Settore Musei Civici Bologna e Pam Panorama S.p.A. annunciano un nuovo accordo di partnership per il welfare culturale

Settore Musei Civici Bologna e Pam Panorama S.p.A. annunciano un nuovo accordo di partnership per il welfare culturale.

Il Settore Musei Civici Bologna è lieto di annunciare l’attivazione di un nuovo accordo di partnership con Pam Panorama S.p.A.storica realtà italiana della grande distribuzione presente in Italia con oltre 600 negozi tra diretti ed in franchising ad insegna Pam, Panorama, Pam Local e Pam City, per il welfare culturale con attività culturali e didattiche ed azioni di reciproca promozione e scontistica, volte ad offrire alle famiglie e alle nuove generazioni opportunità di conoscenza, inclusione e approfondimento del patrimonio museale civico.

La convenzione rientra nell’ambito della politica culturale del Settore Musei Civici Bologna per promuovere forme di cittadinanza attiva, il coinvolgimento della comunità e la condivisione della cultura attraverso il proprio patrimonio. L’intesa, per Pam Panorama, fa parte del progetto “Pam Panorama ti porta al museo” che la storica insegna della grande distribuzione promuove contemporaneamente in tre importanti città italiane – Venezia, Milano e Bologna – con l’obiettivo di offrire in omaggio i biglietti per accedere a visite, laboratori ed esperienze multimediali nei musei ai titolari di “Carta per Te”, la tessera gratuita riservata ai clienti maggiorenni dei punti vendita Pam aderenti.

La convenzione viene siglata in occasione della recente apertura del nuovo supermercato Pam in via di Corticella 101 a Bologna – il ventesimo punto vendita in città – che conferma la volontà del retailer di investire nel capoluogo emiliano, avviando al tempo stesso una serie di attività di vicinanza per supportare gli abitanti e le comunità in un’ottica di sostegno reciproco e di crescita.

Se la cultura è un terreno privilegiato di dialogo con i territori presidiati, i musei sono gli spazi per eccellenza ad aprire le porte e dialogare con i contesti di prossimità. Per questo Pam Panorama ha scelto il Settore Musei Civici Bologna tra gli attori sociali di riferimento con cui sviluppare una relazione virtuosa di servizio e cura, come declinazione della sostenibilità sociale di impresa in una dimensione culturale di welfare cittadino.

L’accordo sottoscritto permetterà alle famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni di poter usufruire gratuitamente, in modalità riservata ai clienti titolari di “Carta per Te”, di 11 attività, tra visite guidate alle collezioni permanenti e laboratori didattici, in programmail sabato o la domenica a partire dal 28 maggio e fino al 10 dicembre 2023, ad esclusione dei mesi di luglio e agosto.
Le attività coinvolgeranno a rotazione 7 musei afferenti a diverse aree disciplinari – dall’arte antica alla musica, dall’archeologia all’arte moderna e contemporanea, dalla storia alla cultura tecnica – per imparare divertendosi ogni volta attraverso nuovi stimoli e suggestioni: Collezioni Comunali d’ArteMuseo del Patrimonio IndustrialeMuseo civico del RisorgimentoMAMbo – Museo d’Arte Moderna di BolognaMuseo Civico MedievaleMuseo MorandiMuseo internazionale e biblioteca della musicaMuseo Civico Archeologico.
La prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento posti (max 30 partecipanti ad appuntamento), scrivendo a Edumuseicivicibologna@comune.bologna.it. Al momento della prenotazione è necessario indicare, oltre al numero dei partecipanti, nome e cognome del titolare della carta e numero della tessera. Si riceverà mail di conferma dell’avvenuta iscrizione. Le prenotazioni sono attive dal 22 maggio 2023.
Per informazioni: www.museibologna.it. Regolamento completo su www.pampanorama.it.

La collaborazione prevede inoltre il riconoscimento della tariffa ridotta sui biglietti di ingresso alle collezioni permanenti e alle mostre temporanee direttamente organizzate nelle sedi espositive del Settore Musei Civici Bologna ai possessori della tessera fedeltà “Carta per Te” di Pam Panorama.

La scelta di donare esperienze di cultura, mediazione e didattica ad un ampio pubblico sottolinea la funzione sociale dei musei come contesti inclusivi di educazione permanente, valorizzando la tradizione di eccellenza che i musei civici di Bologna possono vantare nella divulgazione del patrimonio culturale grazie alle competenze delle professionalità impegnate nei servizi educativi.
Una scelta che, traslata sul piano dell’offerta dei prodotti selezionati ogni giorno per i clienti, rispecchia coerentemente l’identità e i valori di Pam Panorama orientati alla continua ricerca di eccellenze alimentari legate alla storia e alla cultura delle tradizioni locali.

Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna, sottolinea: “L’accordo con Pam Panorama fondato su un’alleanza per il welfare culturale è un esempio di dinamica collaborazione tra pubblico e privato per la creazione, condivisione e diffusione della cultura come volano di sviluppo di cittadinanza attiva, il rafforzamento del senso di comunità, dell’inclusione e coinvolgimento partecipato”.

Dominga Fragassi, responsabile Corporate Pam Panorama, dichiara: “Per noi di Pam Panorama comunità e vicinanza sono le parole che ci accompagnano in questi anni davvero complessi; essere presenti nel territorio a noi prossimo, contribuire a costruire comunità fondate sul sostegno reciproco è il nostro impegno più importante. Con queste attività pensiamo alle nuove generazioni e crediamo che investire in queste iniziative ci permetta di rendere accessibile a tutti il patrimonio culturale e museale che appartiene all’Italia e al mondo intero”.

Calendario delle attività

Domenica 28 maggio ore 11
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Il mostro e l’eroe
Un percorso dedicato alle figure della mitologia popolata da orribili mostri, che vengono sconfitti dalla forza e dall’intelligenza degli eroi. Alla fine del percorso i bambini e i genitori dovranno creare una figura mostruosa di loro invenzione.
Per famiglie con bambini da 7 a 12 anni.

Domenica 18 giugno ore 16
Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123
Scorre l’acqua… gira la ruota!
Un percorso attraverso le sale del museo dedicato all’acqua sotto diversi aspetti. L’acqua come importante risorsa del territorio. L’acqua come sostanza “speciale” dalle proprietà chimiche e fisiche uniche. L’acqua come fonte di energia.
Per famiglie con bambini da 7 a 12 anni.

Domenica 25 giugno ore 10.30
Museo civico del Risorgimento | Piazza Carducci 5
Desideri passeggeri. Realizza il tuo taccuino di viaggio
In occasione della mostra Arriva Vittorio Emanuele! Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888, riflettiamo insieme ai bambini sul tema del viaggio. Componiamo insieme un originale taccuino che, a fine percorso, verrà timbrato, proprio come avviene nei nostri documenti di viaggio.
Per famiglie con bambini da 7 a 12 anni.

Domenica 3 settembre ore 16
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Via Don Minzoni 14
Cartoline dal MAMbo
Una visita guidata animata per scoprire i rapporti esistenti tra arte, storia e città, dagli inizi del Novecento ad oggi. Le suggestioni della visita guidata verranno rielaborate in chiave personale, attraverso la tecnica del collage e interventi grafico pittorici, per realizzare una speciale cartolina del museo tra memoria e contemporaneità.
Per famiglie con bambini da 6 a 12 anni.

Domenica 10 settembre ore 16
Museo Civico Medievale | Via Manzoni 4
Una meraviglia di collezione
Cosa ci fanno al Museo Medievale un corno di unicorno, un paio di pantofole cinesi, un granchio di bronzo? La storia del collezionismo bolognese viene narrata ai partecipanti attraverso un coinvolgente approccio interattivo. Nella fase di laboratorio ogni partecipante creerà una personale camera delle meraviglie mescolando reperti dal mondo naturale e artificiale e qualche mirabolante rarità.
Per famiglie con bambini da 6 a 12 anni.

Domenica 1 ottobre ore 16
Museo Morandi | Via Don Minzoni 14
Piacere, Giorgio Morandi
Chi era Giorgio Morandi? Quali erano le sue abitudini? Quali erano le sue forme e i suoi colori preferiti? Un percorso narrativo per avvicinarsi alla poetica di Giorgio Morandi e comprendere che, per fare le cose per bene, c’è sempre bisogno di cura, pazienza e attenzione.
Per famiglie con bambini da 6 a 12 anni.

Domenica 15 ottobre ore 16
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
Caccia al dettaglio
Chi avrebbe mai detto che nelle sale di Palazzo d’Accursio, nel pieno centro di Bologna, si nascondono folte schiere di animali? Uccelli, mammiferi, pesci…un vero e proprio zoo! I bambini e i loro genitori, passeggiando tra le sale del museo, potranno cimentarsi in una caccia al dettaglio, alla ricerca di alcuni di questi animaletti. A coronamento del percorso ogni bambino potrà realizzare una propria piuma di pavone.
Per famiglie con bambini da 4 a 9 anni.

Domenica 29 ottobre ore 10.30
Museo civico del Risorgimento | Piazza Carducci 5
Facciamo l’Italia! Fatti, personaggi e curiosità del Risorgimento
L’osservazione degli oggetti esposti al museo diventa lo spunto per approfondire la conoscenza della città di Bologna, ma anche per conoscere i personaggi che hanno portato all’Italia unita. Sarà divertente riconoscere i nomi dei luoghi e i personaggi incontrati durante la visita nella toponomastica della città.
Per famiglie con bambini da 7 a 12 anni.

Domenica 12 novembre ore 10.30
Museo internazionale e biblioteca della musica | Strada Maggiore 34
Il Museo (ri)Suona: i musicisti suonano il Museo
Finalmente in museo! Ma… Sentite questo suono? Scoprite da dove proviene e vi troverete protagonisti di un fantastico percorso in cui musicisti dal vivo vi sveleranno i segreti della collezione di strumenti musicali del museo direttamente nelle sale. Strumenti a fiato e a corda, da vedere, ascoltare e chissà… anche da provare! La visita è condotta da musicisti professionisti.
Per famiglie con bambini da 8 a 12 anni.

