A Siena il convegno sul restauro del Fonte battesimale del Duomo

Giovedì 28 e venerdì 29 novembre presso il Museo dell’Opera della Metropolitana di Siena il convegno che ripercorre i tre anni di restauri dello straordinario capolavoro in marmo, bronzo dorato e rame smaltato realizzato da Donatello, Jacopo della Quercia, Ghiberti e Giovanni di Turino.

Il Fonte battesimale del Duomo di Siena e il suo restauro

LOpera della Metropolitana di Siena e lArcidiocesi di Siena-Colle di Val dElsa-Montalcino, dopo aver restituito ai fedeli e al grande pubblico il Fonte battesimale del Duomo di Siena restaurato, hanno organizzato con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, artefice principale dell’intervento, un convegno per ripercorrerne le tappe.

Lo straordinario impianto scultoreo realizzato da Donatello, Jacopo della Quercia, Lorenzo Ghiberti e Giovanni di Turino è tornato visibile lo scorso 25 giugno dopo tre anni di interventi conservativi.

La due giorni di giovedì 28 e venerdì 29 novembre sarà dedicata al restauro di altissimo e innovativo livello tecnico che è stato diretto dall’Opificio, guidato dapprima dal compianto Marco Ciatti e successivamente da Emanuela Daffra, ed eseguito dai restauratori dell’istituto fiorentino con la collaborazione del personale dell’Opera. I lavori, finanziati dall’Opera della Metropolitana di Siena, sono stati svolti sotto lalta sorveglianza dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, prima diretta da Andrea Muzzi e, attualmente, da Gabriele Nannetti, tra i relatori nella prima giornata insieme al cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo Metropolita di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e al prof. Giovanni Minnucci, rettore dell’Opera della Metropolitana di Siena.

Il restauro – dichiara il card. Augusto Paolo LojudiceArcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino – ha permesso a tutta la città e a tutte le persone che vengono a Siena di tornare a fruire non soltanto di un’importante opera d’arte, ma anche di un elemento che ha un forte valore religioso e spirituale quale il Fonte battesimale, grazie al quale gli uomini rinascono alla loro nuova vita in Cristo. Ripercorrere le tappe che hanno portato alla riapertura di questo tesoro è un modo anche di sottolineare quanto a Siena e non solo l’arte sia un mezzo per riscoprire e riavvicinarsi alle tradizioni cristiane che sono il fondamento della nostra società. Un ringraziamento quindi a tutte le realtà e ai professionisti che hanno contribuito a questo restauro“.

Il programma prevede interventi del personale dell’Opera, dei professionisti dell’Opificio e dei restauratori e docenti universitari che hanno lavorato in sinergia al complesso restauro di un’opera frutto della geniale perizia di alcuni tra i massimi artisti della prima metà del Quattrocento.

Mesi e mesi di attenti studi e poi di interventi diversi ma collegati, che verranno resi noti con tutte le novità emerse dal restauro. Aspetti storici, filologici, uso dei materiali relativi, approfondimenti scientifici, tecniche di intervento, che saranno oggetto di specifiche comunicazioni, per poi essere complessivamente raccolti in una apposita pubblicazione, testimone del lavoro compiuto e caposaldo da cui partire per restauri futuri: questo, nelle intenzioni del Cda dell’Opera della Metropolitana, lo scopo principale dell’evento“, come ha dichiarato il prof. Minnucci, Rettore dell’Opera.

La Soprintendente dell’Opificio Emanuela Daffra ha così commentato:

“Restituire a studiosi e semplici appassionati la mole di dati che si sono accumulati nel corso del restauro, dati appartenenti a classi differenti (mi piace qui ricordare le alleanze operose strette con università ed enti di ricerca), metterli in relazione reciproca e proporli alla discussione anche di chi non è stato direttamente coinvolto nell’impresa era una conclusione doverosa. Doverosa e intrinsecamente feconda, perché acquisizioni, conclusioni e soluzioni proposte solo se condivise  e discusse potranno generare ulteriori avanzamenti.”

Il lavoro svolto ha permesso di restituire alla Chiesa, alla Città e al mondo, un luogo centrale sotto il profilo pastorale e liturgico, nonché un vero e proprio capolavoro.

Tra i relatori Francesco Caglioti, ordinario di Storia dell’arte medievale alla Scuola Normale Superiore di Pisa, tra i massimi esperti di arte del Rinascimento, Gabriele Fattorini, dell’Università di Firenze, gli storici dell’arte dell’Opificio Laura Speranza e Riccardo Gennaioli, direttori scientifici del restauro, e don Enrico Grassini, direttore dell’ufficio Beni Culturali ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino – che si soffermerà sul tema dell’iniziazione cristiana e degli aspetti liturgici.

Nel racconto del restauro avranno spazio anche i dipendenti dell’Opera del Duomo: il restauratore Andrea Galgani, con le tecniche del restauro Serena Bianchi e Lucrezia Coletta, oltre all’architetto Enrico De Benedetti, a cui è affidata l’area tecnica che ha, inoltre, progettato e curato il nuovo allestimento del Battistero volto a migliorarne l’accoglienza e la fruizione.

Ad illustrare il delicato intervento compiuto dall’Opificio saranno i restauratori Camilla Mancini e Irene Giovacchini, per i materiali lapidei, Stefania AgnolettiMaria BaruffettiAnnalena BriniElisa PucciAntonio MignemiMerj NesiElena Della Schiava e Stefano Casu, per gli elementi in bronzo, Paolo Belluzzo e Cinzia Ortolani, per le parti smaltate, oltre al gruppo di lavoro che si è occupato delle indagini scientifiche: Andrea CagniniMonica GaleottiSimone PorcinaiEdoardo TartagliaDominique Petrocchi.

Specifici approfondimenti saranno inoltre effettuati da Stefano CampanaGiampaolo ErminiMarco FagianiMarco GiamelloSonia MugnainiAndrea ScalaAlessandro PaciniVeronica Sofia Tulli.


Ufficio Stampa Opera Laboratori
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Roma: Ai Musei Capitolini una mostra con i Capolavori della Pinacoteca di Ancona

La “Pala Gozzi” di Tiziano e altri capolavori dalla Pinacoteca Podesti di Ancona
saranno esposti ai Musei Capitolini per celebrare l’avvio del Giubileo.

