Padova, Centro culturale Altinate, San Gaetano: AMERICAN BEAUTY

Laurent Elie Badessi, Navy flag, American Dream, 2006

AMERICAN BEAUTY

Centro culturale Altinate | San Gaetano, Padova

13 settembre 2023 – 21 gennaio 2024

Mostra a cura di Daniel Buso. Organizzata da ARTIKA in collaborazione con Kr8te e la Città di Padova.

American Beauty è il nome di una meravigliosa rosa rossa creata in Francia, che, esportata negli Stati Uniti, è diventata la più diffusa del continente nord americano, oltre che fiore simbolo della città di Washington. Sono stati i petali di questa rosa ad accogliere il corpo nudo di Angela Hayes nell’omonimo, popolarissimo film.

American Beauty è una rosa magnifica e allo stesso tempo fragile. I suoi petali resistono a lungo prima di appassire, mentre il gambo rapidamente marcisce: metafora efficace della società statunitense e delle sue contraddizioni evidenti e nascoste.

Con il titolo American Beauty, a Padova, al Centro Culturale Altinate San Gaetano, dal 13 settembre al 21 gennaio, viene presentata una selezione di 130 opere che raccontano luci e ombre della nazione che più di ogni altra ha caratterizzato l’ultimo secolo a livello globale, gli Stati Uniti, appunto. La mostra, organizzata da Artika in collaborazione con il Comune di Padova e Kr8te, è a cura di Daniel Buso.

Ad offrire questo originale ritratto degli States sono ben 120 artisti, americani ma non solo, con 130 opere.

È la fotografia a introdurre il visitatore alla lettura del trionfale e decadente universo statunitense. Si parte dal bianco e nero, con maestri assoluti come Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Diane Arbus ed Elliott Erwitt, per passare alle immagini a colori di Steve McCurry, Vanessa Beecroft e Annie Leibovitz.

Il percorso si esalta, di sala in sala, accogliendo creazioni dei maestri della Pop Art (James Rosenquist, Robert Indiana e Andy Warhol), fino ai protagonisti della Street Art: Keith Haring, Mr. Brainwash, Obey e Banksy. Dalla celebre immagine di propaganda di Joe Rosenthal (che esaltava la vittoria americana di Iwo Jima sul Giappone nel 1945), fino alle rivolte anarchiche nei murales di Banksy.

Le sezioni, identificate dal curatore Daniel Buso, affrontano alcune delle tematiche più importanti per entrare in profondità nell’analisi della cultura e della società americane. L’inizio del percorso espositivo è dedicato al patriottismo, la bandiera americana è il simbolo per eccellenza chiamato a rappresentare l’attaccamento nazionalistico tipicamente americano. Una festa di colori e immagini in bianco e nero scattate da grandi fotografi internazionali, tutti impegnati a immortalare le centinaia di manifestazioni pubbliche o private di patriottismo statunitense. La mostra continua cercando di tratteggiare i complicati rapporti internazionali intessuti negli ultimi cento anni dagli Stati Uniti. Partendo dalla partecipazione alla Seconda guerra mondiale, fino alle più recenti esperienze in Afghanistan e Iran. Un altro focus della mostra analizza gli Stati Uniti e i conflitti che si consumano non soltanto a migliaia di chilometri di distanza ma anche tra le mura domestiche. Molti artisti, fra cui Banksy e Paul Insect immortalano un’America in subbuglio, scossa da guerriglie urbane e dall’utilizzo indiscriminato delle armi da fuoco; mentre Steve McCurry racconta la giornata più tragica per gli americani: l’11 settembre 2001. L’esposizione riserva anche spazio alla tematica più attuale nel dibattito sociale (interno ed esterno agli Stati Uniti), ovvero il Black Lives Matter.

American Beauty” esplora così alcuni aspetti centrali per la comprensione delle contraddizioni che attraversano la superpotenza statunitense. Un racconto serrato capace di dar voce ad alcuni tra i protagonisti assoluti dell’arte internazionale. Si è scelto di partire dall’immagine che forse più di ogni altra esprime lo spirito americano – spiega il curatore Daniel Buso –  cioè il momento in cui un gruppo di marines alza la bandiera a Iwo Jima, nella fotografia di Joe Rosenthal. L’immagine fu un grande successo a livello globale, ma alcuni retroscena ne misero in dubbio l’autenticità. Si pensa infatti che Rosenthal abbia realizzato una messa in scena a scopi propagandistici”.


A cura di
Daniel Buso
 
Mostra organizzata da
ARTIKA di Daniel Buso ed Elena Zannoni
 
In collaborazione con
Città di Padova e Kr8te
 
Spazio espositivo
Centro culturale Altinate | San Gaetano, Padova
 
Periodo espositivo
dal 13 settembre 2023 al 21 gennaio 2024
 
Per informazioni
+39 351 809 9706
email: mostre@artika.it
 
Ufficio Stampa: Studio ESSECI –  Sergio Campagnolo
tel. 049.663499 rif. Roberta Barbaro roberta@studioesseci.net

BOOKS: aperta al MAMbo la prima edizione del Bologna art books festival

Paolo Ventura, Milano per filo e per segno, portfolio,
cm 24 × 34, pag. 32, 2023

Bologna art books festival
Festival del libro d’arte, Bologna

prima edizione

a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi

26, 27 e 28 maggio 2023
Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14, Bologna

venerdì 26 maggio,
ore 12.00 – 19.00
sabato 27 e domenica 28 maggio, ore 10.00 – 19.00
accesso con biglietto collezione MAMbo

www.booksfestival.it | 
www.mambo-bologna.org

Danilo Montanari Editore in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna |MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la prima edizione di BOOKS, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi che si tiene negli spazi della Sala delle Ciminiere del museo da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023.

Nato dall’idea di non disperdere l’eredità di due manifestazioni fondamentali del settore – Artelibro, il Festival del Libro d’Arte che si è svolto a Bologna dal 2003 al 2014, e FLAT – Fiera Libro Arte Torino, appuntamento internazionale che ha animato il capoluogo piemontese dal 2017 al 2019 – BOOKS intende posizionarsi in un segmento “laterale” seppur non strettamente alternativo al fenomeno delle fiere, con l’obiettivo di proporre, grazie al libro come medium, contenuti e occasioni che facilitino il rapporto diretto, di conoscenza e scambio, tra artisti e collezionisti, senza rinunciare a una vocazione di mercato. L’editoria d’arte è un settore che in Italia raggiunge livelli qualitativi molto elevati ma detiene una visibilità, anche di mercato, molto inferiore rispetto ad altri Paesi. La manifestazione vuole innanzitutto riunire le forze di librai ed editori, oltre a gettare le basi per la crescita del rispettivo pubblico.

Per la prima edizione di BOOKS, gli ampi spazi della Sala delle Ciminiere accolgono 36 espositori, librai ed editori del settore, presenti con veri e propri progetti sul libro d’arte: non stand, ma tavoli di approfondimento concentrati su un numero limitato di titoli, non superiore alle 100 unità per espositore.

Accanto ai tavoli degli espositori, sempre all’interno della Sala delle Ciminiere trovano spazio 10 focus espositivi che intendono evidenziare la qualità e la storicità dell’editoria d’arte italiana: dalla presentazione di tutti i libri d’artista di Franco Vaccari ai 5 libri nati negli anni Settanta dalla collaborazione tra Claudio Parmiggiani e Mario Diacono; da una presentazione della produzione editoriale di Maurizio Nannucci ai libri in edizione limitata di Paolo Ventura e ai volumi curati da Luigi Ghirri durante la sua attività di artista e fotografo; dai libri d’artista di Daniela Comani dagli anni Novanta a oggi fino a una selezione della produzione di fanzine di Jacopo Benassi e un omaggio postumo all’artista Irma Blank, scomparsa poco più di un mese fa.
Un approfondimento monografico è inoltre riservato a Giorgio Maffei -primo in Italia, insieme a Liliana Dematteis, ad occuparsi di editoria d’arte, e considerato ancora uno dei maggiori esperti sul tema a livello mondiale -, con circa 50 volumi da lui curati tra gli anni ’60 e ’80: libri sui libri, dedicati alla produzione di maestri come Bruno Munari, Alighiero Boetti e Sol LeWitt.
Il progetto espositivo si completa con una selezione di 8 titoli di Xong collection, etichetta di dischi d’artista prodotta da Xing. La collana esplora e traccia una geografia di personalità legate alla performatività che intendono il campo sonico come una delle piattaforme in cui espandere i loro mondi e la loro immaginazione.

L’allestimento di BOOKS è organizzato per favorire lo scambio conviviale: al centro della Sala delle Ciminiere trova spazio un’area lounge, in modo che gli incontri con gli autori e i collezionisti possano svolgersi in dialogo con i focus espositivi senza soluzione di continuità.

Un programma di incontri e conversazioni arricchisce di stimoli la tre giorni e ha come cardine la lectio di Anne Moeglin-Delcroix, autrice di Esthétique du livre d’artiste (1997), saggio che dalla sua prima edizione si è affermato nel mondo come lo studio di riferimento sull’argomento. Ospiti degli incontri sono: Silvia AlessandriLorenzo Balbi, Jacopo Benassi, Jessica Carroll, Daniela Comani, Pietro Corraini, Liliana Dematteis, Maurizio NannucciLuca Panaro, Giovanna Pesci, Jonathan Pierini, Claudio Porrini, Sergio Ruzier, Antonella Sbrilli, Michele Smargiassi e Paolo Venturi.

