Cervia: ARTEVENTO CERVIA presenta il programma del festival internazionale di aquiloni più longevo del mondo

ARTEVENTO CERVIA Davide-Baroni

Cervia, capitale mondiale dell’aquilone:

torna ARTEVENTO CERVIA

Il più longevo festival internazionale del mondo dedicato all’aquilone come forma d’arte ed emblema ecologista

Dal 21 aprile al 1° maggio 2023

250 straordinari artisti del vento e i migliori piloti di volo acrobatico in arrivo da 50 paesi si uniscono a oltre 2000 appassionati per la 43esima edizione dello storico festival in cui arti visive, eoliche e performative si fondono in un vivace clima inclusivo e multiculturale

Dal 21 aprile al 1° maggio 2023
Cervia – Spiaggia di Pinarella & location collaterali

Si preannuncia da record la 43esima edizione di ARTEVENTO CERVIA, il Festival Internazionale dell’Aquilone che torna sulla spiaggia di Pinarella a Cervia da venerdì 21 aprile a lunedì 1° maggio 2023. Non solo divertimento, il calendario sarà ricco di eventi adatti a tutte le età per undici giorni in cui Cervia si trasformerà nella capitale mondiale dell’aquilone: saranno 50 le delegazioni provenienti da 5 continenti e oltre 250 gli artisti per l’edizione 2023.

ARTEVENTO CERVIA, organizzato da Caterina Capelli in qualità di Art Director, si conferma l’appuntamento di culto tanto per i promotori dell’arte eolica che per gli amanti del turismo green e della creatività sostenibile. È la più completa e longeva rassegna di aquiloni d’arte, etnici, storici, giganti, sportivi, acrobatici, per tuffarsi nella magia di una pratica nata oltre 2500 anni fa. Dal 1981 il festival ha favorito un proficuo dialogo fra artisti, attivisti, pensatori e creativi sollecitati dal poetico simbolo dell’aquilone ad una riflessione sul tema della sostenibilità ambientale e delle responsabilità sociale.

Sulla spiaggia di Cervia sono attese migliaia di persone per vedere il cielo colorarsi di centinaia di forme e non solo. ARTEVENTO CERVIA è pronta ad affascinare il pubblico con esibizioni di volo, performance multidisciplinari, eventi notturni, mostre, laboratori didattici per grandi e piccini, parate, musica, air sculptures e molto altro.

ARTEVENTO CERVIA: UN FESTIVAL INTERNAZIONALE

Giappone, Thailandia, Francia, Canada, Inghilterra, Pakistan, Olanda, Argentina, Ucraina, Russia, Usa: sono solo alcuni dei numerosi Paesi partecipanti ad ARTEVENTO CERVIA. Il festival, nato nel 1981, ad oggi è il più longevo festival internazionale nel mondo dedicato all’aquilone. Cervia ospiterà oltre 50 delegazioni straniere provenienti da tutti e 5 i continenti in un vivace clima inclusivo e multiculturale per celebrare la pace e la cooperazione tra popoli diversi. Attraverso la partecipazione dei più rappresentativi Maestri del Vento al mondo, ARTEVENTO CERVIA promuove quella contaminazione fra le arti che i suoi ospiti esprimono con esiti visivi sorprendenti, fondendo discipline eoliche e performative con uno sguardo speciale su architettura, arte, design, moda, puppetry, teatro e circo contemporaneo.

ARTEVENTO CERVIA per il 2023 accoglierà come Ospiti d’Onore i giovani ambasciatori della cultura maori nel mondo del gruppo Kaimatariki Trust & Te Kura O Hirangi, in arrivo a Cervia dalla Città di Turangi. Accolta in Italia con il patrocinio della New Zealand Embassy in Rome, la delegazione maori composta da 30 artisti e performer coordinata dallo studioso di cultura maori John Ham, sarà protagonista, sulla spiaggia di Pinarella, di uno spettacolo straordinario, che comprende anche esibizioni di kapa haka (tipica “danza” maori) e canti waiata sul palco centrale del Villaggio del Festival e l’incontro con il pubblico presso la Tenda Maori, situata al centro della Fiera del Vento. Daniel Wai-Poi, Vice Ambasciatore della Nuova Zelanda dichiara “Aotearoa Nuova Zealanda è lieta di far parte di Artevento ed è entusiasta che il gruppo kapa haka Te Kura o Hirangi partecipi a questo colorato evento culturale. Questa collaborazione è nello spirito di whanaungatanga, un importante valore Māori che riconosce il calore dato da relazioni strette e dallo stare insieme.  Ci auguriamo che i tanti aquiloni provenienti da tutto il mondo che voleranno nei cieli di Cervia portino un messaggio di diversità, libertà e speranza“.

Dal Giappone arriverà Masaaki Satoinsignito del Premio Speciale per Meriti di Volo 2023 di ARTEVENTO CERVIA e ospite d’onore con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura, autore insieme all’artista viennese Hundertwasser dello straordinario aquilone insetto realizzato per il progetto Immagini per il Cielo del Goethe Institut di Osaka, in arrivo da Nagoya insieme a Kengo Nagata. Con loro torna a Cervia lo straordinario Makoto Ohye, giardiniere e paesaggista dalla Città di Daimon (Toyama), autore di aquiloni di carta washi e bambù ispirati ai simboli della cultura giapponese all’equilibrio di consapevolezza, armonia e calma acquisiti attraverso lo studio della “cerimonia del tè”.

Tra i 200 Maestri del Vento ospiti della 43esima edizione segnaliamo alcuni grandi nomi, conosciuti in tutto il mondo: l’indonesiano Kadek Armika, vincitore del primo premio per la miglior opera originale al Festival di Dieppe, attualmente impegnato in un monumentale pannello scultoreo per l’Aeroporto di Bali e nella creazione di aquiloni d’Arte per le campagne pubblicitarie e gli allestimenti della maison di moda Hermès; gli americani George Peters e Melanie Walkers, autori di oltre 80 interventi nazionali e internazionali commissionati da istituzioni private, pubbliche ed aziendali e curatori dell’immagine della campagna di Barack Obama per lo Stato del Colorado.

Dalla Francia parteciperà Michel Gressier, firmatario insieme a Jackie Matisse nel 1995 del Manifesto dell’Arte Eolica oggi esposto alla Fondazione Mirò di Palma de Majorca e autore degli aquiloni dipinti per la produzione Toruk del Cirque du Soleil; Insieme a lui arriva dalla Francia Gerard Clement, storico organizzatore del festival internazionale di Berck sur Mer, artista eolico ed esperto della storia e delle culture del vento, dalla fine degli anni ’70 rappresenta la Parigi degli aquiloni grazie alla sua mitica boutique La Maison du Cerf Volant, alle mostre organizzate per il Louvre ed altre istituzioni nazionali e alle collaborazioni con celebri maison di moda. E ancora accoreranno ad ARTEVENTO artisti dalla Thailandia, Inghilterra, Canada, Germania, Italia, Finlandia, Olanda, Kuwait, Israele, India, Russia, Ucraina, Pakistan, Tasmania, Svezia, Vietnam, Messico, Grecia, Corea, Filippine, Portogallo e molti altri Paesi.