Domenica 26 novembre ore 15.30
Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2
Un giorno da antichi egiziani
Un laboratorio teatrale in cui immergersi nella vita che si svolgeva lungo il Nilo. Attraverso alcuni giochi scopriremo se gli antichi Egizi compivano i nostri stessi gesti quando si alzavano al mattino e le attività che svolgevano lungo l’arco della giornata. Ogni partecipante potrà provare l’esperienza di vivere come gli antichi Egizi!
Per famiglie con bambini da 7 a 11 anni.

Domenica 10 dicembre ore 16
Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123
La Magia dell’acqua
La presenza dell’acqua ha caratterizzato per secoli il nostro territorio, svolgendo un ruolo fondamentale nello sviluppo economico della città. Per approfondire la conoscenza di questa importante risorsa il museo propone un laboratorio ad essa dedicata, integrando l’approccio scientifico con una serie di affascinanti esperienze.
Per famiglie con bambini da 6 a 8 anni.



Ufficio Stampa Settore Musei Civici Bologna
Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
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Ufficio stampa Pam Panorama
3rd Floor Public Relations
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Alessio Melillo Mail alessio@the3floor.it
Filippo Solaroli Mail filippo@the3floor.it
Gaia Capua Mail gaia@the3floor.it
www.pampanorama.it

Catania: Incontro nazionale per osservare i risultati raggiunti e tracciare nuove strategie sull’istruzione per gli adulti

Fiorella Palumbo – MIM

Assemblea Nazionale Rete dei Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione, Sviluppo Gruppo Tecnico del progetto OCSE.

«L’alfabetizzazione degli adulti oggi passa dalle competenze digitali e dalla sostenibilità».

L’istruzione per gli adulti nell’anno Europeo delle Competenze approfondisce il tema delle skill digitali, che consentano a tutti di usare con destrezza gli strumenti informatici e di accedere alle nuove tecnologie per orientarsi in un mondo del lavoro fatto di servizi integrati, a volte esclusivamente accessibili online. Dalle rilevazioni europee emergono criticità sull’alfabetizzazione digitale, meglio evidenziate dalla pandemia a livello nazionale, con forte impatto sugli aspetti lavorativi, educativi e in tutti gli ambiti di vita. Per lo studente adulto di oggi diventa urgente non solo approcciarsi alle pratiche digitali, ma anche acquisire consapevolezza sulla sostenibilità, sul rispetto ambientale, sulle pratiche green, sull’educazione alla cittadinanza attiva. Questi sono solo due dei macro-temi al centro del dibattito dell’istruzione, in atto durante l’Assemblea Nazionale della Rete dei Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo (CRRS&S) a Catania e gli incontri del Gruppo Tecnico di Lavoro del progetto OCSE “Migliorare il riconoscimento dei crediti e la Personalizzazione dei Percorsi Formativi nei CPIA”, per tracciare nuove sfide e strategie utili a migliorare l’offerta formativa per gli adulti di tutte le regioni d’Italia.

Giovanni Bevilacqua, dirigente scolastico del CPIA Caltanissetta ed Enna, riconfermato in seno all’Assemblea presidente nazionale dei CRRS&S, chiarisce che «l’accertamento delle competenze in ingresso è necessario per la personalizzazione dei percorsi di adulti di diversa provenienza e frequentanti i vari contesti scolastici e costituisce il naturale completamento di percorsi di ricerca e sperimentazione che i CRRS&S hanno condotto anche in collaborazione con ANPAL. L’auspicio è che l’attività partecipata possa definire procedure, strumenti e modelli condivisi a livello nazionale e favorire l’armonizzazione dei processi che garantiscono a ciascun adulto pari opportunità e risposte personalizzate ai propri bisogni formativi».

«Il confronto nazionale – spiega Fiorella Palumbo, dirigente tecnico USR Sicilia e coordinatore dei Gruppi di Lavoro del progetto OCSE (Organizzazione per la cooperazione e sviluppo economico) – ci dà l’opportunità di migliorare le attività svolte nei CPIA: la Sicilia offre una proposta di qualità in termini di procedure». Sono stati valutati i risultati raggiunti e gli obiettivi da perseguire affinché l’istruzione risponda sempre più e meglio alle esigenze degli adulti di oggi anche attraverso le attività dei Centri CRRS&S costituiti dal ministero dell’Istruzione e del Merito, che hanno il compito di svolgere progettualità strategica su molteplici aree e diversi target di adulti».

In Sicilia sono 10 i CPIA – Centri per l’Istruzione degli Adulti – presenti in tutte le province, orientano i percorsi di istruzione pubblica sulla base dei bisogni territoriali di adulti italiani e stranieri. L’impegno è profuso anche nei progetti transnazionali con gli Erasmus Plus e nel sostegno dell’istruzione in carcere. «I CPIA sono in stretto collegamento con le prefetture e le strutture d’accoglienza – aggiunge Palumbo – la Sicilia è un’area di transito per i migranti che spesso acquisito il primo livello di competenza si spostano in altri territori. Gli stranieri che arrivano in Italia, per l’inserimento e l’inclusione nelle comunità locali, hanno bisogno innanzitutto della lingua italiana, partono dal livello base per poi raggiungere i livelli di competenza linguistica più elevati e certificabili. Un problema affrontato dai migranti è anche quello del riconoscimento delle competenze già acquisite nei loro Paesi d’origine, pur essendo specializzati sono spesso privi di documenti, devono fare ripartire il loro percorso di istruzione per conseguire il titolo di scuola secondaria di primo grado, e poi essere accompagnati lungo il loro nuovo processo di integrazione e istruzione».

Gli italiani adulti hanno l’esigenza di possedere o rinnovare il titolo di studio per cogliere le opportunità offerte dal mondo del lavoro, puntano a una crescita personale e all’inserimento professionale. Per gli studenti detenuti l’offerta formativa spazia dalla scuola secondaria di primo grado a quella degli istituti tecnici, professionali e linguistici di secondo grado; «la forte collaborazione con il ministero della Giustizia – spiega Palumbo – ci supporta e ci aiuta a migliorare il difficoltoso e delicato percorso che si realizza all’interno delle strutture, sviluppando una fruttuosa collaborazione con chi ogni giorno opera all’interno delle strutture detentive».


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Bologna, Cimitero Monumentale della Certosa: Calendario estivo 2023

Del tempo in levare
Laboratorio di teatrodanza a cura di Officina Teatrale de’ Maicontenti

Certosa di Bologna. Calendario estivo 

27 maggio – 2 novembre 2023

Cimitero Monumentale della Certosa
Via della Certosa 18, Bologna

www.museibologna.it/risorgimento | www.certosadibologna.it

Si svolge dal 27 maggio al 2 novembre 2023 il Calendario estivo della Certosa, la rassegna di eventi culturali curata dal Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna,con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali, per valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico, artistico e architettonico racchiuso nel Cimitero Monumentale, la cui rilevanza culturale è stata sancita al livello più alto da UNESCO con l’iscrizione nel 2021 nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’umanità nell’ambito del progetto “Portici di Bologna”.

Giunto alla quindicesima edizione, il programma culturale estivo si è affermato come una delle più importanti iniziative intraprese nel quadro di un’articolata progettualità per il recupero e la valorizzazione del sito monumentale, sostenuta dal Comune di Bologna a partire dal 1999, che ha raccolto un interesse e un apprezzamento crescenti da parte del pubblico.

Un esempio, quello di Bologna, che si distingue tra i più precoci, a livello nazionale e internazionale, nella complessa sfida di trasformare la percezione dei cimiteri da luoghi deputati alla sepoltura dei defunti a siti di rilevante interesse culturale, dove è conservato un patrimonio in cui si riflette la storia delle città. Grazie ad una sensibilità sempre più diffusa, prendersi cura dei cimiteri oggi significa anche riappropriarsi della dimensione culturale che questi luoghi, veri e propri musei-giardino a cielo aperto, possono offrire come ambienti educativi permanenti per pubblici differenti, dai cittadini ai turisti, dagli adulti ai più giovani.

A tale proposito va ricordato come l’attenzione al valore di questi luoghi della memoria collettiva, caratterizzati dalla presenza di edifici e monumenti di rilevanza storico-artistica e valenza storico-culturale, sia stata recentemente recepita sul piano normativo dalla Regione Emilia-Romagna. La legge regionale 15 dicembre 2022 n. 21 per il riconoscimento e la valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici come cultural landscapes, la prima in Italia nel suo genere, si prefigge infatti l’obiettivo di garantire la valorizzazione, conservazione e promozione di questi beni, favorendone la fruizione da parte dei cittadini.

La manifestazione bolognese prende avvio in occasione dell’annuale Settimana alla Scoperta dei Cimiteri Europeiorganizzata da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe per sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza dei cimiteri e presentarli in una prospettiva diversa a tutti i loro visitatori. L’iniziativa di quest’anno si svolge dal 26 maggio al 4 giugno e ha scelto come tema centrale “Cimiteri per la salute e il benessere” per evidenziare come mettere in contatto le persone con i cimiteri possa migliorare il loro benessere, la salute mentale e la qualità della vita.

In questa edizione la programmazione si interseca inoltre la prima edizione del Festival dei Portici, una grande festa urbana per celebrare i Portici Patrimonio dell’umanità UNESCO nel segno dell’incrocio tra Creatività e Beni Culturali, che coinvolgerà la Certosa con quattro eventi dal 15 al 18 giugno.
Con il Calendario estivo il Museo civico del Risorgimento rinnova ogni anno un patto di collaborazione con il mondo dell’associazionismo culturale, del terzo settore edelle guide turistiche professionali della città, per una divulgazione ampia e sfaccettata negli approcci di conoscenza al grandioso complesso monumentale.

