«Riuscite a vedere qualcosa?» domandò Lord Carnarvon. «Sì, cose meravigliose!» rispose Howard Carter. È il dialogo tra Lord Carnarvon, il finanziatore della ricerca, e Howard Carter, il tenace archeologo, in occasione della prima visione della Camera Funeraria KV62. In quel momento il nome del re fanciullo si impose al mondo contemporaneo. Quando, però, il 16 febbraio del 1924 Carter dispose di aprire il sarcofago, Lord Carnarvon, era scomparso l’anno precedente. «Diedi l’ordine. Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l’effige d’oro del giovane re fanciullo». La mummia intatta del faraone era collocata in un sarcofago d’oro massiccio pesante circa 110 kg, con il volto coperto da una maschera aurea riproducente le sembianze del defunto. Quella maschera funebre è ormai famosa quanto le meraviglie dell’Antico Egitto. Rimaneva sapere se la tomba di Nefertiti, bellissima sposa del faraone Akhenaton, padre del giovane re, si trovava o meno oltre la camera mortuaria di Tutankhamon, dietro a supposte porte murate. La tesi, infatti, era ed è che il faraone bambino, morto senza avere avuto il tempo di realizzare una tomba all’altezza della sua immagine divina, dimorasse provvisoriamente in quella realizzata per Nefertiti, anzi che la regina fosse deposta in qualche stanza attigua non ancora rivelata. Sembra, invece, che oggi si sia posto fine a questa controversia nata dall’ipotesi dell’egittologo Nicholas Reeves, cioè che la tomba della regina Nefertiti potesse essere dietro i dipinti a nord e a ovest della camera mortuaria. Non c’è niente di niente, con buona pace delle ipotesi e grazie ai rilevamenti scientifici.
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NEBKHEPERURA TUTANKHAMON (1341 a.C. circa – gennaio/febbraio 1323 a.C. circa), precedentemente noto come Tutankhaton e conosciuto semplicemente come Tutankhamon, è stato un sovrano egizio appartenente alla XVIII dinastia. Dodicesimo re della XVIII dinastia, facente parte del cosiddetto Nuovo Regno, è anche noto come “il faraone fanciullo”, essendo assurto al trono in giovanissima età, tra i nove e i dieci anni. La non trascrizione delle vocali nell’antica lingua egizia comporta oggi che il suo nome venga spesso riportato, anche a seconda della lingua, come Tutanchamun, Tutankhamun, Tutankhamen, Tutenkhamen, Tutenkhamon (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).