“New Conversations – Vicenza Jazz” – Dal 13 al 19 maggio la ventottesima edizione del festival 

Effetto superconcentrato: giunto alla ventottesima edizione, il festival New Conversations – Vicenza Jazz accorcia la sua durata di una manciata di giorni (andando in scena dal 13 al 19 maggio) ma non rinuncia agli abituali 100 concerti e più del suo cartellone. Ne risulta un festival dalla fisionomia rinnovata, con giornate ancora più dense di musica dal vivo, con una programmazione non stop dal pomeriggio sino a notte fonda (e in un’occasione sino all’alba).

Il titolo “Un sogno lungo ottantotto tasti” individua il più rilevante tra i molteplici percorsi di ascolto della kermesse: il pianoforte sarà al centro di numerosi appuntamenti, comprese alcune produzioni originali. Siederanno davanti alla tastiera Uri CaineOmar Sosa, Craig Taborn, Marialy Pacheco, Antonio Faraò, Dado Moroni, Danny Grissett, Margherita FavaFrancesca Tandoi e poi ancora Simone GrazianoPaolo BirroSade MangiaracinaGiovanni Guidi… Nel sontuoso programma artistico saranno inoltre presenti Bill FrisellPaolo FresuPaquito D’RiveraTrilok Gurtu, Chico FreemanDhafer Youssef con Eivind Aarset: la palette timbrica si amplierà con gli altri strumenti canonici della musica afroamericana e anche con sonorità esotiche.

Come sempre a Vicenza Jazz, i concerti non si limiteranno ai teatri, diffondendosi in tutta la città, dai locali ai palazzi antichi, le chiese, i musei, i cinema, le librerie, le vie e le piazze del centro storico: la musica sarà letteralmente ovunque in città.

Il festival, con la direzione artistica di Riccardo Brazzale, è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, con AGSM AIM come sponsor principale, con il sostegno di Sonus Faber e con Acqua Recoaro e Brutal Agency come sponsor tecnici.

(Quasi) tutte sedute al piano: le grandi star di Vicenza Jazz

Mai come quest’anno il tema portante del festival vicentino è stato onnipresente nel cartellone. E non è solo una questione di presenza di celeberrimi pianisti, portatori di stili e linguaggi assai personali e distinti uno dall’altro, ma anche di progettualità spinta alle estreme possibilità della tastiera. Come nel caso della serata inaugurale, il 13 maggio: al Teatro Olimpico si assisterà a una sorta di olimpiade pianistica, creata su misura appositamente per Vicenza Jazz, nella quale Dado Moroni (un campione dei piano summit internazionali), Danny Grissett, Margherita Fava Francesca Tandoi si esibiranno in qualunque possibile combinazione dal solo al magniloquente intreccio di quattro pianisti. E non va tralasciato il set d’apertura della serata con Craig Taborn, uno dei pianisti più visionari dell’attuale corrente jazzistica. Se quattro pianisti non bastavano, con il quinto si fa full.

Totalmente focalizzata sul pianoforte, oltre che sul lavoro di gruppo, è anche la serata del 16 maggio al Teatro Comunale, con protagonista Uri Caine alla massima potenza: si esibirà a capo di due distinte formazioni dai programmi altamente caratterizzati. In quartetto (comprendente la cantante Barbara Walker) eseguirà una riduzione jazz ‘cameristica’ della sua opera sinfonico-corale “Honoring Octavius Catto”. Poi con un ensemble di otto elementi eseguirà la sua riscrittura della Rhapsody in Blue di Gershwin (e di altre famose songs dello stesso autore), un progetto di raro ascolto in Italia, rispolverato a una decina d’anni dal suo debutto per celebrare il centenario della prima esecuzione della composizione gershwiniana.

La sera seguente, il 17, sempre al Comunale, il pianoforte sarà affidato alle mani del cubano Omar Sosa: un radicale cambiamento di paradigma estetico col quale si indaga un’altra delle principali traiettorie dell’improvvisazione pianistica odierna, quella imbevuta di linguaggi geograficamente connotati (latin, afro, world in generale). Sosa sarà protagonista di due set: “Manos”, un duetto di pianoforti con la sua connazionale Marialy Pacheco, e “Food”, sinestesia uditivo-gustativa ideata ed eseguita assieme al trombettista Paolo Fresu, che con Sosa forma un binomio ormai storico.

Il pianoforte condividerà i riflettori col sax la sera del 15 al Comunale: Antonio Faraò e Chico Freeman eseguiranno in quintetto (con il featuring del trombettista Alex Sipiagin) un omaggio a John Coltrane e McCoy Tyner prodotto appositamente per il festival.

Le restanti serate diversificano gli ascolti, puntando il microfono su altri strumenti, talvolta insoliti. È il caso del clarinetto (oltre che del sax alto) di Paquito D’Rivera, mito vivente della musica cubana, capace di esprimersi nel più puro linguaggio jazz boppistico come nel più infuocato idioma latin (14 maggio, Teatro Olimpico). E ancor più pittoresca è la strumentazione dei due set del 18 maggio al Comunale: all’apertura affidata alle percussioni policrome e poliritmiche dell’indiano Trilok Gurtu, seguirà l’intreccio tra l’oud del tunisino Dhafer Youssef e la chitarra fortemente elettrificata e carica di effetti del norvegese Eivind Aarset, che fa piazza pulita di qualunque categoria estetica abbia mai provato a tenere distinte la musica occidentale da quella orientale, il jazz dal rock e le musiche tradizionali.

