Le tavole originali dei maestri del fumetto

 

Proviamo a sfogliare questo catalogo d’asta, non per acquistare tavole e illustrazioni originali dei grandi maestri del fumetto; ma per provare a conoscere questi grandi disegnatori, a partire dal 1890. Scopriremo tanti modi di esprimere la loro arte e tante storiche pagine domenicali dei grandi quotidiani internazionali. Ci soffermeremo sulle pagine dei volumi dedicati a tutte le età, a cominciare dall’infanzia, come le belle illustrazioni di Filippo Filiberto Scarpelli elaborate ad inizio del Novecento e tanti altri autori a seguire.

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

Un manuale di fotografia per gli appassionati

 

Quello che presentiamo è la versione ampliata, corretta e aggiornata del manuale di fotografia digitale che Diego Rosato ha pubblicato nel 2013. Il testo si può scaricare, a vantaggio degli appassionati che nella fotografia cercano emozioni da restituire attraverso immagini. Diego è un buon compagno di lavoro, perché accompagna passo passo i suoi lettori nella spiegazione di quest’arte affascinante quanto complessa, ricordando la sua apprensione quando l’apprendista era lui. 

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

Un veloce manuale sulla Street photography

 

Un veloce manuale di arte fotografica ce lo propone il suo stesso autore, Diego Rosato. E chi vuole, lo può anche scaricare e nelle ultime pagine è corredato di link che rimandano a specifici siti. Scrive Diego nella sua prefazione che dopo aver aperto il proprio sito Web dedicato espressamente alla fotografia ha cominciato a scrivere una serie di articoli sulla Street photography e, una volta completati, ha pensato di riorganizzarli in un piccolo libro di approfondimento, quale veloce guida di base. Certo non è un’opera esaustiva, visto che nessun lavoro sull’argomento potrebbe essere tale; ma è certamente una buona base di partenza per cominciare una nuova passione.

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

L’arte della cucina nella tradizione napoletana

 

«Una cucina antica, amata, ricercata – scrive Giuseppe Trincucci nella prefazione – come quella proposta da Marinella Penta de Peppo potrebbe essere la scialuppa di salvataggio per salvarci da un possibile naufragio, soprattutto morale, che ci attende forse dietro l’angolo». Marinella inizia il suo libro con inflessibili prescrizioni di bon-ton che sanno di antico, forse di sorpassato, ma in realtà riportano a uno stile di vita, di comportamenti, che dettati dalle buone maniere divengono oggi, fra chi intende, un fattore di successo, non solo a tavola, ma nella vita. E poi ci sono le ricette. Sono quattrocento in questo libro e fra queste potremmo sceglierne una a caso e leggerla, come se si gustasse quella vivanda. Per cui ci viene da domandare: come resistere alla preparazione di un ragù, che un tempo solo la domenica si poteva gustare, dopo un rito preparatorio che durava ore. Condiva quei primi piatti, fatti in casa, rigorosamente preparati con ingredienti super-selezionati e iper-biologici. E a seguire, piatti di carne che trasferivano i loro sapori e la loro fragranza attraverso un effluvio di odori che invadeva tutta la casa. Anzi tutte le case, perché non c’era ceto sociale che, tanto o poco, non prospettasse questa filosofia di vita casalinga.

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

Viaggio tra i grandi vini di Sicilia

 

Si tratta di un volume di 300 pagine, edito in elegante edizione cartonata e da noi riproposto quale ebook. Andrea Zanfi, come già fatto in occasione di una precedente pubblicazione, ha voluto ancora una volta avvicinarsi e raffrontarsi al mondo del vino, con la sua scrittura un po’ atipica, cercando di descrivere il “cuore pulsante” dell’enologia siciliana. Scrive lo stesso autore nella prefazione: «La Sicilia mi sembrava perfetta, aveva i requisiti giusti, con alle spalle la più importante storia vitivinicola del Mediterraneo, che aveva avuto origine ancor prima dello sbarco dei Greci nell’VIII secolo a.C., una storia che era stata protagonista delle pagine di volumi di scrittori e poeti che nei secoli avevano cercato di captarne i mutamenti; testi che raccontavano di miti e leggende che su quest’isola si erano sviluppati intorno alla vite, al vino, miriadi di informazioni che nel tempo avevano modificato il comportamento dei vignaioli siciliani, narrazioni che avevano, non solo arricchito le loro conoscenze tecniche, ma descritto piacevolmente le viti, le consuetudini e le pratiche sociali intorno al loro modo di interpretare il vino».

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

La cucina monacale di Fratel Victor-Antoine

 

Per lungo tempo i monasteri hanno conservato, non soltanto manoscritti, ma anche le antiche tecniche agrarie. Tecniche sviluppate applicandole alla produzione di medicamenti e farmaci, alla fertilità dei suoli, al miglioramento degli alimenti che costruirono le fondamenta delle cosiddette “cucine locali”.

