Durante
il pontificato di Sisto V,
poggiando, anche, su iniziative
precedenti al suo pontificato,
incaricò l’architetto Domenico
Fontana di realizzare un progetto
urbanistico della città (1585).
Collegando le chiese principali
della cristianità romana (la
città santa, per eccellenza)
con larghi assi viari, diede
origine anche a nuove piazze e
slarghi, arredabili con obelischi
(che a Roma non mancavano) e
ricche fontane. Così facendo, non
solo rinforzava i percorsi di
fede, ma anche l’opportunità
d’espressione della nobiltà di
Roma.
Tra i nuovi assi
aperti, da citare il famoso
tridente di Piazza del Popolo (via
del Corso, via di Ripetta e via
del Babuino), con al centro
l’obelisco, che allora era un
punto d’accesso alla città, ed ora
è uno degli snodi principali di
Roma, L’architetto Rainaldi, nel
corso del XVII secolo, realizzerà
le due chiese gemelle che vi si
trovano. Altro elemento
significativo del nuovo piano
urbanistico è Piazza Navona, che
allora, probabilmente, era il vero
centro cittadino. Essa fu
realizzata sulle macerie dello
stadio dell’imperatore romano
Domiziano. Presenta una uniformità
dei prospetti, che mette in
risalto la facciata della chiesa
di Sant'Agnese in Agone. Al centro
della piazza, la Fontana dei 4
Fiumi (il Nilo, il Gange, il
Danubio ed il Río de la Plata), a
simboleggiare il potere della
Chiesa nel mondo. La terza
piazza barocca prevista dal nuovo
piano urbanistico, è la famosa
Piazza San Pietro, che venne
delimitata dall’ ovale del
colonnato progettato dal Bernini.
Essa fu raccordata alla facciata
della Basilica attraverso uno
spazio trapezoidale, che mitigava
le eccessive dimensioni del
prospetto, realizzato dal Maderno.
Lo spazio, posto al contrario
rispetto alla piazza del Bernini,
venne creato con due nuovi bracci
laterali. Lo spettacolare
colonnato, disposto su più file di
colonne e con un obelisco egizio
al centro, definisce lo spazio,
lasciandolo, tuttavia, aperto alla
città. La piazza, prevista
originariamente, era chiusa con un
altro corpo di fabbrica, ma che
non venne mai realizzato.
Ai piani centralizzati e chiusi
d’epoca rinascimentale, che
presentavano piazze d’uso pubblico
e civile, subentrano, dunque,
quelli barocchi, dove la città si
apre alle periferie, ma sempre con
riferimenti certi e centralizzati
per il territorio circostante. I
punti prospettici e focali degli
assi, furono marcati da obelischi
egiziani o grandi cupole. A
Parigi, al centro delle piazze,
spesso simmetriche, si evidenziano
grandi statue di re francesi,
nelle cosiddette place-royale.
Nascono nella città francese Place
Dauphine e la Place des Vosges. Al
centro della nuova struttura
viaria di Roma, invece, non poteva
che esserci Piazza San Pietro.
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