Nello Spazio Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano

Dal 27 giugno al 18 settembre sarà possibile vedere dal vivo la monumentale rivisitazione in scala 1:1 (15 x 12 metri, 180 mq) del Giudizio Universale di Michelangelo e sei nuove opere da 3 x 5 metri ciascuna, che rappresentano la rilettura contemporanea delle pareti laterali della Cappella Sistina con gli occhi e le mani di Jorge R. Pombo. Un’opera spettacolare, osservabile anche da un’altezza di circa 6 metri, vivendo in modo quasi immersivo la visione dell’enorme dipinto.

A ospitare la mostra è la Cattedrale della Fabbrica del Vapore a Milano, dal martedì alla domenica, dalle 11:00 alle 21:00, con un programma coinvolgente che dal 10 agosto, per quasi tutte le domeniche (le date esatte sono riportate nella pagina della mostra), vedrà l’artista dipingere dal vivo le prossime opere che si aggiungeranno a quelle esposte per costituire, nei prossimi 4 anni, l’intera Cappella Sistina.

Un’occasione straordinaria per vedere in uno spazio meraviglioso, le opere fluttuanti che costituiscono la prima parte del Museo permanente che in futuro conterrà la rivisitazione completa del capolavoro rinascimentale (con oltre 1600 mq di pittura).


Paolo Mozzo
Presidente ARTantide Gallery
Da Paolo Mozzo <paolo.mozzo@artantide.com> 
Da Paola Martino ufficio stampa <paolamartinoufficiostampa@gmail.com> 

Giorgio La Pira nel settimo anniversario del riconoscimento come Venerabile

Nel settimo anniversario della proclamazione di Giorgio La Pira come Venerabile della Chiesa cattolica, questo convegno intende offrire un tributo profondo e plurale alla figura del “sindaco santo” di Firenze: testimone del Vangelo, intellettuale acuto, uomo di azione e profeta della pace. L’iniziativa non si limita a celebrare il pensatore e l’amministratore, ma vuole porsi come spazio di riflessione accademica e politica sull’eredità culturale, spirituale e geopolitica di La Pira, alla luce delle sfide del nostro tempo, segnato da nuovi conflitti e da un mondo in trasformazione.

GIORGIO LA PIRA: ATTUALITÀ DI UN PENSIERO PER LA PACE
Politica, fede e futuro nel settimo anniversario del riconoscimento come Venerabile

Lunedì 7 luglio 2025 –
16:00 – 19:30
Camera dei Deputati – Sala del Refettorio
Palazzo San Macuto – Via del Seminario 76 – Roma

per iscriversi, inviare email a: info@vision-gt.eu 
entro il 3 luglio

Per accedere alla Sala è richiesto abbigliamento formale, per gli uomini giacca e cravatta

Durante la Guerra Fredda, Giorgio La Pira seppe immaginare e praticare una politica di pace che attraversava i muri ideologici e i blocchi geopolitici: dai suoi viaggi a Mosca e ad Hanoi, all’impegno per il disarmo e il dialogo interreligioso e interculturale, fino alla profetica attenzione per i popoli del cosiddetto Terzo Mondo, in Africa, Asia e America Latina. La sua visione cristiana e universalista lo portò a prefigurare un ordine internazionale fondato sulla giustizia, sullo sviluppo dei popoli e sulla centralità della persona umana.

Nel tempo presente, segnato da nuovi venti di guerra e dalla crisi degli strumenti multilaterali, riscoprire il pensiero e l’azione di La Pira significa anche interrogarsi sulla possibilità di ricostruire una cultura politica della pace, ispirata anche ai valori del cristianesimo sociale e aperta ai bisogni del Sud Globale. È in questo solco che il convegno propone una riflessione corale sulla Prima Repubblica e sulla sua classe dirigente, capace – pur nelle differenze – di interpretare il ruolo internazionale dell’Italia in modo autonomo e creativo. Figure come Enrico Mattei, Amintore Fanfani, Aldo Moro, Lelio Basso e Bettino Craxi, insieme a La Pira, offrono ancora oggi elementi preziosi per pensare il posto dell’Italia in un mondo policentrico, in cui nuovi attori – come Cina e India e i paesi emergenti dell’Africa – ridisegnano la mappa della potenza e delle responsabilità globali.

Attraverso interventi di storici, filosofi, teologi, diplomatici e protagonisti della vita pubblica, il convegno vuole contribuire a riaccendere il dibattito su un modello di politica alta, che metta al centro la pace, la dignità umana e il dialogo tra le culture. Giorgio La Pira, messaggero di pace e anticipatore dei tempi, parla ancora al nostro presente.

Interverranno, tra gli altri:
Fabio Porta – Commissione Affari Esteri – Camera dei deputati
Tiberio Graziani – Vision & Global Trends
Patrizia Giunti – Fondazione Giorgio La Pira
Sergio Moscone – Sindaco di Serralunga d’Alba
AntonGiulio de’ Robertis – Università degli Studi di Bari
Giulio Alfano – Pontificia Università Lateranense
Maurizio Gentilini – ISEM, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Maurizio Vezzosi – Analista di geopolitica

Da Vision & Global Trends 

Passeggiata creativa serale con proiezione multimediale per tutti

Le pareti del suggestivo bacino in marmo carsico (Ivere3 – Cava Romana), ad Aurisina Cave (Duino Aurisina – TS), faranno da fondale alla proiezione multimediale Polifonia mediterranea, in programma domenica 29 giugno, con inizio alle ore 21.00, della durata di 20′ circa (adatto per tutti, necessaria la prenotazione: info@estplore.it – per informazioni: 340 7634805 Estplore). Le proiezioni si alterneranno con interventi dal vivo con letture, in italiano e sloveno, e con la musica della violinista Jelena Jovanović, regia e drammaturgia di Mila Lazić e video mapping di Cecilia Donaggio Luzzatto Fegiz con Tiki.

POLIFONIA MEDITERRANEA
Passeggiata creativa serale con proiezione multimediale per tutti
Ispirata al Breviario mediterraneo di Predrag Matvejević


BACINO IVERE 3 – AURISINA CAVE – domenica 29 giugno, ore 18.30 itinerario / ore 21.00  proiezione multimediale

L’incontro in cava sarà accompagnato e preceduto da un itinerario serale alla vicina “Via della Pietra n.1”, con partenza alle 18.30davanti al PIazzale di Cava Romana per esplorare, con una passeggiata lungo la Via della Pietra n.1, l’antico mare da cui è nato il Carso. Un itinerario semplice e adatto a tutti, per scoprire dall’alto i bacini estrattivi di Aurisina, luoghi fondamentali per comprendere lo sviluppo del territorio. Un viaggio, polifonico, tra geologia, etnografia e tecnologia, dove a parlare saranno la guida Estplore ma anche i protagonisti di questa storia “di pietra”, scritta a più mani attraverso i millenni.

La partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria l’iscrizione via mail, specificando se si desidera partecipare alla passeggiata, allo spettacolo in cava o a entrambi.

Per adesioni: info@estplore.it indicando numero e nome degli interessati e un cellulare diriferimento per gruppo. Per informazioni: 340 7634805

 
“Ispirato al Breviario mediterraneo di Predrag Matvejević” – spiega Fabiola Faidiga, presidente dell’Associazione Casa C.A.V.E, responsabile dell’organizzazione – ” è un omaggio allo scrittore cosmopolita, grande conoscitore delle civiltà del Mediterraneo, e alla sua opera, definita da Claudio Magris nella sua introduzione “un libro epico e pieno di pietas per ognuno degli innumerevoli destini che il mare custodisce e seppellisce, come un immenso archivio o come un altrettanto immenso dizionario etimologico”.
Polifonia Mediterranea parte dall’assioma che il Mediterraneo non è solo geografia, bensì l’area dove è stata concepita l’Europa” – spiega Mila Lazić, aggiungendo che – “il testo del libro Breviario mediterraneo è composto da tre capitoli, ai quali corrispondono diversi momenti dello spettacolo: Breviario: letture dal vivo accompagnate dalla musica; Carte: video mapping proiettato sulla roccia; Glossario: L’installazione acustica polifonica. Polifonia mediterranea è composta da voci in lingue diverse che si susseguono, si avvicinano, si fondono o si allontanano, come le onde del mare, ora calme ora agitate, creando un’unica melodia marina che riflette la burrascosa storia del Mediterraneo”.
L’evento è promosso in collaborazione con la Jus Comunella Nabresina Gemeinde e il Circolo culturale sloveno SKD Igo Gruden/Progetto “Parole sulla riva”, in sinergia con la seconda edizione di Carso Crea(t)tivo e con il Comune di Duino Aurisina / Progetto “Città che legge”.

Il progetto, nella sua prima versione del 2017, è stato prodotto da Cizerouno, nell’ambito della Rassegna Varcare la frontiera, finanziato dalla Regione FVG. In questa edizione l’organizzazione è di Casa C.A.V.E.

POLIFONIA MEDITERRANEA
 
Regia e drammaturgia Mila Lazić
Video mapping Cecilia Donaggio Luzzatto-Fegiz
In collaborazione con Tiki
Lettura in italiano Antje Gruden
Lettura in sloveno Jasna Simoneta
Esecuzione musicali Jelena Jovanović, violino
Responsabile tecnico / fonico Carlo Visentini
Installazione acustica Polifonia Mediterranea, uno studio per più voci
Registrato, mixato e masterizzato presso “Urban Recording Studio”, Casa della Musica Trieste, Ingegnere del suono Fulvio Zafret

VOCI
Nina Alexopoulou (greco), Margarita Bravo Alonso (spagnolo), Gjorgji Bufli (albanese), Ruggero Calich (turco), Tiago Cotogni (portoghese), Veit Heinichen (tedesco), Yaniv Fingale (ebraico), Nika Furlani (sloveno), Mitsugu Harada (giapponese), Pascale Janot (francese), Mila Lazić (croato), Hasnaa Naggay (arabo), Angela Walker (inglese).

Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it
Da Federica Zar <zar@apscom.it>

Perugia: Il condominio come contenitore simbolico di tracce

Dal 28 giugno al 20 luglio 2025, Ma Project lo spazio indipendente per l’arte contemporanea di Perugia ospita la mostra pittorica Riunione di Condominio, un progetto espositivo a cura di Quadro Zero che riunisce i lavori degli artisti Hugo Ciappi, Nonno Burro e Pierluigi Scandiuzzi.

Hugo Ciappi, Nonno Burro, Pierluigi Scandiuzzi 
RIUNIONE DI CONDOMINIO

a cura di Quadro Zero 

28 giugno – 20 luglio 2025 
Inaugurazione 
28 giugno ore 18 
MA Project / Via Pellas 37 Perugia

Il titolo della mostra evoca due concetti in apparenza semplici ma profondamente stratificati: riunione e condominio. Il primo richiama la dimensione temporale dell’incontro: un momento condiviso, sospeso tra la casualità del ritrovarsi e la necessità del confrontarsi. La riunione, in questo senso, non è solo una convocazione logistica, ma un gesto archetipico – quasi rituale – che apre alla possibilità di un’esperienza collettiva, dove le singole soggettività si sfiorano, si osservano, si modificano.

Il condominio, invece, non è da intendersi come semplice edificio fisico, ma come metafora e contenitore simbolico: uno spazio della pittura in cui le pareti non dividono, ma trattengono tracce. 

Qui si abita il medium pittorico non come linguaggio chiuso, ma come territorio comune, vivo e continuamente ricontrattato, in cui il confronto non esige uniformità ma si alimenta attraverso differenze, scambi e sovrapposizioni di sguardi.

L’esposizione si struttura in tre piani abitativi distinti, come tre pianerottoli privati ma contigui, assegnati a ciascun artista. Ogni ambiente, pur mantenendo la propria autonomia poetica e visiva, si inserisce in una logica di coabitazione: la mostra è pensata come un vero e proprio condominio, in cui il passaggio da un piano all’altro ripropone fisicamente e simbolicamente il gesto dell’abitare collettivo. Le stanze espositive si fanno luoghi condominiali reincarnati: zone comuni del pensiero e della pratica pittorica, attraversate da sguardi, dialoghi silenziosi e memorie condivise.

L’esposizione si configura così come un esercizio di prossimità, una forma di coabitazione interrotta, che restituisce la densità del tempo condiviso tra gli artisti, come in una residenza. Gli spazi della mostra diventano appartamenti metaforici, stanze comunicanti dove il dialogo si attiva non solo attraverso l’accostamento formale, ma anche attraverso ciò che resta implicito: le pause, i vuoti, le risonanze tra un’opera e l’altra, come tra un piano e un altro di un condominio.

