uso della chitarra elettrica e dell’armonica. 

Questa leggenda del blues americano, ha pubblicato il suo ultimo album ‘All My Love For You’ il 18 agosto dello scorso anno, a 89 anni di età, per Deep Rush Records.

L’apertura della prima delle due serate conclusive, venerdì 12 luglio, è affidata alla band marchigiana SACROMUD, vincitrice del concorso dello scorso anno per la partecipazione all’IBC 2024, e quindi reduci da Memphis dove hanno con successo partecipato lo scorso gennaio alla fase finale della più grande kermesse mondiale riservata alle nuove migliori band e solo duo da tutto il mondo. 

SACROMUD però oltre alla meritata partecipazione sono una band consolidata, composta da grandi musicisti a partire da Maurizio Pugno e Raffo Barbi, capace di proporre un progetto musicale innovativo ma saldamente ancorato alle radici del Blues.

Sabato 13 si inizierà con le esibizioni dei tre finalisti al concorso nazionale per la partecipazione, in rappresentanza dell’Italia, all’International Blues Challenge di Memphis nel gennaio 2025, il più grande appuntamento mondiale per musicisti Blues emergenti, organizzato dalla Blues Foundation di Memphis alla quale Deltablues è l’unico festival italiano socio.

Quest’anno i tre finalisti, estremamente qualificati, che si disputeranno il successo, sono: Flavio Delladio Band, Guitar Bo Band, Umberto Porcaro Band.

A seguire il concerto che chiuderà la ventisettesima edizione di Deltablues sarà affidato a Fabio Treves con la sua Treves Blues Band che festeggia quest’anno 50 anni di ininterrotta carriera e non poteva mancare al Deltablues che inaugurò nella prima edizione nel lontano 1988.

Sono poche le band in Italia e nel mondo che possono vantare un simile traguardo! 

Fondata nel 1974 la Treves Blues Band ha superato in mezzo secolo cambiamenti epocali di mode e costumi, sorretta dall’instancabile desiderio di far conoscere la bellezza e l’unicità del Blues, diventando un modello per migliaia di musicisti, diffondendo e facendo apprezzare il Blues in Italia e all’estero.

Sarà accompagnato dalla storica formazione che vede il talentuoso Alex Kid Gariazzo alle chitarre, voce, mandolino, ukulele, il granitico Gabriele “Gab D” Dellepiane al basso e l’eclettico Massimo Serra alla batteria.

Avrà inoltre per questo appuntamento due ospiti illustri, tra i tanti grandi artisti che hanno collaborato in carriera, Paolo Bonfanti e Maurizio “Gnola” Glielmo.

Web: https://deltablues.it/
Facebook: https://www.facebook.com/deltablues.it
Instagram: https://www.instagram.com/deltablues_rovigo/
YouTube: https://www.youtube.com/@enterovigofestival9568
Email: info@deltablues.it


Il Deltablues Polesine è organizzato da Ente Rovigo Festival, grazie all’importante sostegno economico della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il patrocinio della Provincia di Rovigo e della Regione del Veneto, il sostegno dei Comuni di Rosolina, Lendinara e Loreo.

Partner di questa trentasettesima edizione del Festival
Rovigo Jazz Club, Assonautica Veneto Emilia, Slow Food Rovigo, le web radio RadioBlueTu di Rovigo e Stazione Blues Radio di Bologna, il magazine Il Blues, Az Blues e Rootsway. 