Bill Frisell, uno dei guitar heroes del jazz dagli anni Ottanta a oggi, sarà protagonista del concerti conclusivo del festival  (19 maggio, Teatro Comunale), in trio con Thomas Morgan (contrabbasso) e Rudy Royston (batteria). Le più recenti scorribande musicali di Frisell manifestano contrasti espressivi a tinte forti: musica metropolitana a braccetto con sonorità rurali, postmodernismo e primitivismo come due vicini di casa, stilemi di genere estremamente definiti e improvvisi pastiches nei quali gli stili vengono bellamente frullati assieme.

E sono pur sempre strumenti a tastiera l’organetto e la fisarmonica piccola imbracciati dal sardo Pierpaolo Vacca, che assieme al conterraneo Paolo Fresu sarà protagonista del caratteristico concerto di mezzanotte al Cimitero Maggiore (il 17), al suono di un’ancestrale musica sarda proiettata verso forme espressive futuribili.

Proxima: musica giovane nel pomeriggio vicentino

“Proxima”, la sezione dedicata ai giovani musicisti jazz realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Bacàn, domina la fascia pomeridiana del festival. Il primo appuntamento, con il duo pianistico formato da Luca Sguera e Margherita Fava, si terrà il 14 maggio alla Basilica Palladiana, in collegamento con la mostra Pop/Beat. Ci si sposterà poi in vari spazi del Teatro Comunale per i successivi concerti: il 15 con il duo che affianca Camilla Battaglia (voce) e Simone Graziano (pianoforte); il 16 con i Nerovivo, il trio dell’astro nascente della batteria Evita Polidoro; il 17 con il quartetto del bassista Marco Centasso; il 18 con il chitarrista Edoardo Ferri, il cui trio è completato da due figure di riferimento del jazz italiano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria.

Il 16, 17 e 18 maggio “Proxima” si sdoppia, lanciando anche “Aperitivo Proxima”, che fa da ponte tra la fascia pomeridiana e quella serale: si ascolteranno il quintetto Wasted (il 16), il Syntax Quartet (17) e i Raise Four (18), tutti alla Vela TCVI (piazzale esterno del Teatro Comunale di Vicenza).

Ascolti after hours

La programmazione della tarda serata del festival assume una nuova fisionomia, con il Teatro Comunale che ne diviene la principale, anche se non unica, location. Saranno ascolti a stile libero, anche con nomi affermati nel panorama concertistico nazionale e con un’ulteriore dose di pianisti. Si va dall’omaggio a Björk del trio The Last Coat of Pink (15 maggio,Basilica Palladiana) all’incursione nel mondo di Emily Dickinson dell’Emily Songs Quartet, con le musiche del pianista Francesco Carta (il 16, al Comunale). Ci saranno poi due sassofonisti coi loro quartetti, Lorenzo Simoni (il 16) e Michele Polga (il 17), entrambi alla Vela TCVI, che ospiterà anche il quartetto co-diretto dal batterista Fabrizio Sferra e il sassofonista Dan Kinzelman (il 18). Quest’ultima serata di festival avrà una lunga coda: con la performance pianistica in solo di Paolo Birro a mezzanotte (Basilica Palladiana) e con lo sconfinamento orario del piano solo di Sade Mangiaracina, che si esibirà in un omaggio a Lucio Dalla all’alba del 19 al Parco del Museo del Risorgimento. Vicenza Jazz 2024 si chiuderà al levar del sole.

Aspettando Vicenza Jazz

Un prologo, che si terrà come da tradizione all’Auditorium Fonato di Thiene, preparerà l’atmosfera in attesa del festival. Ne saranno protagonisti Eric Mingus e Silvia Bolognesi (5 maggio, data in cui inizieranno anche gli innumerevoli live ospitati dai locali vicentini). 

Già questo non è poco. Ma ci sarà anche molto altro nella ventottesima edizione di Vicenza Jazz, il cui programma continuerà a crescere.

PROGRAMMA
(concerti principali)

 
PROLOGO
 
Domenica 5 maggio
ore 21, Auditorium Fonato di Thiene
Eric Mingus & Silvia Bolognesi
“Is That Jazz?” (Celebrating the Influences of Gil Scott-Heron)
Eric Mingus (voce, basso), Silvia Bolognesi (voce, contrabbasso), Emanuele Marsico (voce, tromba),
Pee-Wee Durante (voce, trombone, tastiere), Simone Padovani (voce, percussioni, batteria)
in collaborazione con il Comune di Thiene e l’Istituto Musicale Veneto Città di Thiene
 
