Corto
Maltese nacque nel 1967 dalla
penna di Hugo Pratt, fumettista
italiano, famosissimo nel mondo.
Tant’è che, nel 2005, a dieci anni
dalla sua morte, gli è stato
assegnato il premio Eisner
(sezione Hall of Fame), il
massimo riconoscimento
statunitense nel campo dei
fumetti.
Grazie a Stelio
Fenzo, Hugo Pratt fu presentato a
Florenzo Ivaldi, imprenditore
genovese appassionato di fumetti,
ed in particolare delle opere del
maestro veneziano. Insieme diedero
vita all’albo Sgt. Kirk.
Per la prima uscita, Pratt
realizzò la storia inedita Una
ballata del mare salato, dove
appare, per la prima volta, il
personaggio di Corto Maltese, il
marinaio con l’orecchino. La
rivista cessò le sue pubblicazioni
nel febbraio del 1969. Ma ormai il
famoso Corto era nato. Ripresa nel
Corriere dei Piccoli e, nel 1972,
edito da Mondadori, la prima
storia di Corto Maltese uscì in
edicola in un unico albo.
Il
carattere di Corto Maltese
La creazione di Corto
Maltese da parte di Hugo Pratt non
fu casuale. Nel 1973, quindi poco
dopo, sulla rivista Photo,
egli spiegò che aveva sentito
l’esigenza di dare vita ad un
personaggio “mediterraneo”, ma che
avesse un forte collegamento con
la narrativa anglosassone,
segnata, più delle altre, dal
carattere d’avventura e di ricerca
interiore. Corto, quindi, non
poteva che essere maltese. L’isola
al centro del mediterraneo,
infatti, è stata sempre crocevia
di dominazioni e culture, ed, in
particolare, di quella inglese,
carattere che conserva tuttora.
Il personaggio ha subito
in partenza una forte
caratterizzazione. Corto è figlio
di una prostituta di Gibilterra e
di un marinaio della Cornovaglia.
Da qui il suo essere cinico,
individualista ed egocentrico. Non
gli interessano gli affari degli
altri e, tantomeno, esserne
coinvolto. Apparentemente, un
solitario. Nello sviluppo delle
sue storie, egli, tuttavia, mostra
il suo carattere “nascosto”,
quello di essere, in realtà,
capace di altruismo e solidarietà.
La sua lealtà è tale che accorre
in soccorso persino di figure a
lui ostili Se uccide (ma è raro)
lo fa solo per necessità, in
quanto coinvolto direttamente. La
sua personalità, quindi, al di là
dell’apparente cinismo, è molto
più sfaccettata. Egli mostra un
lato del carattere dove è umano e
romantico, dove ha momenti di
sconforto o tristezza, dove ama o
difende i più deboli, insomma
tutta sua humanitas.
Per questo il critico
Brunoro lo definisce "romantico",
in tutta la sua accezione. Scrive:
"…quella che vuole il
romanticismo come movimento che
alimenta la propensione verso
l'ignoto, la fiaba, il vago
fantasticare fuori dalla realtà”.
Come un pirata caraibico, egli
è sempre alla ricerca di tesori,
ma non lo fa per avidità, ma per
spirito d’avventura, di curiosità
e di grande fantasia. Si mette
alla ricerca, persino di città
misteriose mitiche, scomparse.
Tra le altre espressioni della sua
personalità, vi è senz’altro,
l’ironia, quale "arguzia e
distacco" (Brunoro). E’ un
ulteriore espediente psicologico,
usato da Pratt, per sostenere
l’involontarietà del personaggio
nell’essere coinvolto in faccende
altrui. L’uso dell’ironia serve a
Pratt anche per sdrammatizzare
fasi particolarmente tragiche
nello sviluppo dell’avventura in
corso.
Stile
narrativo La
serie di Corto Maltese nel suo
sviluppo si è sempre più
caratterizzato per uno stile
narrativo delle sceneggiature,
tando da farlo apparentare con la
più alta letteratura. Lo stesso
Pratt diede del fumetto la
definizione di "letteratura
disegnata". Tant’è che le storie
di Corto Maltese assunsero i
connotati del romanzo letterario.
Gianni Brunoro giudica il
lavoro di Hugo Pratt un'opera
letteraria, fornita, però, di
disegni e illustrazioni.
Continuando, rileva come la
Ballata del mare salato (il
primo episodio del 1967) possiede
già una precisa ambientazione
temporale (gli inizi del XX
secolo), quando il fumetto
classico aveva allora
un’ambientazione relativamente
generica e astratta. Nella
Ballata, invece, intervengono
aspetti politici, sociali,
economici ed umani legati proprio
al periodo storico. L’episodio,
inoltre, si svolge come un
racconto corale, fatto di diversi
personaggi, tutti con la loro
importanza e con il loro
approfondimento psicologica, come
in una matura opera letteraria.
Col passare del tempo, Pratt
svolge un’analisi riflessiva,
apportando modifiche al fumetto di
Corto Maltese. Questi cambiamenti,
sia letterari che grafici, si
registrano a partire da Favola
di Venezia. Il tratto diventa
semplice ed essenziale, ma molto
espressivo. La parte testuale
viene approfondita e migliorata,
con notizie e riferimenti storici.
I temi trattati non seguono una
conseguenzialità precisa, ma
variano con risvolti sociali,
letterari e umani, collegandosi a
volte al mistero e all’esoterismo.
Come in un romanzo odierno di
genere graphic novel.
Questa confluenza tra fumetto e
romanzo divenne la caratteristica
della sua opera degli ultimi anni,
nella costante ricerca di
nobilitare il genere del fumetto.
In tale ricerca va la trascrizione
letteraria della Ballata del
mare salato (del 1995) e di
Corte sconta detta arcana (del
1996).
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