Bologna, CHEAP: con RECLAIM POETRY la poesia riecheggia sui poster in giro per la città

Il diritto alla poesia come esperienza quotidiana.

Una nuova campagna su strada a Bologna, realizzata con Patto per la Lettura: le parole di oltre 30 poetə riecheggiano sui poster in giro per la città, un invito a frequentare la poesia e la sua funzione sociale, attingendo al grande patrimonio delle biblioteche pubbliche.

Archiviata l’esperienza di grande successo dell’infestazione temporanea avvenuta nelle sale del MAMbo, “SABOTATE con grazia”, CHEAP presenta un nuovo intervento inedito, realizzato per Patto per la Lettura di Bologna, la rete coordinata dal Comune di Bologna / Settore Biblioteche e Welfare Culturale che promuove libri, attività, servizi, voci, progetti, luoghi, occasioni, incontri intorno alla lettura nel territorio.

Quest’anno i manifesti di CHEAP,  il progetto di arte pubblica su poster, portano nello spazio pubblico “RECLAIM POETRY – il diritto alla poesia come esperienza quotidiana”. Con questa campagna, CHEAP e Patto per la lettura intendono esplicitare la funzione sociale della poesia, connotare la lettura come esperienza collettiva, decostruire lo stereotipo della lettura come fatto individuale, invitare a riscoprire la poesia attingendo gratuitamente al patrimonio depositato nelle Biblioteche di Bologna, dichiarare la poesia come diritto nell’esperienza quotidiana di tutt*.

Nelle biblioteche è conservato un patrimonio simbolico anche sotto forma di poesia: il progetto di CHEAP per il Patto per la Lettura di Bologna invita a riscoprire un genere a volte poco frequentato, sottolineandone il carattere contemporaneo, le inclinazioni politiche, la natura sociale, la semantica transfemminista. RECLAIM POETRY è, in questo senso, la rivendicazione di una parola poetica radicale.

“Le biblioteche che immaginiamo sono spazi pubblici a cui accedere per diritto, in controtendenza alle dinamiche di privilegio ed esclusione che permeano ogni aspetto della nostra vita sociale. Luoghi in cui sono a portata di mano i saperi, cioè quegli strumenti indispensabili per produrci nell’atto di ragione del prendere una posizioneGate tra il passato e il futuro, sono archivi che dovremmo attraversare per riformulare nuovi immaginari” – commenta CHEAP – “Da questa visione parte il nostro invito a riscoprire le biblioteche, a frequentare la poesia e leggerla come parola contemporanea, capace di raccontare il nostro tempo in maniera radicale”.

Le parole di RECLAIM POETRY sono quelle di: Antonella Anedda – Margaret Atwood – Silvia Bre – Chandra Livia Candiani – Upile Chisala – Cristina Torres Càceres – Diletta D’Angelo – Parwana Fayyaz – Mariangela Gualtieri – Wissal Houbabi – Mohja Kahf – Viola Lo Moro – Meena Kandasamy – Jamila Woods – Maram al-Masri – Simone Marcelli Pitzalis – Roberta Marrero – Klaus Miser – Nikki Giovanni – Stella Nyanzi – Ama Asantewa Diaka – Karen Press – Laura Pugno – June Scialpi – Arundhathi Subramaniam – Kae Tempest – Ida Vitale – Warsan Shire.

I luoghi di RECLAIM POETRY, 55 bacheche, tra centro città, prime periferie e colli: Corte Galluzzi – Via Cà Selvatica – Via del Pratello – Via Irnerio – Via Laura Bassi – Via Sant’Isaia – Via Ugo Bassi – Via Zamboni – Via di Casaglia – Via Mascarella – Via Marchesana – Via San Felice.


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Rovigo: Celebrazioni per il centenario della morte di GIACOMO MATTEOTTI

Il 10 giugno 1924, Giacomo Matteotti, giovane deputato socialista rodigino, veniva brutalmente assassinato da 5 squadristi fascisti.  Ad essere colpito a morte fu il più coraggioso oppositore del regime fascista, l’uomo che aveva avuto il coraggio e la dirittura morale di condannare i brogli elettorali messi in atto dalla dittatura e la corruzione presente nel Governo presieduto da Benito Mussolini.

Nel Centenario di quell’omicidio politico, atto che rimane tra quelli che hanno fatto la Storia italiana del Novecento, il Polesine, terra natale di Matteotti, ne ricorda la figura, ne rinnova l’insegnamento morale e rievoca la sua vicenda umana e politica riconducendola a “memo” ed esempio per l’oggi.

A Rovigo, per coordinare le Celebrazioni si è costituito un Comitato Provinciale, presieduto dal Sindaco di Fratta Polesine, comune natale di Matteotti, che riunisce più di 40 istituzioni, realtà associative e culturali.

Al Comitato si sono attivamente affiancate la Regione del Veneto e la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Quest’ultima si è assunta l’onere del completo restyling della Casa Museo di Matteotti a Fratta Polesine e del finanziamento di una mostra commemorativa programmata in Palazzo Roncale, a Rovigo.

In previsione del Centenario, l’attività del Comitato Provinciale   ha preso il via già da due anni, con un ricco  programma di incontri, iniziative rivolte all’intera popolazione, altre alle fasce giovanili, altre a pubblici specializzati, condotte in modo capillare in tutto il territorio polesano ma non solo. In questi anni il Comitato si è fatto promotore di una intensa attività scientifica con convegni e ricerche condotte con le Università di Ferrara e Padova.

L’angolo tra il Lungotevere e via Scialoia dove l’auto dei sicari attendeva il passaggio di Matteotti.

Vivace e molto importante il lavoro avviato, e che continua, con le scuole intorno a “Pensiero che non muore”. Con il Ministero della Pubblica Istruzione si è consolidato il Concorso Nazionale Matteotti per le scuole. Attività che fanno riferimento alla Casa Museo di Fratta.

Il Centenario è occasione anche per la creazione di una banca dati delle fonti amministrative polesane presenti all’Archivio di Stato di Rovigo: una documentazione ancora inedita che permetterà di approfondire la visione matteottiana sull’ente locale come primo spazio di partecipazione democratica.  Questo progetto è realizzato con la collaborazione della   Fondazione Anna A. Kuliscioff di Milano, Fondazione con cui sarà realizzato anche un fumetto sul giovane Matteotti e un board game (realizzato dall’Archivio di Stato di Rovigo) per i ragazzi, entrambi strumenti distribuiti alle scuole dell’intero territorio nazionale. Il fittissimo programma del Comitato continua con spettacoli, lezioni multimediali, cicli di poesia e musica… Ma altre iniziative sono in cantiere e saranno attivate non appena perverranno i finanziamenti previsti dalla “Legge Segre” per il Centenario già approvata dal Parlamento.