Sono 82 gli appuntamenti proposti per il cartellone 2023 che intrecciano artestoriateatromusica e danza per immergersi nella città della memoria e scoprirne le bellezze e i segreti, tra visite guidate, passeggiate tematiche, lezioni animate, laboratori per adulti e bambini, concerti e spettacoli, di cui oltre 50 fruibili nelle ore serali. Non mancheranno attività in altri orari della giornata – al mattino, di pomeriggio, al tramonto – capaci di offrire spunti di stupore, incanto e raccoglimento grazie alla spettacolarità della preziosa cornice monumentale e l’unicità delle scenografiche partiture architettoniche che si susseguono tra le sale, i portici, i chiostri e le logge racchiuse al suo interno.

Tre le tematiche principali che quest’anno il museo ha proposto tramite l’avviso pubblico per la selezione delle proposte progettuali da includere nel programma figurano la storia di Bologna nel “Lungo Ottocento” (1796-1915), i visitatori illustri a Bologna e alla sua Certosa, i portici della città, tra i quali la struttura rettilinea porticata lunga oltre settecento metri realizzata nei primi decenni dell’Ottocento su progetto di Ercole Gasparini (1771-1829), esempio unico di portico sepolcrale moderno, che collega il cimitero al portico di San Luca, il più lungo del mondo.

A questi tre filoni si affiancano altri percorsi narrativi ricchi di fascino e di suggestione, ispirati alle testimonianze del passato offerte dal luogo: l’arte, la simbologia, i luoghi nascosti e meno frequentati, le storie di personaggi illustri e persone sconosciute, la memoria della tradizione gastronomica di Bologna “la grassa”, la glorie musicali, la moda, la natura.

Con le visite guidate a cura di Associazione Amici della Certosa con il Museo civico del Risorgimento (31 maggio, 2 giugno, 2, 9 e 30 settembre, 21 ottobre, 2 novembre), Mirarte (8, 18, 25, 29 giugno, 17 settembre) e Associazione Co.Me.Te (10 giugno, 8 luglio) si va alla scoperta del vero e proprio atlante di arte funeraria conservato dentro la Certosa, dove si trova documentata l’evoluzione degli stili espressivi più affermati tra Ottocento e primo Novecento: dal Neoclassicismo al Purismo, dal Verismo al Liberty, dal neoclassicismo degli anni Trenta e Quaranta del XX secolo alle esperienze di progressiva astrazione dei decenni successivi. Ai capolavori mirabilmente modellati e scolpiti dagli artisti locali si alternano importanti commissioni richieste ad artisti nazionali di fama, consentendo ai visitatori di ammirare un confronto tra le migliori tendenze artistiche nazionali. Allo scultore bolognese Bruno Boari (1896-1964), esecutore di monumenti funebri tra i più importanti realizzati in Certosa nel corso del Novecento, è dedicato l’incontro Bruno Boari. Artista sottovoce con Roberto Martorelli ed Angela Madesani, autrice del volume monografico Bruno Boari. Un artista sottovoce (Nomos Edizioni, 2022). A cura dell’Associazione Amici della Certosa con il Museo civico del Risorgimento.

Si prosegue con i nuovi percorsi insoliti proposti da Mirarte alla Certosa sconosciuta (13 luglio, 7 settembre, 5 ottobre) alla luce di una torcia, per attraversare i passaggi meno frequentati e i chiostri più intimi, avvicinarsi ai capolavori artistici scarsamente visibili dal passante distratto, e alla Certosa Criminale (6 luglio, 3 e 31 agosto, 28 settembre) con le visite guidate notturne che, tra le ombre del cimitero, rievocano omicidi, vicende criminose e delitti efferati alla scoperta del lato oscuro della città.

Con le loro decorazioni, i monumenti ci parlano ma spesso non riusciamo o non sappiamo ascoltare. Leoni, farfalle, pigne, colonne, lucerne, teschi, delicate statue alate. La Certosa è stata teatro per storie fantastiche immaginate dai nostri avi attraverso simboli arcanienigmi e allegorie (6 luglio). Tra fiori di marmo, melograni scolpiti e teschi sorridenti compaiono anche squadre e compassi da muratori, colonne affiancate e lampade che rischiarano la via. Sono i simboli che, nella visita guidata a cura di Mirarte Tra segreti, squadre e compassi. La simbologia Massonica in Certosa (sabato 15 luglio)ci permettono di identificare i membri della Massoneria bolognese che può contare figure importanti come quelle del poeta Giosue Carducci, dello statista Marco Minghetti e dell’architetto Giuseppe Ceneri. Per gli appassionati di storia bolognese e di simbologie nascoste, un itinerario nella Certosa sacra e profana (20 luglio, 24 agosto, 14 settembre) svela aneddoti, curiosità e simboli nascosti attraverso le vicende e i sentimenti delle persone che vi sono sepolte: strazianti storie d’amore, episodi divertenti e curiosi, avventure degne di un film, piccoli e grandi ripicche tra vicini e colleghi. Tutti gli appuntamenti sono a cura di Mirarte.

Accanto alle pietre, ci sono le storie delle persone, più o meno illustri, che continuano a parlarci dai loro sepolcri. Personalità di spicco nella nostra città, considerate veri e propri tesori locali, la cui morte fu, per molti concittadini, un vero shock. Ogni morte è un evento sconvolgente, ma la morte di personaggi pubblici ha un’eco che si trasmette attraverso i secoli: lo racconta la visita guidata al tramonto Sai chi è morto??!! (31 maggio). La morte spesso non è la fine di una storia d’amore: questa prosegue nel cuore di chi è rimasto in vita. A raccontarci i loro sentimenti, le loro storie appassionate, i loro tradimenti e le loro speranze sono i nostri antenati che riposano alla Certosa nella visita guidata Amore e morte in Certosa (1 ottobre). Entrambe le iniziative sono a cura di Mirarte.

Alla figura di Gioachino Rossini si ispirano tre appuntamenti tra musica e gastronomia. Con il percorso a cura di Associazione Amici della Certosa con il Museo civico del Risorgimento A tavola non si invecchia. I menù di Rossini (10 giugno) Maria Chiara Mazzi e Roberto Martorelli partono dalla sua tomba di famiglia per proseguire tra sale e gallerie alla scoperta di alcuni protagonisti della storia gastronomica bolognese. Durante il suo soggiorno bolognese, il compositore pesarese divenuto celebre nel mondo dimostrò di essere un grandissimo esperto e conoscitore dei prodotti migliori della gastronomia italiana. I peccati di Rossini (2 settembre) propone una libera passeggiata tra i portici della Certosa accompagnati dalla musica di Rossini. Armati di una mappa che viene consegnata alla partenza, di smartphone e cuffie, si possono incontrare gli amici e parenti del musicista e con loro scoprire i suoi gossip, vizi e misteri, nonché la sua influenza sulla vita bolognese dell’Ottocento. A cura dell’Associazione Dolci Accenti – Educazione e Divulgazione Musicale. Infine nella visita guidata notturna Il tesoro che ho perduto. A spasso in Certosa con Gioachino Rossini e Isabella Colbran (6 ottobre) Maria Chiara Mazzi ed Enrico Tabellini raccontano due famiglie in arte, quella dei Colbran e dei Rossini, accomunate dalla musica, unite dai loro figli, i grandi artisti Isabella e Gioachino. A cura di Associazione Amici della Certosa con Museo civico del Risorgimento e Museo internazionale e biblioteca della Musica. Le note di Rossini ritornano anche nella visita guidata animata Angel’s Serenade. Intrecci Musicali alla Certosa (29 agosto) curata dall’Associazione Dolci Accenti – Educazione e Divulgazione Musicale. La musica evocativa della Serenata dell’Angelo, che ammaliò Cechov ispirando il suo racconto Il Monaco Nero, è il leitmotiv che scandisce questo percorso guidato lungo i viali della Certosa, per chiudersi con le note di un soprano e di un pianoforte. In un’atmosfera piena di poesia, musica e mistero, la passeggiata ripercorre le vicende delle illustri cantanti che riposano in questo luogo, riunite dalle note che Rossini, Braga, Boito e Respighi hanno dedicato o composto appositamente per queste ugole d’oro protagoniste della vita artistica, culturale e sociale della Bologna ottocentesca.

L’Associazione Dolci Accenti – Educazione e Divulgazione Musicale promuove inoltre il concerto Bologna Risuona. Musiche passate tra i portici (19 luglio) per ripercorrere i personaggi illustri che hanno espresso la loro arte in arte, immaginando le musiche risonanti sotto gli archi, in una qualche giornata di sole di qualche secolo fa.

Figure femminili – artiste, letterate, scienziate, streghe – sono al centro della visita guidata spettacolo itinerante a cura di Teatro Circolare Bologna, la Donna, la Saggia, l’Artista, la Strega (23 agosto). Hanno tutte in comune due cose: sono donne e sono molteplici volti della dotta Bologna. Si parte dai fuochi delle tribù celtiche con la leggenda di Aposa e se ne segue il suo corso naturale, scorrendo dalle aule dell’Università, al cantiere di San Petronio, agli atelier d’arte, bagnando le fondamenta di Santa Maria della Morte, fino a zampillare nelle fontane neoclassiche dei salotti ottocenteschi.

In occasione della mostra Da Omero al Pontelungo. Quante sirene ci sono a Bologna? in corso presso la Biblioteca dell’Archiginnasio, passeggiando insieme a Roberto Martorelli e Luigi Spina nelle visite L’enigma della sfinge. Simboli arcani in Certosa (24 e 29 giugno) si può decifrare il significato dei simboli presenti nei sepolcri del cimitero: serpenti, occhi divini, sirene, conchiglie, colonne spezzate. Un percorso che ripercorre tradizioni e culture millenarie: dall’antico Egitto al cristianesimo.

