Per chiunque voglia darsi ad una professione qualsiasi, il miglior consiglio è quello di cercare di uniformarsi al dettato inglese: The right man in the right place ovvero “L’uomo giusto al posto giusto”, come dire al posto che meglio gli si addice.
A torto alcuni attribuiscono il detto a Shakespeare, altri vogliono che sia di origine più recente, trovandolo in un discorso pronunziato da Sir Austen H. Layard alla Camera dei Comuni (del Regno Unito) il 15 gennaio 1855 : «I have always believed that success would be the inevitable result if the two services, the army and the navy, had fair play, and if we sent the right man to fill the right place» cioè “Ho sempre creduto che il successo sarebbe un risultato certo se i due servizi, l’esercito e la marina, avessero il giusto rispetto delle regole (fair play) e se mandassimo l’uomo giusto ad occupare il posto giusto” (Hansard’s Parliamentary Debates). L’uomo, che occupa una posizione, ha il dovere di rispettarla. Il termine “posizione” sta per “posto difeso”, non importa se tale posizione sia umile o elevata, perché si è stati chiamati a difendere quel posto in virtù delle proprie capacità naturali e della educazione acquisita.
The right man in the right place.
— Sir Austen H. Layard
Per il mese di agosto, sotto l’ombrellone, vi proponiamo un gioco, quello della citazione. Ha scritto bene, di recente, Aldo Grasso sul Corriere della Sera: «La citazione è insieme lo strumento e la nota dominante della società della sostituzione: in un’epoca dove tutto è già stato detto e visto non ci resta che procedere nella combinazione di nuove figure, assemblando spezzoni di frasi e sequenze. Trasformando la citazione in stornamento. Uno degli aspetti più seducenti della moderna storia delle idee è la loro perenne mobilità, la loro incessante trasformazione». Noi vorremmo trasformare la semplice citazione nel gioco del “Chi lo ha detto”. Fate la citazione e poi chiedete di contestualizzarne autore e senso. Un tempo questo era un passatempo praticato nei salotti, quest’anno proponetelo in spiaggia. Per farci da guida ci siamo rivolti a Giuseppe Fumagalli, che di libri ne maneggiava quotidianamente, essendo un bibliotecario, il quale amava anche scrivere. Nel nostro caso abbiamo fatto riferimento ad un suo libro: Chi l’ha detto? Come l’autore ha specificato in premessa, «contiene una copiosa scelta di citazioni da classici nazionali e stranieri, da prosatori e poeti e di frasi storiche, ossia di frasi dette in determinate circostanze da personaggi noti, e rimaste famose per ragioni diverse». Noi proviamo a scegliere le citazioni, voi provate a giocare.