FESTIVAL
 
Lunedì 13 maggio
ore 21, Teatro Olimpico
Craig Taborn Solo Piano
Craig Taborn (pianoforte)
Piano Summit
Four For Piano
“From Duke to Bud (and Back)”
Danny Grissett (pianoforte), Dado Moroni (pianoforte), Francesca Tandoi (pianoforte), Margherita Fava (pianoforte)
 
Martedì 14 maggio
ore 19, Basilica Palladiana
Proxima – The young side
Luca Sguera & Margherita Fava
Luca Sguera (pianoforte), Margherita Fava (pianoforte)
 
ore 21, Teatro Olimpico
Paquito D’Rivera Quintet
Paquito D’Rivera (clarinetto, sax contralto), Sebastian Laverde (vibrafono), Pepe Rivero (pianoforte), Gaston Joya (contrabbasso), Georvis Pico (batteria)
 
ore 22:30, Basilica Palladiana
After Hours – Concerti al termine degli eventi principali
The Last Coat of Pink
“Water’s Break” (music by Björk)
Alberto Dipace (pianoforte), Danilo Gallo (contrabbasso, balalaika bassa), Kathya West (voce, flauto bawu, ‘mbira, percussioni)
 
Mercoledì 15 maggio
ore 18, Palcoscenico Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza
Proxima – The young side
Camilla Battaglia & Simone Graziano
Camilla Battaglia (voce), Simone Graziano (pianoforte)
 
ore 21, Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza
Chico Freeman & Antonio Faraò Quartet feat. Alex Sipiagin
“Celebrating our Heroes: John Coltrane & McCoy Tyner”
Alex Sipiagin (tromba), Chico Freeman (sax tenore), Antonio Faraò (pianoforte), Carlo Bavetta (contrabbasso), Pasquale Fiore (batteria)
 
ore 22:30, Palcoscenico Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza
After Hours – Concerti al termine degli eventi principali
Emily Songs Quartet
“Il verso del fiore” nel giadino di Emily Dickinson
musica di Francesco Carta
Francesca Bertazzo Hart (voce, chitarra), Francesco Carta (pianoforte), Beppe Pilotto (contrabbasso), Luca Nardon (percussioni)
in collaborazione con Poetry Vicenza: Isabella Rizzato presenta “Il verso del fiore”
 
Giovedì 16 maggio
ore 18, Foyer della Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza
Proxima – The young side
Nerovivo – Evita Polidoro Trio
Davide Strangio (voce, chitarra), Nicolò Francesco Faraglia (chitarra), Evita Polidoro (voce, batteria, elettronica)
 
ore 19:30, Vela TCVI (Piazzale esterno del Teatro Comunale di Vicenza)
Aperitivo Proxima – The young side
Wasted
Iacopo Teolis (tromba), Gabriel Francesco Marciano (sax alto), Vittorio Solimene (pianoforte), Giulio Scianatico (contrabbasso), Cesare Mangiocavallo (batteria)
 
ore 21, Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza
Uri Caine Quartet feat. Barbara Walker
“Honoring Octavius Catto”
Uri Caine (pianoforte), Mike Boone (contrabbasso), Jim Black (batteria), Barbara Walker (voce)
Uri Caine Ensemble plays Gershwin
“Rhapsody in Blue”
Ralph Alessi (tromba), Achille Succi (clarinetto, sassofono), Joyce Hammann (violino),
Uri Caine (pianoforte), Mike Boone (contrabbasso), Jim Black (batteria), Theo Bleckmann (voce), Barbara Walker (voce)
 
ore 22:30, Vela TCVI (Piazzale esterno del Teatro Comunale di Vicenza)
After Hours – Concerti al termine degli eventi principali
Lorenzo Simoni Quartet
Lorenzo Simoni (sax alto), Guglielmo Santimone (pianoforte), Giulio Scianatico (contrabbasso), Simone Brilli (batteria)
 
Venerdì 17 maggio
ore 16, Cinema Odeon
Berchidda Live
di Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara, Alessandro Rossi
(Italia, 2023; documentario; durata 94′)
Presentazione di Paolo Fresu, Riccardo Brazzale ed Enrico Ladisa
 
ore 18, Foyer della Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza
Proxima – The young side
Marco Centasso Quartet
Alberto Collodel (clarinetto basso), Giovanni Mancuso (pianoforte), Marco Centasso (contrabbasso/basso elettrico), Raul Catalano (batteria)
 
ore 19:30, Vela TCVI (Piazzale esterno del Teatro Comunale di Vicenza)
Aperitivo Proxima – The young side
Syntax Quartet
Lorenzo Cucco (sax tenore), Michele Zanasi (chitarra elettrica), Frank Masetti (basso elettrico), Francesco Mascolo (batteria)
 
ore 21, Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza
Omar Sosa & Marialy Pacheco
“Manos”
Omar Sosa (pianoforte), Marialy Pacheco (pianoforte)
Paolo Fresu & Omar Sosa
“Food”
Paolo Fresu (tromba), Omar Sosa (pianoforte)
 
ore 22:30, Vela TCVI (Piazzale esterno del Teatro Comunale di Vicenza)
After Hours – Concerti al termine degli eventi principali
Michele Polga Quartet
“Along Came Betty”
Michele Polga (sax tenore), Alessandro Lanzoni (pianoforte), Gabriele Evangelista (contrabbasso), Bernardo Guerra (batteria)
 
ore 24, Cimitero Maggiore
Pierpaolo Vacca feat. Paolo Fresu
“Travessu”
Paolo Fresu (tromba), Pierpaolo Vacca (organetto, fisarmonica piccola)
 
