Venezia, Palazzo Albrizzi-Capello: Michele Rosa al Grenada Pavilion
- Biennale Arte Venezia 2024

Michele Rosa, artista scomparso nel 2021 all’età di 96 anni, sarà presente per la 60° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia al Grenada Pavilion, ospitato nelle sale di Palazzo Albrizzi-Capello con il progetto No man is an island a cura di Daniele Radini Tedeschi, all’interno del Collettivo The Perceptive Group. 

Michele Rosa al Grenada Pavilion

60. Esposizione Internazionale d’Arte Venezia
GRENADA PAVILION
No man is an island


Palazzo Albrizzi-Capello | Cannaregio 4118 – Venezia
20 aprile – 24 novembre 2024

Il titolo della mostra, che vede la partecipazione di numerosi artisti tra cui il citato collettivo, trae origine da una citazione di John Donne: “Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del continente… la morte di ogni uomo mi sminuisce, perchè sono coinvolto nell’umanità“. 

L’esposizione tende ad approfondire la tematica proposta dal curatore nonché il tema generale scelto da Adriano Pedrosa, Stranieri Ovunque: dare un volto collettivo all’umanità, senza divisioni o separazioni, a tal punto che la morte di un uomo diventa lutto interiore di ognuno. 

The Perceptive Group è un collettivo di artisti, alcuni residenti in Grenada, altri internazionali come Bollani, Feofeo, Carlo Ciucchi Picchio, Fiorangela Filippini, Gina Marziale, Silvana Mascioli, Luca Ripamonti, Michele Rosa, Salvatore Scaramozzino, Emilio Sgorbati, Fedora Spinelli, orientati a una ricerca pittorica, scultorea, fotografica, dove l’individualità di ciascuno si fonde in un contesto comunitario e collettivo. 

All’interno del Padiglione, pertanto, si ricorderà la figura di Michele Rosa quale artista che ha sempre incarnato perfettamente i valori di impegno, competenza, abnegazione, evidenziandone il lungo percorso artistico e professionale. Infatti Michele Rosa è stato artista, gallerista e critico. Tra le mostre più importanti ricordiamo quelle a Roma al Palazzo delle Esposizioni e al Palazzo dei Congressi, oltre che a Parigi, Lussemburgo e Varsavia. 

Il suo approccio realistico si concentrava sulla descrizione della vita quotidiana e sulla cattura di cambiamenti epocali nell’architettura, nella tecnologia e nell’economia. Nel corso di sessant’anni, la sua arte ha esplorato varie questioni sociali, dai tranquilli centri urbani alla frenesia dell’industrializzazione, riflettendo sulla tensione tra realismo e romanticismo, trascendendo i confini tra paesaggio e rappresentazione umana e partecipando attivamente agli eventi della vita artistica e culturale. 

I suoi ultimi lavori, risalenti alla fine del secondo ventennio del nuovo secolo, mostrano la sua passione per l’analisi continua, la ricerca e la sperimentazione, fondendo elementi tradizionali con oggetti di scarto.


INFO
GRENADA PAVILION
No man is an island
Sede: Palazzo Albrizzi-Capello, Cannaregio 4118
Commissario: Susan Mains
Curatore: Daniele Radini Tedeschi

Artisti: Frederika Adam, Breakfast, Jason deCaires Taylor, Antonello Diodato Guardigli (ADGART), Alma Fakhre, Suelin Low Chew Tung, Gabriele Maquignaz, Lorenzo Marini, Benaiah Matheson, The Perceptive Group, Nello Petrucci
The Perceptive Group: Bollani, Feofeo, Carlo Ciucchi Picchio, Fiorangela Filippini, Gina Marziale, Silvana Mascioli, Luca Ripamonti, Michele Rosa, Salvatore Scaramozzino, Emilio Sgorbati, Fedora Spinelli. 
Grenada Pavilion
https://grenadavenice.org

Fondazione Michele Rosa
www.rosamichele.it

Ufficio stampa per la Fondazione
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
tel 349 494 5612 – roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Kazakistan alla 60° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia

Padiglione della Repubblica del Kazakistan alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Location: Padiglione della Repubblica del Kazakistan, Biennale Arte 2024 presso l’Edificio Storico del Museo Storico Navale, lo spazio viene messo a disposizione per la prima volta per l’esposizione di un padiglione nazionale.