Riunione di Condominio è il quarto appuntamento di Quadro Zero presso MA Project, e segna una riflessione esplicita sul medium pittorico come spazio condiviso, abitato da differenze e tensioni. 

Non si propone un’estetica comune né una linea curatoriale univoca, ma una convivenza poetica tra tre voci eterogenee, capaci di coesistere senza confondersi, ciascuna abitante di un piano, di una stanza, di un tempo proprio – eppure in ascolto reciproco. Lo spazio stesso della mostra diventa dispositivo curatoriale: una verticalità relazionale, in cui ogni livello costruisce una soglia tra intimità e confronto.

Pittore franco-italiano formatosi a Firenze, Hugo Ciappi porta sulla tela una visione carnale,stratificata e malinconica della quotidianità. I suoi soggetti, spesso colti in momenti di abbandono o indulgenza, raccontano il piacere e la stanchezza, il desiderio e la frustrazione della vita ordinaria. La pittura di Ciappi è materica, quasi barocca nella sovrabbondanza di vernice, e diventa specchio di un’epoca segnata da eccessi, saturazioni e contraddizioni. Le sue figure sono riflessi distorti del nostro presente, impregnate di dolcezza amara e tensione grottesca.

Il lavoro di Nonno Burro nasce dalla riscoperta affettiva di estetiche marginali, dimenticate, quasi casalinghe. Oggetti comuni, ricordi sbiaditi e sogni infantili si condensano in composizioni surreali, a tratti ingenue eppure consapevoli, sempre profondamente radicate nella cultura popolare italiana. La sua pittura è attraversata da un’urgenza di libertà e da un continuo dialogo con il tempo, sia storico che esistenziale. Come una cartolina inviata da un presente ironico e spiazzante, le sue opere parlano di una società osservata con affetto critico e disincanto poetico.

Pierluigi Scandiuzzi rivolge la propria attenzione a ciò che è quotidiano, trascurabile, persino brutto. Oggetti d’uso comune, ricordi dimenticati, suppellettili kitsch o logori diventano protagonisti di una pittura sobria, talvolta frammentaria, che scardina le gerarchie del gusto. La sua ricerca è una dichiarazione d’amore per l’ordinario, per ciò che, proprio perché invisibile, contiene un potenziale narrativo straordinario. Il gesto pittorico si fa così forma di archeologia domestica, capace di restituire dignità a ogni traccia, a ogni dettaglio apparentemente insignificante.


Quadro Zero

Fondata nel 2019 dall’art director Vincenzo Alessandria e dal fotografo Giulio Buchicchio, Quadro Zero è una piattaforma dedicata al supporto degli artisti emergenti attraverso il design, la comunicazione visiva e la documentazione fotografica. Con un approccio multidisciplinare, Quadro Zero collabora con artisti, musei e fondazioni per ideare mostre e progetti culturali, creando spazi di confronto e generando nuove connessioni e opportunità nel panorama contemporaneo.

Ma Project 

MA Project è uno spazio indipendente per l’arte contemporanea, ospitato in un’ex tipografia ai piedi del centro di Perugia. Il nome prende ispirazione dal concetto giapponese ma, che indica uno spazio vuoto, una pausa tra le cose, e riflette l’approccio aperto e sperimentale del progetto. In italiano, “ma” suggerisce anche un contrasto, un’alternativa: proprio come le tante visioni che MA Project accoglie e mette in dialogo. Ma Project ospita  mostre, progetti site specific, residenze e momenti di confronto, con particolare attenzione alle pratiche emergenti e alle sperimentazioni interdisciplinari. Tra le mostre più recenti del 2024 :Giorno 246 con Lorenzo Maqced, Sara Tosti e Ilaria Pennoni; Gelati Meccanici di Niccolò Brezza; Nicola Facchini.


Riunione di Condominio
28 giugno – 20 luglio 2025
A cura di Quadro Zero
Dove
MA Project / Via Pellas 37 Perugia (PG)

Inaugurazione
28 giugno ore 18 

Orari Di Visita
Dal Lun-Ven su appuntamento 
Sab-dom dalle 18:00 alle 20

INSTAGRAM            
@Ma__Project_ @Quadrozero @nonnoburro @hugo_ciappi_ @pierluigi_scandiuzzi

CONTATTI STAMPA 
Cristina GATTI
PRESS &P.R.

press@cristinagatti.it
+39 3386950929
INFO maproject.visual@gmail.com
whatsapp +39-3391339309
Da CRISTINA GATTI | PRESS & P.R. | Venezia <press@cristinagatti.it>

Roma: un omaggio alla bellezza della costa di Santa Marinella

La superficie del mare colorata di vele in movimento, una metafora della vita e della varietà dei moti dell’anima, un omaggio alla bellezza della costa di Santa Marinella che si ammira dalla passeggiata e dalle finestre della Casina Trincia, detta anche Casina Rosa. 

Questa l’idea portante dell’esposizione delle opere delle artiste dell’École d’art Martenot di Loris Liberatori a Roma che proprio in questo luogo hanno voluto la mostra dei loro lavori a conclusione di uno speciale corso di studi proprio sul mare, il vento e gli effetti sulle vele; opere realizzate con le più diverse tecniche: dal carboncino al pastello, dalla pittura a olio al collage. 

VAI COL VENTO
VELE IN LIBERTÀ

Le artiste dell’École d’art Martenot di Loris Liberatori

28-29 GIUGNO – 4-5-6 LUGLIO – 11-12-13 LUGLIO 2025 – ORE 18-23
INAUGURAZIONE 28 GIUGNO 2025 ORE 19

Tredici autrici, tra loro diverse per esperienze e professioni, legate da una comune passione per l’arte e unite da una ricerca: sotto la direzione del Maestro Liberatori infatti hanno approfondito gli effetti delle forze della natura sul movimento delle vele, vele coloratissime e vive lanciate nel cielo e sul mare come in una danza fantastica. 

Il risultato è uniformità di soggetti nella diversità di realizzazioni che rispettano la personalità degli artisti. 

È proprio questo lo scopo della didattica dell’arte sviluppata dalla psicopedagoga francese Ginette Martenot che elaborò fin dagli anni 30 del XX secolo un metodo di insegnamento delle arti figurative che aveva alla base lo sviluppo della creatività dell’individuo e la libertà del gesto. 

Il Metodo Martenot da allora si è diffuso in tutta Europa, in oltre 270 atelier in Francia, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi. In Italia, presente dal 1947 a Firenze, è stato portato a Roma da Liberatori nel 1993. 