Sabato 18 maggio
dalle ore 15, Loggia del Capitaniato
Un giorno con la Scuola di musica Thelonious, dedicato a Wayne Shorter
docenti e allievi della Scuola Thelonious
 
dalle ore 16, Centro Storico
Street band per le vie della città
Banda Storta & Dixie Gang
 
Ore 18, Foyer della Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza
Proxima – The young side
Edoardo Ferri Trio con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra
Edoardo Ferri (chitarra), Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Fabrizio Sferra (batteria)
 
ore 19:30, Vela TCVI (Piazzale esterno del Teatro Comunale di Vicenza)
Aperitivo Proxima – The young side
Raise Four
Pedrollo Jazz Department
Zeno Merlini (sax), Francesco Benini (pianoforte), Thomas Dal Cappello (contrabbasso), Umberto Dal Barco (batteria)
 
ore 21, Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza
Trilok Gurtu
Trilok Gurtu (percussioni)
Dhafer Youssef & Eivind Aarset
Dhafer Youssef (oud, voce), Eivind Aarset (chitarra)
 
ore 23, Vela TCVI (Piazzale esterno del Teatro Comunale di Vicenza)
After Hours – Concerti al termine degli eventi principali
Fabrizio Sferra-Dan Kinzelman Quartet
Dan Kinzelman (sax tenore), Giovanni Guidi (pianoforte), Igor Legari (contrabbasso), Fabrizio Sferra (batteria)
 
ore 24, Basilica Palladiana
Notte dei Musei
Paolo Birro
“Piano Reflections”
Paolo Birro (pianoforte)
 
Domenica 19 maggio
ore 6, Parco del Museo del Risorgimento e della Resistenza
Sade Mangiaracina Solo Piano
“Futura” (Omaggio a Lucio Dalla)
Sade Mangiaracina (pianoforte)
 
ore 21, Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza
Bill Frisell Trio
with Thomas Morgan & Rudy Royston
Bill Frisell (chitarra elettrica), Thomas Morgan (contrabbasso), Rudy Royston (batteria)
 
***
 
Direzione artisticaRiccardo Brazzale
 
Ufficio Stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217 – e-mail: dancecchini@hotmail.com
 
INFORMAZIONI
Teatro Comunale di Vicenza
Viale Mazzini, 39 – Vicenza
tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it
www.vicenzajazz.org; www.tcvi.it
 
New Conversations – Vicenza Jazz può essere seguito anche sui canali social
Facebook e Instagram @vicenzajazz #vicenzajazz
 
Biglietti
Craig Taborn + Piano Summit [13/05]; Paquito D’Rivera Quintet [14/05]; Trilok Gurtu + Dhafer Youssef & Eivind Aarset [18/05]Intero: € 25 + d.p. | Over 65 e Under 25: € 20 + d.p.
 
Chico Freeman & Antonio Faraò Quartet feat. Alex Sipiagin [15/05]Intero: € 20 + d.p. | Over 65 e Under 25: € 15 + d.p.
 
Uri Caine Quartet + Uri Caine Ensemble plays Gershwin [16/05]; Omar Sosa & Marialy Pacheco + Omar Sosa & Paolo Fresu [17/05]Intero: € 30 + d.p. | Over 65 e Under 25: € 25 + d.p.
 
Pierpaolo Vacca feat. Paolo Fresu [17/05]Prezzo unico: € 20 + d.p.
 
Sade Mangiaracina [19/05]Prezzo unico: € 10 + d.p.
 
Proxima – The young side
Prezzo unico: € 5 + d.p.
 
After Hours
Ingresso gratuito
Per i concerti in programma in Basilica Palladiana e sul Palcoscenico del Teatro Comunale di Vicenza sono previsti tagliandi d’ingresso, disponibili online e alla biglietteria del TCVI.
In caso di maltempo, i concerti in programma nella Vela del TCVI saranno spostati nel foyer del Teatro Comunale di Vicenza
 
Aperitivo Proxima – The young side
Ingresso gratuito
 
Paolo Birro [18/05]Ingresso gratuito
Tagliandi d’ingresso disponibili online e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza.
 
Riduzioni per Soci Touring Club: sconto del 10% sulle tariffe attive dei singoli biglietti dei concerti principali (Teatro Comunale di Vicenza e Teatro Olimpico).
 
