MAMbo Bologna: CHEAP | 14 dicembre: CONTRO manifesto per l’arte nello spazio pubblico

SABOTATE con grazia – un’infestazione di CHEAP alMAMbo – PH Margherita Caprilli

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna

Giovedì 14 dicembre 2023 – h. 18:00

Evento di finissage:

“SABOTATE con grazia” un’infestazione di CHEAP al MAMbo | fino al 17 dicembre 2023

“SABOTATE con grazia”, l’infestazione di CHEAP al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, si conclude domenica 17 dicembre. Come evento di finissage del progetto installativo, giovedì 14 dicembre alle 18:00 si terrà la presentazione pubblica in anteprima di CONTRO manifesto per l’arte nello spazio pubblico, scritto da CHEAP insieme a Fabiola Naldi, storica d’arte, curatrice e critica.

CONTRO è un manifesto critico che tenta di segnare una discontinuità rispetto alle attuali tendenze dell’arte nello spazio pubblico. Riprendendo uno dei formati delle avanguardie storiche e scritto da CHEAP insieme a Fabiola Naldi, CONTRO ripensa lo spazio pubblico come possibilità di conflitto e non di consenso, mette in crisi l’idea di partecipazione, nega l’idea che il contemporaneo abbia anche solo qualcosa a che fare con il concetto di decoro urbano. Nell’articolare un discorso pubblico su pratiche artistiche e politiche nell’ambiente urbano, CONTRO parte dalle cose che NON vorremmo più vedere – e la lista è lunga.

SABOTATE con grazia – un’infestazione di CHEAP alMAMbo –
PH Margherita Caprilli

Per l’occasione, saranno disponibili alcune copie dell’edizione limitata di CONTRO, stampate nel formato del poster. A proposito della presentazione CHEAP dichiara inoltre:

“Non possiamo prescindere da alcune considerazioni, alla luce di quanto sta avvenendo in città. Quando abbiamo programmato la presentazione di CONTRO manifesto per l’arte dello spazio pubblico, non immaginavamo di farlo dopo giorni invernali di sgomberi delle occupazioni abitative e di repressione nelle strade di Bologna. La nostra città non è in grado di garantire il diritto all’abitare: ci è chiaro da tempo, ne parliamo pubblicamente da tempo, ne scriviamo ovunque ci sia possibile da tempo. Nei giorni scorsi, a questa incapacità si è sommata una feroce repressione in divisa: ci sembra incredibile dover tornare a ripetere che le lotte per il diritto alla casa sono istanze sociali e politiche, non una questione di ordine pubblico. Eppure.

SABOTATE con grazia – un’infestazione di CHEAP alMAMbo- PH Michele Lapini

Giovedì 14 Dicembre ci troveremo al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, un museo comunale dove era nostro desiderio parlare di spazio pubblico, pratiche artistiche di dissenso, prospettive che confliggono con l’ordine simbolico della città. Oggi sappiamo che quell’incontro non potrà prescindere da quello che sta succedendo a Bologna e partirà quindi dagli sgomberi, dalle manganellate, da un’idea di città ma soprattutto di cittadinanza che non ci rappresenta.

Oggi, ci sembra più che mai urgente partecipare ad una conversazione pubblica che rivendichi il diritto alla città per tutt*, la centralità delle pratiche fight specific, la necessità di rifondare il luogo pubblico anche attraverso l’insorgenza spaziale – “come una festa che irrompe nel tempo storico lineare del capitale””.


Informazioni & contatti
 
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Ufficio stampa CHEAP
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Marcello Farno
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A Roma apre i battenti un nuovo spazio espositivo: GALLERIA DEL BUFALO

Galleria Del Bufalo

INAUGURAZIONE

Giovedì 14 dicembre 2023, ore 18:30

Roma, Via Appia Antica 63

Giovedì 14 dicembre 2023, alle ore 18:30, apre i battenti a Roma la Galleria Del Bufalo, in via Appia Antica al numero 63-69.

La Galleria nasce dal sapiente restauro dell’ex Laboratorio/abitazione appartenuto all’artista Salvatore Meli (Comiso 1929 – Roma 2011), noto scultore ceramista e bronzista dagli anni ’50.

Lo spazio si propone come un originale Cabinet de Curiosités, votato però anche all’Arte Contemporanea oltre che all’Arte Antica, nonché Arte Tribale e Africana, oggetti da Wunderkammer, Curiosità dal mondo, Marmi Antichi, Naturalia, Mirabilia, con mostre in programma a cura di Giano e Dario Del Bufalo.

Dario e Giano Del Bufalo

In occasione dell’inaugurazione del 14 dicembre (e fino al 23 Dicembre), è prevista una mostra collettiva di cinque artisti contemporanei: Amanda Padfield, Claudio Massimi, Irene Messia, Pietro Simonelli, Franco Vitelli.


NOTIZIE UTILI
Orario: da martedì a sabato 11 -13 | 17 – 20
Info  info@galleriadelbufalo.it | galleriadelbufalo.it

StudioBegnini  Ufficio stampa
studiobegnini.it
info@studiobegnini.it

TEFAF Maastricht e AXA XL celebrano 20 anni di partnership

AXA XL SOSTIENE IL NUOVO TEFAF SUMMIT SUL PATRIMONIO CULTURALE

SYLVIE GLEISES, CEO DI AXA XL PER SINGAPORE, ENTRA A FAR PARTE DEL TEFAF GLOBAL ADVISORY BOARD 

https://www.tefaf.com/

TEFAF, uno dei principali eventi di arte, antiquariato e design a livello mondiale, celebrerà in occasione di TEFAF Maastricht 2024 dal 9 al 14 marzo (7 e 8 marzo solo su invito) la sua partnership ventennale con AXA XL, divisione di AXA. Fin dall’inizio della collaborazione, nel 2004, le due realtà hanno condiviso la convinzione che l’arte possa trasformare ed arricchire le nostre vite e rafforzare le nostre comunità.

Questa partnership così longeva viene rinnovata per il 2024 e  celebra il suo 20° anniversario con un programma ancora più ricco del solito. AXA XL sarà lo sponsor principale del primo TEFAF Summit, che verrà lanciato durante TEFAF Maastricht 2024. Il TEFAF Summit, realizzato in collaborazione con la Commissione olandese per l’UNESCO e con il Cultural Emergency Response, partner di TEFAF che da tempo sostiene il patrimonio culturale, e con diverse altre rilevanti agenzie, si concentrerà sulle questioni più urgenti legate al patrimonio culturale.

Hidde van Seggelen, Presidente del Comitato Esecutivo di TEFAF, a nome dell’intero Consiglio Direttivo di TEFAF, ha espresso la sua soddisfazione per il consolidamento ed il rinnovo di questa lunga partnership, affermando: “Siamo entusiasti di celebrare questa pietra miliare unica con AXA XL. Il loro impegno costante nei confronti di TEFAF e della comunità artistica è inestimabile e ci auguriamo di trascorrere ancora molti anni di successo insieme”.

Sylvie Gleises, CEO di AXA XL per Singapore, recentemente nominata membro del Global Advisory Board del TEFAF, ha commentato l’anniversario dicendo: “La partnership tra TEFAF e AXA XL è una testimonianza del potere dell’arte. È un esempio lampante di ciò che si può ottenere attraverso la collaborazione e la passione condivisa. La nostra partnership ci permette di raggiungere un segmento fondamentale dell’art community e sono onorata e felice di entrare a far parte del TEFAF Global Advisory Board. Come nuovo membro, mi impegno a offrire il mio sostegno, la mia esperienza ed il mio punto di vista professionale”.

Gleises supervisiona le attività assicurative di AXA XL a Singapore; è inoltre Executive Sponsor per la strategia assicurativa Fine Art di AXA XL in APAC & Europe. Entrata nel Gruppo AXA nel 2006, Gleises ha ricoperto diverse posizioni strategiche, tra cui quella di Chief of Staff dell’ex Presidente e CEO del Gruppo, Henri de Castries. È stata inoltre CEO per l’Europa continentale e Global Head of Distribution and Marketing per AXA Art, con la responsabilità di gestire i rapporti con TEFAF.

Oltre alla partnership con il TEFAF, l’impegno di AXA XL per l’arte comprende il sostegno alla ricerca accademica, la protezione del patrimonio culturale, la conservazione ed il restauro delle opere d’arte e l’organizzazione di un concorso, l’AXA Art Prize, dedicato  agli studenti d’arte negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Fedele ai suoi valori di protezione e trasmissione del patrimonio culturale, AXA si è impegnata per molti anni nella conservazione di monumenti culturali francesi di portata internazionale, tra cui la Reggia di Versailles, Notre Dame e la ristrutturazione della Salle des États del Museo del Louvre.  AXA ha sottoscritto il restauro e la ristrutturazione dell’Arco di Trionfo con il Centro Nazionale dei Monumenti francesi (CMN), che sarà completato quest’anno.

AXA XL Insurance è la divisione P&C e specialty risk di AXA, dedicata ai rischi più complessi. AXA XL offre soluzioni e servizi assicurativi in oltre 200 Paesi e territori.

Nell’ambito della sua offerta di rischi specialty, AXA XL protegge opere d’arte, antichità, oggetti d’antiquariato, gioielli, orologi, auto d’epoca e pietre preziose.

Negli ultimi 50 anni ed anche in futuro, AXA XL, leader mondiale nell’assicurazione di oggetti d’arte e preziosi, ha continuato e continuerà a ridefinire il modo in cui serve e assiste i suoi clienti collezionisti, musei, collezioni corporate, gallerie, restauratori e artisti in Europa, Regno Unito, Americhe ed Asia Pacific, con professionalità e competenza maturata in anni di esperienza nella protezione del patrimonio culturale.

TEFAF è una fondazione no profit che sostiene l’esperienza e la varietà della comunità globale dell’arte, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due Fiere annuali di Maastricht e New York. TEFAF si pone come guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali del mercato globale dell’arte, ispirando appassionati e compratori d’arte di tutto il mondo.

TEFAF Maastricht è conosciuta come la fiera d’arte, antiquariato e design più importante del mondo. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come Old Masters, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche una selezione di arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.

TEFAF si distingue per l’accuratezza del suo Comitato di Vetting e per la dedizione a mantenere standard di eccellenza. Uno dei principali pilastri del successo e dell’eredità di TEFAF è la creazione di un ambiente ottimale per l’acquisizione di opere d’arte di altissima qualità da parte dei collezionisti. Per ulteriori informazioni sui rigorosi standard di selezione della TEFAF, visitare il sito TEFAF.com/about/vetting.


Contatti stampa
 
GLOBAL                                                                        
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Magda Grigorian, magda.grigorian@tefaf.com
 
PR Coordinator
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FRANCIA /MONACO / SVIZZERA
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GERMANIA / AUSTRIA / SVIZZERA
Britta Fischer | bfpr@brittafischer-pr.com
 
ITALIA
Roberta Barbaro | roberta@studioesseci.net
 
PAESI BASSI
Noepy Testa | noepy@entesta.nl
Heidi Vandamme | info@bureauheidivandamme.nl
 
SPAGNA
Julián Hernández Miranda | julian.hdez58@gmail.com
Héctor San José | hectorsanjose@live.com
 
UK
Cultural Communications | tefaf@culturalcomms.co.uk
 
USA
Sharp Think | tefaf@sharpthink.com

LEAD PARTNER TEFAF MAASTRICHT 

Pisa, Museo della Grafica: Tutto in una notte, Laboratorio creativo per famiglie

In occasione delle festività di Natale, il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) organizza:

(età: 5-11 anni)

Sabato 16 dicembre 2023, ore 15:30 

In attesa della notte più magica dell’anno, vi aspettiamo al museo per un pomeriggio tra torri reali e fantastiche a bordo della slitta di Babbo Natale!

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento dei posti disponibili inviando un’email a: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it

Termine prenotazioni: venerdì 15 dicembre, ore 13:00

Costo: 6€ 

Per maggiori informazioni Cliccare il logo

educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it – 050 2216059 / 070

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Il Natale a Genova tra presepi storici e il Tricapodanno

Natale a Genova 2022 – Foto FROG

Natale a Genova, tra eventi storici di tradizione, mostre, mercatini e lo speciale “Tricapodanno”

Il patrimonio presepiale genovese: la Regina del presepe Barocco da quest’anno rilascia il Passaporto dei presepi

Ad aprire ufficialmente le festività natalizie genovesi è il grande albero di Natale che si illumina l’8 dicembre in piazza De Ferrari tra gli appalusi della folla. Da quel momento in poi, è tutto un susseguirsi di eventi, musica e manifestazioni a tema natalizio.

Pochi sanno cheGenova già dalla prima metà del XVI secolo, fino ai primi decenni del XIX secolo, ha rivaleggiato con Napoli nella produzione di figure e sculture dedicate alla Natività. A Genova il Natale significa presepe  perchè insieme al capoluogo partenopeo è una delle capitali europee di questa forma di artigianato artistico: vale dunque la pena di visitare i piccoli e i grandi presepi storici allestiti in tutta la città. Sonomolto pregiati quelli del ‘700 con figure lignee vestite accuratamente con preziosi abiti d’epoca. Abili artisti intagliatori hanno creato opere d’arte che si possono ammirare ancora oggi. Il presepe genovese si distingue da tutti gli altri per precise caratteristiche: le figure  che arrivano fino ad un altezza di 40 cm e sono articolate, realizzate e scolpite in legno e non in terracotta.  L’ambientazione è di solito povera ma colpiscono la ricchezza e la ricercatezza dei costumi riprodotti ad arte fin nei più piccoli particolari. Il bottoncino del vestito, gli orecchini delle dame, le trine e il pizzo macramè, il caratteristico uso del tessuto jeans per gli abiti, pantaloni o tute. Perché il jeans nasce proprio a Genova, come“blue de Genes”. ( Al Museo Diocesiano sono inoltre conservate le gigantesche Tele della Passione del ‘600 realizzate su tessutojeans). Dunque le origini di questa tradizione sono risalenti al 1610, epoca e lo dimostra il documento più antico che testimonia l’esistenza e la nascita del presepe a Genova. Il manoscritto cita il Convento carmelitano di Monte Oliveto, presso il sobborgo costiero di Multedo. Nel Settecento inoltre nasce una vera e propria scuola accostata al nome del celebre scultore Anton Maria Maragliano.

Si inizia in via Garibaldi, già Strada Nuova, e precisamente a Palazzo Rosso dove le statuine del presepe settecentesco di scuola genovese verranno allestite all’interno della cappella dei Brignole-Sale, sullo sfondo di una Adorazione dei Pastori di Antonio Travi conservata nel Museo, e nelle vetrine espositive disegnate dall’architetto Franco Albini, in una presentazione di grande fascino legata al gusto razionalista di uno dei maestri della museografia del Novecento. Alla GAM di Nervi sarà invece esposta una selezione dalla prestigiosa collezione di statuine Sette e Ottocentesche della famiglia Luxoro, in uno speciale allestimento nella Sala Lignea del Merello.Da non perdere il presepe storico permanente al Santuario della Madonnetta, dove il fondale che riproduce scorci di Genova fa da cornice alle dettagliate miniature dei diversi personaggi, popolani, soldati, contadini e mercanti, che animano questo suggestivo presepe. Il Museo dei Beni Culturali Cappuccini propone invece una rassegna affascinante che spazia dalle statuine sette-ottocentesche ai tipici “macachi” di Albisola, alle statuine in carta incollata tipiche dell’entroterra ligure, oltre allo storico presepe meccanico, realizzato da Franco Curti ad inizio Novecento. Novità del Natale 2023, lo speciale Passaporto dei presepi, che verrà consegnato a tutti i visitatori dei presepi storici durante le festività natalizie. Per ogni presepe visitato verrà apposto un timbro, con l’obbiettivo di completare il passaporto scoprendo il maggior numero di presepi.

Il 9 dicembre l’appuntamento è con Christmas in the street, tre spettacoli itineranti di farfalle luminose su trampoli animeranno le vie della città, intervallati da performance teatrali di Igor Chierici, che interpreterà testi legati al Natale.A Genova non è Natale senza il rito del Confeugo, un evento storico legato alla Repubblica di Genova, che quest’anno si celebra il16 dicembre. Sullo sfondo di Palazzo Ducale, antica residenza del doge, l’Abate, in rappresentanza della cittadinanza, offre al sindaco – un tempo il Doge di Genova – un tronco di alloro a cui si appicca il fuoco. Secondo la tradizione i tizzoni portano fortuna, e la direzione del fumo indica come sarà l’anno nuovo. Per chi è in cerca di idee regalo, i mercatini natalizi sono un’ottima soluzione: dal Mercatale, con le caratteristiche casette di legno in piazza de Ferrari, al tradizionale Mercatino di San Nicolaall’insegna della solidarietà, ai numerosi mercatini che animano le vie e le piazzette del centro storico. Non mancheranno glispettacoli natalizi itineranti, spesso accompagnati dalla lettura di favole e racconti, in un ideale collegamento con Genova Capitale del Libro 2023.

Per gli appassionati il Teatro dell’Opera Carlo Felice propone il Concerto di Natale e quello diCapodanno, mentre dal 17 al 21 dicembre, l’appuntamento con Édith, opera lirica Édith Piaf, cantautrice simbolo del Novecento francese della quale ricorre il 60° della scomparsa.

A Natale anche il cibo è tradizione: sono tante le ricette genovesi che festeggiano questo periodo dell’anno, a partire dal Cappon Magro, una piramide di pesce e verdure decorata con scampi e gamberi. Per il pranzo di Natale non possono mancare i natalini, speciale formato di pasta ligure, in brodo di cappone, le lattughe ripiene, la cima alla genovese, un taglio di carne reso speciale da un ripieno saporito e cotto nel brodo. Per il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, si servono i Raieu cö u toccu, ravioli con un ricco sugo di carne. Il dolce che simboleggia il Natale è il pandolce, un goloso impasto leggero con uvetta e frutta candita. 

Per salutare il 2023 in allegria, Genova propone il “Tricapodanno”, una grande festa di Capodanno che dura tre giorni, dal 29 al 31 dicembre!

Durante le Feste è possibile conoscere meglio la città approfittando delle visite guidate, in italiano e in inglese, che ogni fine settimana conducono i visitatori alla scoperta dei Palazzi dei Rolli, del centro storico e dei suoi carruggi, delle Botteghe storiche.  Disponibile anche uno speciale percorso guidato a tema natalizio tra presepi, edicole votive e Chiese dei Rolli. Aggiornamenti su: https://www.visitgenoa.it/store

Da non perdere anche la ricchissima offerta di mostre nei musei genovesi, legata alla programmazione di Genova Capitale del Libro.

“Library at Night”: una mostra immersivaaperta a Palazzo Lomellino fino al 3 marzo. Ispirata all’omonimo libro di Alberto Manguel e curata dal regista Robert Lepage – Ex Machina, Library at Night conduce in un viaggio notturno che, attraverso visori con visione a 360°, permette di esplorare 10 celebri biblioteche del mondo, esistenti, scomparse, o nate dalla fantasia degli scrittori.

“Calvino cantafavole” omaggio allo scrittore: Fino al 7 aprile 2024 a Palazzo Ducale, in occasione del centenario della nascita dello scrittore Italo Calvino. L’esposizione conduce il visitatore alla scoperta del profondo legame di Calvino con l’universo incantato delle fiabe, tracciando un itinerario emotivo inaspettato e straordinario che coinvolge la musica, la televisione e il teatro, con scenografie realizzate dalla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse che rendono omaggio ai paesaggi della Liguria.  

“Artemisia Gentileschi, coraggio e passione”: Per la prima volta a Genova una mostra dedicata all’arte di Artemisia Gentileschi, la prima donna a essere riconosciuta come artista e ad essere accolta nell’Accademia d’Arte. L’esposizione, ospitata a Palazzo Ducale fino al 1° aprile 2024, presenta oltre 50 capolavori provenienti da tutta Europa: di tela in tela, si ammirano il talento e la ricchezza di ispirazione di Artemisia Gentileschi e si incontra un personaggio dalla vita travagliata che nel tempo è divenuto anche un simbolo di emancipazione. 

“Steve McCurry – Children”: La mostra tematica dedicata all’infanzia del fotografo simbolo di impegno sociale, visitabile nel Sottoporticato di Palazzo Ducale fino al 10 marzo 2024, presenta una raccolta tematica di scatti che ritraggono bambini provenienti da diverse parti del mondo, dall’Afghanistan all’India, dal Messico al Libano fino in Italia. Immagini che catturano l’innocenza e l’energia dei più piccoli in situazioni come conflitti, povertà e situazioni di lavoro forzato.Gli amanti della bellezza hanno poi un’ottima ragione per spostarsi a Nervi, a Levante del centro città: oltre alla passeggiata sulla scogliera con vista eccezionale sul tramonto e ai Parchi, i Musei di Nervi offrono due mostre raffinate ed eleganti:

“Dialogo tra due “divine” di Giovanni Boldini”: Giovanni Boldrini, fra l’Italia e Parigi, è il cantore dell’estetica dell’alta borghesia e dell’aristocrazia del suo tempo. Fino al 12 gennaio 2024, alle Raccolte Frugone, il celebre “Ritratto di Miss Bell” incontra il “Ritratto della contessa De Leusse“, proveniente dal Museo Boldini di Ferrara: come istantanee, che mettono a confronto differenti versioni del concetto di femminilità e sensualità.

“Rubaldo Merello. Paesaggio e figura”: Alla Galleria d’Arte Moderna dal 21 dicembre al 14 marzo, un’esposizione dedicata all’esperienza artistica di uno tra i più celebri pittori liguri e al più noto e apprezzato cantore degli aspri, ma suggestivi paesaggi costieri della riviera di levante.

E per chi volesse vivere l’esperienza di essere “Ospite a Palazzo”, a dicembre e gennaio sono disponibili le Rolli Experience, l’esclusiva offerta che permette di trascorrere un weekend non solo visitando i palazzi dei Rolli, ma anche dormendo, cenando o godendo di momenti di convivialità dentro alle sontuose residenze della Genova Barocca. SAVE THE DATE: Il 2024 si apre a Genova con una speciale edizione dei Rolli Days, che ha come tema Sacro e Profano. Dal 19 al 21 gennaio torna la manifestazione che apre le porte dei Palazzi dei Rolli, patrimonio UNESCO costituito dalle antiche dimore degli aristocratici genovesi del ‘500. Sacro e Profano è un focus sulla vocazione spirituale e secolare della città e sui suoi contrasti fra sontuosi palazzi e vicoli oscuri: un modo per celebrare il 25° anniversario dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, il cantautore che più di chiunque altro ha raccontato la città vecchia di Genova. Scopri tutti gli eventi in programma a Genova durante le festività su www.visitgenoa.it

Arte e cultura sono due ottime ragioni per visitare Genova, magari approfittando del Genova Museum Card, un unico ticket temporaneo che apre le porte a 28 musei cittadini e include il trasporto con i mezzi pubblici https://www.museidigenova.it/it/card-musei oppure il pass turistico ufficiale della città – integrabile, personalizzabile, disponibile in formato 24, 48 e 72 ore e anch’esso comprensivo del trasporto pubblico locale www.genovacitypass.it  


Melina Cavallaro
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa

Bologna, Museo Davia Bargellini: “Un presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti”

Presepe Giovanni Putti – Dettaglio orizzontale

Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

A cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Antonella Mampieri, Alfonso Panzetta

8 dicembre 2023 – 14 gennaio 2024
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore 44, Bologna

www.museibologna.it/arteantica

In collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna e Centro Studi per la Cultura Popolare

Inaugurazione giovedì 7 dicembre 2023 ore 17.30

Per le festività natalizie 2023-2024 i Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna rinnovano il consueto appuntamento con la tradizione dell’arte plastica presepiale proponendo al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini l’esposizione Un presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, a cura di Mark Gregory D’Apuzzo, Antonella Mampieri e Alfonso Panzetta.

La mostra, promossa in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna e Centro Studi per la Cultura Popolare, inaugura domani, giovedì 7 dicembre 2023, alle ore 17.30 e rimane visibile fino al 14 gennaio 2024, con ingresso gratuito.

Al centro dell’invito per riscoprire il prezioso patrimonio dei presepi più significativi per pregio artistico conservati a Bologna, quest’anno è un gruppo della Natività in terracotta policroma modellato nei primi decenni del XIX secolo da Giovanni Putti (Bologna, 1771 – Bologna, 1847), proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, che viene esposto in pubblico per la prima volta.

Figura tra le più rappresentative della scultura neoclassica bolognese, Giovanni Putti compì gli studi presso l’Accademia Clementina, ove vinse diverse medaglie accademiche. Le sue prime realizzazioni furono eseguite per ornare gli apparati effimeri utilizzati per gli eventi religiosi o le commemorazioni di personaggi illustri.
Fu attivo a Bologna per tutta la sua carriera artistica, in particolare nel Cimitero della Certosa dove realizzò numerosi monumenti funebri e i due imponenti Piangenti in terracotta (popolarmente dette Piagnoni o Piangoloni), collocati sui grandi pilastri ai due estremi dell’emiciclo sud del Chiostro Maggiore, idealmente posti a vegliare l’ingresso al Chiostro III. Il suo repertorio di sculture per il cimitero felsineo è da considerarsi il nucleo più rilevante di inizio Ottocento a Bologna, nonché una risposta originale rispetto agli altri grandi scultori contemporanei che hanno lavorato per la città come Luigi Acquisti, Giacomo De Maria e Cincinnato Baruzzi. Peculiare fu il modo in cui interpretò il gusto neoclassico, esprimendo nella sua arte una convivenza tra gli aggiornati modelli iconografici e stilistici canoviani e la persistenza della locale tradizione plastica di derivazione barocca, caratterizzata da effetti scenografici ancora di gran moda a Bologna nell’età della Restaurazione.

Oltre che di ammirare un’opera inedita e rara – poche sono infatti le opere mobili conosciute di Putti – la presentazione del presepe offre a cittadini e turisti la possibilità di visitare al tempo stesso la collezione permanente del Museo Davia Bargellini dove, tra le molte e straordinarie opere, sono esposte le Allegorie della Scultura, Architettura Storia realizzate dallo stesso artista.

La mostra è accompagnata da testi di Antonella Mampieri, Alfonso Panzetta, Fernando e Gioia Lanzi.

Durante il periodo di apertura sono proposte visite guidate gratuite, senza obbligo di prenotazione:
venerdì 8 dicembre 2023 ore 16.00 con Antonella Mampieri e Alfonso Panzetta (co-curatrice e co-curatore della mostra)
mercoledì 13 dicembre ore 16.30 con Silvia Primerano (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
sabato 16 dicembre 2023 ore 11.00 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
sabato 23 dicembre 2023 ore 11.00 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
martedì 26 dicembre 2023 ore 16.30 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza)
sabato 6 gennaio 2024 ore 16.30 con Fernando Lanzi (Centro Studi per la Cultura Popolare)
domenica 14 gennaio 2024 ore 16.30 con Adele Tomarchio (RTI Senza Titolo S.r.l., ASTER S.r.l. e Tecnoscienza).

Presepe Giovanni Putti – Dettaglio verticale

Allievo all’Accademia Clementina dello scultore Giacomo Rossi e successivamente di Luigi Acquisti e Giacomo De Maria, Giovanni Putti (Bologna, 1771 – 1847) appartiene al gruppo degli artisti neoclassici nativi di Bologna che cercheranno anche fuori dalla patria successo e fortuna.
Dopo le prime vittorie accademiche nei premi Marsili Aldrovandi, coronate dal successo del 1810 nel prestigioso Premio Curlandese, la sua attività si divide tra chiese e case private, apparati effimeri e monumenti funebri.
Dal 1809 emigrato a Milano per partecipare ai cantieri del Duomo, che riceve nuovo impulso dalla committenza napoleonica, e dell’Arco della Pace, verrà coinvolto nella realizzazione del tripode in argento per il Re di Roma. Costretto a rientrare a Bologna dopo la restaurazione, si dedica alla realizzazione di monumenti per il cimitero comunale su progetto di architetti contemporanei o di sua personale invenzione, come la grandiosa tomba Buratti, con l’imponente figura del Tempo (1818). Sue sono anche le figure velate in terracotta sui piloni del nuovo ingresso progettato da Ercole Gasparini, avvolte in ridondanti panneggi. Per le chiese cittadine Putti raccoglie l’eredità dei grandi stuccatori bolognesi, modellando solenni allegorie o figure di santi che dalle loro nicchie seguono il percorso delle navate (Santa Maria della Purificazione, distrutte; San Giuseppe Sposo) o prospettano dal vertice della facciata (Santa Caterina di Strada Maggiore). Gli si possono riferire immagini dell’Ecce Homo a mezza figura o a figura intera in varie chiese.
Per la devozione privata realizza alcuni presepi che rielaborano un gruppo di partenza composto dalla Sacra Famiglia con il bue e l’asino a cui si accostano figure adoranti, una donna che accompagna un bambino, un giovane in ginocchio con le mani incrociate sul petto o che reca un agnello, altre figure maschili inginocchiate.
Ispirato ad un gruppo analogo, opera di Giacomo De Maria, di cui il Museo Davia Bargellini espone in comodato gratuito una versione (sala 6), il Presepe di Giovanni Putti dell’Accademia di Belle Arti mostra come una idea possa essere declinata con lievi varianti ma con risultati sempre nuovi. Al centro della composizione il Bambino è trattenuto dalla Vergine che si volge di lato tendendo la mano a una giovane donna che accompagna un fanciullo, che devotamente la afferra e la bacia. Dalla parte opposta San Giuseppe si volge cordialmente ad un giovane in ginocchio, appoggiandogli la mano sulla spalla. La scena è ambientata grazie ad un fondale di tronchi legati tra loro su cui poggia un drappo teatralmente panneggiato, da dietro spunta una pianta d’invenzione, che la fantasia dello scultore e del suo pubblico assimilano probabilmente ad una palma. Le protomi dell’asino e del bue spuntano ai lati a completare l’insieme. In basso a destra, tracciata nella creta ancora fresca, spicca la firma dell’autore: “Putti f.”.
Un confronto tra le altre versioni note dello stesso gruppo fa intuire che Putti abbia utilizzato degli stampi per abbozzare le singole sculture, mettendo in opera poi sulle pose, sui panneggi e sui dettagli dell’abbigliamento variazioni anche significative. Nel Presepe della chiesa bolognese di San Martino, in quello di San Benedetto o di San Luca, ad esempio, Maria e Giuseppe sono collocati su piani diversi e così in quelli delle collezioni Sgarbi e Guandalini, mentre nella nostra versione e in quella di Santa Maria di Galliera sono disposti fianco a fianco. Varianti minime sono applicate nelle acconciature della donna offerente, che passa da una reticella neo pompeiana ad un velo dai complessi avvolgimenti, e nel panneggio della tenda di sfondo o nella palma, non sempre presente. Nella versione Guandalini, poi, l’offerente è uno solo, una figura maschile con un agnello, ed è collocato a sinistra e la Madonna ha i capelli sciolti al posto dell’acconciatura con scriminatura centrale, nastro e nodo sul retro del capo. I gesti di Maria e Giuseppe e la posizione del Bambino sono anch’essi variati, soprattutto nel braccio della Madonna, teso per il bacio devoto, accogliente invito all’adorazione o avvolgente protezione del Figlio. Giuseppe, tranne che nella versione comparsa all’asta Wannenes nel 2010, dove è in piedi, più simile al gruppo inventato da Giacomo De Maria, è sempre seduto in adorazione o si protende verso il fedele tenendo una mano sul petto o appoggiandogliene una sulla spalla, a garanzia di una mediazione.
Grazie alla data che compare sul gruppo di San Benedetto (1824) e su quello di San Luca (1825) è possibile collocare questo insieme di variazioni sul tema del presepe nel terzo decennio dell’Ottocento.
Antonella Mampieri

Il Presepe di Giovanni Putti, capolavoro “in piccolo” databile ai primi decenni del XIX secolo, non è mai uscito dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e si presenta al pubblico per la prima volta grazie alla tradizionale iniziativa organizzata dal Museo Davia Bargellini.
Questo piccolo gioiello in terracotta dipinta è parte integrante del consistente e significativo Patrimonio di opere plastiche che la storica Accademia bolognese custodisce gelosamente e che comprende capolavori assoluti costantemente richiesti per esposizioni pubbliche in Italia e all’estero, un patrimonio davvero poco noto alla città di Bologna anche se la sua visita è possibile su appuntamento.
Fra le più antiche d’Italia e pressoché l’unica ancora situata nella sua collocazione originaria, l’Accademia di Belle Arti di Bologna fu fondata nel 1710 per incentivare le industrie artistiche locali, annoverando fra i suoi docenti grandi maestri come Giacomo De Maria, Antonio Basoli, Donato Creti, Ercole Drei, Giorgio Morandi, Virgilio Guidi, fino a Quinto Ghermandi e Concetto Pozzati per citarne solo alcuni.
Le collezioni storiche del suo Patrimonio plastico si compongono di una gipsoteca formata da calchi di opere dell’antichità e di un nucleo di opere originali in materiali diversi che si datano tra la metà del XVII e la prima metà del XX secolo.
Il primo nucleo di calchi dall’antico giunge in Accademia a partire dal 1714 per volontà di Luigi Ferdinando Marsili, implementato da Papa Benedetto XIV (Lambertini) con gessi eseguiti a Roma da Filippo Farsetti a partire dagli anni quaranta del XVIII secolo, ed in seguito arricchito sino a dopo l’Unità d’Italia. I grandi calchi sono collocati e visibili nel corridoio monumentale d’accesso all’Accademia e nell’adiacente Aula Magna, vero e proprio scrigno dei tesori dell’Istituzione. Di particolare importanza sono anche gli antichi calchi dei portali della Basilica di San Petronio (J. della Quercia, Aspertini, Lombardi), ancora presenti nella loro collocazione originale, nell’atrio monumentale d’ingresso.
Il nucleo più importante delle opere d’autore è costituita invece dai lavori premiati negli storici Premi Accademici Marsili Aldrovrandi e Curlandesi tra il 1727 e il 1870. Riferibili ai Premi Marsili Aldrovrandi (1727-1803) sono i numerosi bassorilievi in terracotta di artisti diversi, mentre ai Premi Curlandesi (1785-1870) si riferiscono un gruppo di bassorilievi e opere a tutto tondo in gesso e marmo. Questo eccezionale nucleo documenta in modo esaustivo l’evoluzione della scultura del primo Settecento a Bologna, l’affermarsi del gusto neoclassico tra la fine Settecento e il primo Ottocento e il suo sviluppo sino a Ottocento inoltrato.
Una parte delle opere originali sono però giunte per donazione o lascito, capolavori in marmo, bronzo, gesso, terracotta e legno, tra queste il modello della Fontana dei Fiumi di piazza Navona a Roma di Gian Lorenzo Bernini, che negli ultimi anni ha viaggiato in lungo e in largo tra l’Italia e gli Stati Uniti; ma gli altri nomi presenti sono altrettanto importanti: Alessandro Algardi, Pierre Puget, Filippo Della Valle, Pietro Bracci, Antonio Canova, Giacomo De Maria, Adamo Tadolini, Salvino Salvini, Quinto Ghermandi e Luciano Minguzzi. Una collezione “museale” di assoluta rilevanza che ancora oggi contribuisce alla formazione degli artisti di domani.
Alfonso Panzetta

Il gruppo presepiale esposto per il Natale 2023, così significativo per ogni rappresentazione della nascita del Figlio di Dio, che inevitabilmente porta in sé l’eco della messa a Greccio voluta da san Francesco per il Natale del 1223, presenta molti particolari eloquenti e suggestivi.
Al centro, come assai spesso nei gruppi bolognesi, la Vergine Maria fa corpo con la mangiatoia su cui giace il Bambino: la nudità evidenzia la reale umanità del Figlio di Dio, la paglia della mangiatoia ricorda il fieno di cui si cibavano gli animali della stalla, sostituito per tutti gli uomini dallo stesso Bambino divino. Il drappo bianco, che attenua per il piccolo Gesù la ruvidezza della paglia, è quello che serve da segno ai pastori («Troverete un bambino avvolto in fasce deposto su una mangiatoia», Lc 2, 10-12), ed è quello che la Vergine apre offrendo il Bambino all’adorazione.
Sotto la precaria e povera tenda drappeggiata su tronchi, che evoca l’immagine della tenda che nell’Antico Testamento accompagnò le peregrinazioni degli Ebrei, sperimentate dalla Sacra Famiglia nella fuga in Egitto, si alza la palma che, se richiama il paesaggio egiziano, ricorda anche i rami agitati per l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, prima della Passione, profezia della vittoria finale sulla morte, e anche accenna ai rami che si chinarono, secondo il vangelo apocrifo dello Pseudo Matteo per soddisfare il desiderio di Gesù (20, 1-2; 21, 1). Nel ricco linguaggio dei simboli, è possibile accostare il dolce frutto della palma – il dattero, simbolo anche della vita interiore – a Gesù, che la Madre – la Palma, che pazienta a lungo prima di dare il suo frutto – offre, pegno della vittoria, per sé e per tutti gli uomini, sulla morte. Alla fuga in Egitto sembra richiamare anche la dinamica posizione delle gambe della Vergine, pronta ad alzarsi: la tranquillità della nascita è insidiata dalla persecuzione malvagia di Erode, e si deve essere pronti ad ogni partenza, cui può alludere anche il bastone da viaggio di Giuseppe.
Accanto alla Vergine, in atteggiamento devoto e confidente, ecco una figura tipica dell’arte presepiale bolognese, la Tradizione, un adulto, in questo caso una donna, che conduce un bambino altrettanto devotamente compreso, a mani giunte: segno di fiducia, rispetto, confidenza, affidamento, come il bacio della mano è il segno della confidente sudditanza verso quella che nel linguaggio italiano diviene la Domina per antonomasia: la Mia Domina, la Madonna, appellativo onorifico per le donne, che, comparso nell’alto Medioevo, soppianta in breve l’appellativo “Madre di Dio” più solenne ed aulico. Questa donna e il bambino hanno vesti assai decorose, quasi ricche: il bambino è ben calzato, la donna, probabilmente la madre, ha i capelli raccolti in una bella reticella. Diverso è l’uomo che si accosta a Giuseppe: la veste corta, che lascia scoperta una spalla, i piedi scalzi, mostrano una persona povera, forse un pastore o un servitore, su cui Giuseppe, che custodirà con cura Gesù, appoggia una mano protettiva, quasi ad anticipare il suo profilo di custode, protettore, difensore anche degli ultimi e dei poveri.
Non mancano qui, riassuntivi di tutta l’umanità, gli immancabili bue ed asino. Rappresentativi, rispettivamente, degli Ebrei, che portavano come un giogo le imposizioni della Legge, e dei Gentili, che portavano come una soma, un carico, il peso dell’idolatria. Sono simpatiche presenze in ogni rappresentazione della Natività. Ignorati dai Vangeli Canonici, ma ampiamente presenti, in forza del loro valore simbolico, nei Vangeli Apocrifi, asino e bue si trovano sempre accanto a Cristo Infante nelle immagini della protocristianità, fin dalle Catacombe, al punto da essere, in non poche di esse, gli unici astanti all’evento (citiamo per tutte il Sarcofago di Stilicone, del IV secolo, Milano, Basilica di Sant’Ambrogio). Riassumono in sé tutti gli Ebrei e tutti i Gentili di ogni tempo: quindi nel bue sono compresi anche la Vergine Maria e san Giuseppe, e nell’asino anche i Magi, e infine noi.
Fernando e Gioia Lanzi


Mostra
Un presepe di Giovanni Putti dall’Accademia di Belle Arti di Bologna

A cura di
Mark Gregory D’Apuzzo, Antonella Mampieri, Alfonso Panzetta

Sede
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 | 40125 Bologna

Periodo
8 dicembre 2023 – 14 gennaio 2024

Orari di apertura
Martedì, mercoledì, giovedì 10.00-15.00
Venerdì 14.00-18.00
Sabato, domenica, festivi 10.00-18.30
Immacolata Concezione (venerdì 8 dicembre) 10.00-18.30
Domenica 24 dicembre 10.00-14.00
Natale (lunedì 25 dicembre) chiuso
Santo Stefano (martedì 26 dicembre) 10.00-18.30
Domenica 31 dicembre 10.00-14.00
Capodanno (lunedì 1° gennaio) 11.00-19.00
Epifania (sabato 6 gennaio) 10.00-18.30

Ingresso
Gratuito

Informazioni
Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 236708
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica
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Ufficio Stampa Settore Musei Civici Bologna
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FOSM – Giovanni Sollima solista e direttore il 7 dicembre a Matera e l’8 ad Altamura

Giovanni Sollima

IN CONCERTO IL 7 DICEMBRE A MATERA E L’8 DICEMBRE AD ALTAMURA

Il concerto Il Virtuosismo di Sollima è inserito nel programma ufficiale del Comune di Matera delle celebrazioni per i 30 anni dall’iscrizione nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. In programma musiche di Haydn, Sollima e Beethoven.

Artista di assoluta eccellenza, specialista del grande repertorio per violoncello, Giovanni Sollima è il protagonista nella triplice veste di di solista, di direttore d’orchestra e di compositore del concerto che si terrà domani – giovedì 7 dicembre con inizio alle 20:30 – a Matera e venerdì 8 dicembre ad Altamura con inizio alle 19:30.
Il Virtuosismo di Sollima è il titolo del doppio appuntamento in terra lucana e in terra pugliese del concerto organizzato e promosso dalla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera (Fosm).

All’Auditorium Raffaele Gervasio di Matera e sul palco del Teatro Mercadante di Altamura Giovanni Sollima, vero virtuoso del violoncello, accompagnerà il pubblico sia come solista che come direttore dell’Orchestra Sinfonica di Matera. Il programma della serata sarà aperto dal secondo concerto per violoncello e orchestra di Haydn (Allegro moderato, Adagio, Rondò. Allegro) che fu composto, nel 1783, per il virtuoso violoncellista Antonin Kraft. Una composizione scritta per esaltare lo strumento solista, enfatizzandone la cantabilità e l’espressività, e che ben saprà mettere in luce la maestria esecutiva di Sollima e il suono del suo violoncello, un Francesco Ruggeri fatto a Cremona nel 1679. Compositore molto eseguito in Italia e all’estero, Sollima farà ascoltare al pubblico un suo brano: Terra con Variazioni per violoncello e orchestra. Composto per l’EXPO del 2015 a Milano, un brano costruito come un tema con variazioni a tutti gli effetti e che lascia affiorare il vero tema poco a poco nel corso del brano, per liberarlo del tutto solo alla fine evocando un viaggio senza sosta tra luoghi reali e, soprattutto, immaginati e che evoca luci, odori, sapori, temperatura, canto, acqua mediterranei. Chiude il programma del concerto la Sinfonia n.7 in La Maggiore di Beethoven. Superba composizione giudicata dal suo stesso autore “Una delle mie opere meglio riuscite”.

“Presentiamo al pubblico dell’Orchestra sinfonica di Matera un artista eccezionale e un concerto di grande spessore musicale e artistico- afferma il direttore artistico della FOSM Saverio Vizziello – tale che il Comune di Matera ci ha chiesto di inserirlo nel programma ufficiale delle celebrazioni per i 30 anni dall’iscrizione dei Sassi e del Parco delle Chiese Rupestri di Matera nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO”.

Il Maestro Sollima, che è in città da alcuni giorni per le prove con l’Orchestra Sinfonica di Matera, da sempre attento ai giovani ha colto l’occasione per incontrare nei giorni scorsi gli allievi delle Classi di Violoncello del Conservatorio Duni e del liceo musicale Stigliani di Matera e del liceo musicale Gropius di Potenza. Ha ascoltato i giovani musicisti e ha offerto loro preziosi consigli per il prosieguo dei loro studi.

Per il concerto a Matera: l’ingresso è alle 20:30 e il sipario alle 21; per l’esibizione ad Altamura: l’ingresso è alle 19:30 e il sipario alle 20. I biglietti  di entrambi i concerti prevedono un costo di 10 euro, ridotto studenti euro 5. I titoli d’ingresso si possono acquistare: a Matera in prevendita al Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23; ad Altamura al botteghino del Teatro Mercadante in via dei Mille n.159, dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Il prossimo appuntamento della stagione autunnale della Fosm è in calendario il 17 dicembre al Teatro Mercadante di Altamura, dove andrà in scena Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio, opera in un atto di Saverio Mercadante.

Informazioni sul concerto di:
Giovedì 7 dicembre ore 20:30 Auditorium Gervasio – Matera
Venerdì 8 dicembre ore 19:30 – Teatro Mercadante – Altamura
 
Programma di sala:
F. J. Haydn Concerto n.2 in Re Maggiore per violoncello e orchestra
Allegro moderato; Adagio; Rondò. Allegro
G.Sollima, Terra con Variazioni per violoncello e orchestra
L.V. Beethoven Sinfonia n.7 in La Maggiore
Poco Sostenuto – Vivace; Allegretto; Presto; Allegro con brio

Prossimi appuntamenti a dicembre:
Lunedì 17 dicembre ore 19:30 – Teatro Mercadante – Altamura
DON CHISCIOTTE ALLE NOZZE DI GAMACCIO
In collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura
Don Chisciotte alle nozze di Gamaccio
Opera in un atto di Saverio Mercadante
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Angelo Gabrielli
Sollima e studenti lucani

Giovanni Sollima è un vero virtuoso del violoncello. Suonare per lui non è un fine, ma un mezzo per comunicare con il mondo.

È un compositore fuori dal comune, che grazie all’empatia che instaura con lo strumento e con le sue emozioni e sensazioni, comunica attraverso una musica unica nel suo genere, dai ritmi mediterranei, con una vena melodica tipicamente italiana, ma che nel contempo riesce a raccogliere tutte le epoche, dal barocco al “metal”. Scrive soprattutto per il violoncello e contribuisce in modo determinante alla creazione continua di nuovi repertorio per il suo strumento.

Nasce a Palermo da una famiglia di musicisti. Studia violoncello con Giovanni Perriera e Antonio Janigro e composizione con il padre Eliodoro Sollima e Milko Kelemen. Per la danza collabora, tra gli altri, con Karole Armitage e Carolyn Carlson, per il teatro con Bob Wilson, Alessandro Baricco e Peter Stein e per il cinema con Marco Tullio Giordana, Peter Greenaway, John Turturro e Lasse Gjertsen (DayDream, 2007). Insieme al compositore-violoncellista Enrico Melozzi, ha dato vita al progetto dei 100 violoncelli, nato nel 2012 all’interno del Teatro Valle Occupato. Musicisti di età e formazione diversa, interscambio tra culture e livelli differenti, laboratorio permanente. La manifestazione, infatti, si costruisce ogni anno attraverso una “chiamata alle arti” di 3 giorni, dedicata alla musica “spontanea”, con ospiti da tutto il mondo, blitz urbani in giro per la città, repertori imprevedibili e che abbracciano diverse epoche storiche, un concorso di composizione “in clausura” e tanti concerti tra cui un concerto finale con l’Orchestra dei 100 violoncelli.

Tra i CD di Giovanni, “Works”, “We Were Trees”, “Neapolitain Concertos”, “Caravaggio”, “Aquilarco”, “Onyricon”. In primavera l’uscita del nuovo disco per la Decca “A Clandestine Night in Rome” con l’Orchestra Notturna Clandestina e il secondo disco dedicato all’integrale dell’ opera per violoncello di Giovanni Battista Costanzi per Glossa Music.

Giovanni Sollima insegna presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma e alla Fondazione Romanini di Brescia.

Suona un violoncello Francesco Ruggeri fatto a Cremona nel 1679.


La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di MateraProvincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.

A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.

La stagione concertistica 2023, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con il Teatro Mercadante di Altamura, il Festival Duni, Soroptimist Club di Matera, il Premio Internazionale Paganini e si svolge con il sostegno dei Comuni di: Accettura, Bernalda, Garaguso, Grassano, Irsina, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Pomarico, Scanzano Jonico, Stigliano, Tursi e Valsinni, l’Arcidiocesi di Matera – Irsina – Tricarico, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti per Maria Santissima della Bruna.


Informazioni su biglietti, prevendita e contatti:
Biglietti:
Ingresso singolo 10,00 € (*)
Ingresso singolo ridotto studenti 5,00 € (*)

Come acquistare a Matera:
Biglietteria:
·      Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23 a Matera. Tutti i giorni dalle 18 alle 21.
·      Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie, 69 a Matera. Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:30.
Come acquistare a Altamura:
Biglietteria:
·      Teatro Mercadante, in via dei Mille n.159 a Altamura. Dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Lunedì chiuso.
·      On line: https://www.vivaticket.com/it/venue/teatro-mercadante/511367061
 
Per informazioni sulla programmazione degli spettacoli: https://orchestrasinfonicamatera.it/
 
E’ possibile contattare l’Orchestra Sinfonica di Matera anche tramite WhatsApp al numero +39 327 485 0461

Sissi Ruggi
addetto stampa
della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera – FOSM
tel +39.333.474.2509
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it

Sicilia: Natale in mongolfiera sulla Costa del Mito e il bagno dalla Scala dei Turchi

Natale in mongolfiera sulla Costa del Mito, tra tradizione e innovazione

In Sicilia gli antichi mestieri, il suono delle ciaramedde, i sapori di una volta, i presepi viventi nei borghi più belli, un tuffo dalla Scala dei Turchi e un volo suggestivo sul porto di Licata

Tutto pronto in Sicilia per il Natale della “Costa del Mito” un territorio che tocca 3 capoluoghi di provincia lungo 150 Km di coste, spiagge, 3 parchi archeologici – da Selinunte a Gela passando per la Valle dei Templi – nel rispetto delle tradizioni con uno sguardo attento all’innovazione, anche in campo enogastronomico. 
Caltabellotta, in provincia di Agrigento, l’intero paesino si trasformerà in Betlemme per mettere in scena la Natività, con il coinvolgimento di tutti gli abitanti. Le case e le botteghe su per la collina si trasformeranno in attività artigianali e contadine del passato tra il profumo delle pietanze tipiche natalizie: macco di fave, salsiccia e vino, pane e olio, ricotta, formaggio e olive sono serviti, lungo un percorso all’interno del caratteristico borgo, dagli stessi interpreti delle tradizioni contadine. Giunto alla sua trentesima edizione il presepe è arricchito da diversi momenti di animazione teatrale e momenti culturali, dal 26 e al 27 dicembre e dal 5 al 6 gennaio, tra cui le performance della Casa del Musical del regista Marco Savatteri e della compagnia dei Sognattori. Il coupon d’ingresso sarà presto disponibile sul sito www.leviedeitesori.com

Presepe a Caltabellotta

Anche a Sutera, in provincia di Caltanissetta, il presepe vivente coinvolgerà il caratteristico borgo. Gli stretti vicoli dell’antico quartiere arabo, il Rabato, i piccoli balconi, le finestrelle strette e lunghe, la continuità delle mura, accompagnate da un’atmosfera di calde luci e antichi suoni, renderanno l’evento suggestivo.

Vedremo all’opera panarari, viddani, pastura, conzapiatta, tessitrici, che faranno rivivere la civiltà contadina dei primi del ‘900. Tra le particolarità, la lavorazione del lino, utilizzato per la realizzazione dei corredi, che richiedeva tempi molto lunghi e tanta fatica. Accarezzeranno il palato gli antichi sapori dei piatti tipici: ciciri, pani cunzatu, ricotta, virciddati. Quest’ultimo nome deriva dal latino “buccellatum”: un pane a forma di ciambella che veniva consumato nelle festività dagli antichi Romani. “Lu virciddratu” di Sutera, è simile alla pasta frolla riempita con una farcia a base di mandorle, aromatizzata con agrumi e chiodi di garofano. 

Presepe a Sutera

Nonò Salamone, uno degli ultimi cantastorie siciliani, iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, allieterà i visitatori con i suoi cunti e i suoi canti. L’organizzazione è affidata ai giovani suteresi dell’associazione Kamicos di Sutera e con la fattiva collaborazione di tutti gli abitanti. Il Presepe vivente sarà aperto al pubblico il 26, 27, 29 e 30 dicembre e il 4, 5 e 6 gennaio dalle 17 alle ore 21.

La Costa del Mito propone anche le tradizioni natalizie di Licata con le fiureddre, edicole votive contenenti immagini sacre costruite per devozione o per grazia ricevuta, addobbate con rami di palme e pini, da cui pendono agrumi. Il Natale  anche qui verrà rallegrato da dolci melodie tradizionali, suonate con la ciarameddra, una zampogna tipica in Sicilia. La si sentiva suonare già alla fine di novembre, prima nelle putìe (botteghe) di vino, poi per accompagnare le processioni dell’Immacolata e di Santa Lucia. Un’altra tradizione musicale è a nannareddra, eseguita da orchestrine appositamente organizzate per suonare nei giorni di festa, nei quartieri e davanti alle fiureddre. 

I mercatini saranno già attivi dall’8 dicembre, così come prenderà via il CantaRò, tributo a Rosa Balistreri, fino 27 dicembre.

Tipico del territorio, per l’occasione, è gustare minnilati, mastazzoli e ramameli.

Chi ama il mare, il 22 e il 23 dicembre potrà vivere un’esperienza straordinaria da una delle due mongolfiere che si alzeranno per mostrare dall’alto la città, l’antico faro e lo spettacolare porto di Licata.

Non mancheranno anche qui il presepe vivente, dal 16 dicembre e i momenti culturali, come la mostra dei presepi e la Pasturali, interpretata e cantata da personaggi vestiti da pastori.

Bisogna raggiungere il borgo di Sant’Elisabetta per assistere il 6 gennaio, alla  “Pastorale di Nardu”, una delle più antiche e autentiche sagre popolari siciliane.  La festa è una sceneggiata popolare basata sull’arte della mimica, che riproduce la vita pastorale e il lavoro nei campi. Il protagonista dei numerosi episodi che scandiscono la rappresentazione è Nardu, gobbo e col volto coperto di bianco, che incarna la semplicità, spesso intesa a torto come ingenuità. Apparentemente bizzarro e stolto riceve ordini da tutti e li esegue, ma alla fine riesce a farsi rispettare da tutti. Particolare rilevanza nella sceneggiata hanno il momento della preparazione della cena con il piatto tipico della pastorale, la pasta con ricotta, servita in un unico recipiente, ‘a maiddra, dal quale tutti si servono, e la transumanza fino alla grotta della natività con i tre cavalieri, che simboleggiano i re Magi, lu curatulu, i pastori e tutti i personaggi.

Naro, città barocca dell’Agrigentino, detta la Fulgentissima, dal 17 dicembre al 6 gennaio, la rappresentazione della Natività è affidata ogni anno ai ContemplAttivi  e racconta, nella Chiesa di Sant’Agostino, la Natività attraverso la danza, il canto, la musica e la gastronomia.

Realmonte, assisteremo il 25 dicembre al bagno dalla Scala dei Turchi di “Babbo Natale e i suoi amici”.

Ad AgrigentoCapitale Italiana della Cultura 2025, i bambini potranno essere accolti dai personaggi delle storie più belle, in centro città e al Palacongressi, dove gli adulti potranno apprezzare intrattenimento e spettacoli musicali, quali i Venerdì Jazz. Al Teatro Pirandello, è atteso “Il compleanno” di Harold Pinter  (14 e 15 dicembre), diretto da Peter Stein, con Maddalena Crippa e Alessandro Averone. 


Per ulteriori informazioni: 
CALTABELLOTTA: tel. 09251915107
http://www.leviedeitesori.com/
https://www.comune.caltabellotta.ag.it 
SUTERA: tel. 334/6923722 e 3338224195 (Associazione Kamicos), 3316976973
(ufficio turistico). www.comune.sutera.cl.it
www.presepeviventesutera.it
LICATA: tel.0922 893888/868209;
SANTA ELISABETTA: tel. : 0922 479296 – https://www.comunesantaelisabetta.it/
NARO:  tel. 3288620777;  
REALMONTE: tel.  0922 814607  – https://prolocorealmonte.it/
Agrigento: tel. 0922 590141
www.comune.agrigento.it
infopoint@prolocoagrigento.it
Teatro Pirandello: https://fondazioneteatropirandello.it/ Tel 0922 590220

Melina Cavallaro 

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Roma, Sospesi su di una Mongolfiera, tra nevicate e spettacoli con la magia degli Artisti di strada

Artisti di strada

“Festeggiamo insieme 25 anni di magia”: un inizio scintillante

per l’evento celebrativo di THE VILLAGE PARCO DE’ MEDICI e THE SPACE CINEMA

Sospesi su di una Mongolfiera, tra nevicate e spettacoli con la magia degli Artisti di strada del Roma Buskers Festival, ha preso il via l’evento che proseguirà anche il prossimo week end

Un inizio brillante per la festa dell’anniversario dei 25 anni  di The Village Parco De’ Medici e The Space Cinema, “Festeggiamo insieme 25 anni di magia”. Il primo dei due week end si è rivelato ricco di energia, sorrisi e vitalità, una dimensione unica che ha fatto divertire tutti, dai più piccoli ai più grandi. Per celebrare l’anniversario, Madrina dell’apertura è stata Valentina Vignali, che con il suo talento e il suo carisma ha ben rappresentato la magia di questi 25 anni. 

Madrina Valentina Vignali

Liberi e sospesi in volo su di una mongolfiera, oltre 150 ospiti hanno provato l’ebrezza del pallone magico, sino ad atterrare nell’emozione del Natale, con un allestimento elegante e dal forte impatto visivo, tra pupazzi di pan di zenzero, candy stick, archi luminosi e un albero luminoso di oltre 15 metri, attraversabile.  Una festa al ritmo della musica di Radio Globo con i suoi speaker, accompagnata da nevicate surreali, e dagli show degli artisti di strada – maghi, giocolieri, acrobati, musicisti, trampolieri -, una selezione di artisti del Roma Buskers Festival, kermesse internazionale ormai diventata un’icona del litorale romano.  L’intrattenimento di Cosplay a ricordo delle tante pellicole famose, ma soprattutto la magia di un pubblico che ha saputo lasciarsi andare, spensierato come un bambino. Tante le esperienze e le novità del THE VILLAGE, come l’adrenalinica nuova pista dell’E-gokart pista indoor da oltre 460 metri su 3 livelli sostenibile, con go-kart totalmente ad alimentazione elettrica, in fase di apertura, con test e dimostrazioni, e le nuove occasioni di intrattenimento all’interno del Joy Village.

E-gokart

Pronti ora per il prossimo week end dell’8-9-10 dicembre, con un ampio programma all’insegna di anteprime cinematografiche, ospiti speciali e ancora tanto divertimento per grandi e piccoli. E con un giorno in più, lunedì 11 dicembre. Nel giorno dell’Immacolata sarà acceso l’albero di Natale e al The Space Cinema si terrà l’attesissima anteprima nazionale di “Wonka”, interpretato da Timothée Chalamet. Sabato 9 dicembre Ficarra e Picone presenteranno dal vivo, in anteprima nazionale, il loro ultimo film “Santocielo”.  Nella stessa giornata uno spettacolo pirotecnico colorerà il cielo sopra il The Village. La chiusura degli eventi è prevista per domenica 10 dicembre con spettacoli, cosplayer e altre sorprese.

Un evento speciale, infine, arriverà lunedì 11 dicembre, quando nel multisala del circuito il regista Stefano Sollima presenterà in anteprima “Adagio” insieme al cast, composto da Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e Toni Servillo.

Ad oggi il The Village – che ospita uno dei multisala del circuito The Space Cinema fin dalla sua inaugurazione – rappresenta un polo del food e dell’intrattenimento unico nel panorama della Capitale, evolutosi sia dal punto di vista del design, che da quello commerciale negli ultimi anni. “Siamo felici di festeggiare un traguardo così importante. Abbiamo deciso di celebrarlo in grande stile con questi due weekend di eventi, anche per presentare le novità del nostro Centro. In questi 25 anni non abbiamo mai smesso di evolverci, per cercare di offrire al nostro pubblico uno spazio in cui trascorrere del tempo in compagnia, con un’offerta food ed entertainment di livello” dichiara Oliviero Albini, Direttore del The Village.  

Un tempo lungo 25 anni, trascorso al fianco di ogni spettatore che ha scelto di vivere la magia del grande schermo e delle sue storie straordinarie. 30 milioni di spettatori e oltre 7000 film proiettatinelle sale del nostro multisala di Parco de’ Medici, che per questo è da sempre ai vertici della classifica dei cinema italiani”, afferma Francesco Grandinetti, General Manager di The Space Cinema. “Un risultato che ci rende profondamente orgogliosi e che ci spinge a continuare a fare ancora meglio per garantire al pubblico un’esperienza sempre più di qualità”. Il venerdì e la domenica, oltretutto, i prezzi dei biglietti per assistere agli spettacoli saranno a partire da 4,90€.


Qui il programma completo di “Festeggiamo insieme 25 anni di magia”: https://www.thevillageroma.it/25-anni-di-magia/, evento gratuito fatta eccezione per le anteprime. Per acquistare i biglietti ed assistere alle anteprime cinematografiche durante “Festeggiamo insieme 25 anni di magia”, è possibile consultare il sito ufficiale di The Space Cinema, oppure utilizzare l’App ufficiale The Space Cinema:


Il The Village è un polo dell’intrattenimento, con un’ampia offerta food. Il centro offre numerose possibilità di svago: Cinema, E-gokart, Sala giochi e Lasergames, il tutto supportato da una ricchissima offerta food, con oltre 10 locali a disposizione. Nel corso dei 25 anni l’evoluzione del centro ha sempre tenuto a mente la mission, ovvero migliorare l’offerta agli utenti per rendere il The Village un luogo dove trascorrere delle giornate in compagnia.

Il circuito The Space è stato acquisito da Vue International nel novembre 2014, comprende 35 cinema per un totale di 352 schermi, attestandosi come il secondo circuito italiano per dimensioni. Il circuito è composto da multiplex moderni all’avanguardia, tutti con una disposizione ad anfiteatro, e dal Moderno a Roma, che ospita molte delle premiere cinematografiche più importanti. Vue Entertainment International, il gruppo fondato nel 2003 nel Regno Unito da Timothy Richards e Alan McNail, è presente in Uk, Irlanda, Germania, Danimarca, Polonia, Lituania, Lettonia e Taiwan con un fatturato di 900 milioni di euro, pari a una volta e mezzo l’intero mercato italiano. La mission di The Space Cinema  è quella di porre al centro del proprio lavoro lo spettatore, a cui offrire l’eccellenza sia per quanto riguarda il livello delle proprie strutture cinematografiche sia nell’offerta sempre più ampia di contenuti esclusivi.


Media / Press Office
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Web: www.gruppomatches.com

A Genova vivi la “Rolli Experience – Ospiti a Palazzo” dall’8 dicembre al 7 gennaio

Cena di gala palazzo Imperiale vert ph. DOC

Rolli Experience è dedicata a coloro che vogliono assaporare un weekend principesco, fra arte, storia e bellezza, nei Palazzi Unesco.

I Palazzi dei Rolli, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono uno dei più splendidi tesori di Genova.

Il Comune di Genova, in collaborazione con alcuni tour operators, ha ideato Rolli Experience, un percorso esperienziale che prevede l’accesso esclusivo a splendide dimore nobiliari, magnifici palazzi di rappresentanza che nella seconda metà del Cinquecento diedero vita a un sistema di ospitalità pubblica del tutto peculiare.

Per chi vuol vivere il sogno di trascorrere un soggiorno come un ospite dell’antica Repubblica, Genova propone anche per questo inverno un programma ricchissimo, con tanti appuntamenti esclusivi fra arte, bellezza, storia e sapori.

Gli ospiti pernotteranno negli spazi incantati dei Palazzi dei Rolli; un itinerario guidato condotto da guide turistiche professionali farà scoprire la storia e i tesori d’arte dei palazzi, che ospiteranno anche diversi momenti conviviali, fra cene di gala rinascimentali (compresa la cena di Gala di Capodanno con intrattenimento dedicato) e aperitivi, in compagnia del meglio del circuito Liguria Gourmet e delle Botteghe Storiche.

Rolli Experience 2023 – Foto AW Production

Rolli Experience sarà disponibile in questi weekend:
8 – 10 dicembre 2023
15 – 17 dicembre 2023
30 dicembre 2023 – 1 gennaio 202
5 – 7 gennaio 2023

Tutti i dettagli sul programma e i contatti per prenotare sono qui:  https://www.visitgenoa.it/rolli-experience


Melina Cavallaro 
Uff. stampa & Promozione 
FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa