Coronavirus – Rispetto dell’obbligo di fornitura urgente di dispositivi individuali di sicurezza per i medici di medicina generale
dell’ Avv. Giuseppe Fortunato
Notizia trasmessa da Paolo Pantani
La dott.ssa M. R. D. e il dott. M. B. hanno segnalato che, in radicale violazione del Decreto Legge n. 6 del 28 febbraio 2020, ancora non sono stati forniti né a loro né ad altri medici di medicina generale i dispositivi individuali di sicurezza contro l’epidemia da virus COVID-19 (in particolare mascherine FFP3, occhiali protettivi, camice usa e getta).
Non tutelando immediatamente l’attività del medico di medicina generale (che è il primo front office) si rischiano effetti disastrosi.
Le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica e una tale carenza è altamente pericolosa.
I medici di medicina generale sono tra i soggetti più esposti all’epidemia: secondo le disposizioni del Ministero della Salute, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e della ordinanza della Regione Campania n. 8 dell’8 marzo 2020, i medici di medicina generale sono i primi a cui deve rivolgersi chi presenta sintomi del virus. Senza la fornitura di dispositivi di protezione, i medici sono esposti a pericoli incidenti sugli stessi pazienti. Va anche detto che a tali medici accedono persone positive al virus e che non manifestano i sintomi, e quindi potenzialmente contagiosi.
Inoltre, per ciascun medico posto in isolamento circa 1500 cittadini rimangono senza punti di riferimento sanitario sul territorio.
Il Difensore Civico presso la Regione Campania, anche nella sua funzione di Garante per il diritto alla salute ai sensi della legge regionale 16 del 2018, estende, ai sensi dell’art. 2 comma 3 della legge regionale 23 del 1978 e ss. mm. e ii, la segnalazione al fine di rimuovere subito ogni analoga disfunzione.
Si richiede, pertanto, di verificare subito per tutti i medici di medicina generale e assicurare che siano stati forniti idonei dispositivi di sicurezza per tutti i medici di famiglia, pediatri di libera scelta e relativi collaboratori di studio, nonché l’adozione di ogni provvedimento necessario allo scopo di tutelare senza indugio non solo la loro incolumità, ma anche quella dei prossimi assistiti.
IMMAGINE DI APERTURA – Avv. Giuseppe Fortunato (foto di repertorio)