La Geopolitica delle risorse al tempo della guerra tra l’Occidente e la Russia

Il conflitto russo-ucraino del 2022, la cui conclusione sembra ancora lontana, ha riaperto una serie di scenari di opposizione (semi)bipolare tendenti a confermare la mai sopita rivalità tra le grandi sfere di influenza a livello globale. In particolare, questo nuovo scenario bellico – capace di sintetizzare elementi di guerra “guerreggiata” e prassi tipiche della politica dei “blocchi” da guerra “fredda” – ha aperto una serie di nuove prospettive di rilievo sotto il profilo delle transazioni in commodities di vario genere e origine. La Federazione Russa, nonché la Cina, si ergono a protagoniste con un ruolo pivotale in questo rimescolato scacchiere globale, nel quale la tendenza a ricreare un equilibrio di poteri di matrice vetusta sembra concretizzarsi in maniera sempre più preponderante. Quasi a conferma di uno dei pilastri della riflessione geopolitica, l’ago della bilancia di questa nuova conflittualità globale sono proprio le risorse, energetiche in particolare, i cui movimenti tendono a determinare il posizionamento dell’una o dell’altra forza geopolitica in gioco.

Il presente volume della rivista, curato da Tiberio Graziani e Giuliano Luongo, fornisce una serie di contenuti provenienti da autori di rilievo che aiutano il lettore ad approfondire i complessi e vari aspetti della geopolitica delle risorse.

INDICE

FOCUS: LA GEOPOLITICA DELLE RISORSE AL TEMPO DELLA GUERRA TRA L’OCCIDENTE E LA RUSSIA

Il ruolo del gas naturale nelle scelte energetiche di Stati Uniti e Germania

GIUSEPPE GAGLIANO

La geopolitica delle risorse energetiche dal Mar Baltico al Mar Nero

VADISLAV GULEVICH

Economia, risorse, guerra: il lato oscuro della geopolitica e della logistica

GINO LANZARA

La proporzione che lega Mosca a Taipei

GIUSEPPE MORABITO

Guerra mondiale spaziale

MANFREDI ORLANDO, EMANUEL PIETROBON

La grande svolta economica

ALEXANDER RAHR

Geopolitica delle risorse. Ricchezza e povertà. L’Occidente europeo tra recessione o retrocessione

GIUSEPPE ROMEO

Il trasporto delle merci e la guerra in Ucraina

GIOVANNI SACCA’

ORIZZONTI

Some premises that triggered the conflict between Russia and Ukraine

CALISTRAT M. ATUDOREI

Lo status giuridico della Crimea e delle Repubbliche del Donetsk e del Luhansk

RODOLFO BASTIANELLI

Pandemia ed esplosione dei social network. Ipotesi di un modello di tassazione

ENEA FRANZA

Dall’accordo di Cotonou al Post-Cotonou: riflessioni sulla gestione della cooperazione con i Paesi Terzi dell’Unione Europea

GIULIANO LUONGO

The Changing Face of the World. Multipolar perspectives from India, China and Russia

ANTON FRIESEN, PETR BYSTRON

La lezione controversa di Enrico Mattei

FRANCESCO SIDOTI

Diplomazia culturale e scientifica nel periodo buio

KSENIA M. TABARINTSEVA ROMANOVA

INTERVISTE

Le risorse minerarie in America Latina

EDUARDO ALFONSO CHAPARRO AVILA

RECENSIONI

India Foundation Journal, Vol III, Issue No. 6 – November-December 2022 – ISSN 2347-1522

Le proposte dell’India per il G20 del 2023: multilateralismo e democrazia digitale?

ALBERTO COSSU

The World System in transition: a panoramic view – a cura di Charles Pennaforte, Editora UFPel, 2022

MARIA ALESSANDRA VARONE

Geopolitica è riconosciuta come “rivista scientifica” per le Aree 1113, e 14 dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della ricerca (ANVUR)

SEZIONI E CONTRIBUTI: Geopolitica applica la revisione paritaria doppio-cieco (double-blinded peer review) a opera di esperti nella materia trattata da ciascun articolo. Gli articoli sono inseriti nella sezione FOCUS, se attinenti al tema monografico del numero, o in quella di ORIZZONTI. Articoli di commento e dibattito e le recensioni, non sottoposti a revisione paritaria, sono inseriti nelle sezioni omonime.

Per proporre contributi scrivere al direttore Tiberio Graziani:  tibgraziani@gmail.com

Disponibile su mediabooks.it o su AMAZON e nei principali stores librari
mail: mediabooks.it@gmail.com facebook: media&books – www.mediabooks.it – +39 371 4170580


Oggi a Roma la presentazione del libro “Guardare il restauro” di Eleonora Coloretti

La storia e l’alchimia magica del restauro
in un libro

Guardare il restauro
di Eleonora Coloretti

La presentazione a Roma nel corso del workshop
Antiriciclaggio nell’Arte

Mercoledì 24 maggio
ore 17.15
Rome Business School
Via Giuseppe Montanelli 5,
Roma

di Diana Daneluz

Il Restauro e cosa comporti è cosa ben presente, purtroppo, in grande misura, solo agli addetti ai lavori. È invece parte importantissima e preziosissima della preservazione del patrimonio culturale e artistico, che è patrimonio di tutti. Una professione unica ed altamente specializzata che nel nostro Paese viene invece spesso mortificata, come denuncia anche il Prof. Claudio Scrinati nella sua prefazione al libro, ad esempio dall’obbligo di inserimento della professionalità del restauratore di opere d’arte nell’universo delle ditte appaltatrici, in specie quelle dell’imprenditoria edile. O dal chiamare i professionisti del restauro solo quando non se ne possa più fare a meno. O dalle stroncature di certi critici come quelle di Federico Zeri. E molto altro. Il libro “Guardare il restauro” scritto proprio da una di questi addetti ai lavori, Eleonora Coloretti – Perito, Conservatore e Restauratore d’arte, titolare di E.C. Conservazione e Restauro, ma soprattutto “Restauratore nell’anima” come lei stessa dice di sé –, ed uscito per Campisano Editore con il progetto grafico di Gianni Trozzi, pur restituendo le criticità di un ‘sistema’, vuole essere invece un omaggio a questa professione che è essa stessa arte oltre che mescola di conoscenze storiche, filologiche e scientifiche, competenze e tecnica.  Lo fa attraverso un colloquio, che si fa a tratti intimo, con alcuni dei più grandi esponenti del Restauro italiano: Gianluigi Colalucci, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, Guido Botticelli, Antonio Forcellino, essi stessi anche divulgatori e insegnanti del “mestiere” di restauratore. E nello stesso tempo, fa il punto su storia, teoria e prassi del Restauro nella cultura italiana e internazionale, rivendicando il ruolo di ispirazione e leadership che l’Italia può vantare in questo campo.

Nelle circa ottanta pagine del libro, gli esiti quindi di queste cinque interviste realizzate nel tempo dall’Autrice. Ed il tentativo di rispondere attraverso di esse a quesiti fondamentali sul moderno concetto di “restauro” dal punto di vista storico, filologico e scientifico e della personale esperienza degli interpellati e di loro con le committenze e le istituzioni. Scaturirà però, da queste conversazioni, in alcuni punti, anche un inedito sguardo, più ‘intimo’, su questi straordinari personaggi, dai più conosciuti solo attraverso i loro libri e i loro lavori.  Una domanda tra le domande ad esempio è se il restauro sia di per sé un intervento conservativo e si vedrà come non esista una risposta sola ed univoca e questo a causa delle diversissime, per esperienza, convinzioni e metodologie, figure dei restauratori. Accanto a quella, altre domande sono destinate a trovare ascolto e variegate risposte nei colloqui, che non riportiamo per non togliere piacere alla lettura e alla scoperta, come pure gli intervistati racconteranno le problematicità incontrate, legate a volte alla preparazione pratica dei restauratori sui cantieri, a volte alla tempestività o meno dell’erogazione dei fondi, a volte ai contrasti con le committenze e tra le figure che intervengono sul restauro.