GLI HIGHLIGHTS DI ARTEVENTO CERVIA 2023

ARTEVENTO CERVIA, a ingresso gratuito, per la 43esima edizione ha in serbo numerose novità ed eventi adatti a un pubblico eterogeneo e a spettatori di ogni età. La libertà totale che caratterizza il volo degli aquiloni si ritrova anche nella multiformità delle iniziative del festival, un programma che riunisce sotto la sua egida arte, musica, teatro, temi sociali, divertimento, convivialità e stupore.

Ogni giorno, dalle dieci del mattino, si succederanno decine di proposte e attività per tutti i gusti, tra mostre, competizioni, spettacoli, laboratori didattici, angoli gastronomici e workshop. Dal tardo pomeriggio la spiaggia diventa la location ideale per gli spettacolari voli degli aquiloni acrobatici, gli Sport Kite Show, oltre agli spettacoli del Circo Madera giovane compagnia di circo d’innovazione (senza animali), sostenuta dal Ministero della Cultura.

Storicizzano questa 43esima edizione due annulli postali celebrativi dedicati ad ARTEVENTO CERVIA e realizzati presso la reception ARTEVENTO da FILATELIA Poste Italiane durante il Servizio Filatelico Temporaneo in programma domenica 23 Aprile e domenica 30 Maggio dalle 10.30 alle 18.30 e dedicati, rispettivamente all’aquilone insetto di Nagoya e alla longevità del festival. Per i 60 giorni successivi alla fine della manifestazione, i due timbri rimarranno disponibili per l’annullo presso l’ufficio postale di Cervia, per poi essere trasferiti al Museo delle Poste di Roma.

Tra gli highlights da non perdere segnaliamo lo speciale dedicato alla giornata mondiale della terra di sabato 22 aprile 2023. ARTEVENTO CERVIA conferma lo stretto legame con la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale, favorendo l’attivazione di buone pratiche collettive inclusive e consapevoli e promuovendo alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile. Proprio sul fil rouge della sostenibilità si svilupperà questa giornata con la performance collettiva Bee the change! dedicata all’importanza della salvaguardia della biodiversità e ai cambiamenti climatici. La sera di sabato ad aspettare i visitatori ci sarà l’affascinante e suggestivo volo notturno di aquiloni “Bussa il cielo e ascolta il suono“.

Domenica 23 aprile 2023 da non perdere è la Cerimonia delle Bandiere, l’opening ufficiale della manifestazione che vedrà sfilare le delegazioni ospiti in abiti tradizionali. Un evento dal grande fascino che permetterà al pubblico di conoscere da vicino il folklore delle culture del mondo, in un dialogo costruttivo che celebra l’unione tra popoli. In linea con il clima multiculturale, la parata si svolge con l’accompagnamento musicale della banda svizzera di “Guggenmusik” Fracass Band da Bregonzona, in arrivo ad ARTEVENTO CERVIA per festeggiare il 45esimo anno dalla sua formazione.

Martedì 25 aprile 2023 ci sarà lo speciale dedicato alla festa della liberazione “Il volo di ARTEVENTO contro la guerra“: alle 11.30 la famiglia ARTEVENTO festeggia il 25 aprile e l’Anzac Day insieme al Team MAORI Te Kura o Hirangi ospite d’Onore 2023. Interviene il Vice Ambasciatore delle Nuova Zelanda in Italia Daniel Wai-Poi in un incontro con le autorità in collaborazione con Festival delle Culture, Comune di Ravenna Assessorato all’Immigrazione e ANPI e con il Patrocinio della New Zealand Embassy in Rome. Il programma della giornata prosegue alle 14.30 con “We are the rainbow” dove gli artisti ospiti accompagnano l’arrivo della bandiera mosaico, composta dai colori di tutti i popoli per invocare la pace in tutte le lingue del mondo. Alle 15.35 in programma l’evento “Ma la divisa di un altro colore” dove Ucraina e Russia volano insieme per la Pace in concomitanza con la esibizione sul palco del Team MAORI Te Kura o Hirangi.

Giovedì 27 aprile 2023 da non perdere è “ARTEVENTO Kite Parade” alle ore 21.00, da Borgo Marina, Torre San Michele e Piazza Garibaldi. Per una sola, imperdibile serata, i colori e la musica di ARTEVENTO irrompono nel centro cittadino, storica culla del festival, per omaggiare l’arte del Maestro Masaaki Sato, il progetto “Immagini per il Cielo” e festeggiare con una travolgente parata la gioia del più straordinario appuntamento interculturale della città; la famiglia ARTEVENTO si riunisce in Piazza Garibaldi per la consegna del Premio Speciale per Meriti di Volo al Maestro Sato, per un saluto agli amici, ai partner e alle autorità e per un omaggio speciale alla storia dell’arte del vento.

Sabato 29 aprile 2023 tornerà alle 21.00 l’attesa “Notte dei miracoli“, spettacolo immersivo di arte eolica in notturna con musica e luci in riva al mare. Una serata in cui i valori che ispirano la manifestazione prendono letteralmente vita e in cui gli aquiloni diventano portatori di un messaggio ecologico. L’importanza delle energie rinnovabili come quella eolica, il rispetto per la natura e le sue leggi vengono portati in scena grazie al talento degli artisti ospiti, che rendono omaggio al mare e alla forza degli elementi naturali.

Durante i giorni di ARTEVENTO inoltre il Maestro giapponese Masaaki Sato si esibirà diverse volte con l’aquilone insetto di Nagoya. Lo stesso Sato sarà protagonista della mostra al Magazzino del Sale di Cervia nella Sala Rubicone dove saranno esposti circa 20 dei suoi aquiloni più famosi.

Ogni giorno inoltre sarà possibile visitare i GIARDINI DEL VENTO, una delle principali attrazioni del festival: la più grande mostra all’aria aperta di air sculpures e installazioni eoliche dal mondo per celebrare l’arte ambientale e promuovere l’eolico come inesauribile fonte di energia rinnovabile. Accanto ai giardini più famosi, vicino alle meduse di Fausto Marrocu, alle formiche rosse di Eric Aouara Ott e ai giardini di papaveri di Vita Giacopelli, lungo un percorso dedicato alla natura e alla fantasia, straordinarie creazioni nuove fioriscono questa primavera in riva al mare: dalle opere di Kevin & Linda Sanders dall’Australia fino al giardino di farfalle di Kati Singhasaneh dalla Thailandia passando per l’omaggio all’indimenticato Ray Bethell in arrivo dal Canada grazie al pilota acrobatico erede del nostro BigDaddy, Mario di Lucca.

