Pensieri spettinati – 11 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

PENSIERI SPETTINATI DUE LIBRI ACQUISTABILI SU IBS

   

Pensieri spettinati – 10 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Pensieri spettinati – 9 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Pensieri spettinati – 8 luglio

 

Per tutto il mese di luglio 2017 Experiences pubblicherà gli aforismi di Stanislaw J. Lec, tratti dai due libri che in Italia prendono come titolo “Pensieri spettinati”, editi da Bompiani nel 2001 e nel 2015. Abbiamo selezionato questi splendidi aforismi fra quelli che compaiono nella pagina di Wikiquote.org

Chi era Stanislaw J. Lec? Possiamo sintetizzare la figura dello scrittore polacco attraverso le parole di L. Kolakowski: «Vi era in lui il desiderio che crea la vera sostanza della ricerca filosofica: denudare tutti gli assunti nascosti delle parole, essere capaci di non risparmiare niente di ciò che nell’innocente banalità è veleno invisibile, vigliaccheria, fuga di fronte al conflitto reale, pigrizia mentale o pigrizia morale».

Per saperne di più è possibile scaricare un PDF tratto dalla prefazione di Pietro Marchesani (NuovoPortico Bompiani, 1984).

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Là dov’erano Guercino e il divino Antonello

 

San Gregorio: una chiesa messinese scomparsa. È il volume curato da Giovanni Molonia per il Rotary Club Messina presieduto da Paolo Musarra. Non il prodotto della nostalgia, ma un’opera scientifica che aggiunge tasselli alla memoria della città perduta. Riunisce in queste pagine i puntuali documenti inediti che una schiera di specialisti ha raccolto e analizzato, come quelle belle pergamene greche e latine reperite a Parigi o i resti del terremoto conservati nella Filanda Mellinghoff e oggi nel MuMe. Tra gli autori Franca Campagna Cicala che per anni del Museo ha curato gran parte dell’ordinamento e i colori dei marmi mischi di San Gregorio li porta negli occhi. Ma c’è anche chi, come Alba Crea, negli occhi ha il panorama di Messina e della Calabria, cresciuta nell’isolato insistente sul sito della chiesa distrutta. Ma, sul colle della Caperrina, allora ci si affacciava dalla spianata balaustrata quasi «messa là per salvare il sacro luogo da ogni mondana contaminazione» (Guida 1902). Si raggiungeva dal Duomo, risalendo la stretta via dei Librai. Ed è sui libri che la maggior parte dei messinesi ha conosciuto San Gregorio: ne hanno scritto Buonfiglio Costanzo, Samperi, Susinno, Gallo, Grano, La Farina, La Corte Cailler, Salinas, Accascina. Tutti distinguono la chiesa per quella sua cupola a chiocciola, innalzata nel 1717, forse su progetto di Paolo Filocamo, con chiaro riferimento a Sant’Ivo alla Sapienza che Borromini realizzò a Roma su di un rivoluzionario impianto geometrico simboleggiante la Trinità. Anche San Gregorio aveva pianta centrale, ma nella classica croce greca, con un braccio appena più esteso. Filippo Juvarra vi lavorò da giovane, nel presbiterio. Qui si guadagnò la presentazione della badessa Ruffo per continuare gli studi di architettura a Roma. Come dire: dalla provincia al centro del mondo.

Fonte immagine: XILOGRAFIA DI BARBERIS 1892

Pubblicato su 100NOVE n. 26 – 29 giugno 2017

Woodrow Wilson

 

Citazioni e aforismi sono passati dalla carta al web. Ne leggiamo in continuazione, ma noi stessi dimentichiamo di mettere in pratica quanto abbiamo sollecitato all’attenzione degli altri. Non sarebbe il caso di passare dalle citazioni alle citAZIONI?

Lei rispose con un sorriso smagliante

La ragazza si piegò per leggere i titoli dello scaffale più basso. Théophile restò incantato, attratto dalle sue belle gambe e dai meravigliosi piedi che i sandali estivi lasciavano scoperti. Si piegò anche lui e le domandò se poteva indicarle un volume veramente interessante. Lei rispose con un sorriso smagliante. Presero a conversare di libri e dei temi che lì per lì scoprivano scorrendo le immagini variopinte delle copertine che illustravano storie. Chiesero una bibita fresca al bar della libreria e continuarono a sfogliare pagine e a parlare. Intensamente. È strano – penso Théophile – come si possa all’improvviso incontrare una persona che sembra aver condiviso con te ogni riflessione della tua vita; nonostante sia la conoscenza casuale degli ultimi minuti. Forse perché hai bisogno di vivere comunicando con gli altri e non facendolo soltanto con te stesso. Si può parlare un’ora con alcune persone e si può tacere insieme ad altre tutta una vita. Una cosa è certa: in una libreria ci sono persone che amano i libri e i libri sono la profondità dell’anima. Di un’anima intrecciata col tempo, il tempo intrecciato con gli anni. Anni giovanili o anni maturi, espressi da un autore che ha deciso di svelare momenti diversi di una vita diversa dalla tua. Quante vite diverse, a ben guardare ogni volume di ogni scaffale. Vite che cercano un punto di contatto raccontando una visione del mondo. E di quella visione ora Théophile si trovava a discutere, per capire meglio anche quello che da solo non sarebbe riuscito a capire. Théophile prese allora una decisione: avrebbe acquistato quel libro che aveva in mano. Una copia per lui e una copia per lei. Si sarebbero rivisti in quella stessa libreria, dopo averlo letto, per potere scambiare una volta di più la loro visione del mondo. Théophile prese ancora un’altra decisione: ogni volta che fosse tornato in quella libreria avrebbe acquistato due copie di ogni libro da scambiare con qualcuno che avesse suscitato un interesse profondo per quel titolo, per quell’argomento, per quell’autore. Era forse la maniera per trovare un punto di contatto con le persone. Frequentatori che entrano estranei in una libreria e che nella lettura di un libro potrebbero ritrovarsi a condividere interessi.

Fonte illustrazione: Thechive

Théo Feel, Racconti senza senso nella babele delle lingue.

Pubblicato da Entasis.it il sito targato Experiences