Conversione ecologica: dal PNRR, 3 milioni per lo sviluppo della green community Alta Sabina

Un evento nel castello di Rocca Sinibalda racconta il progetto triennale Community Sustainable Resonance e il suo impatto sul territorio sabino

Presentato il progetto triennale Community Sustainable Resonance e del suo impatto sul territorio sabino. Dieci comuni dell’Alta Sabina si stringono in un’alleanza strategica allo scopo di rilanciare il territorio con un progetto innovativo e di alto profilo. Tre le parole chiave: innovazione ecologica, intelligenza collettiva e auto-organizzazione.

In alta Sabina arrivano finanziamenti di circa 3 milioni grazie al PNRR (misura 2C1 Investimento 3.2 Green Communities) per un piano a lungo termine di rigenerazione territoriale partecipata. Dieci comuni dell’Alta Sabina si stringono in un’alleanza strategica allo scopo di rilanciare il territorio con un progetto innovativo e di alto profilo. Tre le parole chiave: innovazione ecologica, intelligenza collettiva e auto-organizzazione.

Grazie al progetto che viene presentato oggi presso il Castello di Rocca Sinibalda, Comune capofila, nei prossimi tre anni nel territorio dell’Alta Sabina si applicheranno tecnologie avanzate immateriali di pianificazione ma si realizzeranno anche molte infrastrutture per la mobilità elettrica, le energie rinnovabili, l’agricoltura biologica. La Green Community Alta Sabina verrà modellata dalla partecipazione degli abitanti e degli operatori economici locali: ad esempio, per l’energia, il progetto punta allo sviluppo di comunità energetiche, uno strumento che rende più economico l’accesso alle rinnovabili, così come le iniziative turistiche verranno decise sulla base delle esigenze degli operatori e dei residenti, oltre che sulle caratteristiche specifiche del territorio dell’Alta Sabina.

“Le Green Communities aprono un percorso “di comunità vive” in cui la montagna gioca una partita fondamentale della sua storia.” Afferma Stefano Micheli, sindaco di Rocca Sinibalda “Sono lo strumento perfetto, per definire un processo di rigenerazione del territorio, non solo ambientale, ma anche sociale ed economico, che tenga insieme le risposte alla crisi climatica, alla crisi economica e anche alla crisi pandemica. Le Green Communities plasmano i territori, per contrastare spopolamento, abbandono, desertificazione. Non solo green. I territori devono essere anche smart. Intelligenti, interconnessi, connessi. Servono infrastrutture – fibra e FWA – che diano strumenti di azione veri. Finora troppe aree montane e interne dell’Italia soffrono per la mancanza di connessioni: tv che non si vede, internet lento, telefonia mobile che non prende. Le Smart e Green Communities servono a non lasciare nessuno indietro: consentono di superare ogni gap, di vincere sperequazioni territoriali e disuguaglianze sociali.”

A rendere possibile la complessità del progetto, una solida componente di tecnologie avanzate, quali la realizzazione il digital twin (un’applicazione di tecnologie civiche a supporto delle politiche di sviluppo), la civic blockchain (una piattaforma che permette di mantenere un registro sicuro e trasparente e di misurare l’impatto dei servizi che vengono scambiati sul territorio attraverso degli smart contract) e un processo di ricerca e di mappatura territoriale che permetterà di fornire le informazioni sui flussi dei servizi ecosistemici territoriali e di monitorarli in riferimento agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Accanto all’innovazione digitale, il progetto prevede lo sviluppo di diverse infrastrutture: un impianto di biogas alimentato dalle biomasse legnose (residui del processo di lavorazione del legno), mobilità elettrica (colonnine di ricarica), la formazione di comunità energetiche, strutture per l’efficientamento idrico sia dal lato della domanda che dell’offerta. Seguono il consolidamento del Biodistretto, la costruzione partecipata del marketing e del branding territoriale per aumentare e qualificare l’offerta e la domanda turistica, l’ampliamento della proposta culturale.

“In risposta alle crisi complesse che stiamo vivendo e che incidono sulla qualità della vita e su traiettorie di sviluppo inclusive e sostenibili c’è bisogno di un nuovo tipo di innovazione”. Commenta Elena Battaglini, designer del progetto CSR per la Fondazione Di Vittorio.  “Il progetto CSR – Alta Sabina propone una strategia progettata in design systems thinking, ovvero un metodo di progettazione multiscalare di sistemi complessi, che fa perno sulla mutua collaborazione tra la popolazione, le istituzioni e la partnership pubblico privata di imprese e esperti. L’intento è favorire un processo di apprendimento collettivo per la transizione ecologica, dando luce a un progetto specifico per il determinato territorio e, allo stesso tempo, riproducibile, con esiti differenti, in altri contesti. L’immagine che viene delineata da questa strategia è una trama complessa e decentrata di nodi operativi e pensanti all’interno di una rete di connessioni. È l’immagine, in altre parole, evocata dall’apparato radicale di una foresta, o da uno sciame di api: un’intelligenza collettiva e connettiva. L’intera strategia implica quindi l’auto-organizzazione dei processi di rigenerazione territoriale, per la costruzione di scenari condivisi di futuro”.

La transizione ecologica progettata per l’Alta Sabina, nel territorio dei dieci comuni – Rocca Sinibalda, il capofila dell’alleanza, Belmonte, Colle di Tora, Longone, Marcetelli, Torricella, Monteleone, Poggio Moiano, Poggio S. Lorenzo, Varco Sabino – prevede un percorso sia tecnico e tecnologico che renderà il territorio in grado di autosostenersi in alcuni cicli di produzione, e di avere le infrastrutture necessarie per favorire l’economia circolare e la valorizzazione dei beni comuni, sia una trasformazione culturale ed economica che mira a contribuire al ripopolamento dell’area da parte delle giovani generazioni e al turismo slow e sostenibile. 