Nel Centenario, a Rovigo la figura di Matteotti verrà ricordata da una originale mostra curata dal professor Stefano Caretti, tra i massimi studiosi di Matteotti e di storia del socialismo, docente di Storia contemporanea all’Università di Siena.  La mostra sarà in Palazzo Roncale, a Rovigo, dal 6 aprile al 7 luglio 2024. A promuoverla sono il Comitato Provinciale per il Centenario di Matteotti, la Regione del Veneto, con il sostegno di Fondazione Cariparo, la collaborazione della Direzione Musei regionali Veneto del Ministero della Cultura e il  patrocinio del  Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giacomo Matteotti, della  Fondazione di studi storici “Filippo Turati” di Firenze e della Fondazione Giacomo Matteotti  di Roma. Attraverso un percorso di immagini e documenti la mostra su Matteotti intende offrire al contempo informazione e formazione al pubblico più vasto e soprattutto ai giovani. Può raccontare di Giacomo Matteotti, con l’immediato ed efficace linguaggio delle immagini, la famiglia, il profilo umano, gli studi, la militanza politica, la guerra e il difficile dopoguerra, le battaglie parlamentari, lo scontro frontale con il fascismo condotto sino all’estremo sacrificio.  Può restituirci a un secolo di distanza, senza retorica e senza ideologismi, la storia di un uomo libero, che del suo amore per la libertà ha reso testimonianza estrema.

Il completo restyling della Casa Museo Matteotti a Fratta Polesine è promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in accordo con il Comune di Fratta Polesine e l’Accademia dei Concordi di Rovigo, oggi proprietaria dello storico edificio, riconosciuto come Monumento Nazionale.

La Lancia Kappa targata Roma 55-12169 usata da Dumini, Volpi, Viola, Malacria e Poveromo per il sequestro di Giacomo Matteotti

La progettazione del nuovo volto della Casa Museo è stata affidata allo studio di architettura 120grammi, mentre il ripensamento e aggiornamento del percorso narrativo a Luca Molinari Studio, team curatoriale guidato dal professor Luca Molinari, ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura presso la Seconda Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con la supervisione storica del professor Giampaolo Romanato, presidente del Comitato Scientifico della Casa Museo.

Lo spazio della Casa Museo sarà un luogo di riflessione sulle immagini di un Paese in uno dei momenti più critici della sua storia e per la lettura critica e potente della figura centrale di Giacomo Matteotti per la storia italiana contemporanea.

Un’attenzione particolare sarà riservata anche al grande giardino di Casa Matteotti, proposto come luogo di introduzione al percorso museale, ma anche di riflessione e approfondimento, grazie alla possibilità offerta al visitatore di soffermarsi tra gli alberi a leggere libri e testi reperibili all’interno della casa.


Ufficio Stampa: Studio ESSECI
Sergio Campagnolo +39 049 663499
Ref. Simone Raddi simone@studioesseci.net

Venezia: Un dipinto riscoperto al Museo Correr – L'”impronta” di Andrea Mantegna

Un dipinto riscoperto del Museo Correr di Venezia

Museo Correr, Venezia
martedì 19 dicembre 2023

UN’IMPORTANTE SCOPERTA NEI DEPOSITI DEL MUSEO CORRER: COMUNE DI VENEZIA, FONDAZIONE MUSEI CIVICI DI VENEZIA E FONDAZIONE G.E. GHIRARDI ONLUS RIPORTANO ALLA LUCE UN DIPINTO CHE RECA LA CHIARA “IMPRONTA” DI ANDREA MANTEGNA

Il dipinto raffigura la Madonna col Bambino, San Giovannino e sei sante; gravemente alterato nel tempo, dopo un lungo e complesso restauro in corso di ultimazione, sarà presto offerto all’analisi e al giudizio degli studiosi che, soprattutto, valuteranno la misura dell’“impronta” lasciata da Mantegna: l’ideazione di composizione e disegno – come ormai evidente – o anche l’esecuzione pittorica “di sua mano”?

Le risposte, si conta, giungeranno dalla collaborazione delle due fondazioni, col concorso della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti per il Comune di Venezia e Laguna; infatti, durante il 2024 il dipinto sarà iconico oggetto di iniziative espositive, di ricerca e di confronto, programmate tra la Villa Contarini a Piazzola sul Brenta – la città natale del grande pittore – e il Museo Correr di Venezia, la sua futura sede espositiva, oggetto di ampliamento e restyling degli spazi al secondo piano.

Fondazione Musei Civici di Venezia ha tra i compiti principali, affidatele nel 2008 dal Comune di Venezia, conservare e valorizzare l’immenso patrimonio storico-artistico pertinente agli 11 musei civici; ben compresa la parte delle collezioni che, per varie ragioni non esposta, è pure attentamente custodita nei depositi. È qui che il continuo lavoro di studio e restauro condotto da responsabili e conservatori della Fondazione ha spesso fruttato vere eccezionali scoperte. Come i casi recenti di ben tre dipinti, presenti nei depositi del Museo Correr e mai considerati per alterate condizioni o errati giudizi del passato, oggi finalmente riconosciuti come autentici capolavori di Vittore Carpaccio.

Potrebbe essere la stessa felice sorte di un’altra opera dei depositi del Correr: un piccolo dipinto su tavola, Madonna col Bambino Gesù, San Giovanni Battista fanciullo e sei sante, già appartenuto alla favolosa collezione nel 1830 lasciata alla Città da Teodoro Correr; gesto all’origine degli stessi odierni Musei Civici.

Il piccolo dipinto su tavola necessitava di un puntuale e importante restauro, dato che il tempo e le successive ridipinture ne impedivano infatti la piena leggibilità e valutazione. Questo finché l’attuale conservatore del Museo non è riuscito a cogliere chiari segni di qualità pittoriche e compositive straordinariamente alte. Così, ne è iniziato lo studio, anche con sofisticate tecnologie, e il restauro. Grazie al prezioso sostegno della Fondazione G. E. Ghirardi, che ha “scommesso” sull’opera finanziando il restauro, sta oggi emergendo quello che potrebbe essere un vero tesoro nascosto. Il dato subito emerso è che l‘opera, di raffinatissima qualità esecutiva – con i finissimi chiaroscuri accentati con oro zecchino, come nelle più preziose miniature – mostra forte e chiara l’impronta stilistica di uno dei massimi pittori italiani del Rinascimento: Andrea Mantegna. Soprattutto, la stessa singolare scena sacra tutta “al femminile” è pressoché identica a quella di un dipinto oggi conservato nell‘Isabella Stewart Gardner Museum di Boston (USA), attribuito al grande pittore e già nelle celebri collezioni mantovane dei Gonzaga, eseguito su loro prestigiosa committenza negli anni finali del Quattrocento.