Nelle prestigiose sale del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio dal 26 novembre sarà ospitata in via straordinaria la “Pala Gozzi” di Tiziano, tesoro assoluto della storia dell’arte, accompagnata da altri 5 capolavori di Olivuccio Ciccarello, Carlo Crivelli, Lorenzo Lotto e Guercino, tutti provenienti dalla Pinacoteca Podesti di Ancona
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“TIZIANO, LOTTO, CRIVELLI E GUERCINO
Capolavori della Pinacoteca di Ancona”


26 novembre 2024 – 30 marzo 2025

Musei Capitolini – Palazzo dei Conservatori
Piazza del Campidoglio, 4
00186 – Roma (RM)

La maestosa Pala Gozzi (1520), capolavoro assoluto di Tiziano Vecellio insieme ad altre 5 celebri opere, tutte di carattere religioso e provenienti dalla Pinacoteca Podesti di Ancona, saranno eccezionalmente esposte, per la prima volta a Roma, in occasione del prossimo Giubileo, dal 26 novembre nelle sale di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini.

6 prestigiose tele – delle quali 5 pale d’altare di grandi dimensioni e una piccola ma lussuosa tempera su tavola – saranno protagoniste di un percorso espositivo che racconta l’importanza della collezione della Pinacoteca Podesti e, in filigrana, la ricchezza della città dorica committente dei maggiori artisti italiani fra Cinquecento e Seicento.

Si potranno quindi ammirare la Circoncisione dalla chiesa di San Francesco ad Alto, opera di Olivuccio Ciccarello, interprete principale del rinnovamento della pittura anconetana che fiorì fra Trecento e Quattrocento; la preziosa Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, icona della collezione dorica e somma realizzazione del pittore veneto che visse e operò nelle Marche; la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, per la chiesa di Sant’Agostino, in cui si esplicita l’emozionante talento del pittore veneziano, esule a più riprese nella regione. Ancora di Tiziano sarà esposta la monumentale Crocifissione realizzata per la chiesa di San Domenico in cui l’artista esplora la tragedia e la sofferenza umana. Chiude la rassegna l’imponente Immacolata di Guercino, in cui la delicata figura della Vergine si staglia su un paesaggio marino il cui modello potrebbe essere la baia di Ancona.

Con questa mostra si intende avviare un percorso di valorizzazione nazionale della collezione anconetana, con lo scopo di restituire ai cittadini e ai visitatori lo spaccato di un periodo cruciale della storia del gusto, del collezionismo e della museologia nella città marchigiana. Un lavoro che proseguirà con il riallestimento della Pinacoteca Civica Podesti, aperta nel dopoguerra dall’allora soprintendente Pietro Zampetti, con le opere salvate dai bombardamenti da un altro grande protagonista della storia della tutela, Pasquale Rotondi, l’eroico direttore del Palazzo Ducale di Urbino a cui si deve la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale negli anni tumultuosi del secondo conflitto mondiale.

La mostra romana, con questa importante esposizione delle pale d’altare della città dorica, oltre a testimoniare la sacralità e l’importanza che assunse l’arte adriatica del ‘500, anticipa gli eventi culturali previsti per il prossimo Giubileo.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, con il patrocinio di Giubileo 2025 – Dicastero per l’Evangelizzazione, la mostra è organizzata da Arthemisia in collaborazione con Comune di AnconaAncona CulturaPinacoteca Civica di AnconaRegione Marche e Palazzo Ducale di Urbino – Direzione Regionale Musei Nazionali Marche ed è curata da Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche e da Ilaria Miarelli Mariani, Direttrice della Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.


Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
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Zètema Progetto Cultura
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RECLAIM poetry 2024 – 50 poster, 1 mese di versi liberati sui muri di Bologna

50 poster, 25 poetə, 1 mese di versi liberati sui muri di Bologna. Compare in strada RECLAIM poetry, il nuovo intervento inedito realizzato da CHEAP per Patto per la Lettura di Bologna, la rete coordinata dal Comune di Bologna – Settore Biblioteche e Welfare Culturale che promuove libri, attività, servizi, voci, progetti, luoghi, occasioni, incontri intorno alla lettura nel territorio.

RECLAIM POETRY 2024
I manifesti di CHEAP per il Patto per la Lettura tornano sui muri di Bologna.

50 poster, 25 poetə, 1 mese di versi liberati sui muri di Bologna. Compare in strada RECLAIM poetry, il nuovo intervento inedito realizzato da CHEAP per Patto per la Lettura di Bologna, la rete coordinata dal Comune di Bologna – Settore Biblioteche e Welfare Culturale che promuove libri, attività, servizi, voci, progetti, luoghi, occasioni, incontri intorno alla lettura nel territorio.

CHEAP, il progetto di arte pubblica su poster, replica il progetto RECLAIM poetry e porta una nuova selezione di poesia nello spazio pubblico di Bologna: frammenti di versi che veicolano il tema della liberazione e a tutte le temperature che questa si esprime, passando dalle parole di una poeta istituzionalizzata come Emily Dickinson a quelle di Pietro Valpreda, dalle lotte anticoloniali di Amilcar Cabral alla beat generation di Diane Di Prima, tenendo insieme il premio Nobel per la letteratura Wisława Szymborska con la potenza dell’orgoglio indigeno delle versi di Eliane Potiguara.

Parole, pratiche poetiche e politiche, rivendicazioni e versi con cui CHEAP e Patto per la lettura di Bologna spostano la conversazione nello spazio pubblico sui temi delle lotte e dei processi di liberazione.

La poesia ha spesso rappresentato un potente strumento di narrazione e resistenza. In contesti di oppressione, la poesia diventa una forma di protesta e una pratica di disobbedienza: è una voce che amplifica le lotte e celebra la resilienza dei popoli. Allo stesso modo, nei processi di liberazione la poesia ha spesso avuto il ruolo di unire le comunità attorno a valori condivisi. In questo senso, la poesia non è solo un’espressione estetica, ma un atto politico che contribuisce a costruire una narrazione di resistenza.

Nelle biblioteche è conservato un patrimonio simbolico anche sotto forma di poesia: il progetto di CHEAP per il Patto per la Lettura di Bologna invita a riscoprire un genere a volte poco frequentato, sottolineandone il carattere contemporaneo, le inclinazioni politiche, la natura sociale, la semantica di liberazione. RECLAIM poetry è, in questo senso, la rivendicazione di una parola poetica radicale.

Le biblioteche che immaginiamo sono spazi pubblici a cui accedere per diritto, in controtendenza alle dinamiche di privilegio ed esclusione che permeano ogni aspetto della nostra vita sociale. Luoghi in cui sono a portata di mano i saperi, cioè quegli strumenti indispensabili per produrci nell’atto di ragione del prendere una posizione. Collegate tra il passato e il futuro, sono archivi che dovremmo attraversare per riformulare nuovi immaginari” – commenta CHEAP. “Da questa visione parte il nostro invito a riscoprire le biblioteche, a rifrequentare la poesia e leggerla come parola contemporanea, capace di raccontare il nostro tempo in maniera radicale”.


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Ludus, arte in gioco, nella Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio

Il Comune di Piancastagnaio presenta la mostra “Ludus. La maschera e la vertigine”, a cura di Alessandro Bellucci, ospitata negli spazi della Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 6 dicembre 2024 al 30 aprile 2025, con inaugurazione il 6 dicembre alle ore 16:30.

Artisti partecipanti

Giorgia Accorsi, Paolo Angelosanto, Jacopo Bellucci, Dominic Blower, Saverio Bonelli, Stefano Boring, Polly Brooks, Mario Consiglio, Stefano Corti, Luca Costantini, Mirco Denicolò, Bruna Esposito, Liu Feng, Danilo Fiorucci, Gigi Fucchi, Benedetta Galli, Riccardo Gemma, Emanuele Giannetti, Fabio Giorgi Alberti, Gabriele Landi, Gianni Lillo, Irene Lupi, Serenella Lupparelli, Mimmo Manes, Miltos Manetas, Marco Montanari, Rinaldo Novali, Carole Peia, Vettor Pisani, Carlo Pizzichini, Sofia Ricciardi, Stephen Roach, Sophia Ruffini, Alessandro Secci, Yu Wang, Cai Xinmeng, Xu Zhenglong.

La mostra si svilupperà negli spazi della Rocca, inclusa la terrazza panoramica, su una superficie di circa 350 mq. Saranno esposte oltre 40 opere, includendo installazioni già presentate nella mostra precedente “del ludico dunque gioco” e nuove creazioni, alcune site-specific.

LUDUS, “LA MASCHERA E LA VERTIGINE”
Piancastagnaio (Si), Rocca Aldobrandesca
6 dicembre 2024 – 30 aprile 2025

Mostra a cura di Alessandro  Bellucci.
 
Inaugurazione della Mostra:  venerdì 6 dicembre 2024, ore 16,30

AM[i]ATA ARTE

L’esposizione si inserisce nella rassegna “AM[i]ATA ARTE, culture contemporanee”, che ogni anno, da novembre a dicembre, proporrà una mostra tematica e eventi culturali che si svolgeranno durante la mostra.

Un progetto educativo e inclusivo

Con un’attenzione particolare al territorio e alle scuole, la mostra vuole coinvolgere un pubblico ampio e multigenerazionale, avvalendosi di didascalie parlanti che offriranno una lettura accessibile e formativa delle opere, con l’obiettivo di stimolare il pensiero critico, una riflessione personale e di alleviare quella sensazione di smarrimento che si può provare di fronte a un’opera contemporanea.

Il gioco e la Rocca Aldobrandesca

Con il tema “Ludus”, le opere trovano spazio in un contesto di valore storico-artistico e bellico come la Rocca quattrocentesca, esplorando il contrasto tra il gioco e la guerra. Ispirata alle quattro categorie del gioco descritte da Roger Caillois – agon, alea, mimicry, ilinx – la mostra riflette sull’assurdità della vita reale e sul gioco come mezzo per reinterpretarla, utilizzando l’arte per esplorare nuovi orizzonti.

Riferimenti culturali

A cento anni dal Manifesto surrealista del 1924, l’esposizione sottolinea la libertà e la resistenza dell’arte contro la logica del conflitto e dell’oppressione. Con una prospettiva che celebra la vita, il sogno, l’amore e la follia, l’arte si propone come strumento di opposizione e riflessione. Nel Surrealismo, il gioco diventa forma, e la forma è un gioco che si realizza oltre i singoli partecipanti. Il giocare insieme, abbracciando liberamente regole e segni, genera con cura e curiosità uno spazio-tempo autonomo, capace di accogliere i misteriosi intrecci dell’esistenza e dell’esperienza.

Promotore

Comune di Piancastagnaio, assessorato alla Cultura

Un progetto a cura dí Alessandro Bellucci in collaborazione con Angela Wang – YURTA Relazioni Culturali e con la consulenza all’allestimento di Jacopo Bellucci, Emanuele Giannetti e Gianni Lillo.

Ringraziamenti speciali: Spazio Ulisse (Chiusi), Sottopasso Ferroviario (Sinalunga), Centralia U.C.A., Centro per l’arte contemporanea Trebisonda (Perugia), Proloco di Piancastagnaio.


Rocca Aldobrandesca
Piazza Castell, Piancastagnaio
Pro Loco di Piancastagnaio
Tel. 0577784134
 
Orari di apertura
Tutti i venerdì pomeriggio con orario 16.00-19.00
Sabato 10.00-13.00 e 16.00-19.00
Domenica 10.00-13.00 e 16.00-19.00

Aperture straordinarie
Consultare il sito della Pro Loco di Piancastagnaio
www.prolocopiancastagnaio.it/la-rocca-aldobrandesca/
 
Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499

Touristmeet: dialogo per ottimizzare la gestione dei flussi turistici

L’evento, aperto al pubblico e gratuito, è organizzato per favorire il dialogo tra istituzioni, operatori turistici, enti no profit e professionisti del settore. L’obiettivo è creare un momento di confronto sulle strategie e le soluzioni da adottare per ottimizzare la gestione dei flussi turistici, nonché il workflow di PMI e microimprese, in vista del Giubileo 2025.

