L’arte di ben pensare: un Blog forse conviene!

La newsletter che non spediremo mai

A cura di Sergio Bertolami

Immagine di Riona Craft and Renovatio da Pixabay 

Il Santo Graal? Ce l’ho nell’armadio


Qualcuno si domanda: faccio un Blog o uso Facebook? Oppure Twitter o WhatsApp? A ben pensare, un Blog è meno conflittuale di un Social network. Chi legge un Blog sa bene che esprimi le tue idee, ma senza necessariamente mettere in pericolo le sue. Sui Social la partecipazione è diretta, si espongono punti di vista e si chiama i lettori ad un continuo confronto. L’autore di un Blog, al contrario, a me ricorda più un professore, anziché un compagno di banco. Ne ho trovato uno che spiega la vita a Spitalfields, un borgo nel centro storico di Londra. Scrive che nel bel mezzo della sua vita si è svegliato e si è trovato a vivere in una vecchia casa vicino a Brick Lane nell’East End di Londra. Da quel momento ogni giorno, dal 2009, pubblica un articolo curioso. Stamattina trovo il negozio di legname e bricolage di Tony O’Kane e una mappa turistica disegnata da un certo Adam Dant. Mi ricorda un amico, che conosceva tutta la storia di Milazzo e, fino a qualche anno fa, mi spediva per posta un giornalino color seppia con articoli e allegati a puntate. Come vedete un Blog può servire a diffondere conoscenze locali fra quanti sono interessati a leggerle.

Sul Blog scrivere e leggere, però, non sono sullo stesso piano. Se non ti piace quello che leggi non lo leggerai più: a tua discrezione. Ci sono persone che ricercano un dato su Google, credono di averlo trovato su quel Blog, ci cascano dentro, poi si accorgono che non era quello che cercavano e pochi secondi dopo sono già fuori. Umberto Eco raccontava di quando aveva preso a cercare in Internet notizie sul Santo Graal: aveva trovato, fra i tanti, anche un poveretto che diceva di custodirlo nell’armadio di casa sua. Potresti non essere d’accordo sulla autorevolezza di quel cultore fantasioso, per cui rivolgerai le tue letture altrove. Dicevo, dunque, che un Blog ricorda più un professore, anziché un compagno di banco. Quanti ne abbiamo avuti di professori discutibili. Di certo, però, con loro non ci si prendeva a pugni all’uscita della scuola. Sui Social invece il confronto è stretto. Commenti una situazione e il sistema ti propone continuamente che qualcuno ti ha risposto. Poi ti accorgi che era solo una reazione rappresentata da un emoticon. Se hai però postato qualcosa di serio, attendi una reazione seria. Che non arriva proprio.

Invece, a me è capitato di avere ripreso in mano una bella lettera di Seneca e invitavo a leggerla. Un tizio, che non conosco affatto, ha commentato grosso modo: che ne capisci tu di Seneca, se fai l’architetto. Meschino, secondo lui Seneca scriveva solo per i filosofi; a me è precluso leggerlo e probabilmente anche a lui. Un libro di Eco, che ho citato prima, dovrebbero sfogliarlo soltanto i semiologi? Bene, come si vede, ad ogni post di un Social l’adrenalina potrebbe salire alle stelle. Nel trovare il commento acido di uno dei tanti leoni da tastiera saremo indotti a controbattere. Così lo scontro potrebbe diventare virulento e con alcuni interlocutori, persino, insanabile. Come quella volta che ho fatto notare che una citatissima frase di Pasolini era semplicemente da attribuirsi ad un commentatore che a sua volta citava Pasolini. Un Blog al massimo conterrà idiozie, che il lettore dall’alto delle sue referenze farà a meno di seguire. Senza, per altro, che qualcuno ti tolga quell’amicizia che in un Blog non si è tenuti necessariamente a concedere. Vivaddio!
Martedì 22 febbraio 2022


I nostri due occhi non migliorano la nostra condizione; uno ci aiuta a vedere i beni, e l’altro i mali della vita: molti hanno la cattiva abitudine di chiudere il primo, mentre ben pochi chiudono il secondo: ecco perché ci sono tante persone che preferirebbero essere cieche piuttosto che vedere tutto ciò che vedono.
(Voltaire, Le Crocheteur borgne, 1746)


Pisa, Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi: Caccia al tesoro… a Carnevale

Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa) organizza: 

CACCIA AL TESORO… A CARNEVALE 

Attività per famiglie

Domenica 27 febbraio 2022, ore 16:00

Età consigliata: 6 – 11 anni

In occasione del Carnevale, vi aspettiamo al Museo per divertirci con un’appassionante Caccia al Tesoro tra le opere esposte nella mostra Mitografie e altre favole. Le stampe di Renzo Galardini. Gli indizi che troveremo ci condurranno alla parola segreta che ci ispirerà per realizzare una coloratissima opera d’arte.  

Costo: 4 € – Partecipazione su prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili. 

Gli accompagnatori dei partecipanti potranno usufruire di una visita guidata gratuita alle mostre in corso durante lo svolgimento della Caccia al Tesoro.

Prenotazioni all’indirizzo e-mail: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it

Scadenza prenotazioni: venerdì 25 febbraio, ore 13:00 

È richiesta la presenza di un adulto accompagnatore per tutta la durata dell’attività

Per maggiori informazioni


Email: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it – Telefono: 050 2216059/070  

Per accedere al Museo è necessaria la certificazione verde rafforzata COVID-19 per gli adulti accompagnatori

IMMAGINE DI APERTURA – Invito

Pele e Alma – Il nuovo album del compositore Alessandro De Rosa e dell’artista brasiliana Fantine Tho

Il 22 febbraio 2022 è la data in cui uscirà su tutte le piattaforme digitali Pele e Alma, il nuovo album realizzato dal compositore e produttore Alessandro De Rosa e dalla cantautrice brasiliana, performer e attivista Fantine Tho, due volte disco di platino in Brasile.

Questo concept album si configura come un viaggio musicale alla ricerca di ciò che ci collega a noi stessi, all’altro e alla natura.

Il tessuto sonoro, elettronico e acustico, di tradizione e sperimentazione, abbraccia e sostiene la voce femminile di Fantine Tho, che dalla narrazione di storie simboliche e universali di crescita personale, si trasforma sempre più spesso in canto.

“Alma” è una coscienza superiore che tende la mano e indica una possibile via verso una diversa comprensione delle cose. A lei si contrappone “Pele”, una voce maschile graffiante, spesso disperata e, nel bene e nel male, costantemente alla ricerca.  

Due identità, quindi, ma accomunate da un medesimo destino. Lei lo chiama a sé, ma lui sta cercando qualcosa che non ha ancora trovato. La natura è l’ispirazione. L’armonia è l’obiettivo.

Pele e Alma è la versione portoghese del progetto internazionale (in lingua inglese) Flesh and Soul, in uscita nei prossimi mesi. L’album, della durata di 70 minuti, è una sorta di “meditazione musicale e si compone in totale di 8 tracce: un’ouverture chiamata Perseverança (O Sol Nascente) seguita da altri 7 “passaggi”. L’intento è stato quello di condurre i due protagonisti, e speriamo anche l’ascoltatore, da una condizione di frammentazione, ad una più profonda capacità di connessione, anzi, di riconnessione, con se stessi e col mondo circostante.” – Alessandro De Rosa

Le musiche di Pele e Alma sono profondamente legate al libro-eserciziario di prossima pubblicazione, composto dalle stesse storie narrate nell’album, da esercizi, percorsi di pratica meditativa, e dalle suggestive illustrazioni di Greta Desirèe Facchinato.

Come artista brasiliana, Fantine Tho e il suo gruppo di lavoro Green Atlantic, da lei fondato, sono particolarmente sensibili rispetto alle serie problematiche ambientali legate al grande polmone amazzonico, oggi più che mai sfruttato e minacciato. Quando mi contattò aveva l’esigenza di modificare il suo percorso artistico e aprirsi ad un nuovo universo sonoro. Il suo desiderio era quello di contribuire ad amplificare la riflessione sulle grandi problematiche ambientali partendo proprio da questa “svolta” nella sua attività artistica. Così ho accettato la sfida. Siamo infatti entrambi convinti che il mondo interno ed esterno vadano intesi in realtà come un tutt’uno, e che quindi non si possa incentivare un cambiamento in uno dei due senza prendere in considerazione anche l’altro.” – Alessandro De Rosa

Biografia Alessandro De Rosa

Alessandro De Rosa (Milano, 1985) è un compositore, produttore, songwriter diplomato al Conservatorio Reale dell’Aia, Paesi Bassi. È biografo del Maestro Ennio Morricone e coautore con lui della sua autobiografia in conversazione “Ennio Morricone. Inseguendo quel suono. La mia musica, la mia vita” (Mondadori Libri, 2016-2020-2021) tradotta in molte lingue tra le più parlate al mondo, e del podcast “Io e Ennio Morricone” (Amazon Audible, Feb. 2020). Come compositore e arrangiatore, ha scritto sia musica da concerto che musica applicata e ha collaborato per molti anni con il cantante Jon Anderson (Yes, Vangelis, Kitaro) e società come Pastelle Music, Amadeus Music, Rai Com e altre compagnie di musica applicata. La sua musica da concerto è stata eseguita in prestigiosi festival e luoghi come Biennale Musica – La Biennale di Venezia, De Doelen (Rotterdam), Gaudeamus (Utrecht). Attualmente lavora come musicista freelance, biografo di riferimento del Maestro Ennio Morricone e autore\speaker per RSI (Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana) e Amazon Audible.

Biografia Fantine Tho

Fantine Tho (Amazzonia, Brasile, 1979) è una cantautrice e performer, Sony Music Brazil Pop Artist, con la band brasiliana Rouge. Pluripremiata e vincitrice di più dischi di platino in Brasile, Ha studiato yoga e meditazione con il famoso Guru Dev Sri Sri Ravi Shankar nel sud dell’India. Attualmente è ambasciatrice della missione di riforestazione globale della IAHV (International Association of Human Values), Mission Green Earth ed è fondatrice del gruppo di lavoro a scopo benefico e ambientale Green Atlantic. La sua canzone “Wonder” è stata scelta all’unanimità per rappresentare la 19a Conferenza Internazionale delle Donne, il più grande movimento per la pace del mondo, l’Art of Living. Crescere in mezzo a più culture oltre a vivere all’estero in più paesi ha svolto un ruolo chiave nel plasmare la sua musica, le scelte professionali e gli sforzi filantropici con lo scopo di promuovere la connessione con noi stessi, gli altri e il pianeta. Convivere umanamente e armoniosamente celebrando la diversità.


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