Nel 2023 in occasione del trentennale dell’Atelier a Roma, la celebrazione con un’importante mostra patrocinata dal Comune di Roma e ospitata dall’Università la Sapienza nei prestigiosi ambienti della Gipsoteca classica della Facoltà di lettere e storia dell’arte. 

La mostra a Santa Marinella è un ulteriore riconoscimento per la serietà del lavoro educativo che la scuola/atelier di Loris Liberatori svolge nel Lazio da ormai più di trent’anni per diffondere la conoscenza e l’amore per l’arte. 

Liberatori stesso è un artista conosciuto per la sua ricerca sull’acqua, le onde e i riflessi, è rappresentato in Italia dalle maggiori gallerie; un curriculum fitto di mostre e partecipazioni alle più importanti fiere. All’estero ha esposto al Consiglio d’Europa a Strasburgo per l’Anno Internazionale dell’Acqua e in Australia. Sue opere fanno parte delle collezioni della Farnesina e di Banca Italia.

In mostra le opere di
Rossella Annulli, Elena Apostoli, Paola Benni, Emilia Blotta, Livia Garibaldi, Loredana Marchese, Monica Martinelli, Luana Palladino, Michela Polistina, Giulia Quattrocchi, Nicole Serres, Mariella Taliercio, Stefania Tomassi.


INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: Vai col Vento. Vele in libertà
DOVE: Santa Marinella – SS 1 Aurelia 363, Roma
OPENING: sabato 28 giugno ore 19.00
QUANDO: 28-29 Giugno / 4-5-6-11-12-13 Luglio 2025
ORARI: 18.00-23.00
INGRESSO GRATUITO

CULTURALIA DI NORMA WALTMANN
Agenzia di comunicazione e ufficio stampa
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Trieste: gli appuntamenti musicali, teatrali e cinematografici di fine giugno

Si moltiplicano gli eventi e soprattutto i luoghi che li ospitano: Trieste Estate 2025 saluta il mese di giugno con tre giornate dalla variegata programmazione, in suggestive location. Si inizia sabato 28 giugno (alle ore 17.00, ingresso libero) con “Cubismo sonoro“, evento musicale di Triesteclassica nell’ambito del Festival Triesteclassica Sintesie, nella cornice di Palazzo Vivante, un tempo dimora prestigiosa dell’alta borghesia triestina, è dal 1947 sede dell’Opera Figli del Popolo, associazione per l’assistenza e la formazione dei giovani.  In “Cubismo sonoro” la musica di Mozart viene scomposta, rendendola di più facile ascolto, grazie ai quattro musicisti (flauto, violino, viola e violoncello), impegnati a ricostruire l’Uno partendo dalla molteplicità di voci, suoni e colori nei “Nuovi Quartetti di Mozart”.

Doppio appuntamento con ShorTS International Film Festivalsabato 28 giugno, al Teatro Miela (alle 19.00, ingresso libero) per il Premio Prospettiva 2025 conferito a Francesco Gheghi, nel corso di una Masterclass aperta al pubblico, cui seguirà la proiezione del cortometraggio “La Buona Condotta”. Alle 21.15 (ingresso libero), al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini – luogo legato al romanzo “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo e realizzato tra il 1854 e il 1864 su terreni acquistati dal Comune di Trieste dalle monache benedettine – l’Associazione Maremetraggio inaugura il Festival con la proiezione dei corti in concorso della Sezione ShorTS Express (in caso di maltempo la proiezione verrà spostata al teatro Miela).

Continua con successo, al giardino del Museo Sartorio, la rassegna Let’s Play: sabato 28 giugno (alle 21.00 a pagamento) è in programma “Chevap.Chef“, uno spettacolo in lingua slovena con sovratitoli in italiano, prodotto da Slovensko Stalno Gledališče – Teatro Stabile Sloveno, sull’origine dei čevapčiči, con protagonista uno dei migliori chef al mondo. Da un’idea di Sabrina Morena, Martin Lissiach, Eva Mauri e Franko Korošec. Video di Antonio Giacomin. Con Franko Korošec e con la partecipazione di Eva Maver, Danijel Malalan, Svetlana Slapšak, Ervin Hladnik Milharčič, Vesna Guštin, Aleksandar Mitić, Mohamed Elemam, Jessica Brezar, Sabaheta Hadžiavdić, Andrea Vasilica Dau, Alexandros Delithanassis, Sarvenaz Forghani..

Domenica 29 giugno si apre nel segno della musica, con “Natura Tactile” (alle ore 11.30, ingresso libero) al Museo Teatrale Carlo Schmidl, nel quale è documentata la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecento ai nostri giorni. Un concerto, anzi una meditazione, a occhi chiusi o aperti, per immergersi nella musica dal forte potere evocativo, così come gli elementi naturali che impariamo a conoscere sin da bambini. “Natura Tactile”, una produzione di TriesteClassica, vuole offrire uno spunto di riflessione sul personale rapporto che l’ascoltatore ha con il mondo che lo circonda e i suoi elementi naturali, e lo fa stimolando, oltre alla dimensione sonora, quella tattile.


Doppio appuntamento con ShorTS International Film Festival, domenica 29 giugno, alla Sala Xenia (alle 16.00) con ShorTS Immersive e al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini (alle 21.15), con la prima giornata della sezione Maremetraggio (entrambi a ingresso libero).


L’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi ospita (alle 19.30, ingresso libero) “Dipingendo, Musica“, un evento musicale di TriesteClassica, che vuole creare un dialogo profondo tra percezioni e suggestioni artistiche, sensibilizzando il pubblico al valore della diversità, trasformando una limitazione sensoriale in una ricchezza condivisa. La sinestesia viene sperimentata attraverso i ricordi visivi evocati dal suono: ogni segmento musicale si ispira, infatti, a un’opera pittorica rappresentativa di un’epoca, accostata a testi storici o poetici e a musiche scelte per stimolare una percezione fluida e soggettiva delle opere.