L’Associazione Co.Me.Te. propone Certosa in tutti i sensi, cinque percorsi al cimitero dedicati alle facoltà umane che ci consentono di vivere e comprendere il mondo. Nella visita guidata animata Celeste dote è negli umani (14 giugno, 2 settembre), con la musica di Homeward Duo, si va alla scoperta di vicende personali e collettive dove il profondo legame fra vivi e morti si esprime in tutta la sua forza superando i limiti del tempo e dello spazio. Con la visita guidata Guarda che bella testa! (28 giugno, 19 settembre) si va alla scoperta di trucco e parrucco divenuti immortali. Le pettinature più in voga nell’Ottocento, fermate da graziosi ornamenti e accompagnate da una scollatura femminile oppure da baffi, colletto e cravatta per i gentiluomini ci segnalano i cambiamenti di costume che vanno oltre la vanitosa apparenza. Alla luce del tramonto le visite guidate Nel fuoco e nelle fiamme (5 luglio, 8 agosto)raccontano i significati occulti e misteriosi del fuoco come simbolo di un mondo che non può essere toccato, simbolo di sacrificio della realtà divina, rito di purificazione o funerario, fino ad arrivare alla sua presenza nella vita quotidiana sotto forma di energia. Nella visita guidata Certosa in che senso? (30 agosto, 6 settembre) si passeggia nei chiostri e negli angoli più nascosti dell’antico monastero, dove risuonano le voci di abati, monaci e personaggi curiosi per scoprire quello che rimane di quel glorioso passato quando il cimitero era una Certosa. Nell’ultimo incontro Profumi e balocchi (13 settembre, 4 ottobre) si va in giro per i chiostri e nei Colombari alla scoperta di frutta e fioriture metaforicamente olezzanti: scolpiti nel marmo o nel bronzo, abbondano rose, iris, alloro e melograno, e sussurrano i segreti del profumo più famoso di Bologna.

Alla tradizione culinaria sostanziosa e abbondante di Bologna è dedicata la visita guidata Bologna la grassa! (22 giugno) promossa da Associazione Co.Me.Te. Dalla Festa della Porchetta ad oggi sono raccontate storie inedite e divertenti gossip di grandi abbuffate che rendono ancora viva questa tradizione e nota la nostra città come capitale del cibo.

Il Gruppo teatrale Più o Meno propone due appuntamenti. Porta un sorriso educato e mai irriverente lo spettacolo Notturno bolognese… (26, 27 luglio) mentre la visita guidata animata Stanotte tutto può accadere… (8 e 9 agosto) prende spunto da un’antica leggenda etrusca di un raro allineamento di pianeti che farebbe accadere avvenimenti inspiegabili e incredibili in un determinato luogo. E in queste due serate il luogo sarà… proprio la Certosa monumentale di Bologna!

Si definisce come percorso umano e poetico per attraversare il cimitero come porta sull’infinito il laboratorio Cose dell’altro mondo (21 giugno, 12 luglio, 2 e 30 agosto, 20 settembre) ideato da MetROzero in collaborazione con It.a.cà. Un’esperienza interattiva che attiva stimoli sensoriali, esercizi di ascolto e osservazione, improvvisazioni nello spazio, elementi di racconto e narrazione per sviluppare nei partecipanti l’idea della ‘soglia’ e del ‘passaggio’ tra vita/morte, luce/ombra, aperto/chiuso, finito/infinito.

Ci ricorda come la Certosa sia stata una tappa del turismo internazionale per tutto l’Ottocento la visita guidata spettacolo Ho incontrato Freud (22 agosto) a cura di Associazione Rimacheride. Tre donne raccontano quattro dei visitatori più illustri, ognuno dei quali ha testimoniato il giovamento tratto dalla visione dell’arte ivi racchiusa: Freud, Byron, Colet e Dickens.

La ricchezza e la bellezza della Certosa sono significativi anche dal punto di vista del verde naturalistico. È possibile scoprirlo nella visita guidata di Associazione Co.Me.Te. I giardini immortali della Certosa (8 settembre) e nei laboratori Verdi passeggiate. Piccole esplorazioni in Certosa rivolti a bambini da 5 a 11 anni(3 e 16 giugno) a cura del Museo civico del Risorgimento nell’ambito di “Musei e cultura dell’accessibilità” e la passeggiata tra tradizioni mediche, rimedi cosmetici e aneddoti storici Certosa officinale. Segreti della natura all’ombra dei cipressi (14 giugno) con cui l’Associazione Amici della Certosa ricorda il padre delle scienze naturali Ulisse Aldrovandi nel cinquecentenario della nascita.

Alice e il Fanciullino: incontro infinito
Visita guidata spettacolo a cura di Traverso Teatro

La programmazione comprende inoltre la visita guidata spettacolo Alice e il Fanciullino: incontro infinito acura di Traverso Teatro (8, 20 e 21 giugno), messa in scena itinerante del racconto Alice e il Fanciullino dell’autore Samuele D. Saverio, in cui gli interpreti si muovono seguendo un percorso allestito con le grafiche originali di Isabella Ciaffi in dialogo con la scenografia naturale del cimitero.

Con un’indagine sulla relazione tra forme e sacro, la performance site specific per corpi, architettura, musica e poesia Del tempo in levare (19 e 20 settembre)intende instaurare un dialogo tra i corpi dei danzatori e la struttura architettonica della Certosa, la quale fornirà limiti e possibilità ai gesti dei danzatori, supportati da alcuni brani di poesia mistica provenienti dall’opera di Attar Il verbo degli uccelli. A cura di Officina teatrale de’ Maicontenti.

Si esce dai confini della Certosa per entrare alle Collezioni Comunali d’Arte con la visita guidata Vive la révolution: Bologna napoleonica (23 settembre), ispirata al romanzo della storica dell’arte e giornalista Ilaria Chia L’allieva di Canova (Damster Edizioni 2022). Un percorso attraverso le opere d’arte per riscoprire il fascino della Bologna napoleonica in un’indimenticabile galleria di volti, personaggi, situazioni dell’epoca. La stessa autrice, accompagnata da Roberto Martorelli, conduce inoltre la passeggiata in Certosa L’allieva di Canova (7 ottobre) per seguire l’affascinante vita della pittrice bolognese Carlotta Gargalli (1788-1840), a cui è dedicato il libro. Accompagnati dall’autrice Ilaria Chia e da Roberto Martorelli si ripercorreranno attraverso i monumenti e le gallerie, episodi e persone che hanno attraversato le vicende della protagonista. A cura di Associazione Amici della Certosa con Museo civico del Risorgimento.

Come di consueto, il calendario si prolungherà oltre la stagione estiva per concludersi simbolicamente nel segno del ricordo il 2 novembre 2023, giorno in cui si celebra la Festività dei Defunti, con la visita guidata serale Ritroveremo cari amici perduti.

In concomitanza con l’avvio della rassegna, per Edizioni Minerva esce nelle librerie il volume 101 cose da sapere sulla Certosa di Bologna, a cura di Roberto Martorelli, con testi di Vittorio Cazzola, Roberta Grandinetti, Roberto Martorelli, Martina Tedeschi. L’agile pubblicazione, proposta nel particolare formato quadrato 15 x 15 cm, si propone di avvicinare alla conoscenza del Cimitero Monumentale di Bologna soprattutto il pubblico delle nuove generazioni. La sua stessa genesi è strettamente legata a questa vocazione. Le schede pensate come pillole scritte in un linguaggio accessibile a tutti ripropongono in gran parte i contenuti pubblicati sulla pagina Instagram @certosabolognaofficial realizzati grazie all’innovativo progetto “MIA – Musei Inclusivi e Aperti” che ha coinvolto 18 giovani ragazzi e ragazze in un percorso formativo di didattica dell’arte e di educazione museale, con l’obiettivo di realizzare progetti educativi di inclusione e attivazione sociale dedicati al patrimonio museale di Bologna.

Eva Degl’Innocenti
, direttrice Settore Musei Civici Bologna, commenta: “Quest’anno, il Calendario estivo della Certosa, curato dal Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna, con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali, prende avvio all’interno di due manifestazioni di rilievo internazionale: la Settimana alla Scoperta dei Cimiteri Europei organizzata da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe e il Festival dei Portici, che valorizza il patrimonio UNESCO dei portici di Bologna, tra cui il Cimitero Monumentale della Certosa, inscritto nella lista dei siti del Patrimonio Mondiale dell’umanità nell’ambito del progetto Portici di Bologna”.

Otello Sangiorgi, direttore Museo civico del Risorgimento, osserva: “La recente Legge regionale n. 21/2022 per i cimiteri monumentali e storici costituisce un importante punto di arrivo e al tempo stesso uno stimolo per la nostra attività di valorizzazione del nostro meraviglioso Cimitero. Questo vale anche per la rassegna di eventi culturali in Certosa, che quest’anno abbiamo voluto potenziare e diversificare: mantenendo gli appuntamenti serali, sono state utilizzate al meglio le fasce di mattino, pomeriggio e tramonto. Inoltre, come Museo del Risorgimento, insieme all’Associazione Amici della Certosa abbiamo realizzato un importante ciclo di visite guidate che va ad arricchire e integrare l’offerta complessiva della rassegna”.

Simone Spataro
, presidente Bologna Servizi Cimiteriali, dichiara: “Sono ormai 10 anni che, fin dalla sua istituzione nel 2013, Bologna Servizi Cimiteriali valorizza e promuove il patrimonio artistico e architettonico della Certosa, stanziando cospicui investimenti per preservare e restaurare le aree storiche del Cimitero Monumentale, le opere e i beni in concessione e organizzando e finanziando eventi e iniziative volti a far conoscere i tesori del museo a cielo aperto della città, una ricchezza che la stessa BSC tiene a promuovere e far visitare a cittadini e turisti. Questa missione di BSC oggi è sancita anche dalla legge per il “Riconoscimento e valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici”, approvata dall’Assemblea legislativa su proposta della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, il cui obiettivo è garantire la valorizzazione, conservazione e promozione di questi beni, favorendone la fruizione da parte della comunità. Attraverso questa legge, prima in Italia nel suo genere, la Regione si propone di riconoscere i cimiteri significativi quali elementi del patrimonio culturale regionale da salvaguardare e valorizzare, come strumento di coesione e crescita culturale delle comunità e di tutti i visitatori. È in questo contesto che si conferma per noi un piacere ospitare all’interno del Cimitero Monumentale alcune iniziative della prima edizione del Festival dei Portici che, nell’occasione della celebrazione dei 10 anni dalla nascita di BSC, vedranno la Certosa fare da cornice a quattro appuntamenti tra visite guidate, concerti corali, spettacoli con funamboli ed esibizioni di danza. A queste iniziative si aggiungeranno le decine di eventi che rientrano nella consueta programmazione estiva in Certosa. Questo calendario rappresenta un’opportunità importante per accendere i riflettori sul nostro patrimonio artistico. Certosa è già una meta turistica di rilievo per il turismo culturale, essendo uno dei più importanti cimiteri monumentali d’Europa, e il suo Portico è tra i luoghi che nel 2021 hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell’umanità UNESCO”.

Il Calendario estivo 2023 della Certosa di Bologna è realizzato da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento con: Associazione Amici della Certosa di Bologna, Associazione Co.Me.Te. APS, Associazione Culturale e Sportivo Dilettantistico JAYA, Associazione culturale Rimacheride, Dolci Accenti – Educazione Divulgazione Musicale – Ets, Gruppo teatrale Più o Meno APS, Mirarte società cooperativa sociale, Officina teatrale de’ Maicontenti, Teatro circolare APS, Traverso Teatro.
Con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali.

La rassegna fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

Il programma completo degli appuntamenti è disponibile sul sito www.museibologna.it/risorgimento.


Informazioni
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 | 40125 Bologna
Tel. + 39 051 225583

www.museibologna.it/risorgimento | 
www.certosadibologna.it
museorisorgimento@comune.bologna.it
Facebook: Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
YouTube: Storia e Memoria di Bologna
Instagram: @certosadibolognaofficial

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it

Ortigia (Siracusa) Palazzo del Vermexio: Argentovivo. Un viaggio immersivo nella cultura antica

Argentovivo: un viaggio immersivo nella cultura antica a Palazzo del Vermexio a Ortigia

Dal 30 marzo al 31 ottobre 2023

Palazzo del Vermexio, Ortigia, Siracusa

Fino al 31 ottobre 2023 Palazzo del Vermexio a Ortigia si trasforma nel palcoscenico di un’esperienza senza precedenti, ospitando la mostra Argentovivo. Esperienza, sogno, racconto: Argentovivo è questo e molto altro. Difficile dare una definizione a quello che a tutti gli effetti è un viaggio immersivo nella cultura antica, una mostra dove l’esperienza è conoscenza e il sogno si mescola alla realtà.

Un perfetto connubio di tradizione e tecnologia, grazie alla quale le protagoniste dell’esposizione – le monete del Medagliere del Museo Archeologico Paolo Orsi – prendono vita e ci accompagnano a scoprire i grandi miti del passato. Dalla superficie metallica a quella digitale, in mostra si rincorrono, alla stregua di giochi illusionistici, racconti di ninfe, eroi, dei e mortali, che trovano una nuova dimensione in un viaggio dal sapore epico. Questo connubio magico tra passato e presente fornisce un’opportunità unica di esplorare e conoscere la cultura antica in modo mai visto prima.

Queste monete ricche di storie aprono una finestra sulla vita dell’epoca trasportando fisicamente il visitatore nei miti e nelle leggende che le corredano. Un modo alternativo di raccontare la mitologia grazie ad un linguaggio contemporaneo, trasversale e poetico al tempo stesso, capace di ammaliare il visitatore di ogni età. Sia gli appassionati di storia che i curiosi ma anche i bambini potranno godere di un’esperienza coinvolgente interattiva. Argentovivo si propone di offrire un nuovo modo di vivere la storia, combinando tradizione e tecnologia.

Arrivato alla sua seconda edizione, Argentovivo è un invito ad intraprendere un percorso che permette di toccare con mano le grandi culture del passato, avvolgendo il viaggiatore nelle spire della storia e coinvolgendolo come mai una mostra ha fatto prima.


INFORMAZIONI UTILI

Titolo: Argentovivo
Promossa da: ADITUS CULTURE
Sede: Palazzo del Vermexio, Ortigia (SR)
Date: 30 marzo – 31 ottobre 2023
Orari: lunedì chiuso; martedì – venerdì 10 – 19; sabato, domenica e festivi 10 – 19.
Per le aperture serali visitare il sito Aditus culture
Ingresso: 4€ a persona. Riduzioni e gratuità su Aditus culture

Info al pubblico: info@aditusculture.com | www.aditusculture.com

Si ringrazia: Il Comune di Siracusa e il sindaco Francesco Italia; Assessore Tutela e valorizzazione dei Beni e Attività Culturali Benedetto Fabio Granata; Dirigente settore Cultura e turismo Enzo Miccoli; Responsabile servizio cultura e turismo Nunzio Marino; Funzionario ufficiale gabinetto del sindaco Emanuela Sipione; un ringraziamento speciale va alla Dott.ssa Angela Maria Manenti

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

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Rotary Club di Roma promuove la diffusione di proposte progettuali per i quartieri disagiati

Rotary Club di Roma promuove la diffusione di proposte progettuali per i quartieri disagiati.

Il Prof. Arch. Ruggero Lenci presenta i lavori del suo Corso di laurea per il quartiere

Quali responsabilità per l’architettura nelle dinamiche di un quartiere cosiddetto disagiatoÈ la domanda dalla quale è partito il lavoro lungo decenni di alcuni professori della Sapienza che ne hanno fatto oggetto di studio e ricerca con i loro studenti. Alcuni dei loro progetti, segnatamente per il quartiere romano di Tor Bella Monaca, sono stati presentati nella serata conviviale di martedì 23 maggio, organizzata dal Rotary Club di Roma e ospitata con grande cura dal Circolo della Marina, per cui si ringrazia l’Ammiraglio Giovanni Vitaloni, dal Prof. Arch. Ruggero Lenci (docente titolare della cattedra di Composizione Architettonica III  dell’Architettura con Laboratorio Progettuale   presso   Sapienza Università  di Roma,  Facoltà Ingegneria Civile e Industriale, Corso di Laurea in Ingegneria Edile Architettura) e dall’Arch. Alessandro Scaletti, cultore della materia e suo collaboratore nonché presidente del Club. Obiettivo: mettere a disposizioni delle Istituzioni capitoline e delle fondazioni interessate un patrimonio di suggerimenti tecnici e progettualità già pronte e potenzialmente realizzabili.

Prof. Arch. Ruggero Lenci e Arch. Alessandro Scaletti

Perché Tor Bella Monaca

Qui il Rotary Club Roma è attivo da tempo. Ha assegnato ad esempio anche quest’anno 5 Borse di studio ad altrettanti ragazzi della scuola media “Melissa Bassi”, situata in una strada dove è stato rilevato il più basso reddito pro capite a Roma. Alessandra Scardamella, Dirigente scolastico dell’Istituto ha inviato ieri un messaggio dn cui esprimeva “sincera gratitudine per quanto si è fatto e si continua a fare attraverso il Rotary Club di Roma che ha permesso di valorizzare l’impegno di alunni che pur vivendo in contesti disagiati sia culturalmente sia materialmente hanno potuto beneficiare di adeguato percorso di formazione“. E sono ben 35 le Borse di studio fin qui erogate dal Rotary, consistenti nell’iscrizione ad una Scuola Superiore come scelta da ciascun ragazzo e nel contributo per l’acquisto dei libri e di quanto serva per il percorso scolastico. L’intenzione del Rotary Club di Roma è di proseguire nel progetto, accanto ad altri di analoga utilità sociale. E tra gli interventi utili ai cittadini che abitano quartieri disagiati ci sono sicuramente quelli di natura architettonica illustrati ieri dai due professionisti. Tor Bella Monaca, una superficie di 0,77 chilometri quadrati nella zona est di Roma, oltre il Grande raccordo anulare, potrebbe ospitare circa 28mila persone, ma il numero esatto degli abitanti non si sa con certezza, anche se è sicuramente inferiore a quello previsto dal piano di zona. E proprio nell’alternanza tra i popolosi spazi pieni delle case popolari e gli spazi vuoti incontrollati potrebbero annidarsi i germi di alcuni fattori da record per il quartiere, come quello dell’alto tasso di criminalità. Secondo l’Osservatorio Casa Roma 5.567 appartamenti su 6.753, l’82 per cento del totale, sono case popolari: 4.000 del Comune, 1.500 dell’Ater, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica. Un quartiere segnato da una generalizzata crisi economica: il 41% delle famiglie vive in povertà assoluta, il 22% ha un reddito pari a zero e nel migliore dei casi vive di sussidi. Il che deve imporre cautele sul giudicare la deriva al degrado e alla criminalità del quartiere e di parte dei suoi abitanti.

Schizzo impostazione urbanistica Tor Bella Monaca

Se un’architettura tattica non basta

Se azioni e strategie, che spesso partono dal basso, con l’obiettivo di rendere spazi pubblici e quartieri più vivibili per tutti possono in teoria creare miglioramenti in tempi brevi e con investimenti ridotti, è vero anche che non sono sempre semplici da attuare. Per questo progetti studiati da professionisti attenti all’etica dell’abitare, che tenga conto del fatto che l’uomo non ha bisogno solo di una tana, ma di una casa, un luogo dove «abitare», costruire, conoscere e esercitare i suoi «abiti», potrebbero fare la differenza. 

Quella che è emersa dalle parole degli Architetti è l’esigenza di una architettura “sociale”, capace di riconnettere i tempi interni e circolari della vita degli individui allo spazio urbano, alle piazze, ai parchi e alla strada. Un progetto o un piano urbanistico che si prenda contestualmente cura di luoghi e relazioni in modo che essi riconnettano le funzioni e i processi dell’abitare. E i progetti presentati vanno senz’altro in questa direzione.

Immagini del progetto Arch. A.Scaletti per applicazione coefficiente di affollamento

Una città a misura d’uomo nel terzo millennio attraverso soluzioni architettoniche ed urbanistiche

Se questo è l’obiettivo, l’Arch. Alessandro Scaletti – che ha sempre tenuto un seminario nel Laboratorio progettuale all’interno del Corso di Composizione Architettonica III del Prof. Arch. Ruggero Lenci – ha sviluppato l’idea urbanistica di “coefficiente di affollamento” per bilanciare i flussi di persone in entrata ed uscita dai quartieri residenziali. Il modello viene studiato utilizzando i parametri FU (flusso in uscita) e FE (flusso in entrata): il coefficiente di affollamento ottenuto dal rapporto Fe/fu = 1verrà così attribuito al modello ritenuto “A misura d’uomo” e quindi ottimale per l’abitare. In sostanza, dice, è necessario mantenere un flusso costante di persone che entrano ed escano dal quartiere, per lavorarvi o studiarvi o svolgervi delle attività sportive o ricreative, ed evitare il suo svuotamento che lo rende un quartiere “dormitorio”, culla anche di potenziale criminalità, e al contrario renderlo espressione di comunità viva e partecipante. Per realizzare l’obiettivo l’Arch. Scaletti propone un progetto, riportato qui solo in estrema sintesi, che prevede l’interramento di Via di Tor Bella Monaca, che allo stato attuale di fatto divide in due il quartiere isolando gli uni dagli altri i suoi abitanti, e nell’area realizza invece un centro commerciale con due torri destinate ad uso ufficio e residenziale. Si creerebbe così un “magnete”, potenziale pulsante luogo di aggregazione. 

Pensare nel medio e lungo periodo, ma pensare

Quelle lanciate ieri a Roma, ad un uditorio che comprendeva anche qualificati addetti ai lavori, e tra loro i rappresentanti della Fondazione Paolo Bulgari, fortemente impegnata al pari del Rotary Club di Roma nella promozione del contrasto alle diseguaglianze e alle povertà educative, del sostegno all’infanzia e all’occupazione giovanile nei quartieri sensibili,  Michela Diodato e Giulio Cederna,sono ideeidee corroborate da progetti pronti e fattibili. E il Prof. Arch. Ruggero Lenci lancia quindi l’invito a servirsene – contattando la Facoltà e segnatamente il Corso di Laurea in Ingegneria edile-architettura U.E. o lo stesso Rotary Club di Roma nella persona dell’Arch. Alessandro Scaletti -, e a non sprecare progettualità concretamente realizzabili, perché non così invasive come tanti dei progetti immaginati nel tempo per questo e altri quartieri con simili criticità, ma piuttosto somma di tanti piccoli interventi “chirurgici”. Effettuarli, uno dopo l’altro, con costanza, permetterà alla fine di preservare la salute di una città, dei suoi quartieri, dei suoi abitanti. 

La pubblicazione dei progetti

Gli oltre 200 progetti realizzati dagli studenti della Sapienza per il quartiere di Tor Bella Monaca secondo le indicazioni di visione indicati dal Prof. Arch. Ruggero Lenci e dai docenti suoi collaboratori sono contenuti nel volume L’ABITAZIONE SOSTENIBILE. MUTAZIONI GENETICHE A TOR BELLA MONACA” pubblicato da Gangemi Editore. 275 pagine a colori, con testi in italiano e in inglese, dove prendono corpo progetti bellissimi e realizzabili, fatti per unire le persone e le persone con l’ambiente circostante, in un abitare sostenibile.


Informazioni:
Diana Daneluz
e-mail: dianadaneluz410@gmail.com

La Geopolitica delle risorse al tempo della guerra tra l’Occidente e la Russia

Il conflitto russo-ucraino del 2022, la cui conclusione sembra ancora lontana, ha riaperto una serie di scenari di opposizione (semi)bipolare tendenti a confermare la mai sopita rivalità tra le grandi sfere di influenza a livello globale. In particolare, questo nuovo scenario bellico – capace di sintetizzare elementi di guerra “guerreggiata” e prassi tipiche della politica dei “blocchi” da guerra “fredda” – ha aperto una serie di nuove prospettive di rilievo sotto il profilo delle transazioni in commodities di vario genere e origine. La Federazione Russa, nonché la Cina, si ergono a protagoniste con un ruolo pivotale in questo rimescolato scacchiere globale, nel quale la tendenza a ricreare un equilibrio di poteri di matrice vetusta sembra concretizzarsi in maniera sempre più preponderante. Quasi a conferma di uno dei pilastri della riflessione geopolitica, l’ago della bilancia di questa nuova conflittualità globale sono proprio le risorse, energetiche in particolare, i cui movimenti tendono a determinare il posizionamento dell’una o dell’altra forza geopolitica in gioco.

Il presente volume della rivista, curato da Tiberio Graziani e Giuliano Luongo, fornisce una serie di contenuti provenienti da autori di rilievo che aiutano il lettore ad approfondire i complessi e vari aspetti della geopolitica delle risorse.

INDICE

FOCUS: LA GEOPOLITICA DELLE RISORSE AL TEMPO DELLA GUERRA TRA L’OCCIDENTE E LA RUSSIA

Il ruolo del gas naturale nelle scelte energetiche di Stati Uniti e Germania

GIUSEPPE GAGLIANO

La geopolitica delle risorse energetiche dal Mar Baltico al Mar Nero

VADISLAV GULEVICH

Economia, risorse, guerra: il lato oscuro della geopolitica e della logistica

GINO LANZARA

La proporzione che lega Mosca a Taipei

GIUSEPPE MORABITO

Guerra mondiale spaziale

MANFREDI ORLANDO, EMANUEL PIETROBON

La grande svolta economica

ALEXANDER RAHR

Geopolitica delle risorse. Ricchezza e povertà. L’Occidente europeo tra recessione o retrocessione

GIUSEPPE ROMEO

Il trasporto delle merci e la guerra in Ucraina

GIOVANNI SACCA’

ORIZZONTI

Some premises that triggered the conflict between Russia and Ukraine

CALISTRAT M. ATUDOREI

Lo status giuridico della Crimea e delle Repubbliche del Donetsk e del Luhansk

RODOLFO BASTIANELLI

Pandemia ed esplosione dei social network. Ipotesi di un modello di tassazione

ENEA FRANZA

Dall’accordo di Cotonou al Post-Cotonou: riflessioni sulla gestione della cooperazione con i Paesi Terzi dell’Unione Europea

GIULIANO LUONGO

The Changing Face of the World. Multipolar perspectives from India, China and Russia

ANTON FRIESEN, PETR BYSTRON

La lezione controversa di Enrico Mattei

FRANCESCO SIDOTI

Diplomazia culturale e scientifica nel periodo buio

KSENIA M. TABARINTSEVA ROMANOVA

INTERVISTE

Le risorse minerarie in America Latina

EDUARDO ALFONSO CHAPARRO AVILA

RECENSIONI

India Foundation Journal, Vol III, Issue No. 6 – November-December 2022 – ISSN 2347-1522

Le proposte dell’India per il G20 del 2023: multilateralismo e democrazia digitale?

ALBERTO COSSU

The World System in transition: a panoramic view – a cura di Charles Pennaforte, Editora UFPel, 2022

MARIA ALESSANDRA VARONE

Geopolitica è riconosciuta come “rivista scientifica” per le Aree 1113, e 14 dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della ricerca (ANVUR)

SEZIONI E CONTRIBUTI: Geopolitica applica la revisione paritaria doppio-cieco (double-blinded peer review) a opera di esperti nella materia trattata da ciascun articolo. Gli articoli sono inseriti nella sezione FOCUS, se attinenti al tema monografico del numero, o in quella di ORIZZONTI. Articoli di commento e dibattito e le recensioni, non sottoposti a revisione paritaria, sono inseriti nelle sezioni omonime.

Per proporre contributi scrivere al direttore Tiberio Graziani:  tibgraziani@gmail.com

Disponibile su mediabooks.it o su AMAZON e nei principali stores librari
mail: mediabooks.it@gmail.com facebook: media&books – www.mediabooks.it – +39 371 4170580


Oggi a Roma la presentazione del libro “Guardare il restauro” di Eleonora Coloretti

La storia e l’alchimia magica del restauro
in un libro

Guardare il restauro
di Eleonora Coloretti

La presentazione a Roma nel corso del workshop
Antiriciclaggio nell’Arte

Mercoledì 24 maggio
ore 17.15
Rome Business School
Via Giuseppe Montanelli 5,
Roma

di Diana Daneluz

Il Restauro e cosa comporti è cosa ben presente, purtroppo, in grande misura, solo agli addetti ai lavori. È invece parte importantissima e preziosissima della preservazione del patrimonio culturale e artistico, che è patrimonio di tutti. Una professione unica ed altamente specializzata che nel nostro Paese viene invece spesso mortificata, come denuncia anche il Prof. Claudio Scrinati nella sua prefazione al libro, ad esempio dall’obbligo di inserimento della professionalità del restauratore di opere d’arte nell’universo delle ditte appaltatrici, in specie quelle dell’imprenditoria edile. O dal chiamare i professionisti del restauro solo quando non se ne possa più fare a meno. O dalle stroncature di certi critici come quelle di Federico Zeri. E molto altro. Il libro “Guardare il restauro” scritto proprio da una di questi addetti ai lavori, Eleonora Coloretti – Perito, Conservatore e Restauratore d’arte, titolare di E.C. Conservazione e Restauro, ma soprattutto “Restauratore nell’anima” come lei stessa dice di sé –, ed uscito per Campisano Editore con il progetto grafico di Gianni Trozzi, pur restituendo le criticità di un ‘sistema’, vuole essere invece un omaggio a questa professione che è essa stessa arte oltre che mescola di conoscenze storiche, filologiche e scientifiche, competenze e tecnica.  Lo fa attraverso un colloquio, che si fa a tratti intimo, con alcuni dei più grandi esponenti del Restauro italiano: Gianluigi Colalucci, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, Guido Botticelli, Antonio Forcellino, essi stessi anche divulgatori e insegnanti del “mestiere” di restauratore. E nello stesso tempo, fa il punto su storia, teoria e prassi del Restauro nella cultura italiana e internazionale, rivendicando il ruolo di ispirazione e leadership che l’Italia può vantare in questo campo.

