Alessandro Dalla Caneva – Esempi di architettura. Manuale per lo studente

La motivazione che ha spinto alla realizzazione di questo testo origina principalmente da due ragioni. La prima, la volontà di proseguire il percorso di ricerca orientato verso il tema della rappresentazione in architettura. Ovvero l’idea che le forme siano portatrici di significato e che esse sono propriamente belle se riescono a comunicare il significato per cui sono state concepite. La seconda, il desiderio, attraverso esempi concreti e un linguaggio semplice, di rendere partecipe lo studente delle questioni che riguardano la ricerca della qualità dello spazio, il luogo reputato alla manifestazione del significato. Accade spesso che la bellezza (dello spazio) non sia frutto di un pensiero consapevole, ma di una moda imperante, quella delle riviste, che indirizza verso risultati formali che si affidano alle lusinghe della tecnica e dei materiali usati indifferentemente senza alcun rapporto di appropriatezza con il tema d’architettura affrontato. Un significato che nel tema d’architettura non dipende dal fine particolare, la funzione e la tecnica, ma risiede nella rappresentazione di un fine più generale, la natura dell’opera, di cui la funzione e la tecnica costituiscono l’aspetto contingente o particolare. Il testo è pensato per lo studente. Inteso come un piccolo manuale di estetica pratica, dal carattere didattico, racconta alcune esperienze di architettura esemplari in quanto esito della ricerca di autori del contemporaneo. Maestri che hanno sempre considerato l’architettura non solo come una scienza ma, sopratutto un’arte. Quella che intende il carattere, la qualità dello spazio, momento decisivo nel concepire il prodotto di architettura.

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Alessandro Dalla Caneva
Esempi di architettura.
Manuale per lo studente

Alessandro Mendini. Scritti di domenica

A dieci anni di distanza dalla pubblicazione del volume “Alessandro Mendini – Scritti” e preso atto dell’intensa e necessaria produzione di scrittura che Mendini incessantemente genera, mi è sembrato fondamentale e ancor più entusiasmante raccogliere in un secondo volume i nuovi aforismi, le intense riflessioni, i veloci appunti, i testi teorici e di progetto, che hanno preso forma dal 2004 ad oggi. Questo libro offre un brulicare di pensieri in forma di parole intervallati da immagini, disegni e fotografie che tracciano il percorso teorico, ma anche umano e privato, di uno dei maggiori esponenti del pensiero progettuale del novecento e contemporaneo.

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Alessandro Mendini
Scritti di domenica

Giornata della Memoria – Un insegnamento per il futuro

A distanza di tempo, la Shoah non è solo la tragedia che ogni anno è richiamata alla memoria per un giorno, il 27 di gennaio. Così come i Lager non sono semplicemente luoghi trasformati in musei dove sono conservate delle testimonianze tangibili, per mantenere vivo il ricordo degli orrori nazisti e delle loro vittime. Sono, a più forte ragione, elementi su cui costruire la coscienza civile delle prossime generazioni, in modo tale da condurre una vita collegata in termini dinamici ai punti nodali della storia, ispirando sentimenti di rifiuto di errori ed orrori da non ripetere più. Sono elementi che, in altri termini, suscitano sdegno contro smemoramenti e revisionismi, capaci di proiettare ombre infauste sull’avvenire. Non è possibile, infatti, lasciare cadere nel vuoto della quotidianità disinteressata le risoluzioni adottate dal Parlamento europeo per mantenere viva la memoria della Shoah, oppure la Dichiarazione di Stoccolma firmata nel gennaio 2000, che additano in modo inequivocabile gli atti di un crimine storico quale odierno impulso a non ripetere gli errori del passato. Oggi, pertanto, offriamo il nostro modesto contributo alla Giornata della Memoria, richiamandoci ad un manuale per gli insegnanti già pubblicato dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali. Questo perché ognuno di noi, su certi temi importantissimi di civiltà, può svolgere il ruolo d’insegnante, ma per farlo occorre essere preparati e proattivi. Viaggio nel passato – un insegnamento per il futuro, è senz’altro un valido strumento di conoscenza e di trasmissione della memoria.

VIAGGIO NEL PASSATO – UN INSEGNAMENTO PER IL FUTURO: MANUALE PER INSEGNANTI

A PROPOSITO DI FRA

VIAGGIO NEL PASSATO – UN INSEGNAMENTO PER IL FUTURO: MANUALE PER INSEGNANTI

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Santi Centineo – Architettura degli interni, uomo, cultura, società

Il progetto degli interni dell’abitazione dell’uomo ha sempre rappresentato il tentativo di conferire una veste architettonica a quello splendido racconto che è la vita dei popoli, fatta come di sogni, aspirazioni, ideali e disillusioni, costituendo un percorso documentario sull’evoluzione dell’interiorità e dell’intimità domestica. A partire dallo studio dell’opera dei Grandi Maestri e dal ruolo cardine del movimento moderno nell’evoluzione del progetto di interni, dalle origini ai nostri giorni, si dipanano numerosi interrogativi. Verso quale ricerca (o quale immagine) di interiorità si muove l’ambito attuale? Come si sta autorappresentando l’uomo contemporaneo nel progetto della propria casa? Questi interrogativi allargano oggi il campo di interessi dell’architettura degli interni, estendendolo all’interazione con processi multiculturali di grande attualità e di determinante importanza.

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Santi Centineo
Interno Interiore Intimo
Architettura degli interni, uomo, cultura, società

Massimo Bilò – Caratteri funzionali degli edifici

Il libro è nato come sussidio didattico per gli studenti del “Diploma universitario in edilizia” attivato dalla Federico II di Napoli. I diplomi sono stati una grande idea in materia di formazione, idea affondata da politici ed accademici inqualificabili che hanno poi completato l’opera dando un colpo ferale all’università (in particolare alle facoltà di architettura) adottando la formula 3+2.

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Massimo Bilò
Caratteri funzionali degli edifici

Massimiliano Savorra – La casa razionale

Nel saggio di Massimiliano Savorra leggiamo: «Iniziative a favore della “rivoluzione” domestica furono avviate già nel secondo Ottocento, ma i postulati della casa razionale furono formulati in modo sistematico per la prima volta soltanto subito dopo la Prima guerra mondiale. Espressioni come “ordine”, “semplicità”, “economia”, “sincerità” e “logica costruttiva” furono utilizzate per indicare le caratteristiche delle nuove abitazioni per l’appunto “razionali”. Nell’identificazione tra casa moderna e casa razionale vi era l’idea di derivazione positivista, secondo la quale una corretta concezione dello spazio domestico avrebbe migliorato la vita degli esseri umani. Inoltre, le implicazioni visive e filosofiche dei processi industriali meccanizzati, insieme all’aspirazione a un internazionalismo culturale da parte di molti giovani architetti, diedero l’occasione di sperimentare nuovi linguaggi espressivi anche per gli ambienti dell’abitazione. Accanto a chiare logiche di distribuzione, le forme semplici nella costruzione e nell’arredamento erano considerate fondamentali per il riposo dello spirito, oltre che per l’emancipazione del lavoro femminile domestico. In questo modo, il tema della casa “razionale” o “razionalista” fu ampiamente studiato e discusso in ogni parte del mondo».

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Massimiliano Savorra
La casa razionale

Autori vari: Il Gabinetto di Architettura antica e Tecnica degli stili

Catalogo della mostra “Studio Tecnico di Architettura” del Politecnico di Torino. Presentazione del patrimonio e degli archivi al fine delle ricerche sull’architettura antica e moderna a cavallo tra Otto e Novecento come strumento per la formazione dei professionisti del Politecnico.

CONTINUA A LEGGERE SU ACADEMIA.EDU (OPPURE ESEGUI IL DOWNLOAD): Il Gabinetto di Architettura antica e Tecnica degli stili “Mostra fotografica strumenti per la didattica nelle collezioni storiche della biblioteca centrale d’ingegneria”

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Autori vari
Il Gabinetto di Architettura antica e Tecnica degli stili

Giuseppe Di Benedetto – Parole e concetti dell’architettura

Parole, concetti dell’architettura, appunto. L’uso di specifiche parole, con il loro intimo significato, con la loro natura etimologica, specialmente in architettura, non ha mai un valore secondario. Spesso si assiste, soprattutto in architettura, a un uso disinvolto e ambiguo dei termini che denota una scarsa attitudine per la semantica linguistica. Di fronte ad alcuni concetti come “carattere”, “tipologia” e “morfologia” non possiamo esimerci dal ragionare intorno al loro significato, spinti oltretutto dal fascino che questi termini esercitano per il loro sapore squisitamente accademico, anche se essi possono apparire perfino termini desueti e stantii. Non occorre sottolineare in quanti oggi ritengano superate le nozioni teoriche di tipologia e di morfologia, e la loro applicazione a livello progettuale.

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Giuseppe Di Benedetto
Parole e concetti dell’architettura.
Note sui caratteri tipologici e morfologici

Alessandro Martini – Sfogliando i musei. Architetture e politiche culturali

Scrive Fabio Mangone nella prefazione di questa raccolta di articoli di Alessandro Martini tratti da Il Giornale dell’Arte: «Pubblicati di seguito, in sequenza cronologica, questi scritti pur originati da circostanze contingenti di cronaca, pur nella loro inevitabile concisione, assumono un diverso valore: innanzitutto, raccontano del divenire del dibattito sui musei, italiani e non solo, legato certo all’evoluzione del contesto normativo, ma anche alle plurime sfumature in cui si articola il rapporto tra le collezioni e gli eventi, tra i programmi espositivi e il pubblico, tra i primari valori culturali e le necessarie strategie economiche».

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Alessandro Martini
Sfogliando i musei. Architetture e politiche culturali

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Lorenzo Pietropaolo – Genealogia e metamorfosi del museo moderno e contemporaneo

Affrancandosi dalla tradizionale funzione di conservazione che tra Sette e Ottocento ne aveva fissato il carattere di «chiesa estetica», il museo si è sempre più aperto, affermandosi come luogo di produzione artistica (la kunsthalle) per divenire poi un dispositivo contemporaneo per eccellenza, trasmutato in funzioni e significati «altri», emblematico condensatore del rapporto tra le arti e l’architettura, e tra queste e la città, il territorio e il paesaggio. Sviluppato secondo la triplice dimensione del contenitore (sia esso l’edificio museo, o lo spazio urbano e territoriale), del contenuto (la collezione, le mostre e gli allestimenti) e dei protagonisti (le istituzioni, i collezionisti, i curatori, gli artisti e gli architetti), lo studio si articola per attraversamenti diacronici, e si fonda sulla comparazione critica di 38 casi di studio, raccolti in 8 registri (o «famiglie») interpretativi del fenomeno museale per come si manifesta anche in culture e in epoche tra loro distanti.

Lorenzo Pietropaolo
Architettura del Museo.
Genealogia e metamorfosi del museo moderno e contemporaneo