Di questo parlano nel convegno che si tiene a Rocca Sinibalda, gli esperti, i rappresentanti istituzionali, i promotori del progetto e i ricercatori, commentandone i temi-chiave e illustrando esempi di buone pratiche. L’evento è stato inserito nel novero delle iniziative europee All Digital Weeks: a presentare ai cittadini e agli operatori del territorio i numerosi capitoli del progetto sono stati, oltre al Sindaco di Rocca Sinibalda Stefano Micheli e Elena Battaglini, Designer del progetto per la Fondazione Di Vittorio, Marco Bussone, Presidente Unione Nazionale Comuni e Enti Montani – UNCEM; Claudia Bugno, Fondatrice FUTURITALY; Andrea Cruciani, CEO TeamDev; Luciano Concezzi, R&D Director TeamDev; Davide Marino, Docente dell’Università del Molise; Alessandro Cavoli, Direttore del Teatro Rigodon; Patrizia Lombardi, Prorettrice del Politecnico di Torino e Presidente Rete Università Sostenibili – RUS; Paolo Zanenga, Presidente di Diotima Society e Founder del Transition Institute; Alessandro Chiolerio, Scienziato dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

In contemporanea i ragazzi delle scuole primarie di Rocca Sinibalda hanno piantato nell’Hortus de Sinibaldi un giardino di piante utili agli insetti impollinatori, un “Giardino Intelligente” che vuole anche essere una metafora della rigenerazione territoriale multiscalare, a misura appunto di intelligenza collettiva.


Il progetto “Community Sustainable Resonance – Alta Sabina” è un progetto finanziato dalla misura Green Communities del PNRR con l’obiettivo di rigenerare i territori dell’Alta Sabina attraverso la transizione digitale e ecologica, valorizzando attori istituzionali e privati locali, assieme al capitale naturale e alle potenzialità inespresse delle comunità del luogo. Il progetto è guidato da una rete di dieci Comuni: Rocca Sinibalda (Comune capofila), Belmonte, Colle di Tora, Longone, Marcetelli, Torricella, Monteleone, Poggio Moiano, Poggio S. Lorenzo, Varco Sabino. Il progetto inizierà in fase operativa a partire dall’estate 2023 e si concluderà a marzo 2026.


Ufficio stampa e segreteria organizzativa
Silverback – Greening the Communication
Livia Cianciullo
mail: l.cianciullo@silverback.it

Pisa, Museo della Grafica: Visite guidate nel mese di maggio alla mostra “I colori dell’anima. Giuseppe Viviani (1898-1965)”

In occasione di Amico Museo 2023 il Museo della Grafica – Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa) propone: 

Visite guidate gratuite alla mostra 
I colori dell’anima. Giuseppe Viviani (1898-1965)

  • Giovedì 11 e 25 maggio 2023, ore 16:15
  • Martedì 16 e 23 maggio 2023, ore 16:15
  • Sabato 27 maggio 2023, ore 16:15

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it fino ad esaurimento dei posti disponibili

Termine prenotazioni, ore 13:00 del giorno precedente la visita 

Per maggiori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Mimit, Invitalia e CTE di Matera incontrano le imprese sul tema “Droni, aerospazio e tecnologie quantistiche”

Innovation Roadshow, terza tappa a Matera il 9 maggio

Mimit, Invitalia e CTE di Matera incontrano le imprese sul tema “Droni, aerospazio e tecnologie quantistiche”

Sono 120 le imprese lucane che hanno prenotato la partecipazione alla terza tappa dell’Innovation Roadshow, che si terrà a Matera domani – 9 maggio 2023.
Tecnologie emergenti per droni, aerospazio e comunicazioni quantistiche: sono questi i temi che verranno approfonditi nell’incontro a Casa Cava.

Il tour è promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e organizzato da Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo del Paese, in collaborazione con le Case delle Tecnologie Emergenti (CTE), create dal MIMIT come luoghi dedicati al trasferimento tecnologico e alla connessione tra sistema universitario, discipline STEM e mondo delle imprese.

L’evento rientra in un progetto di animazione imprenditoriale finanziato dal PON Imprese e Competitività – Asse REACT EU – che punta a promuovere i servizi e gli incentivi nazionali a sostegno delle imprese innovative, attraverso attività di animazione sui territori.

L’evento a Matera in particolare si terràpresso Casa Cava, in collaborazione con la CTE di Matera e vedrà la partecipazione di Comune, ESA, ASI e altri stakeholder di settore che lavorano a sostegno dell’innovazione, come Leonardo, Fondazione Ugo Bordoni ed EY.

Un momento specifico della giornata sarà dedicato alle storie imprenditoriali di successo: protagoniste numerose imprese tra cui D-Orbit e The Edge Company, startup innovative finanziate con Smart&Start Italia, che racconteranno la propria esperienza e attività nel settore di riferimento.

Inoltre, durante i lavori sarà possibile – per le imprese o aspiranti imprenditori – svolgere incontri individuali (su prenotazione) con gli esperti Invitalia per approfondire le opportunità di finanziamento.

Particolare attenzione sarà rivolta a creare occasioni di networking e sinergie con i Bravo Innovation Hub, ovvero i programmi di accelerazione verticali in fase di avvio all’interno della stessa linea di attività.

Verrà, infine, inaugurato presso la sede della CTE di Matera lo sportello di orientamento che fornirà informazioni sui servizi e incentivi di Invitalia disponibili e più idonei ai diversi progetti imprenditoriali.

Il roadshow, dopo Torino, L’Aquila e Matera, proseguirà per tutto il 2023 con le tappe nelle città che ospitano le Case delle Tecnologie Emergenti di Prato, Bari e Roma.



Francesca Onorati 
INVITALIA Spa
 
Ufficio Stampa
Professional Master
+39 348 8859874
fonorati@invitalia.it
 
 
Sissi Ruggi
Casa delle tecnologie emergenti di Matera
 
Pubbliche relazioni Cte Matera
+39 333 474 2509
comunicazione@ctematera.it

Genova, Palazzo Ducale: mostra “Cinque minuti con Van Gogh. A tu per tu con un Capolavoro”

Vincent Van Gogh, Paesaggio con covoni e luna nascente, 1889
Olio su tela, cm 72×91,3 – © Kröller – Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Dopo il grande successo di “Cinque minuti con Monet” a Palazzo Ducale di Genova torna il format che consente
di stare a tu per tu con i grandi capolavori della storia dell’arte.
Questa volta con l’artista più amato al mondo, Van Gogh.