Daniela Comani, Orlando’s Library, 2022,
libro di cartone, 10 pagine, 31,5 × 16 cm
Edizione di 50 copie + 20 copie numerate e firmate
Danilo Montanari Editore, 2022

In occasione del festival, CorrainiMAMbo artbookshop propone un corner dedicato alle Edizioni MAMbo e GAM con una selezione di oltre 60 titoli offerti al pubblico a prezzi eccezionali: dai cataloghi delle storiche mostre di Luigi Ghirri e Claudio Parmiggiani alla collana degli Instant Book MAMbo, arrivando alle recenti pubblicazioni dedicate alle mostre temporanee That’s IT! Sull’ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine The Floating Collection.

Da venerdì 26 maggio sarà inoltre visibile al MAMbo, nello spazio antistante l’ingresso della Biblioteca, Orlando’s Library, un’installazione site-specific di Daniela Comani che attinge dalla serie fotografica Novità editoriali a cura dell’artista. L’opera entra a far parte della collezione del museo grazie al TRUST per l’Arte Contemporanea, che costituisce e gestisce un fondo dedicato all’arte del presente, rappresentato dalle risorse messe a disposizione dai tre disponenti BolognaFiere, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, dal donatore principale Gruppo Unipol e dal donatore sostenitore Emil Banca Credito Cooperativo.

Infine, domenica 28 maggio alle ore 16.00 il Dipartimento educativo MAMbo propone inoltre una speciale Domenica al Museo per bambine e bambini di 8-12 anni dedicata al volume Il mio diario di storia dell’arte pubblicato da Artebambini. Attraverso il confronto con l’opera d’arte, i partecipanti al laboratorio potranno creare un personale “libro d’artista” insieme all’autrice Silvia Meneghini.

BOOKS è accompagnato da una pubblicazione speciale di Danilo Montanari EditoreIl libro e/è l’arte, un’antologia sul libro d’artista con testi di Mirella Bentivoglio, Marzia e Maurizio Corraini, Liliana Dematteis, Mario Diacono, Daniela Palazzoli, Annalisa Rimmaudo, a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi.

La prima edizione del Bologna art books festival si avvale di un comitato scientifico composto da Silvia AlessandriMario DiaconoLiliana Dematteis e Giovanna Pesci.
L’immagine guida di BOOKS è stata ideata da Paolo Ventura.
L’ambiente sonoro che accompagnerà il festival è realizzato da Carolina Martines.
Il progetto prevede la collaborazione con gallerie e istituzioni culturali della città.

Accesso al festival con biglietto collezione MAMbo:intero € 6, ridotto € 4.
L’elenco completo per riduzioni e gratuità è disponibile sul sito www.mambo-bologna.org/ingressoeorari/

BOOKS fa parte di Bologna Portici Festival – Heritage meets Creativity, l’evento promosso e coordinato dal Comune di Bologna per celebrare i Portici Patrimonio dell’umanità UNESCO nell’ambito del cartellone di eventi Bologna Estate. Il portico dell’ex Forno del Pane, edificio storico dove ha sede il MAMbo, è infatti compreso nella lista dei dodici tratti iscritti nella lista UNESCO.

Si ringraziano per la collaborazione: Collezione MaramottiArchivio Luigi Ghirri, Galleria Studio G7, Galleria P420Maffei Studio Bibliografico.


Ufficio stampa BOOKS
Lara Facco P&C, Milano
E. press@larafacco.com
Lara Facco | M. +39 349 2529989 | E. lara@larafacco.com
Claudia Santrolli | M. +39 339 7041657 | E. claudia@larafacco.com

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
E. UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra | T. +39 051 6496653 | E. elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli | T. +39 051 6496620 | E. silvia.tonelli@comune.bologna.it

Informazioni generali
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org
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Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
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Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: bolognamusei

Bologna, Cimitero Monumentale della Certosa: Calendario estivo 2023

Del tempo in levare
Laboratorio di teatrodanza a cura di Officina Teatrale de’ Maicontenti

Certosa di Bologna. Calendario estivo 

27 maggio – 2 novembre 2023

Cimitero Monumentale della Certosa
Via della Certosa 18, Bologna

www.museibologna.it/risorgimento | www.certosadibologna.it

Si svolge dal 27 maggio al 2 novembre 2023 il Calendario estivo della Certosa, la rassegna di eventi culturali curata dal Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna,con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali, per valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico, artistico e architettonico racchiuso nel Cimitero Monumentale, la cui rilevanza culturale è stata sancita al livello più alto da UNESCO con l’iscrizione nel 2021 nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell’umanità nell’ambito del progetto “Portici di Bologna”.

Giunto alla quindicesima edizione, il programma culturale estivo si è affermato come una delle più importanti iniziative intraprese nel quadro di un’articolata progettualità per il recupero e la valorizzazione del sito monumentale, sostenuta dal Comune di Bologna a partire dal 1999, che ha raccolto un interesse e un apprezzamento crescenti da parte del pubblico.

Un esempio, quello di Bologna, che si distingue tra i più precoci, a livello nazionale e internazionale, nella complessa sfida di trasformare la percezione dei cimiteri da luoghi deputati alla sepoltura dei defunti a siti di rilevante interesse culturale, dove è conservato un patrimonio in cui si riflette la storia delle città. Grazie ad una sensibilità sempre più diffusa, prendersi cura dei cimiteri oggi significa anche riappropriarsi della dimensione culturale che questi luoghi, veri e propri musei-giardino a cielo aperto, possono offrire come ambienti educativi permanenti per pubblici differenti, dai cittadini ai turisti, dagli adulti ai più giovani.

A tale proposito va ricordato come l’attenzione al valore di questi luoghi della memoria collettiva, caratterizzati dalla presenza di edifici e monumenti di rilevanza storico-artistica e valenza storico-culturale, sia stata recentemente recepita sul piano normativo dalla Regione Emilia-Romagna. La legge regionale 15 dicembre 2022 n. 21 per il riconoscimento e la valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici come cultural landscapes, la prima in Italia nel suo genere, si prefigge infatti l’obiettivo di garantire la valorizzazione, conservazione e promozione di questi beni, favorendone la fruizione da parte dei cittadini.

La manifestazione bolognese prende avvio in occasione dell’annuale Settimana alla Scoperta dei Cimiteri Europeiorganizzata da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe per sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza dei cimiteri e presentarli in una prospettiva diversa a tutti i loro visitatori. L’iniziativa di quest’anno si svolge dal 26 maggio al 4 giugno e ha scelto come tema centrale “Cimiteri per la salute e il benessere” per evidenziare come mettere in contatto le persone con i cimiteri possa migliorare il loro benessere, la salute mentale e la qualità della vita.

In questa edizione la programmazione si interseca inoltre la prima edizione del Festival dei Portici, una grande festa urbana per celebrare i Portici Patrimonio dell’umanità UNESCO nel segno dell’incrocio tra Creatività e Beni Culturali, che coinvolgerà la Certosa con quattro eventi dal 15 al 18 giugno.
Con il Calendario estivo il Museo civico del Risorgimento rinnova ogni anno un patto di collaborazione con il mondo dell’associazionismo culturale, del terzo settore edelle guide turistiche professionali della città, per una divulgazione ampia e sfaccettata negli approcci di conoscenza al grandioso complesso monumentale.

Sono 82 gli appuntamenti proposti per il cartellone 2023 che intrecciano artestoriateatromusica e danza per immergersi nella città della memoria e scoprirne le bellezze e i segreti, tra visite guidate, passeggiate tematiche, lezioni animate, laboratori per adulti e bambini, concerti e spettacoli, di cui oltre 50 fruibili nelle ore serali. Non mancheranno attività in altri orari della giornata – al mattino, di pomeriggio, al tramonto – capaci di offrire spunti di stupore, incanto e raccoglimento grazie alla spettacolarità della preziosa cornice monumentale e l’unicità delle scenografiche partiture architettoniche che si susseguono tra le sale, i portici, i chiostri e le logge racchiuse al suo interno.

Tre le tematiche principali che quest’anno il museo ha proposto tramite l’avviso pubblico per la selezione delle proposte progettuali da includere nel programma figurano la storia di Bologna nel “Lungo Ottocento” (1796-1915), i visitatori illustri a Bologna e alla sua Certosa, i portici della città, tra i quali la struttura rettilinea porticata lunga oltre settecento metri realizzata nei primi decenni dell’Ottocento su progetto di Ercole Gasparini (1771-1829), esempio unico di portico sepolcrale moderno, che collega il cimitero al portico di San Luca, il più lungo del mondo.

A questi tre filoni si affiancano altri percorsi narrativi ricchi di fascino e di suggestione, ispirati alle testimonianze del passato offerte dal luogo: l’arte, la simbologia, i luoghi nascosti e meno frequentati, le storie di personaggi illustri e persone sconosciute, la memoria della tradizione gastronomica di Bologna “la grassa”, la glorie musicali, la moda, la natura.

Con le visite guidate a cura di Associazione Amici della Certosa con il Museo civico del Risorgimento (31 maggio, 2 giugno, 2, 9 e 30 settembre, 21 ottobre, 2 novembre), Mirarte (8, 18, 25, 29 giugno, 17 settembre) e Associazione Co.Me.Te (10 giugno, 8 luglio) si va alla scoperta del vero e proprio atlante di arte funeraria conservato dentro la Certosa, dove si trova documentata l’evoluzione degli stili espressivi più affermati tra Ottocento e primo Novecento: dal Neoclassicismo al Purismo, dal Verismo al Liberty, dal neoclassicismo degli anni Trenta e Quaranta del XX secolo alle esperienze di progressiva astrazione dei decenni successivi. Ai capolavori mirabilmente modellati e scolpiti dagli artisti locali si alternano importanti commissioni richieste ad artisti nazionali di fama, consentendo ai visitatori di ammirare un confronto tra le migliori tendenze artistiche nazionali. Allo scultore bolognese Bruno Boari (1896-1964), esecutore di monumenti funebri tra i più importanti realizzati in Certosa nel corso del Novecento, è dedicato l’incontro Bruno Boari. Artista sottovoce con Roberto Martorelli ed Angela Madesani, autrice del volume monografico Bruno Boari. Un artista sottovoce (Nomos Edizioni, 2022). A cura dell’Associazione Amici della Certosa con il Museo civico del Risorgimento.

Si prosegue con i nuovi percorsi insoliti proposti da Mirarte alla Certosa sconosciuta (13 luglio, 7 settembre, 5 ottobre) alla luce di una torcia, per attraversare i passaggi meno frequentati e i chiostri più intimi, avvicinarsi ai capolavori artistici scarsamente visibili dal passante distratto, e alla Certosa Criminale (6 luglio, 3 e 31 agosto, 28 settembre) con le visite guidate notturne che, tra le ombre del cimitero, rievocano omicidi, vicende criminose e delitti efferati alla scoperta del lato oscuro della città.

Con le loro decorazioni, i monumenti ci parlano ma spesso non riusciamo o non sappiamo ascoltare. Leoni, farfalle, pigne, colonne, lucerne, teschi, delicate statue alate. La Certosa è stata teatro per storie fantastiche immaginate dai nostri avi attraverso simboli arcanienigmi e allegorie (6 luglio). Tra fiori di marmo, melograni scolpiti e teschi sorridenti compaiono anche squadre e compassi da muratori, colonne affiancate e lampade che rischiarano la via. Sono i simboli che, nella visita guidata a cura di Mirarte Tra segreti, squadre e compassi. La simbologia Massonica in Certosa (sabato 15 luglio)ci permettono di identificare i membri della Massoneria bolognese che può contare figure importanti come quelle del poeta Giosue Carducci, dello statista Marco Minghetti e dell’architetto Giuseppe Ceneri. Per gli appassionati di storia bolognese e di simbologie nascoste, un itinerario nella Certosa sacra e profana (20 luglio, 24 agosto, 14 settembre) svela aneddoti, curiosità e simboli nascosti attraverso le vicende e i sentimenti delle persone che vi sono sepolte: strazianti storie d’amore, episodi divertenti e curiosi, avventure degne di un film, piccoli e grandi ripicche tra vicini e colleghi. Tutti gli appuntamenti sono a cura di Mirarte.

Accanto alle pietre, ci sono le storie delle persone, più o meno illustri, che continuano a parlarci dai loro sepolcri. Personalità di spicco nella nostra città, considerate veri e propri tesori locali, la cui morte fu, per molti concittadini, un vero shock. Ogni morte è un evento sconvolgente, ma la morte di personaggi pubblici ha un’eco che si trasmette attraverso i secoli: lo racconta la visita guidata al tramonto Sai chi è morto??!! (31 maggio). La morte spesso non è la fine di una storia d’amore: questa prosegue nel cuore di chi è rimasto in vita. A raccontarci i loro sentimenti, le loro storie appassionate, i loro tradimenti e le loro speranze sono i nostri antenati che riposano alla Certosa nella visita guidata Amore e morte in Certosa (1 ottobre). Entrambe le iniziative sono a cura di Mirarte.

Alla figura di Gioachino Rossini si ispirano tre appuntamenti tra musica e gastronomia. Con il percorso a cura di Associazione Amici della Certosa con il Museo civico del Risorgimento A tavola non si invecchia. I menù di Rossini (10 giugno) Maria Chiara Mazzi e Roberto Martorelli partono dalla sua tomba di famiglia per proseguire tra sale e gallerie alla scoperta di alcuni protagonisti della storia gastronomica bolognese. Durante il suo soggiorno bolognese, il compositore pesarese divenuto celebre nel mondo dimostrò di essere un grandissimo esperto e conoscitore dei prodotti migliori della gastronomia italiana. I peccati di Rossini (2 settembre) propone una libera passeggiata tra i portici della Certosa accompagnati dalla musica di Rossini. Armati di una mappa che viene consegnata alla partenza, di smartphone e cuffie, si possono incontrare gli amici e parenti del musicista e con loro scoprire i suoi gossip, vizi e misteri, nonché la sua influenza sulla vita bolognese dell’Ottocento. A cura dell’Associazione Dolci Accenti – Educazione e Divulgazione Musicale. Infine nella visita guidata notturna Il tesoro che ho perduto. A spasso in Certosa con Gioachino Rossini e Isabella Colbran (6 ottobre) Maria Chiara Mazzi ed Enrico Tabellini raccontano due famiglie in arte, quella dei Colbran e dei Rossini, accomunate dalla musica, unite dai loro figli, i grandi artisti Isabella e Gioachino. A cura di Associazione Amici della Certosa con Museo civico del Risorgimento e Museo internazionale e biblioteca della Musica. Le note di Rossini ritornano anche nella visita guidata animata Angel’s Serenade. Intrecci Musicali alla Certosa (29 agosto) curata dall’Associazione Dolci Accenti – Educazione e Divulgazione Musicale. La musica evocativa della Serenata dell’Angelo, che ammaliò Cechov ispirando il suo racconto Il Monaco Nero, è il leitmotiv che scandisce questo percorso guidato lungo i viali della Certosa, per chiudersi con le note di un soprano e di un pianoforte. In un’atmosfera piena di poesia, musica e mistero, la passeggiata ripercorre le vicende delle illustri cantanti che riposano in questo luogo, riunite dalle note che Rossini, Braga, Boito e Respighi hanno dedicato o composto appositamente per queste ugole d’oro protagoniste della vita artistica, culturale e sociale della Bologna ottocentesca.

