Oggi a ROMA al MAXXI presentazione del libro sull’artista beneventano di fama internazionale “SENZA LIMITI – Vita e opera di Antonio Del Donno”

Si terrà, oggi, Venerdì 12 aprile 2024, presso il MAXXI di Roma la presentazione del libro “SENZA LIMITI – Vita e opera di Antonio Del Donno” di Simona Lombardi edito dalla elKozeh edizioni.

L’evento, realizzato in collaborazione con l’archivio dell’Artista curato da Alberto Molinari, sarà moderato dal giornalista e scrittore Franco Di Mare, e sarà introdotto dal Presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli.

Interverranno il dott. Angelo Piero Cappello, direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Lorella Pagnucco Salvemini, direttore responsabile AW ArtMag, i critici e storici dell’arte Francesca Barbi Marinetti Generoso Bruno, la figlia dell’Artista Annarita Del Donno, l’editore Jean Pierre el Kozeh e l’autrice Simona Lombardi.

OGGI A ROMA
P R E S E N T A Z I O N E   
D E L  L I B R O
“SENZA LIMITI – Vita e opera di Antonio Del Donno”
Venerdì 12 aprile 2024 – ore 18.00 
 
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo 
Sala Carlo Scarpa Via Guido Reni 4a 

Antonio Del Donno è una pietra d’inciampo nel panorama artistico del Novecento italiano che, con il suo sguardo prospettico, ha saputo reinterpretare in chiave transavanguardistica le mai risolte contraddizioni del nostro tempo e della nostra civiltà. Nell’equilibrio dinamico del costante conflitto tra sacro e profano, spirituale e terreno, tradizione popolare e dimensione universale che Del Donno sublima, si riconoscono, infatti, le tensioni insolute che, consciamente o meno, in ognuno di noi albergano. Del Donno è, dunque, un figlio di una piccola città di provincia, Benevento, ma con un’anima universale che lo rende artista internazionale dal talento indiscusso, apprezzato dalla critica più qualificata e che non ha (ancora) raggiunto il più ampio pubblico solo per la sua ritrosia al piegarsi a logiche di mercato che non condivideva. Nonostante ciò, il suo percorso artistico ha comunque trovato conferma nei traguardi internazionali della presenza delle sue opere al MoMa di New York ma anche nella sezione d’arte contemporanea dei Musei Vaticani, nella cripta del Museo San Fedele di Milano, nonché negli spazi del Museo Pecci di Prato. L’editore, l’autrice e l’archivista si augurano fortissimamente che questa opera contribuisca a dare meritata luce a questo Artista straordinario.


La el Kozeh edizioni nasce nel 2020 con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare l’immenso patrimonio storico materiale e immateriale della Città di Benevento attraverso pubblicazioni di alta qualità sia di contenuto che estetico.  La sua prima pubblicazione è stata l’opera illustrata “GIARDINO DI DELIZIE. Del Chiostro di Santa Sofia in Benevento” di Elio GALASSO.  Con la pubblicazione del libro “SENZA LIMITI – Vita e opera di Antonio Del Donno” di Simona LOMBARDI la elKozeh edizioni riprende l’attività interrotta nel 2021 a causa del Covid.

L’Archivio Antonio Del Donno, nato 1995 per volontà dell’artista e del suo procuratore, Alberto Molinari, attuale curatore dell’Archivio, svolge attività di promozione, di raccolta di ogni tipo di documentazione riguardante l’artista e di tutela delle opere del maestro sannita, basandosi sulla loro catalogazione. È l’unica realtà titolata al rilascio delle autentiche, documentazione valida ai fini di certificare l’originalità delle opere dell’Artista e per tale attività si avvale, in caso di difficoltà di decifrazione del materiale, di un qualificato Comitato Scientifico. L’Archivio svolge, inoltre, attività di allestimento di esposizioni e mostre in Italia e all’Estero, utilizzando il proprio patrimonio artistico, ed è impegnato nella pubblicazione di materiali divulgativi e informativi su media e social, di articoli su riviste specializzate, di brochure per mostre e dibattiti.  Nel 2016 ha pubblicato il primo catalogo delle opere del Maestro.  Ha sede in Roma, in viale Giuseppe Mazzini n. 1.


elKozeh edizioni
 L’ufficio stampa   
 
Per info e contatti
e-mail: info@elkozehedizioni.it
Tel: 06 3728215

Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Trieste: Bob Brown, padre dell’ambientalismo australiano, ospite speciale del Triestebookfest

Nell’ambito di una collaborazione tra le rassegne Triestebookfest e Pordenone Docs Fest, domenica 14 aprile, al Caffè San Marco di Trieste (ore 11.00), viene proposta una conversazione tra Bob Brown, padre dell’ambientalismo australiano, e la giornalista e ambientalista Elisa Cozzarini, per raccontare cinquant’anni di attivismo per la salvaguardia della natura.