Il programma dettagliato di ARTEVENTO CERVIA è disponibile su www.artevento.com/

ARTEVENTO CERVIA Festival Internazionale dell’Aquilone è realizzato da ARTEVENTO con il patrocinio e la collaborazione di Regione Emilia Romagna, Comune di Cervia, New Zealand Embassy, Istituto Giapponese di Cultura, APT Servizi, Consorzio Aquiloni, BPER Banca, Cooperativa Bagnini Spiagge Cervia. Media partner: Rai Pubblica Utilità.


INFORMAZIONI UTILI
43°ARTEVENTO CERVIA FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AQUILONE DOVE
: Cervia, Spiaggia di Pinarella e location collaterali
PERIODO: dal 21 aprile al 1° maggio 2023
MEDIAPARTNER: RAI Pubblica Utilità

CONTATTI
SITO: https://artevento.com/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/festivalaquilonecervia/
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UFFICIO STAMPA

Culturalia

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Venezia: RITI e METEORITI – Personale di Silvio Pasqualini

Silvio PASQUALINI 
RITI e METEORITI
Undici opere inedite 

a cura di Silvia Previti

20.04 > 18.09.2023 

Opening 20.04 h. 18.00
Spazio SILVIO PASQUALINI – Dorsoduro, Rio Ca’ Foscari 3248/b, Venezia

La mostra “Riti e meteoriti. Undici opere inedite” è la nuova esposizione di dipinti dell’artista Silvio Pasqualini, visitabile tutti i giorni a partire dal giorno di inaugurazione, giovedì 20 aprile alle ore 18.00, fino al 18 settembre 2023. 

Come suggerisce il titolo, l’esposizione è costituita da undici dipinti inediti e vuole essere un omaggio dell’autore a Venezia, città dove soggiorna ormai da dieci anni e dove porta avanti la sua attività artistica.

Pasqualini, marchigiano di origine e successivamente romano di acquisizione, dal 2013 si è trasferito in laguna, e ha da subito instaurato un rapporto intenso ed artisticamente coinvolto con il luogo.

Da sempre affascinato dall’osservazione di luci e riflessi, dieci anni prima appena giunto in città come primo atto artistico istintivo aveva immortalato con oltre cinquemila scatti fotografici quelle che per lui erano vere e proprie visioni. Pasqualini a quel tempo aveva voluto ricreare in chiave personale un nuovo linguaggio per immagini, come fosse una nuova scrittura, ricercando sempre un significato profondo all’interno di esse.

Nel gennaio 2023, esattamente dieci anni dopo, Pasqualini produce un nuovo ciclo di opere protagoniste di questa esposizione, non più con la fotografia ma tramite il mezzo pittorico.

In questi lavori l’autore rimane da un lato fedele alla sua prima indagine visiva e quasi psicanalitica della città, dall’altro riscrive attraverso la pittura un nuovo codice, con il quale racconta mondi arcaici, rituali contemplativi, dove la ricchezza culturale incontra la sintesi del simbolo e del colore.

Dal testo critico di Silvia Previti:

“Questa Venezia, diventata da subito luogo di appartenenza come pochi altri al mondo e oggi interiorizzata, è ora per Pasqualini il fulcro della scena, dove la vita terrena incontra quella spirituale, dove l’acqua e la luce si fondono insieme e danno vita ad immagini mistiche, dove la mente viaggia lontano ma il cuore resta lì, fedele a quell’isola diventata casa.

Il messaggio del ciclo è chiaro: l’uomo ha bisogno di riti per esprimere pensieri, per darsi fermezza ed insieme rivolgersi alla sfera spirituale, dove enigma e mistero predominano, offuscando le certezze.

Le meteoriti invece sono il guizzo di genio, le scintille di senso, quelle energie celesti lontane che si incontrano e scontrano, travolgendoci nella nostra quotidianità per lasciare stupore e nuova consapevolezza.”

Nelle undici tele esposte sono protagonisti dei simboli che rimandano all’idea di geroglifico, di ideogramma, resi ancor più marcati e carichi di mistero dall’utilizzo della grafite che impasta, graffia, simula l’effetto della pittura rupestre e del graffito.

I colori utilizzati sono quelli di Venezia: dall’azzurro al verde acqua della laguna, con l’interruzione abbagliante dell’utilizzo del giallo primario, squillante e accecante in poche tele ma significative.

Sempre dal testo critico di Silvia Previti:

“Come dieci anni prima Silvio Pasqualini aveva “approcciato” Venezia con il mezzo fotografico per indagarla secondo un suo preciso intento, oggi l’autore restituisce una visione più intimistica della città lagunare.

Undici opere inedite che sono un racconto di una connessione spirituale, visiva ed emotiva con Venezia.

Una composizione che, con riti e meteoriti intercettati durante la veglia, si traduce nella scrittura di una vera e propria lettera d’amore.”

Silvio Pasqualini, Riti e meteoriti, acrilico, olio e graffite su tela, 2023

BIOGRAFIA

Silvio Pasqualini nasce a Morro d’Alba (AN) nel 1956. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Macerata si trasferisce a Roma dove comincia ad esporre in diverse gallerie e musei per arrivare, a partire dalla fine degli anni ’70, ad esporre in gallerie europee e internazionali. Nel 2000 fonda con gli artisti Berticcioli, Fioramanti e Gasparri il Movimento Artisti Clandestini. Nel 2005, seguendo un coerente percorso etico, artistico e di vita, trasferisce il suo studio a Bassano Romano (VT) e dal 2014 vive e lavora a Venezia. 

Selezione di esposizioni
2017-“Visioni atemporali”, Writing Shed, Venezia.
2017- “Ombra del Moloch”, Palazzo Zenobio, Venezia.
2017-“Silvio Pasqualini for Sicily”, Farmacia Boccetta, Messina.
2017-“Da Venezia a Palermo”, Galleria Studios, Palermo.
2017- 57°Biennale di Venezia- Padiglione nazionale Armenia, Venezia
2017- Cantiere delle Barche 14, Vicenza
2018- Galleria Fadibè, Messina
2018- Castello dei Principi Gallego, S. Agata di Militello
2018- 16°Biennale Architettura, Venezia, Padiglione nazionale Scozia 


MOSTRA
RITI E METEORITI. Undici opere inedite
Di Silvio Pasqualini 
20.04.2023 > 18.09.2023
Vernissage 20.04.2023 ore 18.00

DOVE
Spazio Silvio Pasqualini, Rio Ca’ Foscari Dorsoduro 3248/b, Venezia

ORARI DI VISITA
Martedi > Domenica dalle 10.00 alle 18.00 o su appuntamento 
chiamando il n. (39) 3477030568

UFFICIO STAMPA
Cristina Gatti 
info@cristinagatti.it

Roma, Vision & Global Trends – L’Europa, l’Italia e l’Asia centrale. Le vie della Cultura, dell’Innovazione e della Tecnologia

 Seminario

L’Europa, l’Italia e l’Asia centrale
Le vie della Cultura, dell’Innovazione e della Tecnologia