Let’s Play propone al giardino del Museo Sartorio (alle 21.00, a pagamento) “Rosada!” spettacolo, in lingua italiana e friulana, che indaga – attraverso le “Poesie a Casarsa” di Pier Paolo Pasolini – il nesso tra la parola e la sua necessità di essere tramandata, trascritta, salvata e ragiona sui confini tra terra e lingua, tra appartenenza e distacco, tra mondo contadino e letteratura. Da un’idea di Caraboa Teatro, drammaturgia e regia di Gioia Battista. Con Nicola Ciaffoni e Elsa Martin, con l’amichevole contributo di Bruno Pizzul. Sonorizzazioni e musiche di Giulio Ragno Favero, consulenza linguistica Flavio Santi, luci Stefano Bragagnolo, suolo Carlo Gris. Una produzione Teatri Stabil Furlan in collaborazione con ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane e/in Mittelfest2022.

Torna infine domenica 29 giugno (alle ore 21.15, a pagamento) la grande opera nel Cortile delle Milizie del Castello di San Giusto con “Tosca” di Giacomo Puccini, una nuova produzione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi appositamente disegnata per questo spazio architettonico così storicamente connotato, con un nuovo assetto tecnico che pone l’opera all’aperto di Trieste in linea con le grandi realtà internazionali e un cast di assoluto pregio, guidato sul podio da Enrico Calesso e con la regia di Stefania Panighini, attenta interprete della tradizione in chiave rinnovata. Le scene sono di Nicolò Cristiano. Sul palco voci di primissimo piano internazionale, come l’eccellente soprano russo Elena Pankratova, sin dal suo debutto ospite dei teatri più prestigiosi; quindi, Fabio Sartori, una delle voci tenorili di maggiore pregio e solidità, e Ambrogio Maestri, vera colonna portante del canto italiano nel mondo. Completano il cast il giovane basso baritono William Corrò, il solidissimo basso Abramo Rosalen, il tenore palermitano formatosi a Trieste Andrea Schifaudo, infine il basso Francesco Auriemma, reduce da una bellissima stagione tra Trieste e l’Opera di Roma, per una Tosca di grande statura in sua ogni singola parte.

Si ricordando, ancora, gli eventi organizzati da Hangar Teatri per Trieste Estate Fuoricentrosabato 28 giugno a Santa Croce e Prosecco e domenica 29 giugno ad Altura.

Il mese si chiude lunedì 30 giugno con ulteriori appuntamenti del ShorTS International Film Festival (alle 16.00 alla Sala Xenia, alle 19.00 al Teatro Miela e alle 21.15 al Giardino Pubblico Muzio de Tommasini, tutti a ingresso libero) e con il concerto “Stauffer Cello Quartet” al giardino del Museo Sartorio (alle 21.00, a pagamento), organizzato dalla Società dei Concerti nell’ambito del festival Musica con Vista del Comitato A sMUR (in caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro dei Fabbri).

La rassegna Trieste Estate è organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia e dell’Assessorato alle Politiche del Territorio, il supporto di PromoTurismoFVG e la collaborazione del Trieste Convention & Visitors Bureau.


I NUOVI LUOGHI DI TRIESTE ESTATE 2025

Palazzo Vivante
Eretto tra il 1842 e il 1844 su progetto di Domenico Corti, il palazzo fu trasformato in abitazione da Fortunato Vivamte (Direttore Banca Union, Consigliere del “Lloyd Austriaco” e delle “Assicurazioni Generali”), affidando lo studio del progetto all’arch. Rudolf Dick di Vienna (progettista del Museo egizio del Cairo) e l’esecuzione dei lavori all’ing. Arturo Ziffer di Trieste. Tali lavori, compiuti tra il 1906 e il 1908, determinarono notevoli cambiamenti nella struttura abitativa dell’edificio, conferendogli l’aspetto tuttora esistente relativamente alla facciata, di stile neoclassico, ed al percorso di rappresentanza.

Notevole la scenografia del doppio scalone, “che rende omaggio ad un barocco contenuto entro la misura classica e con espliciti riferimenti all’architettura michelangiolesca negli archi ribassati e gli scalini ellittici delle rampe di collegamento con l’atrio” (Franco Firmiani).

Giardino Pubblico Muzio de Tommasini

Denominato nel linguaggio comune Giardino Pubblico, nell’intenzione originaria doveva ospitare una chiesa e alcuni edifici residenziali, ma il progetto non trovò attuazione e Muzio de Tommasini, podestà di Trieste, decise per la realizzazione del parco. Nella parte alta si trovano l’edificio giù destinato a caffetteria e il gazebo per i concerti, mentre nella parte bassa più recente, sono collocate le sculture erette in onore dei cittadini illustri nel campo della cultura. L’area verde, cui si accede attraverso sette entrate, è ampia (30.000 mq.) e pianeggiante, con un alto valore paesaggistico: oltre 350 sono gli esemplari arborei di grandi dimensioni tra cui spiccano platani, olmi, ippocastani e querce, accompagnati da specie esotiche, quali cedri, araucaria, gynkgo e koelreuteria. Anche il patrimonio arbustivo è molto ricco con aiuole costituite da bosso, alloro, ligustro, viburno, pittosporo, aucuba, tasso e agrifoglio.

Museo Teatrale Carlo Schmidl
Fondato da Carlo Schmidl nel culto delle memorie di palcoscenico con la lungimirante donazione della sua Raccolta storico-musicale, il Civico Museo Teatrale documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal Settecento ai nostri giorni. Manifesti, locandine, fotografie, stampe, medaglie, strumenti musicali, cimeli, fondi archivistici e manoscritti autografi costituiscono l’ossatura di un teatro delle memoria che da quasi un secolo incrementa le sue collezioni nello spirito del fondatore.

Castello di San Giusto
Il Castello di San Giusto si erge sul colle che domina Trieste, il suo golfo e il suo entroterra. La costruzione della fortezza, voluta dagli imperatori d’Austria – cui nel 1382 la città aveva affidato le proprie sorti – per proteggere e controllare la città e per dare alloggio al Capitano imperiale, si protrasse dal 1468 al 1636. L’edificazione ebbe inizio con la Casa del Capitano, successivamente inglobata in una fortezza triangolare munita ai tre vertici di bastioni, di diversa forma perché man mano aggiornati sulle più moderne tecniche belliche e difensive: il Bastione Rotondo o Veneto del 1508-1509; il Bastione Lalio o Hoyos, dalla forma poligonale, del 1553-1557; il Bastione Fiorito o Pomis, triangolare, completato nel 1636.