I conservatori veneziani hanno già avanzato le prime ipotesi sulla base delle indagini radiografiche e riflettografiche: il disegno rilevabile sotto al colore delinea un tracciato coincidente con il dipinto di Boston, specie in alcuni precisissimi punti. Entrambi i dipinti sembrano dunque essere stati realizzati a partire dallo stesso cartone, forato per trasferire a spolvero i punti guida del disegno sulle due tavole. È conseguente ritenere che le due opere siano state realizzate dal medesimo atelier, a breve distanza di tempo se non in contemporanea; l’artista avrebbe dunque creato due dipinti quasi del tutto identici, solo con qualche piccola ma significativa variante di dettaglio e colore.

Altro dato essenziale emerso da analisi e restauro – ad aumentare ulteriormente mistero e fascino del dipinto riscoperto – è che si tratta di un’opera incompiuta; ossia, dopo un accuratissimo processo creativo, certo lungo e faticoso, per una incognita ragione il pittore ha abbandonato l’opera ad un passo dal termine.

Ma i misteri non finiscono qui: le domande aperte sono chi ne fu il committente o, più verosimilmente, “la” committente (forse una illustre dama Gonzaga), per quale contingente motivo avrebbe richiesto due dipinti uguali e per quali destinatari. E ancora: quale viaggio ha fatto giungere in laguna il dipinto ora ritrovato, quali e quanti passaggi per finire nelle mani dell’insaziabile collezionista Teodoro Correr tra Sette e Ottocento.

Oggi l’opera, quasi integralmente recuperata dal restauro, è presentata in anteprima. Nei prossimi mesi, nel corso del 2024, sarà al centro di varie iniziative espositive, di studio e di approfondimento, programmate in sinergia da Fondazione Musei Civici e Fondazione Ghirardi, tra Piazzola sul Brenta, la città natale di Mantegna, e il Museo Correr di Venezia.

Offerto nuovamente il piccolo dipinto all’ammirazione del pubblico e all’attenzione degli studiosi, questi ultimi potranno tentare di scalfirne gli affascinanti “segreti” sopra accennati, nonché indagare la reale natura e misura della forte, personalissima “impronta” che in esso ha lasciato il grande Mantegna. Dunque, stabilire “come” e “quanto” esso sia opera sua: l’ideazione e il disegno, o addirittura anche l’esecuzione “di sua mano”?

È una grande notizia per Venezia e per la storia dell’arte italiana. Voglio ringraziare tutto il personale della Fondazione che si è impegnato per questo incredibile ritrovamento, di cui attendiamo con fiducia la conferma. Voglio sottolineare quanto sia prezioso, instancabile e unico il lavoro dei Conservatori di Fondazione Musei Civici che, ogni giorno, si prendono cura dell’immenso patrimonio del Comune di Venezia. Come Amministrazione, abbiamo l’onore di aver ricevuto, e continuiamo a ricevere, da persone generose che amano la nostra Città e animate da straordinaria passione civica e civile, opere che il Comune continua a far conoscere, valorizzare e arricchire. Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia

Questa storia incredibile inizia quando un nostro conservatore del museo nel prevedere un intervento di restauro ha colto dalla poco leggibile superficie della tavola dipinta alcuni indizi che potevano celare un’opera dal grande valore artistico. Una storia il cui lieto fine potrebbe restituire alla città un prezioso dipinto. Sono emozionata e orgogliosa di questa scoperta. Ringrazio la Fondazione Ghirardi che con noi ha accettato la scommessa di restaurare l’opera riportando alla luce uno dei tanti tesori nascosti nei nostri depositiMariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia

La Fondazione Ghirardi – Villa Contarini di Piazzola sul Brenta è ben lieta di essere stata coinvolta in questa iniziativa, che vede il recupero di un’opera di probabile attribuzione ad Andrea Mantegna, illustre cittadino di Piazzola. Nell’ambito delle attività di promozione culturale, nei vari campi del sapere in particolare dell’arte, della musica e delle scienze mediche, la Fondazione si distingue per l’attenzione che ha sempre dato alla valorizzazione del proprio territorio.

Non si deve dimenticare che Piazzola sul Brenta e Villa Contarini sono centri importanti della vita culturale della Repubblica di Venezia, fin da quando la Villa venne valorizzata dal Doge Contarini ed utilizzata, non solo per la promozione di iniziative musicali, ma anche quale centro importante di incontri a livello diplomatico internazionale. La partecipazione all’iniziativa promossa dai Musei Civici Veneziani è, pertanto, pienamente nella linea della sua tradizione che ci auguriamo possa a lungo proseguire anche per la valorizzazione del suo territorio in sintonia con le Istituzioni veneziane. Giorgio Orsoni, Presidente Fondazione G.E. Ghirardi Onlus

Courtesy Fondazione Musei Civici Venezia. Photo Elisa Chesini

Andrea Mantegna (Isola di Carturo – oggi Isola Mantegna 1431 – Mantova, 13 settembre 1506); nativo di un piccolo villaggio dell’alto Padovano, sulla riva occidentale del Brenta, è stato pittore, incisore e miniaturista. Formatosi a Padova, sposò Nicolosia, sorella di Giovanni Bellini. Stabilitosi nel 1460 a Mantova, fu il grande artista di corte dei Gonzaga. Primo “classicista” della pittura, per tutta la seconda metà del Quattrocento fu l’indiscusso capo-scuola dell’arte rinascimentale nel nord Italia.


Dipinto a tempera, olio e oro su tavola (cm 38×44,5); 1490 – 1495 ca.

Il dipinto rappresenta il tema della Sacra Conversazione: la Madonna e il bambino Gesù in muto dialogo spirituale con San Giovanni Battista fanciullo e sei sante. Dal punto di vista strettamente iconografico, il soggetto sembra legarsi al tema figurativo fiammingo della Virgo inter virgines, vivo soprattutto nelle corti di Francia e Borgogna del secolo XV. Le figure – tutte e solo donne, ad eccezione dei due fanciulli – sono disposte a semicerchio, alcune sedute, altre inginocchiate su di un chiaro terreno, al limitare di un retrostante prato e con un profondo paesaggio aperto alle loro spalle. Una scoscesa quinta rocciosa bruno-scura è sulla sinistra, mentre al centro e verso destra serpeggia un largo fiume, oltre al quale più lontane e chiare quinte montuose fiancheggiano un dosso collinare punteggiato di piccoli alberi frondosi, sopra al quale si apre l’unico limitato spazio di cielo. Minuscole figure popolano il paesaggio: sulla cima del rilievo roccioso a sinistra si scorge San Girolamo eremita penitente con il leone; il fiume è guadato da San Cristoforo col piccolo Gesù sulle spalle; sulla opposta riva del fiume San Giorgio a cavallo combatte il drago; non lontane, pure sulla riva, vi sono minuscole figurine di uomini.

Delle sei sante, formanti l’insolito sacro gineceo, sono identificabili solo Elisabetta, anziana e ammantata e Maria Maddalena, coi lunghi capelli biondi, le prime a sinistra della Madonna. Esse, come la ignota santa a destra della Vergine, portano i panni all’antica della secolare tradizione figurativa cristiana. Invece, le altre tre ignote figure, una all’estrema destra, altre due verso il margine sinistro, vestono in ricchi ed elaborati abiti contemporanei e sfoggiano ricercate acconciature, secondo la moda delle corti italiane databile precisamente intorno al 1490. Possono esse alludere a “ritratti” di gentildonne realmente esistite, poste a impersonare sante o beate col loro stesso nome? Potrebbe tra esse celarsi la celebre Isabella d’Este, giunta a Mantova giovane sposa del marchese Francesco Gonzaga proprio nel 1490? Domande affascinanti, per il momento senza risposta certa.


Contatti per la stampa
Fondazione Musei Civici di Venezia
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
 
In collaborazione con 
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
roberta@studioesseci.net
simone@studioesseci.net

Bolzano, Rebirth-day 2023 | Wishbox – Piani di ascolto a cura di Spazio5 Openspace

A cura di Spazio5 Openspace

21 dicembre 2023 ore 11.00
Liceo Pascoli – Bolzano

22 dicembre 2023 ore 11.00
Piazzetta Anne Frank – Bolzano

WISHBOX è un’azione culturale che nasce nell’ambito del progetto CUBE, ambiente di riflessione e benessere impostato per intercettare risonanze emotive degli spettatori e offrire spunti di meditazione su determinati stati emotivi. Il box, immaginato come uno spazio di protezione, diffonde suoni, silenzio, voce e proiezioni multimediali; un luogo di raccoglimento e un tempo per vivere un’esperienza sensoriale. 

Attivato nel 2022 in sinergia con l’azione di sviluppo culturale di comunità PIANI D’ASCOLTO, il progetto ha coinvolto gli studenti del Liceo Artistico Pascoli di Bolzano e gli abitanti del quartiere Oltrisarco-Aslago. Proseguito con una presentazione a Spazio Macello attraverso la realizzazione di un ambiente sonoro di testi poetici dell’autore e regista Manuel Canelles con la voce dell’attrice Alessandra Limetti, il progetto si evolve ora nell’azione culturale WISHBOX, una scatola di desideri, appunto, una sperimentazione di distribuzione poetica attraverso un contenitore di sogni, poesie e pensieri positivi. In un’epoca segnata da conflitti su larga scala e capillari tensioni quotidiane o apprensioni legate a una perdurante condizione di precarietà, WISHBOX offre a ciascuno la possibilità di essere raggiunto da (e al contempo stesso di donare) parole di conforto, cura, gentilezza, attenzione. 

Per l’occasione è stato invitato Nazario Zambaldi – artista e insegnante del liceo Pascoli – che ha immaginato un “cubo infinito”, una versione particolare del cubo di Rubik, in cui i colori dei nove quadrati che compongono le facce del cubo sono anch’essi nove anziché sei, aprendo all’infinito il tentativo di creare facce di uno stesso colore.

Il 21 dicembre 2023 alle ore 11.00 nel piazzale d’ingresso della scuola, in occasione del RebirthDay del Terzo Paradiso, i partecipanti (studenti del liceo e abitanti del quartiere) saranno accompagnati dall’attrice Alessandra Limetti e dal docente Andrea Oradini bendati all’interno della struttura per ascoltare le tracce audio diffuse attraverso cuffie audio appositamente predisposte. Al contempo stesso potranno registrare confidenze e desideri che saranno inserite in tempo (quasi) reale nella pagina web dedicata, considerata un’ulteriore faccia del cubo. A completamento dell’installazione relazionale, saranno inoltre distribuite delle cartoline / stickers di nove colori con relativi QrCode che rimandano all’ascolto dei testi sonori.

Il 22 dicembre il cubo sarà trasportato in un corteo di studenti lungo la passeggiata ciclabile che dalla scuola, attraverso il parco Europa, giunge al quartiere Casanova, dove alle ore 11.00 in collaborazione con le Officine Vispa sarà ripetuta l’esperienza con abitanti del quartiere nella piazzetta Anne Frank, sia con l’ascolto delle poesie all’interno del cubo che con la registrazione delle voci che esprimono i desideri del quartiere.

Wishbox è un progetto ideato da Manuel Canelles, in collaborazione con il Liceo Pascoli, la webradio del liceo RadiopascoliWeb, Cineclub Bolzano, Officine Vispa, Teatro Pratiko, Lucia Andergassen, Alessandra Limetti, Cristina Nicchiotti, Andrea Oradini, Nazario Zambaldi.


INFO

Rebirth-day 2023

Wishbox
Wishbox – Piani di ascolto
A cura di Spazio5 Openspace
Da un’idea di Manuel Canelles
Con Alessandra Limetti e Nazario Zambaldi
In collaborazione con: Liceo Pascoli, webradio del liceo RadiopascoliWeb, Cineclub Bolzano, Officine Vispa, Teatro Pratiko, Lucia Andergassen, Cristina Nicchiotti, Andrea Oradini

21 dicembre 2023 ore 11.00
Liceo Pascoli – Bolzano


22 dicembre 2023 ore 11.00
Piazzetta Anne Frank – Bolzano


Contatti e info
Cube | spazio5 
www.spazio5.net/cube

Teatro PraTIko
info@teatropratico.it
tel. 3296768999

Comunicazione
Roberta Melasecca
Ambasciatrice Rebirth Terzo Paradiso

tel. 3494945612
roberta.melasecca@gmail.com

Roma, finissage della mostra “ALLA RICERCA DEL BELLO: trent’anni di Martenot a Roma”

ALLA RICERCA DEL BELLO

con il concerto a quattro mani dei pianisti Alessandro Drago e Nicoletta Basta

22 dicembre 2023 ore 17

Museo dell’Arte Classica, Polo Museale Sapienza – Sapienza Università di Roma

Piazzale Aldo Moro 5, Roma

Per celebrare il successo della mostra “ALLA RICERCA DEL BELLO: trent’anni di Martenot a Roma“, ospitata presso il Museo dell’Arte Classica Facoltà di Lettere e FilosofiaPolo Museale Sapienza, di Romavenerdì 22 dicembre 2023 alle ore 17 si svolgerà il finissage dell’esposizione con un evento d’eccezione: un sofisticato concerto a quattro mani eseguito dal Duo Zefiro, composto dai due talentuosi pianisti, Alessandro Drago e Nicoletta Basta, che porteranno la loro maestria e passione per la musica in una location suggestiva.

Alessandro Drago, docente di pianoforte presso il Conservatorio di Foggia, condividerà il palco con Nicoletta Basta, concertista, solista e studentessa di Direzione d’Orchestra, per offrire al pubblico un’esperienza unica e coinvolgente, in grado di intrecciare le note musicali con la profondità e la bellezza dell’arte esposta nella mostra.

Il programma previsto è di alto profilo e comprende un totale di ventisei brani. Si inizierà con diciotto Valzer di Schubert, seguiti dalla Grande Sonata DV 617 in tre movimenti. Si proseguirà poi con sei brani di uno Schumann maturo per concludere con La Valse di Ravel.

Il finissage rappresenta l’ultima occasione per visitare la mostra che ha messo in dialogo le più affascinanti sculture greche e romane, riprodotte in gesso presso il Museo dell’Arte Classica della Sapienza di Roma, con le opere di pittura e grafica realizzate dagli allievi dell’Ecole d’arte Martenot, diretta da Loris Liberatori.  Il grande successo che la mostra ha riscosso, sia presso il pubblico che presso la stampa, è dovuto, da un lato, alla sorprendente varietà di opere esposte che ha catturato l’attenzione dei visitatori, creando un dialogo affascinante e multisensoriale tra epoche e stili artistici differenti. Dall’altro lato, l’esposizione ha offerto al pubblico l’opportunità straordinaria di esplorare il Museo dell’Arte Classica, un autentico gioiello, ancora poco conosciuto, all’interno del Polo Museale della Sapienza, diretto dalla dott.ssa Claudia Carlucci. Il museo ha rivelato il suo fascino intramontabile: l’ambiente denso di storia e la ricchezza delle collezioni presenti hanno contribuito a rendere ogni visita un viaggio affascinante nel mondo dell’arte classica.


Come spiega la dott.ssa Claudia Carlucci, si tratta di “un luogo dedicato alla didattica, alla ricerca, alla cultura e all’arte. Insieme al maestro Liberatori lo abbiamo ritenuto adatto ad accogliere la sua idea di mostra, dedicata al metodo didattico Martenot…. La cosa straordinaria è la contaminazione che le opere degli allievi dell’atelier hanno agito sul nostro Museo, creando così un connubio tra arte, cultura e desiderio del bello“. 

Il Metodo Martenot è stato introdotto a Roma trent’anni fa da Loris Liberatori, il quale ha recuperato la didattica dell’arte elaborata negli anni ’30 dalla visionaria musicista e pedagoga francese Ginette Martenot (1902-1996). Basato sul principio della “liberazione del gesto“, il Metodo Martenot non ricerca solo il risultato artistico immediato, ma guida l’individuo attraverso un profondo percorso di crescita verso l’arte, partendo dal concetto che tutti possediamo delle capacità artistiche, le quali purtroppo, il più delle volte, giacciono nascoste e assopite dentro di noi.

L’idea di celebrare questo trentesimo anniversario attraverso una mostra presso il Museo dell’Arte Classica della Sapienza di Roma è un omaggio alla visione comune che unisce il metodo Martenot alla missione del Museo, focalizzato sulla ricerca della perfezione estetica e la valorizzazione della bellezza.


INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: ALLA RICERCA DEL BELLO: Trent’anni di Martenot a Roma
DOVE: Museo dell’Arte Classica, Facoltà di Lettere e Filosofia, Polo Museale Sapienza – Sapienza Università di Roma – Facoltà di Lettere e Filosofia, Piazzale Aldo Moro 5, Roma
QUANDO: Dal 9 novembre al 22 dicembre (?)
A CURA DI: Loris Liberatori
OPENING: Giovedì 9 novembre 2023 ore 17.00
INGRESSO GRATUITO
ORARI: Il museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 20.00
Con il Patrocinio di Roma Capitale

CONTATTI
Ècole d’art Martenot di Loris Liberatori
SITO: https://www.martenot.it/roma.htmlhttps://www.martenot-arts-plastiques.com
FACEBOOK: https://www.facebook.com/ecoledartmartenotdilorisliberatori/
 
Museo dell’Arte Classica, Facoltà di Lettere e Filosofia, Polo Museale Sapienza – Sapienza Università di Roma
SITO: https://web.uniroma1.it/polomuseale/museo-arte-classica
 
UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

051 6569105 – 392 2527126             
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Pisa, Museo della Grafica: Conversazioni intorno alle immagini femminili di Tono Zancanaro

Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa) è lieto di invitarvi all’incontro

Mercoledì 20 dicembre, ore 18:00

L’incontro prende le mosse dalla pubblicazione del libro Immagini femminili nell’arte pisana. Storie e percorsi dall’antichità al contemporaneo (ETS, 2023), curato da Silvia Panichi e Cristina Cagianelli, uno stimolante itinerario legato da un fil rouge al femminile, volto a riscoprire opere e immagini di donne conservate in prestigiose collezioni museali e in luoghi di rilievo del tessuto urbano.

Per maggiori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Roma: Presentazione del Volume “CARL’ANTONIO GRUE (1655-1723)”

Carl’Antonio Grue, Piatto con “Selene che abbraccia Endimione dormiente”, fine sec. XVII-inizio sec. XVIII, Ø cm 18,1, Museo della Ceramica, Castelli d’Abruzzo (TE).

REGIONE ABRUZZO
FONDAZIONE PESCARABRUZZO
FONDAZIONE DEI MUSEI CIVICI DI LORETO APRUTINO
DIPARTIMENTO DI LETTERE, ARTI E SCIENZE SOCIALI
Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT’ANGELO

CAPOLAVORI DELLA MAIOLICA BAROCCA CASTELLANA
DALLE COLLEZIONI PUBBLICHE ABRUZZESI
 
a cura di Pierluigi Evangelista e Maria Cristina Ricciardi

Lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 17:30, verrà presentato presso la Cappella dei Condannati del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo in Roma, il Volume Carl’Antonio Grue (1655-1723). Capolavori della maiolica barocca castellana dalle collezioni pubbliche abruzzesi.
La Fondazione dei Musei Civici di Loreto Aprutino, unitamente alla Regione Abruzzo, alla Fondazione Pescarabruzzo, al Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara ed al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, attraverso l’attuazione di questo importante progetto editoriale unico nel suo genere, intendono celebrare la memoria di Carl’Antonio Grue (Castelli 1655 – 1723), indubbiamente considerato il più importante decoratore di maioliche del panorama artistico italiano del suo tempo, molto noto anche in ambito internazionale. Il Volume viene pubblicato in occasione della ricorrenza del terzo centenario della sua scomparsa, grazie al sostegno offerto dalla Regione Abruzzo.

Il taglio che si è voluto privilegiare, per questa monografia inserita nella Collana “Arte e Cultura” della Fondazione Pescarabruzzo, è stato quello di porre in rilievo l’opera del grande maestro castellano in relazione alle pubbliche Raccolte presenti nel territorio abruzzese, sottolineando l’importanza che queste assumono nel documentare e nel promuovere l’alto valore della sua opera.

Carl’Antonio Grue, Zuppiera con caccia al cinghiale sul verso e lotta tra un cavaliere ed un centauro sul recto, 1675-1680, Ø cm 30, h. cm 19, Fondazione Museo R. Paparella Treccia e M. Devlet, Pescara.

Il Museo Acerbo di Loreto Aprutino, tramite l’attuazione di questa ambiziosa iniziativa culturale e attraverso la stretta collaborazione instaurata con il Museo d’Arte Costantino Barbarella di Chieti, il Museo Capitolare di Atri, il Museo delle Ceramiche di Castelli, la Fondazione Museo R. Paparella Treccia e M. Devlet di Pescara, ha assunto il ruolo di capofila e referente delle collezioni pubbliche regionali, nell’attività di divulgazione e valorizzazione del considerevole patrimonio ceramico, dislocato sul territorio abruzzese e conservato nei musei sopra citati.

Carl’Antonio Grue, Coppia di grandi vasi da pompa con episodi della Storia di Mosé, fine XVII secolo, h. cm 60, Museo d’Arte “Costantino Barbella”, Chieti.

Il Volume a cura di Pierluigi Evangelista, direttore dei Musei Civici di Loreto Aprutino e di Maria Cristina Ricciardi del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, è arricchito da saggi e contributi sui repertori museali.


Scheda Volume
2023
Collana “Arte e Cultura” della Fondazione Pescarabruzzo
Pagg. 133
 
Ufficio Stampa
StudioBegnini | studiobegnini.it | info@studiobegnini.it

Altamura, FOSM: L’Orchestra Sinfonica di Matera nel “Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio”

L’ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA AL TEATRO MERCADANTE DI ALTAMURA NEL CONCERTO D’OPERA

L’atto unico composto da Saverio Mercadante è rappresentato per la prima volta nella città che ha dato i natali al musicista. L’Orchestra Sinfonica di Matera è diretta dal Maestro Angelo Gabrielli.

Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio, opera in un solo atto di Francesco Saverio Mercadante, sarà rappresentata per la prima volta ad Altamura, la città che nel 1795 diede i natali al musicista.
L’opera in forma di concerto, una coproduzione della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm) e della Teatro Mercadante srl, andrà in scena domenica 17 dicembre con inizio alle 20:30 al Teatro Mercadante di Altamura.

La partitura, persa e ritrovata nel 2005 al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, è affidata all’Orchestra Sinfonica di Matera diretta dal Maestro Angelo Gabrielli. Sul palco i solisti: il basso Rocco Cavalluzzi (Don Chisciotte); il baritono Stefano Marchisio (Sancio Panza); il tenore Matteo Macchioni (Basilio); il soprano Martina Tragni (Chiteria); il tenore Stefano Colucci (Gamaccio); il baritono Carlo Sgura (Don Diego); il soprano Elena Finelli (Cristina).

La prima rappresentazione del Melodramma Giocoso, il Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio su libretto di Stefano Ferrero andò in scena a Cadice nel 1830. Magnificamente divertente e drammaticamente innovativo, combina uno stile napoletano alla moda, con elementi di musica folk spagnola. La scena parte in casa di Don Diego dove si deve svolgere un matrimonio: Chiteria ha giurato amore eterno a Basilio ma il padre vuole farla sposare con Gamaccio, giovane semplice ma ricco. Basilio fa di tutto per impedire il matrimonio, ma inutilmente, finché scopre un trucco che gli permetterà di sposarla. Don Chisciotte e Sancio Panza, invitati al matrimonio, saranno fondamentali per la riuscita dello stratagemma di Basilio. Chisciotte, nell’ avventura narrata da Stefano Ferrero, con i suoi grandi ideali e il suo eloquio, corona il sogno dei due amanti perché come ogni cavaliere crede nella pace, nell’onore e nella difesa dei più deboli, sconfiggendo i nemici che di volta in volta incontra.

I biglietti, al costo di 20 euro, ridotto studenti euro 10, si possono acquistare online su vivaticket.com.

Il prossimo appuntamento della stagione autunnale della Fosm è in calendario il 23 dicembre. Alle 20 nella Parrocchia Sant’Agnese, a rione Agna a Matera, il Maestro Saverio Vizziello dirigerà l’Orchestra Sinfonica di Matera eseguirà il poema sinfonico corale composto da Mons. Valentí Miserachs: “Nadal, El Pessebre Vivent dels Prats de Rei” per orchestra, cori e soprano solista. All’orchestra si affiancheranno le voci dei cori: I cantori materani, diretto dal M° Sandra Barbaro, il coro Pierluigi da Palestrina, diretto dal M° Carmine Antonio Catenazzo, e il Coro di voci bianche diretto dal M° Maria Maddalena Notarstefano e la voce solista del soprano Enrica Musto. L’intero ricavato del concerto sarà devoluto al comitato promotore della Fondazione Aura Blu, la cui missione è realizzare un centro semi residenziale per le persone autistiche adulte.

Informazioni sul concerto:
Domenica 17 dicembre ore 20:30 – Teatro Mercadante – Altamura
DON CHISCIOTTE ALLE NOZZE DI GAMACCIO
Concerto d’opera in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura
Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio
Opera in un atto di Saverio Mercadante
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Angelo Gabrielli
 
Prossimi appuntamenti a dicembre:
Sabato 23 dicembre ore 20:00 – Parrocchia Sant’Agnese- Matera
NADAL, EL PESSEBRE VIVENT DELS PRATS DE REI
Musiche di Mons. Valentí Miserachs
Enrica Musto – soprano
I cantori materani – M° del coro Sandra Barbaro
Pierluigi da Palestrina – M° del coro Carmine Antonio Catenazzo
Coro di voci bianche – M° del coro Maria Maddalena Notarstefano
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Saverio Vizziello

La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di MateraProvincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.

A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.

La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.


Informazioni su biglietti, prevendita e contatti:
Biglietti:
Ingresso singolo 20,00 € (*)
Ingresso singolo ridotto studenti 10,00 € (*)

Come acquistare a Altamura:
Biglietteria:
· Teatro Mercadante, in via dei Mille n.159 a Altamura. Dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Lunedì chiuso.
· On line: https://www.vivaticket.com/it/venue/teatro-mercadante/511367061

Sissi Ruggi
addetto stampa
della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera – FOSM
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it

Premiati i Vincitori del Premio Internazionale 
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” II edizione

Premiati a Palazzo Valentini
i Vincitori del Premio Internazionale
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”

Si è svolta lunedì 11 dicembre 2023, nella suggestiva cornice della Sala Conferenze “Mons. Luigi Di Liegro” di Palazzo Valentini, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Internazionale Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti“, con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale e affiancati in un percorso sinergico dalla Consigliera Delegata alla Cultura e alle Pari Opportunità Tiziana Biolghini. 

Il Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”, dedicato alla ricerca artistica di artisti under 35, è promosso da A-HEAD Project – Angelo Azzurro ONLUS e dedicato alla memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, due figure centrali che hanno contribuito in modo determinante alla connessione tra la ONLUS dedicata alla lotta contro lo stigma dei disturbi mentali e il settore dell’arte, con la successiva nascita del progetto A-HEAD. 

Come afferma la Presidente di Angelo Azzurro Onlus, Stefania Calapai: <<Il progetto A-HEAD, curato da Piero Gagliardi fino al 2022, sin dall’inizio ha voluto portare l’arte contemporanea nel complesso mondo della psichiatria e della salute mentale, divenendo uno dei fiori all’occhiello della Onlus Angelo Azzurro. Ci siamo imposti di essere promotori di giovani artisti che necessitano di una spinta in più per provare ad emergere nel difficile mondo dell’arte contemporanea.>>

<<Abbiamo accolto con estremo interesse il secondo Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” promosso da A-HEAD Project – Angelo Azzurro ONLUS, che promuove la cultura e sostiene giovani talenti nell’ottica del sociale. Questa seconda edizione del Premio – ha dichiarato Tiziana Biolghini, Consigliera Delegata alla Cultura e alle Pari Opportunità della Città Metropolitana di Roma – è stata l’occasione per lanciare il nuovo progetto A-HEAD Project, che sostiene i giovani talenti nell’arte contemporanea. Saremo al fianco di questa ONLUS che aiuta le persone in difficoltà e si impegna a combattere lo stigma, piaga che deve essere debellata per costruire una società libera da ogni preconcetto.>>

Alla presenza della Giuria del Premio – composta da Lorenzo Benedetti – Curatore e Storico dell’arte, Giuseppe Capparelli – Curatore e Storico dell’arte, Luca Centola – Artista, Mario De Candia – Giornalista e Curatore, Fabio De Chirico – Direttore Servizio II Arte contemporanea Direzione Generale Creatività Contemporanea Ministero della Cultura, Gianfranco Grosso – Artista, Francesco Nucci – Presidente Fondazione VOLUME!, Davide Sebastian – Artista, Simona Spinella – Curatrice e Storica dell’arte, Delphine Valli – Artista – e dei due moderatori della giornata, Alessio Morganti e Roberta Melasecca, sono stati consegnati i premi, consistenti in un riconoscimento in denaro, in una pubblicazione A-HEAD edizioni, dedicata al lavoro del vincitore e curata da Lorenzo Benedetti, e un’opera in forma di omaggio realizzata dall’artista Leandro Lottici. 

Il Premio Giovan Battista Calapai” è stato assegnato a ANDREAS ZAMPELLA: a consegnare il premio la Presidente di Angelo Azzurro Onlus, Stefania Calapai Giuseppe Capparelli. La Menzione Speciale Theodora van Mierlo Benedetti” è stata conferita a LAUREL HAUGE, premiata da Lorenzo Benedetti e Paolina Benedetti. Il “Premio Piero Gagliardi è stato assegnato a EDSON LULI, consegnato da Rossella Greco

Andreas Zampella, dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, si trasferisce a Milano, dove tutt’oggi vive e lavora. Tra le sue ultime mostre: Dove nascono gli uccelli, galleria Naschira, Milano, 2023; Passaggio al buio, Quotidiana, Portfolio, Quadriennale, Palazzo Braschi, 2023; Piano d’ascolto, Galleria Andrea Festa Fine Art, Roma, 2021. Le sue opere si collocano sulla soglia di un precario equilibrio, mirando allo svelamento dei processi performativi della materia e ammettendo in sé gli elementi dell’imprevedibile e dell’inatteso. La pittura è, per l’artista, scenografia delle azioni e delle non azioni, metafora di chi la osserva, specchio surreale della contemporaneità. 

Laurel Hauge, nata a Phoenix, Arizona, vive e lavora a Chicago, Illinois. Diplomata all’University of Illinois di Chicago e in Fine Arts e Fotografia al Columbia College Chicago. Tra le principali mostre: I think about / all the things I could reach / before you, North Pole Exhibitions, Chicago e All These Things, Bow Truss – Pilsen, Chicago. L’obiettivo principale della pratica artistica di Hauge è stato il lavoro in particolare nelle arti, il processo decisionale intrinseco e le azioni che lo definiscono. Le opere che realizza concentrandosi su questo argomento derivano anche dalle sue esperienze professionali come assistente di diversi artisti.

Edson Luli, nato a Scutari, in Albania, vive e lavora a Milano: il suo lavoro si concentra sulla complessa interazione tra ontologia ed epistemologia. La pratica di Luli esplora la relazione tra osservatore e osservato, interrogando i modi in cui le nostre percezioni ed esperienze sono modellate dal linguaggio e dalla cultura. Quest’anno, nel 2023 ha vinto il Premio Exibart e tra le ultime esposizioni: A Glimpse in to the Future, Galleria Prometeo Ida Pisani, Milano, 2023; Suspended Verges, Galleria Ubicua, Londra, 2023; War is sweet to those who have never experienced it, Fondazione MACC, Calasetta.

Il progetto A-HEAD nasce nel 2017 per volere della famiglia Calapai per la lotta allo stigma dei disturbi mentali e dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS ed artisti e dj di respiro internazionale: infatti con il progetto A-HEAD Angelo Azzurro, curato da Piero Gagliardi dal 2017 dino al 2022, mira a sviluppare un percorso conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.


INFO
Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”
Seconda edizione – Premio alla ricerca artistica – Under 35
Cerimonia di Premiazione Premio Internazionale
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”

Con il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale
Credits foto: Davide Sebastian
Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com
https://associazioneangeloazzurro.org

Ufficio Stampa Angelo Azzurro
Alessio Morganti
alessio.mrg@hotmail.it

Barbara Speca
barbaraspeca@libero.it

Ufficio stampa A-HEAD
Roberta Melasecca_Interno 14 next – Melasecca PressOffice
roberta.melasecca@gmail.com

Roma: PLATEIA | Tropico Perestrello – Lab #2 ludico a cura di orizzontale

Fondazione Bertugno-Moulinier
PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana


Tropico Perestrello – Lab #2 ludico

Laboratorio pratico di apparecchiature cittadine
a cura di orizzontale – partner PLATEIA

15-16 dicembre 2023
Largo B. Perestrello – Roma

La Fondazione Bertugno-Moulinier invita tutta la cittadinanza al secondo appuntamento di Tropico Perestrello, il Lab #2 ludico a cura di orizzontale, all’interno del progetto PLATEIA per la rigenerazione urbana, al fine di continuare ad esplorare idee innovative e soluzioni creative per Largo Perestrello a Roma, nel cuore del quartiere Tor Pignattara/Marranella. Durante il laboratorio si approfondirà il concetto di abitare, per dare poi luogo a delle situazioni conviviali, ludiche, ricreative, spontanee. Infatti, immaginare insieme una piazza vuole dire prima di tutto abitarla: solo abitandola è possibile comprenderne le reali necessità, scambiando e condividendo pensieri, idee e visioni.

Programma 
Laboratorio #2: Perestrello ludico
Assemblaggio, pittura, improvvisazione

Verrà allestito lo spazio con attrezzature per supportare lo svolgimento di attività ludiche in Largo B. Perestrello il 16 dicembre: durante il laboratorio si alterneranno azioni creative pratiche di costruzione e tracciatura a terra a momenti di condivisione di idee sul futuro della piazza, in modo divertente ed aperto, per testarle e discuterle insieme. Si consiglia di portare scarpe e abiti da lavoro adeguati e, a scelta, anche strumenti e attrezzature personali.

LINK ISCRIZIONE: 

15 dicembre 2023 | Largo Perestrello
/ ore 15-18
Laboratorio di tracciatura
Laboratorio di serigrafia

16 dicembre 2023
Evento – Torneo ludico
/ ore 10.00 | Largo B. Perestrello

Assemblaggio dotazioni e Setting in piazza
Iscrizioni e formazione squadre
Tornei di giochi con la palla e giochi da tavola
Pausa pranzo
/ ore 15.00 | Largo B. Perestrello
Iscrizioni giochi con la palla e giochi da tavola
Classifica


PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana è un progetto promosso dalla Fondazione Bertugno-Moulinier, insieme al Municipio V di Roma, ad Orizzontale, Ecomuseo Casilino e Associazione Pisacane 0-99, vincitore del bando “New European Bauhaus Call for Proposals for Co-Creation of public space through citizen engagement finanziato dall’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT), un organismo dell’Unione Europea.

Tropico Perestrello, a cura di orizzontale, è uno dei tanti workshop e laboratori creativi del progetto PLATEIA che sta animando Largo Perestrello e che fino a febbraio 2024 avrà l’obiettivo di rendere lo spazio pubblico un centro attivo di dialogo e sperimentazione interculturale. 

Il progetto PLATEIA unisce le comunità di Largo Perestrello per dare nuova vita a questa piazza speciale. Vogliamo riportare insieme il senso di comunità e appartenenza, e scoprire insieme cosa questo spazio ci può offrire.


INFO
PLATEIA – Comunità per la rigenerazione verde e urbana
Promosso da
: Fondazione Bertugno – Moulinier
Partner Consorzio: Municipio V di Roma – Municipio V di Roma, Associazione Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros APS, Associazione culturale orizzontale, Associazione Pisacane 0-99
Progetto vincitore del bando New European Bauhaus
Il progetto PLATEIA – Communities for green and Urban regeneration-, è sostenuto dal European Institut of Innovation and Technology (EIT), un organismo dell’Unione Europea.
Progetto finanziato dallIstituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT)
Con il supporto della BCC di Roma
 
Fondazione Bertugno-Moulinier
Via Gabrio Serbelloni 67 – Roma
tel. +39 06 69 34 4828
info@fondazione-bm.org
www.fondazione-bm.org
www.facebook.com/FondazioneBertugnoMoulinier
www.instagram.com/fondazione_bertugnomoulinier
www.linkedin.com/company/fbm-fondazione-bertugno-moulinier/

Municipio V Roma
www.comune.roma.it/web/it/municipio-v.page
 
Ecomuseo Casilino
www.ecomuseocasilino.it

Associazione Pisacane 0-99
pisacane011@gmail.com
https://www.facebook.com/pisacane099/?locale=it_IT.
Orizzontale
info@orizzontale.orgwww.orizzontale.org
New European Bauhaus
https://new-european-bauhaus.europa.eu
 
Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT).
https://european-union.europa.eu/institutions-law-budget/institutions-and-bodies/search-all-eu-institutions-and-bodies/european-institute-innovation-and-technology-eit_it

Ufficio stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice
info@melaseccapressoffice.itroberta@melaseccapressoffice.it
tel. 349.4945612
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