La mostra aprirà al pubblico venerdì 12 maggio a partire dalle ore 15.00.

Nel 2020, in pieno Covid, Palazzo Ducale di Genova e Arthemisia hanno lanciato un nuovo format: la fruizione “a tu per tu” con i grandi capolavori dell’arte.
La prima volta è toccato a Monet, padre dell’Impressionismo. Migliaia di visitatori hanno potuto godere della bellezza delle Ninfee come non succede mai nei musei o nelle mostre: da soli, in un rapporto intimo e intenso con l’opera d’arte.
Il format, di grande successo, ha ricevuto un importante riconoscimento, il premio Cultura+Impresa 2020-2021.

Questa volta tocca all’artista più amato al mondo, Vincent Van Gogh, di cui sarà esposta una delle sue opere iconiche, Paesaggio con covoni e una nascente realizzato a Saint-Rémy-de-Provence nel luglio 1889.

Nel periodo di maggiore instabilità mentale, Van Gogh realizza quest’opera durante il suo ricovero volontario presso il manicomio di Saint-Paul-de-Mausole e riproduce il panorama che scorgeva dalla finestra della sua cella: un campo di grano, dipinto ad ogni cambio di stagione, a diverse ore del giorno, che diventerà presto il soggetto dominante delle opere di questo periodo e quasi un’ossessione per lui.

Dal prossimo 12 maggio e fino al 10 settembre 2023, questo capolavoro sarà esposto a Palazzo Ducale nella Cappella del Doge, per essere ammirato in solitudine (o in coppia, o in famiglia, ma comunque in modo intimo ed esclusivo).
L’esposizione, a cura di Costantino D’Orazio, è promossa e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la CulturaComune di GenovaRegione Liguria eArthemisia, in collaborazione con il Kröller-Müller Museum di Otterlo.
La mostra vede come sponsor tecnico Acuson.


Informazioni e prenotazioni
T. +39 010 8171600
www.palazzoducale.genova.it
www.arthemisia.it

Hashtag ufficiale
#CinqueMinutiConVanGogh

Biglietti
Intero
 € 8,00
Ridotto
 € 7,00

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Ferrara: Al via la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese

Al via la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese

Torna dal 10 al 12 maggio la manifestazione punto di riferimento a livello mondiale dei beni culturali e ambientali

Tra i temi affrontati: la digitalizzazione dei beni culturali, la sicurezza sismica degli edifici storici e il ruolo strategico del patrimonio culturale nella transizione ecologica

Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese è organizzato da Ferrara Expo – Società del gruppo Bologna Fiere; in collaborazione con Assorestauro e Restoration Week; con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara, il Comune di Ferrara e la Camera di Commercio di Ferrara; con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane

Torna Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese dal 10 al 12 maggio 2023 a Ferrara Expo: prima e unica in Italia, la manifestazione, quest’anno alla 28esima edizione, è il punto di riferimento a livello mondiale nell’ambito dei beni culturali e luogo d’incontro di aziende, istituzioni e mondo della ricerca che contribuiscono alla tutela della storia e alla valorizzazione della cultura tangibile.

Il quartiere fieristico della città estense è pronto ad ospitare tre intense giornate di manifestazione che vedono confermata la collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Agenzia ICE grazie alla quale saranno presenti, durante le tre giornate di manifestazione, oltre 50 delegati provenienti da 8 PaesiARABIA SAUDITA, GIORDANIA, IRAN, IRAQ, ISRAELE, KOSOVO, LIBANO, TURCHIA

Stand espositivi, tecnologie all’avanguardia, imprese d’eccellenza, esempi virtuosi, business meetings, mostre, premi, incontri B2B con operatori italiani e stranieri, momenti convegnistici e molto altro: la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese si preannuncia un appuntamento da non perdere sia per gli addetti ai lavori che per un pubblico più ampio di appassionati e curiosi.

Numerose saranno le presenze istituzionali di prestigio come quella di Assorestauro – associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano – partner storico del Salone, che parteciperà con le proprie aziende associate tra le quali produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e i fornitori di servizi e imprese specializzate.

Per la prima volta al Salone Internazionale del Restauro di Ferrara parteciperà il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) che approfondirà attraverso un convegno l’importanza della valorizzazione e conservazione del patrimonio culturale per lo sviluppo sostenibile. Presente anche l’ente di formazione Formedil che l’11 maggio si collegherà in diretta con l’area del restauro dei palchi storici del Palio di Siena.

Il MiC – Ministero della Cultura sarà come sempre presente in manifestazione con un’importante area istituzionale che, oltre ad ospitare 40 tra Istituti, Direzioni Generali, Segretariati, Musei e Soprintendenze ospiterà una serie di Laboratori Didattici che vedranno il coinvolgimento di numerosi studenti liceali e universitari, il nostro futuro prossimo.

Anche la convegnistica sarà di tutto rispetto, ospitata in una sala appositamente realizzata che vedrà interessanti seminari svolgersi a ciclo continuo durante le tre giornate di manifestazione.

Tanti inoltre saranno i temi approfonditi grazie al ricco programma convegnistico: dalla digitalizzazione dei beni culturali alla sicurezza sismica degli edifici storici fino ad arrivare alla transizione ecologica e al ruolo strategico del patrimonio culturale. Appuntamento quindi a Ferrara Expo per conoscere le ultime novità del settore con particolare riguardo all’innovazione dei materiali, ai software e alle nuove tecnologie, all’impiantistica, allo sviluppo sostenibile ed ecologico, al restauro architettonico e archeologico. Al Salone saranno inoltre presentati alcuni importanti progetti virtuosi di restauro come quello del Palazzo dei Diamanti di Ferrara o delle opere artistiche del Perugino del Nobile Collegio del Cambio.

Durante la conferenza stampa Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura, Musei, Monumenti Storici e Civiltà Ferrarese, Unesco del Comune di Ferrara afferma: “Qual è la meraviglia del nostro patrimonio culturale? Sono i nostri musei, i nostri siti archeologici, tutto ciò che intendiamo con il termine di beni culturali. Questa è una meraviglia che abbiamo ereditato. Dobbiamo continuare a lavorare per dare più vita al patrimonio storico-artistico e grazie al Salone Internazionale del Restauro tutto ciò è possibile“. 

Andrea Moretti, Presidente Ferrara Expo aggiunge: “Il restauro italiano è un’eccellenza assoluta al mondo e affonda le sue radici nell’artigianalità. Tutto ció viene presentato a Ferrara Expo al Salone Internazionale di Ferrara. Una manifestazione di riferimento per il settore, di alto profilo culturale e scientifico. Grande spazio sarà dato alla formazione, unico grande strumento per crescere come comparto. Nel mondo chi vuole fare Restauro guarda all’Italia“. 

Claudio Pasqualucci, Direttore ICE Beirut for Cyprus, Lebanon, Syria dichiara: “Porteremo al Salone le esperienze del Libano e degli altri paesi che lavorano in sinergia e collaborazione con il nostro expertise. Il settore del restauro sta vivendo una fase di fortissima ripresa“.

Conclude Andrea Grilletto, Direttore Associazione Assorestauro: “Il modello italiano di valorizzazione dei beni culturali è un esempio virtuoso che tutti i paesi del mondo stanno guardando per aumentare la capacità economica del turismo culturale. Assorestauro e il Salone sono protagonisti di questo valore diffuso a livello internazionale. Il Salone di Ferrara è il momento dell’anno in cui si delineano le linee future del settore“. 

L’Advisory Board e il Comitato Tecnico-Scientifico

Grande novità di questa edizione è la costituzione di un prestigioso Advisory Board: un Tavolo Tecnico Operativo composto da realtà e professionisti che sono massima espressione delle attività di tutela, recupero e conservazione dei Beni culturali e ambientali, allo scopo di favorire la condivisione delle opportunità e le interlocuzioni fra tutti gli stakeholders che compongono la filiera. Grazie al loro fattivo supporto la manifestazione sarà luogo di nuovi approfondimenti e potrà contare sulla massima diffusione presso tutte le realtà partecipanti al Tavolo. Una sinergia trasversale e costruttiva, generatrice di contenuti e volano della comunicazione che porterà al Salone grandi novità e interessanti collaborazioni. L’elenco completo dei componenti dell’Advisory Board è disponibile sul sito della manifestazione al link https://www.salonedelrestauro.com/advisory-board/

Si riconferma inoltre il lavoro dell’autorevole Comitato Tecnico-Scientifico del Salone Internazionale del Restauro il quale riunisce un team di esperti del settore che indirizzano le attività presenti e future della manifestazione e promuovono l’innovazione nel mondo del restauro artistico e architettonico Made in Italy.

Il lavoro del Comitato parte dalla consapevolezza del primato che il Restauro Made in Italy ha nel mondo grazie alla capacità di unire consapevolezza metodologica, sensibilità interpretativa e innovazione operativa. Queste le parole del Presidente Prof. Arch. Alessandro Ippoliti.

L’elenco completo dei componenti del Comitato è disponibile al link www.salonedelrestauro.com/comitato-tecnico-scientifico/

Il programma convegnistico: alcune anticipazioni

Anche per l’edizione 2023 il Salone Internazionale del Restauro presenta un ricco palinsesto convegnistico, dove i contenuti sono espressione delle tematiche e delle tecnologie che costituiscono la vera avanguardia del settore. Saranno approfonditi infatti temi di estrema attualità attraverso la partecipazione di importanti istituzioni e imprese, punti di riferimento del settore: in programma mercoledì 10 maggio 2023 è il convegno organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico congiunto di Assorestauro e del Salone sul tema “Restauro e Archeologia“. Il seminario intende presentare le diverse modalità degli interventi di prevenzione, dallo scavo alle operazioni di manutenzione e restauro dei complessi archeologici. Il tema sarà sviluppato attraverso la presentazione di alcuni casi esemplificativi, che focalizzano diversi aspetti quali ad esempio la prevenzione da rischi idro-geologici, la messa in sicurezza di aree a rischio, la mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico, la conservazione preventiva dal cantiere di scavo a quello di restauro.

Il patrimonio culturale come risorsa strategica per la transizione ecologica” è il titolo del convegno presentato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) del 12 maggio 2023. La transizione ecologica, resa urgente dal cambiamento climatico, è tra le priorità del PNRR ed il settore della cultura può rappresentare un elemento fondamentale nel raggiungimento di questo importante obiettivo. Il principio dello sviluppo sostenibile è la chiave di lettura per affrontare il rapporto tra la tutela-valorizzazione del patrimonio culturale e gli interessi pubblici.

Confermata la presenza della Regione Emilia-Romagna che al Salone Internazionale del Restauro porterà due importanti convegni in programma l’11 maggio 2023: “La ricostruzione dei beni culturali” organizzato dall’Agenzia per la Ricostruzione Sisma 2012 della Regione Emilia-Romagna; “La strategia regionale per il patrimonio culturale” dedicato alla valorizzazione e conservazione dei paesaggi culturali del territorio regionale.

Ad arricchire il programma convegnistico saranno inoltre le best practice relative ai progetti afferenti alle opere artistiche del Perugino del Nobile Collegio del Cambio nell’anno delle celebrazioni del cinquecentenario approfondite nel convegno “Digitalizzazione 3D e indagini diagnostiche: il Nobile Collegio del Cambio di Perugia” in programma l’11 maggio 2023, organizzato da Archimede Arte.