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Da Federica Zar <zar@apscom.it> 

Seconda settimana del festival Deltablues 2025

Archiviato con grande successo il primo week end, con i concerti “On the Road” che ha attirato migliaia di spettatori nel centro storico di Rovigo e l’applaudito spettacolo di Stephanie Océan Ghizzoni & The Blue Mantras al temine della “Blues Cruise” sul Canalbianco, Deltablues 2025 propone una quattro giorni di concerti con tanto Blues e gli show del grande violoncellista olandese Ernst Reijseger nelle serate del “Jazz Nights at Casalini Garden” in collaborazione con il Conservatorio Venezze.

SECONDA SETTIMANA DEL FESTIVAL DELTABLUES 2025
CON TANTO BLUES E IL VIOLONCELLO JAZZ DI ERNST REIJSEGER

Si inizia giovedì 26 alle ore 21,00 con il concerto in “solo” di Ernst Reijseger, violoncellista, compositore e performer olandese, una delle figure più importanti della scena musicale contemporanea. Nei suoi concerti, lo strumento diviene parte del suo corpo, dando vita a opere piene di alta musicalità, bellezza, pura eleganza e sensibilità. 

Venerdì 27, sempre alle ore 21,00, Reijseger sarà ospite speciale della “Musica Humana Ensemble” compagine composta da neo diplomati del Conservatorio Venezze diretta dal Maestro Roberto Martinelli con arrangiamenti di brani di Marco Tamburini a cui è dedicata la rassegna.

Sia il 26 che il 27 l’ingresso è gratuito

Venerdì 27 ad Adria a partire dalle ore 20,00 sarà riproposta la formula Blues on the Road nel centro storico di Adria con la marching band Bifunk Brass Band, più dalle ore 21,00 cinque proposte artistiche tra le quali il chitarrista statunitense Troy Mercy e Nicolas Morassuto duoMatteo Sansonetto TrioBonny Jack “One Man Band”, Max Lazzarin e la band Back on Blues.

Tutti i concerti ingresso gratuito

Sabato 28 all’insegna del rock-blues al parco dell’Agriturismo Carezzabella a S Martino di Venezze con inizio alle ore 21,00 saranno sul palco del Festival, oltre a Troy Mercy e Nicolas Morassuto duo, la Brothers Of The Peach Band con una line up di 7 elementi, due batterie, chitarre, basso, tastiere e percussioni per eseguire un repertorio ispirato alla Allman Brothers Band.

Ingresso Euro 10,00 (ridotto Euro 8,00) con in omaggio prima consumazione

Gran finale di questa seconda settimana del Festival Domenica 28 giugno alle 21,30 a Lendinara in P.zza Risorgimento con la giovane cantante soul-blues Jane Jeresa supportata dalla MORBLUS di Roberto Morbioli, band tra le più importanti del Blues italiano con oltre trent’anni di attività, sinonimo di American Blues made in Italy con il suo sound eccezionale fatto di Funk, Blues, Rhythm & Blues.

Concerto con ingresso gratuito


WEB: www.deltablues.it
FACEBOOK: deltablues.it
INSTAGRAM: deltabluesrovigo
EMAIL: info@deltablues.it


Deltablues è organizzato da Ente Rovigo Festival, grazie all’importante sostegno economico della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, con il patrocinio e il sostegno della Provincia di Rovigo, della Regione del Veneto, dei Comuni di Rovigo, Adria, Rosolina, Lendinara, il patrocinio dei Comuni di Arqua Polesine e S. Martino di Venezze. 

Partner di questa trentaottesima edizione del Festival sono: l’Ass. Delta Foggy Rokets, Rovigo Jazz Club, Assonautica Veneto Emilia, Slow Food Rovigo, ARCI Rovigo, il magazine Il Blues, A- Blues e Rootsway. Si ringraziano COOP Alleanza 3.0 main sponsor del Festival, NEBULA Birrificio Rodigino. 

Per informazioni consultare il sito internet www.deltablues.it, spedire una mail a info@deltablues.it, telefonare al 346 6028609, visitare le pagine Facebook Deltablues.it e Instagram DeltabluesRovigo. 

Tutti i concerti con ingresso a pagamento prevedono la riduzione sul costo dei biglietti del 20% per i minori anni 18, i soci Rovigo Jazz Club e Slow Food Rovigo, i soci COOP Alleanza 3.0


Ufficio Stampa A-Z Press
info@a-zpress.com
Da A-Z Press <info@a-zpress.com>

Bologna: al Museo Civico Archeologico ultimi giorni per visitare la mostra su CHE GUEVARA  

Si avvia alla conclusione la straordinaria mostra CHE GUEVARA tú y todos, che in questi tre mesi di apertura ha registrato numeri di grande rilievo, confermando l’interesse e l’attenzione di pubblico italiano ed internazionale. L’esposizione, in corso ancora fino al 30 giugno al Museo Civico Archeologico di Bologna, è dedicata a Camilo Guevara, figlio del Che scomparso nel 2022 che, insieme a Daniele Zambelli – Curatore della mostra, Direttore creativo di Simmetrico e Presidente di Alma – ha voluto fortemente la realizzazione del progetto.

Ultimi giorni per visitare la mostra “CHE GUEVARA tú y todos”
Museo Civico Archeologico di Bologna
Fino al 30 giugno
Via dell’Archiginnasio 2, Bologna 

Dalla sua inaugurazione sino ad oggi, la mostra ha collezionato complessivamente oltre 20.000 visitatori, tra appassionati di storia, cultura, studenti, scuole, famiglie e note personalità del mondo dello spettacolo, come Paolo Fresu, celebre trombettista, compositore e scrittore italiano. La mostra ha saputo coinvolgere un pubblico eterogeneo, conquistando anche le nuove generazioni grazie alla forte presenza sui canali social ufficiali, che hanno registrato un incremento di oltre 3.000 nuovi followers e centinaia di commenti di entusiasmo e partecipazione. L’attenzione mediatica si è tradotta in una copertura senza precedenti, con più di 1.200 pagine di rassegna stampa tra servizi televisivi, interventi radiofonici e articoli di approfondimento su testate mensili, settimanali, quotidiani nazionali e locali e siti web.

Tra i momenti più significativi dell’esposizione si segnala la partecipazione di Aleida Guevara March, figlia del Che e Coordinatrice progetti speciali del Centro de Estudios Che Guevara a L’Avana, che con la sua presenza ha preso parte attivamente con interventi e un dialogo aperto, coinvolgendo anche l’Università di Bologna. Nella lista delle partecipazioni più significative di Aleida spicca quella al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove lei stessa ha presentato e raccontato il catalogo Ernesto Che Guevara tú y todos edito da Edizioni Pendragon, giunto in poche settimane alla seconda ristampa.