Touristmeet – Roma Giubileo 2025: il 26 novembre incontro per favorire il dialogo tra istituzioni, operatori turistici, enti no profit e professionisti del settore

Si prevede che l’evento possa attrarre 32 milioni di presenze, con una spesa complessiva stimata di 16,7 miliardi di euro. Un’occasione storica di grande rilevanza per la città, che richiede particolare attenzione alle metodologie e dinamiche di comunicazione contemporanee, dove la ridondanza delle informazioni può giocare un ruolo chiave per il successo dell’iniziativa. In questo contesto, interverrà il giornalista e scrittore Gabriele Ziantoni, che approfondirà i tone of voice della città. 

Tra i protagonisti del forum, moderato dalla giornalista Anna Benedetto, spiccano Suor Rebecca Nazzaro, superiora generale delle Missionarie della Divina Rivelazione, nuova direttrice dell’Ufficio per la pastorale del pellegrinaggio del Vicariato di Roma – Opera romana pellegrinaggi, il Presidente della Commissione Speciale Giubileo 2025 del Comune di Roma, Dario Nanni, e l’On. Maurizio Politi, Vicepresidente della stessa Commissione, che offriranno una visione approfondita sulle ottimizzazioni logistiche adottate e sulle opportunità per Roma Capitale. 

Stefano Mascanzoni, AD del Gruppo Affidea per Umbria e Lazio, esplorerà le esigenze sanitarie dei visitatori. L’azienda Aliservice, storico erogatore di servizi aeroportuali, fornirà il punto di vista degli addetti all’accoglienza e alla logistica presso l’aeroporto di Roma Fiumicino.  È atteso inoltre l’intervento di Alessandro Moscetta, per la Comunità di Sant’Egidio, che porrà l’accento sull’importanza dell’inclusione e della solidarietà, con un focus particolare sulla lotta allo spreco alimentare, un tema cruciale durante eventi di questa portata. 

Dal punto di vista imprenditoriale, il Giubileo sarà analizzato come motore di sviluppo per il commercio e il turismo grazie all’intervento di Mauro Antonini, rappresentante della Confederazione AEPI. Marco Barbini, dell’Associazione Territoriale Unilavoro Roma Est, discuterà invece il ruolo del welfare e dell’innovazione digitale nel supporto alle piccole e medie imprese. 

A concludere l’evento sarà Giada Giorgia Mattei, co-founder di Stay Open, agenzia organizzatrice dell’evento, che offrirà una riflessione finale sull’importanza della sinergia tra imprese e comunità locali per garantire il successo del Giubileo e lasciare una preziosa eredità alla città. 

L’evento è aperto al pubblico e gratuito, ma è necessaria l’iscrizione tramite il sito ufficiale www.touristmeet.it  dove è disponibile anche il programma completo. 


Evento: Touristmeet – Roma Giubileo 2025
Data: 26 novembre 2024
Luogo: Spaces Eur Arte, Viale dell’Arte, 25, 00144 Roma RM
Orario: Dalle ore 16 alle ore 19

Contatti per informazioni:
Open S.r.l. per Touristmeet 
Piazzale Luigi Sturzo, 15 – 00144 Roma –
Email: info@touristmeet.it –
Sito: www.touristmeet.it

Informazioni di contatto
Alessandro Maola
info@alessandromaola.it

San Casciano dei Bagni (Siena): La Valdichiana dice no alla violenza di genere

Domenica 24 novembre 2024 alle ore 11.00, presso il Palazzo Comunale di San Casciano dei Bagni, verrà inaugurata l’opera scultorea in bronzo Femminando di Anna Izzo, a cura di Roberta Melasecca, alla presenza della Sindaca di San Casciano dei Bagni, Agnese Carletti, e alla Presidente del Servizio Associato Pari Opportunità dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, Orietta Parretti. 

La Valdichiana dice no!
I dieci Comuni della Valdichiana Senese uniti contro la violenza di genere
 
Presentazione e inaugurazione

Femminando, una scultura di Anna Izzo

Inaugurazione 24 novembre 2024 ore 11.00
Palazzo Comunale San Casciano dei Bagni
Piazza della Repubblica 4 – San Casciano dei Bagni (SI)
Fino al 20 dicembre 2024

L’iniziativa si inserisce all’interno degli eventi promossi dal Servizio Associato Pari Opportunità dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, presieduto da Orietta Parretti e realizzati in collaborazione con le delegate alle Pari Opportunità dei dieci Comuni della Valdichiana Senese e con l’Associazione Amica Donna. 

Infatti dal 15 novembre al 10 dicembre 2024 e in occasione del 25 Novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i dieci Comuni della Valdichiana Senese (Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena, Pienza e Trequanda) dicono no alla violenza di genere attraverso un ricco palinsesto di incontri, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e lezioni di difesa personale. 

«Il 25 Novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ci porta di nuovo a una campagna di sensibilizzazione per cercare di contrastare la violenza in ogni sua forma e genere» afferma la Presidente del Centro Pari Opportunità Orietta Parretti. «Ragazze, ragazzi e donne uccise ogni 72 ore: sta diventando una mattanza. Non ci possiamo più voltare dall’altra parte perché la violenza non è e non deve mai essere la “normalità”. Il Centro Pari Opportunità, servizio associato dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese c’è e dice NO alla violenza sulle donne e alla violenza di genere.» 

«Ringrazio la Consigliera Orietta Parretti e, tramite lei, il Centro Pari Opportunità della Valdichiana Senese per il lavoro contro la violenza di genere che svolgono ogni giorno» spiega la sindaca di San Casciano dei Bagni Agnese Carletti. «Purtroppo i numeri ci dicono che quello che tutti stiamo facendo facciamo non è comunque abbastanza e queste giornate devono servire soprattutto a farci interrogare su cosa possiamo ancora fare. Intanto proseguiamo nella nostra campagna di sensibilizzazione certi che possa essere importante e, per questo, ringrazio l’artista Anna Izzo che da oggi espone a San Casciano dei Bagni la sua opera.»

