Da oggi al via ARTEVENTO CERVIA. Il festival internazionale dell’aquilone – Il programma da venerdì 21 a domenica 23 aprile

ARTEVENTO-CERVIA, Aquilone Kadek Armika – Ph. Wolfgang Bieck

Al via ARTEVENTO CERVIA

Il più longevo festival internazionale del mondo dedicato all’aquilone come forma d’arte ed emblema ecologista

Il programma da venerdì 21 a domenica 23 aprile 2023

Dal 21 aprile al 1° maggio 2023

Cervia – Spiaggia di Pinarella & location collaterali

Al via venerdì 21 aprile 2023 la 43esima edizione di ARTEVENTO CERVIA, il Festival Internazionale dell’Aquilone più longevo al mondo dove arti visive, eoliche e performative si fondono in un vivace clima inclusivo e multiculturale. Sulla spiaggia di Pinarella a Cervia fino a lunedì 1° maggio 2023, ARTEVENTO CERVIA è pronto ad affascinare il pubblico con esibizioni di volo, performance multidisciplinari, eventi notturni, mostre, laboratori didattici per grandi e piccini, parate, musica, air sculptures e molto altro. Attesi oltre 250 artisti del vento e i migliori piloti di volo acrobatico provenienti da 50 paesi.

IL PROGRAMMA DI ARTEVENTO CERVIA
DA VENERDì 21 A DOMENICA 23 APRILE 2023

Venerdì 21 aprile 2023

Si parte venerdì 21 aprile 2023 dalle ore 15.00 con l’apertura dell’Area aquiloni d’arte e etnici, l’Area aquiloni giganti e 3D Air Creations e l’Area delle Esibizioni: tutti con il naso all’insù per ammirare le meravigliose creazioni del cielo. Sempre alle ore 15.00 nell’Area delle Esibizioni ci sarà la prima “Sky Gallery, ossia il Display collettivo delle opere degli artisti ospiti in segno di benvenuto alla 43esima edizione.

Si proseguirà alle ore 16.00 con “Sport Kite Show“, la rassegna di esibizioni di volo acrobatico a ritmo di musica in solo, coppia e team. Alle 21.00 il pubblico potrà godere dello spettacolo “Cabaret Madera” realizzato dal Circo Madera, giovane compagnia torinese di circo contemporaneo. Lontani dagli schermi e dall’intrattenimento mainstream, gli artisti si esibiscono all’interno di uno spettacolo di qualità, pieno di sorprese e dal linguaggio informale, ironico e accessibile a tutti.

Sabato 22 aprile 2023

Sabato 22 aprile 2023 ad ARTEVENTO CERVIA si celebra la Giornata Mondiale della Terra – Earth Day. ARTEVENTO CERVIA conferma lo stretto legame con la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale, favorendo l’attivazione di buone pratiche collettive inclusive e consapevoli e promuovendo alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. Proprio sul fil rouge della sostenibilità è sviluppata la seconda giornata del festival. Si parte alle ore 10.00 con l’apertura dell’Area aquiloni d’arte e etnici, l’Area aquiloni giganti e 3D Air Creations e l’Area delle Esibizioni che accoglierà le prove libere di volo acrobatico.

Alle 14.00 è in programma la presentazione del Maestro del Volo giapponese Masaaki Sato, Ospite d’Onore 2023 di ARTEVENTO CERVIA: durante l’evento sarà inoltre illustrato l’Aquilone Insetto di Nagoya, simbolo della biodiversità e della sostenibilità ambientale, con il patrocinio di Istituto Giapponese di Cultura e con la collaborazione dell’Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone APS di Ravenna.

A seguire sul palco di ARTEVENTO il Professore Marco del Bene, Docente di Storia del Giappone moderno e contemporaneo all’Università La Sapienza di Roma, dialogherà con il Maestro Sato e gli artisti del vento Kengo Nagata (Nagoya) e Makoto Ohye (Daimon/Toyama) sul rapporto tra uomo e natura in Giappone. Dopo il talk il pubblico potrà ammirare la performance collettiva Bee the change! dedicata all’importanza delle api come simbolo della salvaguardia della biodiversità: ARTEVENTO celebra così l’insetto impollinatore simbolo del festival.

Il pomeriggio di sabato 22 aprile 2023 proseguirà con la presentazione del progetto virtuoso dedicato alla sostenibilità di Ron & Baew Spaulding in mostra dal 23 aprile 2023 all’Officina ARTEVENTO: in arrivo dalla Thailandia una collezione di aquiloni tradizionali realizzati in tessuto ricavato dal riciclo delle bottigliette di plastica. Dalle ore 15.00 nella reception di ARTEVENTO sarà possibile iscriversi al workshop giornaliero, fissato per le ore 16.00, “In volo con le api“, un laboratorio pratico di costruzione di aquiloni. Alle 15.30 spazio alle esibizioni acrobatiche di volo con lo “Sport Kite Show” seguito alle 15.45 dall’esibizione “Sky Gallery” con focus sulle delegazioni di Austria, Cile, Curacao, Finlandia, Israele, Spagna e Svezia.

Alle 15.30 ARTEVENTO CERVIA presenta gli Ospiti d’onore della 43esima edizione: il team Maori Te Kura O Hirangi. Fieri custodi della spiritualità tramandata dagli antenati aborigeni che oltre 1000 anni fa iniziarono ad abitare la Nuova Zelanda per poi subire da fine ‘700 le violente discriminazioni legate alla colonizzazione britannica, i 25 giovani ambasciatori maori arrivano al festival per condividere l’identità culturale di un popolo avvinto alla memoria dei propri antenati da un viscerale senso di appartenenza, vivificando un rapporto di fratellanza con l’Italia. Alle ore 17.00 e in replica alle ore 20.30 il Circo Madera porterà in scena lo spettacolo “Cabaret Madera“.

La serata di sabato si conclude con l’affascinante e suggestivo volo notturno di aquiloni “Bussa il cielo e ascolta il suono“.

Domenica 23 aprile 2023

Il primo weekend di ARTEVENTO CERVIA si conclude domenica 23 aprile 2023 con un programma ricco di eventi. Dalle ore 10.30 per tutta la giornata presso la Reception di ARTEVENTO sarà possibile procurarsi l’annullo postale celebrativo dedicato all’Aquilone Insetto di Nagoya e realizzato da Filatelia Poste Italiane.

Nell’Area delle esibizioni alle ore 11.00 il pubblico potrà ammirare la tradizionale Cerimonia delle Bandierel’opening ufficiale della manifestazione che vedrà sfilare le delegazioni ospiti in abiti tradizionali. Un evento dal grande fascino che permetterà ai partecipanti di conoscere da vicino il folklore delle culture del mondo, in un dialogo costruttivo che celebra l’unione tra popoli. Durante la cerimonia ci sarà inoltre l’apertura della bandiera mosaico composta dalle bandiere di tutte le comunità presenti sul territorio per celebrare la Pace, l’inclusione e l’accoglienza con i colori di 128 nazionalità riunite sulla Spiaggia di ARTEVENTO al motto di #wearetherainbow, in linea con la filosofia della kite family: One Sky, One World – Un cielo, Un Mondo. L’evento sarà accompagnato dalla musica della Guggen Fracass & Ganasa Band (Svizzera).