Bob Brown, padre dell’ambientalismo australiano, ospite speciale del Triestebookfest domenica 14 aprile al Caffè San Marco di Trieste nell’ambito di una collaborazione con Pordenone Docs Fest

Politico e attivista, Bob Brown è stato capace di guidare il successo inaspettato dei Verdi nel Parlamento australiano. Poi ha lasciato la politica per dedicarsi a salvare le foreste e la fauna selvatica con la sua Fondazione.
Classe 1944, Bob Brown si è laureato in Medicina a Sidney nel 1968. Il suo impegno inizia nel 1982, con la battaglia per salvare l’ultimo corso d’acqua selvaggio della Tasmania, il fiume Franklin. Una campagna che portò all’arresto di 1.500 persone. Tra i seicento attivisti che finirono in carcere c’era anche Brown, che passò 19 giorni in cella. Il giorno dopo il suo rilascio, nel 1983, fu il primo esponente dei Verdi eletto al Parlamento della Tasmania. Grazie al suo impegno decennale, le aree protette in Tasmania raddoppiarono, raggiungendo 1,4 milioni di ettari nel 1989.

Eletto nel 1996 al Senato, portò al centro dell’agenda politica temi quali la lotta al cambiamento climatico e la riforma dell’assistenza sanitaria previdenziale. È stato segretario dei Verdi australiani dal 2005 al 2012, quando si è dimesso per creare la Fondazione che porta il suo nome e portare avanti il suo impegno ambientalista, in particolare in difesa della foresta pluviale di Tarkine. Attualmente è sotto processo per aver pacificamente ostacolato l’abbattimento e l’incendio di alberi secolari.

Fonte potente e gentile di ispirazione per tutti coloro che si impegnano per la salvaguardia della natura, Bob Brown vede la sua vita come un intreccio indissolubile con lo straordinario ciclo di vita degli alberi, i giganti della foresta. The Giants è infatti il titolo del film che racconta la sua vita, che verrà presentato a Cinemazero in anteprima nazionale per il Pordenone Docs Fest, sabato 13 ottobre, alle ore 10.00. Celebrato come uno dei documentari australiani di maggior successo, ha mobilitato individui e comunità in difesa delle foreste, facendo in modo che il contrasto alla deforestazione diventasse parte dell’agenda politica del Paese.


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

Inaugurazione della mostra LA PRIMAVERA dal Castello di Duino alla Portopiccolo Art Gallery

Da due giornate d’immersione nell’atmosfera magica e senza tempo del Castello di Duino, tenutesi in occasione della quindicesima edizione di Primavera al Castello – artisti en plein airnasce la mostra di dipinti “La Primavera” / dal Castello di Duino alla Portopiccolo Art Gallery, che si inaugura sabato 13 aprile, alle ore 19.00.

PORTOPICCOLO ART GALLERY – SISTIANA (TS)
SABATO 13 APRILE 2024 alle ore 19.00
Inaugurazione Mostra dipinti / Sezione Territorio

LA PRIMAVERA
dal Castello di Duino alla Portopiccolo Art Gallery
in collaborazione con Casa C.A.V.E., Circolo Duinate / Primavera al Castello, Comune Duino Aurisina – Devin Nabrezina

Organizzata dall’Associazione Casa C.A.V.E.in collaborazione con il Circolo Duinate / Primavera al Castello e il Comune Duino Aurisina – Devin Nabrezina, la mostra è il secondo appuntamento d’arte, inserito nella Sezione Territorio della Gallery, dopo la fortunata esposizione “SobivanjeConvivenza”, collettiva di giovanissimi artisti del Centro per la fotografia e l’arte iManaLAB di Nova Gorica.

L’esposizione – visitabile a ingresso libero fino al 5 maggio, dal venerdì alla domenica (dalle 17 alle 20 venerdì e sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 la domenica) e su appuntamento chiamando il n. 3386045489 o via email a portopiccoloartgallery@gmail.com – è il risultato della gioiosa creatività e del lavoro di numerosi artisti: 16 le opere che il comitato artistico, formato da Fabiola Faidiga, Massimo Premuda e Jasna Simoneta, ha selezionato, in linea con la ricerca contemporanea e che formano il cuore della nuova esposizione.  Le opere in mostra sono di Nadia Bencic, Luisia Comelli Luìs, Ornella Dobetti, Marisa Ferluga, Lorenza Fonda, Helena Kenda, Helena PetrovČiČ, Monica Porro, Loredana Riavini, Angela Romita, Nicola Santini, Mima Semec, Elisabetta Ziani. Per il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, opere di Adele Paganotto, Inva Tafa e Teodora Tautkutè.

Oltre ai dipinti selezionati per la mostra, nella sala principale della galleria, viene presentata una selezione di opere contemporanee di alcuni artisti che hanno esposto a Portopiccolo negli anni precedenti.


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Pisa, Museo della grafica: Seminario “I cori Manos Blancas: storia ed esperienze”

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) e l’Associazione Ex allievi Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sono lieti di invitarvi al seminario

Sabato 13 aprile, ore 10:00

Il seminario è parte della rassegna “Pur bella la vita. Musiche nei luoghi storici di Pisa” 2024 organizzata dall’Associazione Ex allievi Scuola Superiore Sant’Anna. Il tema della rassegna di quest’anno sarà “Il canto dei bambini”. 

Intervengono

Isabelle Binet, direttrice del coro “Manos Blancas” della Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Roma
Gianna Ghiori, direttrice del coro “Mani bianche Voceincanto” e direttrice artistica dell’Associazione Voceincanto asp – Arezzo
Rachele Vanni, interprete Lis
Asia Bidini, psicologa clinica

Modera
Angelica Ditaranto

Ingresso libero su prenotazione apurbellalavita@gmail.com

Per maggiori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-67-59-70)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024

Dal 13 aprile al 13 luglio 2024 il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024, progetto espositivo che nasce dalla lunga ricerca condotta dalla curatrice Fabiola Naldi intorno al percorso intellettuale di Francesca Alinovi (Parma, 1948 – Bologna, 1983), ricercatrice, critica militante e attenta studiosa dei fenomeni creativi più sperimentali emersi negli anni Settanta e Ottanta, la cui breve e originale parabola ha lasciato un segno incancellabile nella critica d’arte della seconda metà del Novecento.

FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024
A cura di Fabiola Naldi

13 aprile – 13 luglio 2024
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna 

Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna

Inaugurazione

sabato 13 aprile h 16.00
con set sonoro curato da NEU RADIO

L’inaugurazione si svolge sabato 13 aprile 2024 alle h 16.00, con un set sonoro curato da NEU RADIO, media partner della mostra.
A precedere l’inaugurazione, nello stessa giornata di sabato 13 aprile 2024, alle h 15.30, si tiene la cerimonia di intitolazione a Francesca Alinovi del passaggio pedonale che inizia da via del Porto e attraversa il Giardino del Cavaticcio adiacente alla sede del museo. Saranno presenti il sindaco Matteo Lepore, la delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana Elena Di Gioia e il direttore del MAMbo Lorenzo Balbi.

L’esposizione nasce dalla volontà di ricordare il quarantesimo anniversario di Arte di frontiera. New York Graffiti, mostra ideata da un progetto di Francesca Alinovi la quale fu in grado di riconoscere nell’originaria forza spontanea dei writers, osteggiata dai promotori del decoro d’ordinanza delle città occidentali, una carica vitalistica mai riscontrata in altri movimenti.

Mi permetto di inviarle un mio progetto di mostra a cui penso da molto tempo (dovrei dire meglio: a cui sono molto affezionata!) – scrive Alinovi in una lettera datata 28 settembre 1982 all’allora direttore della Galleria comunale d’Arte Moderna di Bologna, Franco Solmi – […] Tale progetto si riferisce alla nuova situazione giovane americana, quella tanto per intenderci, legata al graffitismo che tanto successo sta avendo a livello teorico e di idee e che non è ancora stata commercializzata (anche se, c’è da giurarlo, lo sarà prestissimo). Si tratta insomma della cosiddetta arte di frontiera, […] una specie di pittura, cioè, a metà tra l’arte e l’illustrazione, il quadro e il graffito, fra lo spontaneismo e la citazione dotta, la sensibilità occidentale e quella terzomondista. Gli artisti a cui penso (e che sono grosso modo quelli elencati nei miei articoli: Keith Haring, Kenny Scharf, Ronnie Cutrone, Donald Baechler, John Ahearn, Houston Ladda più i graffitisti propriamente detti come Futura 2000, Fred dei Fabolous Five, Crash, ed eventualmente altri), sono tutti giovanissimi, per il momento facilmente accessibili, corteggiatissimi da direttori di museo e da mercanti. […] Insomma credo che il momento sia buono per mettere in mostra una situazione inedita che farà tanto e tanto parlare”.
Arte di frontiera. New York Graffiti inaugurò nel marzo del 1984 alla Galleria comunale d’Arte Moderna di Bologna, alla presenza del direttore Franco Solmi, del Comitato direttivo rappresentato da Renato Barilli, Flavio Caroli, Anna Maria Matteucci, Concetto Pozzati, Tommaso Trini e Italo Zannier, e degli artisti arrivati direttamente dalla frontiera nord americana del Bronx. L’unica a non esserci fu proprio Francesca Alinovi, scomparsa violentemente il 12 giugno 1983.
L’esposizione, realizzata riprendendo gli appunti, le suggestioni e la documentazione dei viaggi americani di Francesca Alinovi, rappresenta una delle prime mostre europee sul Writing in un periodo in cui il fenomeno non era ancora del tutto conosciuto nel continente.

Fabiola Naldi scrive: “Sono passati più di 40 anni da quando Francesca Alinovi iniziò a scrivere di graffiti intravedendo nel concetto di frontiera l’evanescenza dei confini e nella contaminazione estetica una nuova Avanguardia. Negli anni in cui la studiosa raccontava di questa nuova frontiera, la pittura stava superando lo spazio della cornice, si stava espandendo nell’ambiente, si stava smaterializzando nelle visioni futuristiche in cui un’unica piattaforma avrebbe condiviso e contaminato tutti gli stili e tutti i linguaggi, sapendo però interagire con un luogo sociale, antropologico, culturale complesso. Questa visione premonitrice permise alla studiosa di vedere oltre la superficie, di andare dove non si dovrebbe andare, di incontrare, parlare e quindi capire tutti quei kids che, armati solo delle loro lettere e del loro stile in veloce cambiamento, stavano addestrando una nuova generazione di autori, sconvolgendo le sorti di tutte le metropoli occidentali“.

FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024si interrogasull’eredità storica e critica che quella iniziativa, seminale nel contaminare sistema dell’arte ufficiale e realtà urbana del Writing, ha avuto fino ai nostri giorni.
La mostra si focalizza sul lavoro di 181 tra le migliori rappresentanze italiane dello Style Writingche, partendo dall’arte di frontiera, quella che secondo Alinovi si poneva “entro uno spazio intermedio tra cultura e natura, massa ed élite, bianco e nero, aggressività e ironia, immondizie e raffinatezze squisite”, si spingono verso nuove possibilità di espressione che contemplino la pittura ambientale come un nuovo orizzonte, suggestione peraltro elaborata dalla stessa Alinovi. Tra gli autori ve ne sono alcuni direttamente influenzati dalla mostra del 1984 mentre altri, più giovani, hanno operato a partire dall’ultimo decennio del Novecento, periodo in cui la disciplina ha visto una crescita sia fisica che stilistica esponenziale. Nei lavori esposti emerge il peso che le città di appartenenza dei writers hanno avuto nel loro percorso. Operare a Milano ha certamente un significato differente dal farlo a Bologna o a Roma, e inoltre, l’infittirsi dei rapporti intessuti con luoghi di provincia ha rafforzato in questi autori l’uso di linguaggi contaminati che hanno dato vita a lettere contenenti stili differenti e poco comprensibili a un pubblico ignaro del glossario della disciplina.
La mostra è un compendio di più di 40 anni di sperimentazione, azzardi vandalici, sfide stilistiche, amicizie e crew in grado di travalicare il confine territoriale della propria città di appartenenza unendosi a gruppi più ampi e internazionali.

181 bozzetti inediti presentati testimoniano il processo creativo di diverse generazioni di writers italiani, dispositivi espressivi unici, prioritari e generativi dello stile di ciascun autore. Nella disciplina del Writing i disegni preparatori, o sketches, costituiscono le testimonianze dell’evoluzione e della sofisticazione del segno e rappresentano degli strumenti d’indagine dotati di un valore concettuale, oltre che dei documenti di un percorso in fieri. Sono, inoltre, testimoni di come “il fenomeno dei graffiti”, così spesso definito in accezione negativa, rappresenti una disciplina complessa e densa di riferimenti culturali fra i più eterogenei. Scegliere il bozzetto come oggetto d’indagine vuole essere una sfida, un’occasione per entrare in punta di piedi nel processo stilistico di ciascuno degli autori invitati.

Le opere esposte sono perlopiù realizzate su carta, nelle sue infinite variabili, ma anche su tessuti e supporti di altro genere sui quali si è intervenuti con grafite, pennarelli, marker, colori acrilici e talvolta attraverso l’utilizzo di tecniche miste proto o pseudo collage che hanno dato origine a nuovi vocabolari stilistici. Negli sketches vi è la presenza perlopiù di lettere con pochi accenni al figurativo, quasi a dimostrare l’uso di una vera e propria lingua fatta di codici provenienti da un’intuizione ancestrale, quasi primitiva, all’origine del segno e della sua ipotetica rappresentazione.

Le opere sono inserite in 11 teche, dispositivi “mobili” cari alla dimensione museale, dislocati in diversi spazi del MAMbo (reception, foyer, mezzanino e primo piano) che forniscono al pubblico una nuova e inedita chiave di lettura di un movimento a cui la critica d’arte non ha rivolto la giusta attenzione. Le teche, utilizzate nei gabinetti di grafica e di disegno, offrono una modalità di visione, lettura e codifica più lenta e più personale. La possibilità di fruire dei disegni dall’alto al basso privilegia un approccio contemplativo in grado di concedere il tempo necessario per la decodificazione degli elementi stilistici e del maggior numero di dettagli possibili.

Un flyer esplicativo e una mappa esemplificativa, utili, partendo dal 1984 e dalla mostra Arte di frontiera. New York Graffiti, ad approfondire il progetto e necessari per lo storytelling del fenomeno dei writers nella sua evoluzione, sono consultabili sul sito web interamente dedicato al progetto, frontiera40.com, nel quale è inoltre possibile trovare dei testi di Francesca Alinovi e di Fabiola Naldi.

Il set sonoro che NEU RADIO, partner del progetto, cura per l’inaugurazione della mostra costituisce il primo tassello di un archivio “sonoro” in cui si raccoglieranno in itinere voci, racconti, memorie e approfondimenti intorno alla mostra.

Una seconda tappa inaugurale del progetto si svolge sabato 13 aprile 2024 a partire dalle h 20.00, presso la sede del Centro Sociale TPO Laboratorio di arte, cultura e politica, in via Camillo Casarini 17/5 a Bologna, con l’eventoThe Sound of FRONTIERA 40, a cura di TPO e Strictly Underground. Dj set di DJ STYLE, ELLE P, CYPHER e LA PAZZ, con ingresso gratuito.


Mostra
FRONTIERA 40 Italian Style Writing 1984-2024
A cura di
Fabiola Naldi
Promossa da
Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Sede
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna
Periodo di apertura
13 aprile – 13 luglio 2024
Inaugurazione
Sabato 13 aprile 2024 h 16.00
Evento
 The Sound of FRONTIERA 40
Sabato 13 aprile h 20.00

Centro Sociale TPO Laboratorio di arte, cultura e politica
Via Camillo Casarini 17/5, Bologna
Orari di apertura
Martedì e mercoledì h 14.00 -19.00
Giovedì h 14.00 – 20.00
Venerdì, sabato, domenica e festivi h 10.00 – 19.00
Chiuso lunedì non festivi
Ingresso
Intero 
€ 6 | ridotto 
€ 4 | gratuito possessori Card Cultura
Informazioni
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Giovanni Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org
info@mambo-bologna.org

Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
X: @MAMboBologna
YouTube: MAMbo channel
Frontiera40
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