A Genova Wisława Szymborska, la gioia di scrivere

Wisława Szymborska © Joanna Helander

Wisława Szymborska
La gioia di scrivere

Genova, Museo d’arte contemporanea Villa Croce

16 giugno – 3 settembre 2023

A cura di Sergio Maifredi

con la consulenza e collaborazione scientifica di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli

Cent’anni fa nasceva Wislawa Szymborska, vera e propria rock star della poesia. I suoi libri sono sempre best seller. Citata in canzoni e film, di lei hanno scritto e raccontato in tanti, da Woody Allen a Umberto Eco, da Roberto Saviano a Roberto Vecchioni, che le ha dedicato una canzone. Il suo nome è tanto difficile da pronunciare, quanto è facile entrare nelle sue poesie, seguendo un pensiero libero, vivace, allegro, lucido, che descrive i fatti piccoli e grandi che rendono unica ogni giornata “rimettendo al mondo le parole”, come ha dichiarato Roberto Saviano spiegando come le sue poesie lo abbiamo soccorso nei momenti più difficili.

Dal 16 giugno, al Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova si potrà visitare fino al 3 settembre la mostra monografica “Wisława Szymborska. La gioia di scrivere”, curata da Sergio Maifredi e allestita dallo scenografo Michał Jandura, con la consulenza e collaborazione scientifica di Andrea Ceccherelli Luigi Marinelli. È prodotta da Comune di Genova e Teatro Pubblico Ligure, in coproduzione con l’Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e con il Goethe-Institut Genua, istituzione che diffonde nel mondo la cultura della Germania, fra le prime nazioni a riconoscere il valore di Szymborska con l’assegnazione del Premio Goethe nel 1991. La mostra è sostenuta da IREN.

Quella di Genova sarà l’occasione per fare un viaggio assolutamente originale, immersivo e intimo nella vita e nell’universo creativo della grande poetessa. Documenti, fotografie, carteggi, opere grafiche…sì perché Wislawa Szymborska aveva frequentato le avanguardie, era amica di Tadeusz Kantor, e fin da giovane si era cimentata nel mondo dell’illustrazione che poi passò in secondo piano rispetto a quello dei versi. Ma la passione per la figurazione le rimase viva per tutta la sua vita, come testimoniano i collages che realizzava e spediva agli amici in occasione delle feste. Invenzioni brillanti e curiose, di cui in mostra se ne vedranno moltissimi esemplari originali provenienti  da collezionisti privati, fra cui Jarosłav Mikołajewski, poeta e scrittore. Questi collages  erano veri e propri collanti d’amicizia che permettono di seguire i suoi percorsi creativi, affini nel linguaggio visuale come nella scrittura.

Wislawa Szymborska: Collage © Joanna Helander

Il cuore della mostra è costituito dal Laboratorio artistico di Wislawa Szymborska in cui sono messi in connessione i collages, i frammenti del taccuino della poetessa, da cui si leggono in filigrana gli embrioni delle sue poesie.

Il percorso sarà punteggiato da 100 massime di Wisława Szymborska, estratte dalla sue poesie. Anche Woody Allen sarà virtualmente presente: Szymborska gli ha donato uno dei suoi collage e la regista Katarzyna Kolenda-Zaleska ha ripreso il momento della consegna inserita nel film “La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wisława Szymborska”.  Il commento di Woody Allen nel ricevere il collage per lui creato da Wislawa Szymborska è stato: “Questo non è come quelle stupide statuette che ricevo per i miei film.

Inoltre, si potranno vedere documenti, fotografie, un libro inglese illustrato in età giovanile da Wisława Szymborska, una rarità.

L’interesse e la conoscenza di Sergio Maifredi per la cultura polacca risalgono al suo rapporto con Pietro Marchesani (1942 – 2011), lo studioso che con la traduzione dell’opera omnia pubblicata da Adelphi ha fatto conoscere Wisława Szymborska in Italia. Docente di Lingua e Letteratura polacca all’Università di Genova, con questa nomina ha inaugurato una cattedra che fino a quel momento non esisteva, diventando un punto di riferimento per generazioni di studiosi, fra cui Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, docenti di Slavistica rispettivamente all’Università Alma Mater di Bologna e La Sapienza di Roma. Genova ha un ruolo centrale nella diffusione della poesia di Wisława Szymborska in Italia. La poetessa polacca, Premio Nobel per la Letteratura 1996, nella memorabile conferenza del 2009 a Bologna, rivolgendosi a Pietro Marchesani disse: “Senza di te, in Italia non esisterei”. Il rapporto di collaborazione si trasformò presto in amicizia e nel 2005 Szymborska venne in visita all’Università di Genova. Marchesani ha aperto le porte sul mondo polacco a Sergio Maifredi, che da allora non lo ha mai abbandonato. Regista residente al Teatr Nowy di Poznań in Polonia dal 2005 al 2014, nel 2009 ha curato la mostra Polonia 1989-2009 Tutto il Teatro in un manifesto e nel 2012 gli è stata conferita la medaglia di Bene Merito da parte della Ministero degli Esteri della Repubblica di Polonia per il suo impegno nella diffusione della cultura polacca in Italia.

Accanto alla mostra, proseguirà anche il percorso dello spettacolo diretto da Sergio Maifredi da un’idea e con la collaborazione di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, “Ascolta, come mi batte forte il tuo cuore. Poesie, lettere e altre cianfrusaglie di Wisława Szymborska”. La voce di Szymborska è stata affidata a un’attrice che mette da sempre la sua arte al servizio dei versi, Maddalena Crippa. Al suo fianco Andrea Nicolini. Michele Sganga è autore delle musiche che esegue dal vivo in scena. Lo spettacolo propone un percorso suggestivo di parole e musica, attraverso poesie note e alcune assolutamente inedite anche in Polonia, e scoperte recentemente negli archivi.

“Ascolta, come mi batte forte il tuo cuore” – titolo tratto dalla poesia “Ogni caso” – ha debuttato il 27 marzo al Teatro Vittoria di Roma, preceduto dall’anteprima del 26 marzo al Teatro Boni di Acquapendente (VT), e seguito dalla tappa al Teatro Litta di Milano il 4 aprile.

Seguiranno le repliche al 29° Festival internazionale di poesia di Genova (17 giugno)a Legnago (Verona, 06 settembre)alla 76ª Estate Fiesolana di Fiesole – Firenze (9 settembre)Varsavia (12 settembre), Cracovia (13 settembre)  Lo spettacolo nasce da un’idea e con la collaborazione di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, docenti di Lingua e Letteratura Polacca rispettivamente all’Università di Bologna e alla Sapienza di Roma. È prodotto da Teatro Pubblico Ligure in coproduzione con Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wisława Szymborska di Cracovia, in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma.


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VVR Fashion Metaverse, il nuovo progetto digitale di Vitruvio Virtual Reality | Unico finalista europeo del premio MAD – Metaverse Architecture and Design Awards

Fashion Metaverse – Vitruvio Realtà Virtuale

VVR Fashion Metaverse

Il nuovo progetto digitale di Vitruvio Virtual Reality è l’unico finalista europeo del premio “MAD – Metaverse Architecture and Design Awards” promosso dalla rivista statunitense “INTERIOR DESIGN

Arte, moda, architettura e tecnologia si fondono in VVR Fashion Metaverse, il nuovo progetto digitale di interior design realizzato da Vitruvio Virtual Reality. Un’esperienza immersiva innovativa, uno spazio nel Metaverso dedicato al fashion e al luxury.
Tra oltre cento candidature arrivate da noti progettisti di tutto il mondo, Vitruvio Virtual Reality, con lo showroom VVR Fashion Metaverse, è l’unico studio europeo finalista del MAD – Metaverse Architecture and Design Awards nella categoria Built – Experiential, il premio internazionale promosso dalla rivista statunitense Interior Design in partnership con Digby che celebra il talento di studi creativi che realizzano progetti e spazi per il Web3. Essere selezionati come finalisti è un riconoscimento significativo per Vitruvio Virtual Reality e un attestato alla qualità e all’innovazione del progetto. Questo successo dimostra l’importanza di un approccio multidisciplinare che combina diversi linguaggi artistici per creare spazi digitali stimolanti.

Grazie all’uso della realtà virtuale, in VVR Fashion Metaverse gli utenti potranno immergersi completamente in un ambiente virtuale unico, che combina l’estetica artistica, le tendenze della moda più innovative e la bellezza dell’architettura moderna. Questa fusione di elementi crea un’esperienza coinvolgente e straordinaria per gli amanti della moda e per coloro che desiderano scoprire nuovi orizzonti.

VVR Fashion Metaverse, il nostro spazio dedicato al fashion e al luxury, è un’architettura sospesa, elegante e pura, progettata con libertà d’introspezione e incurante delle leggi della fisica. Uno showroom virtuale nel quale mettere in mostra abiti e accessori digitali con i quali è possibile interagire a vari livelli. Uno spazio luogo che abbiamo dedicato alla moda per celebrare le nuove frontiere digitale e creare un ponte tra i migliori marchi del fashion e del luxury e il metaverso” così racconta Simone Salomoni coordinatore del progetto e co-fondatore di Vitruvio Virtual Reality.

L’obiettivo principale di VVR Fashion Metaverse è quello di restituire uno spazio etereo in grado di vincere le leggi della fisica attraverso un’architettura imponente ma al tempo stesso leggera, sospesa in un paesaggio onirico dove alba e tramonto si susseguono senza soluzione di continuità. Questa innovativa esperienza nel metaverso apre nuove possibilità per i brand di moda, consentendo di presentare le loro collezioni in modo creativo e coinvolgente. VVR Fashion Metaverse rappresenta il punto di incontro tra la moda e la tecnologia, dove le barriere fisiche vengono superate e l’arte prende vita.

Ad oggi l’industria della moda sta scommettendo molto sul metaverso, utilizzando la piattaforma per raggiungere nuovi mercati e promuovere i suoi prodotti. Proprio sul metaverso è stata organizzata la prima Metaverse Fashion Week, quattro giorni di sfilate e tavole rotonde ospitate nel mondo virtuale 3D ai quali hanno partecipato i più grandi marchi del fashion. In questo contesto in continua espansione e molto apprezzato dal pubblico, si inserisce il nuovo progetto di Vitruvio Virtual Reality studio bolognese multidisciplinare specializzato in CGI e cinema 3D che da tempo collabora con alcune rinomate case di moda internazionali. Lo studio inoltre realizza spot pubblicitari, tour virtuali per mostre o eventi di moda, esperienze di realtà aumentata e virtuale. VVR Fashion Metaverse però “va oltre il fashion”, proponendo al pubblico un ambiente innovativo dove arte, architettura e design dialogano in un solo spazio.

Lo showroom si articola in due aree diverse collegate tra loro da una passerella. All’interno di ognuno dei due ambienti saranno esposti asset digitali, tra cui accessori e vestiti di alta moda, che sarà possibile veder sfilare indosso a modelli 3D. Si può vivere l’esperienza immersiva entrando in Spatial, anche senza essere utenti registrati: https://www.spatial.io/s/VVR-Fashion-Metaverse-63fcb8fe6d2cd1839a856afe?share=2474607036114180015


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CASTELLO DI RIVOLI – Avviso di selezione Direttore

Avviso di selezione Direttore

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea annuncia la pubblicazione dell’Avviso di selezione per il nuovo Direttore che verrà pubblicato al seguente link.

Il nuovo Direttore assumerà l’incarico a partire dal 1 gennaio 2024.

Sin dall’apertura avvenuta nel 1984, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, primo museo d’arte contemporanea d’Italia con una importante collezione di Arte povera, ha promosso l’arte e la cultura come strumenti fondamentali per la comprensione della nostra epoca, stimolando la crescita sociale e civile del territorio nel quale opera grazie alla partecipazione plurale di un pubblico locale e internazionale. Oltre a collezionare ed esporre opere d’arte, il Museo è un centro per la creatività, la ricerca, l’educazione e lo sviluppo della cultura soprattutto nel campo dell’arte contemporanea in una riflessione sul presente che passa attraverso una relazione dinamica col passato.

Pensionamento di Carolyn Christov-Bakargiev

Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, terminerà l’incarico a fine anno 2023 all’età di 66 anni per il pensionamento, dopo oltre vent’anni di servizio al Museo (in qualità di Capo Curatore dal 2001 al 2008, di Direttore ad interim nel 2009, e di Direttore dal 2016 al 2023).
Dopo l’apertura della mostra Artisti in guerra nel marzo 2023, nella seconda parte del 2023 Christov-Bakargiev completerà il lavoro di redazione del nuovo Catalogo delle Collezioni permanenti e inaugurerà il 1° novembre la grande mostra dedicata a Michelangelo Pistoletto in occasione dei suoi 90 anni, oltre a seguire a settembre un progetto interdisciplinare su arte e scienza che focalizza questioni attorno all’energia nucleare ecologicamente sostenibile.


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