Abbonamenti
Abbonamento Main Events
Craig Taborn + Piano Summit [13/05]; Paquito D’Rivera Quintet [14/05]; Chico Freeman & Antonio Faraò Quartet feat. Alex Sipiagin [15/05]; Uri Caine Quartet + Uri Caine Ensemble plays Gershwin [16/05]; Omar Sosa & Marialy Pacheco + Omar Sosa & Paolo Fresu [17/05]; Trilok Gurtu + Dhafer Youssef & Eivind Aarset [18/05]; Pierpaolo Vacca feat. Paolo Fresu  [17/05]; Sade Mangiaracina [19/05]Intero: € 128 | Over 65, Under 25 e Soci Touring Club: € 104
 
Abbonamento Proxima
Luca Sguera & Margherita Fava [14/05]; Camilla Battaglia & Simone Graziano [15/05]; Nerovivo [16/05]; Marco Centasso Quartet [17/05], Edoardo Ferri Trio [18/05]Unico: € 20
 
Prevendite
Biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza
tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it
 
online: www.tcvi.itwww.vicenzajazz.org
 
Giorno del concerto: in biglietteria, da un’ora prima dell’inizio (senza diritto di prevendita)

Ufficio Stampa New Conversations – Vicenza Jazz
tel. 051 0418568
e-mail: daniele@musicforward.it
e-mail: dancecchini@hotmail.com

Raddoppia la possibilità di visita a Palazzo Guiccioli

Tutto esaurito in meno di un’ora per le visite guidate a Palazzo Guiccioli previste nella giornata del 19 aprile.  Il sito del nuovo complesso museale www.palazzoguiccioli.it, che registrava le prenotazioni, ha raggiunto in poche decine di minuti il tutto esaurito, indicazione evidente del grande interesse riscosso dall’evento. La grande aspettativa generale scatenata da questa notizia ha moltiplicato richieste ed attese: va precisato comunque che non si tratta dell’inaugurazione del Museo di Byron e del Risorgimento, che avverrà in un momento successivo, ma di una visita guidata al cantiere di Palazzo Guiccioli, dove per ragioni di sicurezza solo un ristretto numero di persone potranno accedere in questa occasione.

19 aprile | Visite a Palazzo Guiccioli e Franco Nero rivive Lord Byron

Molti, evidentemente, e non solo a Ravenna e in Emilia Romagna, attendono con molto interesse di conoscere questi nuovi così importanti musei: si tratta di una grandiosa dimora valorizzata e restituita all’antica dignità grazie ad anni di interventi. La messa in sicurezza e il restauro dell’antico complesso ravennate sono giunti a conclusione. Nelle magnifiche sale così recuperate anche negli aspetti originari e valorizzate sono già al lavoro esperti e tecnici per  allestire il percorso espositivo del Museo Byron e del Risorgimento che, con il Piccolo Museo di Bambole – Collezione Graziella Gardini Pasini- costituiranno  l’offerta del nuovo complesso museale voluto e realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, i cui proventi derivano innanzitutto dai dividendi della partecipazione nella Cassa di Ravenna presieduta da Antonio Patuelli.

Visto l’interesse sollevato dalla possibilità di visitare il Palazzo, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri ha deciso di allargare l’opportunità anche nella giornata del 20 aprile. Sempre previa prenotazione https://www.palazzoguiccioli.it/prenotazione/ sul sito del nuovo complesso museale, sarà possibile partecipare alle viste guidate a Palazzo Guiccioli anche il 20 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16.

Le visite a cantiere aperto saranno guidate dal gruppo di lavoro dell’Unità di progetto. Poter accedere agli ambienti appena ultimati e in attesa delle operazioni di allestimento del Museo Byron è un’occasione speciale e per molti versi irripetibile. A raccontare gli spazi e le questioni metodologiche affrontate nel corso del restauro saranno le voci dei protagonisti del progetto di recupero e di rifunzionalizzazione:Patrizia Magnani e Maurizio Scarano, per Aurea progetti di Ravenna, Ada Foschini e Costantino Benini, per Laboratorio di restauro di Ravenna, Claudia Giuliani e Donatino Domini, curatori del progetto museografico.

Nessuna ulteriore possibilità potrà essere offerta, per non interferire con i lavori di allestimento dei nuovi spazi museali.
La scelta del 19 aprile è collegata alla celebrazione del secondo Centenario della morte di Lord Byron che Ravenna celebra nella sua veste di sede per l’Italia della Byron Society. Nella giornata del 19, oltre alle visite guidate a Palazzo Guiccioli, è previsto, in mattinata un incontro con la stampa, presenti il Presidente della Fondazione Ernesto Giuseppe Alfieri, il Presidente della Cassa di Ravenna Antonio Patuelli, il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale e la direttrice del Complesso Museale Alberta Fabbri. L’incontro consentirà di celebrare il bicentenario della morte di Byron e di dar conto dello stato dei lavori di allestimento museale degli ambienti restaurati di Palazzo Guiccioli e di annunciare le importanti collaborazioni che si stanno concretizzando intorno al nuovo Complesso Museale.
In serata, alle 21.00, nella Basilica di San Francesco, Byron e la sua attività poetica saranno affidate a Franco Nero, che darà voce alla affascinante vicenda byroniana, tratteggiando la sua permanenza in Palazzo Guiccioli a fianco della bellissima Teresa Gamba, poi la sua fuga verso il Granducato di Toscana, la Liguria e infine la Grecia, dove trovò la morte. Ma anche gli infiniti caroselli amorosi, le passioni, gli ideali di un uomo che con il suo mito ha sedotto intere generazioni. E con l’uomo, il poeta, del quale Franco Nero leggerà pagine intense.
Persona colta, curiosa, aperta, Franco Nero è perfetto per il ruolo di Byron.
La serata, promossa dalla Fondazione, è a ingresso libero, fino a esaurimento posti.