Alle ore 12.00 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Il volo della Sostenibilità” presso l’Officina Artevento. Ex discoteca abbandonata, recuperata e affidata temporaneamente ad ARTEVENTO CERVIA per intuizione dell’amministrazione comunale, l’Officina Artevento è uno spazio sperimentale di creatività sostenibile dedicato ad attività culturali, didattiche e formative intese a valorizzare le tematiche e l’esperienza multiculturale e interdisciplinare del festival. Qui è allestita la mostra ntitolata “Il volo della sostenibilità” e dedicata a due percorsi artistici che confluiscono nello stesso programma d’azione suggerito dall’Agenda ONU 2030: l’opera del Maestro della KAP Kite Aerial Photohgraphy Wolfgang Bieck dalla Germania e lo straordinario progetto virtuoso presentato al festival da Ron & Baew Spaulding, in arrivo dalla Thailandia.

Il programma del pomeriggio di domenica si apre alle 14.30 con il talk “L’Aquilone Storico“, un focus sulla storia dell’aquilone e sulle sue applicazioni in ambito meteorologico con gli esperti Andrea Casalboni e Fausto Focaccia. Dalle ore 15.00 nella reception di ARTEVENTO sarà possibile iscriversi al workshop giornaliero, fissato per le ore 16.00, “In volo con le api“, un laboratorio pratico di costruzione di aquiloni. Nell’Area esibizioni alle ore 15.00 ci sarà la performance di teatro danza “Il drago e la fenice” con Elly Ginanti e Shima Ucrasena provenienti dal Bali. Si prosegue con l’esibizione “Sky Gallery” con focus sulle delegazioni di USA, Tasmania e Polonia. Alle ore 16.00 il pubblico potrà ammirare il millepiedi di Iqbal Husain proveniente dalla Svizzera. Si prosegue con l’esibizione del Team Maori Te Kura O Hirangi di kapa haka (tipica “danza” maori) e canti waiata.

Si conclude il pomeriggio alle ore 17.00 con il combattimento di aquiloni “Rokkaku Challenge seguito dalla tradizione “Sport Kite Show“, la rassegna di esibizioni di volo acrobatico. Sempre alle ore 17.00 e in replica alle 20.30 il Circo Madera porterà in scena lo spettacolo “Cabaret Madera“.

Durante i giorni di ARTEVENTO il Maestro giapponese Masaaki Sato sarà protagonista della mostra al Magazzino del Sale di Cervia nella Sala Rubicone dove saranno esposti circa 20 dei suoi aquiloni più famosi.

Ogni giorno inoltre sarà possibile visitare i GIARDINI DEL VENTO, una delle principali attrazioni del festival: la più grande mostra all’aria aperta di air sculpures e installazioni eoliche dal mondo per celebrare l’arte ambientale e promuovere l’eolico come inesauribile fonte di energia rinnovabile.

Sulla spiaggia di Pinarella di Cervia inoltre sarà possibile trovare il mercatino degli aquiloni, un’ampia area food e uno spazio giochi per i più piccoli.

ARTEVENTO-CERVIA – Mostra George Peters e Melanie Walkers- Ph. Caterina Capelli

Il programma dettagliato di ARTEVENTO CERVIA è disponibile su www.artevento.com/

ARTEVENTO CERVIA Festival Internazionale dell’Aquilone è realizzato da ARTEVENTO con il patrocinio e la collaborazione di Regione Emilia Romagna, Comune di Cervia, New Zealand Embassy, Istituto Giapponese di Cultura, APT Servizi, Consorzio Aquiloni, BPER Banca, Cooperativa Bagnini Spiagge Cervia. Media partner: Rai Pubblica Utilità e Radio Bruno.


INFORMAZIONI UTILI
43°ARTEVENTO CERVIA FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AQUILONE DOVE
: Cervia, Spiaggia di Pinarella e location collaterali
PERIODO: dal 21 aprile al 1° maggio 2023
MEDIAPARTNER: RAI Pubblica Utilità

CONTATTI
SITO: https://artevento.com/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/festivalaquilonecervia/
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/artevento_cerviakitefestival/
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UFFICIO STAMPA

Culturalia

CULTURALIA DI NORMA WALTMANN
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Milano: il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita l’antologica di Robert Doisneau

Robert Doisneau, L’information scolaire, Paris 1956 © Robert Doisneau

ROBERT DOISNEAU

Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3)

9 maggio – 15 ottobre 2023

L’antologica ripercorre, attraverso 130 scatti, la vicenda di uno dei più importanti fotografi del Novecento.

 Esposte alcune delle sue opere più conosciute, tra cui Le Baiser de l’Hôtel de Ville, la sua immagine più famosa.

Dal 9 maggio al 15 ottobre 2023, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita l’antologica di Robert Doisneau (1912-1994), uno dei più importanti fotografi del Novecento.
L’esposizione, curata da Gabriel Bauret, promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e prodotta da Silvana Editoriale, col patrocinio del Comune di Milano, col contributo di Fondazione Banca Popolare di Milano e di Fondazione Fiera Milano, ripercorre la vicenda creativa del grande artista francese, attraverso 130 immagini in bianco e nero, tutte provenienti dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, nell’immediata periferia sud di Parigi.

L’esposizione racconta oltre cinquant’anni di carriera di Robert Doisneau, considerato, insieme a Henri Cartier-Bresson, uno dei padri della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada, attraverso un percorso diviso per sezioni che analizza i suoi temi più ricorrenti e riconoscibili, dalla guerra alla liberazione, il lavoro, l’amore, i giochi dei bambini, il tempo libero, la musica, la moda, sapendo tradurre i gesti, i desideri e le emozioni dell’umanità del dopoguerra.

Robert Doisneau, Fox terrier au pont des Arts, 1953 © Robert Doisneau

Doisneau condurrà il visitatore in una emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, nei bistrot e nelle gallerie d’arte della capitale francese, fissando col suo obiettivo l’immagine di una città ormai scomparsa. I soggetti delle sue fotografie sono infatti i parigini: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali, gli amici artisti, scrittori e poeti; non solo il compagno di scorribande Jacques Prévert, ma anche Malraux, Tinguely, Picasso, Léger, Giacometti e altri.

Tra i capolavori esposti, anche Le baiser de l’Hôtel de Ville del 1950, che ritrae una giovane coppia che si bacia davanti al municipio di Parigi mentre la gente cammina veloce e distratta. L’opera, per lungo tempo identificata come simbolo della capacità della fotografia di fermare l’attimo, non è stata scattata per caso: Doisneau, infatti, stava realizzando un servizio per la rivista americana Life e per questo chiese ai due giovani di posare per lui.

Robert Doisneau, L’enfer, Paris 1952 © Robert Doisneau

Completa l’esposizione, un’intervista video al curatore Gabriel Bauret e la proiezione di un estratto dal film realizzato nel 2016 dalla nipote del fotografo, Clémentine Deroudille: Robert Doisneau, le révolté du merveilleux (Robert Doisneau. La lente delle meraviglie), che contribuisce ad approfondire la conoscenza dell’uomo e della sua opera. Il documentario racconta le prime pubblicazioni sui giornali, l’esperienza all’interno della Renault, l’occupazione e la liberazione, i felici anni del dopoguerra, la banlieue di Parigi e la nascita della sua fotografia più iconica. Alcune registrazioni d’archivio mostrano il fotografo all’interno del proprio laboratorio, contribuendo, insieme alla voce narrante della regista (che racconta del grande autore con l’affetto di una nipote orgogliosa) a creare la sensazione di intimità e prossimità che le stesse fotografie di Doisneau generano fra l’osservatore e i soggetti ritratti.

Accompagna la mostra un catalogo Silvana Editoriale.


ROBERT DOISNEAU
Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3)
9 maggio – 15 ottobre 2023
 
Orari:
martedì- domenica, 10-18; chiuso lunedì
Biglietti:
Intero: € 9,00
Ridotto: € 7,00
Informazioni: T. +39 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it
Catalogo: Silvana Editoriale.
#MuseoDiocesanoMilano #MuDiMi #Doisneaumilano
 
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche | Anna Defrancesco | T. +39 02 36755700 | M. +39 349 6107625  anna.defrancesco@clp1968.it | www.clp1968.it

Aosta, Centro Saint-Bénin: Robert Capa. “L’Opera 1932-1954″

Post-war Berlin, Germany, 1945
© Robert Capa © International Center of Photography/Magnum Photos

ROBERT CAPA
L’OPERA 1932 – 1954

Aosta, Centro Saint-Bénin

6 maggio – 24 settembre 2023

Mostra a cura di Gabriel Bauret, con Daria Jorioz

Vernice per la Stampa: venerdì 5 maggio, ore 11.00

La grande fotografia internazionale torna al Centro Saint-Bénin di Aosta. Dopo Robert Doisneau e Tina Modotti, i due successi degli scorsi mesi, l’appuntamento 2023 è con un altro grandissimo protagonista della storia mondiale della fotografia, un fotografo che è assurto a mito: Robert Capa.
La mostra, promossa dall’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d’Aosta, è a cura di Gabriel Bauret, in collaborazione con Daria Jorioz, dirigente della Struttura Attività espositive e promozione identità culturale.

Al Centro Saint-Bénin dal 6 maggio al 24 settembre 2023 saranno esposte oltre 300 opere, selezionate dagli archivi dell’agenzia Magnum Photos, che copriranno in modo esaustivo la produzione del celebre fotografo, dagli esordi del 1931 alla morte avvenuta – per lo scoppio di una mina – nel 1954 in Indocina.

“La mostra – anticipa la Dirigente delle Attività espositive Daria Jorioz –  consente di ripercorrere tutte le fasi della straordinaria carriera di Robert Capa, riservando un’attenzione particolare ad alcune delle sue immagini più iconiche, che hanno incarnato la storia della fotografia del Novecento. L’esposizione si propone di evidenziare le molteplici sfaccettature dell’opera di un autore passionale e in definitiva sfuggente, instancabile e forse mai pienamente soddisfatto, che non esitava a rischiare la vita per i suoi reportages”.

Scrive Gabriel Bauret in catalogo: “Il suo posto nella storia della fotografia potrebbe essere paragonato a quello di Robert Doisneau, ma il paragone si ferma qui: tanto Capa è un eterno migrante, dallo spirito avventuroso, quanto Doisneau è un sedentario che nutre la sua fotografia con i soggetti che sa scovare a Parigi e nelle sue periferie”.

Al Centro Saint-Bénin di Aosta il visitatore potrà ammirare le immagini di guerra che hanno forgiato la leggenda di Capa, ma non solo. Nei reportages del fotografo, come in tutta la sua opera, esistono quelli che Raymond Depardon chiama “tempi deboli”, contrapposti ai tempi forti che caratterizzano le azioni. I tempi deboli ci riportano all’uomo, Endre Friedmann, alla sua sensibilità verso le vittime e i diseredati, al suo percorso personale dall’Ungheria in poi. Immagini che lasciano trapelare la complicità e l’empatia del fotografo rispetto ai soggetti ritratti, soldati ma anche civili, sui terreni di scontro, in cui ha maggiormente operato e si è distinto.

Di lui così scrisse Henri Cartier-Bresson: “Per me, Capa indossava l’abito di luce di un grande torero, ma non uccideva; da bravo giocatore, combatteva generosamente per se stesso e per gli altri in un turbine. La sorte ha voluto che fosse colpito all’apice della sua gloria”.

La mostra si articolerà in 9 sezioni tematiche: Fotografie degli esordi, 1932 – 1935; La speranza di una società più giusta, 1936; Spagna: l’impegno civile, 1936 – 1939; La Cina sotto il fuoco del Giappone, 1938; A fianco dei soldati americani, 1943 – 1945; Verso una pace ritrovata, 1944 – 1954; Viaggi a est, 1947 – 1948;

Israele terra promessa, 1948 – 1950; Ritorno in Asia: una guerra che non è la sua, 1954.

A rendere la rassegna ancora più intrigante è la possibilità che essa offre di ammirare l’utilizzo finale delle immagini di Capa, ovvero le pubblicazioni dei suoi reportages sulla stampa francese e americana dell’epoca e gli estratti di suoi testi sulla fotografia, che tra gli altri toccano argomenti come la sfocatura, la distanza, il mestiere, l’impegno politico, la guerra.

Inoltre, saranno disponibili gli estratti di un film di Patrick Jeudy su Robert Capa in cui John G. Morris commenta con emozione documenti che mostrano Capa in azione sul campo e infine la registrazione sonora di un’intervista di Capa a Radio Canada.

Robert Capa – Brevi note biografiche

Robert Capa nasce nel 1913 a Budapest; in gioventù si trasferisce a Berlino, dove inizia la sua grande carriera di fotoreporter che lo porterà a viaggiare in tutto il mondo. Nel 1947 fonda con Henri Cartier-Bresson e David Seymour la celebre agenzia Magnum Photos. Muore in Indocina nel 1954, ferito da una mina antiuomo mentre documenta la guerra al fronte.


Per informazioni
Regione autonoma Valle d’Aosta
Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali
Struttura Attività espositive e promozione identità culturale
tel. 0165.275937
Centro Saint-Bénin, Via Festaz 27 – Aosta
tel. 0165.272687   e-mail: u-mostre@regione.vda.it
 
Ufficio Stampa della Mostra
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
Rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net

Italia meta formativa dei giovani kazaki. Favoriti tour con shopping e terme inclusi

ITALIA META FORMATIVA DEI GIOVANI KAZAKI.
FAVORITI TOUR CON SHOPPING E TERME INCLUSI

Dal 19 al 21 Aprile 2023

L’Italia è ancora una delle destinazioni europee più richieste. Emerge dalla 21esima edizione della Fiera Internazionale del Turismo KITF 2023 ad Almaty presso l’Atakent fino al 21 aprile.  Kitf è la più grande piattaforma professionale per il turismo in Asia centrale e l’evento principale dell’industria turistica del Kazakistan. Ha ottenuto il marchio di qualità UFI (Associazione globale dell’industria fieristica) per la conformità degli stand agli standard internazionali B2B. Con il lancio dei voli diretti tra Almaty e Milano, operati dalla compagnia aerea italiana Neos, l’Italia sta diventando uno dei mercati importanti per Kazakistan dove si registra una costante crescita dell’interesse verso l’ampia e multiforme offerta turistica italiana. Enit – Agenzia Nazionale del Turismo sarà presente con uno stand di circa 55 mq nel Padiglione 10. 

Secondo dati Enit e il sondaggio dell’Associazione turistica del Kazakhstan sui tour operator e gli agenti di viaggio in uscita, la domanda di viaggi in uscita è aumentata di oltre il 60% rispetto agli anni precedenti, per arte e cultura, ottimo cibo, moda e stile di vita italiano. E’ una meta anche per giovani. I genitori credono che il viaggio in Italia sia importante per educare i bambini all’arte e mostrare la bellezza dell’architettura e della natura. Gli italiani sono considerati di temperamento simile e lo stile di ospitalità è ritenuto molto accattivante, non elegante (come i francesi o gli svizzeri) e non troppo rilassato (come il resto dell’Europa meridionale).

Sebbene il reddito disponibile destinato ai viaggi sia diminuito, la domanda di viaggi in uscita è in aumento e il mondo del turismo guarda complessivamente positivamente alle prospettive del 2022. Milano e Roma sono i principali punti di arrivo in Italia e questo determina la scelta delle destinazioni per i tour in Italia. Da giugno 2022 è previsto un volo regolare tra Milano e Almaty. Nel marzo 2022, l’Ambasciata italiana in Kazakistan ha ripreso il rilascio dei visti per i turisti.

Sono prediletti tour di 10 giorni che combinano shopping e terme. Fare acquisti soprattutto in outlet di grandi firme è il must di ogni viaggio in Italia e questo prodotto non ha concorrenza. I kazaki generalmente non percepiscono l’Italia come una destinazione balneare. E’ concepito come un prodotto per fascia alta che va in Sardegna o in altri resort di livello. La Costiera Amalfitana invece è famosa per i viaggi di nozze. La gastronomia e il vino come viaggio dedicato è un prodotto molto di nicchia per il Kazakistan, tuttavia la cucina, il vino e i ristoranti italiani sono una delle principali caratteristiche dell’Italia. Toscana, Firenze e Bologna sono percepite come mete per segmento alto.

Partecipando alla ventunesima edizione della Kitf, l’Enit sta lavorando per il futuro, indirizzando le proprie attività alla promozione del marchio Italia e rafforzando la posizione dell’Italia. Occorre educare il settore dei viaggi sul prodotto sulle destinazioni oltre che sulle principali attrazioni implementando corsi di formazione online con schemi di motivazione per ottenere punteggi migliori per conoscenza e prenotazioni realizzate e stimolare i contatti tra le parti interessate italiane e il settore turistico del Kazakhstan con workshop dedicati per i tour operator con incontri individuali programmati nonché presentazioni della destinazione sia per T.O. che per agenti ad Almaty e Astana. Promuovere lo stile di vita italiano e la diversità dei prodotti di viaggio, creando anche punti di contatto con i social media” dichiara Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit.


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Siracusa, Antico Mercato: MEDEA – Mostra d’arte contemporanea a cura di Demetrio Paparoni

Nicola Samorì (Forlì, 1977), Medea rende la giovinezza a Esone / Medea Restores Youth to Aeson, 2023, tecnica mista su lino / mixed media on linen canvas, 400 x 300 cm.

MEDEA
Mostra d’arte contemporanea
a cura di Demetrio Paparoni

Dal 5 maggio al 30 settembre 2023

Antico Mercato, Via Trento 2, Siracusa

Con opere di:
Margaux Bricler, Chiara Calore, Cian Dayrit, Helgi Thorgils Fridjónsson, Francesco De Grandi, Rusudan Khizanishvili, Sverre Malling, Rafael Megall, Ruben Pang, Daniel Pitin, Nazzarena Poli Maramotti, Vera Portatadino, Nicola Samorì, Natee Utarit, Ruprecht Von Kaufmann, Wang Guangyi, Yue Minjun

Medea, icona tragica della condizione femminile è la protagonista della mostra internazionale d’arte contemporanea proposta dall’Amministrazione Comunale di Siracusa e curata dal noto critico d’arte Demetrio Paparoni. Ospitata negli storici spazi del loggiato dell’Antico Mercato di Siracusa, la mostra si inaugurerà il 5 maggio 2023 e sarà aperta ai visitatori, con ingresso gratuito, fino al 30 settembre 2023. Sempre a Siracusa, al Teatro Greco, una settimana dopo l’inaugurazione della mostra, il dramma di Euripide tornerà in scena (fino al 2 luglio) prodotto dall’INDA – Istituto Nazionale Dramma Antico, con la regia di Federico Tiezzi.

Soggiogata dalla passione per Giasone, Medea lo aiuta con le sue arti magiche a conquistare il vello d’oro, tradendo suo padre e la sua patria. Capace di ogni efferatezza pur di raggiungere il suo scopo, vedrà il suo amato trasformarsi sotto i suoi occhi da coraggioso eroe in meschino opportunista e il suo amore in dolore, umiliazione, odio profondo e rabbia. Una rabbia che, nella tragedia di Euripide, culminerà nell’uccisione dei loro figli. Medea è una delle più attuali protagoniste del mito antico: la sua tenacia e la sua disperata fierezza sono ritrovabili in tante relazioni contemporanee. La sua esclusione dalla società, la sua tragica vendetta, il senso di isolamento non sono estranei a tanti fatti di cronaca dei nostri giorni. La mostra affronta però il mito di Medea andando oltre la narrazione dell’infanticidio.

La mostra comprende opere di 17 artisti realizzate espressamente sul tema di Medea, tra i personaggi più celebri e controversi della mitologia greca. La mostra testimonia quanto la vicenda della maga, infanticida nella narrazione di Euripide, incida ancora oggi nell’immaginario dei nostri giorni. Attraverso lo sguardo inedito di artisti del nostro tempo provenienti da aeree geografiche diverse – dal Nord Europa alla Cina, dalla regione del Caucaso al Sudest asiatico, oltre che dall’Italia – la mostra mette in evidenza il legame inscindibile tra Siracusa e il teatro antico. La tragedia clas sica rivive così a Siracusa attraverso espressioni artistiche contemporanee anche nell’ambito delle arti visive.

Prodotta dall’Amministrazione comunale di Siracusa e organizzata da Aditus, Medea sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Skira, una delle maggiori case editrici d’arte in Europa. Oltre al saggio di Demetrio Paparoni, sono presenti in catalogo testi su Medea scritti per l’occasione da Roberto Alajmo, da Tiziano Scarpa e dagli artisti, che riflettono in prima persona sui loro rispettivi lavori. Il catalogo comprende inoltre un ampio repertorio iconografico di opere del passato incentrate sul mito di Medea, con immagini di Artemisia Gentileschi, Peter Paul Rubens, Charles André van Loo, Eugène Delacroix, Anselm Feuerbach, William Russell Flint, George Romney, Frederick Sandys, Johann Heinrich Füssli, Gustave Moreau, William Turner, Christian Wilhelm Ernst Dietrich, John William Waterhouse e Paul Cézanne.



INFORMAZIONI UTILI
 
TITOLO MOSTRA: Medea
A CURA DI: Demetrio Paparoni
CONFERENZA STAMPA: Giovedì 4 maggio ore 12 nella sede espositiva
INAUGURAZIONE: Venerdì 5 maggio dalle ore 18 .30 alle ore 21
SEDE: Antico Mercato, Via Trento 2, Siracusa
PERIODO ESPOSITIVO: Dal 5 maggio al 30 settembre 2023
ORARI DI INGRESSO: Da lunedì a domenica | ore 11-15 / 18-24
PER INFORMAZIONI: https://aditusculture.com/esperienze/siracusa/mostre-eventi/medea
Ingresso: gratuito
 
PROMOSSA DA: Amministrazione Comunale di Siracusa
ORGANIZZATA DA: Aditus S.r.L | https://aditusculture.com/
CATALOGO EDITO DA: Skira Editore
Con un saggio introduttivo di Demetrio Paparoni
e testi di Roberto Alajmo, Tiziano Scarpa e di tutti gli artisti
 
CONTATTI PER LA STAMPA MOSTRA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN
051 6569105 – 392 2527126            
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Città metropolitana di Bologna: Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition – Le voci delle artiste e degli artisti su NEU RADIO

Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition: le artiste e gli artisti selezionati nella sede della Città metropolitana di Bologna. Da sinistra a destra: Beatrice Favaretto, Davide Sgambaro, Lorena Bucur, Giorgia Lolli, Valentina Furian, Lorenzo Modica.
Foto: Ornella De Carlo
Courtesy Settore Musei Civici Bologna | MAMbo

Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition: da giovedì 20 aprile su NEU RADIO le voci degli artisti protagonisti delle residenze in sei comuni della Città metropolitana di Bologna con il format Nuovo Forno del Pane On Air.

L’esperienza di residenza delle sei artiste e artisti selezionati tramite l’avviso pubblico  Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition si apre e si racconta al pubblico tramite un nuovo format radiofonico sulla web radio NEU RADIO (www.neuradio.it) che si svolgerà in tre appuntamenti aperti anche a spettatori in presenza. Nuovo Forno del Pane On Air andrà in onda da giovedì 20 aprile alle h 16.00 all’interno della trasmissione STARTER – fermenti culturali che ogni giovedì, dagli studi del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, diffonde in diretta dalle 15.00 alle 17.00 notizie e nuovi appuntamenti relativi al mondo dell’arte, della musica e della cultura, tramite interviste agli operatori del settore.

Si rinnova così la collaborazione tra il museo bolognese e NEU RADIO nel contesto della residenza Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition, che vede coinvolti artisti e artiste in diversi spazi e Distretti culturali della Città metropolitana di Bologna: Lorena Bucur (Cremona, 1996), Distretto culturale Pianura Ovest, San Giovanni in Persiceto, Convento di San Francesco; Beatrice Favaretto (Venezia,1992), Distretto culturale Reno Lavino Samoggia, Casalecchio di Reno, Montagnola di Mezzo; Valentina Furian (Venezia,1989), Distretto culturale Savena – Idice, San Lazzaro di Savena, 10Lines e Kappa NÖUN; Giorgia Lolli (Reggio Emilia, 1996), Distretto culturale Pianura Est, Budrio, Le Torri dell’Acqua; Lorenzo Modica (Roma, 1988), Distretto culturale Appennino Bolognese, Castiglione dei Pepoli, Municipio di Castiglione dei Pepoli; Davide Sgambaro (Cittadella, Padova, 1989), Distretto culturale Imolese, Imola, Centro d’Arte Novella Guerra.

I tre appuntamenti di Nuovo Forno del Pane On Air – 20 aprile, 4 maggio, 11 maggio –  si strutturano come approfondimenti sulle ricerche di ciascun partecipante che è invitato a interagire con la redazione presentando il proprio lavoro e proponendo una serie di materiali inediti  su cui sta lavorando. 
La collaborazione con NEU RADIO si inscrive in un più ampio obiettivo della residenza, mirato a facilitare momenti di condivisione tra artiste/artisti e pubblico, con lo scopo di mostrare le metodologie teoriche e pratiche che stanno alla base del lavoro portato avanti in questi mesi (a partire dall’insediamento negli spazi di lavoro che è avvenuto nel mese di febbraio 2023) .

Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition è stato sviluppato su iniziativa e invito del Comune e della Città metropolitana di Bologna – nell’impegno della Delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana Elena Di Gioia e sulla base dell’innovativa esperienza del Nuovo Forno del Pane, nata al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Settore Musei Civici Bologna nel 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19 – aprendosi al raggio più ampio dei sei Distretti culturali della Città metropolitana, che diventa una diffusa città creativa e culturale.
Il progetto di residenza rientra nelle azioni di Officina Creativa per Bologna, percorso di creazione del sistema culturale metropolitano promosso da Comune e Città metropolitana di Bologna, con il supporto di Fondazione Innovazione Urbana. 
Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition è a cura di Lorenzo BalbiCaterina Molteni e Sabrina Samorì ed è coordinato da Giulia Pezzoli.

Nuovo Forno del Pane On Air
Primo appuntamento: 20 aprile 2023, h 16.00 – 17.00
Davide Sgambaro e Lorena Bucur

Lorena Bucur: Something where there should be nothing: nothing where there should be something  
Bucur realizza un intervento sonoro in cui utilizza la stessa metodologia di montaggio che applica nei suoi video. Decontestualizzando frasi di vari autori, come Mark Fisher, Carlo Rovelli, Andrej Tarkovskij, utilizza la forma del collage per creare un discorso nuovo.
La selezione dei testi provenienti dagli ambiti di ricerca più disparati, come cinema, filosofia e scienza, viene percepita come uno zoom che stringe il campo sul soggetto e le sue peculiarità esistenziali e sociali per poi allargare in maniera repentina il campo di azione in un discorso dove sono coinvolte astrofisica e fisica quantistica. Viene così a definirsi un discorso connotato da cambi di focale altalenanti, dove dal soggetto si passa al cosmo per ritornare successivamente al primo. Il drag and drop utilizzato dall’artista come modalità di catalogazione e organizzazione di materiali eterogenei che danno vita al lavoro, trova un suo corrispettivo nelle modalità di composizione e sampling della breakcore, stile musicale scelto per la restituzione finale dell’intervento radiofonico.
Il lavoro si configura come un dj set della durata di 20 minuti realizzato in collaborazione con il musicista Lo_fr.

Pensare la tragedia conversazione tra Lorenzo Cirnigliaro e Davide Sgambaro
Com’è cambiata in un decennio la percezione del presente e la reazione alla mancata prospettiva futura? Due generazioni a confronto dialogano sulla situazione esistenziale post-capitalista per cercare di ritracciare una traiettoria verso il piacere e il desiderio che mai come oggi appare un feticcio. Davide Sgambaro ne discute con Lorenzo Cirnigliaro (Roma, 2001), laureando in Storia, attualmente tesista con una ricerca sulla filosofia di Jacques Derrida e Mark Fisher e contributor di Not, rubrica di ricerca teorica di NERO Magazine.

Prossimi appuntamenti:

4 maggio 2023, h 16.00 – 17.00
Giorgia Lolli – Lorenzo Modica

11 maggio 2023, h 16.00 – 17.00
Valentina Furian – Beatrice Favaretto

Ciascun momento pubblico si terrà nel foyer del MAMbo, con accesso libero e potrà essere seguito in diretta su NEU RADIO e successivamente come podcast su www.neuradio.it.


Nuovo Forno del Pane Outdoor Edition

www.nuovofornodelpane.com
Instagram: @nuovofornodelpane
Facebook: Nuovo Forno del Pane

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra – Tel. +39 051 6496653 e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli – Tel. +39 051 6496620 e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it
Con la collaborazione di Ornella De Carlo

Ufficio stampa e comunicazione Città metropolitana di Bologna
e-mail stampa@cittametropolitana.bo.it
Tel. +39 051 6598340

Aperte le iscrizioni al Festival delle Relazioni Pubbliche di FERPI: 13 speaker interpretano il tema delle Emozioni

FERPI: InspiringPR 2023

Sul palco del Festival delle Relazioni Pubbliche di FERPI
13 speaker interpretano il tema delle Emozioni

Venezia, sabato 6 maggio

Siamo cercatori di emozioni nell’era degli stimoli e delle sollecitazioni, cercatori di esperienze. In uno scenario estremamente frammentato e digitalizzato, come le emozioni possono essere chiave della divulgazione, della comunicazione, della cultura, delle relazioni? 
A questo cercheranno di dare risposta tredici speaker provenienti dai più svariati ambiti della conoscenza, che si alterneranno sul palco di InspiringPR il 6 maggio a Venezia, l’evento dedicato alle Relazioni Pubbliche promosso da FERPI (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) e organizzato da FERPI Triveneto in collaborazione con le delegazioni UniFERPI di Padova, Gorizia e Verona. Principali partner dell’evento Chiesi Italia, Coca Cola, Fastweb e Yeppik; media partner Corriere del Veneto, Corriere Imprese e Italpress.

Tra gli speaker, Alberto Gianfreda, scultore e docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, che proverà ad emozionare i presenti con un intervento sul rapporto tra opera, artista, una relazione che vede nel “pubblico” il vero completamento dell’opera e del fare stesso. Tiziana Bernardi, amministratore delegato della galassia Unicredit, un ruolo di spicco nell’alta finanza italiana, ora Presidente di Golfini Rossi ETS, fondazione che ha attivato un progetto di cooperazione con la Tanzania, sarà interprete di come l’emozione diventa azione e collaborazione. Il titolo del suo speech sarà proprio “Il filo rosso“, il filo conduttore che unisce i destini delle comunità e dei popoli. Luciano Canova, docente di Economia comportamentale e di Filosofia dell’Economia, divulgatore scientifico, autore di numerosi saggi, il 6 maggio a Venezia porterà una riflessione su l'”Umiltà per superare l’hangover da overconfidence“. Spesso l’eccessiva fiducia in sé stessi è la madre di tutte le trappole mentali, la più insidiosa e la più democratica. Ne siamo tutti vittime e calibrazione è la parola giusta per fronteggiarla. Solo l’umiltà epistemica può aiutarci a fare scelte più felici. Tra gli altri anche Mariangela Mincione, fondatrice della Mincione Edizioni, una casa editrice indipendente, italiana e francese, che ha una peculiarità: le sue scelte editoriali nascono dall’incontro con persone e storie che suscitano emozioni e curiosità. Studia la contemporaneità e cerca di tradurla attraverso le sue pubblicazioni, scova gli autori selezionando le emozioni che le loro storie personali e narrative sanno creare, è una degli avamposti culturali che si battono per l’indipendenza del pensiero e per la libertà delle idee.


FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana

La FERPI rappresenta da oltre 50 anni in Italia i professionisti della Comunicazione e delle Relazioni Pubbliche, persone che ogni giorno ne fanno un mestiere e un tema di ricerca, studio e insegnamento. FERPI è impegnata per valorizzare la professione dei comunicatori presso i pubblici di riferimento, supportare la crescita professionale dei soci e non solo con qualificati percorsi di formazione, offrire un aggiornamento costante sulle mutazioni in atto grazie anche al confronto internazionale, promuovere la cultura della sostenibilità, partecipare attivamente al dibattito pubblico intorno alle policy del lavoro, della società civile, della democrazia.


Per maggiori informazioni sulla nona edizione del Festival è possibile consultare
il sito web http://www.inspiringpr.it 
e i canali ufficiali dell’evento su: 
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Instagram
Twitter 
YouTube.
 
Informazioni per la stampa:
Federica Lago                                                
+39 348 8964870
Mail: press@inspiringpr.it
Diana Daneluz
+39 339 5785378
Mail: mediarelationferpi@gmail.com

Bologna, MAMbo – Museo d’Arte Moderna: + PUBLIC – PROGRAM – Ciclo di incontri a cura di Fabiola Naldi

+ PUBLIC – PROGRAM
Ciclo di incontri a cura di Fabiola Naldi

Dal 20 aprile al 25 maggio 2023, ogni giovedì
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Sala conferenze
Via Don Minzoni 14, Bologna

Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna è lieto di proporre una serie di incontri che, a partire dalla presentazione di alcune importanti pubblicazioni indipendenti, intendono intervenire nel dibattito sul ruolo dello spazio, sia pubblico che privato, e sulla disciplina del Writing.
Il ciclo di appuntamenti, dal titolo more PUBLIC less PROGRAM, a cura di Fabiola Naldi, inizierà il 20 aprile e andrà avanti per un totale di sei momenti a cadenza settimanale, fino al 25 maggioogni giovedì in sala conferenze MAMbo, con ingresso libero.

Le pubblicazioni e gli autori coinvolti sono i seguenti: Espressioni urbane. Muri sconciati, writing e street art, a cura di Pierpaolo Ascari e Pietro Rivasi, Mimesis, Milano 2021; Kill tha G Word – The italian years of P.H.A.S.E. 2, a cura di Maurizio D’Apollo, Edizioni indipendenti, Milano 2022; Spice Style Diary – Writing, my creative process di Diego Faverzani, Edizioni ShowDesk, Napoli 2022; Roma Subway Art, a cura di Mathieu Romeo e Lorenzo D’Ambra, Whole Train Press, Roma 2020; Lost in Strokes di Luca Barcellona, Lazy Dog, Milano 2022; All City Writers. The Graffiti Diaspora di Andrea Caputo, Kitchen 93, Londra 2012 (in fase di aggiornamento e ristampa).

more PUBLIC less PROGRAM si inserisce inoltre nel percorso di riflessione sull’arte pubblica intrapreso dal Comune di Bologna, con l’impegno della delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana Elena Di Gioia, che ha visto, tra l’altro, l’istituzione a gennaio 2023 di una Commissione di esperti sul tema. In quest’ottica, gli incontri con studiosi e operatori sono elementi fertili per rilanciare e rafforzare il confronto sul principio di responsabilità degli interventi nello spazio pubblico.

A partire dalle scritte spontanee e dalle tag, fino a giungere agli interventi più strutturati, indipendenti o commissionati, le questioni della responsabilità e dell’ordinaria manutenzione urbana sono riemerse prepotentemente, di recente, nel dibattito pubblico. Le differenti posizioni materiali o culturali in merito all’intervento urbano sono spesso riportate all’attenzione del fruitore, spettatore casuale o cittadino, attraverso la lente di temi quali il degrado, la sicurezza, il decoro, la responsabilità privata e pubblica e la testimonianza artistica.
A questo si aggiungono il frequente cortocircuito fra le molte realtà artistiche presenti sul territorio urbano e suburbano e il più comune vandalismo grafico, che si sovrappongono all’ambiguità del discorso sul decoro e sulla decorazione pubblica, generando confusione tra le posizioni e le possibili interpretazioni e portando su di un unico piano elementi e attitudini eterogenei e in parte contrapposti.
È da rilevare inoltre, ancora oggi, la difficoltà di codificare i molti interventi che proliferano nelle città: le tipologie di pratiche, come anche i materiali e i dispositivi utilizzati, sono giunti a un livello tale di sofisticazione da portare la controversia critica sulla riconoscibilità, l’autorialità e la “certificazione di esistenza” ai suoi massimi storici.
L’indifferenza teorica e storico-critica che il Writing o l’arte urbana subivano fino a dieci anni fa, ha ceduto il posto a un’ossessiva e pervasiva fascinazione, mappatura e strumentalizzazione di ogni tipo di pratica presente nel tessuto urbano.
Grazie anche ai tanti operatori culturali attivi in strada, inoltre, la percezione, l’occupazione e la condivisione di ciò che per lungo tempo veniva considerato spazio pubblico si sono totalmente modificate. La fisionomia della città, e alcune sue parti divenute “celebri” proprio per gli interventi sia legali che illegali, si è trasformata in virtù di quelle improvvise presenze che hanno reso la stessa città per alcuni aspetti più “preziosa”. Sono molti i casi studio che hanno analizzato l’impatto materiale, culturale e simbolico di presenza e assenza (per cancellature, pulitura, speculazioni) di un intervento in un luogo preciso e le molteplici, conseguenti rivendicazioni da più soggetti.
È con queste complesse ed interconnesse tematiche che si ha a che fare quando si parla di “arte pubblica”, relazionandosi con un insieme di processi non solo artistici, economici e valoriali che fanno di una parte della città un luogo in cui molte persone tornano. E non si parla in questo caso di monumenti, quindi di celebrazioni o commemorazioni di fatti o persone, ma di un’area anonima, a volte suburbana e periferica divenuta centrale e indiscutibile anche per la presenza di un intervento artistico.
Allo stesso tempo anche il concetto di “pubblico” si è modificato e in parte trasformato, non dimenticando che è pubblico tanto il fruitore dell’opera quanto lo spazio entro il quale avviene la fruizione della stessa. Un luogo pubblico indica generalmente uno spazio condiviso, comune e spesso di passaggio: alla luce dei molti e recenti esempi di arte urbana torna utile domandarsi che cosa sia ora lo spazio pubblico e come si muovono gli “attori” che lo abitano. In questa prospettiva la questione del decoro e dell’ornamento si sta concentrando sulla codifica e sull’istituzionalizzazione anche dell’arte urbana.

