Nell’applicazione di un
metodo, sarebbe necessario seguire
un percorso ben definito, tale da
poterlo utilizzare in maniera
ricorrente e precisa. Purtroppo
non esistendo una sua concezioni
valida universalmente, è difficile
e soggettiva la sua attuazione.
Nel dibattito, comunque, si
possono individuare due
alternative generiche: quella
deduttivista e quella induttivista
Il percorso conoscitivo
induttivo (o induzione), che parte
dall’osservazione di un fenomeno e
si completa nella realizzazione di
una legge scientifica. Si articola
in: Osservazione. Esperimento,
Correlazione fra le misure,
Definizione di un modello fisico,
Elaborazione di un modello
matematico e, alla fine, la
Formalizzazione di una teoria.
Queste fasi si riferiscono ai
campi delle scienze naturali,
fisiche e matematiche.
L’Osservazione
Storicamente, ma
anche oggi, il momento primo di
una ricerca è l’osservazione di
qualcosa o di un fenomeno. Ma è
anche il suo punto terminale, cioè
quello della verifica ripetuta di
una nuova legge scientifica. La
riproducibilità (o detta misura,
in fisica) attesta senz’ombra di
dubbio, la sua esattezza.
L’Esperimento
Con tecniche di
programmazione ben definite nella
fase sperimentale, in genere,
l’osservatore modifica
l’equilibrio originario in misura
minimale per cogliere le risposte
alle anomalie indotte.
Correlazione fra
le verifiche I
dati forniti dall’esperimento
possono essere elaborati in
vari modi per sviluppare il
contenuto informativo. Possono
essere applicati grafici, calcolo
delle medie, statistiche
descrittive, trasformazioni
logaritmiche o interpolazione tra
i punti dell’esperimento. La
correlazione tra le diverse
verifiche può dare vita ad un
modello.
Definizione di un modello fisico
Per arrivare alla
determinazione di una nuova legge
scientifica, bisogna costruire
mentalmente un modello fisico. La
conoscenza del comportamento di
determinati elementi, viene
riassunta in esso con la
definizione complessiva del
fenomeno osservato e oggetto di
studio. A questo punto del
percorso due linee di pensiero
divaricano le possibilità. La
prima, l’empirismo radicale,
asserisce che non si può spingersi
oltre i dati grezzi osservati
nell’esperimento, vietando alla
conoscenza induttiva di definire
oltre leggi empiriche e modelli.
La seconda posizione , realista,
lo permette, in quanto consente
l’uso di concetti mai comprovati
perché non osservabili, come la
forza di gravità o il campo
elettromagnetico. Tali entità sono
state, infatti, dimostrate solo
indirettamente, studiando il loro
effetto su base induttiva. I
modelli fisici possono non
coincidere. Lo stesso modello,
infatti, può avere una concezione
diversa. Ad esempio, la luce può
essere concepita un flusso di
particelle oppure un fenomeno
ondulatorio. Una molecola può
essere interpretata come fosse un
elemento puntiforme o, da un altro
punto di vista, fornito di una
struttura.
Definizione di un modello
matematico
Come dev’essere, il modello
matematico raggiunge la massima
astrazione. Esso si basa su
parametri matematici iniziali,
comprovati sperimentalmente che
vengono utilizzati per la
formulazione di un’equazione che
descrive il fenomeno studiato. Se
questa è stata impostata
correttamente, secondo tutti i
parametri, viene denominato come
“identificabile”.
Alla fine
di questo percorso, si può
formulare una nuova teoria
scientifica.
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