Tre infine sono i convegni organizzati grazie alle idee e riflessioni emerse durante le riunioni del nuovo Advisory Board del Salone:

  • Mercoledì 10 maggio il convegno dal titolo “Le Indagini di Conoscenza ed il nuovo Codice Appalti – dalla definizione del piano delle indagini alla esplicitazione del quadro economico per indagini, ricerche, prove e controlli: come cambia la disciplina a seguito del dlgs 36/2023” organizzazo dall’Associazione Codis in collaborazione con ISI Ingegneria Sismica Italiana, IBIMI buildingSMART Italy e Assorestauro,
  • Giovedì 11 maggio mattina “InFormazione&Restauro” organizzato da IGIIC, dove si affronterà la tematica della formazione nell’ambito del restauro.
  • Giovedì 11 maggio 2023 nel pomeriggio “La sicurezza sismica del patrimonio edilizio storico italiano dalla conoscenza alla digitalizzazione” organizzato da ISI Ingegneria Sismica Italiana in collaborazione con Associazione Codis e IBIMI buildingSMART Italy. In questa occasione saranno approfonditi alcuni dei capitoli di spesa previsti dal PNRR, dal recupero del patrimonio all’adeguamento degli edifici con funzione pubblica. Particolare attenzione sarà, infatti, posta all’edilizia storica, con le sue necessità di tutela da un lato e gli alti livelli di rischio e la elevata vulnerabilità dall’altro.

La partecipazione alle sessioni convegnistiche è gratuita previa pre-registrazione sul sito www.salonedelrestauro.com


INFORMAZIONI UTILI:
 
EVENTO: Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese – XXVIII Edizione
DATE: Dal 10 al 12 maggio 2023
DOVE: Ferrara Expo, Via della Fiera 11, Ferrara
ORARI: 10-11 maggio 2023 dalle 9.30 alle 18.30; 12 maggio 2023 dalle 9.30 alle 15.00
 
Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria da effettuarsi sul sito della manifestazione www.salonedelrestauro.com
 
CONTATTI
tel. +39 0532 900713
segreteria@ferraraexpo.com
 
Sito: https://www.salonedelrestauro.com
Facebook: https://www.facebook.com/salonedelrestauro
Instagram: https://www.instagram.com/salonedelrestauro/
Youtube: https://www.youtube.com/user/FieraRestauro

Arles (Francia), Fondazione Manuel Rivera-Ortiz: Il programma GROW UP per esaltare l’affascinante e complesso rapporto tra uomo e piante

AYA©Arguiñe ESCANDÓN et Yann GROSS

Grow Up is a programme of exhibitions, offering a cross-section of views on the movement of plants around the world. Cradle of biodiversity and environmental tensions, the twenty or so artists are based in South America, Central America and Taiwan.

Each focus highlights the relationship between plants and humans, exploring the local relationships of a territory but also international ones. This geographical scale cuts across political, social and environmental narratives and issues, as well as post-colonial issues. The projects cross master plants, shamanism, drugs but also the sensitive exploration of a territory.

This relation to plants is central, they are sacred and at the heart of local cultures and beliefs, Grow up wishes to cultivate and increase awareness of our relationship with living things. Fotohaus is invited to extend this programme with Nature et Société.

Grow Up è un programma di mostre che offre uno spaccato di vedute sul movimento delle piante nel mondo. Culla della biodiversità e delle tensioni ambientali, i circa venti artisti hanno sede in Sud America, Centro America e Taiwan.
Ogni focus mette in luce il rapporto tra piante e uomo, esplorando le relazioni locali di un territorio ma anche internazionali. Questa scala geografica attraversa le narrazioni e le questioni politiche, sociali e ambientali, così come le questioni postcoloniali. I progetti incrociano piante maestre, sciamanesimo, droghe ma anche l’esplorazione sensibile di un territorio.

Questa relazione con le piante è centrale, sono sacre e al centro delle culture e delle credenze locali, Grow up desidera coltivare e aumentare la consapevolezza del nostro rapporto con gli esseri viventi. Fotohaus è invitata ad estendere questo programma con Nature et Société.

Con il lavoro di Verdiana ALBANO, Pepe ATOCHA, Teo BELTON & Florence GOUPIL, Thomas BRASEY, Isabelle CHAPUIS, Steph COP & Bálint PÖRNECZI, Celine CROZE, Mathias de LATTRE, José DINIZ, Arguiñe ESCANDÓN & Yann GROSS, Nicolas HENRY, Andrea HERNÁNDEZ BRICEÑO , HSU Cheng-Tang, KUO Che-Hsi, Samir LAGHOUATI-RASHWAN, Marc LATHUILLIÈRE, Gabriel MORAES AQUINO, Mads NISSEN & Juan ARREAZA, Tommaso PROTTI, Antoine RENARD, Philippine SCHAEFER, WU Chuan-Lun e i collettivi COLLECTIF FIVE, DOCKS COLLECTIVE , LESSASSOCIÉS.

Più di 20 artisti presentati quest’estate alla Fondazione Manuel Rivera-Ortiz dal 3 luglio al 24 settembre 2023, nell’ambito del programma Rencontres.

Associated ARLES
mrofoundation.org
rencontres-arles.com



Press contact: Nathalie Dran 
nathalie.dran@wanadoo.fr
+ 33 (0)6 99 41 52 49

10° Festival Palazzetto Bru Zane a Parigi: Rendez-vous con la musica romantica francese

Auditorium Radio France

10° FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS

DAL 19 GIUGNO AL 4 LUGLIO

Auditorium di Radio France e Théâtre des Champs-Élysées

Rendez-vous con la musica romantica francese

Il Palazzetto Bru Zane annuncia la decina edizione del suo “Festival parigino” che si terrà dal 19 giugno al 4 luglio all’ Auditorium di Radio France e al Théâtre des Champs-Élysées.
Anticipato da un’importante e apprezzata stagione veneziana, a Parigi il Festival proporrà quattro prestigiosi appuntamenti, molto diversi per genere, che porteranno avanti le tematiche aperte dai cicli veneziani: “Grisélidis” per Massenet, “Fausto” di Louise Bertin e un concerto sinfonico per le compositrici romantiche.