L’Associazione Dolci Accenti – Educazione e Divulgazione Musicale promuove inoltre il concerto Bologna Risuona. Musiche passate tra i portici (19 luglio) per ripercorrere i personaggi illustri che hanno espresso la loro arte in arte, immaginando le musiche risonanti sotto gli archi, in una qualche giornata di sole di qualche secolo fa.

Figure femminili – artiste, letterate, scienziate, streghe – sono al centro della visita guidata spettacolo itinerante a cura di Teatro Circolare Bologna, la Donna, la Saggia, l’Artista, la Strega (23 agosto). Hanno tutte in comune due cose: sono donne e sono molteplici volti della dotta Bologna. Si parte dai fuochi delle tribù celtiche con la leggenda di Aposa e se ne segue il suo corso naturale, scorrendo dalle aule dell’Università, al cantiere di San Petronio, agli atelier d’arte, bagnando le fondamenta di Santa Maria della Morte, fino a zampillare nelle fontane neoclassiche dei salotti ottocenteschi.

In occasione della mostra Da Omero al Pontelungo. Quante sirene ci sono a Bologna? in corso presso la Biblioteca dell’Archiginnasio, passeggiando insieme a Roberto Martorelli e Luigi Spina nelle visite L’enigma della sfinge. Simboli arcani in Certosa (24 e 29 giugno) si può decifrare il significato dei simboli presenti nei sepolcri del cimitero: serpenti, occhi divini, sirene, conchiglie, colonne spezzate. Un percorso che ripercorre tradizioni e culture millenarie: dall’antico Egitto al cristianesimo.

L’Associazione Co.Me.Te. propone Certosa in tutti i sensi, cinque percorsi al cimitero dedicati alle facoltà umane che ci consentono di vivere e comprendere il mondo. Nella visita guidata animata Celeste dote è negli umani (14 giugno, 2 settembre), con la musica di Homeward Duo, si va alla scoperta di vicende personali e collettive dove il profondo legame fra vivi e morti si esprime in tutta la sua forza superando i limiti del tempo e dello spazio. Con la visita guidata Guarda che bella testa! (28 giugno, 19 settembre) si va alla scoperta di trucco e parrucco divenuti immortali. Le pettinature più in voga nell’Ottocento, fermate da graziosi ornamenti e accompagnate da una scollatura femminile oppure da baffi, colletto e cravatta per i gentiluomini ci segnalano i cambiamenti di costume che vanno oltre la vanitosa apparenza. Alla luce del tramonto le visite guidate Nel fuoco e nelle fiamme (5 luglio, 8 agosto)raccontano i significati occulti e misteriosi del fuoco come simbolo di un mondo che non può essere toccato, simbolo di sacrificio della realtà divina, rito di purificazione o funerario, fino ad arrivare alla sua presenza nella vita quotidiana sotto forma di energia. Nella visita guidata Certosa in che senso? (30 agosto, 6 settembre) si passeggia nei chiostri e negli angoli più nascosti dell’antico monastero, dove risuonano le voci di abati, monaci e personaggi curiosi per scoprire quello che rimane di quel glorioso passato quando il cimitero era una Certosa. Nell’ultimo incontro Profumi e balocchi (13 settembre, 4 ottobre) si va in giro per i chiostri e nei Colombari alla scoperta di frutta e fioriture metaforicamente olezzanti: scolpiti nel marmo o nel bronzo, abbondano rose, iris, alloro e melograno, e sussurrano i segreti del profumo più famoso di Bologna.

Alla tradizione culinaria sostanziosa e abbondante di Bologna è dedicata la visita guidata Bologna la grassa! (22 giugno) promossa da Associazione Co.Me.Te. Dalla Festa della Porchetta ad oggi sono raccontate storie inedite e divertenti gossip di grandi abbuffate che rendono ancora viva questa tradizione e nota la nostra città come capitale del cibo.

Il Gruppo teatrale Più o Meno propone due appuntamenti. Porta un sorriso educato e mai irriverente lo spettacolo Notturno bolognese… (26, 27 luglio) mentre la visita guidata animata Stanotte tutto può accadere… (8 e 9 agosto) prende spunto da un’antica leggenda etrusca di un raro allineamento di pianeti che farebbe accadere avvenimenti inspiegabili e incredibili in un determinato luogo. E in queste due serate il luogo sarà… proprio la Certosa monumentale di Bologna!

Si definisce come percorso umano e poetico per attraversare il cimitero come porta sull’infinito il laboratorio Cose dell’altro mondo (21 giugno, 12 luglio, 2 e 30 agosto, 20 settembre) ideato da MetROzero in collaborazione con It.a.cà. Un’esperienza interattiva che attiva stimoli sensoriali, esercizi di ascolto e osservazione, improvvisazioni nello spazio, elementi di racconto e narrazione per sviluppare nei partecipanti l’idea della ‘soglia’ e del ‘passaggio’ tra vita/morte, luce/ombra, aperto/chiuso, finito/infinito.

Ci ricorda come la Certosa sia stata una tappa del turismo internazionale per tutto l’Ottocento la visita guidata spettacolo Ho incontrato Freud (22 agosto) a cura di Associazione Rimacheride. Tre donne raccontano quattro dei visitatori più illustri, ognuno dei quali ha testimoniato il giovamento tratto dalla visione dell’arte ivi racchiusa: Freud, Byron, Colet e Dickens.

La ricchezza e la bellezza della Certosa sono significativi anche dal punto di vista del verde naturalistico. È possibile scoprirlo nella visita guidata di Associazione Co.Me.Te. I giardini immortali della Certosa (8 settembre) e nei laboratori Verdi passeggiate. Piccole esplorazioni in Certosa rivolti a bambini da 5 a 11 anni(3 e 16 giugno) a cura del Museo civico del Risorgimento nell’ambito di “Musei e cultura dell’accessibilità” e la passeggiata tra tradizioni mediche, rimedi cosmetici e aneddoti storici Certosa officinale. Segreti della natura all’ombra dei cipressi (14 giugno) con cui l’Associazione Amici della Certosa ricorda il padre delle scienze naturali Ulisse Aldrovandi nel cinquecentenario della nascita.

Alice e il Fanciullino: incontro infinito
Visita guidata spettacolo a cura di Traverso Teatro

La programmazione comprende inoltre la visita guidata spettacolo Alice e il Fanciullino: incontro infinito acura di Traverso Teatro (8, 20 e 21 giugno), messa in scena itinerante del racconto Alice e il Fanciullino dell’autore Samuele D. Saverio, in cui gli interpreti si muovono seguendo un percorso allestito con le grafiche originali di Isabella Ciaffi in dialogo con la scenografia naturale del cimitero.

Con un’indagine sulla relazione tra forme e sacro, la performance site specific per corpi, architettura, musica e poesia Del tempo in levare (19 e 20 settembre)intende instaurare un dialogo tra i corpi dei danzatori e la struttura architettonica della Certosa, la quale fornirà limiti e possibilità ai gesti dei danzatori, supportati da alcuni brani di poesia mistica provenienti dall’opera di Attar Il verbo degli uccelli. A cura di Officina teatrale de’ Maicontenti.

Si esce dai confini della Certosa per entrare alle Collezioni Comunali d’Arte con la visita guidata Vive la révolution: Bologna napoleonica (23 settembre), ispirata al romanzo della storica dell’arte e giornalista Ilaria Chia L’allieva di Canova (Damster Edizioni 2022). Un percorso attraverso le opere d’arte per riscoprire il fascino della Bologna napoleonica in un’indimenticabile galleria di volti, personaggi, situazioni dell’epoca. La stessa autrice, accompagnata da Roberto Martorelli, conduce inoltre la passeggiata in Certosa L’allieva di Canova (7 ottobre) per seguire l’affascinante vita della pittrice bolognese Carlotta Gargalli (1788-1840), a cui è dedicato il libro. Accompagnati dall’autrice Ilaria Chia e da Roberto Martorelli si ripercorreranno attraverso i monumenti e le gallerie, episodi e persone che hanno attraversato le vicende della protagonista. A cura di Associazione Amici della Certosa con Museo civico del Risorgimento.

Come di consueto, il calendario si prolungherà oltre la stagione estiva per concludersi simbolicamente nel segno del ricordo il 2 novembre 2023, giorno in cui si celebra la Festività dei Defunti, con la visita guidata serale Ritroveremo cari amici perduti.

In concomitanza con l’avvio della rassegna, per Edizioni Minerva esce nelle librerie il volume 101 cose da sapere sulla Certosa di Bologna, a cura di Roberto Martorelli, con testi di Vittorio Cazzola, Roberta Grandinetti, Roberto Martorelli, Martina Tedeschi. L’agile pubblicazione, proposta nel particolare formato quadrato 15 x 15 cm, si propone di avvicinare alla conoscenza del Cimitero Monumentale di Bologna soprattutto il pubblico delle nuove generazioni. La sua stessa genesi è strettamente legata a questa vocazione. Le schede pensate come pillole scritte in un linguaggio accessibile a tutti ripropongono in gran parte i contenuti pubblicati sulla pagina Instagram @certosabolognaofficial realizzati grazie all’innovativo progetto “MIA – Musei Inclusivi e Aperti” che ha coinvolto 18 giovani ragazzi e ragazze in un percorso formativo di didattica dell’arte e di educazione museale, con l’obiettivo di realizzare progetti educativi di inclusione e attivazione sociale dedicati al patrimonio museale di Bologna.

Eva Degl’Innocenti
, direttrice Settore Musei Civici Bologna, commenta: “Quest’anno, il Calendario estivo della Certosa, curato dal Museo civico del Risorgimento del Settore Musei Civici Bologna, con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali, prende avvio all’interno di due manifestazioni di rilievo internazionale: la Settimana alla Scoperta dei Cimiteri Europei organizzata da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe e il Festival dei Portici, che valorizza il patrimonio UNESCO dei portici di Bologna, tra cui il Cimitero Monumentale della Certosa, inscritto nella lista dei siti del Patrimonio Mondiale dell’umanità nell’ambito del progetto Portici di Bologna”.

Otello Sangiorgi, direttore Museo civico del Risorgimento, osserva: “La recente Legge regionale n. 21/2022 per i cimiteri monumentali e storici costituisce un importante punto di arrivo e al tempo stesso uno stimolo per la nostra attività di valorizzazione del nostro meraviglioso Cimitero. Questo vale anche per la rassegna di eventi culturali in Certosa, che quest’anno abbiamo voluto potenziare e diversificare: mantenendo gli appuntamenti serali, sono state utilizzate al meglio le fasce di mattino, pomeriggio e tramonto. Inoltre, come Museo del Risorgimento, insieme all’Associazione Amici della Certosa abbiamo realizzato un importante ciclo di visite guidate che va ad arricchire e integrare l’offerta complessiva della rassegna”.

Simone Spataro
, presidente Bologna Servizi Cimiteriali, dichiara: “Sono ormai 10 anni che, fin dalla sua istituzione nel 2013, Bologna Servizi Cimiteriali valorizza e promuove il patrimonio artistico e architettonico della Certosa, stanziando cospicui investimenti per preservare e restaurare le aree storiche del Cimitero Monumentale, le opere e i beni in concessione e organizzando e finanziando eventi e iniziative volti a far conoscere i tesori del museo a cielo aperto della città, una ricchezza che la stessa BSC tiene a promuovere e far visitare a cittadini e turisti. Questa missione di BSC oggi è sancita anche dalla legge per il “Riconoscimento e valorizzazione dei cimiteri monumentali e storici”, approvata dall’Assemblea legislativa su proposta della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, il cui obiettivo è garantire la valorizzazione, conservazione e promozione di questi beni, favorendone la fruizione da parte della comunità. Attraverso questa legge, prima in Italia nel suo genere, la Regione si propone di riconoscere i cimiteri significativi quali elementi del patrimonio culturale regionale da salvaguardare e valorizzare, come strumento di coesione e crescita culturale delle comunità e di tutti i visitatori. È in questo contesto che si conferma per noi un piacere ospitare all’interno del Cimitero Monumentale alcune iniziative della prima edizione del Festival dei Portici che, nell’occasione della celebrazione dei 10 anni dalla nascita di BSC, vedranno la Certosa fare da cornice a quattro appuntamenti tra visite guidate, concerti corali, spettacoli con funamboli ed esibizioni di danza. A queste iniziative si aggiungeranno le decine di eventi che rientrano nella consueta programmazione estiva in Certosa. Questo calendario rappresenta un’opportunità importante per accendere i riflettori sul nostro patrimonio artistico. Certosa è già una meta turistica di rilievo per il turismo culturale, essendo uno dei più importanti cimiteri monumentali d’Europa, e il suo Portico è tra i luoghi che nel 2021 hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio dell’umanità UNESCO”.

Il Calendario estivo 2023 della Certosa di Bologna è realizzato da Settore Musei Civici Bologna | Museo civico del Risorgimento con: Associazione Amici della Certosa di Bologna, Associazione Co.Me.Te. APS, Associazione Culturale e Sportivo Dilettantistico JAYA, Associazione culturale Rimacheride, Dolci Accenti – Educazione Divulgazione Musicale – Ets, Gruppo teatrale Più o Meno APS, Mirarte società cooperativa sociale, Officina teatrale de’ Maicontenti, Teatro circolare APS, Traverso Teatro.
Con il contributo di Bologna Servizi Cimiteriali.

La rassegna fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

Il programma completo degli appuntamenti è disponibile sul sito www.museibologna.it/risorgimento.


Informazioni
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Tel. + 39 051 225583

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