La città di Venezia si sveglia generosa dopo l’invito lanciato da CHEAP a “Disobbedire con generosità”

Cheap – Venezia 23 febbraio Campo San Tomą

Cheap – Venezia 23 febbraio Campo San Tomą

Evidentemente l’invito lanciato da CHEAP  a Venezia a “Disobbedire con generosità” (dal titolo del libro del progetto di arte pubblica recentemente edito da People) è stato colto: in San Giacomo dell’Orio sul tavolato che circonda un cantiere, un poster di 20 metri si rivolge a chi attraversa il campo, chiedendo se pensa di avere diritto alla propria comunità e ricordando una cosa molto semplice – non saranno i soldi a salvare la città. Altrove, in Campo San Tomà, altri manifesti parlano di diritto alla città, spazio pubblico, comunità.

CHEAP da dieci anni rivendica per tutt* un diritto alla città che è soprattutto il diritto a deciderne e a cambiarla; interviene sul paesaggio urbano con manifesti che aprono conversazioni pubbliche sulla pelle della città; non teme di guardare allo spazio pubblico con uno sguardo politico, intuendo i meccanismi di privilegio che escludono intere comunità dalla città, sulla base del genere, della classe e della razza.

L’intervento di poster art che si è manifestato nella notte in Campo San Giacomo dell’Orio invita a salvaguardare lo spazio pubblico, a sottrarre la città abitata da logiche finanziarie e di rendita,  custodire e ricostruire luoghi comunitari e di relazione, condividere pratiche politiche e estetiche. Lo fa riprendendo una conversazione pubblica sul destino della città che a Venezia non si è mai fermata.

Come racconta l’esperienza de La Vida, che per lunghi mesi ha costituito per l’insula di San Giacomo da l’Orio e per la città tutta un luogo in cui gli abitanti si sono riconosciuti come comunità, progettando e vivendo uno spazio pubblico abbandonato e poi messo all’asta, svenduto e quindi sottratto ai cittadini.

Cheap – Venezia 23 febbraio Campo San Tomą

Come ribadiscono gli studenti che si interrogano sullo slogan “Venezia città campus”, perché quel campus sembra parlare poco di città per e degli studenti, sempre più in difficoltà a trovare un alloggio a causa del numero limitato di stanze ESU negli studentati.

Come testimoniano i comitati, le associazioni, lə abitanti che richiamano l’attenzione sulle tante aree di Venezia su cui incombono processi di privatizzazione e speculazione.

Come denunciano i numeri del progressivo spopolamento solo in parte dovuto al “perché la gente muore!” (sic. Sindaco Brugnaro) ma soprattutto perché è sempre più difficile trovare una casa dignitosa a prezzi accessibili, potendo allo stesso tempo usufruire di servizi adeguati in una città sempre più votata esclusivamente al turismo.

Cheap – Venezia 23 febbraio Campo San Tomą

Ce ne parlano gli edifici trasformati in attività ricettiva, i continui cambi di destinazione d’uso, la realizzazione di nuovi approdi turistici. Ce ne parla il ticket di accesso che tra pochi mesi renderà questa parte del Comune sempre meno città.

Ed ecco l’invito colto e concretizzato in un contributo d’arte pubblica su carta, precario nella sua forma come è l’equilibrio della città d’acqua, forte perché le molte iniziative cittadine ci dicono che la stanchezza non si arrende alla rassegnazione. Un messaggio collettivo e comunitario in cui speriamo moltə si riconoscano e possano interrogarsi.

OCIO, l’Osservatorio CIvicO sulla casa e la residenza di Venezia, garantisce che nessun masegno è stato maltrattato per la realizzazione di questo intervento.


CONTATTI:
www.cheapfestival.it
www.instagram.com/cheapfestival
www.facebook.com/CHEAPfestival

UFFICIO STAMPA:
Daccapo Comunicazione
info@daccapocomunicazione.it
(Marcello Farno) / (Ester Apa)

Venezia, Mostra “Cyfest 15 – Festival Internazionale di Media Art

Alexander Shishkin-Hokusai, Movie For Young Serpent, video.
CYFEST 11: Weather Forecast: Digital Cloudiness, 2018. Photo Yuri Goryanoy

Organizzato da 
CYLAND Foundation Inc. 

Tema: Vulnerabilità
Date: 15 aprile—30 agosto 2024
Sede: CREA – Cantieri del Contemporaneo, Giudecca 211-b, 30133 Venezia

Programma

15-19 aprile — Apertura per la stampa
19 aprile — Serata di apertura con la performance di Nao Nishihara
22 aprile — Vulnerability. Il panel riunirà pensatori e professionisti di fama internazionale di varie discipline (arte, scienza, tecnologia, economia e design) per discutere del valore della vulnerabilità. Maggiori informazioni qui

CYFEST, uno dei maggiori festival internazionali di Media Art dell’Europa orientale, è stato fondato da un gruppo di artisti e curatori indipendenti nel 2007. Fin dalla sua creazione, il suo obiettivo principale è quello di esaminare il dialogo tra i vari linguaggi visivi e le culture tecnologiche, esplorando varie modalità di cooperazione e condivisione tra professionisti dell’arte e comunità scientifiche. CYFEST riunisce artisti, curatori, educatori, ingegneri, programmatori e attivisti dei media di tutto il mondo e crea una piattaforma per la mappatura, la mediazione e la documentazione della new media art a diversi livelli regionali e internazionali.

CYFEST è uno dei pochi eventi culturali nomadi al mondo: durante l’anno, i progetti del festival vengono presentati presso le principali istituzioni culturali di tutto il mondo. Ogni anno il programma del festival comprende diversi progetti espositivi, sound art, video e programmi didattici.

Samvel Baghdasaryan, Haun(t)remor, installation, 2000.
CYFEST 15_ Vulnerability, 2023. Photograph by Ann Prilutskaya

Il primo CYFEST prevedeva un piccolo programma di eventi. La presentazione del festival ha preso avvio con l’installazione Silver Clouds di Andy Warhol, proveniente dal museo dell’artista a Pittsburgh (USA). Il festival ha inoltre proposto la mostra “History of the E.A.T. 1960-2000”, dedicata al laboratorio Experiments in Art and Technology degli ingegneri Billy Klüver e Fred Waldhauer e degli artisti Robert Rauschenberg e Robert Whitman. Negli anni successivi, CYFEST si è costantemente ampliato, diventando via via sempre più articolato. Dal 2007 al 2023 vi hanno partecipato oltre 350 artisti e collettivi. Tra questi, i pionieri della musica elettronica, alcuni dei musicisti sperimentali più influenti della storia degli Stati Uniti: David Rosenboom, Phill Niblock e Al Margolis; l’artista austriaco post-concettuale, curatore e teorico della Media Art, direttore dello Z.K.M. Center for Art and Media di Karlsruhe, Peter Weibel; l’artista, fondatore e caporedattore della rivista “e-flux” Anton Vidokle; l’innovativo videoartista Bjørn Melhus; l’artista concettuale e autrice delle prime installazioni totali Irina Nakhova e altri. I progetti del festival a Venezia e New York, tra il 2019 e il 2023, sono stati organizzati in collaborazione con la Kolodzei Art Foundation e hanno riunito opere di importanti artisti contemporanei del: Erik Bulatov, Ilya Kabakov, Mihail Chemiakin, Ernst Neizvestny, Francisco Arana Infante, Valentina Povarova, Lydia Masterkova, Komar e Melamid, Faith Ringgold, Chakaia Booker e altri.

Dal 2020, il CYFEST collabora con la Società Internazionale per le Arti, le Scienze e la Tecnologia (ISAST) Leonardo, contribuisce al Leonardo Journal e organizza i LASER Talks. L’ultimo numero di Leonardo, pubblicato da M.I.T. Press, contiene testi dell’artista francese di fama mondiale ORLAN, la cui opera mette in atto la più significativa metamorfosi biotecnologica e trans-personale nella storia dell’arte, e del collettivo multidisciplinare di artisti, designer e scrittori Slavs and Tatars, riconosciuto a livello internazionale.

CYFEST 15: Vulnerability comprende una serie di mostre itineranti svoltesi in tutto il mondo in importanti istituzioni culturali e pubbliche. Ha avuto luogo a Yerevan e a Miami, nel 2023, e proseguirà a Venezia e New York, nel 2024.

Nella nuova grande mostra collettiva convergono la (anti)fragilità degli spazi biologici, sociali e cibernetici, i ricordi personali e l’immaginazione scientifica, il facsimile della pioggia e l’indicizzazione, scritture semiotiche, l’esplorazione artistica della co-autorialità non umana e la connessione tra i pattern di maglieria e gli insiemi di Mandelbrot.

Andy Warhol with the contribution of Billy Klüver, Silver Clouds, installation, 1966, reprint 2007. CYBERFEST 2007, Photo: CYLAND Media Art Lab

Il programma prevede installazioni, performance e contenuti discorsivi. Tra le proposte principali troviamo il progetto multidisciplinare Drop Tracer di Tuula Närhinen, che affronta le azioni non umane e la relazione tra le immagini e il mondo naturale. Le pelli coltivate da batteri di Ann Marie Maes indagano il potenziale scultoreo dei materiali organici e le interfacce tra l’umano e il non umano, il macroscopico e il microscopico. Tra i pionieri della Science Art, il collettivo Where Dogs Run esamina i termini degli insiemi di Mandelbrot espressi attraverso pattern di maglieria in un’installazione performativa dal vivo. Mariateresa Sartori, attraverso la tecnica del frottage, dà valore alla geologia inedita e getta luce sulla storia poco conosciuta della cava di Rosà (Vicenza). L’installazione multimediale di Elena Gubanova e Ivan Govorkov ricrea il concetto di “densità temporale” sviluppato dall’astronomo sovietico Nikolai Kozyrev. La mostra presenta anche i monotipi Re-Pressions, esposti solo in rare occasioni, dell’acclamato artista armeno Samvel Baghdasaryan (1956-2017), le opere di videoarte sperimentale di Fabrizio Plessi, le sculture in tessuto gonfiabile di Irina Korina, gli oggetti architettonici e urbanistici realizzati con LED riciclati da Alexandra Dementieva, la nuova installazione di Anna Frants e molto altro ancora.

Artisti: Samvel Baghdasaryan, Ludmila Belova, Max Blotas, Alexandra Dementieva, Alexey Dymdymarchenko, Yvetta Fedorova, Anna Frants, Elena Gubanova & Ivan Govorkov, Irina Korina, Natalia Lyakh, AnneMarie Maes, Phill Niblock & Katherine Liberovskaya, Tuula Närhinen, Nao Nishihara, Fabrizio Plessi, Mariateresa Sartori, Monica Naranjo Uribe, Where Dogs Run.

CYFEST 15 è organizzato da CYLAND International MediaArtLab. Lo sponsor generale del progetto è One Market Data. La realizzazione di questo progetto è stata resa possibile dalla collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il Centro Studi sull’Arte Russa – CSAR, LEONARDO ISAST, Samvel Baghdasaryan Art Foundation, e Weave


Contatto stampa
Davide Federici
Studio associato di Davide Federici
Ufficio stampa e comunicazione
info@davidefederici.it

Gabriel Fauré | concerti e celebrazioni per il centenario | Palazzetto Bru Zane di Venezia

FESTIVAL “IL FILO DI FAURÉ”
Venezia, dal 23 marzo al 23 maggio 2024

Il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, celebra Fauré nel suo Centenario con artisti d’eccellenza e prestigiose collaborazioni.

In occasione del centenario della morte (1924), Gabriel Fauré viene celebrato dal Palazzetto Bru Zane in compagnia degli artisti che sono stati suoi allievi. Sette concerti e una conferenza, in programma a Venezia dal 23 marzo al 23 maggio 2024, mettono in luce un compositore agli antipodi delle convenzioni, pur essendo stato capofila di un’intera generazione di musicisti.

All’alba del XX secolo, Gabriel Fauré assume il compito di voltare la pagina del romanticismo e di rasserenare un ambiente musicale francese profondamente diviso. Artista dal percorso atipico ma dai meriti indiscutibili, Fauré non frequenta il Conservatorio di Parigi e non dedica i primi capolavori alle scene liriche. Discepolo di Saint-Saëns alla Scuola Niedermeyer, si esprime anzitutto nei concerti d’avanguardia, nelle chiese e nei salotti. In una Francia lacerata dal caso Dreyfus, egli rappresenta sia un compromesso sia una via nuova. La sua influenza quale docente di composizione merita di essere rivisitata: riguarda musicisti ragguardevoli, da Nadia Boulanger a Maurice Ravel passando per Florent Schmitt, Georges Enesco e Charles Koechlin.

Dopo la presentazione di giovedì 14 marzo, seguita da un concerto con Lorène de Ratuld al pianoforte, i concerti inaugurali riuniranno due generi cari al compositore rinomato per la delicatezza della sua musica da camera. Sabato 23 marzo , il Quatuor Strada e Simon Zaoui interpreteranno opere per archi e pianoforte di Gabriel Fauré e Roger-Ducasse – uno dei suoi allievi più fedeli –, mentre domenica 24 marzo, Cyrille Dubois e Tristan Raës riveleranno la maestria di Fauré nell’arte delle mélodies e la sua influenza su allievi prestigiosi come Maurice Ravel e innovativi come Florent Schmitt. Martedì 9 aprile , Luca Scarlini approfondirà in una conferenza l’influenza che Venezia ebbe sull’opera di Gabriel Fauré, incantato dalla serenissima come lo fu Reynaldo Hahn dopo di lui. Il concerto di sabato 13 aprile segnerà l’inizio della collaborazione tra il Palazzetto Bru Zane e Asolo Musica , in cui Hawijch Elders, Natanael Ferreira, Aleksey Shadrin e Frank Braley si esibiranno all’Auditorium Lo Squero (sull’Isola di San Giorgio Maggiore) nei “primi quartetti” di Gabriel Fauré e del suo discepolo Georges Enesco. Il flauto sarà protagonista dell’appuntamento successivo venerdì 19 aprile, con un programma di sonate e brani di concorso, emblematici del repertorio ottocentesco per lo strumento. Martedì 7 maggio , il concerto “Ode al violoncello”, in collaborazione con il Concours International de Musique de Chambre de Lyon, riunirà il Duo Domo sul palcoscenico. Verrà seguito dal ritorno delle mélodies, interpretate dai giovani e promettenti artisti dell’Académie de l’Opéra national de Paris giovedì 16 maggio. Il festival si concluderà con un’altra collaborazione di rilievo con l’Ensemble da camera dell’Accademia Teatro alla Scala che eseguirà opere per trio d’archi e pianoforte di Gabriel Fauré e Léon Boëllmann giovedì 23 maggio.  

GIOVEDÌ 14 MARZO ORE 18
PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL CON CONCERTO
Opere per pianoforte di FAURÉ, LAPARRA, ROGER-DUCASSE, FÉVRIER LADMIRAULT
Lorène de Ratuld pianoforte
Ingresso gratuito
 
SABATO 23 MARZO ORE 19.30
SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
ALL’ALBA DI UNA NUOVA ERA
Opere per archi e pianoforte di ROGER-DUCASSE FAURÉ
QUATUOR STRADA
Pierre Fouchenneret violino
Ayako Tanaka violino
Lise Berthaud viola
François Salque violoncello
Simon Zaoui pianoforte
 
DOMENICA 24 MARZO ORE 17
MAESTRO FAURÉ
Mélodies di FAURÉ, GODARD, SAINT-SAËNS, DUBOIS, CHAUSSON, DUPARC, N. BOULANGER, SCHMITT, RAVEL, ecc.
Cyrille Dubois tenore
Tristan Raës pianoforte
 
MARTEDÌ 9 APRILE ORE 18
LA GONDOLA DEI SOGNI: GABRIEL FAURÉ A VENEZIA
Conferenza di Luca Scarlini
Ingresso gratuito
 
SABATO 13 APRILE ORE 16.30
AUDITORIUM LO SQUERO
PRIMI QUARTETTI
Opere per trio d’archi e pianoforte di FAURÉ ed ENESCO
Hawijch Elders violino
Natanael Ferreira viola
Aleksey Shadrin violoncello
Frank Braley pianoforte
In collaborazione con la Chapelle Musicale Reine Elisabeth
CONCERTO FUORI ABBONAMENTO
Coproduzione Asolo Musica / Palazzetto Bru Zane
Auditorium Lo Squero
Isola di San Giorgio Maggiore
 
VENERDÌ 19 APRILE ORE 19.30
VOCE AL FLAUTO
Opere per flauto e pianoforte di FAURÉ, ENESCO, COOLS, KOECHLIN e MASSON
Alexis Kossenko flauto
Vassilis Varvaresos pianoforte
 
MARTEDÌ 7 MAGGIO ORE 19.30
ODE AL VIOLONCELLO
Opere per violoncello e pianoforte di FAURÉ, ROGER-DUCASSE, N. BOULANGER e KOECHLIN
DUO DOMO
Domonkos Hartmann violoncello
Domonkos Csabay pianoforte
In collaborazione con il Concours International de Musique de Chambre de Lyon (CIMCL)
 
GIOVEDÌ 16 MAGGIO ORE 19.30
NOTTI MELODICHE  
Mélodies di FAURÉ e i suoi allievi
Artisti dell’Académie de l’Opéra national de Paris
In collaborazione con l’ Académie de l’Opéra national de Paris
Concerto ripreso il 23 maggio all‘Amphithéâtre Olivier Messiaen dell’Opéra Bastille a Parigi
 
GIOVEDÌ 23 MAGGIO ORE 19.30
DISCENDENZE
Opere per trio d’archi e pianoforte di FAURÉ BOËLLMANN
Ensemble da camera dell’Accademia Teatro alla Scala
In collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala
Concerto ripreso il 28 maggio al Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala di Milano

La missione del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, con sede a Venezia, è la riscoperta e la diffusione a livello internazionale del patrimonio musicale francese (1780-1920), concepisce e progetta programmi incentrati sul repertorio romantico francese. Si occupa sia di musica da camera sia del repertorio sinfonico, sacro e lirico, senza dimenticare i generi «leggeri» che caratterizzano lo spirito francese (chansonopéra-comique , operetta). Il centro, inaugurato nel 2009 per volere della Fondation Bru, ha sede a Venezia in un palazzo del 1695 appositamente restaurato per ospitarlo.


INDIRIZZO
Palazzetto Bru Zane
Venezia, San Polo 2368
 
Contatti per la Stampa
contact@bru-zane.com
 
In collaborazione con Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro
roberta@studioesseci.net Tel. 049 663499

I giovani talenti del Friuli Venezia Giulia – “Oltre i soliti clichè. Una Regione per i giovani”

OLTRE I SOLITI CLICHÈ. UNA REGIONE PER I GIOVANI

Le “Oltre i soliti clichè. Una Regione per i giovani”
I giovani talenti del Friuli Venezia Giulia

sul palcoscenico del Teatro Miela
Mercoledì 28 febbraio, diretta streaming dalle 10:00
Ospite Valeria Cagnina

Una decina di giovani talenti della nostra regione, insieme all’ospite Valeria Cagnina – tra gli Under 30 individuate da Forbes fra coloro che cambieranno il futuro – saliranno sul palcoscenico del Teatro Miela di Trieste, mercoledì 28 febbraio, per rappresentare con la loro personale esperienza come i giovani del Friuli Venezia Giulia non ricalchino gli stereotipi che vengono confezionati attorno alla loro generazione. Un evento organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione e famiglia, nell’ambito della campagna di comunicazione mirata a far conoscere le opportunità per studiare, formarsi, vivere e lavorare nel nostro territorio e per promuovere il portale GiovaniFVG (realizzata con il contributo del Dipartimento Nazionale Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale).

“Sono molteplici e trasversali le politiche che l’Amministrazione programma” – afferma l’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen – “accompagnando i giovani dai percorsi di orientamento alla scuola fino all’autonomia e al benessere. Con ‘Dote scuola’ – illustra Rosolen – abbiamo sostenuto le famiglie e gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado abbattendo i costi dei libri di testo e dei servizi di trasporto scolastico. Grazie ad ‘Attivascuola’ promuoviamo le transizioni tra i diversi tipi di ordini e gradi del sistema dell’istruzione per contrastare la dispersione scolastica. Sosteniamo la formazione dei giovani nei percorsi di istruzione e formazione professionale (IEFP) e nei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS). Unica Regione in Italia da prima della riforma – sottolinea l’Assessore Rosolen – “garantiamo borse di studio a favore degli studenti ITS favorendo l’iscrizione ai corsi ad alta specializzazione. Finanziamo corsi di apprendistato, mentre per garantire il diritto allo studio universitario eroghiamo borse di studio e sosteniamo la formazione post-laurea (master finanziati) e la formazione per la ricerca (dottorati). Fra le altre iniziative, i progetti ‘STEM’, ‘Attivagiovani’, ‘Eures’ e ‘Attrazione, permanenza e valorizzazione dei talenti’. Importanti infine le politiche attive per il lavoro, con iniziative mirate a incentivare l’occupazione giovanile e l’inserimento lavorativo, e quelle per promuovere il benessere, l’autonomia e la vita dei giovani”.

L’evento “Oltre i soliti clichè. Una Regione per i giovani” – trasmesso anche in diretta streaming dalle ore 10.00 dal portale “GiovaniFVG – è stato preceduto da una campagna social e da trasmissioni radiofoniche della Rai FVG. “Abbiamo fortemente creduto in questo progetto, condividendolo da subito insieme all’Assessorato competente” – afferma il Direttore della sede regionale Guido Corso – “e dedicando un programma di trenta minuti per ben 11 settimane (ChatFVG), con la regia di Mario Mirasola e di Riccardo Cicconetti, che modererà l’evento grazie alla disponibilità della sede Rai FVG”.

Una collaborazione con la Rai FVG che sarà ricordata in apertura dell’evento, proprio da un breve intervento del Direttore Corso, preceduto dall’introduzione dell’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen.

Valeria Cagnina

Seguirà l’intervento di Valeria Cagnina, la ventitreenne CEO e Founder di OFPassiON, un’azienda di robotica educativa, tra le giovani italiane più talentose, che racconterà la sua storia personale, iniziata a 11 anni quando costruì da sola il suo primo robot autonomo e, dopo i primi riconoscimenti, venne invitata al MIT di Boston.

Si proseguirà con un primo approfondimento dedicato a “I giovani protagonisti del futuro. Scuola e formazione”, con la presentazione di progetti ed esperienze di innovazione nella scuola e nella formazione professionale come trampolino di lancio verso il mondo del lavoro. Testimonial saranno Ambra Presot, allieva del corso IeFP allo IAL di Gorizia con la sua competenza nella progettazione di barche a vela; Hussein Klarroubi, ex allievo del Volta, laureato in ingegneria clinica e specializzatosi poi in “Tecnico di apparecchiature biomediche” grazie a un corso ITS; Samuele Dradi, laureato al DAMS e specializzatosi grazie al corso IFTS in “tecniche di produzione multimediale” a Udine e successivamente all’Università Ca’ Foscari di Venezia per il conseguimento di un master. Concluderà per la Regione Elisa Marzinotto, direttore Servizio Formazione.

Seguirà un doppio approfondimento, “Un bagaglio per la vita” su Università, ricerca ed esperienze all’estero e “Una famiglia tutta mia: la Regione al mio fianco”. Saliranno sul palco del Teatro, Maddalena Didonè, studentessa di violino al Conservatorio Tartini di Trieste, che a inizio febbraio si è esibita con l’Orchestra d’archi al Concerto per la Giornata del Ricordo al Quirinale. Francesco Scazza, ricercatore e professore associato al Dipartimento di fisica dell’Università di Trieste, vincitore di uno starting Grant europeo. Sara Iob, laureata in relazioni pubbliche a Gorizia, con un master in Retail & Brand management è rientrata in regione dopo 7 anni di lavoro a Parma e Piacenza grazie al progetto regionale ‘Talenti FVG’ e ottenendo anche di altri benefici previsti dalle politiche regionali per la famiglia. Concluderanno per la Regione Patrizia Pavatti, direttore servizio istruzione, orientamento e diritto allo studio e Maria Pia Turinetti, direttore servizio coordinamento politiche per la famiglia.

Ultimo importante tema, “La professione come obiettivo: lavoro” sarà approfondito con gli interventi di Valentina Spagnoli, che dopo vari percorsi formativi si è specializzata come Manutentore di mezzi di trasporto pubblico locale grazie a un corso finanziato dalla Regione e organizzato in collaborazione con Trieste Trasporti. Angelica Stasi, dopo una laurea in Scienze internazionali e diplomatiche, ha partecipato a un progetto di promozione di cultura imprenditoriale (SISSI 2.0 Imprenderò in FVG) finanziato dalla Regione attraverso il Fondo Speciale Europeo. Emily Papinutti che ha partecipato a uno dei percorsi formativi di orientamento al lavoro (‘Attiva Giovani’) specializzandosi in videomaker e videoesplorazioni, ideando il soggetto di un video dedicato ai disturbi alimentari nel mondo giovanile. Concluderà la sessione Anna D’Angelo, vice direttore centrale e direttore servizio interventi per i lavoratori e le imprese.

Le considerazioni finali saranno tratte da Nicola Manfren, direttore centrale lavoro, formazione istruzione e famiglia.

Per seguire la diretta streaming collegati al portale GiovaniFVG dalle 10:00 al link:


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

Presentato il libro sui francobolli di Messina, la città di Antonello

La Sala “Palumbo” del Palacultura, ha ospitato ieri sera l’incontro di presentazione del mio libro su “Messina, la Città di Antonello nei francobolli”. A prendere parte all’evento, inserito nel programma delle manifestazioni per ricordare la Mostra sul grande pittore peloritano del 1953, sono stati, tra gli altri, l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Messina, Enzo Caruso; la presidentessa dell’ associazione culturale”Antonello da Messina”, Milena Romeo; l’editore Costantino Di Nicolò e il presidente del CircoloFilatelico Peloritano, AnTonio Triolo. Il volumetto, fuori commercio e in edizione limitata (prefazione del sindaco Federico Basile), descrive tutti i valori postali emessi per Messina e la sua provincia dal 1953 ad oggi (70 anni di storia), riservando un’ampia sezione a quelli dedicati ad Antonello da molti Stati del mondo. Tante le curiosità evidenziate. La pubblicazione ha accompagnato la mostra della collezione di filatelia tematica “La mia Trinacria e Messina, la Città di Antonello” e quelle di cartoline d’epoca esposte nel foyer del Palacultura dal 19 dicembre fino a domenica prossima. La proiezione delle immagini dei valori bollati e le loro caratteristiche storiche e tecniche hanno interessato ieri sera i numerosi presenti. Il libro sarà presto disponibile, per la consultazione, in tutte le Biblioteche della città di Messina. Grazie al caro amico fotoreporter Rocco Papandrea per le immagini della manifestazione.


II Festival Internazionale dell’Aquilone più longevo al mondo torna a Cervia dal 20 aprile al 1 maggio 2024

Dal 20 aprile al 1° maggio 2024, ARTEVENTO CERVIA torna sulla spiaggia di Pinarella di Cervia con il più longevo Festival Internazionale dedicato agli aquiloni, per promuovere la pace fra i popoli e lo sviluppo sostenibile attraverso un progetto culturale basato sulla salvaguardia di tradizioni antiche e su un approccio divulgativo interdisciplinare.
Pochi giorni dopo la chiusura dell’edizione del 2023, che ha visto un record di 600.000 visitatori, ha avuto inizio la catastrofica alluvione che ha devastato la Romagna e per questo motivo ARTEVENTO CERVIA dedica la 44° edizione alla Regione Emilia Romagna, celebrandone la rinascita dopo i tragici eventi della scorsa primavera.

Quest’anno, la manifestazione – nella persona di Caterina Capelli, organizzatrice e direttrice artistica del festival – è divenuta argomento di un progetto dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura, che ne premia l’impegno profuso a partire dal 1981 “a tutela e salvaguardia dei saperi e delle pratiche patrimoniali tradizionali di testimoni viventi a rischio di scomparsa”. Un riconoscimento prezioso, giunto proprio negli anni in cui, grazie alla continuità mantenuta anche durante la pandemia, è stato riconosciuto ad ARTEVENTO il primato di più longevo Festival Internazionale dell’Aquilone del mondo e al tempo stesso un progetto destinato ad arricchirsi grazie agli straordinari contenuti culturali della prossima edizione.

(Foto: Szymon Ka)

Primo evento espressamente dedicato all’aquilone come forma d’arte, dal 1981 ARTEVENTO rappresenta un’imperdibile occasione d’incontro per gli “artisti del vento”, voci nuove di un linguaggio poetico all’avanguardia, propensi a sperimentare l’efficacia di questo innovativo medium artistico attraverso la creazione di vere e proprie opere d’arte. Ogni primavera, aquiloni d’arte, etnici, storici, “giganti” e sportivi danzano nel vento sulla Spiaggia di Cervia, dialogando in piena libertà nella sua splendida cornice per trasmettere un prezioso messaggio di resilienza e sostenibilità, in linea con l’attitudine green della Regione Emilia Romagna dove da oltre quattro decenni, ARTEVENTO promuove gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, tra i quali la Pace, la fratellanza e l’unità nella diversità come valori fondanti dell’umanità e del diritto dell’individuo.

La 44° edizione del festival delle meraviglie prevede 12 giorni dedicati alla creatività sostenibile fra le saline, la pineta e il mare, presentando un programma ricco di ospiti, spettacolo, approfondimenti e celebrazioni. Alcuni highlights di questa prossima edizione saranno:

  • la presentazione del restauro dell’aquilone di Mimmo Paladino;
  • un focus sulla Cina, rappresentata dall’antica tradizione di Pechino, per celebrare i 700 anni dalla morte di Marco Polo, con l’edizione speciale della “Notte dei Miracoli” intitolata In viaggio fra draghi e lanterne e dedicata al viaggiatore veneziano che per primo raccontò l’aquilone all’occidente;
  • un focus sul Giappone attraverso un gemellaggio con la Japan Kite Association e il Museo dell’Aquilone di Tokyo;
  • l’omaggio alla storia di Antoniano Bologna con i bambini dello Zecchino d’Oro come ambasciatori di Pace;
  • il fenicottero rosa come simbolo poetico dell’edizione, tema ispiratore per le opere eoliche degli artisti ospiti e dei laboratori didattici;
  • la celebrazione dei 150 anni dalla nascita di Marconi, per il ruolo che l’aquilone ebbe nel contesto dei suoi esperimenti di telegrafia senza fili;
  • la promozione dell’aquilone come spettacolare strumento performativo tra arte visiva, teatro di figura, circo contemporaneo e sport con la partecipazione del designer UK Carl Robertshaw e dei campioni internazionali di volo acrobatico.
(Foto: Chungham Cultural Heritage Content Cooperative)

Il paese d’onore della 44esima edizione di ARTEVENTO CERVIA sarà la Corea, scelto a motivo della ricorrenza dei 140 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Corea.
In linea con l’originale format del festival, come di consueto la presentazione dell’ospite speciale prevede un approfondimento non solo sull’aquilone della tradizione ma anche un focus su cultura e folklore.
Omaggiato come uno dei primi paesi dove la pratica dell’aquilone si diffuse nell’antichità dopo l’origine in Cina, la “terra di nobili montagne e di splendide acque” sarà infatti rappresentata dal Chungham Cultural Heritage Content Cooperative e dal gruppo di musica tradizionale Eidos nel contesto di uno spettacolo arricchito dall’uso dei preziosi abiti tradizionali “hanbok” dipinti dall’artista ospite Kibeom Jung.

(Foto: C.Capelli_ARTEVENTO)

Anche quest’anno, ARTEVENTO non sarà solo uno spettacolo visivo mozzafiato ma un’esperienza immersiva e partecipativa adatta ad un pubblico eterogeneo e spettatori di ogni età e abilità. Il programma prevede un’esibizione corale dedicata alla pace e all’amore per il nostro pianeta con protagonisti i migliori interpreti di tutte le discipline dell’aquilone provenienti da 50 paesi, accomunatidall’obiettivo di celebrare la sostenibilità, la libertà, l’inclusione e la fratellanza fra i popoli attraverso la più originale contaminazione fra arti visive e performative. Tra i paesi partecipanti saranno presenti Afghanistan, Argentina, Australia, Austria, Bali, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Curacao, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Guatemala, India, Indonesia, Inghilterra, Irlanda, Italia, Kuwait, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Palestina, Pakistan, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Scozia, Singapore, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Tasmania, Thailandia, Tunisia, Ucraina, USA e Vietnam.

Non mancheranno balletti aerei acrobatici, volo dei giganti, installazioni ambientali, i “Giardini del Vento”, la “Notte dei Miracoli” e il volo notturno “Bussa al cielo e ascolta il suono”, la “Cerimonia delle Bandiere”, il Premio Speciale per Meriti di Volo,laboratori didattici per bambini e corsi di costruzione per adulti dedicati al fenicottero rosa, mostre e attrazioni per tutta la famigliaproposte dalle aree fieristiche sulla spiaggia. La 44esima edizione sarà inoltre storicizzata da tre annulli postali speciali dedicati ai temi della manifestazione e realizzati da Filatelia Poste Italiane.

A rendere ancor più indimenticabile il contesto del festival sono gli incontri dedicati all’impegno civile in difesa dei diritti umani che vedono la partecipazione di testimonial d’eccezione quali la Protezione Civile e ResQ People Saving People. La contaminazione tra arti visive e performative è protagonista, con spazi dedicati alla musica dal vivo, alla danza etnica, al teatro di figura e al circo contemporaneo.

(Foto: Fulvio Zappatore)

In attesa di chiudere il programma definitivo di tutti gli appuntamenti che intratterranno artisti, aquilonisti e visitatori in arrivo da ogni parte del mondo nella Capitale dell’Aquilone, si anticipa che per questa nuova edizione è previsto un focus sulla battaglia contro la violenza sulle donne, sui bambini, la memoria e il futuro. Inoltre, si preannunciano due appuntamenti speciali per festeggiare le ricorrenze del 25 aprile e del 1° maggio, spettacoli di circo contemporaneo (senza animali) del Circo Madera allestiti sotto il pittoresco chapiteau, musica, concerti, teatro, danza e mostre dedicate ai temi della manifestazione, allestite sia presso lo Spazio Sperimentale Officina Artevento sulla Spiaggia di Pinarella che nello storico Borgo Marina a Cervia Centro fra Sala Rubicone e Darsena del Sale.

L’ANTONIANO E I BAMBINI DELLO ZECCHINO D’ORO: LA PACE CANTATA NEL VENTO PER RAGGIUNGERE TUTTI I BAMBINI DEL MONDO

A un anno dall’alluvione, seguita con apprensione anche dai suoi affezionati ospiti che da ogni parte del mondo hanno inviato messaggi di affetto e di sostegno, ARTEVENTO dedica la sua 44° edizione alla Regione Emilia Romagna attraverso la scelta di un simbolo evocativo, di testimonial d’eccezione e di anniversari in linea con il suo progetto e con i valori di riferimento della manifestazione.

Antoniano Bologna, modello di armonia e unione, guiderà lo spirito di questa edizione così come i bambini dello Zecchino d’Oro, scelti come ambasciatori in quanto portavoce di una cultura della Pace. Lo storico festival Zecchino D’Oro, ideato nel 1959 da Cino Tortorella, si lega indissolubilmente all’Antoniano a partire dal 1961 trovando accoglienza a Bologna nell’ambiente umano di Padre Ernesto Caroli. Nella dimensione dell’arte e della creatività come strumenti di coesione sociale e di sostegno “spirituale” in risposta alle criticità dell’esistenza, ARTEVENTO trova affinità con la filosofia dell’Antoniano, individuando nello Zecchino d’Oro il migliore emblema di una società fondata sugli ideali di fratellanza, solidarietà e collaborazione fortificati attraverso il medium dell’arte. Mettere i bambini al centro del proprio impegno, interrogandosi non solo sulla qualità del mondo che stiamo lasciando loro in dote ma anche sul tipo di valori di cui possiamo renderci interpreti credibili e sui concetti di fiducia e di speranza, è la costante del pensiero di ARTEVENTO.

Sogno, progetto, armonia, inclusione, impegno, costanza, cooperazione e sacrificio come ingredienti necessari per una svolta culturale e virtuosa in soccorso alla nostra madre terra e ai suoi abitanti, riecheggiano nella straordinaria storia di un’istituzione che rappresenta un’eccellenza della Regione Emilia Romagna e un simbolo dell’Italia nel mondo Intero.

IL FENICOTTERO ROSA: UN SIMBOLO DI RINASCITA

Nel contesto delle Saline di Cervia – da pochi mesi candidate a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO – il fenicottero rosa, divenuto stanziale nelle aree umide del Palco del Delta del Po, si erge ora a ispirazione per i laboratori creativi e per le opere eoliche degli artisti ospiti, a partire dall’americano Joel Sholtz che firma per ARTEVENTO CERVIA 2024 lo spettacolare “stormo” di fenicotteri, destinato a diventare simbolo di questa edizione e del suo nuovo progetto didattico.

(Foto: Joel Sholtz)

Durante l’alluvione della scorsa primavera, l’affascinante animale divenuto stanziale nelle acque delle Saline di Cervia si allontanò temporaneamente dal Parco del Delta del Po, tanto da preoccupare seriamente circa il futuro delle attività di nidificazione in quell’habitat. Fortunatamente, nei mesi successivi il fenicottero è tornato a colorare di rosa le acque dell’antico bacino, tanto da essere scelto come animale totemico del Festival, in quanto presagio di rinascita e rigenerazione. L’avvenimento in questione, infatti, non solo ha rinnovato il legame tra la comunità e la sua ricca biodiversità, ma ha anche alimentato la speranza di un radicale cambiamento culturale orientato alla cura e alla guarigione del nostro pianeta.

Il fenicottero simboleggia la rinascita, la resilienza della natura e la possibilità di una coesistenza armoniosa tra l’arte umana e l’ambiente circostante. Il Festival ARTEVENTO, nella sua localizzazione alle Porte Meridionali del Parco del Delta del Po, individua un’importante sollecitazione nel costante approfondimento delle cause ambientaliste affrontate attraverso il poetico pretesto dell’aquilone.

ARTEVENTO CELEBRA I CENTOCINQUANT’ANNI DALLA NASCITA DI GUGLIELMO MARCONI: QUANDO UN AQUILONE CAMBIO’ IL MONDO

Nell’ambito dell’omaggio alla Regione Emilia Romagna si colloca anche la celebrazione per i centocinquanta anni dalla nascita del bolognese Guglielmo Marconi, che ricorrono proprio il 25 Aprile, in una delle giornate più attese della manifestazione. Sviluppato in collaborazione con la Fondazione Guglielmo Marconi e il Museo Marconi, l’approfondimento dedicato al grande scienziato è particolarmente sentito da ARTEVENTO, soprattutto per il ruolo che l’aquilone ebbe nel contesto dei suoi esperimenti di telegrafia senza fili.

Nel 1901 infatti, Marconi riuscì a captare a oltre 3000 chilometri di distanza il segnale telegrafico della lettera “S” trasmesso dalla stazione radio di Poldhu in Cornovaglia. Quella fu la prima trasmissione telegrafica wireless transatlantica della storia, un successo di straordinaria importanza per le sorti dell’umanità cui il genio di Marconi poté arrivare grazie all’uso di un “cervo volante” che innalzò l’antenna ricevente.

Questo episodio storico straordinario per il nostro destino testimonia come l’oggetto volante millenario, al quale ARTEVENTO dedica il festival, abbia stimolato la mente dell’uomo portandolo a cambiare le sorti dei trasporti e delle comunicazioni nel XIX secolo. Inoltre prefigura le prospettive più interessanti per la svolta sostenibile, evidenziando il vento come fonte di energia pulita, rinnovabile e accessibile nella contemporaneità. L’aquilone, da strumento pionieristico a simbolo di cambiamento, continua a ispirare e a promuovere una visione di futuro incentrata sulla sostenibilità.

LA NOTTE DEI MIRACOLI DEDICATA A MARCO POLO E I FOCUS SU CINA, GIAPPONE E COREA PER CELEBRARE L’INCONTRO TRA ORIENTE E OCCIDENTE ATTRAVERSO IL SIMBOLO DELL’AQUILONE

Paradigma del dialogo fra Occidente e Oriente, l’aquilone – come patrimonio culturale immateriale in grado di suggellare la fratellanza dei popoli sotto lo stesso cielo per mezzo dell’arte enfatizzata dalle forze della natura – è alla base dell’omaggio di ARTEVENTO ai paesi nei quali questo poetico oggetto nacque e si diffuse più anticamente: Cina, Giappone e Corea.

(Foto drago: Wolfgang Bieck)

Il focus sulla Cina celebra i 700 anni dalla morte di Marco Polo attraverso un’edizione speciale dell’iconica “Notte dei Miracoli” intitolata In viaggio fra draghi e lanterne e dedicata al viaggiatore e mercante veneziano che per primo nella storia di occidente lasciò testimonianza scritta (1298) circa l’esistenza in Cina di un “oggetto volante”, descrivendo l’aquilone nelle pagine de “Il Milione”.  Simboleggiato dal drago, che illuminerà lo spettacolo notturno più atteso del festival sulla spiaggia costellata di lanterne e giardini del vento, l’omaggio alla Cina prevede anche un approfondimento sulla tradizione di Pechino.

(Foto: Malcolm Goodman)

Oltre alla Cina e alla Corea Ospite d’Onore, l’omaggio all’Oriente si completa con il focus sul Giappone attraverso un gemellaggio con la Japan Kite Association e il Museo dell’Aquilone di Tokyo. Sancito dalla cessione di alcuni pezzi della collezione Sukuki di Yokohama alla collezione di ARTEVENTO, oltre che dalla presenza del Maestro Makoto Ohye in arrivo dalla prefettura di Toyama, il gemellaggio tra Giappone e il festival proprio nell’anno del progetto dell’ICPI del Ministero della Cultura su ARTEVENTO e della presentazione del restauro dell’aquilone di Mimmo Paladino – costruito dai Maestri Tamura e Ogasawara – rinverdisce l’obiettivo dei direttori artistici della manifestazione di completarne l’esperienza con un Museo dell’Aquilone, ossia dell’esposizione permanente a scopo didattico e divulgativo degli aquiloni dal mondo raccolti dal 1981 a latere del festival.

L’AQUILONE COME SINTESI TRA ARTI VISIVE E PERFORMATIVE: CARL ROBERTSHAW E OSPITI D’ECCELLENZA TRA VISUAL DESIGN E CIRCO CONTEMPORANEO

Tra le attrazioni previste per i 12 giorni di ARTEVENTO 2024 che trasformeranno la spiaggia di Cervia in un paese delle meraviglie – oltre agli artisti del circo contemporaneo (senza animali) coprotagonisti del festival – trovano posto ospiti di assoluta eccellenza che hanno fatto della progettazione di aquiloni e della pratica del volo acrobatico un nuovo linguaggio poetico improntato sulla libertà espressiva e sulla contaminazione fra le arti.

(Foto: Carl Robertshaw / The Hatchling)

Tra gli artisti che porteranno la loro magia sulla spiaggia spicca il nome di Carl Robertshaw, stella del design UK oltre che pluripremiato campione di volo acrobatico. Robertshaw, noto anche come visionario scenografo, ha creato mondi straordinari per alcuni tra gli artisti, registi e coreografi più famosi al mondo, con interventi spesso sviluppati proprio a partire dal concept “aereo” della costruzione di un aquilone. La sua lista di collaborazioni vanta nomi illustri come Bjork, Anthony Heggarty di Anthony and the Johnsons, Take That, Peter Gabriel, Nora Jones, Katy Perry, Pixies, Alicia Keys, Kim Gavin, Beyoncè, Danny Boyle e Hussein Chalayan. A partire dal 1996, nel suo studio di Londra, Robertshaw ha studiato scenografie e azioni sceniche per eventi di portata mondiale: la Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici e Parolimpici di Londra 2012, Poli Nation, il Superbowl 50 Halftime Show, la Radio City Music Hall di New York, la Royal Opera House di Londra, il Teatro Real Madrid, il Teatro della Ciudad Mexico, il Parco della Musica di Roma, la Hammer Hall di Melbourne e l’Opera House di Sydney. Il suo capolavoro The Hatchling, una grandiosa azione scenica che fonde design, teatro e spettacolo e celebra il matrimonio fra il mondo dell’aquilone e quello del puppetry, è stato presentato alla Regina Elisabetta come omaggio per i 70 anni di Regno in occasione del Platinum Jubilee il 5 Giugno 2022. Così come il fenicottero rosa di ARTEVENTO 2024, anche il dragone – protagonista di quella performance studiata dopo la pandemia – simboleggiava la rinascita attraverso la rappresentazione figurata della libertà capace di prendere il volo verso nuovi orizzonti. Proprio per questo, il festival dedica un approfondimento a questa spettacolare opera del designer londinese, presentata attraverso la mostra di foto, modelli e disegni preparatori.

(Foto: John Barresi)

Oltre a Carl Robertshaw, fra le performance previste ad ARTEVENTO 2024 ci saranno anche quelle del campione USA John Barresi, del leggendario team The Decorators e dell’inglese Chris Goff, impegnato per anni nel cast della megaproduzione Toruk del Cirque du Soleil, nel ruolo di pilota degli aquiloni acrobatici dipinti per quello stesso spettacolo ispirato al film “Avatar” dall’artista francese Michel Gressier, altro ospite illustre di questa straordinaria 44esima edizione.

Il programma completo di ARTEVENTO CERVIA è consultabile sul sito della manifestazione: https://artevento.com/


INFORMAZIONI UTILI
44° ARTEVENTO CERVIA FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AQUILONE
DOVE: Cervia, Spiaggia di Pinarella e altre location
QUANDO: dal 20 aprile al 1° maggio 2024
 
CONTATTI
SITO: https://artevento.com/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/festivalaquilonecervia/
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/artevento_cervia_kite_festival/
YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCCQv-5MAJEy-2DTIF57-6Fw/featured
 
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Cinque anni di arte e cultura a Ferrara

Sono stati 1.197.160 i visitatori dei musei e degli spazi espositivi del Comune di Ferrara dal mese di luglio 2019 fino a gennaio 2024. 46 le mostre realizzate nei diversi monumenti, musei e luoghi di cultura: Castello Estense, Palazzina Marfisa d’Este, Museo Schifanoia, Biblioteca Ariostea, Casa Ariosto, Padiglione d’Arte Contemporanea, Palazzo Bonacossi e Palazzo dei Diamanti. Un ampio e variegato programma espositivo frutto della stretta e proficua collaborazione tra la Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara.

“Il bilancio positivo delle attività museali di questi cinque anni sottolinea il ruolo di Ferrara come città della cultura nelle sue numerose espressioni. Nonostante le note difficoltà del settore durante gli anni della pandemia da COVID-19, la programmazione dell’offerta culturale ferrarese non è mai stata interrotta. I dati presentati oggi ripagano del grande impegno profuso nel riaprire gli spazi espositivi, alcuni dei quali sono stati oggetto di un’importante opera di riqualificazione e restauro, come Palazzo dei Diamanti, chiuso per quasi due anni e ora restituito alla città più funzionale e fruibile. Allo stesso modo, il Padiglione d’Arte Contemporanea sarà presto la sede dello “Spazio Antonioni”, museo permanente che celebrerà il grande regista ferrarese Michelangelo Antonioni, premio Oscar alla carriera”, ha dichiarato il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.

“Quasi 1.200.000 ingressi nei musei e negli spazi espositivi a Ferrara, 46 le mostre realizzate. Al termine dei cinque anni di mandato, il numero totale di rassegne sarà di 53, tra cui l’attesa mostra dedicata alle geometrie visionarie di Escher, che inaugurerà a Palazzo dei Diamanti il prossimo 23 marzo. Questi numeri testimoniano l’ampia offerta culturale proposta al pubblico dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, grazie a una programmazione ricca e diversificata, che ha spaziato dall’arte antica a quella moderna e  contemporanea, ai grandi artisti ferraresi. Desidero ringraziare in modo particolare Vittorio Sgarbi, oggi assente per altri impegni, presidente insostituibile della Fondazione Ferrara Arte e figura fondamentale nell’indirizzo espositivo che questa amministrazione comunale ha intrapreso e di cui oggi riportiamo gli esiti”, ha commentato Marco Gulinelliassessore alla Cultura, Musei, Monumenti Storici, Civiltà ferrarese e Unesco del Comune di Ferrara.

Bilancio “Arte a Ferrara 2019-2024”

La programmazione non si è mai interrotta, nemmeno nel difficile biennio 2020-21, quando l’emergenza pandemica ha imposto anche agli istituti della cultura mesi di chiusure e contingentamenti e determinato una drastica riduzione dei flussi turistici, dall’Italia e soprattutto dall’estero.

L’offerta culturale è stata ricchissima e diversificata nonostante questo difficile contesto segnato anche dalla chiusura per un anno e sette mesi di Palazzo dei Diamanti, riaperto nel febbraio 2023 dopo un importante e decisivo intervento di ristrutturazione, restauro e riqualificazione delle sale espositive e degli spazi esterni, compreso il giardino, così come della Palazzina Marfisa d’Este, non aperta al pubblico dal settembre 2022 per lavori post-sisma, e del Padiglione d’Arte Contemporanea chiuso all’inizio del 2023 per la sua trasformazione nel nuovo Spazio Antonioni, che sarà inaugurato entro l’estate.

La ricca programmazione espositiva ha toccato vari filoni di indagineGrande attenzione è stata dedicata all’arte ferrarese, a partire dalla straordinaria stagione del Rinascimento, con la mostra Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi organizzata in occasione della riapertura del Salone dei Mesi, dotato di un moderno impianto illuminotecnico, e quella che ha sancito l’inaugurazione dei nuovi spazi di Palazzo dei Diamanti dedicata a Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, che ha registrato ben 70.229 visitatori ed è stata considerata dalla rivista «Finestre sull’arte» la terza mostra italiana più importante del 2023.

Virtuoso e necessario è stato il progetto di riscoperta dei grandi maestri ferraresi del secolo scorso: Gaetano Previati, Giovanni Battista Crema, Arrigo Minerbi e Achille Funi sono stati oggetto di importanti antologiche che hanno avuto il merito di valorizzare il patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. In questa prospettiva sono state presentate nella sala dei Comuni del Castello Estense, appositamente allestita per far conoscere al pubblico la straordinaria decorazione compiuta nel 1919 da Giovanni Battista Gianotti e Ettore Zaccari, mostre-dossier come Boldini. Dal disegno al dipinto. Attorno alla Contessa de LeusseDe Pisis. Il silenzio delle cose e La memoria infedele. La seduzione delle immagini da de Chirico a Schifano.

Ampio spazio è stato riservato all’arte del Novecento, con le retrospettive dedicate a maestri storicizzati assai noti come Antonio Ligabue e Piero Guccione, cui si sono affiancate quelle che hanno segnato la riscoperta di Adelchi Riccardo Mantovani e Carlo Guarienti.

Altrettanto esplorata è stata l’arte contemporanea: visitata da 65.138 persone è stata la mostra Un artista di nome Banksy; egualmente apprezzate quelle dedicate a Sara Bolzani e Nicola Zamboni, Małgorzata Mirga-Tas e Agostino Arrivabene, e agli artisti under 35 selezionati per la IX edizione del Premio Fondazione VAF. Doveroso è stato poi l’omaggio ai protagonisti della scena ferrarese, dallo scultore Sergio Zanni (che ha donato alla città una delle sue opere più significative, Foto di gruppo, ora esposta nel Palazzo Comunale) a coloro che hanno partecipato alla collettiva La città del silenzio. Artisti ferraresi per Antonioni.

Grande risalto ha avuto la fotografia: oltre alle antologiche dedicate a personalità di primo piano del panorama internazionale come Guido Harari e Nino Migliori, sono state presentate le originali ricerche di Arianna Di Romano, Claudio Koporossy, Silvia Camporesi, Franco Pinna e Italo Zannier.

Dopo il trasferimento delle opere della collezione Riminaldi nel Museo Schifanoia si è voluta mantenere viva l’attenzione sullo splendido Palazzo Bonacossi, con le mostre ad ingresso gratuito Fakes: da Alceo Dossena ai falsi Modigliani e Vittorio Cini. L’ultimo doge, cui seguirà in aprile la XX Biennale Donna.

Di tutte queste mostre recano testimonianza i pregevoli cataloghi progettati e pubblicati da Ferrara Arte Editore che ha altresì prodotto titoli di grande interesse come “Cerchiare il quadrato”. Franco Farina. Un progetto culturale a Palazzo dei Diamanti e Arte e letteratura nel nome di Roberto Longhi. Bassani, Pasolini, Testori. 

Sul versante museale è stato riaperto integralmente nell’ottobre 2021, a quasi dieci anni dalla chiusura causata dal terremoto, uno dei simboli della città, Palazzo Schifanoia: 21 sale, 1400 metri quadri di percorso, 250 opere e diverse integrazioni multimediali consentono ai visitatori di approfondire le fasi costruttive della delizia estense.

Sempre nel 2021 è stata riallestita la Madonna della melagrana, capolavoro di Jacopo della Quercia nel Museo della Cattedrale. Nell’occasione, in un’ottica di valorizzazione dello stesso museo, sono stati rinnovati gli apparati didattici, la segnaletica e il logo.

Come anticipato sarà presto inaugurato lo Spazio Antonioni, il museo dedicato al grande maestro del cinema moderno, mentre si dovrà attendere ancora qualche anno per l’apertura del Museo del Risorgimento e della Resistenza presso la Casa della Patria.

Oltre alla realizzazione di nuovi spazi e allestimenti l’amministrazione si è impegnata a perseguire obiettivi fondamentali come la tutela e la conservazione del patrimonio civico. Anche grazie al determinante supporto della Regione Emilia-Romagna e delle associazioni culturali cittadine sono state restaurate opere molto significative: l’immensa tela con l’Apparizione della Beata Vergine e san Pietro ai compagni di San Brunone (1695) di Giuseppe Avanzi ricollocata dopo circa ottant’anni, a seguito di un lungo e complesso restauro, sulla parete sinistra del presbiterio del Tempio di San Cristoforo alla Certosa; il consistente nucleo di straordinari gessi di Arrigo Minerbi presentati in occasione della monografica dedicata allo scultore ferrarese nel Castello Estense; il monumento sepolcrale dell’ufficiale pilota Pico Deodato Cavalieri, opera dello stesso Minerbi, conservato nel Cimitero Israelitico di Ferrara. Parallelamente si è svolto il restauro di opere tessili e materiali cartacei del Museo del Risorgimento e della Resistenza (il cui ricchissimo fondo documentale è stato sottoposto a una campagna di digitalizzazione) e dei dipinti e delle sculture della raccolta della Palazzina Marfisa d’Este. Il patrimonio civico si è inoltre arricchito di due capolavori destinati alle GAMC: le Muse di Gaetano Previati, donate alla città dalla Fondazione Giuseppe Pianori, e la Natura morta marina con peperoni, una melanzana e una conchiglia di Filippo de Pisis, concessa in deposito a lungo termine dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Inoltre è stato acquistato dagli eredi di Gaetano Previati un consistente ed eterogeneo fondo di materiali grazie alla partecipazione del Comune al bando Strategia fotografia 2020 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea.

Da segnalare infine che nell’ambito dei bandi PNRR promossi dal Ministero della cultura, l’amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento di 500 mila euro per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive e per consentire un più ampio accesso e partecipazione al Museo Schifanoia.

Il programma 2024 sarà completato da progetti volti a implementare l’offerta culturale cittadina con l’obiettivo di coinvolgere pubblico sempre nuovo ed eterogeneo.

Dal 23 marzo 2024 Palazzo dei Diamanti accoglierà per la prima volta le opere di Escher, artista geniale e visionario, da sempre amato dai matematici e riscoperto in tempi relativamente recenti. Per l’occasione nelle sale dell’ala Tisi sarà allestita una colta mostra dossier che approfondirà la conoscenza di un particolarissimo genere di opere d’arte del Rinascimento, quello dei cofanetti istoriati “in pastiglia”, calati nella scenografica ambientazione creata dalle fotografie di Wunderkammer di Massimo Listri.

C’è grande attesa infine per la mostra Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso (Palazzo dei Diamanti, 12 ottobre 2024 – 16 febbraio 2025) che costituisce la seconda tappa dell’ampia e ambiziosa indagine del tessuto culturale e artistico ferrarese inaugurata con la citata mostra su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa e che proseguirà nei prossimi anni con quelle dedicate a Girolamo da Carpi, Bastarolo, Bastianino e Scarsellino.

Come è sempre stato per le mostre di Palazzo dei Diamanti, anche in questa occasione sarà organizzato un programma di iniziative culturali e didattiche: dagli appuntamenti per operatori e insegnanti alle conferenze tenute da illustri esperti, fino alle molteplici proposte didattiche all’insegna del coinvolgimento e della partecipazione attiva dei giovani fruitori.

Completano l’offerta espositiva le mostre monografiche programmate al Castello Estense (dal 6 luglio 2024) dedicate al pittore ferrarese Antonio Maria Nardi, prolifico autore della prima metà del Novecento, e a Maurizio Bottoni, uno dei più autorevoli interpreti della figurazione contemporanea.  


Ufficio Stampa
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
referente Simone Raddi: simone@studioesseci.net

TEFAF Maastricht 2024: l’opportunità di immergersi in un ricco palinsesto culturale

TEFAF 2024
MECC Maastricht
9 – 14 marzo 2024

Un ricco programma di eventi, conferenze e visite guidate per gli amanti della cultura.

Quando la 37ma edizione di TEFAF Maastricht aprirà i battenti a marzo, i visitatori potranno partecipare anche a un programma eccezionale di conferenze, eventi e tour. Con i TEFAF Talks , il primo TEFAF Summit e i TEFAF Meet the Experts, la fiera offre ai visitatori l’opportunità di immergersi in un ricco palinsesto culturale che vede la partecipazione di studiosi ed esperti di fama internazionale provenienti dalle più stimate istituzioni culturali del mondo. 

Gli appuntamenti più importanti del 2024 includono:

COLLECTOR TALKS

Collezionare con intenzione: Lo scopo e l’impatto della creazione di una collezione

8 marzo, ore 13.00

Con la partecipazione di due importanti collezionisti, la discussione esplorerà le motivazioni alla base del collezionismo d’arte: dalle passioni personali o interessi estetici al sostegno agli artisti contemporanei, alla continuazione di un’eredità familiare. Presentato da AXA XL.

Colmare il divario: coltivare la passione delle nuove generazioni per gli antichi maestri e  non solo

8 marzo, ore 15.00

I gusti della nuova generazione di collezionisti spesso si orientano verso opere moderne e contemporanee. Questo panel discuterà le categorie collezionistiche più tradizionali, ponendo la questione cruciale di come suscitare l’interesse dei collezionisti che sono agli inizi. Presentato dal Financial Times.

 TEFAF TALKS

Il brivido dell’inseguimento: Storie di grandi scoperte nell’arte

9 marzo, ore 13.00

Internet ha “democratizzato” il collezionismo ma, con un numero sempre crescente di partecipanti, questo mondo rimane ricco di insidie, in particolare la provenienza e l’autenticità delle opere. Tre conoscitori del collezionismo contemporaneo condividono le loro storie e i loro consigli per assicurarsi il pezzo imprendibile, quasi “sacro”. Presentato da Artnet.

Conversazioni sulla conservazione: La traversata del Mar Rosso di Ludovico Mazzolino 9 marzo, ore 15.00

La National Gallery of Ireland ha ricevuto un contributo da TEFAF per restaurare il capolavoro di Ludovico Mazzolino che attualmente è troppo fragile per essere esposto. La discussione verterà sulla sua conservazione e su una maggiore comprensione della pratica artistica di Mazzolino. Presentato da ICOM-CC.

L’importanza dei motivi e degli ornamenti nel design d’interni  di oggi

10 marzo, ore 13.00

Un’illustre giuria di esperti di interior design, storia del design e arti decorative esplorerà come le tradizioni storiche dell’ornamento plasmino e ispirino il design contemporaneo.  Presentato da The World of Interiors.

La perdurante attualità di Frans Hals: L’età dell’oro olandese e oggi 10 marzo, ore 15.00

A fronte di una rinnovata attenzione per Frans Hals, grazie a una grande mostra alla National Gallery di Londra e ora al Rijksmuseum, questa tavola rotonda esplorerà la storia dell’artista e rivisiterà la sua eredità, compresa la sua influenza sugli impressionisti e il motivo per cui il suo lavoro sembra così moderno.  Presentato da Apollo Magazine.

TEFAF Summit, 11 marzo, 9.00-14.00 CET

Presentato in collaborazione con la Commissione olandese per l’UNESCO e sostenuto da AXA XL, il TEFAF Summit è una piattaforma di discussione e collaborazione che esplora le sfide e le minacce che il nostro patrimonio culturale deve affrontare e l’opportunità che offre di promuovere la pace, sensibilizzare e suggerire soluzioni.  L’evento riunisce stimati opinion leader provenienti dal mondo dell’arte, dell’università, del governo e delle ONG per avviare conversazioni su questioni critiche legate al patrimonio culturale.  

I TEFAF Talks propongono tavole rotonde per costruire e sfidare le concezioni della storia dell’arte, del collezionismo e del mercato dell’arte.

TEFAF Meet the Experts è un programma di conversazioni con galleristi di fama internazionale, incentrato su oggetti significativi che sono esposti in fiera, ognuno dei quali è un pezzo di immenso valore storico e culturale. Per iscriversi, visitare il sito tefaf.com/programming.

Meet the Expert con Tenzing Asian Art
Sabato 9 marzo
12-12:30
Stand 200
 
Meet the Experts with Vanderven Oriental Art & Jorge Welsh Works of Art  
Domenica 10 marzo
14.00-14.30
Stand 810
 
Meet the Experts with David Gill Gallery
Lunedì 11 marzo
12-12:30
Stand 452
 
Meet the Experts with Cardi Gallery
Lunedì 11 marzo
14.00-14.30
Stand 448
 
Meet the Experts with Adam Williams Fine Art  
Martedì 12 marzo
12-12:30
Stand 352
 
Meet the Experts with Agnews Works on Paper
Martedì 12 marzo
14.00-14.30
Stand 609
 
Meet the Experts with Galerie Delalande
Mercoledì 13 marzo
12-12:30
Stand 230
 
Meet the Experts with Dürst Britt & Mayhew
Mercoledì 13 marzo
14.00-14.30
Stand 916
 
Meet the Experts with Wartski
Giovedì 14 marzo
12-12:30
Stand 242
 
Meet the Experts with Bowman Sculpture
Giovedì 14 marzo
14.00-14.30
Stand 144
 
 

TEFAF e AXA XL, il suo Lead Partner, condividono l’idea che l’arte sia più di quanto sembri. Per saperne di più su AXA XL, cliccate qui.

TEFAF è una fondazione senza scopo di lucro che promuove la competenza e la diversità nella comunità artistica globale, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due fiere, che si svolgono annualmente a Maastricht e a New York. TEFAF agisce come una guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali, che ispira gli amanti e gli acquirenti d’arte di tutto il mondo.

TEFAF Maastricht è ampiamente considerata la principale fiera al mondo per le belle arti, l’antiquariato e il design. Con oltre 270 prestigiosi mercanti provenienti da circa 20 paesi, TEFAF Maastricht è una vetrina per le migliori opere d’arte attualmente sul mercato. Accanto ai tradizionali settori dei dipinti Old Master, dell’antiquariato e delle antichità classiche, che coprono circa la metà della fiera, si possono trovare anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielli, design del XX secolo e opere su carta.


DOVE:                 
MECC Maastricht, Forum 100, 6229 GV Maastricht, Paesi Bassi
ORARI                 
Solo su invito – giovedì e venerdì 7 e 8 marzo, dalle 11.00 alle 19.00
APERTURA AL PUBBLICO:
da sabato 9 a giovedì 14 marzo, dalle 11.00 alle 19.00.
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OPEN CALL Bando Internazionale Installazioni specific – Festival del Tempo 2024 V edizione

OPEN CALL
Bando Internazionale Installazioni site specific 
FESTIVAL DEL TEMPO 2024 – V edizione

Scadenza candidature
2 aprile 2024

5-12 maggio 2024 ROMA_Monterotondo, Mentana, Fonte Nuova

La quinta edizione del Festival del Tempo, promossa dall’Associazione culturale blowart, da Iskra Cooperativa sociale onlus, Università Popolare EretinaCreate Book e Librinfestival, insieme a APS Arcobaleno Centro sociale anziani e la SIPRe Roma – Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione, con il patrocinio di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS, indice un bando internazionale per progetti installativi che possano prevedere anche un coinvolgimento della comunità territoriale e che saranno realizzati nei due centri storici di Monterotondo e Mentana (RM) durante la settimana del Festival che si svolgerà dal 5 al 12 maggio 2024. 

La partecipazione al bando è gratuita ed aperta a tutti i cittadini residenti in Italia o all’estero, a partire dal 18° anno di età, senza limiti di nazionalità, sesso, etnia o religione. Le opere dovranno essere esclusivamente progetti e installazioni site specific in dialogo con gli spazi esterni del centro storico di Monterotondo e di Mentana: verranno selezionate 3 proposte per Monterotondo e 2 proposte per Mentana. 

La scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 2 aprile 2024. Ai 5 selezionati sono garantiti: alloggio e diaria presso le strutture messe a disposizione dal Festival per n. 2 giorni; un contributo di € 400,00 a copertura di spese viaggio, trasporti, materiali; la diffusione dei risultati all’interno della comunicazione del Festival e catalogo ebook. 

La Giuria, coordinata da Roberta Melasecca, direttrice artistica del Festival, è composta da: Anna Chiara Anselmi – Storica dell’arte; Rossana Cassoletti – Artista; Fabio Mazzeo – Architetto e Designer; Giuliana Silvestrini – Artista; Gloria Zarletti -Curatrice e Giornalista. 

Il tema del concorso è: Il Tempo della Metamorfosi.
Il tempo delle metamorfosi è un tempo del presente, il tempo di oggi, di un io che è fatto delle sostanze del passato e conserva le memorie possibili, e che si dirige altrove, in quello stesso luogo che ci ha permesso di essere qui, ora, figli e figlie della carne e del sangue, mutazioni di uno sguardo già aperto sul mondo (cit. dice ancora Emanuele Coccia). Pur provenendo da strati di passati e memorie, ognuno di noi è costretto a diventare altro: il destino di una storia che si ripete mai uguale ripercorrendo gli stessi desideri e gli stessi impeti dell’anima. Di fronte ed in mezzo agli eventi epocali che stiamo vivendo in questi ultimi anni, è necessario, dunque, comprendere quanto i tempi delle metamorfosi siano davvero i tempi del presente che ognuno di noi può realizzare e come l’arte possa essere lo strumento di un diverso sistema di relazioni tra culture, tra generazioni, tra piccole e grandi collettività. È urgente attuare un tempo nuovo, che sia la metamorfosi di quello che è stato, per costruire comunità solidali che hanno comune l’obiettivo del bene reciproco, della coesione territoriale, della crescita sociale e spirituale.

Il Festival del Tempo è il primo evento in Italia dedicato a disvelare attraverso l’arte e la cultura una riflessione sulla natura del Tempo e sulla sua percezione: è un’azione transdisciplinare dove lo scambio e il confronto tra partecipanti e pubblico aiutano a superare le frontiere della conoscenza individuale.

Le prime quattro edizioni del Festival (2020-2023) sono state realizzate a Latina (Sermoneta) e a Genova, raggiungendo una forte adesione di pubblico e attenzione dei mass-media. La quinta edizione si articolerà in due tappe. La prima tappa del Festival si svolgerà a Roma dal 5 al 12 maggio (Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova): tra le diverse iniziative anche un Concorso rivolto alle Scuole primarie e secondarie del Distretto, un Concorso per video e cortometraggi, oltre a seminari, proiezioni di film, presentazioni di libri e performance

La seconda tappa del festival si svolgerà a Genova dal 22 al 26 maggio, nell’ambito della prestigiosa manifestazione, unica e straordinaria, Genova BeDesign Week, promossa da Dide Distretto del Design, impegnata a rilanciare piazze e palazzi storici di grande fascino e bellezza. 


FESTIVAL DEL TEMPO 2024
OPEN CALL
Bando Internazionale Installazioni
Scadenza candidature 2 aprile 2024

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Roma: Acri organizza “Arte e @rte. I linguaggi della bellezza”

Domenico Brusasorci, Suicidio di Cleopatra, 1515- 1516,
proprietà di Crédit Agricole Italia
In occasione della mostra “Pàthos. Valori, passioni, virtù”,
l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa – Acri organizza
Arte e @rte
I linguaggi della bellezza

13 marzo 2024
Ore 11.00
Acri, Via del Corso 267, Roma

Mercoledì 13 marzo, alle ore 11.00Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa organizza “Arte e @rte. I linguaggi della bellezza” , un incontro che avrà luogo presso la sede di Roma in Via del Corso 267 con l’obiettivo di discutere – assieme a personaggi illustri del mondo della cultura – il fenomeno della digitalizzazione dell’arte.

L’evento si tiene in occasione della prima mostra virtuale realizzata nell’ambito di R’Accolte, il più grande catalogo multimediale in Italia, promosso dalla Commissione per i Beni e le Attività Culturali di Acri, che con l’inizio del 2024 ha inaugurato una nuova fase del suo impegno di valorizzazione culturale avviando un ciclo di mostre virtuali volte ad offrire al pubblico l’opportunità di conoscere ed esplorare le collezioni d’arte delle Fondazioni di origine bancaria in modi del tutto innovativi. La prima esposizione dal titolo “Pathos. Valori, passioni, virtù” è visitabile gratuitamente su www.pathos-raccolte.it fino al 31 marzo 2024.

Durante l’incontro saranno affrontati diversi temi legati alla divulgazione artistica, dalla tradizionale esposizione in mostre all’impatto dei social media e della realtà aumentata . Si dialogherà su come le modalità tradizionali e quelle di ultima generazione coesistano, rendendo l’arte sempre più accessibile, ma anche sollevando alcune criticità che l’incontro intende indagare e approfondire.

La discussione vedrà protagonisti lo storico dell’arte e curatore della mostra Angelo Mazza e la giovane divulgatrice Benedetta Colombo, nota con il nome di @benedetta.artefacile, con la moderazione del giornalista e conduttore televisivo e radiofonico Nicolas Ballario. Tra gli altri partecipanti, è previsto l’intervento del Presidente della Commissione per i Beni e le Attività Culturali di Acri Donatella Pieri.

La scelta del tema si lega fortemente all’attività delle Fondazioni di origine bancaria, organizzazioni non profit, private e autonome, rappresentate collettivamente da Acri, il cui settore primario di intervento è proprio la cura e l’accessibilità dei beni culturali. Dal 2000 a oggi, a questo settore le Fondazioni hanno destinato complessivamente oltre 7,5 miliardi di euro, contribuendo significativamente allo sviluppo culturale delle comunità di riferimento e dell’intero Paese. Gli interventi sostenuti consistono prevalentemente in percorsi di creazione artistica, conservazione e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, con particolare attenzione all’ accessibilità dei giovani e delle fasce più fragili delle comunità. Proprio con la medesima finalità, nel 2012 è nato R’Accolte, il grande catalogo multimediale delle opere d’arte delle Fondazioni, che ha reso alla portata di tutti le loro collezioni d’arte. Dal suo avvio, R’Accolte ha reso accessibili oltre 15.000 opere, censite secondo i più accurati standard internazionali, appartenenti a 78 collezioni, spaziando dal mondo antico al contemporaneo.

L’incontro è aperto a tutti fino ad esaurimento posti.

Per informazioni e richiesta di partecipazione scrivere a info@culturaliart.com.


INFORMAZIONI UTILI
TITOLO: Arte e @rte. I linguaggi della bellezza
QUANDO: 13 marzo 2024, ore 11.00
DOVE: Acri, Via del Corso 267, Roma
PROMOSSO DA: Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa
NELL’AMBITO DI: R’accolte – https://raccolte.acri.it/
 
PARTECIPAZIONE LIBERA FINO AD ESAURIMENTO POSTI
 
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SITO: https://www.acri.it/
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