Si inizia con un doppio appuntamento 19 e 20 giugno, rispettivamente con i “Motets” all’Auditorium di Radio France lunedì 19 giugno, i mottetti del Secondo Impero e della Terza Repubblica, genere questo che generalmente viene considerato austero ma che qui riuscirà a stupire e “Fausto” di Louise Bertin al Théatre des Champs-Elysées martedì 20 giugno. Quest’ultima è di particolare rilievo in quanto si tratta della prima opera cantata in italiano che il Palazzetto Bru Zane propone al suo pubblico nell’ambito del repertorio romantico francese. Siamo a pieno titolo nella riscoperta di una compositrice francese! L’opera sarà registrata per la collana Opéra Français. Mentre il concerto del 23 giugno farà scoprire le sinfonie di ben sette delle compositrici romantiche già presenti nel cd box uscito di recente per Bru Zane Label. Dulcis in fundo, il 4 luglio sarà “Griselidis” di Jules Massenet a prendere la scena, sempre al Théatre des Champs-Elysées.

LUNEDÌ 19 GIUGNO ORE 20
AUDITORIUM DE RADIO FRANCE
MOTTETTI DAL SECONDO IMPERO ALLA TERZA REPUBBLICA
Mottetti di Fauré, Chausson, Sohy, Chaminade, Gounod, Saint-Saëns, Grandval, Bonis e Delibes Chœur de Radio France
Christophe Grapperon direzione, Judith van Wanroij soprano, Isabelle Druet mezzosoprano Cyrille Dubois tenore, Thomas Dolié baritono, Karol Mossakowski organo, Victor Julien-Lafferrière violoncello, Chouchane Siranossian violino, Yann Dubost contrabbasso, Anaïs Gaudemard arpa.  Coproduzione Radio France / Palazzetto Bru Zane
 
MARTEDÌ 20 GIUGNO ORE 19.30
THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES
FAUSTO DI LOUISE BERTIN
LES TALENS LYRIQUES CORO DELLA RADIO FIAMMINGA
Christophe Rousset direzione
Fausto Karine Deshayes, Margherita Karina Gauvin, Mefisto Ante Jerkunica
Valentino Nico Darmanin, Catarina Marie Gautrot, Una Strega / Marta Diana Axentii Wagner / Un banditore Thibault de Damas
Esecuzione in forma di concerto
Coproduzione Théâtre des Champs-Élysées / Palazzetto Bru Zane / Les Talens Lyriques / Coro della Radio fiamminga Edizioni musicali Palazzetto Bru Zane Registrazione per la collana “Opéra français” – Bru Zane Label
 
VENERDÌ 23 GIUGNO ORE 20
THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES
COMPOSITRICI ROMANTICHE
Opere di Bertin, Farrenc, Holmès, Danglas, Bonis, Grandval e Jaëll Orchestre de Chambre de Paris Herve Niquet direzione David Kadouch pianoforte
Coproduzione Orchestre de Chambre de Paris / Palazzetto Bru Zane
 
MARTEDÌ 4 LUGLIO ORE 19.30
THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES
GRISÉLIDIS DI JULES MASSENET
ORCHESTRE ET CHŒUR DE L’OPÉRA NATIONAL DE MONTPELLIER OCCITANIE
Jean-Marie Zeitouni direzione
Grisélidis Vannina Santoni, Alain Frédéric Antoun, Le Marquis Thomas Dolié
Le Diable Tassis Christoyannis, Fiamina Antoinette Dennefeld, Bertrade Adèle Charvet
Gondebaud Adrien Fournaison, Le Prieur Thibault de Damas
Esecuzione in forma di concerto
CoproduzioneThéâtre des Champs-Élysées / Opéra Orchestre national Montpellier Occitanie / Palazzetto Bru Zane Edizioni Heugel Registrazione per la collana “Opéra français” – Bru Zane Label


Il Palazzetto Bru Zane –
Centre de musique romantique française

La missione del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, con sede a Venezia, è la riscoperta e la diffusione a livello internazionale del patrimonio musicale francese (1780-1920), concepisce e progetta programmi incentrati sul repertorio romantico francese. Si occupa sia di musica da camera sia del repertorio sinfonico, sacro e lirico, senza dimenticare i generi «leggeri» che caratterizzano lo spirito francese (chanson, opéra-comique, operetta). Il centro, inaugurato nel 2009 per volere della Fondation Bru, ha sede a Venezia in un palazzo del 1695 appositamente restaurato per ospitarlo.


INDIRIZZO
Palazzetto Bru Zane
Venezia, San Polo 2368
 
Contatti per la Stampa
contact@bru-zane.com
 
In collaborazione con Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro
roberta@studioesseci.net Tel. 049 663499

Merano – Bolzano: CRATere – piccola rassegna di teatro, arti e umanità: “polis” – A cura di Nazario Zambaldi

Viaggio di Marco Cavallo Still – Immagoine 10bIl

CRATere
piccola rassegna di teatro, arti e umanità

“polis”

A cura di Nazario Zambaldi

6 maggio – 7 giugno 2023
Merano – Bolzano

Dal 6 maggio al 7 giugno 2023 ritorna CRATere, la piccola rassegna di teatro, arti e umanità dal titolo “polis“, con riferimento alla produzione più recente – polis: the city is no longer, we can leave the theater now – sulla fine della città (quindi del teatro). Come nel progetto pluriennale anche in questo “festival” il titolo sottolinea l’impegno nel costruire e ri-costruire relazioni, senso, ovvero “fare comunità”.

Questo è l’intento che anima la rassegna dalla prima edizione nel 2010, preparata dall’associazione culturale Teatro Pratiko, con l’apertura a Merano del Centro Teatro dal 2006 come CRAT Centro Ricerca Artistica Teatrale, con i seminari di Jurij Alschitz, con la prima produzione dedicata al Bartleby di Melville, che da inizio al progetto in contesto psichiatrico di Casa Basaglia. In quel contesto era nata la collaborazione con Giuliano Scabia e i conseguenti inviti a Bologna per la stagione de La Soffitta e a Prato al Teatro Metastasio. A Scabia, data la recente scomparsa, è dedicata questa edizione.

Cartolina polis CRATere

Nel programma di CRATere viene accolta in apertura la presentazione della prima edizione di PEA Pedagogy Ecology and the Arts conference che si terrà a settembre e verterà, come deciso insieme a chi ne condivide la cura e l’organizzazione, intorno al tema “polis” per immaginare nuove forme di cittadinanza. Questa collaborazione a Merano con PEA, l’Accademia di studi italo-tedeschi, Euregio Platform on Human Dignity and Human Rights – Euphur prosegue anche a Bolzano – presso la Fondazione Alexander Langer Stiftung – con la presentazione di “Insegnare comunità” di bell hooks insieme a Ippolita gruppo di ricerca, che ne ha curato il volume. 

La prima delle due mostre al Centro per la cultura di Merano è quella fotografica dedicata al progetto “Archivio di comunità” curato da Claudia Marini – ospitata nell’edizione scorsa allo spazio Macello, nella sede delle attività dell’associazione a Bolzano – insieme alla storica dell’arte Martina Alessandrini. La comunità montana, la memoria intersecano temi e itinerari che hanno caratterizzato un altro progetto degli anni recenti: il NoN festival, che ritroviamo in coda alla rassegna.

Insieme al curatore Francesco Cappa viene presentato il libro di Giuliano Scabia dedicato a un’esperienza della primavera 1972, un Teatro Vagante che si sposta attraverso dodici centri urbani, alla ricerca di un nuovo modo di vivere insieme, di conoscere, di esprimersi e anche di fare scuola. In dialogo con quest’esperienza quella della Collana 180 nata con Aldo Mazza e il breve filmato proiettato a Merano nel 2007 quando era ancora inedito su Marco Cavallo a Trieste, nel 1973.

Flavio de Marco e Pietro Babina in “Manifesto” proseguono con un libro d’artista prodotto da CRATere e donato alla Biblioteca provinciale Claudia Augusta, un progetto che ha visto nei precedenti episodi destinatarie la Biblioteca Ariostea di Ferrara, la Biblioteca Kandinsky nel Centre George Pompidou di Parigi e la Kunstbibliothek di Berlino.

La comunità di apprendimento, a scuola, viene raggiunta con la riapertura della galleria al liceo Pascoli che ospita tracce del passaggio di Cuoghi Corsello, Pistoletto, Flavio de Marco, Ivo Corrà… per l’occasione si presenta una video intervista realizzata dal CinemaScuola Lab allo scultore Aron Demetz in atelier.

Barbara Weigel, oltre al film realizzato insieme ai protagonisti di una stagione politica e sindacale nell’industria tessile del comune di Vaiano vicino a Prato a Merano, presenta a Bolzano alcuni brani dell’ultima intervista a Bruno S, a Berlino, nel 2010, testimonianza inedita del Kaspar Hauser di Werner Herzog. 

Il 13 maggio ricorre la data della cosiddetta “Legge Basaglia”. Viene proiettato il film dedicato al viaggio di Marco Cavallo – scultura in legno e cartapesta frutto del lavoro di artisti (tra cui Giuliano Scabia) e dell’immaginazione degli internati del manicomio di Trieste nel 1973 – seguito alla denuncia, nel 2011, di una commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni degli internati negli OPG d’Italia.

Come nella prima edizione di CRATere intorno al 13 maggio si erano concentrate le produzioni del laboratorio teatrale presso la Casa Basaglia, intorno al 22 maggio – data della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza – il tema è femminile. Ospite a Bolzano e a Merano sarà Lea Melandri, che dialogherà con donne e realtà della società civile: si tesseranno reti di pensieri e pratiche a partire dai suoi scritti, veri classici del femminismo. Torna anche Ateliersi, con lo spettacolo “La mappa del cuore di Lea Melandri” ospitato l’anno scorso nella rassegna Corpi eretici in collaborazione con il Teatro La Ribalta. I Teatri Soffiati con Biancaneve Show accolgono anche bambine e bambini in una originale rivisitazione fiabesca.

Tra gli amici ospiti anche quest’anno Mamadou Dioume, sia per proseguire un percorso sulla memoria tra Merano e la val di Non, che per riprendere a scuola la dimensione interculturale con un laboratorio sulle migrazioni. In questa direzione prosegue il percorso di “polis” degli anni recenti, in particolare con Gianpaolo Chiriacò e l’Università di Innsbruck, in mostra e talk sulle tracce coloniali.

Teatro Nucleo Contra Gigantes – Foto Antonella Gaibiso Pompei

In questo spazio nomade, di un “teatro in esilio” come si intitola un libro che ne raccoglie la storia, incontriamo nuovamente il Teatro Nucleo, che avevamo accolto a Merano agli inizi in laboratori organizzati con Horacio Czertok e Cora Herrendorf, esuli argentini negli anni Settanta stabilitisi a Ferrara. Cora ci ha salutato quest’anno e a lei insieme a Scabia va il nostro pensiero e la nostra gratitudine. Horacio porta in scena come monologo uno spettacolo di strada dedicato a Don Chisciotte che ha girato il mondo. Oltre allo spettacolo a Merano, a Bolzano presenta il libro dedicato al lavoro in carcere, altro ambito già toccato da CRATere ospitando Armando Punzo e la Compagnia della Fortezza.

Tra i ritorni anche quello di Hannes Götsch, ora animatore di Basis Vinschgau Venosta, nel 2012 ospite proprio per discutere degli spazi in abbandono in particolare a partire dalla legge che cedeva gli spazi militari, con Dolomiti Contemporanee, Distretto Val Camonica, Montagne Racconta… incontra Temporiuso di Milano con Giulia Cantaluppi per mappare nuove possibilità.

In questo tentativo di immaginare realtà e senso tra le persone e le cose, “dopo la città”, si incontra per una collaborazione sul tema del “camminare” il festival LanaLive a cura di Hannes Egger, ospitando Antonio Moresco, che l’anno scorso avevamo visto come protagonista nel film “La lucina”, tratto dal suo romanzo breve omonimo. La cornice è quella che ha ospitato tra il 2014 e il 2017 il NoN festival ora “laboratorio sulla memoria”. Su questa via, in rassegna, ovvero in movimento, possiamo concludere con le parole proprio di Moresco: “Quando si cammina siamo dentro un sogno – personale e di specie – e siamo un sogno”.


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INFO
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Ufficio Stampa
Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next
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Pisa, Museo della Grafica: Caccia al tesoro. Sulle tracce di Giuseppe Viviani

In occasione di Amico Museo 2023 il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa) organizza:

Caccia al tesoro. 
Sulle tracce di Giuseppe Viviani

Attività per famiglie 

Sabato 6 maggio 2023, ore 16:00

Età consigliata: 6-11 anni

Attraverso gli indizi che troveremo nella mostra I colori dell’anima. Giuseppe Viviani (1898-1965)

scopriamo la regola segreta che ci permetterà di aprire la porta del laboratorio per realizzare un’originale opera d’arte.

Evento gratuito

Partecipazione su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili. 

Prenotazioni all’indirizzo e-mail: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it Scadenza prenotazioni: venerdì 5 maggio 2023, ore 13:00.
È richiesta la presenza di un adulto accompagnatore per tutta la durata dell’attività. 

Per maggiori informazioni:  educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it –  050 2216059/70.

Per ulteriori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

MAMbo, Bologna: BOOKS. Bologna art books festival – Prima edizione

Bologna art books festival
Festival del libro d’arte, Bologna

prima edizione

a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi

26, 27 e 28 maggio 2023
Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14, Bologna

Presentazione e preview stampa: venerdì 26 maggio, ore 11.00
Inaugurazione: venerdì 26 maggio, ore 12.00

venerdì 26 maggio, ore 12.00 – 19.00
sabato 27 e domenica 28 maggio, ore 10.00 – 19.00
accesso con biglietto collezione MAMbo

www.mambo-bologna.org

Danilo Montanari Editore in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna |MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la prima edizione di BOOKS, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi che si terrà negli spazi della Sala delle Ciminiere del museo da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023.

Nato dall’idea di non disperdere l’eredità di due manifestazioni fondamentali del settore –Artelibro, il Festival del Libro d’Arte che si è svolto a Bologna dal 2003 al 2014, e FLAT – Fiera Libro Arte Torino, appuntamento internazionale che ha animato il capoluogo piemontese dal 2017 al 2019 – BOOKS intende posizionarsi in un segmento “laterale” seppur non strettamente alternativo al fenomeno delle fiere, con l’obiettivo di proporre, grazie al libro come medium, contenuti e occasioni che facilitino il rapporto diretto, di conoscenza e scambio, tra artisti e collezionisti, senza rinunciare a una vocazione di mercato.

Per la prima edizione di BOOKS, gli ampi spazi della Sala delle Ciminiere accoglieranno circa 40 espositori, librai ed editori del settore, italiani e internazionali, presenti con veri e propri progetti sul libro d’arte: non stand, ma tavoli di approfondimento concentrati su un numero limitato di titoli, non superiore alle 100 unità per espositore.
Accanto ai tavoli degli espositori, sempre all’interno della Sala delle Ciminiere troveranno spazio otto focus espositivi: dalla presentazione di tutti i libri d’artista di Franco Vaccari ai 5 libri nati negli anni Settanta dalla collaborazione tra Claudio Parmiggiani e Mario Diacono; dai libri in edizione limitata di Paolo Ventura a tutti i libri curati da Luigi Ghirri durante la sua attività di artista e fotografo; dai libri d’artista di Daniela Comani dagli anni Novanta a oggi fino a una selezione della produzione di Jacopo Benassi e a un omaggio postumo all’artista Irma Blank, scomparsa pochi giorni fa.
Un focus monografico sarà inoltre riservato a Giorgio Maffei, con circa 50 libri da lui curati: libri sui libri, dedicati alla produzione di maestri come Bruno Munari, Alighiero Boetti e Sol LeWitt.

L’allestimento di BOOKS sarà organizzato in modo da favorire lo scambio conviviale: al centro della Sala delle Ciminiere troverà spazio un’area lounge in modo che gli incontri con gli autori e i collezionisti possano svolgersi in dialogo con i focus espositivi, senza soluzione di continuità.
Un programma di talk e conversazioni arricchirà di stimoli la tre giorni e avrà come cardine la lectio di Anne Moeglin-Delcroix, autrice di Esthétique du livre d’artiste (1997), saggio che dalla sua prima edizione si è affermato nel mondo come lo studio di riferimento sull’argomento.


Compo Ghirri

La prima edizione del Bologna art books festival si avvale di un comitato scientifico composto da Silvia AlessandriMario DiaconoLiliana De Matteis e Giovanna Pesci.
L’immagine guida di BOOKS è stata ideata da Paolo Ventura.
L’ambiente sonoro che accompagnerà il festival è realizzato da Carolina Martines.
Il progetto prevede la collaborazione con gallerie e istituzioni culturali della città.

BOOKS fa parte di Bologna Portici Festival – Heritage meets Creativity, l’evento promosso e coordinato dal Comune di Bologna per celebrare i Portici Patrimonio dell’Umanità UNESCO nell’ambito del cartellone di eventi Bologna Estate. Proprio il portico dell’Ex Forno del Pane, edificio storico che ospita il MAMbo, è tra quelli selezionati nella lista UNESCO.

Si ringraziano per la collaborazione: Collezione Maramotti, Archivio Luigi Ghirri, Galleria Studio G7, Galleria P420, Maffei Studio Bibliografico.

www.booksfestival.it


Ufficio stampa BOOKS
Lara Facco P&C, Milano
E. press@larafacco.com
Lara Facco | E. lara@larafacco.com
Claudia Santrolli | E. claudia@larafacco.com

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
E. UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra | T. +39 051 6496653 | E. elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli | T. +39 051 6496620 | E. silvia.tonelli@comune.bologna.it

Informazioni generali
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org
info@mambo-bologna.org
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
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YouTube: MAMbo channel

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
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