Come scrive nel testo di presentazione la curatrice, Roberta Melasecca: «Le opere di Anna Izzo hanno una evidente responsabilità: illuminare lo sguardo, aprire gli occhi, mettere in discussione e in dubbio immagini, pensieri, concetti radicati nella cultura e nelle vicende umane. È un femminismo psicologico, quello di Anna, che tende a spogliare le visioni sul mondo femminile e sul mondo maschile, depauperandole dalla loro significazione convenzionale e procedendo verso una de-oggettivazione degli stessi oggetti che compongono i costumi collettivi. La scultura in bronzo Femminando è la dichiarazione aperta ed esplicita di quella relazione tra aspetto esteriore e vita interiore che ha sperimentato nel corso del tempo rappresentazioni ambigue e controverse, delineando la figura della donna come angelo o come demonio ed ogni abito come esaltazione o come condanna. Anna plasma un corsetto traforato e decorato che diventa stendardo dell’emancipazione intellettuale, sociale, economica, antropologica, valicando il trionfo dell’artificio per divenire quello dell’anatomia e dell’autonomia, annullando la scissione culturale tra due estetiche differenti. Con atto determinato, l’artista irrompe nell’iconografia del corpo permettendo l’attraversamento di due forconi che forano l’armatura dell’abito ma che non lo dilaniano nelle sue forme: conservando la fortezza e l’alterità, l’effigie così tracciata si impone per quelle capacità di resistenza e resilienza che la rendono duttile e malleabile, per quelle doti di spirito e raziocinio che le conferiscono la possibilità di perdurare oltre lo spazio e le ere. 

Anna Izzo coinvolge lo spettatore in un processo di riscoperta dei meccanismi di connessione tra storia e società, spingendolo a ribaltare la prospettiva considerata “naturale” e concedendo l’opportunità di iniziare un viaggio di rivoluzioni e stravolgimenti che pongono al centro della narrazione non più l’uomo come essere maschile o la donna come essere femminile ma l’essenza umana nel suo divenire, nel suo dipanarsi nelle infinite spire frattaliche dell’universo. Spinta da un’urgenza politica e comunitaria, l’artista, e con lei l’opera, si fa interprete intima e coraggiosa, testimonianza viva e pulsante di un’identità di nuovo conquistata e riconquistata, trasformando o reinventando evoluzioni e trame, scrivendo una diversa e inedita filogenesi, in cui l’arte e la vita appaiono coincidenti. Non si stanca Anna di portare il suo grido per il mondo, nella consapevolezza di essere lei stessa incarnazione di un desiderio.»

La scultura sarà visibile dal 24 novembre al 20 dicembre 2024 presso il Palazzo Comunale di San Casciano dei Bagni.

Anna Izzo, pittrice e scultrice, nasce a Taranto ma già adolescente si trasferisce a Sorrento dove il padre gallerista la introduce nel mondo dell’arte con una importante frequentazione di artisti della scuola napoletana. Le sue opere attraversano vari materiali, ferro, bronzo, resina, in una continua ricerca estetica innovativa. I suoi lavori hanno ricevuto consensi di importanti artisti ed di illustri critici d’arte. Vive e lavora tra Roma e Siena ed espone in Italia e all’estero. Tra le ultime mostre: luglio 2016 Conference Center Hollywood USA; ottobre 2016 Jolly Madison New York; novembre 2016 Sofitel Conference Washington DC; dicembre 2016 Palazzo Francavilla Palermo ritiro premio Gran Maestro; gennaio 2017 Galleria La Vaccarella Roma; gennaio 2017 Palazzo Barion Taranto ritiro premio Taras per l’arte; febbraio 2017 Galleria San Vidal Venezia; luglio 2017 Teatro dal Verme Milano; ottobre 2017 Biennale Milano International Art Meeting; ottobre 2017 Biennale Venezia Spoleto Pavillon; novembre 2017 Biennale Mantova; dicembre 2017 Miami Meet Milano USA; gennaio 2018 Palazzo Ximenes Firenze; marzo 2018 Biennale delle Nazioni Venezia; giugno 2018 Auditorium Dell’acquario Genova ritiro premio Cristoforo Colombo; ottobre 2018 Roma Galleria Triphè La Seduzione; giugno 2019 Trofeo Maestri D’Italia ArtExpò Biennale internazionale Arte contemporanea Mantova; luglio 2019 premio Internazionale Michelangelo Firenze; settembre 2019 mostra Biancoscuro Art Contest Montecarlo; novembre 2019 personale di scultura La gabbia Museo d’Arte Sacra Castelmuzio; novembre 2019 Budapest ArtExpò Biennale D’Arte Italiana; marzo 2020 Capri Scultura monumentale dal titolo La Violenza è una Gabbia; febbraio 2021 esposizione sculture al Premio Vittorio Sgarbi a Ferrara; novembre 2021 Città della Pieve scultura monumentale dal titolo La violenza non è amore; maggio 2022 Fiumicino scultura monumentale dal titolo La violenza non è amore; novembre 2022-marzo 2023 Arezzo scultura monumentale dal titolo La violenza non è amore; marzo-settembre 2023 – San Quirico d’Orcia scultura monumentale dal titolo La violenza non è amore; 2023 “Donne nell’arte”, Galleria Fedraneri, Torrita di Siena; 2024 mostra personale “Emotions”, Pienza; 2024 Valdichiana Village Siena scultura monumentale dal titolo La violenza è una gabbia. 


INFO

La Valdichiana dice no!
I dieci Comuni della Valdichiana Senese uniti contro la violenza di genere
Appuntamenti, incontri, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e lezioni di difesa, dal 16 novembre al 10 dicembre 2024 – il Servizio Associato Pari Opportunità dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, presieduto da Orietta Parretti, con la collaborazione dei dieci Comuni della Valdichiana Senese uniti per dire NO alla violenza di genere e sensibilizzare la tema l’intera comunità
Presentazione e inaugurazione
Femminando, una scultura di Anna Izzo
a cura e con un testo di Roberta Melasecca
in collaborazione con l’Associazione culturale blowart
Inaugurazione 24 novembre 2024 ore 11.00
Palazzo Comunale San Casciano dei Bagni (SI)
Piazza della Repubblica, 4 – San Casciano dei Bagni (SI)
Fino al 20 dicembre 2024

Unione Comuni Valdichiana Senese
Corso Garibaldi, 10 – 53047 Sarteano (Siena)
Comunicazione: Valentina Chiancianesi
v.chiancianesi@unionecomuni.valdichiana.si.it
 
Comunicazione
Roberta Melasecca_Interno 14 next/Melasecca PressOffice/blowart

roberta.melasecca@gmail.com

La donazione Norman Jones al Museo Civico Medievale di Bologna

Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna sono lieti di presentare la mostra Prospettive d’Oriente. La donazione Norman Jones al Museo Civico Medievale di Bologna, dedicata alla raccolta di arte orientale appartenuta al collezionista inglese Norman Jones (1903-1985), pervenuta al Comune di Bologna nel 2023 grazie al generoso atto di donazione voluto dalla figlia Ruth, per consentirne la più ampia fruibilità da parte del pubblico e degli studiosi.

Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

Prospettive d’Oriente
La donazione Norman Jones al Museo Civico Medievale di Bologna

A cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Giovanni Gamberi, Massimo Medica e Luca Villa

Mostra promossa da
In collaborazione con 

Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale (CSAEO), Bologna

23 novembre 2024 – 5 maggio 2025
Museo Civico Medievale
Via Alessandro Manzoni 4, Bologna
www.museibologna.it/medievale

L’iniziativa espositiva – realizzata in collaborazione con il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale (CSAEO) di Bologna e curata da Mark Gregory D’ApuzzoGiovanni GamberiMassimo Medica e Luca Villa – è visibile dal 23 novembre 2024 al 5 maggio 2024 nel Lapidario del Museo Civico Medievale di Bologna.

Il pregevole nucleo donato da Ruth Jones, docente trapiantata nella città felsinea, è frutto dell’incessante interesse per la storia, le culture e l’arte orientale che ha contraddistinto l’intera vita del padre Norman.
L’eclettica raccolta donata al Comune di Bologna si compone di 146 oggetti e opere (150, se si considerano le serie con più pezzi) che comprendono tessutisculturestampedisegni acquerelli, provenienti dall’estremo Oriente e dal continente africa­no, alcuni dei quali risalenti all’epoca dell’anti­co Egitto, oltre a libri e fotografie.
Prima occasione pubblica di presentazione e valorizzazione della collezione Norman Jones, l’esposizione presenta una selezione di 47 pezzi, tra miniature indo-islamiche di Murshidaba, statue e oggetti di ispirazione induista, xilografie giapponesi, netsuke e oggetti di uso privato.

Fanno inoltre parte della raccolta originaria uno stereoscopio e una raccolta omogenea di 300 stereoscopie all’albumina e alla gelatina ai sali d’argento, databili tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, prodotte da studi fotografici europei e nordamericani, che Ruth Jones ha donato ala Fondazione Federico Zeri di Bologna nel 2008.

Nato in Africa da famiglia inglese nel 1903, Norman Jones trascorse la prima giovinezza a Londra e sull’Isola di Wight, completando in seguito gli studi presso il St. Catherine’s College di Cambridge con la laurea in Letteratura Inglese. Trascorse quasi tutta la sua vita lavorativa come insegnante di scuola elementare a Harrogate, nella contea dello Yorkshire, dove morì nel 1985. Durante gli anni universitari sviluppò la passione per il collezionismo di arte africana, asiatica ed estremo orientale, libri e fotografie, diventando assiduo frequentatore di negozi di antiquariato a Londra, Cambridge, York e Harrogate.

All’interno della raccolta Jones spic­cano gli oggetti cinesi risalenti alla dinastia Qing (1644-1912), fra cui una ventina di tessuti ricamati e mandarin squares, cinque ventagli, sculture e acquerelli.
Il nucleo giapponese, datato dal XVIII al XX secolo, annovera alcuni pezzi di notevole valore artistico come documenta la serie di netsuke in ambra e legno, tra cui una siglata, raffigurante la morte che assale un lupo. La parte più consistente è rappresentata da 68 xilografie ukiyo-e dei secoli XVIII e XIX, dovute ad alcuni dei più noti e celebrati artisti del periodo Edo. Sono infatti presenti opere, tra gli altri, di Kitagawa Utamaro (1753-1806), Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Toyokuni ( 1769-1825), UtagawaToyohiro (1773-1828), Utagawa Hiroshige (1797-1858), Kikukawa Eizan (1787-1867) e Utagawa Kuiyoshi (1798-1861).
Dall’India proviene un piccolo gruppo di mi­niature risalenti alla seconda metà del XVIII secolo, realizzate da artisti che dimorarono presso la corte dei nawab di Murshidabad, in Bengala. Sono inoltre presenti alcune statue in metallo che raffigurano divinità induiste, di manifattura più recente, che testimonia­no la cultura religiosa ancor oggi maggioritaria in India. Due graziosi acquerelli Kalighat e due immagini devozionali buddhiste eseguite con tutta probabilità in Nepal, sono infine incluse tra le opere del nucleo indiano della collezione Norman Jones.

Il consistente patrimonio artistico acquisito è stato incluso nelle col­lezioni permanenti del Settore Musei Civici Bologna, andando così ad incrementare con nuovi pezzi di significativo interesse le raccolte indiane, cinesi e giapponesi già conservate presso il Museo Civico Medievale, sede individuata per la conservazione delle opere.
La donazione di Ruth Jones rappresenta un importante segno di apprezzamento e fiducia verso i Musei Civici d’Arte Antica, da tempo impegnati a valorizzare, anche attraverso una pluriennale collaborazione con il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale di Bologna, le proprie collezioni extra-europee e in particolari orientali.

La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale, che dà conto delle fasi di studio e ricerca precedenti la realizzazione del progetto espositivo. A cura di Giovanni Gamberi e Luca Villa, il volume contiene saggi di Massimo Medica, Mark Gregory D’Apuzzo, Luca Villa e Giovanni Gamberi, oltre a schede critiche su tutte le opere che compongono la collezione Norman Jones.

Durante l’apertura al pubblico, viene proposto un ampio programma di approfondimento culturale ed educativo con visite guidate, laboratori didattici e un ciclo di conferenze tematiche dedicate all’arte asiatica, a cura del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale (CSAEO) di Bologna e con la collaborazione di Luca Villa.
Le informazioni sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito web www.museibologna.it/medievale.

Visite guidate
Domenica 24 novembre 2024 ore 16.30
A cura di Giovanni Gamberi e Luca Villa

Domenica 15 dicembre 2024 ore 16.30
A cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza

Domenica 26 gennaio 2025 ore 16.30
Visita guidata a cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza

Domenica 23 febbraio 2025 ore 16.30
A cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza

Domenica 16 marzo 2025 ore 16.30
A cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza

Domenica 13 aprile 2025 ore 16.30
A cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza

Domenica 4 maggio 2025 ore 16.30
A cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza


Laboratori didattici
Sabato 30 novembre 2024 ore 16.00
A cura di Giovanni Gamberi

Sabato 28 dicembre 2024 ore 16.00
A cura di RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza


Conferenze

Mercoledì 29 gennaio 2025 ore 17.00
Magie di carta e di legno: la produzione delle stampe ukiyo-e
A cura di Alessandro Guidi

Mercoledì 12 febbraio 2025 ore 17.00
Transizioni: L’arte pittorica indiana a confronto con l’islam e l’Europa
A cura di Luca Villa

Mercoledì 19 marzo 2025 ore 17.00
Le stampe teatrali di Osaka
A cura di Giovanni Peternolli

Mercoledì 2 aprile 2025 ore 17.00
Raffinatezza ed eleganza nell’opera di Ogata Gekkō (1859-1920)
A cura di Giovanni Gamberi

Mostra
Prospettive d’Oriente
La donazione Norman Jones al Museo Civico Medievale di Bologna


A cura di
Mark Gregory D’Apuzzo, Giovanni Gamberi, Massimo Medica, Luca Villa

Promossa da

Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

In collaborazione con
Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale (CSAEO), Bologna

Sede
Museo Civico Medievale
Via Alessandro Manzoni 4 | 40121 Bologna

Periodo di apertura
23 novembre 2024 – 5 maggio 2025

Inaugurazione
Venerdì 22 novembre 2024 ore 17.30

Orario di apertura

Martedì, giovedì 10.00 – 14.00
Mercoledì, venerdì 14.00 – 19.00
Sabato, domenica, festivi 10.00 – 19.00
Chiuso lunedì non festivi, 25 dicembre (Natale)

Ingresso

Intero € 6 | ridotto € 4 | ridotto speciale giovani tra 19 e 25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura

Catalogo
Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI)

Informazioni
Museo Civico Medievale
Via Alessandro Manzoni 4 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 2193916 / 2193930
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/medievale
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Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
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Roma, Von Buren Contemporary: Looking Forward

Von Buren Contemporary è lieta di presentare Looking Forward, una collettiva che invita a scoprire giovani talenti italiani con uno sguardo rivolto al futuro. Il titolo della mostra – che si traduce in Guardando avanti ma anche Non vedo l’ora – riflette il ruolo significativo che gli artisti esposti possono rivestire nella scena artistica italiana e internazionale e, allo stesso tempo, la disposizione di vivo entusiasmo con cui la galleria presenta queste voci emergenti. 

Von Buren Contemporary presenta
 
LOOKING FORWARD
 
Con le opere di
Matteo Casali
Giuseppe Gallace
Lau_Lana
Maria Pilotto
Lucia Simone
Lorenzo Zanotti
 
Testo critico: Anna Gasperini
 
Vernissage
Sabato 23 e domenica 24 novembre 2024
dalle 18:00 alle 21:30

la mostra resterà aperta fino al 15 gennaio 2025
orari: 11:00-13:30 e 16:00-19:30; domenica e lunedì su appuntamento
 
Von Buren Contemporary
Via Giulia 13, 00186 Roma

Looking Forward si focalizza su sei artisti: Matteo Casali, Giuseppe Gallace, Lau_Lana, Maria Pilotto, Lucia Simone e Lorenzo Zanotti. Tra talenti già avviati e nuove promesse, sono uniti da una comune linea pittorica figurativa e presentanoprospettive artistiche che spaziano dai media tradizionali a tecniche non convenzionali ma altrettanto sorprendenti.

Matteo Casali, nato a Schio nel 1994, si è laureato all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Casali ha già all’attivo numerose mostre che lo hanno portato all’attenzione della critica e delle gallerie internazionali. Predilige la tecnica di olio e acrilico su tela e uno stile figurativo audace ed emotivamente carico, con sottili rimandi alla pittura di maestri quali Francis Bacon ed esponenti dell’Espressionismo nordico come Edvard Munch. In questa mostra, Casali sfrutta il paesaggio per sottolineare un’atmosfera di alienazione e di solitudine, in cui coppie di figure sono colte da un’apparente tenera vicinanza e permeate da una sensazione di ambiguità e mistero. Si invita così il visitatore a riflettere su cosa si cela dietro tali opere. 

Giuseppe Gallace, nato a Soverato nel 1993, si è laureato presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nonostante la giovane età, Gallace ha partecipato a molte personali e collettive, oltre ad aver vinto importanti premi. Al centro della sua narrazione pittorica dominano immagini sia di interni domestici che di esterni, spesso arricchite da figure umane ‘suggerite’, in cui è costante l’intenzione dell’artista di evocare scene intime ma alienanti, dove ogni elemento è attraversato da una pulsione vitale. L’osservatore viene sfidato giocosamente proprio dall’artista in un esercizio mentale, in cui è invitato a completare il racconto e a colmare i vuoti della forma, del colore e dei soggetti volutamente rappresentati da Gallace.

Lau_Lana, nata a Jesolo nel 1998, ha studiato moda. La tecnica del ricamo, preziosamente tramandata da sua nonna, si è presto trasformata in una vera e propria passione, fino a diventare oggi l’elemento caratterizzante della sua identità creativa. Ispirata dalla località di mare in cui è cresciuta, l’artista ha iniziato a ‘dipingere’ con un filo di lana sulla tela, ricreando scene ambientate in spiaggia dove i colori, i motivi e la complessità dei costumi da bagno, delle sedie a sdraio e degli asciugamani dominano il quadro, creando racconti vividi e nostalgici. Il forte legame con il territorio e la particolare attenzione alle donne offrono a Lau_Lana un’ispirazione unica per poter trasformare ciò che sembra artigianato in un’arte intima e potente al tempo stesso.

Maria Pilotto nasce a Padova nel 1996 e si diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2022 ha vinto il primo premio nella categoria pittura del concorso veneziano Artefici del nostro tempo rivolto ai giovani artisti sotto i 35 anni, che ha portato la Pilotto anche alla partecipazione della 59˚ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale a Venezia. L’artista sceglie come tema prediletto per i suoi acquerelli su carta quello del compleanno, catturando ‘comuni’ e speciali momenti di vita in tenere scene di cui esalta la preziosa intimità e gli istanti felici di calore familiare. Chi osserva le sue opere si avvicina in punta di piedi ad attimi irripetibili, resi con delicatezza dall’artista, che ne esalta la transitorietà. 

Lucia Simone, nata a Perugia nel 1986, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, specializzandosi in pittura. Le sue opere, di forte impatto emotivo, l’hanno portata a ricevere prestigiosi premi internazionali e ad esporre in rinomate istituzioni culturali. Ha inoltre partecipato a numerose mostre personali e collettive. Le sue pitture ad olio esposte prediligono come soggetto la figura umana, colta dall’artista in momenti di intima riflessione, immersa in scene misteriose e di astrazione emotiva. Grazie al tocco delicato delle morbide pennellate, l’artista suggerisce un’atmosfera onirica e a tratti malinconica, e fa credere, a coloro che guardano, di entrare per un istante nel complesso mondo interiore dei personaggi rappresentati. 

Lorenzo Zanotti nasce a Bologna nel 1989, scopre la pittura grazie a suo nonno, trasformandola in un mestiere coltivato da autodidatta e creando opere sempre in grado di distinguersi.  Al centro della sua ricerca artistica c’è l’uomo, o meglio la condizione umana di solitudine che, secondo l’artista, è ormai un fatto di natura. Le figure rappresentate sono colte in pose statiche, come se fossero imprigionate, lasciando all’osservatore il compito di indagarne la causa. Scaturisce dunque un senso di distacco e di sbigottimento dalle scene raffigurate, con l’impressione che i soggetti non si trovino a loro agio nel mondo perché incapaci di relazionarsi con esso. 


Ufficio stampa

Alessandra Lenzi
+39 320.5621416
alessandralenzi.press@gmail.com

Roma, Rosso20sette arte contemporanea: Music on the wall

Sabato 23 novembre 2024 alle ore 18.00, Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra collettiva Music on the wall a cura e con un testo di Edoardo Marcenaro. 

In mostra quarantacinque opere di 14 artisti internazionali: Amanda Arrou-Tea (Spagna), Shepard Fairey (Usa), Alex Senna (Brasile), Dina Saadi (Siria), Laika (Italia), Demetrio Di Grado (Italia), Marco Rèa (Italia), Neve (Italia), Alessandra Carloni (Italia), Koz Dos (Venezuela), Daniele Tozzi (Italia), Jacqueline de Montaigne (Portogallo), Jana & JS (Austria-Francia), Samina (Portogallo). 

Music on the wall
a cura di Edoardo Marcenaro
Opening sabato 23 novembre 2024 ore 18.00

Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma
Fino al 18 gennaio 2025

Music on the wall è un excursus nella street art che diventa cover di dischi: il curatore, partendo proprio dalle relazioni tra arte di strada e musica, che già nel 1983 faceva il suo debutto con la copertina del singolo Without You di David Bowie disegnata da Keith Haring, ha chiamato gli artisti selezionati presentandosi come produttore discografico alla ricerca di idee per la copertina di un singolo, un LP o un poster promozionale di un gruppo musicale. Il percorso creativo di ogni artista è stato molto variegato e le opere realizzate si presentano in alcuni casi come opere di denuncia oppure hanno preso vita da una singola canzone e dai ricordi ed emozioni che essa suscitava, per altri street artist da una vera e propria passione per la musica, per determinati generi, gruppi o album particolari. 

Come scrive Edoardo Marcenaro: «La varietà di artisti di diversa nazionalità, cultura, esperienza personale e professionale nel mondo della street art hanno come elemento comune il rapporto tra musica e arte, che secondo Obey dovrebbero “provocare il pensiero, ispirare il cambiamento e creare un senso di appartenenza”. Ma oggi esiste ancora questo senso di appartenenza? I Cure sono usciti a inizio novembre 2024 con il nuovo album “Songs of a lost world” (dopo sedici anni da “4:13 Dream“) che si apre con “Alone“: una lunga introduzione musicale cui seguono le parole di Robert Smith, “This is the end of every song we sing alone“. 

Alone … Dove sono finite le corse nei negozi di dischi per accaparrarsi la prima copia del disco di una qualsiasi band, che veniva ascoltato in gruppo per poi passare di mano in mano ed essere registrato su musicassette da 45 o 60 minuti, alle volte fotocopiando la “sleeve” interna con i testi delle canzoni e le foto del gruppo in sala di registrazione o un qualche altro pieghevole? Oggi ci sono le app, la musica viene ascoltata sugli smart phone, spesso senza sapere come è fatta la copertina del disco, dimenticandosi quanto diceva Miles Davis: “Music is a painting you can hear, a painting is music that you can see“. Buona visione e buon ascolto.»


INFO

Music on the wall
a cura di Edoardo Marcenaro
testo di Edoardo Marcenaro
Artisti: Amanda Arrou-Tea (Spagna), Shepard Fairey (Usa), Alex Senna (Brasile), Dina Saadi (Siria), Laika (Italia), Demetrio Di Grado (Italia), Marco Rèa (Italia), Neve (Italia), Alessandra Carloni (Italia), Koz Dos (Venezuela), Daniele Tozzi (Italia), Jacqueline de Montaigne (Portogallo), Jana & JS (Austria-Francia), Samina (Portogallo). 

Opening sabato 23 novembre 2024 ore 18.00
Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma

Fino al 18 gennaio 2025
Orari: dal martedì al sabato 11-19.00
Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma
info@rosso27.com
tel.06 64761113
www.rosso27.com

Ufficio stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
roberta.melasecca@gmail.com / 349.4945612
www.melaseccapressoffice.it

Pisa, Museo della Grafica – Ti racconto una storia… Aspettando il Natale

Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa)  propone

Sabato 23 novembre, ore 15:30

Cogliete l’opportunità di trascorrere con noi un pomeriggio tra letture ad alta voce, personaggi illustrati e un libro tutto nuovo da inventare!

Età consigliata: 4-8 anni

Costo: 6 €

Prenotazione obbligatoria: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it

Termine prenotazioni: venerdì 22 novembre, ore 13:00

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-67-59-70)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it
www.facebook.com/museodellagrafica
www.instagram.com/museodellagrafica


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