Collezioni: Il Museo del Novecento a Milano

Museo del Novecento
Milano, Italia

Il Museo del Novecento, all’interno del Palazzo dell’Arengario in piazza del Duomo, ospita una collezione di oltre quattromila opere di arte italiana del XX secolo. Il museo – inaugurato al pubblico il 6 dicembre 2010 – nasce con l’intento di diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento e di consentire una migliore e più ampia visione delle collezioni che Milano ha ereditato nel tempo. Accanto all’attività espositiva, il museo è impegnato nell’opera di conservazione, studio e promozione del patrimonio culturale e artistico italiano del XX secolo con l’obiettivo di coinvolgere un pubblico ampio e trasversale.

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Il Museo del Novecento di Milano è una esposizione permanente di opere d’arte del XX secolo ospitata all’interno del Palazzo dell’Arengario e dell’adiacente Palazzo Reale di Milano. Il museo ha assorbito le collezioni del precedente Civico Museo d’Arte Contemporanea (CIMAC) il quale era collocato presso il secondo piano di Palazzo Reale e che venne chiuso nel 1998.
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Traveland – Perché visitare il Museo del 900 di Milano

IMMAGINE DI APERTURA – Particolare de Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo (Fonte: Wikimedia Commons)

Vito Mancuso – La forza di essere migliori

Viviamo secondo un modello di sviluppo che adora gli oggetti, non la lettura, la cultura, la partecipazione sociale e politica. Consumiamo, inquiniamo, ma così devastiamo noi stessi e il nostro pianeta. Essere migliori è diventato quindi un’urgenza, e il lavoro etico e spirituale una necessità non rimandabile. Ma come far na­scere, in noi, il desiderio di praticare il bene? Dove trovare una motivazio­ne che sappia liberarci dalle catene dell’effimero della società, una forza motrice che dia impulso al nostro costante bisogno di guarigione e al nostro infinito desiderio di bellezza?

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IMMAGINE DI APERTURA: Foto di kropekk_pl da Pixabay 

10 – PITTURA E GRAFFITISMO DEGLI ANNI OTTANTA – Achille Bonito Oliva

Alla fine degli anni Settanta, i conflitti socio-politici mondiali e le crisi petrolifere portano al graduale esaurimento dell’ottimismo che aveva caratterizzato il decennio del boom economico e dell’idea di progresso come bene collettivo. Per descrivere questa nuova condizione di spaesamento e incertezza, il filosofo francese Jean-François Lyotard propone nel 1979 la categoria interpretativa di “società postmoderna”, la cui caratteristica peculiare è il venir meno delle “grandi narrazioni” di illuminismo, idealismo e marxismo, che erano state garanti della coesione sociale e delle utopie rivoluzionarie.

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Trenitalia: Itinerari di pAssaggio – Palermo-Messina

Viaggia alla scoperta dei 35 punti segnalati da Slow Food Editore da visitare sulla tratta regionale Palermo – Messina. 18 fermate e 232 km di gusto per godervi l’itinerario TRenogastronomico all’insegna della scoperta del territorio e dei suoi prodotti e piatti tipici. Un viaggio slow dove a contare non sono i chilometri percorsi, ma le fermate. Lasciatevi stuzzicare, buon viaggio di gusto!

IMMAGINE DI APERTURA – Tratta dall’interno dell’opuscolo.

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Collezioni: Fondazione Teatro Massimo a Palermo

Fondazione Teatro Massimo
Palermo, Italia

Inaugurato nel maggio del 1897, il Teatro Massimo è il teatro più grande d’Italia e il terzo d’Europa. Famosa l’epigrafe incisa sul frontone: “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire”.
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Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo, di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, e uno dei più grandi d’Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.

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Inno di Mameli per Mattarella – Bohème 2018

IMMAGINE DI APERTURA – Teatro Massimo con illuminazione per le festività natalizie (Fonte: Wikimedia Commons)

Jose Luis Gallego – Plastic detox

Questo libro ti darà la chiave per ridurre il consumo della plastica giorno per giorno, in tutti gli ambiti: nella vita domestica, nel tempo libero e sul lavoro. Con idee pratiche, ingegnose, adatte a tutti, alle quali magari non avresti mai pensato, scoprirai che «mettere a dieta» il tuo consumo di plastica è molto più facile di quanto non pensi. 

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IMMAGINE DI APERTURA: Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

09 – ARTE POVERA – L’estetica dell’ordinario – Germano Celant

Durante gli anni Sessanta, in Italia si verificano profondi cambiamenti sociali e politici; la città di Torino, in particolare, è teatro di grandi trasformazioni e partecipa alla svolta epocale in un clima animato da forti contraddizioni. Nel 1961, centenario dell’Unità nazionale, la città supera il milione di abitanti, diventando uno dei maggiori poli industriali d’Italia. Il boom economico è tuttavia seguito da tensioni sociali: nelle fabbriche, gli operai si battono per l’adeguamento dei salari, trovando preziosi alleati negli studenti, che reclamano il diritto allo studio per tutti gli strati sociali. Questo desiderio di rinnovamento favorisce un inedito fermento culturale, che porta alla nascita di un nuovo fronte di intellettuali e artisti.

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Collezioni: Museo dell’Ara Pacis a Roma

Parte anteriore dell’Ara Pacis Augustae
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Museo dell’Ara Pacis
Roma, Italia

“Quando tornai a Roma dalla Gallia e dalla Spagna, sotto il consolato di Tiberio Nerone e Publio Quintilio, portate felicemente a termine le imprese in quelle province, il Senato decretò che si dovesse consacrare un’ara alla Pace augustea nel Campo Marzio e ordinò che in essa i magistrati, i sacerdoti e le vergini vestali celebrassero ogni anno un sacrificio”.

E’ con queste parole che Augusto nelle Res Gestae, suo testamento spirituale, ci ha tramandato la volontà del Senato di costruire un altare alla Pace, a seguito delle imprese da lui portate a termine a nord delle Alpi tra il 16 e il 13 a.C., tra cui l’assoggettamento dei Reti e dei Vindelici, il controllo definitivo dei valichi alpini, la visita alla Spagna finalmente pacificata, la fondazione di nuove colonie e l’imposizione dei nuovi tributi.

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Innovazione: racconto in realtà aumentata del Museo dell’Ara Pacis

IMMAGINE DI APERTURA – Roma, museo dell’Ara Pacis: collezione di calchi di ritratti dei componenti della dinastia Giulio-Claudia. Foto di Giovanni Dall’Orto, 28 marzo 2008 (Fonte: Wikimedia Commons)

Tzvetan Todorov – I libri e la vita

Storico delle idee e del pensiero, fermo sostenitore della democrazia e dei diritti umani, lettore infaticabile, melomane competente e appassionato di pittura: Tzvetan Todorov è stato uno dei maggiori interpreti della contemporaneità, capace di gettare sulla nostra epoca uno sguardo ampio e penetrante. Questo nuovo libro, a cui ha lavorato negli ultimi giorni della sua vita, è la testimonianza più nitida della varietà enciclopedica dei suoi interessi

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IMMAGINE DI APERTURA: Foto di congerdesign da Pixabay

08 – PERFORMANCE E BODY ART – L’azione diventa arte – Michele Dantini

A partire dagli anni Sessanta, nel pieno dei fermenti socio-culturali che percorrono il mondo occidentale, si afferma un inedito linguaggio artistico: la performance. Essa pone al centro della rappresentazione il corpo dell’artista, che si carica di valenze estetiche e simboliche enfatizzando l’azione dell’artefice e la fruizione unica e irripetibile dello spettatore. Alla sua nascita e al suo sviluppo contribuiscono due fattori in particolare: l’esigenza di individuare nuove strade espressive, in sintonia con le rivendicazioni dei movimenti ecologista, femminista e pacifista e la volontà di emancipare l’opera d’arte dalla mercificazione imposta dal sistema economico.

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