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GALILEO GALILEI ED IL METODO SCIENTIFICO
   

 
Da giovane scopre l'isocronismo delle oscillazioni del pendolo
 
Pratica artigianale e pratica scientifica
 
Galileo e Simplicio ovvero il "Dialogo" della discordia
   
 
  IL METODO
   

Metodo scientifico, definizione ed aspetti correlati

 

Mondo Antico: la nascita dei metodi filosofici

 
Mondo Medievale: molta filosofia ma poca scienza
 

Galileo Galilei dà avvio alla scienza e alla conoscenza

 

La Rivoluzione del metodo di Albert Einstein

 

Elementi del Metodo induttivista

 

Elementi del Metodo deduttivista

 
Differenze nell’utilizzo del metodo scientifico
 

Il punto di vista di Karl Popper

 
Critiche al metodo scientifico

 
 
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Il metodo scientifico deve poter individuare e raggiungere una conoscenza che sia oggettiva, affidabile, verificabile  e condivisibile. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso l'osservazione e la sperimentazione. Nel campo, invece, delle teorie generali si procede attraverso la definizione di ipotesi e teorie, da verificare sempre sperimentalmente. L’approccio alla conoscenza può essere affrontato sia con metodo induttivo che deduttivo. A tale proposito vi è una certa contrapposizione.

Il concetto di
metodo scientifico non è univoco. Due sono significati principali, che si arricchiscono di diverse sfumature.
Inteso astrattamente, può essere concepito come un insieme di criteri teorici e operativi, seguendo i quali un risultato ottenuto può essere considerato scientifico. Questi criteri demarcano oggettivamente un ragionamento scientifico da un ragionamento metafisico, religioso o pseudoscientifico (problema della demarcazione).
Il secondo significato principale, invece, è ristretto alla pratica giornaliera del singolo scienziato e, più in generale, della comunità scientifica e la sua attività di ricerca.
Le due definizioni concettuali possono convergere, in quanto, in teoria, la comunità degli scienziati applica uguali criteri e un ugual metodo “scientifico”. Tuttavia, come la storia ha dimostrato, vi sono stati grandi scienziati che, operando in via intuitiva (senza, quindi, alcun metodo sistematico) hanno realizzato scoperte, dimostrate scientificamente solo in un secondo momento. La realtà è che, pur essendo il metodo scientifico proprio della comunità scientifica, non esiste una metodologia definita da regole specifiche e universali in tutti i campi della scienza.

Nel dibattito epistemologico, inoltre, la contrapposizione tra i sostenitori del metodo induttivo e quelli del metodo deduttivo, caratterizzerebbe e convaliderebbe il risultato. Ad esempio, Popper sostiene che una teoria può dirsi scientifica solo se è stata formulata a priori in forma deduttiva, in quanto il nostro pensiero potrebbe causare qualsiasi deformazione.

Nel tentativo di appianare le diverse contrapposizioni, Frédéric Kerlinger ha formulato quattro diversi metodi che sono stati applicati per raggiungere la conoscenza umana. I metodi sono quelli: della tenacia, dell’autorità, a priori e della scienza.

Il Metodo della tenacia – una cosa è vera se la sua conoscenza fa parte della nostra vita, che su di essa si fonda.
Il Metodo dell'autorità – il sapere di una autorità riconosciuta può essere considerato vero di per sé in quanto tale. Ad esempio, il sapere religioso, l’autorità di un grande scenziato o quella di un’importante organizzazione.
Il Metodo a priori, o dell'intuizione – La ragione umana formula considerazioni, molto spesso veritiere, universalmente riconosciute come tali.
Il Metodo della scienza – il sapere umano non sempre riguarda l’uomo stesso ed il suo pensiero. Molto spesso affronta una realtà esterna, che noi non possiamo modificare con il nostro pensiero. E’ la realtà oggettiva e materiale su cui opera la scienza con il suo metodo. L’analisi sistematica, controllata, empirica e critica ci porta proprio alla conoscenza di questa realtà materiale e di tutte le relazioni e fenomeni intercorrenti in essa.

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

   
 
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