Nelle circa ottanta pagine del libro, gli esiti quindi di queste cinque interviste realizzate nel tempo dall’Autrice. Ed il tentativo di rispondere attraverso di esse a quesiti fondamentali sul moderno concetto di “restauro” dal punto di vista storico, filologico e scientifico e della personale esperienza degli interpellati e di loro con le committenze e le istituzioni. Scaturirà però, da queste conversazioni, in alcuni punti, anche un inedito sguardo, più ‘intimo’, su questi straordinari personaggi, dai più conosciuti solo attraverso i loro libri e i loro lavori.  Una domanda tra le domande ad esempio è se il restauro sia di per sé un intervento conservativo e si vedrà come non esista una risposta sola ed univoca e questo a causa delle diversissime, per esperienza, convinzioni e metodologie, figure dei restauratori. Accanto a quella, altre domande sono destinate a trovare ascolto e variegate risposte nei colloqui, che non riportiamo per non togliere piacere alla lettura e alla scoperta, come pure gli intervistati racconteranno le problematicità incontrate, legate a volte alla preparazione pratica dei restauratori sui cantieri, a volte alla tempestività o meno dell’erogazione dei fondi, a volte ai contrasti con le committenze e tra le figure che intervengono sul restauro.

Durante la pausa forzata imposta dalla pandemia, Eleonora Coloretti ha avuto modo di sistemare in modo organico quanto emerso dal confronto con i suoi autorevoli interlocutori e di corredare il libro di un ultimo capitolo contenente alcuni casi di studio di restauro scelti dagli intervistati stessi. L’Autrice si pone così volutamente come “filtro” tra questi personaggi importantissimi del mondo del restauro e quello che essi di quel mondo volevano raccontare, una sorta di lascito di testimonianze preziose soprattutto per i giovani che verranno dopo di loro: documenti, relazioni di restauro, disamine di criticità, metodologie di approccio e di lavoro. Anche questo, infatti, è un mondo che cambia ed è importante comprendere cosa resterà del Restauro così come lo conosciamo e cosa cambierà alla luce anche delle trasformazioni della cultura tout court. Nella particolareggiata descrizione delle progressive attività di restauro nei casi documentati, quella che si apre è anche una finestra su una tecnica artigiana di conservazione. restauro e manutenzione complessa e delicata a un tempo, che richiede interventi sempre diversi e mirati e l’intuizione, soprattutto, di scegliere quello giusto capace di restituire allo sguardo di chi la guarda la maggiore integrità possibile dell’opera e insieme il suo afflato, quello che l’artista che l’ha realizzata voleva comunicare. Una pagina sicuramente a sé quella della scheda tecnica del restauro della Cappella Sistina, la sua storia così come raccontata del capo restauratore Gianluigi Colalucci, che riassumeva in sé – l’intervista a Gianluigi Colalucci è stata l’ultima autografa prima della sua scomparsa, come pure è scomparsa Donatella Zari – le caratteristiche, dice Striniati, di “artefice rinascimentale dotato di sommo intelletto e di magistrale mano”.

Importante la bibliografia che comprende tanto i saggi dei protagonisti del volume quanto libri fondanti della teoria del restauro, della manualistica o della saggistica sul lessico del restauro e su grandi restauri, come quelli di Umberto Baldini, Raimondo Strassoldo, Cristoph Luitpold Frommel, Cesare Brandi, Carlo Giantomassi, Francesca Mancinelli, Marco Bucci, Luca Bertolini, Cristina Giannini, Roberta Roani. O sulla “magia” del restauro, come nel caso di Giovanna Bonasegale. Sì, perché tra puliture e limature, rimozioni e consolidamenti, spolveri e sofisticati innesti chimici o materici, rifiniture pittoriche e molti altri ipertecnici interventi uniti ad una profonda conoscenza storico-artistica-culturale dei beni, il restauratore è davvero un po’ un benefico mago, o una maga, che dialoga idealmente con l’autore dell’opera d’arte e lo tranquillizza con le sue alchimie di rispettarne le intenzioni.

Eleonora Coloretti

Eleonora Coloretti

Eleonora Coloretti è nata a Firenze nel 1981. Restauratrice qualificata, laureata in conservazione e restauro del patrimonio storico artistico, completati gli studi universitari entra a far parte dei restauratori specializzati dell’Opera Primaziale Pisana, ente preposto alla tutela, al restauro e alla valorizzazione di Piazza dei Miracoli a Pisa (patrimonio UNESCO). Lavora sotto direzione tecnica di Gianni Caponi, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, Gianluigi Colalucci, con supervisione scientifica di Antonio Paolucci. Perito esperto e consulente tecnico d’ufficio presso il tribunale di Massa, esegue attribuzioni, perizie, stime, valutazioni e certificazioni di opere d’arte.


INSERTO FOTOGRAFICO


Diana Daneluz
Giornalista Professionista Tessera N. 182410
Socia Professionista FERPI 
Federazione Relazioni Pubbliche Italiana
e.mail: dianadaneluz410@gmail.com

Firenze: la preziosa tavola del “Cristo risorto” di Niccolò Betti donata agli Uffizi da Fabrizio Moretti

IL ‘CRISTO RISORTO’ DEL PITTORE MANIERISTA TOSCANO NICCOLÒ BETTI ENTRA NELLA COLLEZIONE DEGLI UFFIZI

A donare la preziosa tavola è il segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti

Le Gallerie degli Uffizi accolgono una nuova, rara opera grazie alla donazione dell’antiquario, collezionista e segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti.
Si tratta di uno dei pochi dipinti noti di Niccolò Betti, allievo di Giorgio Vasari e di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio.

La tavola raffigura la Resurrezione di Cristo. La figura divina sembra quasi riprendere l’iconografia bizantina del Cristo nella mandorla, perché a questa forma si richiama la luce retrostante, delimitata da alcune nuvole. Il Cristo tiene in mano una bandiera con la croce a sottolineare il suo ruolo di pastore e di portatore del verbo divino.

Nell’opera si riconoscono elementi comuni con la Resurrezione di Giorgio Vasari e Raffaellino del Colle a Capodimonte: il panneggio è arricciato e aderente al corpo, i soldati sono appoggiati diagonalmente al sepolcro per dare l’idea di profondità.

Betti si ispira agli schemi figurativi e compositivi del suo maestro Vasari, riadattandoli in una soluzione più asciutta e meno solenne: scompare la nuvola su cui poggia Cristo, diminuisce il numero delle figure. Sulla sinistra uno dei soldati appare spaventato e tenta di coprirsi con lo scudo, mentre nell’altra mano tiene ben stretta la spada; il suo compagno sulla destra continua invece a dormire, non rendendosi contro della vicenda in corso. L’unico personaggio che appare felice, anche se sorpreso, è l’uomo in secondo piano sulla destra che si pensa rappresenti uno degli apostoli.

La tavolozza dell’artista è più chiara che nel passato, con colori accesi e con un chiaroscuro più deciso e meno sfumato.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “L’attività degli antiquari è storicamente uno dei pilastri su cui si fonda la ricerca storico artistica e in molti casi anche la salvaguardia del nostro patrimonio, spesso da loro riportato in patria. Questa donazione di Fabrizio Moretti in ricordo del padre, che si aggiunge ad altri gesti generosi da parte della categoria nei confronti dei musei, è un gesto importante per gli Uffizi e aggiunge un tassello mancante nelle nostre collezioni”.

Il donatore e segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti: “Credo che sia doveroso da parte di noi mercanti d’arte, che tanto abbiamo avuto dell’Arte, restituire alla comunità. Poter collocare un’opera nel più importante Museo del mondo, gli Uffizi, è una grande soddisfazione intellettuale. Questa donazione sarà in ricordo del mio amato padre Alfredo, a cui devo tutto. Grazie al Direttore Eike Schmidt per aver reso questo possibile”.

Cenni biografici sull’artista

Niccolò Betti (1550 circa – 1618 circa) fu prima allievo di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio e successivamente di Giorgio Vasari. Il suo stile si avvicina a quello di altri giovani collaboratori del maestro come Naldini e Poppi, che vivacizzano la pittura manierista con una pennellata più sciolta e dai colori accesi.

Tra il 1570 e il 1572 prese parte al cantiere della decorazione dello studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, unico episodio ben documentato della carriera dell’artista, dipingendo il riquadro con il Saccheggio di un villaggio. Dal 1576 al 1578 lavorò a Pisa nel restauro, e decorazione del Duomo. A Montepulciano gli sono attribuite le pale d’altare raffiguranti l’Adorazione dei pastori (1581) nella chiesa di Sant’ Agnese, e la Madonna tra i santi Giovanni Battista e Girolamo in Santa Maria delle Grazie, firmata. Nella sua attività tarda il Betti mostra di aderire a formule più solenni e semplificate, in linea con i dettami della Controriforma. A questa fase appartengono due dipinti (Santa Coletta di Corbie e Miracolo di San Diego di Alcalà) commissionatigli dalla Granduchessa Maria Maddalena d’Austria nel 1610 per il convento delle Descalzas Reales a Valladolid, dove sono ancora oggi conservati.


Tommaso Galligani, Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi,
tommaso.galligani@cultura.gov.it
 
Ufficio Stampa nazionale BIAF
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
Referente Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net

Castello di Rivoli, L’Esperienza dell’Arte: Gianluca Poldi, Giovanni Boldini tra finito e non finito

L’Esperienza dell’Arte

Giovedì 25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Villa Cerruti, Sala delle Orchidee

Giovedì 25 maggio 2023, dalle ore 18.00 alle 19.30, Gianluca Poldi, esperto di analisi scientifiche per lo studio e la conservazione delle opere d’arte, analizzerà il processo creativo di Giovanni Boldini, pittore italiano che a cavallo tra Otto e Novecento fu amato ritrattista dell’alta società parigina.
L’incontro è occasione di presentazione del nuovo volume curato da Poldi con Fabio Frezzato, Giovanni Boldini. Il processo creativo. Indagini scientifiche e conservazione, Antiga Edizioni, Cornuda (Treviso) 2022.

Gianluca Poldi

Gianluca Poldi

Professore, Università degli Studi di Bergamo. Fisico di formazione, ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienza per i beni culturali (Firenze) e uno in Teoria e analisi del testo (Bergamo). Si occupa di analisi scientifiche, soprattutto non invasive, per lo studio e la conservazione di opere di interesse culturale. Ha insegnato presso le università di Milano e Verona ed esaminato migliaia di dipinti in musei e collezioni private in Italia e all’estero, dedicando numerosi studi alla tecnica pittorica di vari artisti, soprattutto del XV-XVI e XIX-XX secolo, tra essi Mantegna, Bellini, Bramantino, Carpaccio, Lotto, Tiziano, Tiepolo, fino a Segantini, Boccioni, de Chirico, Albers.

* Il biglietto va ritirato entro le ore 17.45 presso la Biglietteria del Castello di Rivoli
La conferenza, per un numero massimo di 16 persone, si tiene nella Sala delle Orchidee di Villa Cerruti e comprende una visita speciale alla Villa.
È necessaria la prenotazione alla pagina https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Il costo del biglietto intero è di € 26,50; biglietto ridotto € 19,50 (giornalisti, gruppi da 3 o più persone, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta); € 10,00 per studenti universitari fino a 26 anni e istituzioni equiparate.
Il biglietto è comprensivo dell’ingresso al Castello di Rivoli che potrà essere visitato nella stessa giornata, prima dell’incontro. Il Museo chiude alle ore 17.30, ma è possibile recarsi in Biglietteria nella Manica Lunga fino alle ore 17.45.
La navetta di collegamento alla Collezione Cerruti parte alle ore 17.55 dal piazzale antistante al Castello di Rivoli.
Per il ritiro del biglietto è necessario recarsi alla Biglietteria del Castello di Rivoli almeno 15 minuti prima della partenza della navetta.


CALENDARIO DEGLI INCONTRI


25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Gianluca PoldiGiovanni Boldini tra finito e non finito
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

22 giugno 2023, ore 18.00* – 19.30
Giorgina BertolinoFelice Casorati e Alfredo Casella
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

13 luglio 2023, ore 18.00* – 19.30
Carolyn Christov-BakargievEssere riservati. L’immortalità attraverso l’immortalità della propria collezione. Dalla precisione alla perfezione
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

18 luglio 2023, ore 11.00 – 15.00
In occasione dell’onomastico di Francesco Federico Cerruti, la Collezione Cerruti sarà eccezionalmente aperta al pubblico con visite guidate a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e in presenza degli storici dell’arte Laura Cantone e Fabio Cafagna.

28 settembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Fabio BelloniGino De Dominicis
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

26 ottobre 2023, ore 18.00* – 19.30
Virginia BertoneI dipinti di Antonio Fontanesi nella Collezione Cerruti
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

23 novembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Maurizio Aceto, Francesca Robotti e Patrizia DavitLa collezione dei volumi miniati sotto la lente della chimica
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
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Ufficio Stampa Castello di Rivoli – Manuela Vasco
press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
Consulenza Stampa – Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

ARTE: Pixel at an exhibition a Genova

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“PIXEL AT AN EXHIBITION”

LA DIGITAL ART a GENOVA

dal 24 sino al 28 maggio

a cura di Maurizio Gregorini

La mostra realizzata da artisti digitali all’avanguardia che scorrerà su grandi schermi ledwall installati in tre piazze del centro storico genovese per tutti gli amanti di arte contemporanea. 

Una selezionata produzione nazionale e internazionale di opere NFT (Non Fungible Token), realizzate da artisti digitali all’avanguardia, scorrerà su grandi schermi ledwall che verranno installati in tre piazze del centro storico genovese per incantare tutti gli amanti dell’arte contemporanea.

Pixel at an exhibition è il titolo di questa particolarissima mostra, organizzata dal Comune di Genova con la curatela del cultural manager Maurizio Gregorini, in collaborazione con Musae (Zurigo) e Kijo Digital (Milano).

L’evento inaugura il 24 e prosegue sino al 28 maggio nel distretto del DIDE in partnership con Design week, il cui tema Energie funge da trait d’union fra le due manifestazioni.

Tre schermi ledwall, collocati nelle piazzette di San Bernardo, San Giorgio, Pollaiuoli e alcune immagini sugli schermi in piazza De Ferrari e Caricamento, metteranno in mostra decine di opere di autori italiani e internazionali.

Mentre la collaborazione con Villa Croce, con le gallerie d’arte cittadine Lazzaro e Maiim, con la piattaforma MUSAE (Zurigo) e Kijo digital (Milano), Cozomo De Medici (collezionista), SPX Spazio Lab (Genova) offriranno una vasta panoramica di altissimo livello sulla produzione NFT nazionale e internazionale.

Gli NFT sono l’ultima frontiera dell’arte digitale: prodotti in rete per la rete, hanno toccato negli ultimi anni quotazioni altissime. Si tratta di “certificati digitali” basati sulla tecnologia blockchain volti a identificare in modo univoco, insostituibile e non replicabile la proprietà di un prodotto digitale.

Le opere animate “garantite” dai certificati NFT formano un vero e proprio genere dell’arte contemporanea, la Criptoarte che ha dato un nuovo valore artistico e di mercato all’arte digitale. I primi esempi di arte digitale risalgono agli anni Sessanta e nel tempo questa si è evoluta con lo sviluppo della tecnologia e di software dedicati proprio alla realizzazione e alla fruizione di opere d’arte.

Le opere di Criptoarte sono legate alla tecnologia blockchain, arrivata nel mondo dell’arte nel 2017; si tratta di un registro pubblico di dati, condiviso e immutabile, che tiene traccia degli scambi di proprietà digitali fra soggetti diversi.

Pixel at an Exhibition inaugura mercoledì 24 maggio alle 21 presso la Design week in via San Bernardo 19 (Chiostro), con successiva visita guidata. Per tutta la durata della manifestazione, sui tre ledwall verranno proiettate in loop 20 opere animate NFT (10 per location), a cura di Maurizio Gregorini. Su 9 monitor video verranno invece proiettate 28 opere NFT internazionali statiche, a cura di Maurizio Gregorini – ML Bonifazi.

La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita.

Come accennato, la collaborazione con alcune gallerie d’arte cittadine e il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce offrirà una serie di eventi collaterali diffusi, ecco i principali:
per tutta la durata della manifestazione, presso Lazzaro Gallery in salita dell’Arcivescovado 5r, andrà in scena Not fungible choc! con proiezione di opere internazionali statiche. A cura di Maurizio Gregorini e di ML Bonifazi. Per tutte e quattro le serate della mostra, musica con djset.
Gli NFT – La qualità dopo la bolla è invece il tema del talk show che si svolgerà il 25 maggio alle 17 al Museo di Villa Croce, con la partecipazione di Maurizio Gregorini, Alex D’Amato di piattaforma Musae, Alessandro Brunello, founder Kijo Digital, director Wrong theory e dell’artista Melkio.
il 26 maggio alle 21.30 al Maiiim, il nuovo centro d’arte multimediale in piazza Di Negro 6, appuntamento con Multipixel, una proiezione multipla di NFT animati degli artisti Marco Nereo Rotelli e Melkio. Saranno presenti i due artisti. A cura di Virginia Monteverde e Maurizio Gregorini.

Le opere esposte
·         A collection of fragmented existences #17 – by Luis Ponce
·         Cyber Zombie 10,366 by Pindar Van Arman
·         Joyride – by Ryan Talbot
·         All around love – Generation Battle – Hyper Humanity -Humans till event horizon – Melting Time – Mission Waterspace by Melkio
·         Life and Death – by DeeKay Motion
·         Moving cities by Annibale Siconolfi
·         Your majesty by Billelis
·         Human dharma by Paolo Regis
·         Divine chakra by Giovanni Motta
·         World window by Fabio Giampietro
·         Precarious balance by Mattia Giordano
·         Munanyo by Grebenshyo
·         Word change the world – Cosmo – (H)eart(h) – Nuvole – Save the tree – Sea Regeneration – Waves by Marco Nereo Rotelli
·         Delicata apocalisse by Alessio Bertallot
·         Evil machine – Th3 gr3at pr3t3nd3r by Alessandro Bavari
·         Hypnotic – Painted Kiss by Andrea Milano
·         Tribute to Andy Warhol – Tribute to Basquiat – Tribute to Leonardo Da Vinci by Antonio Guccione 
·         Miami Party – Contemporary – Icarus by Sergei Kir 
·         Polymnia – Euterpe by Violette Cici  
·         Dreaming 01 – Dreaming 02 by Alexander Kingspor 
·         Sakura Dream 02 – Sakura Dream 06 – Sakura Dream 07 by Ana D’Apuzzo 
·         Exhaust – Moon – Paranoia – Weight by Ragenfection
·         Altisonante – by Flavio Di Renzo  

Melina Cavallaro  
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova