Venezia: VITTORE CARPACCIO. Riunite al Ducale le due parti “La caccia in Laguna” e “Le due Dame” di quello che sino al ‘700 era un manufatto unico 

Riunite al Ducale le due parti (“La caccia in Laguna” e “Le due Dame”)
di quello che sino al ‘700 era un manufatto unico.
La riunione è occasione per una campagna di ricerca scientifica
condotta dall’Istituto Italiano di Tecnologia con partner specializzati.

VITTORE CARPACCIO
Dipinti e disegni

Venezia, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge

18 marzo – 18 giugno 2023

Mostra promossa dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con la National Gallery of Art di Washington
A cura di Peter Humfrey, con Andrea Bellieni e Gretchen Hirschauer

L’attesa monografica “Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni”, che sarà al Ducale (nell’Appartamento del Doge) dal 18 marzo al 18 giugno, proporrà un’opportunità davvero unica: ammirare finalmente riunite, le due parti di una scena compiuta ed unitaria, separate in circostanze sconosciute verso la fine del Settecento. Si tratta delle “Due dame” del Museo Correr, possedute a Venezia da Teodoro Correr e de “La caccia in Laguna” oggi patrimonio del Getty Museum di Malibu.

Carpaccio le aveva raffigurate entrambe su quella che, in origine, quasi certamente era un’anta di porta a soffietto posta tra due ambienti di un raffinato, privatissimo interno veneziano.

Si riforma così la conturbante scena con le due elegantissime nobildonne veneziane in annoiata attesa del ritorno dei mariti dalla caccia in laguna con archi e ‘ballotte’; una ‘storia’ psicologica raccontata da Carpaccio con sottile sensibilità e sublime fascino immaginativo (il grande storico inglese John Ruskin alla fine del secolo XIX ne fu letteralmente soggiogato).

La riunione delle due parti della magnifica opera ha anche offerto il destro per un intervento tecnologico di particolare interesse, frutto della collaborazione tra i Civici Musei di Venezia e l’Istituto Italiano di Tecnologia, con l’obiettivo di integrare con sempre maggior efficacia l’innovazione tecnologica nelle pratiche di conservazione e valorizzazione museale.

Il progetto scientifico promosso dal MUVE e dedicato alla tavola quattrocentesca vede operare in sinergia l’Istituto Italiano di Tecnologia e gli Artmen di AerariumChain, affermato gruppo di professionisti specializzati in servizi di scansione 3D e blockchain per le collezioni d’Arte.
I dati della campagna non-invasiva di analisi iperspettrale condotta da IIT verranno a integrarsi con il modello digitale 3D ad altissima risoluzione realizzato da AerariumChain, così da garantire la verifica puntuale, fronte-retro, dello stato di conservazione dell’opera al momento del suo rientro dalla fase espositiva presso la National Gallery of Art di Washington.

L’analisi iperspettrale permetterà di individuare le caratteristiche pittoriche della tavola, i pigmenti usati e la loro distribuzione, rivelando la presenza di ritocchi ed eventuali aree di degrado della superficie con riferimento alle riflettografie infrarosse e ai restauri eseguiti negli anni ’90. Le potenzialità della tecnica iperspettrale sono inoltre tali da ipotizzare la realizzazione da parte di IIT di un vero e proprio restauro pittorico virtuale che possa sfociare nella produzione di una copia fedele in stampa 3D dell’opera del Carpaccio.


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