Un grande contributo di approfondimento è stato fornito dall’Associazione Culturale ARCHIVIOZETA, che nella sala conferenze del Museo Civico Archeologico ha proposto per due giorni consecutivi il progetto CHE GUEVARA tú y todos. Lettura archeologica di chiara e penetrante trasparenza dedicato ad Ernesto Che Guevara, a cura di Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti, anche questa alla presenza di Aleida Guevara March.

Infine, altra prestigiosa vetrina per CHE GUEVARA tú y todos è stato il grande schermo di Piazza Maggiore in cui è avvenuta la promozione della mostra durante Bologna Portici Festival 2025 e in apertura delle proiezioni de Il Cinema Ritrovato e di Sotto le stelle del cinema, che proseguirà fino al 30 giugno grazie alla collaborazione tra Fondazione Cineteca di Bologna, Settore Musei Civici e Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna.

Ricordiamo che il Museo Civico Archeologico ha adottato l’orario estivo, pertanto la mostra è aperta al pubblico dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 19.00, ad esclusione del martedì non festivo che è giorno di chiusura.

Al fine di rendere partecipi sempre più ragazzi e tramandare la storia di Che Guevara anche alle nuove generazioni, fino al 30 giugno gli studenti universitari potranno visitare la mostra Che Guevara tú y todos ogni mercoledì ad un prezzo speciale di 7 euro. Per aderire allo sconto è necessario mostrare il tesserino direttamente alla biglietteria.

La mostra è patrocinata da:
Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO
Ambasciata di Cuba in Italia
Regione Emilia-Romagna
Comune di Bologna
 
La mostra è realizzata in collaborazione con:
Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico
 
La mostra è prodotta e ideata da:
Simmetrico Cultura con Alma e il Centro de Estudios Che Guevara.
La mostra, ideata e realizzata da Simmetrico Cultura, è curata da Daniele Zambelli, Flavio Andreini, Camilo Guevara March e María del Carmen Ariet García.
La colonna sonora originale della mostra è stata composta da Andrea Guerra.
La ricerca storica è stata coordinata dal Prof. Luigi Bruti Liberati, con il sostegno dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università di Storia dell’Havana, che hanno garantito autorevolezza al processo narrativo insieme al Centro de Estudios Che Guevara.
Il catalogo, ricco di foto e documenti, è stato realizzato da Edizioni Pendragon. A cura di Daniele Zambelli, María del Carmen Ariet García, Flavio Andreini, Paola Romano

INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: CHE GUEVARA tú y todos
PERIODO: Dal 27 marzo al 30 giugno 2025
DOVE: Museo Civico Archeologico – Via dell’Archiginnasio 2, Bologna
ORARIO ESTIVO: dal lunedì alla domenica dalle ore 10.00 – 19.00 
(martedì non festivo giorno di chiusura)
SITO WEB: www.mostracheguevara.com
  
BIGLIETTI MOSTRA:
Interi: € 13,00
Ridotto over 65, studenti universitari, visitatori con disabilità docenti: € 11,00
Ridotto convenzioni: € 10,00
Ridotto per gruppi scolastici e fino a 18 anni, studenti universitari con tesserini per la sola giornata del mercoledì: € 7,00
Gratis: fino a 10 anni
Acquistabili su Ticketone
 
CATALOGO DELLA MOSTRA EDIZIONI PENDRAGON
TITOLO: Ernesto Che Guevara tú y todos
192
formato cm 21×28
€ 34,00
ISBN 9788833647975
Confezione in brossura con bandelle
Stampa a colori
Con testi introduttivi di: Daniele Zambelli, Camilo Guevara March, María del Carmen Ariet, Luigi Bruti Liberati, Flavio Andreini, Paola Romano
A cura di: Daniele Zambelli, María del Carmen Ariet, Flavio Andreini, Paola Romano
 
CONTATTI SIMMETRICO
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Margini | quattro giorni di eventi al Cavò a Trieste

Da mercoledì 25 a sabato 28 giugno 2025 il Cavò in via San Rocco 1 in Cavana a Trieste ospita gli eventi conclusivi dell’undicesima edizione di Varcare la frontiera il festival promosso da Cizerouno e realizzato grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Questa edizione di Varcare la frontiera già a partire dal sottotitolo – margini – ha preso spunto da molte delle riflessioni contenute nel saggio Al margine di Francesco Magris, edito da Bompiani nel 2015. 

Per quattro giorni i “margini” saranno protagonisti in documentari d’inchiesta d’epoca, riflessioni linguistiche, letture performative, videoinstallazioni.
Una serie di produzioni originali offerte al pubblico come momenti di incontro e riflessioni condivise.

Quattro giorni ai margini con Varcare la frontiera al Cavò
25 – 28 giugno 2025

Cavò, via San Rocco 1
Cavana, Trieste
Promosso da Cizerouno
Realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Si inizia mercoledì 25 giugno 2025 dalle 18 alle 20 con la proiezione del documentario O Trieste del mio cuore, di Cecilia Mangini, Italia, 1964, 16’, proveniente dalla Fondazione Cineteca di Bologna.

Il documentario si inserisce nel contesto degli anni Sessanta come esempio raro e coraggioso di cinema documentario militante.

In un’Italia proiettata verso il boom economico, Cecilia Mangini (1927-2021) volge lo sguardo verso il margine, la frontiera orientale, in un lavoro dal taglio lucido e visionario.

Tra porti deserti, cantieri in rovina, voci e volti disillusi, Cecilia Mangini racconta l’incertezza

di territori – Trieste, Gorizia, il Carso – e comunità – gli sloveni, gli operai del porto e dei cantieri – smarriti tra contraddizioni, retorica nazionalista e sensazione di abbandono.

Giovedì 26 giugno 2025 alle ore 21 debutta una produzione originale di Varcare: la lettura performativa Scatti di follia tratta dall’omonimo saggio di Diana De Rosa.

Scatti di follia ricompone il ritratto frammentato di Angela Silla Wulz, moglie di Carlo e madre di Marion e Wanda. Una figura al margine della memoria famigliare e della società, sospesa tra vita manicomiale e desideri di normalità.

Gli attori Nikla Petruška Panizon e Paolo Fagiolo, immersi nel paesaggio sonoro di Btaste e nei visual a cura di Vincenzo Luongo, offriranno un racconto che scava nei non detti famigliari, tra memorie distorte, ossessioni e il peso di uno sguardo femminile rimosso dalla storia.

Lo spettacolo dura 1 ora circa, l’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria scrivendo a info@cizerouno.it

Dialoghi al margine tra Vera Gheno e Francesco Magris venerdì 27 giugno dalle 18 alle 20 in una videoinstallazione, proiettata in loop, che ricostruisce un confronto a distanza tra la sociolinguista e l’economista.

Margini, democrazia, linguaggio, straniero, tolleranza sono alcune delle parole attorno alle quali i curatori dell’evento, Martina Vocci e Massimiliano Schiozzi, hanno invitato Gheno e Magris in un gioco dialettico di significati e sfumature, dove la parola diventa territorio comune e possibilità di incontro e confronto.

Sabato 28 giugno dalle 18 alle 20 il Cavò si spalanca alla notte estiva e brillerà di luci, colori e paesaggi istriani attraverso le parole di Fulvio Monai in una nuova produzione di Varcare, la lettura performativa Istria ritrovata.

Pittore, giornalista, scrittore e critico d’arte nato a Pola nel 1921 e morto a Gorizia nel 1999, Monai è autore di Istria ritrovata, libro pubblicato per l’ultima volta nel 2004.

Una preziosa raccolta di testi che omaggiano luoghi, ricordi e figure della terra che Monai dovette abbandonare nel 1947.

La voce dell’attore Paolo Fagiolo in questa lettura dal vivo farà riemergere, ogni trenta minuti dalle 18 alle 20, preziosi frammenti come Il mare di Absirto, Rapimento, A Pola, Inverno a Gelovizza.

Ad accompagnare le letture, le immagini realizzate da Davor Dujmović, che restituiscono il volto odierno delle terre istriane: un paesaggio saturo di colori smaglianti, abbagli di luce e lampi di nostalgia.

«L’Istria è tutta umori penetranti. I suoi colori sono netti, sonori, senza mezze tinte. Mare e terra si sposano spesso in accensioni abbaglianti: tutto vive alla luce del sole, ed il sangue è forte e generoso» (Fulvio Monai).

Con l’omaggio a Fulvio Monai, che è stato un “costruttore di ponti” e precursore nel far incontrare le culture e gli artisti oltre le frontiere, si chiuderà questa edizione di Varcare la frontiera che da appuntamento, a tutti quelli che hanno seguito i molti eventi proposti, all’autunno con la nuova edizione e il progetto internazionale dedicato alla “Tolleranza”.


Info & prenotazioni
info@cizerouno.it
www.cizerouno.it
www.varcarelafrontiera.eu
Da info <info@cizerouno.it> 

il Festival Gioie Musicali ammesso alle “Prime istanze triennali 2025-2027”

Il Festival Gioie Musicali viene riconosciuto dal Ministero della cultura come patrimonio italiano e accede per al prima volta  Fondo Nazionale per lo Spettacolo che nasce per sostenere e promuovere il settore dello spettacolo che comprende Teatro, musica, danza e cinema.

Il Festival Gioie Musicali riconosciuto dal Ministero della Cultura come patrimonio italiano e accede per al prima volta al Fondo Nazionale per lo Spettacolo

La direzione spettacolo del Ministero della Cultura ha ammesso il Festival Gioie Musicali alle “Prime istanze triennali 2025-2027” della sezione festival di musica. Un percorso che permette di accedere al fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo e che riconosce a livello nazionale la qualità del progetto artistico del Festival Gioie Musicali.

“Questa notizia, spiega Elisabetta Maschio, direttrice d’orchestra e direttrice artistica del Festival, rappresenta per noi un traguardo importante nel momento in cui il festival ha doppiato la mèta dei 20 anni di attività continuativa”.

È anche un riconoscimento della professionalità della squadra che lavora con gioia e dedizione a questo appuntamento sempre atteso. Il lungo e paziente lavoro sui giovani musicisti e sul loro incontro con i maestri che ha coinvolto l’intera struttura del festival: il direttivo, il direttore artistico e tutti i volontari.

Gioie Musicali Gioie Musicali è un festival nato nel 2005 come segmento di un circolo virtuoso che, partendo da LaRé – Orchestra Giovanile LaRéjouissance, rappresenta il “premio formativo” dei suoi componenti e nel contempo attira altri giovani musicisti, ampliando così il gruppo dei partecipanti. Nelle sue precedenti 20 edizioni annuali,ha coinvolto ogni anno circa 100 bambini e ragazzi nelle attività musicali con workshop di improvvisazione e creatività musicale, sonorizzazione e orchestra sinfonica, spaziando dalla musica classica al jazz, dal pop al rock fino alla musica tradizionale, con un team di formatori accuratamente scelto. 

ELISABETTA MASCHIO diplomata in pianoforte sotto la guida di Riccardo Risaliti è stata maestro sostituto con Laurence Foster a Parigi e in vari Teatri in Italia e all’ estero. Ha studiato direzione d’orchestra prima con Edoardo Muller e poi con Gustav Kuhn, di cui è assistente dal 1989 al 1992. Ha debuttato sul podio nel 1991 e ha poi diretto repertorio operistico e sinfonico in teatri italiani e internazionali ed ha accompagnato anche spettacoli di balletto con étoiles internazionali.  Nel 2002 ha fondato LaRé – Orchestra Giovanile la Réjouissance e nel 2005 ha ideato il Festival Internazionale Gioie Musicali di cui è direttore artistico. Nel 2021 è nominata presidente della Fondazione Teatro di Montebelluna. È docente di esercitazioni orchestrali al Conservatorio F. Venezze di Rovigo.

L’ORCHESTRA LARÉ L’Orchestra Giovanile La Réjouissance fondata nel 2002, testimonial UNICEF dal 2005 è affiliata al Sistema nazionale delle orchestre e dei cori infantili e giovanili in Italia, organismo fondato da C. Abbado con A. Abreu nel 2010. Per questa edizione di Gioie musicali LaRé è l’orchestra in residenza con organici variegati,dall’assetto di orchestra sinfonica.all’ensemble cameristico, all’assetto under 18.

Tale progetto più che ventennale con le sue numerose produzioni è un punto di riferimento sul territorio e fa dei giovani musicisti i testimoni di valori educativi e aggregativi.


Studio Pierrepi
Alessandra Canella
Via delle Belle Parti 17
35139  Padova
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www.studiopierrepi.it
Da Studio Pierrepi <canella@studiopierrepi.it>