Jerūiyq: Journey Beyond the Horizon 
Padiglione della Repubblica del Kazakistan
alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte

– La Biennale di Venezia 
Museo Storico Navale,
Riva S. Biasio Castello, 2148
30122, Venezia

Commissario: Aida Balayeva, Ministro della Cultura e dell’Informazione
Curatori: Danagul Tolepbay e Anvar Musrepov

La Repubblica del Kazakistan è orgogliosa di presentare il suo secondo padiglione con la mostra “Jerūiyq: Viaggio oltre l’orizzonte” alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra, allestita presso l’edificio storico del Museo Storico Navale, offre una moderna interpretazione dell’antica leggenda di Jerūiyq, ispirata alle leggende kazake e al viaggio visionario del filosofo del XV secolo Asan Kaigy. Commissionata da Aida Balayeva, Ministro della Cultura e dell’Informazione, e curata da Danagul Tolepbay con il co-curatore Anvar Musrepov, la mostra riflette l’impegno del Kazakistan nei confronti del patrimonio culturale e dell’innovazione artistica. “Jerūiyq: Viaggio oltre l’orizzonte” si allinea al tema principale della Biennale Arte 2024 “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”, curato da Adriano Pedrosa, incentrato sul concetto di “Altro” e sulle diverse narrazioni culturali.

Kamil Mullashev, nato nel 1944 a Urumqi, in Cina, è un artista versatile con una presenza globale. Dopo aver studiato a Urumqi e all’Istituto d’arte Surikov di Mosca, oggi vive e lavora ad Astana, in Kazakistan.

Yerbolat Tolepbay, nato nel 1955, figura chiave delle belle arti kazake, vive e lavora ad Almaty, Kazakistan. Celebrato a livello internazionale, le sue opere magistrali sono profondamente legate all’eredità kazaka e gli sono valse l’Ordine del Chevalier francese per le arti e la letteratura.

Saken Narynov (1946-2023) ha vissuto e lavorato ad Almaty, in Kazakistan, combinando le competenze architettoniche e scultoree con la sua passione per la scienza e la filosofia. Le sue opere innovative continuano a ispirare.

Sergey Maslov (1952-2002), figura centrale della scena artistica contemporanea kazaka, ha vissuto ad Almaty. I suoi metodi non convenzionali e la sua arte intrisa di miti hanno lasciato un segno profondo.

The2vvo, con Eldar Tagi, (nato nel 1987) e Lena Pozdnyakova (nata nel 1985), originari di Almaty, ora duo artistico nomade con sede a Berlino. Il loro lavoro integra suono, arti visive e performance.

Anvar Musrepov, nato nel 1994, artista e curatore con sede ad Astana, si occupa di nuovi media, concentrandosi sul futuro e sull’identità. I suoi contributi hanno plasmato in modo significativo la new media art nell’ambiente dell’arte contemporanea locale.

Jerūiyq: Journey Beyond the Horizon alla Biennale Arte 2024  presenta un futuro visionario in cui entità umane e non umane convergono in un’utopia re-immaginata.  Nella nostra epoca di status mondiale postcoloniale e di turbolenze geopolitiche, il fenomeno della migrazione di massa si manifesta come  una tendenza costante. Questo chiama a reimmaginare, a dare voce a narrazioni rimaste invisibili, poco rappresentate e comprese. Ciò richiede la reimmaginazione di narrazioni che sono state invisibili. Questa mostra invita i visitatori a esplorare portali in mondi immaginari, voli spaziali, rituali futuristici e l’intersezione tra topologia e algoritmi. La mostra, che presenta opere di artisti kazaki dal 1979, riflette l’evoluzione del pensiero utopico, del futurismo decoloniale, della spiritualità, del Modernismo e del Cosmismo. 

Jerūiyq: Journey Beyond the Horizon”, una mostra trasformativa che ridefinisce i concetti di arte, cultura e creatività, celebrando il patrimonio culturale del Kazakistan in un contesto globale 


Museo Storico Navale,
Riva S. Biasio Castello, 2148
30122, Venezia


UFFICIO STAMPA
Cristina GATTI
PRESS &P.R.

press@cristinagatti.it

Visite a Palazzo Guiccioli e Franco Nero rivive Lord Byron

Il 19 aprile, potranno finalmente essere per la prima volta aperte le porte, chiuse da decenni, di Palazzo Guiccioli, una delle più importati e imponenti residenze storiche di Ravenna. Potranno così prendere parte al percorso di accompagnamento del recupero del Palazzo ormai alla fase conclusiva del lungo, complicato, intervento di restauro che impegna la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna dal 2011 quando si avviò il percorso di interlocuzione con Comune di Ravenna per l’acquisto dello stabile.

19 aprile | Visite a Palazzo Guiccioli e Franco Nero rivive Lord Byron

La scelta del 19 aprile, non è casuale: il Presidente della Fondazione Ernesto Giuseppe Alfieri l’ha individuata perché coincide con le Celebrazioni del secondo centenario dalla eroica morte di Lord Byron, a Missolungi, in Grecia, il 19 aprile del 1824.

Il grande poeta inglese fu ospite a Palazzo Guiccioli, dove ebbe residenza stabile presso il conte Alessandro Guiccioli e la sua giovanissima consorte Teresa Gamba.

In questi giorni nasce a Ravenna la sede italiana della Byron Society, diffusa in oltre 40 paesi nel mondo, con la denominazione di Italian Byron Society.

Lord Byron sarà il protagonista del Museo Byron, che la Fondazione sta realizzando nell’ala nobile e storica del Palazzo, proprio nelle stanze che furono abitate dal poeta. Nello stesso edificio prende forma anche il Museo del Risorgimento e troverà accoglienza anche il Piccolo Museo di Bambole e altri Balocchi – Collezione Graziella Gardini Pasini. Tre musei riuniti nell’appena costituito Complesso di Palazzo Guiccioli che la Fondazione ha affidato alla curatela di Alberta Fabbri.

Il 19 aprile, sarà possibile visitare le Sale Byroniane di Palazzo Guiccioli dalle 15 alle 18. Per accedervi sarà necessario premunirsi di prenotazione (www.palazzoguiccioli.it).

Le Celebrazioni del Bicentenario di Byron iniziano con questa importate anteprima e con altri eventi pubblici di rilievo. In mattinata, negli Antichi Chiostri, il Presidente della Fondazione Giuseppe Ernesto Alfieri, affiancato dal Presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna e dal Sindaco Michele De Pascale, illustrerà in una conferenza stampa alla presenza delle autorità cittadine, lo stato dei lavori di allestimento museale degli ambienti restaurati di Palazzo Guiccioli, insieme alle collaborazioni che si stanno concretizzando intorno al nuovo Complesso Museale.

Nel pomeriggio seguiranno le visite a Palazzo, su prenotazione.

In serata, alle 21,00, nella Basilica di San Francesco, Byron e la sua attività poetica saranno affidate a Franco Nero, che darà voce alla affascinante vicenda byroniana, tratteggiando la sua permanenza in Palazzo Guiccioli a fianco della bellissima Teresa Gamba, poi la sua fuga verso il Granducato di Toscana, la Liguria e infine la Grecia, dove trovò la morte. Ma anche gli infiniti caroselli amorosi, le passioni, gli ideali di un uomo che con il suo mito ha sedotto intere generazioni. E con l’uomo, il poeta, del quale Franco Nero leggerà pagine intense.

Persona colta, curiosa, aperta, Franco Nero è perfetto per il ruolo di Byron. La serata, promossa dalla Fondazione, è a ingresso libero, fino a esaurimento posti.


Ufficio Relazioni esterne la Cassa Spa
Corrado Piffanelli
cpiffanelli@lacassa.com
 
Ufficio Stampa Studio Esseci
di Sergio Campagnolo
referente Simone Raddi
simone@studioesseci.net

Roma, Von Buren Contemporary: CLASH, mostra personale di Nicola Pucci

Von Buren Contemporary è lieta di presentare CLASH, la mostra personale di Nicola Pucci.
Il movimento e la velocità sono elementi centrali nelle opere di Pucci, dove diverse situazioni vengono rappresentate nel momento in cui qualcosa di improvviso ed insolito irrompe nello spazio, creando un cortocircuito temporale e visuale. Un vero ‘clash’, o scontro, che caratterizza tutte le opere in esposizione.

Von Buren Contemporary presenta
 
CLASH
 
La mostra personale di
NICOLA PUCCI
 
Vernissage
Giovedì 18 Aprile 2024
dalle 18:00 alle 21:30

Testo critico di Gianluca Marziani

la mostra resterà aperta fino al 14 maggio 2024
orari: 11:00-13:30 e 16:00-19:30; domenica e lunedì su appuntamento
 
Von Buren Contemporary
Via Giulia 13, 00186 Roma

Il movimento e la velocità sono elementi centrali nelle opere di Pucci, dove diverse situazioni vengono rappresentate nel momento in cui qualcosa di improvviso ed insolito irrompe nello spazio, creando un cortocircuito temporale e visuale. Un vero ‘clash’, o scontro, che caratterizza tutte le opere in esposizione.
La quiete del quotidiano viene turbata da elementi anacronistici, che squarciano la tela attraverso scie di movimento magnetico che risveglia lo sguardo di chi osserva, obbligato a destarsi dal torpore della consuetudine.
La mostra Clash è divisa in due parti: nella prima sarà presentata una serie di dipinti olio su tela, sei in totale, e nella seconda una selezione di stampe Fine Art che riprendono i quadri più iconici di Pucci. Le stampe sono realizzate su Dibond e modificate dall’artista con interventi pittorici successivi, quindi ogni stampa porta l’intervento artistico diretto e unico di Pucci.

Nicola Pucci è nato a Palermo nel 1966 e vanta una tecnica sapiente consolidata nel tempo. Il suo lavoro è stato esposto in Italia, Gran Bretagna, Francia, Corea del Sud e negli Stati Uniti e ha guadagnato l’attenzione di commercianti d’arte di fama mondiale, come Larry Gagosian, e di intenditori come lo è stato Carlo Bilotti, rinomato collezionista d’arte, oltre a critici italiani del calibro di Claudio Strinati, Philippe Daverio e Gianluca Marziani.

Pucci ha realizzato mostre personali in musei quali Villa Zito di Palermo (2020), il Museo Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto; il Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese a Roma, e la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto. Pucci è stato selezionato nel 2014 come finalista per il Premio Terna, uno dei più importanti premi per la pittura in Italia, e nel 2017 il Comune di Spoleto lo seleziona per il progetto Schermi Urbani, in cui grandi immagini dei suoi lavori rivestiranno vetrine e facciate di palazzi del centro storico. I quadri di Pucci fanno parte di collezioni in Italia e all’estero, tra cui il Museo Carlo Bilotti, la Collezione Fendi, la Collezione Benetton e la collezione privata di Gagosian.

Le opere di Pucci sono spesso la combinazione di più immagini che vengono sintetizzate all’interno di un unico dipinto. Sebbene prenda ispirazione dal Surrealismo e dai lavori di Francis Bacon, Pucci riesce a distinguersi dalle correnti e dai movimenti artistici contemporanei.


Ufficio stampa

Alessandra Lenzi
alessandralenzi.press@gmail.com

Aperte le iscrizioni per la 23° edizione di Concorto Film Festival

Svelata la nuova locandina d’artista, annunciate le date e aperte le iscrizioni per partecipare alla selezione ufficiale della XXIII edizione di Concorto Film Festival, il festival del cortometraggio internazionale di Pontenure (PC), evento che si conferma come una tra le più importanti vetrine a livello europeo per giovani e talentuosi film-maker provenienti da tutto il mondo.

XXIII edizione | 17 – 24 AGOSTO 2024

ELISA SEITZINGER firma l’artwork della nuova edizione

ONLINE la call per partecipare alla selezione ufficiale:

Dal 17 al 24 agosto 2024, nell’oasi verde del Parco Raggio, nel cuore della Via Emilia, Concorto Film Festival presenta otto giorni ricchi di appuntamenti, con centinaia di film in programmazione, numerose anteprime, incontri e momenti di condivisione tra pubblico, attori e registi, frutto di una selezione che di anno in anno ha saputo tenere alta l’asticella della qualità, valorizzando i prodotti più legati alla contemporaneità e alla ricerca visiva.

I dettagli per iscriversi e partecipare alla selezione ufficiale del festival, che ogni anno registra la partecipazione di più di tremila produzioni, sono disponibili al link: concortofilmfestival.com/iscrizioni-concorto-film-festival-2024/ – le iscrizioni si chiudono l’1 maggio 2024 e sono aperte a tutti i tipi di cortometraggi, senza limitazioni riguardo al tema e al genere.

È stata svelata anche la locandina della XXIII edizione di Concorto Film Festival, affidata come consuetudine a un’artista proveniente dal mondo dell’illustrazione: a firmarla è Elisa Seitzinger, che ha reinterpretato secondo il suo stile e la sua sensibilità l’animale simbolo del festival, l’asino che vola.

Esistono animali che vivono tra il mito e la realtà, chi giura di averli incontrati di solito è preso per matto. Eppure, questa fauna fantastica ci spia dai capitelli delle chiese romaniche, dai bracciali lucenti nelle teche dei musei, dai libri miniati delle biblioteche irlandesi. La forza di questa fauna non sta nel realismo, anzi, il contrario. La bidimensionalità li rende ancora più forti, preservando il mistero.

L’asino che vola è l’animale fantastico di Concorto Film Festival, una creatura che fa dell’impossibile il suo possibile. Chiunque abbia salutato l’estate nell’ombra frondosa di Parco Raggio lo conosce. Quest’anno l’asino rinasce dalla china di Elisa Seitzinger. Ne emerge una visione: un asino ieratico, con una codina che ricorda il tira-tende delle nonne, circondato da stelle pirotecniche e da una luna complice silenziosa della sua ascesa. Potrebbe essere una decorazione della serra cinematografica che ogni estate è il teatro delle notti concortiane. Potrebbe essere un’epifania tra le foglie della quercia centenaria. Potrebbe essere, o forse è, il simbolo del nostro sogno che ogni anno si rigenera.

Nelle parole dell’autrice: “Contribuire alla serie dei meravigliosi manifesti delle varie edizioni di Concorto mi ha entusiasmata e così è nato questo nuovo asino alato, un asinello giocattolo, rosso a pois (pettinato effettivamente come una zebra) con zoccoli d’oro e coda di nappa, che si libra in una notte d’agosto, rischiarata da Luna e stelle cadenti per esaudire i desideri di chi sogna ad occhi aperti sotto il cielo del Festival”.

Elisa Seitzinger vive e lavora a Torino, doppia medaglia d’oro 2021 e medaglia di bronzo 2020 e 2021 di Autori d’Immagini, vincitrice del Premio Illustri 2018 – categoria Design e selezionata all’omonimo Festival nel 2019 tra i dieci illustratori più influenti d’Italia, ha esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero e lavora attivamente con i maggiori quotidiani e periodici nazionali e con tutte le principali case editrici italiane, collaborando inoltre con RAI, BBC, National Geographic, Warner Music Group, Adobe, Spotify, Apple Music, Taschen, Salone Internazionale del Libro, Premio Strega, etc.

Nei prossimi mesi sarà svelato il programma completo del festival, che vedrà al suo interno numerosi focus e sezioni con altri film fuori concorso, dedicati a temi, paesi geografici e retrospettive.

Concorto è membro attivo della Short Film Conference (l’organismo che raggruppa i più importanti festival internazionali del cortometraggio) e delegato industry in eventi di settore e numerosi festival. Il festival durante gli anni ha avuto l’onore di avere in competizione film di importanti registi come: Denis Villeneuve, Werner Herzog, Ruben Ostlund, James Franco, Ariane Labed, Chloe Sevigny, Pippo Delbono, Ben Rivers, Laura Bispuri, Antonio Piazza e Fabio Grassadonia.  Hanno fatto parte delle giurie del festival, tra gli altri: Daniele Ciprì, Teho Teardo, MASBEDO, Jacopo Benassi, Monika Bulaj, Tano D’Amico, Christos Massalas, Maya Vitkova, Jacqueline Lentzou.


CONTATTI:
www.concortofilmfestival.com
www.facebook.com/concortofilmfestival
www.instagram.com/concortofilmfestival
info@concorto.com
 
UFFICIO STAMPA:
Daccapo Comunicazione
info@daccapocomunicazione.it
(Marcello Farno) / (Ester Apa)