Ufficio Relazioni esterne la Cassa Spa
Corrado Piffanelli
cpiffanelli@lacassa.com
 
Ufficio Stampa Studio Esseci
di Sergio Campagnolo
referente Simone Raddi
simone@studioesseci.net

Milano: In occasione del Fuorisalone | “MCM WEARABLE CASA – The Ultimate METAVERSE experience”

I Metaversi sono una frontiera in larga parte inesplorata, una fusione ibrida tra il mondo fisico e virtuale che unisce progettazione, tecnologia, marketing ed espressività. In questi mondi digitali, le persone possono incontrarsi, conoscersi, interagire fra loro, ma anche giocare, acquistare, usufruire di nuove forme d’arte e d’intrattenimento.

“MCM WEARABLE CASA
The Ultimate METAVERSE experience”
Progettato da Atelier Biagetti con Vitruvio Virtual Reality
 
Si presenta alla Milano Design Week 2024 l’ultimo
METAVERSO PER FASHION E DESIGN di Vitruvio Virtual Reality

Fino al 20 aprile 2024
LOM – Locanda Officina Monumentale – Via Galileo Ferraris 1, Milano
Palazzo Cusani – Via Brera 13-15

Prende il nome di “MCM WEARABLE CASA. The Ultimate METAVERSE experience“, l’ultimo metaverso presentato da Vitruvio Virtual Reality in occasione della Milano Design Week 2024. Infatti, fino a sabato 20 aprile, il team di VVR – composto da Alessandro Agostini, Simone Salomoni e Ubaldo Righi – apre eccezionalmente le porte della sua nuova sede situata in Via Galileo Ferraris 1, all’interno di LOM – Locanda Officina Monumentale, per presentare i suoi ultimi metaversi per fashion e design realizzati su Spatial.

“MCM WEARABLE CASA. The Ultimate METAVERSE experience”, designed by Atelier Biagetti and Vitruvio Virtual Reality e parte integrante della mostra Wearable Casa nella quale verrà presentata la collezione design disegnata da Atelier Biagetti per MCM che si terrà a Palazzo Cusani durante la design week 2024. Uno spazio virtuale in cui ogni oggetto della nuova collezione casa MCM Wearable Casa di Atelier Biagetti diventa magico, gli oggetti cambiano funzione, materiali, dimensioni e abbracciano l’idea di uno spazio senza confini. Vitruvio Virtual Reality ha creato un gioco virtuoso e coinvolgente nel quale è possibile indossare gli outfit virtuali MCM e seguire percorsi inaspettati dove raccogliere oggetti fantastici e scoprire le aree riservate alla community MCM Wearable casa.

Per la settimana del Salone del Mobile – Fuorisalone di Milano, Vitruvio Virtual Reality – fra le più solide realtà italiane operanti nella realizzazione di esperienze di realtà virtuali e metaversi, con all’attivo partecipazioni a festival e concorsi dedicati a questi linguaggi innovativi – offre l’opportunità unica a visitatori ed esperti in materia di tuffarsi nel mondo del metaverso e di approfondire tematiche e utilizzi inerenti le nuove forme di intrattenimento, con uno sguardo orientato in particolare ai settori produttivi della moda e del designAlessandro Agostini, CEO di Vitruvio Virtual Reality, racconta: “Negli ultimi 2 anni abbiamo studiato e ci siamo specializzati per affrontare le richieste qualitative a cui dovremo rispondere nei prossimi anni. Nel nostro studio oltre a programmatori e modellatori 3d ci sono architetti di spazi digitali, designer di oggetti digitali, paesaggisti per mondi digitali e anche modellisti digitali in grado di riprodurre virtualmente i capi e gli accessori in modo credibile e realistico. Da tempo con i miei collaboratori mi interrogo per capire se il nostro studio può avere una collocazione formale tra gli studi di design, creativi o altro.”

Ricordiamo inoltre che nella stessa sede è possibile esplorare anche il cosiddetto VVR Fashion Metaverse, uno spazio virtuale in cui arte, moda, architettura e tecnologia si fondono dando vita ad un progetto digitale di interior design dedicato al fashion e al luxury. Questo spazio può ospitare sfilate ed eventi digitali e allo stesso tempo una vetrina dove proporre abiti e accessori digitali e fisici, indossabili dagli avatar o acquistabili in e-commerce per essere indossati fisicamente. Come tutti i metaversi è basato sulla interoperabilità tra attività reali e attività virtuali ed una infrastruttura digitale scalabile, persistente ed interconnessa, incentrata sull’interazione in tempo reale di persone che possono lavorare, socializzare, giocare, vendere e acquistare. VVR Fashion Metaverse è inoltre stato finalista al concorso internazionale promosso dalla rivista statunitense “Interior Design” per la progettazione di spazi digitali nella categoria Built – experiential.

Il nuovo studio professionale gestito da VVR, interamente dedicato e specializzato in progetti metaversirealtà aumentata e virtuale e le nuove tecnologie, per questa settimana rimarrà aperto ogni giorno dalle 11.00 alle 17.00, permettendo a pubblico e addetti ai lavori di immergersi – sia in modalità desktop sia attraverso i visori per la realtà virtuale immersiva – negli ultimi metaversi realizzati da VVR.


TITOLO: METAVERSI PER FASHION E DESIGN
NUOVA SEDE DI VITRUVIO VIRTUAL REALITY: LOM – Locanda Officina Monumentale, via Galileo Ferraris 1, Milano
TITOLO: “MCM WEARABLE CASA. The Ultimate METAVERSE experience”
DOVE: Palazzo Cusani, Via Brera 13-15
QUANDO: Fino al 20 aprile 2024
ORARI: Da lunedì a sabato dalle 11.00 alle 17.00
Giovedì 18 aprile dalle 11.00 alle 21.00

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Venezia: Milena ZeVu. Silent Supper

In concomitanza con la 60esima Biennale d’Arte di Venezia, l’artista Milena ZeVu presenta per la prima volta al pubblico il progetto Silent Supper, in una retrospettiva ospitata nell’antico quartiere veneziano di Castello. La mostra, curata da Nina Vagic, sarò inaugurata il 17 aprile, presso lo spazio espositivo di Venice Art Projects al 994 di Fondamenta S. Anna, e resterà aperta fino a Novembre 2024.

Milena ZeVu. Silent Supper
A cura di Nina Vagic
In collaborazione con Dot in Circle


Inaugurazione mercoledì 17 Aprile 2024, ore 18,30
Preview martedì 16 Aprile 2024, ore 18,00

Ambientato 60 anni nel futuro, Silent Supper si sviluppa come un suggestivo lavoro video della durata di 10 minuti. Nato come registrazione dal vivo di una performance realizzata dall’artista nel 2023, il progetto esplora le implicazioni dell’Intelligenza Artificiale avanzata sull’esistenza umana. L’anno rappresentato è il 2084, e il video si concentra sulla rappresentazione di una mensa. L’artista si presenta in un’azione corale circondata da 11 performer, che insieme a lei partecipano ad una cena restando completamente in silenzio per tutto il tempo.

Al centro della sua indagine ZeVu colloca una riflessione sulla tecnologia avanzata e il suo ruolo nei rapporti umani. Nonostante l’artista sostenga lo sviluppo di tecnologie come l’IA e ne colga i valori positivi, è ugualmente preoccupata per la sua implementazione non regolamentata e il potenziale impatto sulla creatività umana, sui valori, sul benessere economico e spirituale, e sul nostro senso complessivo di scopo.

La curatrice e critica d’arte Nina Vagic ha dichiarato: “Ciò che colpisce particolarmente in questo lavoro è l’assenza di comunicazione verbale, poiché gli attori sono incoraggiati a connettersi nel silenzio. Questa interazione silenziosa esemplifica splendidamente la socialità innata degli esseri umani e la natura spontanea del legame umano che urge essere preservato. L’artista ci invita a interrogarci sul prezzo che paghiamo adattandoci al paesaggio tecnologico in continua evoluzione. ‘Silent Supper’ ci spinge a riflettere sulla possibilità di trovare un equilibrio armonioso tra l’abbracciare il progresso tecnologico e la preservazione del nucleo della nostra umanità”.

ZeVu ha condiviso la sua visione sull’opera: “Scollegati dalla natura nelle nostre vite frenetiche e rumorose, bombardati di informazioni, abbiamo perso il nostro scopo e una percezione più profonda di noi stessi. Le nostre voci si assopiscono nella folla e diventano irrilevanti… diventiamo una massa disciplinata, lontana da individui illuminati. Il silenzio è il primo passo nel nostro viaggio verso noi stessi.”

La mostra Silent Supper rimarrà aperta al pubblico da aprile a novembre 2024 presso lo spazio Venice Art Projects al 994 di Fondamenta S. Anna, Castello (Venezia).

Milena ZeVu è un’artista concettuale multimediale, nata a Belgrado, dove si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti. Come artista è attiva dal 2001. Il suo lavoro creativo include performance, opere video, nonché dipinti e sculture.
Milena è la creatrice del concetto di ArtWalks, in cui sperimenta con varie tecniche e forme d’arte, tramite body art, installazioni, opere video, fino alle performance pubbliche e all’uso delle ultime tecnologie. L’espressione creativa di Milena va oltre i confini convenzionali, assumendo anche il ruolo di libero pensatore e attivista. Attraverso l’esplorazione di temi fondamentali e interrogativi intriganti, affronta le domande e i temi essenziali che plasmano la nostra vita quotidiana. Utilizzando la sua arte come strumento, ridirige la nostra attenzione verso gli aspetti cruciali dell’esistenza umana.

www.milenazevu.com | IG: @milena.zevu


Milena ZeVu. Silent Supper
A cura di Nina Vagic
17 Aprile – 24 Novembre
Venice Art Projects, 994 Fondamenta S. Anna, Castello, Venezia
Orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 12.00 alle 19.00
www.silentsupper.com

Contatti per la stampa:
Carlotta Mazzoli – info@bwcontemporary.it

4^ Biennale Disegno Rimini – Rimini sommersa al Grand Hotel

Il fascino del Grand Hotel offre la cornice ideale per l’esposizione “Rimini sommersa” con le opere fantascientifiche di Samuele Grassi, illustratore riminese tra i protagonisti della quarta edizione della Biennale del Disegno di Rimini dal 4 maggio al 28 luglio, diretta da Massimo Pulini.

4^ Biennale Disegno Rimini
 
Mostra
RIMINI SOMMERSA
I disegni subacquei di Samuele Grassi
Rimini, Grand Hotel di Rimini
4 maggio – 28 luglio 2024

A cura di Sabrina Foschini

La “Rimini sommersa” di Samuele Grassi è una città allagata, un’Atlantide a metà, dove parte delle costruzioni ancora affiorano in superficie, mentre la base dei monumenti e delle strade è abitata da creature preistoriche o mostruose, per effetto di un disgelo globale, un futuro distopico dove la catastrofe è resa nella leggerezza divertente del fumetto. Sopra e sotto la superficie dell’acqua si possono intravedere le costruzioni identitarie della città, come il Tempio Malatestiano, il ponte di Tiberio o elementi della nostra storia balneare e contemporanea quali il Rock Island o il centro Flaminio. Dal suo luogo natale, che sarà oggetto della mostra, l’artista riminese ha recentemente avviato un itinerario italiano di città sommerse, in un ideale viaggio fantastico tra passato e futuro, tra storia e immaginazione.

Questo viaggio a disegni, di Samuele che nei suoi ultimi incarichi ha anche realizzato la mappa della città per il libro “80 Rimini” di Maurizio Maria Taormina, ed. Bookstones e le copertine della rivista di architettura “The Book” di A+Studio, non poteva che partire dal Grand Hotel, un edificio mitico della vacanza, catalizzatore di sogni e di memorie illustri.


Samuele Grassi: Jurassic Rimini, 2022

12 mostre, presenze internazionali, mostre storiche e il Cantiere Disegno

Dai taccuini di Felice Giani a quelli di Mattotti, dagli acquerelli settecenteschi al Novecento di Thayaht, dalle incisioni di Piranesi ai disegni di Morandi, Fontana, Fautrier per giungere agli artisti contemporanei – Torna a Rimini la Biennale del Disegno con la quarta edizione dal titolo: “Ritorno al Viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza” che, dal 20 aprile al 28 luglio, apre 12 mostre in contemporanea – Protagonisti i luoghi simbolo della città: dal Museo della città a Castel Sismondo, dalla Biblioteca Gambalunga al Palazzo del Fulgor, al Grand Hotel.

Dopo la parentesi causata dal Covid-19, torna a Rimini la Biennale del Disegno, organizzata dal Comune di Rimini.

Questa quarta edizione, dal titolo “Ritorno al Viaggio, dal Grand Tour alla fantascienza”, si terrà dal 20 aprile al 28 luglio, con il suo format di mostre dislocate nelle diverse sedi istituzionali: Museo della Città, Biblioteca Gambalunga, Palazzo del Fulgor e Castel Sismondo. Inoltre il Circuito Open, espressione del dialogo diretto e interagente con la città e il suo territorio, che comprende altre esposizioni in spazi privati e pubblici (gallerie, studi d’artisti e d’architettura, librerie).

12 mostre in contemporanea espongono 1.000 disegni che provengono dall’Accademia Reale di San Fernando di Madrid e dai Fonds Regionale d’Art Contemporain de Picardie, da importanti collezioni private come i disegni di Morandi, Fontana e Fautrier, che spaziano dai taccuini di viaggio di Felice Giani a quelli di Lorenzo Mattotti dalle incisioni di Piranesi al Novecento di Thayaht. E ancora dai Carteles del cinema cubano ai disegni del primo film d’animazione italiano “La Rosa di Bagdad” per giungere agli artisti contemporanei che espongono nel Cantiere Disegno.

Il tema di questa edizione, curata da Massimo Pulini, è il Ritorno al viaggio come esito e ispirazione, ma anche come registrazione e contaminazione dal presente al passato. Quel che hanno prodotto gli artisti in questo tempo epocale, ma anche quello che, nei secoli passati, hanno espresso grazie ai viaggi, come durante la stagione del Grand Tour (il lungo viaggio nell’Europa continentale intrapreso dai ricchi dell’aristocrazia europea a partire dal XVIII secolo e destinato a perfezionare il loro sapere) preso a stella polare di questa ripartenza della Biennale.

La formula dell’evento è quella già sperimentata nelle precedenti edizioni, composta da un corollario di esposizioni parallele e congiunte, incontri con specialisti, studiosi e giornalisti, reading, conferenze, performance, lezioni, art talk, atelier didattici attorno al disegno in tutte le sue accezioni.


Info: www.biennaledisegnorimini.it
 
Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Tel. +39 049.663499 | Rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net
 
Ufficio Stampa Comune di Rimini
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