Una colazione equilibrata

 

Leggiamo dovunque quanto sia importante fare una buona prima colazione, sana ed equilibrata. Anche chi costretto a seguire una dieta ipocalorica sa bene che occorre assicurare all’organismo la giusta energia per affrontare una nuova giornata di lavoro, di incontri, di impegnativi sorrisi. Siamo andati a cercare nel web chi ci potesse offrire consigli e ricette gustose per una colazione dietetica e naturale, convincendoci a rinunciare a qualche tentazione per non ingrassare.

TUTTOGREEN: COLAZIONE SANA E NATURALE: CONSIGLI E RICETTE

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Tienimi per mano al tramonto

 

Tienimi per mano al tramonto,
quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…

Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto…

Tienimi per mano…
portami dove il tempo non esiste…

Tienila stretta nel difficile vivere.

Tienimi per mano…
nei giorni in cui mi sento disorientato…
cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate…

Tienimi la mano,
e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te…

Tienimi per mano e non lasciarmi andare…
mai…

(Herman Hesse)

ENCICLOPEDIA TRECCANI: HERMAN HESSE

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Siamo a Roma? Beviamoci un caffè

Come lo ordiniamo questo nostro caffè? Espresso? oppure macchiato, ristretto, doppio, con schiuma, corretto, con panna,, lungo, freddo, affogato, mocha, doppio, americano. Che ne dite se ci prendiamo un cappuccino? Meglio: ordiniamo un caffellatte. Se ci troviamo a Roma (ma questo vale anche per tante altre città italiane) potremmo seguire i consigli degli “esperti” che hanno elaborato la tabella qui sotto.

Vuoi che gli “esperti” sull’argomento di diano le delucidazioni giuste, qualora dovessi andare a Roma? clicca qui

Questa mattina ho letto…

 

L’articolo è uscito su 100NOVE del 08 giugno 2017. Il prof. Felice Irrera recensisce il libro di Nino Ioli e Giovanni Molonia su Salvatore Cappellani, figura illustre di medico e fondatore della Clinica oggi a lui intitolata. Nel libro un saggio di Sergio Bertolami sul villino che Cappellani si era fatto progettare da Camillo Puglisi Allegra e che non è mai stato edificato.


Clicca per ingrandire e leggere l’articolo.

Caleidoscopio

 

L’editore che si rivolge al lettore è R. Streglio di Torino, nel 1904. Lo fa con humor, dal momento che introduce un libro di racconti umoristici, intitolato “Caleidoscopio” di I.M. Palmarini. Il problema morale per noi che vi proponiamo questa lettura spiritosa, ma così veritiera, è che noi il libro lo abbiamo scaricato gratuitamente da Internet, essendo ormai decaduti i diritti d’autore. Eppure, a ben riflettere, vedete come il problema della vendita di un libro si presentava anche in tempi per noi tanto lontani. Solo che allora, centotredici anni fa, i libri li compravano e poi, tanto desiderosi di leggerli, se li passavano di mano in mano. Oggi rimarrebbero nel magazzino del povero editore. Forse è per questo che hanno inventato l’On demand?

 

UN MOMENTO
(Dialogo fra il lettore e l’editore)
— Caro lettore prima di leggere questo libro devi farmi una solenne promessa.

— Cioè?

— Giura sugli avi tuoi, che non presterai questo libro!

— Toh, e perché?…

— Te lo spiego subito. Quando si presta un libro si commettono due cattive azioni: la prima verso sé stesso privandosene… per sempre! libro prestato, libro donato. L’altra verso il prossimo; difatti quando presti un libro di amena lettura — romanzo, versi, novelle, ecc. — tu commetti un furto.

— Oh, oh, un furto?…

— Né più, né meno: un furto! Per la semplice ragione che la persona a cui avrai prestato il libro, non spenderà più la lira, o le due lire, per comprarlo, e in tal modo tu sei causa che tutta una categoria di lavoratori: autore, editore, stampatore, legatore, libraio, ecc. siano privati di quella minima parte di compenso sul quale hanno diritto; mentre forse chi risparmia la spesa modesta del libro, spende cento lire in un capriccio…

Puoi calcolare che in Italia un libro di cui si vendano 1000 copie, ha sicuramente 5000 lettori. Ora se tutti avessero comprato il volume — e costano così poco in Italia! — non 1000 ma 5000 copie se ne sarebbero vendute. Ora giudica tu che altra vita, che altro incoraggiamento ne verrebbe alla nostra letteratura, la quale vive anch’essa… dell’aiuto del pubblico.

Vedi, basterebbe che non si prestassero libri per sentire subito un soffio di vita rigogliosa nella nostra letteratura… Sei persuaso?

— Per bacco, hai ragione!

— Dunque, giuri?

— Parola d’onore, non lo presterò!

— Grazie!

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