Hieronymus Bosch – Trittico dell’Adorazione dei Magi

Il trittico aperto raffigura Maria che tiene in grembo Gesù e i tre Re Magi, in un modo che evoca le opere di Jan van Eyck (1390-1441 circa). Sul pannello di sinistra c’è Peeter Scheyfve, protetto da San Pietro e con il suo motto “Uno per tutti”, e sulla destra la sua seconda moglie, Agneese de Gramme, protetta da Sant’Agnese. Sul retro, con il tema della Messa di San Gregorio in semigrisaglia, sono inclusi altri due donatori. Il giovane è il figlio dei presidi, Jan Scheyfve, e il vecchio deve essere Claus Scheyfve, il padre di Peeter, morto prima del 1495, appartenente all’alta borghesia di Anversa. Le offerte dei re e i loro costumi includono scene dell’Antico Testamento che prefigurano l’Adorazione dei Magi nella Bibbia pauperum ( Bibbia dei poveri). El Bosco mette in mostra la sua abilità di pittore, evidente nell’opulenza dei costumi dei maghi e delle loro offerte, nella ricchezza dei materiali e nel modo magistrale con cui traduce i tocchi di luce con pennelli finissimi, come se disegnato, come si trova nel gruppo del sacrificio di Isacco.

CONTINUA LA LETTURA SULLA SCHEDA DEL MUSEO DEL PRADO A MADRID  Tríptico de La Adoración de los Magos

 

Trittico chiuso
Trittico aperto

Desy Icardi – Il fantasma del lettore passato

I protagonisti de L’annusatrice di libri tornano in questo racconto natalizio vivace ma anche commovente, particolarmente adatto a queste strane Feste. Cosa farà l’avvocato Ferro la notte di Natale? Riuscirà a stare senza libri fino a dopo Santo Stefano rispettando un fioretto fatto suo malgrado?
E Madama Peyran? Festeggerà come ha in mente da tempo facendo una sorpresa ad Adelina?

Torino, dicembre del 1959. In libreria si aggirano strani figuri: l’avvocato Ferro è contrariato dalla frenesia natalizia che si è impossessata della gente e gli impedisce di chiacchierare amabilmente, come d’abitudine, con il suo libraio di fiducia. Ovunque c’è aria di festa ma l’ottantottenne bibliofilo vorrebbe solamente starsene a in casa a leggere tutto il giorno, tra gli adorati libri che continua a collezionare compulsivamente. I suoi piani però verranno sconvolti da un invito inaspettato e da un libro che lo metterà faccia a faccia con il suo spirito di lettore…

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IMMAGINE DI APERTURA di Georgi Dyulgerov da Pixabay   

Laurent Tirard – Le avventure galanti del giovane Molière, 2007

Si racconta che, nel 1645, il drammaturgo e interprete francese Jean-Baptiste Poquelin – che tutti conoscono come Molière – per diverse settimane scomparve dalla vista. Dove è andato a finire? Questo film immagina uno scenario che potrebbe spiegare ogni cosa. Il giovane Molière, con la sua compagnia teatrale itinerante, sta battendo palmo a palmo la campagna francese. Tutti tirano la cinghia e il baldanzoso attore è addirittura imprigionato per debiti non pagati. Un notaio, notate le sue doti lo raccomanda al ricchissimo Jourdain, che ne paga la cauzione e lo ingaggia per impartirgli lezioni di recitazione. L’idea è che vuole fare colpo sulla giovane marchesa Célimène, della quale si è invaghito. Jourdain ha una bellissima moglie, Elmire, e due adorabili figlie. Naturalmente, oltre alle ricchezze, ha anche velleità di autore teatrale e di attore. Per la marchesa ha scritto una breve commedia grazie alla quale vorrebbe dimostrale i suoi sentimenti. Ha bisogno, però, di qualcuno che lo aiuti a rifinire la sceneggiatura e che gli dia le dritte per la corretta recitazione. Molière è l’insegnante giusto. Accetta e assume le mentite spoglie di Monsieur Tartuffe, per tenere segreta la vera identità. Si rende presto conto che il ricco Jourdain ha un rivale in amore, l’affascinante Dorante, che aspira anche lui al cuore di Célimène. Dal canto suo, Molière non è da meno e corteggia la signora Elmire. Insomma, una serie di intrecci amorosi definiscono l’ambiente e la storia. Jourdain incontra Célimène, ma la rappresentazione è un fiasco. Il patto di interesse, per far sposare sua figlia con il figlio di Dorante, va a monte e la ragazza può finalmente coronare il suo vero sogno d’amore. Jourdain ed Elmire rinsaldano nuovamente il matrimonio. Molière riprende il giro con la vecchia compagnia alla conquista del meritato successo che lo porterà fino alla corte reale. A Parigi ritroverà Elmire, morente, che lo perdonerà per avere interrotto la loro promettente storia d’amore.

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IMMAGINE DI APERTURA  – Elaborazione grafica della locandina del film su CHILI

Kate Greenaway: Una torta di mele per i nostri bambini

Kate Greenaway (1846-1901) è stata un’artista e scrittrice britannica, nota per i suoi libri per l’infanzia, come questo abecedario illustrato dalla stessa autrice e inciso su legno da Edmund Evans (1826-1905) che non si limita alle sole lettere, ma racconta una piccola storia dove gli stessi bambini sono protagonisti. La storia, infatti, si intitola “A Apple Pie” e introduce le lettere dalla A alla Z mentre segue le sorti di una torta di mele. Fu pubblicata per la prima volta nel 1886 e continuamente ristampata nel secolo successivo. Come è possibile vedere in queste immagini, i piccoli sono abbigliati con costumi immaginari del XVIII secolo, stile Regina Anna. Queste creazioni ebbero tanto successo da divenire così popolari, sia in Inghilterra che fuori, da influenzare la moda per bambini. Le pubblicazioni di Kate Greenaway furono imitate in Inghilterra, Germania e Stati Uniti.

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