A partire da questo contesto, gli incontri di more PUBLIC less PROGRAM, in cui la curatrice Fabiola Naldi si confronterà con gli autori e altri ospiti, vogliono amplificare un discorso quanto mai complesso a partire dalle voci dei suoi attivi protagonisti che spesso svolgono il doppio ruolo di operatore e fruitore critico dello spazio pubblico. Allo stesso tempo, e rivendicando il plus valore di queste discipline così controverse, il ciclo di appuntamenti vuole dare spazio a importanti pubblicazioni che raccontano e supportano una nuova “idea” di città. La necessità di continuare a conoscere le varie espressioni artistiche che supportano lo spazio urbano si affianca alla possibilità di restituire al pubblico partecipante agli incontri un’occasione importante per continuare a indagare le più recenti pratiche urbane e, allo stesso tempo, affermare l’evidenza storica di una pratica visuale indiscutibile e anche necessaria al linguaggio collettivo.
Il MAMbo, oltre ad ospitare gli incontri, si pone come luogo in cui il discorso attorno agli spazi pubblici si fa teoria, storia e dove poter documentare e archiviare un momento di analisi. A tal fine tutti gli incontri saranno registrati per poter dar vita successivamente a una pubblicazione scientifica.

Ogni appuntamento, oltre che al pubblico generico, è aperto alla partecipazione di studenti di differenti bienni dell’Accademia di Belle Arti di Bologna,attraverso una certificazione rilasciata dalle istituzioni coinvolte per l’acquisizione di crediti formativi.

Il ciclo di incontri si realizza in collaborazione con NEU Radio (www.neuradio.it) e ZERO Bologna (zero.eu/it/bologna).

Fabiola Naldi 

Fabiola Naldi è storica d’arte, critica e curatrice.
È professoressa presso l’Accademia di Belle Arti Bologna ed è docente a contratto all’Università di Bologna e allo IED di Firenze.
La sua attività di ricerca si è concentrata negli anni sulla storia e la teoria della Video Arte, sulle pratiche performative storiche e contemporanee e sull’arte urbana.
Dal 1998 al 2000 è stata responsabile della sezione arti visive per il festival di contaminazione artistica BresciaMusicArt.
Negli anni Duemila è ideatrice di ArtTV, un programma dedicato alla Video Arte sul canale musicale satellitare MATCH MUSIC. Nel 2016 è co-curatrice del programma Pomilio Blumm Prize per SKYARTE.
Dal 2008 al 2010 è responsabile della digitalizzazione dell’archivio video del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
Dal 2017 al 2022 è membro del consiglio di amministrazione dell’Istituzione Bologna Musei. Nelle edizioni del 2009, 2011 e 2013 cura la Biennale del Muro Dipinto di Dozza (Bo).
Dal 2012 al 2016 è curatrice insieme a Claudio Musso di Frontier. La linea dello stile, progetto speciale dedicato al Writing e la Street Art promosso dal Comune di Bologna, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.
Dal gennaio 2023 è membro della Commissione per l’arte nello spazio pubblico del Comune di Bologna.
È stata corrispondente di riviste specializzate come ArtLab, Around Photografy e lo è tutt’oggi di Flash Art. È autrice di numerosi saggi, pubblicazioni, testi critici. Tra le pubblicazioni più re-centi ricordiamo: Libero Spazio Libero. Martha Rosler, Giulia Niccolai, Lucy Orta, Claudia Losi, Claire Fontaine, Sete Edizioni, Faenza, 2022; Tracce di Blu, Postmedia, Milano, 2021; Frame-less / Senza Cornice. L’opera d’arte tra supporto, contesto e città, Danilo Montanari Editore, Ravenna 2018; 3 Body Configurations: Claude Cahun, Valie Export, Ottonella Mocellin, Cor-raini Edizioni, Mantova, 2020; Tell a Vision. Il video tra storia e critica,Edizioni LibriAparte, Bergamo, 2012; Fai il muro giusto/Do the right wall, Edizioni MAMbo, Bologna, 2010; I’ll be your mirror. Travestimenti fotografici, Cooper & Castelvecchi, Roma, 2003.

more PUBLIC less PROGRAM – Calendario

more PUBLIC less PROGRAM – Calendario
Tutti gli incontri si tengono in sala conferenze MAMbo con ingresso libero

Giovedì 20 aprile 2023 h 18.00
Pierpaolo Ascari, Pietro Rivasi (a cura di), Espressioni urbane. Muri sconciati, writing e street art, Mimesis, Milano 2021
Info: LEGGI

Incontro 1
20 aprile ESPRESSIONI URBANE MURI SCONCIATI, WRITING E STREET ART

Giovedì 27 aprile 2023 h 18.00
Maurizio D’apollo (a cura di), Kill tha G Word – The italian years of P.H.A.S.E. 2, Edizioni indipendenti, Milano 2022

Incontro 2
27 aprile Kill tha G Word The Italian years of P.H.A.S.E.2

Giovedì 4 maggio 2023 h 18.30
Diego Feverzani, Spice Style Diary – Writing, my creative process, Edizioni ShowDesk, Roma 2022
Info: LEGGI

Incontro 3
4 maggio Spice TAG 1

Giovedì 11 maggio 2023 h 18.00
Mathieu Romeo, Lorenzo D’Ambra (a cura di), Roma Subway Art, Whole Train Press, Roma 2020
Info: LEGGI 

Incontro 4
11 maggio Roma Subway Art 1

Giovedì 18 maggio 2023 h 18.00
Luca Barcellona, Lost in Strokes, Lazy Dog, Milano 2022
Info: LEGGI 

Incontro 5
18 maggio Luca Barcellona LOST IN STROKES 1

Giovedì 25 maggio 2023 h 18.30
Andrea Caputo, All City Writers. The Graffiti Diaspora, Kitchen 93, Londra 2012 (in fase di aggiornamento e ristampa)
Info: LEGGI  LEGGI

Incontro 6
25 maggio All city writers the graffiti diaspora

Informazioni
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org
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Instagram: @mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
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Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: bolognamusei

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
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Articolo già pubblicato in data 15/04/2023 alle 00:02

Call for Artists Under 35: Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” II edizione – Scadenza 30 giugno 2023

Call for Artists
Premio Internazionale
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”
II edizione
Premio alla ricerca artistica – Under 35

Scadenza candidature 30 giugno 2023

A-HEAD Project, progetto promosso da Angelo Azzurro ONLUS, indice la seconda edizione del Premio Internazionale Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti“, dedicato alla memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, due figure centrali che hanno contribuito in modo determinante alla connessione tra la ONLUS dedicata alla lotta contro lo stigma dei disturbi mentali e il settore dell’arte, con la successiva nascita del progetto A-HEAD. Infatti Angelo Azzurro, attraverso il citato progetto, promuove l’arte contemporanea sviluppando un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali sostenendo le ricerche artistiche in tutte loro le declinazioni. 

Il Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti” vuole, in particolare modo, sostenere artistə emergentə: si rivolge, infatti, ad artistə under 35 e prenderà in considerazione non una singola opera dell’artista ma tutta produzione artistica degli ultimi cinque anni. 

La partecipazione è gratuita e aperta a cittadinə residentə in Italia o all’estero, a partire dal 18° anno di età fino al compimento del 35° anno di età (alla data di pubblicazione del presente bando), senza limiti di nazionalità, sesso, etnia o religione. 

È possibile inviare la propria candidatura entro il giorno 30 giugno 2023 ore 23.59. 

Il bando prevede l’assegnazione del Premio Giovan Battista Calapai“, avente valore netto di € 1300,00 e comprensivo di una pubblicazione A-HEAD Edizioni e della “Menzione Speciale Theodora van Mierlo Benedetti” del valore netto di € 900,00 e comprensiva di una pubblicazione A-HEAD Edizioni. Per questa seconda edizione è previsto anche il “Premio Piero Gagliardi” – del valore netto di € 700,00 e comprensivo di una pubblicazione A-HEAD Edizioni – per ringraziare il curatore di A-HEAD per l’encomiabile lavoro di questi anni.

La Giuria è costituita da Lorenzo Benedetti – Curatore e Storico dell’arte; Giuseppe Capparelli – Curatore e Storico dell’arte; Luca Centola – ArtistaMario De Candia – Giornalista e Curatore; Fabio De Chirico – Direttore Servizio II Arte contemporanea e Servizio V Fotografia della Direzione Generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura; Gianfranco Grosso – Artista; Francesco Nucci – Presidente Fondazione VOLUME!; Davide Sebastian – Artista; Simona Spinella – Curatrice e Storica dell’arte; Delphine Valli – Artista; e sarà coordinata da Roberta Melasecca – Architetto e Curatrice e da Stefania Calapai – Presidente Angelo Azzurro. 

Le decisioni della Giuria saranno rese note l’8 settembre 2023, mentre la premiazione avverrà in luogo e data che saranno successivamente comunicati.

Tutti i dettagli per la partecipazione sono disponibili all’interno del bando. Per informazioni: premiocalapai@gmail.com 

Il progetto A-HEAD nasce nel 2017 per volere della famiglia Calapai per la lotta allo stigma dei disturbi mentali e dalla collaborazione tra l’Associazione Angelo Azzurro ONLUS ed artisti e dj di respiro internazionale: infatti con il progetto A-HEAD Angelo Azzurro, curato da Piero Gagliardi dal 2017, mira a sviluppare un percorso ermeneutico e conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva l’arte contemporanea e gli artisti che collaborano ai vari laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Data la natura benefica del progetto, con A-HEAD la cultura, nell’accezione più ampia del termine, diviene un motore generatore di sanità, nella misura in cui i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, intesa come caratteristica prettamente umana, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.



INFO
Call for Artists
Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”
Seconda edizione
Premio alla ricerca artistica – Under 35
Scadenza candidature 30 giugno 2023

Segreteria organizzativa
Roberta Melasecca
premiocalapai@gmail.com
Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com
https://associazioneangeloazzurro.org
Ufficio Stampa Angelo Azzurro
Alessio Morganti
alessio.mrg@hotmail.it
Barbara Speca
barbaraspeca@libero.it
Ufficio stampa A-HEAD
Roberta Melasecca_Interno 14 next – Melasecca PressOffice
roberta.melasecca@gmail.com

Reggio Emilia, Fotografia Europea 2023 – Europe Matters: visioni di un’identità inquieta

Alessia Rollo, Estasi nuziale, 2021, 100×80, ©Alessia Rollo

FOTOGRAFIA EUROPEA 2023

“EUROPE MATTERS: VISIONI DI UN’IDENTITÀ INQUIETA”

XVIII edizione a Reggio Emilia

28 aprile – 11 giugno 2023

Preview 27 aprile

Eventi inaugurali dal 28 aprile al 1° maggio 2023

Dedicata all’idea di Europa e dei popoli che la abitano,

la XVIII edizione del Festival di Reggio Emilia

torna per raccontare le sfumature dell’identità di questa comunità multietnica.

Chiostri di San Pietro, Palazzo da MostoChiostri di San Domenico,

Palazzo dei MuseiBiblioteca Panizzi, Spazio Gerra,

e gli spazi del Circuito OFF accolgono mostre di grandi maestri e di giovani esordienti

Per l’edizione 2023  la direzione artistica del Festival – composta da Tim Clark, Walter Guadagnini e Luce Lebart – ha ragionato sull’idea di Europa e dei popoli che la abitano e la compongono.
Possiamo affermare che esiste un’identità comune? In che misura mito e memoria modellano o consolidano il nostro senso di appartenenza collettiva? E in che modo la fotografia contemporanea contribuisce a dare una risposta alle sfide e alle situazioni che vivono i cittadini europei?

Considerando la relazione fra identità nazionale e comunità democratica, così come le realtà multiculturali dei singoli paesi europei, ci troviamo in bilico fra l’appartenere a nazioni distinte e a una popolazione culturalmente omogenea. Come hanno scritto Peter Gowan e Perry Anderson, «gli imperi del passato minacciano di dissolversi in lande postmoderne spazzate solo dall’ondata del mercato»*. Inoltre, l’Europa non è più considerata il luogo da cui si scrive la storia. 

Quanto sia complesso e difficile cogliere la natura dell’Europa come comunità è il tema di una serie di progetti fotografici che si soffermano soprattutto sulle persone e sulle identità, per raccontare  le politiche di inclusione ed esclusione e la persistenza delle idee di storia e di cultura nel momento presente.  

I progetti che faranno parte di questa edizione indagheranno tra le altre le nozioni di appartenenza e solidarietà, così come quelle di fragilità e inquietudine: si vedranno un ritratto democratizzante del Regno Unito in tempi difficili; le proteste per i diritti umani in Polonia; i documentari immaginari ambientati in piccole cittadine tedesche che mostrano circostanze storiche; vite della diaspora africana  che evocano il passato coloniale in Portogallo; raccoglitori di piante selvatiche commestibili ai margini di Parigi che reinventano in maniera radicale la nostra riconoscenza per la natura, così come la nostra dipendenza da essa e  infine  lettere d’amore visive alla città di Odessa

Le identità rimangono, ma gli spiriti sono inquieti.

*The Question of Europe, pubblicato da Peter Gowan e Perry Anderson (Verso, 1997)



Ufficio stampa Fondazione Palazzo Magnani
Stefania Palazzo, tel. 0522.444409; s.palazzo@palazzomagnani.it

Ufficio stampa Studio ESSECI di Sergio Campagnolo s.a.s.
Simone Raddi, tel. 049663499; simone@studioesseci.net