Venerdì 12 maggio 2023

Orario: 9:00 – 14:00

Spazio Europa, Via IV Novembre, 149 – Roma

RSVP entro il mercoledì 10 maggio – info@vision-gt.eu

PROGRAMMA

9:15 Saluti istituzionali

MARCO ALBERTI – Ambasciatore della Repubblica Italiana in Kazakhstan – Direttore IIC, Almaty

YERBOLAT SEMBAYEV – Ambasciatore della Repubblica del Kazakhstan in Italia

OTABEK AKBAROV – Ambasciatore della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia (tbc)

ETTORE ROSATO – Commissione Affari Esteri, Camera dei deputati

TIBERIO GRAZIANI – Chairman Vision & Global Trends

10:15 Quadro macroeconomico e geopolitico

GIULIANO LUONGO – Università Pegaso, Università Mercatorum
L’Unione europea e l’Asia centrale

MARTINO CASTELLANI – Direttore, Ufficio di Almaty (KZ), Agenzia ICE
Scambi commerciali sulla Via della Seta nel XXI secolo – l’Italia e i Paesi dell’Asia Centrale

DANIELA CARUSO – Università Internazionale per la Pace – Roma, World Complexity Science Academy – South & Far East Dept.
Per una geopolitica della cultura: Confucio in Asia centrale

YERZHAN SALTIBAYEV – Direttore, Institute of World Economy and Politics-IWEP
Importanza del progetto Global Gateway per l’UE e il Kazakistan

BERIK MIRMANOV– Ricercatore senior, IWEP – Vision & Global Trends.
Le sfide geopolitiche per il Kazakistan: sanzioni alla Russia, il gasdotto del Caspio e il corridoio di mezzo

11:15 La via della CULTURA

CLAUDIA BUCCELLATO VOZZA – Initiator and Vicepresident, Ambasciatori di Cultura lungo la Via della Seta
La Via della Seta: flusso inarrestabile di cultura millenaria nella prospettiva contemporanea di incontri tra popoli

GAIA FRANCHETTI – Presidente onorario e responsabile cinema e tessuti, Ambasciatori di Cultura lungo la Via della Seta
L’impero greco-buddista dei Kushan lungo la Via della Seta

MARCO CERESA – Direttore del Dipartimento Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea, Ca’ Foscari, responsabile lingue e tè, Ambasciatori lungo la Via della Seta

DAVIDE QUADRIO – Direttore del MAO Museo Arte Orientale di Torino, Presidente e responsabile arte, Ambasciatori di Cultura lungo la Via della Seta
L’arte come Hub di produzione cross-Eurasia. I due casi Hub India (Torino-New Delhi) e Fluxo (Mediterraneo, Cina e Korea

12:15 La via dell’INNOVAZIONE

GIOVANNI ZAZZERINI – Segretario Generale, INSME – International Network for Small and Medium-sized Enterprises
Innovazione, sviluppo e crescita economica

LUIGI AMATI – Chairman, Business Angels Europe (tbc)
L’imprenditorialità e la condivisione dell’esperienza, il ruolo delle imprese innovative e dei Business Angels in Europa e nel mondo

ANTONIO D’ANDREA – Direttore del Master in Ingegneria dell’Innovazione, Sapienza Università di Roma
La formazione superiore per l’apertura degli orizzonti aziendali

13:00 La via della TECNOLOGIA

FEDERICA PORCELLANA – ENEA Responsabile Ufficio di Rappresentanza Bruxelles,
Responsabile Relazioni Istituzionali Nazionali, Europee ed Internazionali, Rapporti con le Università
Il ruolo della ricerca nella cooperazione tecnologica

ENRICO BRUGNOLI – CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, già addetto scientifico presso la Federazione russa
Le prospettive di cooperazione scientifica e tecnologica CNR Asia Centrale

 STEFANO BELLUCCI – INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Dalle politiche INFN di cooperazione scientifica alle sue attuali potenzialità

13:45 Conclusioni


Con il patrocinio di

L’evento ha luogo presso Spazio Europa, gestito dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea

A Milano Design Week debutta “Sit on the wor(l)d” – Un progetto itinerante che racconta la vita degli alberi

Marco Nereo Rotelli, Redering

Milano Design Week l’installazione phygital

Dall’incontro tra arte, tecnologia e design nasce un progetto che racconta la vita degli alberi, con un tuffo nel metaverso

“Sit on the wor(l)d” dedicata agli alberi e all’aria che respiriamo… laddove le piante potranno prendere la parola

Progetto di Marco Nereo Rotelli 

Con il contributo di Riccardo Valentini, Premio Nobel per la Pace, e del Prof. Paolo Dell’Aversana – geologo – Gruppo IPCC

Prodotto da: Ever in Art® per info www.everinart.com

Milano Design Week – Fuorisalone 23 – 
INTERNI RE-EVOLUTION

17-23 aprile 2023 dalle ore 10.00 alle ore 24.00 – Cortile d’Onore Università degli Studi di Milano

In seguito all’evento ambientale itinerante “Clean Water, Please”, protagonista del #fuorisalone della Milano Design Week 2022, nell’edizione 2023 Ever in Art®, l’iniziativa che persegue l’ambizioso obiettivo di utilizzare l’arte analogica e digitale come strumento per nobilitare e valorizzare la salvaguardia ambientale, presenta “Sit on the wor(l)d”, una nuova performance phygital dell’artista Marco Nereo Rotelli dedicata agli alberi e all’aria che respiriamo.

“Sit on the wor(l)d” è un nuovo progetto Ever in Art che debutta nel cortile d’Onore Università degli Studi di Milano, un’area allestita con una serie di sedute nate da tronchi d’alberi di recupero, dipinte e interpretate dall’artista Rotelli con la sua originale cifra stilistica, che offre ai visitatori una pausa meditativa, onde godere della tecnologia “Tree Talker“: una rivoluzionaria soluzione tecnologica, ideata dallo scienziato e Premio Nobel per la Pace, il prof. Riccardo Valentini che prevede una diffusione sonora dei suoni della terra e che grazie al contributo del geologo Paolo Dell’Aversanale piante potranno prendere la parola. Faranno da cornice 4 grandi opere di Rotelli, dipinte a pigmenti naturali.

In sintesi, arte, scienza e design si uniscono per un crescente interesse ed una fertile attività ibrida di tipo scientifico-artistico-musicale sul tema della sostenibilità eco-sistemica. In linea con i più recenti sviluppi “Sit on the wor(l)d” combina aspetti ecologici, geologici, emotivi e cognitivi con tecnologie di “Tree Talker”, sonificazione, video-proiezione.  

Le opere e le performance che organizza Ever in Art® sono concepite per contribuire in modo concreto agli obiettivi globali di Sviluppo Sostenibile stabiliti dal programma di Sviluppo delle Nazioni Unite. Per questa ragione, l’installazione phygital rileverà e rivelerà lo stato di salute degli alberi con un sistema di sensori non invasivi. I dati saranno trasmessi al “Programma per il riconoscimento di schemi internazionali di certificazione” che recepirà lo stato di salute degli alberi dal Canada, all’America, all’Europa, all’Africa.

Sensori EverinArt MNR DW 2023

Sostenibilità condivisa

I visitatori potranno così sperimentare una tecnologia di ascolto non invasiva che integra sensori diversi ed entra nell’intimo della biodiversità forestale, in un connubio tra arte, design e scienza. Un’esperienza unica per “sentire” gli alberi che emerge dalla consapevolezza che la Terra è un pianeta vivente da tutelare, e non solo un patrimonio di risorse inesauribili da sfruttare a nostra completa disposizione.

Sostenibilità cognitiva

Il sistema “Tree Talker” è stato sviluppato in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach (FEM) e utilizza una tecnologia di ascolto non invasiva per monitorare la biodiversità forestale. Consiste in una rete di sensori installati sui tronchi degli alberi installati all’interno di “maschere” ideate da giovane designer Valerio Cenciarelli.

I sensori rilevano le vibrazioni acustiche generate da vari eventi, come il vento, la pioggia e l’attività degli animali e forniscono dati che consentono un monitoraggio di concreti parametri ambientali. Insieme a Comieco, il Consorzio che garantisce il riciclo di carta e cartone, verrà inoltre distribuito un giornale su carta riciclata che invita alla riflessione sull’impatto che ciascuno di noi ha sulla salute del pianeta.

In collaborazione con: Comieco – Consorzio Nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. PartnersPLATEAM Group – Celia Stefania Centonze – Art Project – Elena Lombardi – Valerio Cenciarelli – Gabriele Borgia – Gala Rotelli – “SEED 2023. Design Actions for the future”

MARCO NEREO ROTELLI Nota biografica

Marco Nereo Rotelli è nato a Venezia. Laureato in architettura nella sua città si è po i formato seguendo i corsi di Emilio Vedova all’Accademia di Belle Arti di Venezia. A metà degli anni ’80 si è trasferito a Milano, iniziando una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica che lo ha portato ad esporre nelle capitali del mondo. Nel 2001, in occasione della sua grande installazione ” Bunker Poetico” alla 49. Biennale d’Arte di Venezia, il direttore Harald Szeemann ha definito “un ampliamento del contesto artistico”.

Nel tempo Rotelli ha perseguito sempre di più questo ampliamento, creando sia opere immersive, con le installazioni luminose, sia il coinvolgimento nella sua ricerca di filosofi, musicisti, poeti. Il suo lavoro da sempre mira a un’opera totale creata in collaborazione con differenti saperi. L’ultima fase della sua ricerca è attenta al coinvolgimento di maestranze e artigiani q uasi a creare un coinvolgimento sociale nell’elaborazione del lavoro artistico. Esempi concreti son o l’opera “Experiri” realizzata al Palazzo Reale di Milano nel 2021 dove più saperi si sono uniti nel creare un’opera complessa in difesa del pianeta e l’opera “Falso autentico” presentata all’Università Statale di Milano in difesa delle case in terra cruda costruite dagli artigiani nell’Africa centrale. Con il progetto Clean Water esposto al Museo Storico Navale della Marina Militare di Venezia, all’Università degli Studi di Milano per il FuoriSalone22 ed al Porto Antico di Genova per Biofilia Biennale Arte e Ambiente, Rotelli, grazie alla produzione di Ever in Art®, apre la sua ricerca agli NFT finalizzandola a una sensibilizzazione sociale attraverso a zioni fi siche e digitali. Le sue opere sono presenti in musei e importanti collezioni private di tutto il mondo e i suoi progetti, spesso prodotti da grandi gruppi come Louis Vuitton, BAT, Ferrero Rocher, Ever in Art®, hanno sempre di più assunto una dimensione etica rivolta a una riflessione sul nostro pianeta. Di Rotelli hanno scritto alcuni tra i più importanti critici d’arte, oltre a poeti, scrittori, filosofi e personalità della cultura internazionale), alimentando un’importante raccolta bibliografica sul suo lavoro.

Riccardo Valentini 

Il professor Riccardo Valentini è membro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, il gruppo scientifico delle Nazioni Unite dedicato allo studio del riscaldamento globale. Nel 2007 le sue ricerche gli sono valse il Premio Nobel per la Pace.È stato uno dei pionieri delle misurazioni del flusso di carbonio terrestre e ha coordinato una rete globale di oltre 600 torri di misurazione (Fluxnet) collocate in diversi ecosistemi mondiali nel Nord e Sud America, Europa, Australia, Cina, Giappone e Africa. Ha coordinato come lead author il terzo IPCC ((Intergovernmental Panel on Climate Change) e il quinto rapporto su Impatti del clima e adattamento. È l’autore principale dello Special Report Ipcc Climate Change and Land Use.Ha ricevuto nel 2006 lo Zayed International Prize for the Environment come membro del Millennium Ecosystem Assessment Board, nel 2015 il premio “Ernst Heckel” della Federation of European Ecological Societies, nel 2018 la medaglia dell’Accademia Italiana delle Scienze “detta dei Quaranta” per la fisica e le scienze Naturali.

La sua ricerca recente si concentra sullo sviluppo di nuove tecnologie a sull’analisi dei big data ai fini del monitoraggio dei servizi ecosistemici e delle predizioni sull’impatto dei cambiamenti climatici, in particolare sulle foreste di terzo livello. Ha ideato il sensore Tree Talker per comprendere e quantificare le risposte dei parametri fisiologici dell’albero ai fenomeni climatici estremi e il monitoraggio precoce del loro declino.

Paolo Dell’Aversana 

Nato a Napoli il 28 luglio 1964. Laureato in Scienze Geologiche (1988) e in Fisica (1996). Lavora da trentuno anni nel campo delle Scienze della Terra. Si è specializzato in tecniche matematiche per le applicazioni in geofisica. Vive e lavora a Milano, dove si occupa di Intelligenza Artificiale, Machine Learning e tecnologie geofisiche innovative in Eni SpA. Ha pubblicato oltre cento articoli scientifici e quattro libri con EAGE Publication ed Elsevier. Il 22 ottobre 2018, Paolo Dell’Aversana ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, il prestigioso premio Eni Award come riconoscimento all’innovazio



Melina Cavallaro

Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa

Roma, Studio Campo Boario: La città inservibile. Morfologie indisciplinate – 4 artiste e 4 studiose a cura di Michela Becchis

La città inservibile. Morfologie indisciplinate

A cura di Michela Becchis

Opening giovedì 20 aprile 2023 dalle ore 18.00 alle 21.00

Studio Campo Boario
Viale del Campo Boario 4A – Roma

Fino al 13 maggio 2023

Priscilla Pallante, Colle Oppio, Anche se trovi i cancelli del Parco aperti, evita di attraversarlo è molto pericoloso, soprattutto da sola
Sonia Andresano, trastorno, 2023
Buca stradale. Lavori di riparazione, asfalto grigio, pozzanghera

Giovedì 20 aprile 2023 dalle ore 18.30 Studio Campo Boario presenta La città inservibile. Morfologie indisciplinateuna mostra-progetto a cura di Michela Becchis, realizzata con il contributo e l’organizzazione di Officine delle Culture APS
La città inservibile è il punto di arrivo di un percorso iniziato un anno fa e che ha visto dialogare in più occasioni 4 artiste e 4 studiose intorno al tema della città e dello spazio urbano. L’incontro fra le diverse sensibilità nell’indagare un “luogo” dalle molte identità, spesso permeato da visioni pregiudiziali, restituisce 4 mostre, molto differenti per medium e immaginari attivati, ciascuna con uno suo spazio definito all’interno di Studio Campo Boario ma tutte allestite in contemporanea: sono percorsi paralleli scaturiti dallo stesso campo di ricerca, frutto di una serie di riflessioni che si sono accavallate nel tempo. 

Il risultato è una intensa trama di relazioni che si rimandano l’un l’altra, offrendo un ventaglio di letture della città: sono letture lucide, conflittuali, illuminate da angolazioni impreviste, che criticano e frantumano qualsiasi cornice omologante. Quali corpi attraversano le nostre città? Quale sguardo oltrepassa la paura per elaborare al femminile pratiche di libertà? Come si può costruire uno spazio urbano dove l’inquietudine si trasformi in elemento conoscitivo e il turbamento in dispositivo per far emergere nuove visioni? 

Questo dialogo, non usuale e aperto, ha “formato” delle coppie che agiscono insieme in questo arcipelago di esposizioni:

Sonia Andresano con Michela Becchis, storica dell’arte e curatrice.
Un disordine difficilmente sanabile riempie lo spazio. Un dissesto che compromette l’equilibrio si espande in un sotterraneo romano. Sulla pavimentazione si specchia l’immagine di una risalita, in questa geometria del disagio, un paesaggio riemerge da una buca.

Francesca Balducci con Daniela Angelucci, docente di Estetica.
Le 12 tavole che compongono il lavoro di Balducci rappresentano paesaggi materici inglobati all’interno di figure. Frutto di una pratica di cammino condotta all’interno della città intesa come relazioni e imprevisti e testimonianza delle alterità incontrate, delle emozioni vissute nei luoghi attraversati.

Matilde Cenci con Federica Castelli, ricercatrice di Filosofia politica. 
Nel suo lavoro fotografico, Cenci costruisce una “città del desiderio” che accoglie elementi naturali e tecnologici con una sua mitologia, un suo passato, suoi abitanti: antichi disegni di cellule diventano le sue mappe e alcune creature alchemiche si presentano come idoli di un luogo urbano che sfugge a ogni binarismo.

Priscilla Pallante con Serena Olcuire, urbanista.
Uno studio preparatorio sulla percezione subliminale nello spazio urbano attraverso modelli, quantitative data, rappresentazioni, artifici. l’Umano e l’Artificiale collaborano ad una riflessione su quanto il pre-giudizio o l’assenza di uno sguardo giudicante possano condurre ad un’alterazione dei dati o, talvolta, alla loro sublimazione.

Il 26 aprile alle 18,00 talk con tutte le protagoniste del progetto.

Il 6 maggio Francesca Balducci e Daniela Angelucci condurranno un laboratorio in cui i partecipanti daranno vita a una personale mappatura di Roma, un’autonarrazione visiva dei luoghi.

Finissage sabato 13 maggio, dalle 18.00 alle 21.00


INFO

La città inservibile. Morfologie indisciplinate
A cura di Michela Becchis
Organizzazione: Officine delle Culture APS
Sonia Andresano/Michela Becchis
Francesca Balducci / Daniela Angelucci
Matilde Cenci / Federica Castelli
Priscilla Pallante / Serena Olcuire

Opening giovedì 20 aprile 2023 dalle ore 18.00 alle 21. 00
Studio Campo Boario di Alberto D’Amico
Viale del Campo Boario 4A – Roma

Fino al 13 maggio 2023
Orari: dal giovedì al sabato 18.00 – 20.00 o su appuntamento

26 aprile: Talk con le protagoniste del progetto
6 maggio: laboratorio a cura di Francesca Balducci e Daniela Angelucci
13 maggio: Finissage dalle 18 alle 21.00

Contatti
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Ufficio Stampa
Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next
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Venezia, Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna: LA DONAZIONE GEMMA DE ANGELIS TESTA

Armando Testa – Caballero e Carmencita. Crediti Fabio Mantegna

LA DONAZIONE GEMMA DE ANGELIS TESTA

Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna

22 aprile – 17 settembre 2023

Negli spazi del secondo piano, Ca’ Pesaro espone l’intera donazione di Gemma De Angelis Testa, la più recente acquisizione per le collezioni della Galleria e, per estensione e qualità delle opere, la più importante dai tempi del lascito de Lisi Usigli avvenuto nel 1961.
Sono 105 opere che completano ed integrano le collezioni di Ca’ Pesaro per l’arte dopo il 1950, testimoniando la passione della collezionista che li ha acquisiti nel tempo e li ha selezionati per l’eccezionale donazione al Comune di Venezia.
Nata dalla passione collezionistica di Gemma De Angelis Testa, la raccolta presenta opere dei protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale.
Annovera capolavori di Robert Rauschenberg e Cy Twombly affiancati ai Maestri dell’Arte povera Mario Merz, Michelangelo Pistoletto, Pier Paolo Calzolari, Gilberto Zorio.
Il viaggio nell’arte del secondo ‘900 si articola con opere fondamentali della produzione di Anselm Kiefer e con lavori iconici di Gino De Dominicis, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Mario Schifano e ancora sculture di Tony Cragg ed Ettore Spalletti. L’altra metà dell’avanguardia è ben rappresentata nella collezione con le visioni di Marina Abramovic, Vanessa Beecroft, Candida Hofer, Mariko Mori, Shirin Neshat, tra le altre. Le scelte e i percorsi del gusto della collezionista partono dalla metà del secolo scorso e sviluppano un dialogo continuo con la produzione di Armando Testa. Un prezioso nucleo della donazione è costituito da 17 capolavori del geniale creativo, con opere celeberrime dagli anni Cinquanta in poi, che ripercorrono l’universo immaginifico di Armando Testa.
La collezione mette in relazione tra loro autori diversi dell’arte internazionale, con le fotografie di Thomas Ruff e Thomas Struth, i lavori di John Currin, Thomas Demand, Anish Kapoor e Marlene Dumas, le tele di David Salle e Julian Schnabel in continuo rimando alle creazioni di Tony Oursler, Gabriel Orozco, Kcho. Il gusto collezionistico si esprime anche nelle importanti presenze di Sabrina Mezzaqui, Paola Pivi, Marinella Senatore mentre la dimensione internazionale della raccolta si articola nel tempo e nello spazio con lavori di Kendell Geers, Yang Fudong, Subodh Gupta, Chantal Joffe, Brad Kahlhamer, Lari Pittman.
Le opere abbracciano tecniche, culture e geografie diverse, tutte centrali nella contemporaneità, da William Kentridge a Chris Ofili, da Adrian Paci a Do-Ho Suh, da Chen Zhen a Francesco Vezzoli, Bill Viola e Ai Weiwei, da Piotr Uklanski a Trisha Baga e Pascale Marthine Tayou, e molti altri.

Marinella Senatore – Make It shine. Crediti l’artista

“L’arte mi ha donato molto- evidenzia Gemma De Angelis Testa -, e con essa la mia vita è stata felice. Mi sono sempre adoperata nel promuovere gli artisti affinché avessero una loro visibilità, e negli ultimi anni ho pensato fosse arrivato il momento di dare loro un futuro. Avevo valutato l’ipotesi di donare la mia collezione a uno dei musei di Venezia e ne parlai con Gianfranco Maraniello (che all’epoca non era ancora il direttore del Polo Museale di Milano); egli mi suggerì di coinvolgere Gabriella Belli, allora direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, che accolse con grande entusiasmo la mia proposta”.
“L’esposizione – sottolinea Elisabetta Barisoni, responsabile di Ca’ Pesaro – celebra la passione e l’occhio della straordinaria collezionista. Allo stesso tempo è un’occasione per rendere omaggio alla grande generosità di Gemma De Angelis Testa, che ha voluto rendere le proprie opere patrimonio pubblico, per i cittadini di oggi e per le generazioni future, facendo in prima persona un attento lavoro di individuazione dei capolavori destinati al Comune di Venezia per Ca’ Pesaro”.

Paola Pivi – One cup of Cappuccino then I go. Crediti l’artista.

Così esprime in catalogo Gabriella Belli, curatrice dell’esposizione e del catalogo con Elisabetta Barisoni: “‘Ogni attrazione è reciproca’ scrive Goethe nel famoso romanzo Le affinità elettive, un libro di iniziazione all’esperienza sentimentale fondata sull’alchimia dell’amore: in tutte le relazioni, crede Goethe, l’assonanza fisica e spirituale agisce come un potente aggregatore delle differenze, annullando ogni barriera. Ed è così che possiamo raccontare al pubblico la collezione di Gemma De Angelis Testa, la quale proprio nelle affinità elettive ha il suo più intimo significato.”
“L’arrivo della donazione De Angelis Testa conferma quanto la Fondazione Musei Civici sia stata in grado, nel corso degli anni, di diventare interlocutore e attrattore di importanti mecenati. La nuova acquisizione apre inoltre – ad affermarlo è la Presidente di Fondazione MUVE Mariacristina Gribaudi – una nuova èra della Galleria di Ca’ Pesaro, poiché ne caratterizza le collezioni secondo nuovi equilibri che spostano il peso verso l’arte contemporanea”.
“Un regalo dall’immenso valore – afferma il Sindaco Luigi Brugnaro – ed è per questo che, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, ho voluto omaggiare la Signora De Angelis Testa con un leone d’oro nella sala consiliare di Ca’ Farsetti. Il mondo cammina sugli esempi e il suo incommensurabile gesto di generosità nei confronti di Venezia resterà alle nuove generazioni e consentirà ai Musei Civici di continuare a tenere vivo quel legame tra passato, presente e futuro. Una donazione che arricchisce il patrimonio artistico e culturale dei nostri Musei ed entra a pieno titolo a far parte della storia della città e della tradizione di mecenati che nel tempo ne hanno costruito e consolidato la gloria.”


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Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Santa Croce 2076
30135 Venezia
Tel. +39 041 721127
capesaro.visitmuve.it
 
CONTATTI PER LA STAMPA
 
Fondazione Musei Civici di Venezia
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
 
In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net

Quella Sicilia da mangiare che piace tanto ai polacchi: in 1500 atterrati nell’isola per gustare pistacchio e ricotta

Marketing e turismo, la ricetta digital per potenziare i flussi. 

L’influencer Anna Dudar: «dopo aver vissuto a Catania per oltre 10 mesi, ho mappato il territorio e realizzato due e-book che recensiscono centinaia di locali e piatti tipici»

Le strategie per potenziare il turismo in Sicilia a volte passano da micro-azioni di giovani influencer che riescono a canalizzare sul web le proprie passioni. Così è stato per la polacca Anna Dudar, in arte digital “pizzagirl.patrol“, che dopo aver vissuto 10 mesi a Catania (tra il 2019 e il 2020) grazie al progetto Erasmus for Young Entrepreneurs – un ponte internazionale per aspiranti startupper che decidono fare esperienza in Paesi gemellati – ha deciso di dare vita alla sua nuova attività. Nel periodo trascorso presso l’Agenzia di comunicazione I Press ha infatti avuto modo di conoscere e girare in lungo e in largo il territorio, spinta anche dalla curiosità per la nostra tradizione enogastronomica, ricca di tipicità e così lontana dalla cultura culinaria polacca.

«I polacchi sono davvero attratti dai prodotti e dalle specialità food siciliane: hanno una passione soprattutto per il pistacchio e la ricotta – spiega Anna – è per questo che ho deciso di realizzare due e-book dettagliatissimi su “dove&come” mangiare da una parte all’altra della Sicilia, Orientale e Occidentale, mappando il territorio attraverso i piatti più autentici». È tornata nella nostra terra ben 8 volte in questi anni, l’ha scandagliata attraverso olfatto e palato ed è riuscita a realizzare uno strumento così potente, che in pochi mesi è stato acquistato da oltre 1500 polacchi che grazie a lei sono atterrati nell’Isola.

Gli e-book si chiamano “Panza china” e “Scialai“, sottotitolo “la chiave siciliana per essere felici” e sono rigorosamente scritti nella sua lingua d’origine: «Ciò che mi rende più orgogliosa – continua la giovane – è essere diventata un vero e proprio “ponte” tra le due terre. Attraverso le mie guide turistiche digitali non si parla solo di piatti, ma di veri e propri usi e costumi, intrecciati alle curiosità dei luoghi, alle persone che gestiscono ristoranti e pizzerie, ai giudizi sui prodotti utilizzati e sulle location, dove la logica qualità-prezzo si discosta dalle recensioni on-line che spesso seguono altre dinamiche. Grazie a questo progetto, inoltre, sono stata contatta da una grossa casa editrice del mio Paese per scrivere un libro sulla cultura siciliana».

Ma perché i polacchi sono tanto attratti dall’Isola? «In primis per le temperature – continua Anna – in questi giorni nella mia città, Wroclaw, la temperatura oscilla da zero a tre gradi mentre qui è già primavera. La luce, i colori, la storia, l’accoglienza, il cibo e anche i voli diretti low cost (da Katowice a Catania è possibile viaggiare anche con 34 euro per tratta): tutto ciò per noi rende quest’Isola praticamente irresistibile».

