Bologna, CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol: MAURIZIO BOTTARELLI. DISPERDERE IL LIMITE

Maurizio Bottarelli, Immagine da immagine chiave, 1992,
tecnica mista su tela, 190×190 cm.
Patrimonio artistico del Gruppo Unipol – credit ph. Flavio Pescatori

BOLOGNA

CUBO, IL MUSEO D’IMPRESA DEL GRUPPO UNIPOL

DAL 13 GIUGNO AL 29 SETTEMBRE 2023

MAURIZIO BOTTARELLI
DISPERDERE IL LIMITE

La rassegna, allestita nelle due sedi di Porta Europa e Torre Unipol a Bologna, presenta un corpus di dipinti donati al Patrimonio artistico del Gruppo Unipol dall’artista emiliano, definito dal grande critico e storico d’arte Francesco Arcangeli, come “l’ultimo dei Naturalisti”.

A cura di Pasquale Fameli

Dal 13 giugno al 29 settembre 2023, CUBO, il Museo d’impresa del Gruppo Unipol, ospita la personale di Maurizio Bottarelli (Fidenza, PR, 1943), dal titolo Disperdere il limite e presenta un corpus di dipinti donati dall’artista emiliano al Patrimonio artistico del Gruppo Unipol.
L’esposizione, curata da Pasquale Fameli, riassume le tappe più rappresentative del percorso creativo di Bottarelli e offre l’opportunità di evidenziare le relazioni che lo stesso artista ha instaurato con gli autori e le correnti artistiche nazionali e internazionali coevi.

Maurizio Bottarelli, “l’ultimo dei Naturalisti”, così come lo ha definito il grande critico e storico d’arte Francesco Arcangeli, testimone di un “tormento ideale”, ha scelto il Museo d’Impresa CUBO Unipol quale luogo di valorizzazione della sua produzione, riconoscendo nei valori fondanti del Museo – memoria, protezione, condivisione e futuro – i principi che sono alla base anche del proprio lascito.

Tutta la produzione di Bottarelli, caratterizzata dalla continua sperimentazione di materiali pittorici che formano paesaggi e atmosfere di forte intensità, scaturisce da una profonda riflessione sulla condizione umana, che si esplicita attraverso tre temi essenziali: la testa, il nudo e il paesaggio.

Il percorso espositivo si apre in Porta Europa con la Testa del 1962, nella quale si possono leggere gli sviluppi della sua ricerca mostrando il primo piano di un soggetto deformato dal tormento esistenziale, in accordo con i temi e gli umori dell’Informale europeo, in particolare di Jean Dubuffet, di Jean Fautrier, o ancora del conterraneo Pirro Cuniberti.

La testa è un modello che Bottarelli reitera nel tempo, come dimostrano anche le due Teste del 2012, realizzate a tecnica mista con carta catramata: sono immagini logore e corrose d’identità imprecisate. Le dimensioni di tutti questi dipinti, eccessive rispetto alle convezioni della ritrattistica, suggeriscono che ogni testa rappresenta un luogo, una topografia della sofferenza.

Ed è proprio dal motivo della testa che Bottarelli estrae direttamente quello del paesaggio, inteso non come rappresentazione di uno scenario naturale, quanto come esplorazione del soggetto umano.

Nella fase più matura del percorso di Bottarelli si può notare infatti come il paesaggio assuma la valenza di una metafora esistenziale, emanazione del conflitto tra individuo e mondo.

Il tormento affiora in opere come Nudo del 1964, sviluppo volutamente incompiuto di una figura aliena, nata dalla fecondazione del nucleo informale, corpo mostruoso ed elegante, modellato sotto l’influsso di Francis Bacon e di Graham Sutherland.

Anche il tema del nudo permette a Bottarelli di affrontare la criticità della condizione esistenziale, distillata stavolta in un soggetto ambiguo, incapace di acquisire un’identità definita. È una soluzione che si ripropone a più riprese nel percorso dell’artista, come attesta anche il Nudo del 1996, una figura rattrappita che cerca di fuggire dall’angusto spazio assegnatole.

I corpi alieni e mostruosi abbandonano quindi gli spazi per rivelarne le strutture; sono luoghi freddi, industriali, dalla costruzione severa che alludono alla finitezza fisica di ogni individuo.

Questo senso di caducità trapela anche dai due Senza titolo del 1986, ancora dei muri, ma stavolta scrostati, imperfetti, colti in un buio che non è più quello di un interno poco illuminato ma quello di una solitaria passeggiata notturna.

La mostra passa quindi ad analizzare la fase più matura della ricerca di Bottarelli, a cavallo tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, in cui si assiste a un ritorno al paesaggio inteso sempre come metafora esistenziale e alla riapertura di uno spazio romantico, nel quale si avverte uno sguardo a William Turner e al naturalismo di Gustave Courbet, volto a riaffermare la drammaticità della condizione soggettiva di fronte alle forze della natura. Appartengono a questo periodo opere come Paesaggio islandese (1991), Immagine da immagine chiave (1992), Tasmania (2005).

Il percorso si perfeziona in Porta Europa dove verrà esposto, Senza titolo del 1972, scherzosamente battezzato da Arcangeli il “Nerone”, uno dei massimi esempi di questa fase di ricerca, forse l’opera da ritenersi più rappresentativa, se si considera che lo stesso critico avrebbe voluto esporla al Padiglione Italia della Biennale di Venezia dello stesso anno, dedicato all’alternanza Opera o comportamento.

Catalogo edizioni CUBO Unipol.


CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol

Nel 2013 il Gruppo Unipol ha inaugurato CUBO, il museo d’impresa aperto al pubblico.

CUBO condivide esperienze attraverso il linguaggio della cultura, racconta i valori del Gruppo Unipol con l’intento di contribuire alla crescita culturale dei territori e delle comunità in cui opera. Promuove la cultura e si pone come punto di incontro, grazie anche a partnership con Istituzioni e associazioni che da anni lavorano in questa direzione. Propone tutto l’anno mostre, eventi, corsi e laboratori, attività didattiche e spettacoli per offrire al pubblico occasioni di approfondimento, confronto e divertimento sui temi di attualità, di protezione, di futuro e innovazione, di arte e memoria.

Le iniziative di CUBO si rivolgono a pubblici variegati: ragazzi dai 12 ai 17 anni con laboratori invernali e campi estivi; scuole secondarie di 1° e 2° grado con i moduli didattici per scoprire e approfondire tematiche legate a varie discipline; adulti con gli incontri sui temi di attualità, laboratori specialistici, eventi dedicati alle ricorrenze, le mostre di arte contemporanea e quelle realizzate dall’Archivio Storico del Gruppo, la didattica con corsi, summer camp specialistici, workshop e lezioni; famiglie con eventi e spettacoli dedicati; Forze dell’Ordine con i percorsi formativi di aggiornamento sulla normativa e sui controlli legati alla sinistrosità stradale; dipendenti del Gruppo con iniziative dedicate in via esclusiva.

CUBO è Archivio Storico del Gruppo, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario che comprende documenti, stampe, fotografie, lettere, relazioni, pubblicazioni, monografie, video, cimeli e quanto altro possa avere contenuto o significato rilevante per la storia dell’azienda. Tutto il materiale catalogato e digitalizzato è presente e visionabile sui tavoli touchscreen negli spazi di CUBO.

CUBO cura la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione del Patrimonio Artistico del Gruppo, risultato non pianificato di diverse vicende collezionistiche e frutto di processi di fusione con altre compagnie assicurative, che contiene opere importanti e attraversa ben più di un secolo di arte contemporanea italiana.

Le due sedi di CUBO si trovano all’interno delle sedi di Unipol Gruppo a Bologna:

• Porta Europa – Piazza Sergio Vieira de Mello 3 e 5, la piazza sopraelevata di Via Stalingrado 37.

• Torre Unipol – Via Larga 8, ai piani 25, 26 e 27.

CUBO è uno spazio di aggregazione in cui scambiare relazioni e vivere esperienze su tematiche diverse, ma tra loro interconnesse ai valori portanti del Gruppo.


CUBO – Museo d’impresa del Gruppo Unipol
Bologna, Torre Unipol (via Larga 8) | Porta Europa (Piazza Viera de Mello 3 e 5)
 
Informazioni
T. (+39) 051 5076060 – arte@cubounipol.itwww.cubounipol.it
 
CUBO – Arte e Patrimonio Artistico
Angela Memola
T. 051 5072521
angela.memola@unipolsai.it
 
Ufficio Stampa:
CLP Relazioni Pubbliche | Marta Pedroli | marta.pedroli@clp1968.it
T. +39 02 36755700 | www.clp1968.it

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