Si ringraziano COOP Alleanza 3.0

Per informazioni consultare il sito internet www.deltablues.it, spedire una mail a info@deltablues.it, telefonare al 346 6028609, visitare le pagine Facebook Deltablues.it e Instagram DeltabluesRovigo,

Tutti i concerti con ingresso a pagamento prevedono la riduzione sul costo dei biglietti del 20% per i minori anni 18, i possessori UNIVERCITY CARD del Consorzio Università Rovigo, i soci Rovigo Jazz Club e Slow Food Rovigo, i soci COOP Alleanza 3.0


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TOMMY EMMANUEL, il gigante della chitarra acustica torna in tour in Italia

Ritenuto il massimo esponente della chitarra acustica a livello mondiale e annoverato tra i più influenti chitarristi contemporanei, Tommy Emmanuel conferma i concerti di Padova (2 agosto) e Novara (3 agosto) con guest italiani Francesco Piu e Lovesick

TOMMY EMMANUEL, IL GIGANTE DELLA CHITARRA ACUSTICA TORNA IN TOUR IN ITALIA

Tommy Emmanuel è ritenuto unanimemente il massimo esponente della chitarra acustica a livello mondiale, capace di ridisegnare e sconvolgere lo stile chitarristico fingerstyle grazie alle sue straordinarie performance live, appassionando non solo i chitarristi ma chiunque gli si trovi di fronte in maniera sempre più consistente.

Attivo dal 1979, anno in cui registra il suo primo album solista ‘From Out Of Nowhere’, Tommy Emmanuel vanta nel corso della sua lunga carriera moltissime collaborazioni fra le quali Chet AtkinsMark Knopfler, David ‘Dawg’ Grisman, Ian Cooper, Ian Date, Frank Vignola, Mike Dawes con il “nostro” Dodi Battaglia, con il quale incide ‘Dov’è Andata La Musica’, registrato per metà in Italia e per metà a Nashville, negli USA e persino con Michael Jackson nel brano ‘Much Too Soon’ pubblicato nel primo album postumo del 2010.

Nel 1997 corona un sogno quando pubblica ‘The Day Finger Pickers Took Over The World’, scritto insieme al suo mentore Chet Atkins, il quale poco dopo l’uscita del loro album dichiara: «Tommy Emmanuel è uno dei più grandi chitarristi che io abbia mai visto!».

Tommy Emmanuel è uno dei cinque C.G.P. (Certified Guitar Player) al mondo, titolo creato proprio da Chet Atkins per designare i chitarristi più influenti, insieme allo stesso Atkins, Jerry Reed, Steve Wariner e John Knowles.

Tra i suoi riconoscimenti spicca la recente vittoria ai Grammy Award 2024 come ‘Best Arrangement Instrumental or A Cappella’ per la versione di Folsom Prison Blues di Johnny Cash, oltre a due precedenti nomination ai Grammy Award, nonché la vittoria di due ARIA Awards (l’equivalente australiano dei Grammy). 

È stato, inoltre, insignito della medaglia dell’‘Order of Australia’ per i riconoscimenti conseguiti nella musica e nello spettacolo come chitarrista e per il suo contributo nel sociale come sostenitore di “Kids Under Cover”, associazione che si occupa di costruire case e scuole per i giovani senza tetto.

Il suo approccio alla musica è puro e genuino e l’esuberanza della performance dal vivo palpabile e contagiosa.

Un talento unico, unito a un impatto scenico ed emozionale che trascende il lato puramente tecnico, fanno sì che i suoi innumerevoli concerti in giro per il mondo siano diventati eventi imperdibili, un’esperienza unica per poter catturare tutta l’energia e la magia che questo straordinario chitarrista sprigiona.

VENERDI’ 2 AGOSTO 2024 nella suggestiva cornice del Castello di San Martino della Vaneza, Cervarese Santa Croce (PD) / Link acquisto biglietti: qui SABATO 3 AGOSTO 2024 al Phenomenon di Fontaneto d’Agogna (NO), che per l’occasione vestirà i panni di un teatro estivo / Link acquisto biglietti: qui Ad aprire il concerto di Cervarese Santa Croce (PD) sarà l’eclettico cantautore e chitarrista Francesco Piu che riscalderà il pubblico veneto con la sua miscela esplosiva di blues, funky, rock e soul in chiave elettroacustica. Ad oggi autore di nove album, l’ultimo dei quali ‘From The Living Room’ è il perfetto manifesto per celebrare i vent’anni di carriera solista, nel contesto del nuovo tour chiamato appunto ‘Twenty!!!‘ Il concerto di Fontaneto d’Agogna (NO) vedrà invece in apertura i Lovesick, entusiasmanti multistrumentisti le cui influenze sono profondamente radicate nel country americano, nel rock’n’roll, nel western-swing degli anni ’40 e ’50, atmosfere racchiuse nel nuovo album ‘Remember My Name, registrato in studio a Los Angeles e distribuito in tutto il mondo grazie a Dixiefrog / MGM Records. 

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LOVESICK, con “REMEMBER MY NAME” registrato a Los Angeles avverano il loro sogno americano

LOVESICK, CON IL NUOVO ALBUM ‘REMEMBER MY NAME’ REGISTRATO A LOS ANGELES AVVERANO IL LORO SOGNO AMERICANO 

È un sogno che si avvera quello dei Lovesick.

Il 28 giugno 2024 è disponibile ‘Remember My Name‘ su tutte le piattaforme digitali, in formato cd, vinile 33 giri e in una speciale edizione limitata numerata.

Il nuovo album, frutto delle sessioni di registrazione negli studi di Los Angeles tanto attese dal loro pubblico e dai loro fans, avrà una distribuzione per il mercato mondiale grazie alla sinergia delle etichette Dixiefrog Records (Europa), MGM Records (Australia e Nuova Zelanda) ed Edgewater Music Group (Stati Uniti, Canada e resto del mondo).

Il 2024 per i Lovesick è iniziato con la nomination agli Ameripolitan Music Awards 2024 (una sorta di Oscar per la scena country internazionale), seguito da partecipatissimo tour in club e festival negli Stati Uniti tra Connecticut, New York, California, Louisiana, Tennessee e New Jersey e poi ancora altri concerti sul territorio europeo tra Francia, Svizzera e Italia.

Remember My Name‘ è stato registrato in poco più di due settimane a North Hollywood, Los Angeles, vivendo a pieno l’atmosfera californiana durante i viaggi, gli incontri e le riprese dei videoclip, segnando così un ulteriore passo nella maturità stilistica e di scrittura già riscontrata nel precedente album di canzoni originali ‘All Over Again’, uscito nel 2020. L’album, prodotto e mixato da Fabrizio Grossi e masterizzato da Gavin Lurrsen, per gli addetti ai lavori già si inserisce tra le migliori novità della scena contemporanea internazionale country, rock’n’roll e western swing.

LA TITLE-TRACK ‘REMEMBER MY NAME’ È IL QUARTO SINGOLO ESTRATTO DALL’ALBUM 

«La title-track», brano che meglio identifica l’album, con tre solide parti vocali, contrabbasso slap, violino e chitarra, dicono i Lovesick «è una country song dove il protagonista non riesce a smettere di pensare al suo amore passato. Immagina di sentirsi più forte e sicuro di sé, se solo lei ricordasse qualcosa di lui, anche solo il nome. Non riesce a togliersela dalla testa e anche quando la bottiglia d’alcol è finita, non riesce a smettere di pensare a lei.».

Lovesick è una band italiana composta da Paolo Roberto Pianezza (voce, chitarra elettrica e acustica, lap steel, resonator e chitarra Dobro), Francesca Alinovi (contrabbasso con l’aggiunta di un brush pad e armonie vocali) e Alessandro Cosentino (violino, batteria e armonie vocali); tre multistrumentisti le cui influenze sono profondamente radicate nel country americano, nel rock’n’roll, nel western e nella musica swing degli anni ’40 e ’50.

Le canzoni di Lovesick sono state trasmesse dalle radio di tutta Italia, Spagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Irlanda, Stati Uniti e Brasile, aumentando costantemente la popolarità della band in tutto il mondo sin dalla loro formazione nel 2015, grazie ad un lavoro sinergico dell’agenzia di booking Barley Arts e dell’ufficio stampa A-Z Press.

I loro spettacoli dal vivo sono accolti con affetto e calore espresso dai segnali di tutto esaurito in ogni tappa del recente tour della band che ha toccato i grandi club delle città italiane e estere.

Hanno suonato come band di apertura per Ben Harper, Zucchero, Toquiño ed Edoardo Bennato e hanno suonato in grandi festival in tutta Europa, insieme a artisti del calibro di The Offspring, Social Distortion, Walter Trout, Fu Manchu, Orchestra Secondo Casadei e Ten Years After.

La loro forte presenza sui social media ha suscitato l’interesse anche di numerose televisioni, invitati a partecipare, sia come attori che come musicisti, al film sulla vita di Francesco Totti ‘Speravo de morì prima’ e in “Lamborghini”, uscito nei cinema negli Stati Uniti ed Europa. Paolo e Francesca uniranno nuovamente le loro doti recitative e musicali in una nuova serie su Oriana Fallaci che uscirà nell’autunno europeo del 2024.

Ad oggi Lovesick hanno venduto indipendentemente più di 19.000 copie dei loro album in Europa e negli Stati Uniti e Asia. 

Il nuovo album ‘Remember My Name’ grazie a Rock n Hall / Dixiefrog Records, The Orchard e MGM avrà una distribuzione per il mercato mondiale per Europa, Usa, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

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Sito Web: www.lovesick-music.com
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Pasquale Aprile, esce ‘MORNINGS’, nuovo brano che risveglia l’estate

PASQUALE APRILE, ESCE ‘MORNINGS’,  NUOVO BRANO CHE RISVEGLIA L’ESTATE

‘Mornings’, il nuovo singolo del musicista partenopeo Pasquale Aprile, è disponibile dal 21 giugno su tutte le piattaforme digitali e nelle radio italiane

‘Mornings’, dopo ‘Ordinary Day’, è il secondo di una serie di singoli che anticipa l’uscita del nuovo album di inediti, previsto per il 2025.

Non è un caso la scelta dell’uscita nel primo giorno d’estate, perché ‘Mornings‘ è un tributo alla spensieratezza e all’energia positiva degli adolescenti. La sonorità roots rock trasporta in un viaggio senza meta rievocando la nostalgia di avventure senza tempo.

Note leggere ispirate da sguardi innocenti e ancora non contaminati da un mondo in cui l’arte sembra perdere il suo ruolo primordiale di aggregazione e comunicazione assumendo sempre più una funzione materiale.

‘Mornings’ è un brano originale del prolifico autore e polistrumentista Pasquale Aprile, supportato dalla produzione di Andrea Allocca, per l’etichetta Kate Records.

Pasquale Aprile a proposito del nuovo singolo dichiara: «Riprendo questo viaggio il primo giorno d’estate con “Mornings”, un brano ispirato e dedicato alla luce che emanano i ragazzi quando si approcciano all’arte. Un’energia positiva che alimenta i loro sogni e la voglia di sperimentare nuove sonorità, che spero li accompagni durante i viaggi estivi trasmettendo la “verità dell’arte vissuta con semplicità”».

I musicisti che hanno preso parte alla registrazione del brano presso lo studio RR Sound di Napoli, curata da Daviede Iannuzzi sono: Pasquale Aprile (voce, sax), Fabrizio Campanile (chitarre), Daniele Saccà (tastiere), Mauro Seraponte (tromba), Domenico Falanga (trombone) Emiliano Berti (basso), Riccardo Schmitt (batteria).

Pasquale Aprile è un sassofonista e un cantautore partenopeo dal talento eclettico, una grande energia e un’innata indole blues, rock e funk. Il suo sound, aggressivo e appassionato ma anche romantico e sensuale è ormai il marchio di fabbrica.

La sua scrittura si è evoluta di pari passo con la sua costante esperienza live che lo ha portato anche fuori dall’Italia, da Parigi a Berlino, fino a Memphis.

Nel 2018 ha pubblicato il primo album solista ‘Crossing My Mind‘, seguito dai singoli ‘Ordinary Day‘ e ‘Mornings‘ che anticipano l’uscita del nuovo album.

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