La Regola di San Benedetto prevedeva un pasto al giorno, ma nella pratica un’applicazione più elastica rimetteva al giudizio dell’abate aggiungere qualche cosa, se lo avesse ritenuto opportuno. Dopo tutto, occorreva nutrire il corpo nel modo più adeguato a meglio servire il Signore Dio Nostro. Non solo i momenti di digiuno e i giorni di magro scandivano la vita dei monasteri. Nel corso delle feste alimenti e bevande aumentavano in quantità e in ricercatezza culinaria. D’altra parte, abati e badesse, monaci e suore, erano spesse volte figli della nobiltà locale, che non per caso, anziché un palazzo, abitavano un convento. Certo, vi erano pure i figli dei mezzadri, ma loro attendevano, zappa in mano, alla cura dei campi, oppure delle stalle e nel caso migliore delle cantine.

Anche le cucine erano affidate a loro fraticelli o monachelle che conoscevano l’arte di rielaborare gustosi piatti, tramandati oralmente o scovati dai colti amanuensi nei vecchi codici manoscritti. Ecco, dunque, che appunti e ricette sono giunti a noi. Col tempo, le pietanze salutari, si arricchirono di sapori grazie all’uso delle spezie e di invenzioni per la lunga conservazione. Nel libro che vi proponiamo si troveranno numerose preparazioni per soddisfare ogni curiosità.

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE IL TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

 

Il menu vegano per il pranzo di Natale 

 

“Natale vegano 2017” è un menu realizzato espressamente per i golosi che seguono uno stile di vita basato realmente su risorse alimentari non provenienti dal mondo animale. Il testo in formato iBook è distribuito gratuitamente per diffondere questa particolare cultura. Non teorizzazioni ideologiche, ma vere e proprie ricette. Dall’iBook e possibile raggiungere il sito dei vegani golosi, che si naviga in rete così da conoscere tante altre squisitezze. In questo libro che presentiamo scopriamo un pranzo da gustare per le feste. La redazione assicura che chi ben comincia è a metà dell’opera, ma l’antipasto, il primo, il secondo e il dolce, si concluderanno sicuramente con un corale Wow, perché vi possiamo assicurare la fantasia davvero non manca. Il libro è accompagnato da video dove è possibile seguire la preparazione delle ricette da gustare, sughi ghiotti, consigli preziosi, link alle pagine speciali di Natale sul web: una moltitudine di sollecitazioni che potranno guidare verso una nuova esperienza e, magari, decidere di condividere una filosofia di vita.

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE IL TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

 

A Natale riscopriamo i “Gusti di Sicilia”

 

“Gusti di Sicilia” è una rivista che si occupa di mettere in luce quelle che sono le memorie gastronomiche della bellissima isola. Noi di Experiences ripeschiamo dalla collezione in rete il numero del Natale di due anni fa, che presenta una serie di piatti derivati dalla tradizione delle feste. Piatti che suscitano emozioni, legati non solo al sapore, ma anche a tutto ciò che il gusto riesce a richiamare alla memoria. I sapori fondamentali dei cibi sono quattro: il dolce, l’amaro, l’acido e il salato. Dalla loro combinazione nascono un’infinità di variazioni, che si sono protratte nel tempo: un lungo cammino storico, che merita non solo di essere divulgato, ma soprattutto (attraverso appropriate preparazioni) gustato. In altri termini, anche questo è un modo di “gustare” la Storia.

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE LA VISIONE A TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN 

 

 

La cucina italiana e la sua tavola in festa

 

“La Cucina Italiana” è una storica rivista nata a Milano il 15 dicembre 1929, con lo scopo di valorizzare e divulgare la tradizione culinaria nazionale. Dal 2014 è editata dall’americana Condè Nast. Pubblica in media 1000 ricette nuove all’anno. Duo punto di forza è che autentici chef sperimentano, preparano e testano, con il contributo della redazione, aspetto e gusto dei nuovi piatti. Tutto ciò naturalmente nel rispetto della tradizione, ma anche considerando ed esaltando i prodotti del territorio, nonché la stagionalità. Sotto Natale la rivista presenta ogni anno una serie di ghiottonerie, belle da vedersi e soprattutto da gustarsi. Sicuro sarà il successo, attribuito dai commensali a coloro che fra i fornelli saranno capaci di mettere in pratica le ricette suggerite. Noi vi proponiamo il numero del Natale passato, per arricchire la tavola del Natale presente unitamente alle proposte che i lettori troveranno nel nuovo numero natalizio in edicola. Come scriveva l’antropologo Piero Camporesi – il quale, con un sapiente connubio fra scrittura erudita e documenti, ha dedicato molti dei suoi libri universitari alla cucina tradizionale – l’augurio migliore è che si possa ancora trovare “nelle vivande… l’alfabeto minuto e sotterraneo affidato ai sensi (il gusto l’olfatto) che conducono, nel profondo, all’anima odorosa delle cose”.

PER OTTIMIZZARE LA LETTURA, UTILIZZATE LA VISIONE A TUTTO SCHERMO CON IL TASTO FULLSCREEN