Qual è la tappa o la prelibatezza irrinunciabile che consigli sempre ai tuoi connazionali? «La granita al pistacchio, da gustare nei molteplici bar recensiti di Catania e provincia, mentre suggerisco sempre di non mangiare la carbonara nelle trattorie tipiche locali. E poi, dico sempre di gustare la Sicilia un po’ alla volta: non cercando di vedere tutto in una sola settimana. Perché noi polacchi spesso torniamo più volte, alla scoperta della tantissime città da visitare». Piccole grandi strategie sull’asse Sicilia-Polonia, attraverso azioni autentiche che si muovono silenziose tra il mondo virtuale e quello (iper)reale. 


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Venezia, Casa di Carlo Goldoni: IMPRONTE DI UN MASCARER. Luogo spazio e tempo del gesto  

Una Maschera. Io a Casa di Carlo, Gualtiero Dall’Osto, 10 febbraio 2017 , ph Marika Cecoro

IMPRONTE DI UN MASCARER.
Luogo spazio e tempo del gesto

Venezia, Casa di Carlo Goldoni e Biblioteca di Studi Teatrali

15 aprile – 1 ottobre 2023

Mostra a cura di Chiara Squarcina e Tobia Dall’Osto.

Dal 15 aprile al primo ottobre, il Museo Casa di Carlo Goldoni, nello storico Palazzo Centanni a San Polo, presenta la mostra “Impronte di un Mascarer – luogo spazio e tempo del gesto” ideata da Gualtiero Dall’Osto e curata da Chiara Squarcina e Tobia Dall’Osto.

Gualtiero Dall’Osto, Impronte di un Mascarer,
ph Mathilde Winterhalter

Ad essere proposto è un percorso espositivo di impronte e di maschere, maschere-impronte e impronte-maschere, attraverso l’esposizione di calchi negativi in alabastro, grandi mascheroni, quindi positivi, in cartapesta e resina, disposti sia al piano terra che al primo piano.
L’artista e ideatore del progetto, Gualtiero Dall’Osto, innesca molteplici e personali riflessioni su questi particolari oggetti “simbolo”, legati non solo alla Commedia dell’Arte -– a cominciare dalla riforma del teatro goldoniana – ma anche alla nostra contemporaneità, con un fil rouge che porta ad interrogarci sul significato della maschera del nostro tempo. Molteplici i significati della “maschera”, non ultimo quello strettamente connesso all’arte di chi la crea, il mascarer.
Tuttavia Dall’Osto, nella sua “ossessione” d’artista, da tempo non si stanca di dimostrare che la maschera non è solo un semplice oggetto da indossare: è per l’artista una creatura, dotata di vita propria, con un dentro e un fuori, capace di trasmettere l’urlo muto di dolore o di indignazione per quanto accade intorno a noi ed è per questo motivo che la ripropone in una forma inusuale, drammaticamente ingigantita, come un’enorme tela sulla quale sviluppare una ricerca introspettiva e psicologica sulla maschera contemporanea.
“Infatti, proprio grazie all’intuizione di Dall’Osto di proporre questa inedita esposizione di sue creazioni si potranno analizzare i reconditi significati, alcuni anche antropologici, connessi alla maschera e al suo creatore. Si comprenderanno anche le fasi creative di questo “saper fare” e come si rapporti con la contemporaneità traducendo con vivida lucidità le inesauribili suggestioni, anticipa la Responsabile di Casa di Goldoni Chiara Squarcina.

“Il progetto – evidenzia Mariacristina Gribaudi, Presidente di Fondazione MUVE – sarà l’occasione anche per focalizzare la storia di quest’arte. Non si dimentichi, infatti, che già nel 1271 a Venezia indossare la maschera era ampiamente documentato in quanto proprio in quell’anno i mascareri si riunirono in ‘arte’ insieme ai pittori. Una categoria che, grazie all’uso sempre più frequente delle maschere soprattutto durante le feste del Carnevale, riuscì ad ottenere il 10 aprile 1436 uno specifico statuto, detto “mariegola”, con il quale la Serenissima, regolamentando l’attività, ne riconosceva l’importanza e l’autorevolezza artistica”.
“La casa in cui nel 1707 nacque Carlo Goldoni è un luogo magico e teatrale. Questa Casa Museo è stata oggetto – ricorda Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia – di un ampio restyling. Comune di Venezia e Fondazione MUVE per il nuovo allestimento, si sono avvalsi di ogni risorsa della museografia contemporanea sia per salvaguardare la specificità di questo palazzetto gotico, sia per offrire le migliori opportunità di comunicazione e la partecipazione del pubblico. I nostri musei civici sono un tesoro inestimabile di opere d’arte e di elementi della tradizione veneziana. Un patrimonio che in questi anni abbiamo voluto valorizzare e arricchire e il Museo Casa di Carlo Goldoni è proprio una testimonianza di questo impegno”.

Il nuovo allestimento – spiega Chiara Squarcina dedica le tre sale del piano nobile ai temi principali del teatro goldoniano. Dipinti e arredamenti originali dell’epoca sono inseriti in allestimenti di scene attentamente ricostruite basandosi su alcune famose opere di Carlo Goldoni. Nella casa si trova inoltre un piccolo teatro delle marionette risalente al XVIII secolo. Il museo offre mezzi moderni per avvicinarsi alla figura del commediografo e al suo tempo. Importanti sono soprattutto l’archivio e la biblioteca (oltre 30.000 opere) di testi e studi teatrali con manoscritti autentici”.
A Casa Goldoni sono disponibili laboratori e percorsi attivi per grandi e piccoli: dalle marionette in gioco personalizzate, ispirate al prezioso teatrino esposto in museo, all’itinerario Carlo Goldoni nella Venezia nel Settecento, per scoprire la figura del grande commediografo veneziano e la sua rivoluzione teatrale, sullo sfondo della Venezia del Settecento, quando la città era una delle capitali della cultura europea.
E dall’estate ritorna disponibile l’itinerario combinato che include anche la visita di Ca’ Rezzonico.

Molto rilevante, come si accennava, la Biblioteca di Casa di Goldoni. “Le raccolte librarie e documentarie qui conservate fanno della Biblioteca di Casa Goldoni una delle principali biblioteche specializzate in materia teatrale, che raccoglie fondi relativi alla storia del teatro che confluirono dal Museo Correr. Il settore più consistente e documentato è naturalmente quello legato alla figura e all’opera di Carlo Goldoni, con il cospicuo fondo di edizioni dal Settecento al Novecento in oltre 30 lingue, con una raccolta pressoché completa dei lavori critici a lui dedicati e con un’ampia documentazione sulle rappresentazioni delle sue commedie in Italia e all’estero. La Biblioteca possiede inoltre una raccolta di materiale audiovisivo di circa 200 esemplari, in continuo aggiornamento. Di notevole importanza è la raccolta di libretti d’opera – circa 3.000 – dal XVII al XVIII secolo. Tra gli archivi conservati presso la biblioteca anche l’importante archivio della famiglia Vendramin fondamentale per la ricostruzione della vita dei teatri veneziani del Settecento e per l’attività di Goldoni al Teatro San Luca di Venezia”, afferma ancora la Responsabile di sede.


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Contatti per la stampa
 
Fondazione Musei Civici di Venezia
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In collaborazione con
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Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net