Durante la pausa forzata imposta dalla pandemia, Eleonora Coloretti ha avuto modo di sistemare in modo organico quanto emerso dal confronto con i suoi autorevoli interlocutori e di corredare il libro di un ultimo capitolo contenente alcuni casi di studio di restauro scelti dagli intervistati stessi. L’Autrice si pone così volutamente come “filtro” tra questi personaggi importantissimi del mondo del restauro e quello che essi di quel mondo volevano raccontare, una sorta di lascito di testimonianze preziose soprattutto per i giovani che verranno dopo di loro: documenti, relazioni di restauro, disamine di criticità, metodologie di approccio e di lavoro. Anche questo, infatti, è un mondo che cambia ed è importante comprendere cosa resterà del Restauro così come lo conosciamo e cosa cambierà alla luce anche delle trasformazioni della cultura tout court. Nella particolareggiata descrizione delle progressive attività di restauro nei casi documentati, quella che si apre è anche una finestra su una tecnica artigiana di conservazione. restauro e manutenzione complessa e delicata a un tempo, che richiede interventi sempre diversi e mirati e l’intuizione, soprattutto, di scegliere quello giusto capace di restituire allo sguardo di chi la guarda la maggiore integrità possibile dell’opera e insieme il suo afflato, quello che l’artista che l’ha realizzata voleva comunicare. Una pagina sicuramente a sé quella della scheda tecnica del restauro della Cappella Sistina, la sua storia così come raccontata del capo restauratore Gianluigi Colalucci, che riassumeva in sé – l’intervista a Gianluigi Colalucci è stata l’ultima autografa prima della sua scomparsa, come pure è scomparsa Donatella Zari – le caratteristiche, dice Striniati, di “artefice rinascimentale dotato di sommo intelletto e di magistrale mano”.

Importante la bibliografia che comprende tanto i saggi dei protagonisti del volume quanto libri fondanti della teoria del restauro, della manualistica o della saggistica sul lessico del restauro e su grandi restauri, come quelli di Umberto Baldini, Raimondo Strassoldo, Cristoph Luitpold Frommel, Cesare Brandi, Carlo Giantomassi, Francesca Mancinelli, Marco Bucci, Luca Bertolini, Cristina Giannini, Roberta Roani. O sulla “magia” del restauro, come nel caso di Giovanna Bonasegale. Sì, perché tra puliture e limature, rimozioni e consolidamenti, spolveri e sofisticati innesti chimici o materici, rifiniture pittoriche e molti altri ipertecnici interventi uniti ad una profonda conoscenza storico-artistica-culturale dei beni, il restauratore è davvero un po’ un benefico mago, o una maga, che dialoga idealmente con l’autore dell’opera d’arte e lo tranquillizza con le sue alchimie di rispettarne le intenzioni.

Eleonora Coloretti

Eleonora Coloretti

Eleonora Coloretti è nata a Firenze nel 1981. Restauratrice qualificata, laureata in conservazione e restauro del patrimonio storico artistico, completati gli studi universitari entra a far parte dei restauratori specializzati dell’Opera Primaziale Pisana, ente preposto alla tutela, al restauro e alla valorizzazione di Piazza dei Miracoli a Pisa (patrimonio UNESCO). Lavora sotto direzione tecnica di Gianni Caponi, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, Gianluigi Colalucci, con supervisione scientifica di Antonio Paolucci. Perito esperto e consulente tecnico d’ufficio presso il tribunale di Massa, esegue attribuzioni, perizie, stime, valutazioni e certificazioni di opere d’arte.


INSERTO FOTOGRAFICO


Diana Daneluz
Giornalista Professionista Tessera N. 182410
Socia Professionista FERPI 
Federazione Relazioni Pubbliche Italiana
e.mail: dianadaneluz410@gmail.com

Firenze: la preziosa tavola del “Cristo risorto” di Niccolò Betti donata agli Uffizi da Fabrizio Moretti

IL ‘CRISTO RISORTO’ DEL PITTORE MANIERISTA TOSCANO NICCOLÒ BETTI ENTRA NELLA COLLEZIONE DEGLI UFFIZI

A donare la preziosa tavola è il segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti

Le Gallerie degli Uffizi accolgono una nuova, rara opera grazie alla donazione dell’antiquario, collezionista e segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti.
Si tratta di uno dei pochi dipinti noti di Niccolò Betti, allievo di Giorgio Vasari e di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio.

La tavola raffigura la Resurrezione di Cristo. La figura divina sembra quasi riprendere l’iconografia bizantina del Cristo nella mandorla, perché a questa forma si richiama la luce retrostante, delimitata da alcune nuvole. Il Cristo tiene in mano una bandiera con la croce a sottolineare il suo ruolo di pastore e di portatore del verbo divino.

Nell’opera si riconoscono elementi comuni con la Resurrezione di Giorgio Vasari e Raffaellino del Colle a Capodimonte: il panneggio è arricciato e aderente al corpo, i soldati sono appoggiati diagonalmente al sepolcro per dare l’idea di profondità.

Betti si ispira agli schemi figurativi e compositivi del suo maestro Vasari, riadattandoli in una soluzione più asciutta e meno solenne: scompare la nuvola su cui poggia Cristo, diminuisce il numero delle figure. Sulla sinistra uno dei soldati appare spaventato e tenta di coprirsi con lo scudo, mentre nell’altra mano tiene ben stretta la spada; il suo compagno sulla destra continua invece a dormire, non rendendosi contro della vicenda in corso. L’unico personaggio che appare felice, anche se sorpreso, è l’uomo in secondo piano sulla destra che si pensa rappresenti uno degli apostoli.

La tavolozza dell’artista è più chiara che nel passato, con colori accesi e con un chiaroscuro più deciso e meno sfumato.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “L’attività degli antiquari è storicamente uno dei pilastri su cui si fonda la ricerca storico artistica e in molti casi anche la salvaguardia del nostro patrimonio, spesso da loro riportato in patria. Questa donazione di Fabrizio Moretti in ricordo del padre, che si aggiunge ad altri gesti generosi da parte della categoria nei confronti dei musei, è un gesto importante per gli Uffizi e aggiunge un tassello mancante nelle nostre collezioni”.

Il donatore e segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti: “Credo che sia doveroso da parte di noi mercanti d’arte, che tanto abbiamo avuto dell’Arte, restituire alla comunità. Poter collocare un’opera nel più importante Museo del mondo, gli Uffizi, è una grande soddisfazione intellettuale. Questa donazione sarà in ricordo del mio amato padre Alfredo, a cui devo tutto. Grazie al Direttore Eike Schmidt per aver reso questo possibile”.

Cenni biografici sull’artista

Niccolò Betti (1550 circa – 1618 circa) fu prima allievo di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio e successivamente di Giorgio Vasari. Il suo stile si avvicina a quello di altri giovani collaboratori del maestro come Naldini e Poppi, che vivacizzano la pittura manierista con una pennellata più sciolta e dai colori accesi.

Tra il 1570 e il 1572 prese parte al cantiere della decorazione dello studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, unico episodio ben documentato della carriera dell’artista, dipingendo il riquadro con il Saccheggio di un villaggio. Dal 1576 al 1578 lavorò a Pisa nel restauro, e decorazione del Duomo. A Montepulciano gli sono attribuite le pale d’altare raffiguranti l’Adorazione dei pastori (1581) nella chiesa di Sant’ Agnese, e la Madonna tra i santi Giovanni Battista e Girolamo in Santa Maria delle Grazie, firmata. Nella sua attività tarda il Betti mostra di aderire a formule più solenni e semplificate, in linea con i dettami della Controriforma. A questa fase appartengono due dipinti (Santa Coletta di Corbie e Miracolo di San Diego di Alcalà) commissionatigli dalla Granduchessa Maria Maddalena d’Austria nel 1610 per il convento delle Descalzas Reales a Valladolid, dove sono ancora oggi conservati.


Tommaso Galligani, Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi,
tommaso.galligani@cultura.gov.it
 
Ufficio Stampa nazionale BIAF
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
Referente Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net

Castello di Rivoli, L’Esperienza dell’Arte: Gianluca Poldi, Giovanni Boldini tra finito e non finito

L’Esperienza dell’Arte

Giovedì 25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Villa Cerruti, Sala delle Orchidee

Giovedì 25 maggio 2023, dalle ore 18.00 alle 19.30, Gianluca Poldi, esperto di analisi scientifiche per lo studio e la conservazione delle opere d’arte, analizzerà il processo creativo di Giovanni Boldini, pittore italiano che a cavallo tra Otto e Novecento fu amato ritrattista dell’alta società parigina.
L’incontro è occasione di presentazione del nuovo volume curato da Poldi con Fabio Frezzato, Giovanni Boldini. Il processo creativo. Indagini scientifiche e conservazione, Antiga Edizioni, Cornuda (Treviso) 2022.

Gianluca Poldi

Gianluca Poldi

Professore, Università degli Studi di Bergamo. Fisico di formazione, ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienza per i beni culturali (Firenze) e uno in Teoria e analisi del testo (Bergamo). Si occupa di analisi scientifiche, soprattutto non invasive, per lo studio e la conservazione di opere di interesse culturale. Ha insegnato presso le università di Milano e Verona ed esaminato migliaia di dipinti in musei e collezioni private in Italia e all’estero, dedicando numerosi studi alla tecnica pittorica di vari artisti, soprattutto del XV-XVI e XIX-XX secolo, tra essi Mantegna, Bellini, Bramantino, Carpaccio, Lotto, Tiziano, Tiepolo, fino a Segantini, Boccioni, de Chirico, Albers.

* Il biglietto va ritirato entro le ore 17.45 presso la Biglietteria del Castello di Rivoli
La conferenza, per un numero massimo di 16 persone, si tiene nella Sala delle Orchidee di Villa Cerruti e comprende una visita speciale alla Villa.
È necessaria la prenotazione alla pagina https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Il costo del biglietto intero è di € 26,50; biglietto ridotto € 19,50 (giornalisti, gruppi da 3 o più persone, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta); € 10,00 per studenti universitari fino a 26 anni e istituzioni equiparate.
Il biglietto è comprensivo dell’ingresso al Castello di Rivoli che potrà essere visitato nella stessa giornata, prima dell’incontro. Il Museo chiude alle ore 17.30, ma è possibile recarsi in Biglietteria nella Manica Lunga fino alle ore 17.45.
La navetta di collegamento alla Collezione Cerruti parte alle ore 17.55 dal piazzale antistante al Castello di Rivoli.
Per il ritiro del biglietto è necessario recarsi alla Biglietteria del Castello di Rivoli almeno 15 minuti prima della partenza della navetta.


CALENDARIO DEGLI INCONTRI


25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Gianluca PoldiGiovanni Boldini tra finito e non finito
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

22 giugno 2023, ore 18.00* – 19.30
Giorgina BertolinoFelice Casorati e Alfredo Casella
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

13 luglio 2023, ore 18.00* – 19.30
Carolyn Christov-BakargievEssere riservati. L’immortalità attraverso l’immortalità della propria collezione. Dalla precisione alla perfezione
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

18 luglio 2023, ore 11.00 – 15.00
In occasione dell’onomastico di Francesco Federico Cerruti, la Collezione Cerruti sarà eccezionalmente aperta al pubblico con visite guidate a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e in presenza degli storici dell’arte Laura Cantone e Fabio Cafagna.

28 settembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Fabio BelloniGino De Dominicis
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

26 ottobre 2023, ore 18.00* – 19.30
Virginia BertoneI dipinti di Antonio Fontanesi nella Collezione Cerruti
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

23 novembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Maurizio Aceto, Francesca Robotti e Patrizia DavitLa collezione dei volumi miniati sotto la lente della chimica
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
Facebook | Twitter | Instagram

Ufficio Stampa Castello di Rivoli – Manuela Vasco
press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
Consulenza Stampa – Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

ARTE: Pixel at an exhibition a Genova

Unknown

“PIXEL AT AN EXHIBITION”

LA DIGITAL ART a GENOVA

dal 24 sino al 28 maggio

a cura di Maurizio Gregorini

La mostra realizzata da artisti digitali all’avanguardia che scorrerà su grandi schermi ledwall installati in tre piazze del centro storico genovese per tutti gli amanti di arte contemporanea. 

Una selezionata produzione nazionale e internazionale di opere NFT (Non Fungible Token), realizzate da artisti digitali all’avanguardia, scorrerà su grandi schermi ledwall che verranno installati in tre piazze del centro storico genovese per incantare tutti gli amanti dell’arte contemporanea.

Pixel at an exhibition è il titolo di questa particolarissima mostra, organizzata dal Comune di Genova con la curatela del cultural manager Maurizio Gregorini, in collaborazione con Musae (Zurigo) e Kijo Digital (Milano).

L’evento inaugura il 24 e prosegue sino al 28 maggio nel distretto del DIDE in partnership con Design week, il cui tema Energie funge da trait d’union fra le due manifestazioni.

Tre schermi ledwall, collocati nelle piazzette di San Bernardo, San Giorgio, Pollaiuoli e alcune immagini sugli schermi in piazza De Ferrari e Caricamento, metteranno in mostra decine di opere di autori italiani e internazionali.

Mentre la collaborazione con Villa Croce, con le gallerie d’arte cittadine Lazzaro e Maiim, con la piattaforma MUSAE (Zurigo) e Kijo digital (Milano), Cozomo De Medici (collezionista), SPX Spazio Lab (Genova) offriranno una vasta panoramica di altissimo livello sulla produzione NFT nazionale e internazionale.

Gli NFT sono l’ultima frontiera dell’arte digitale: prodotti in rete per la rete, hanno toccato negli ultimi anni quotazioni altissime. Si tratta di “certificati digitali” basati sulla tecnologia blockchain volti a identificare in modo univoco, insostituibile e non replicabile la proprietà di un prodotto digitale.

Le opere animate “garantite” dai certificati NFT formano un vero e proprio genere dell’arte contemporanea, la Criptoarte che ha dato un nuovo valore artistico e di mercato all’arte digitale. I primi esempi di arte digitale risalgono agli anni Sessanta e nel tempo questa si è evoluta con lo sviluppo della tecnologia e di software dedicati proprio alla realizzazione e alla fruizione di opere d’arte.

Le opere di Criptoarte sono legate alla tecnologia blockchain, arrivata nel mondo dell’arte nel 2017; si tratta di un registro pubblico di dati, condiviso e immutabile, che tiene traccia degli scambi di proprietà digitali fra soggetti diversi.

Pixel at an Exhibition inaugura mercoledì 24 maggio alle 21 presso la Design week in via San Bernardo 19 (Chiostro), con successiva visita guidata. Per tutta la durata della manifestazione, sui tre ledwall verranno proiettate in loop 20 opere animate NFT (10 per location), a cura di Maurizio Gregorini. Su 9 monitor video verranno invece proiettate 28 opere NFT internazionali statiche, a cura di Maurizio Gregorini – ML Bonifazi.

La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita.

Come accennato, la collaborazione con alcune gallerie d’arte cittadine e il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce offrirà una serie di eventi collaterali diffusi, ecco i principali:
per tutta la durata della manifestazione, presso Lazzaro Gallery in salita dell’Arcivescovado 5r, andrà in scena Not fungible choc! con proiezione di opere internazionali statiche. A cura di Maurizio Gregorini e di ML Bonifazi. Per tutte e quattro le serate della mostra, musica con djset.
Gli NFT – La qualità dopo la bolla è invece il tema del talk show che si svolgerà il 25 maggio alle 17 al Museo di Villa Croce, con la partecipazione di Maurizio Gregorini, Alex D’Amato di piattaforma Musae, Alessandro Brunello, founder Kijo Digital, director Wrong theory e dell’artista Melkio.
il 26 maggio alle 21.30 al Maiiim, il nuovo centro d’arte multimediale in piazza Di Negro 6, appuntamento con Multipixel, una proiezione multipla di NFT animati degli artisti Marco Nereo Rotelli e Melkio. Saranno presenti i due artisti. A cura di Virginia Monteverde e Maurizio Gregorini.

Le opere esposte
·         A collection of fragmented existences #17 – by Luis Ponce
·         Cyber Zombie 10,366 by Pindar Van Arman
·         Joyride – by Ryan Talbot
·         All around love – Generation Battle – Hyper Humanity -Humans till event horizon – Melting Time – Mission Waterspace by Melkio
·         Life and Death – by DeeKay Motion
·         Moving cities by Annibale Siconolfi
·         Your majesty by Billelis
·         Human dharma by Paolo Regis
·         Divine chakra by Giovanni Motta
·         World window by Fabio Giampietro
·         Precarious balance by Mattia Giordano
·         Munanyo by Grebenshyo
·         Word change the world – Cosmo – (H)eart(h) – Nuvole – Save the tree – Sea Regeneration – Waves by Marco Nereo Rotelli
·         Delicata apocalisse by Alessio Bertallot
·         Evil machine – Th3 gr3at pr3t3nd3r by Alessandro Bavari
·         Hypnotic – Painted Kiss by Andrea Milano
·         Tribute to Andy Warhol – Tribute to Basquiat – Tribute to Leonardo Da Vinci by Antonio Guccione 
·         Miami Party – Contemporary – Icarus by Sergei Kir 
·         Polymnia – Euterpe by Violette Cici  
·         Dreaming 01 – Dreaming 02 by Alexander Kingspor 
·         Sakura Dream 02 – Sakura Dream 06 – Sakura Dream 07 by Ana D’Apuzzo 
·         Exhaust – Moon – Paranoia – Weight by Ragenfection
·         Altisonante – by Flavio Di Renzo  

Melina Cavallaro  
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova