Bologna, Settore Musei Civici: oggi inaugurazione di “Colors for draw peace”

Colors for draw peace, Museo Patrimonio Industriale

Colori per disegnare la pace

Settore Musei Civici Bologna

Colors for draw peace
Esposizione dei disegni di bambine e bambini ucraini

21 settembre – 21 ottobre 2023

Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

Museo civico del Risorgimento | Piazza Giosue Carducci 5, Bologna
Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123, Bologna

Inaugurazione in occasione della Giornata Internazionale della Pace

Giovedì 21 settembre 2023 ore 17.30
Museo Civico Archeologico
Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

Sarà particolarmente gradita la partecipazione della stampa

Il Settore Musei Civici Bologna – con le tre sedi espositive del Museo Civico Archeologico, Museo del Patrimonio Industriale e Museo civico del Risorgimento – partecipa alla mostra-evento diffusa in varie città italiane Colors for draw peacededicata ai bambini ucraini che disegnano il loro desiderio più grande in questo momento: la Pace in un paese libero.

Dopo le aperture di Firenze e Torino, giovedì 21 settembre 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, l’esposizione viene inaugurata in quattro momenti distribuiti tra Roma – presso la Camera dei Deputati, il Parco Archeologico del Colosseo e la Parrocchia di Santa Chiara – e Bologna.
Nel capoluogo emiliano alle ore 17.30, presso il Museo Civico Archeologico in via dell’Archiginnasio 2, interverranno: Elena Di Gioia (delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana), Anna Lisa Boni (assessora alle relazioni internazionali Comune di Bologna), Eva Degl’Innocenti (direttrice Settore Musei Civici Bologna), Paola Giovetti (direttrice Museo Civico Archeologico | Settore Musei Civici Bologna), Natalia Siassina (presidente VITAWORLD e VITAUKR), Yulia Slipich (direttrice Scuola d’arte di Kherson), oltre a rappresentanti dell’Associazione Donne Ucraine Insieme (Bologna), del movimento giovani ucraini VECHORNYTSI e di FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani.
L’ingresso è libero. Sarà particolarmente gradita la partecipazione della stampa.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un protocollo di intesa sottoscritto dal Settore Musei Civici Bologna e le associazioni ucraine VITAWORLD e VITAUKR con l’obiettivo di promuovere la cultura e l’arte in tutte le loro espressioni, con particolare attenzione al tema della Pace, dei diritti umani e della solidarietà tra i popoli.
La mostra nasce con il proposito di farci riflettere sulla domanda: che cosa possiamo fare per far vivere tutti i bambini in un mondo senza guerre?
Il progetto e il tema scelto hanno origine nel primo giorno di guerra che colpì la città ucraina di Kherson nelle primissime ore della tragica mattinata del 24 febbraio 2022. La direttrice della locale Scuola d’arte, Yulia Slipich, già nel pomeriggio dello stesso giorno avverte la necessità di intervenire per sostenere i propri alunni là dove si trovano: nei rifugi, nelle cantine, in fuga. Per diffondere un messaggio di speranza, lancia l’idea del progetto Draw peace (Colori per disegnare la pace), proponendo ai bambini una sfida: “Disegniamo il mondo di Pace, il mondo che vorremmo, il mondo di domani, per noi, per voi, per i vostri cari, per tutti”. E i bambini hanno risposto, compiendo così un piccolo gesto eroico, un esempio di amore e dedizione, di altruismo e resistenza.

La Scuola d’arte di Kherson, in cui prima della guerra studiavano circa 800 bambini di talento, è riuscita a preservare un sistema unico di formazione creativa di giovani artisti. Allo scoppio della guerra la scuola è stata trasferita in modalità di lavoro online, raggiungendo più di 500 bambini che oggi vivono in diverse città dell’Ucraina e del mondo (dall’Australia al Canada). Durante l’anno scolastico, gli insegnanti della scuola hanno adattato il sistema di insegnamento, sviluppato materiali metodici ad hoc per un lavoro efficace e di alta qualità necessario per la riabilitazione artistica e il sostegno psicologico ai bambini. Durante la guerra, la Scuola d’arte di Kherson ha organizzato e realizzato una serie di progetti artistici internazionali di successo, in particolare il progetto artistico dell’unità dell’Ucraina e del mondo Draw peace, che continua a coinvolgere i bambini ucraini e le loro famiglie.
I tre musei civici bolognesi accolgono circa duecento disegni realizzati da bambine e bambini che vivono a Kharkiv, ricollegandosi idealmente alle iniziative di solidarietà e accoglienza con cui il Comune di Bologna si è prontamente attivato in favore della città situata nell’Ucraina orientale a cui è legata da uno storico patto di amicizia sottoscritto nel 1966.

Colors for draw peace, Museo Civico Archeologico

L’iniziativa intende consolidare la collaborazione tra le due città nell’ambito culturale e socio-educativo e lanciare un appello alle scuole bolognesi per coinvolgere le alunne e gli alunni a visitare le mostra, creando nuove opere sul tema della Pace che potranno partecipare alle prossime esposizioni del progetto.
La mostra rimane visibile nei tre musei civici bolognesi fino al 21 ottobre 2023.
Gli orari di apertura e le modalità di ingresso nelle singole sedi sono disponibili sul sito www.museibologna.it.

La riflessione sui temi drammaticamente attuali della guerra e delle migrazioni proseguirà nel mese di novembre con ciclo di attività promosso dal Museo Civico Archeologico che, a partire da reperti conservati nelle proprie collezioni permanenti, si connetteranno alle grandi storie del mito.


CREDITI
Organizzatori

Settore Musei Civici Bologna, VITAWORLD, VITAUKR, Scuola d’arte di Kherson

Curatori
Natalia Siassina, Yulia Slipich, Giorgio Grasso, Kseniia Konstantynenko

Partner
Terre des Hommes Italia, Colors for peace, Robert F. Kennedy Human Rights Italia, Lilea Onlus, Let’s do it Ukraine, Let’s do it Italy

Patrocinio

Ambasciata di Ucraina in Italia, Regione di Kherson, FIDU – Federazione Italiana Diritti Umani, Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina, Camere di Commercio Italo Estere ed Estere in Italia – Sezione di Unioncamere

SEDI  
Museo Civico Archeologico

Via dell’Archiginnasio 2 | 40124 Bologna
Tel. 051 2757211
www.museibologna.it/archeologico
mca@comune.bologna.it
Facebook: Museo Civico Archeologico di Bologna
YouTube: Museo Civico Archeologico di Bologna

Museo del Patrimonio Industriale
Via della Beverara 123 | 40131 Bologna
Tel. +39 051 6356611 | Fax +39 051 6346053
museopat@comune.bologna.it
www.museibologna.it/patrimonioindustriale
Facebook: Museo del Patrimonio Industriale
Instagram: @museopat
YouTube: Museo del Patrimonio Industriale  

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 | 40125 Bologna
Tel. + 39 051 2196520
www.museibologna.it/risorgimento
museorisorgimento@comune.bologna.it
Facebook: Museo civico del Risorgimento – Certosa di Bologna
YouTube: Storia e Memoria di Bologna

INFORMAZIONI
Settore Musei Civici Bologna

www.museibologna.it
Facebook: Musei Civici Bologna
Instagram: @bolognamusei
X: @bolognamusei

VITAWORLD
www.vitaworld.org
vitaworlditaly@gmail.com  
Facebook: Vitaru Italia.Витару Италия
Instagram: @vitaru.italia

VITAUKR
www.vitaukr.org
vitaukritalia@gmail.com
Facebook: Vitaukr
Instagram: @vitaukr.italia

Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli silvia.tonelli@comune.bologna.it
www.museibologna.it
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Roma, Horti Lamiani Bettivò: Valerio De Filippis – Progetto per un feto bionico transumano deforme

La lettura di Naked Lunch, 2009, olio su legno, 100×70 cm, particolare

Valerio De Filippis
Progetto per un feto bionico transumano deforme

A cura di Francesca Perti

Opening 23 settembre 2023 ore 18.00

Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163 – Roma

Fino al 23 ottobre 2023

Il giorno 23 settembre 2023 alle ore 18.00 la galleria Horti Lamiani Bettivò presenta la mostra personale Progetto per un feto bionico transumano deforme di Valerio De Filippis a cura di Francesca Perti.
“Valerio De Filippis, con Progetto per un feto bionico transumano deforme, porta al punto più alto la sua riflessione sull’essere: la paura di essere e quella del divenire altro. Lo fa attraverso una serie di autoritratti che diventano il suo amuleto esorcistico personale. L’autoritratto, nel corso del tempo, ha dimostrato di essere molto di più di una semplice rappresentazione fisica dell’artista, è soprattutto un mezzo per esplorare le proprie contraddizioni interiori, un viaggio verso l’autoconoscenza personale e politico.

Per De Filippis, ricercatore dello spirito, uomo di idee al pari di ogni filosofo, l’autoritratto è un modo per indagare, non solo quello che di sé non conosce, ma anche quello che si vorrebbe essere e la paura di diventarlo. […] Progetto per un feto bionico transumano deforme è un’autobiografia onnivora e selvaggia, un’autobiografia virulenta dove l’ottica dello spettatore viene continuamente catapultata entro lenti deformanti.

De Filippis è nudo, ci offre le sue diverse facce e le sue innumerevoli forme, venendo così risucchiati dalla sua chimica nervosa. Opere come Flames/ Darkness, Ibiscus o gli Androidi, caratterizzate da un segno solido come il cemento, rappresentano non solo la rivelazione, la presa di coscienza e l’apertura al futuro, ma anche l’interesse dell’artista per il transumanesimo o post umano, la curiosità di esplorare le possibilità immaginative create dalla nuova tecnologia. L’Androide è una proiezione di quello che De Filippis potrebbe diventare ed è un divenire che incuriosisce emoziona e intimorisce. 

Tutte le opere di De Filippis recano in sé un germe di autodistruzione, proprio per la continua tensione a sperimentare; sono trame elettriche di energia pittorico – corporale: è un Dorian Gray che fagocita il suo mostro, caricandolo di movimento ed energia.”
(dal testo critico di Francesca Perti

Mutante, 2008, cm 66 x 130, tec. mista su legno

Valerio De Filppis 

Valerio De Filppis (Pozzuoli (NA), 5 marzo 1960) inizia la sua ricerca artistica nel campo della pittura nel 1980 a Bari, poco prima prima del conseguimento della maturità scientifica (1982). Compie numerosi viaggi all’estero stabilendosi nel 1992 per due anni a Bruxelles. Dal 1994 vive e lavora a Roma dove nel 2003 fonda lo Studio E.M.P. (Experimental Meeting Point) studio d’arte, luogo di interscambio espositivo e confronto culturale e tecnico tra artisti di qualsiasi linguaggio.  Vincitore di numerosi premi, è stato invitato a diverse rassegne, anche internazionali. Del suo lavoro si sono interessati in più occasioni la stampa e la radiotelevisione italiana. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Attivo dal 1980 nel campo dell’iperrealismo, negli anni Novanta vive la prima fase di distacco dal realismo figurativo verso esperienze tendenti all’astrattismo. Dal 2003 conduce una ricerca pittorica sperimentale attraverso l’uso di colori e materiali non tradizionali. Soggetto delle sue opere è il corpo umano, prevalentemente maschile, ad eccezione del ciclo sulla mitologia delle Sirene. Nel 2001-02 si è avvicinato alla pittura neoespressionista conducendo una ricerca su tematiche legate ai comportamenti umani aberranti, generando, in occasione di una mostra ad Orvieto, controversie che sconfinavano in un’interrogazione parlamentare. Negli anni 2004-’06 ha lavorato ad opere a tecnica mista tra pittura e computer art, con il ciclo denominato “Frammenti”. Nel 2007 realizza la sua prima installazione, un video e alcune opere concettuali. Nel 2010 è autore di alcune performance, due delle quali estreme. Dal 2013 comincia a sperimentare la videoart, il montaggio video e la composizione musicale, quest’ultima avvalendosi sia di software per elaborazione di Musica Concreta, sia studiando pianoforte e chitarra. Nel 2015, dopo aver musicato con voce alcune liriche di William Blake, realizza “Musica per Riccardo III”, con testi originali di William Shakespeare. Nell’aprile 2017 termina il film “The Mirror and the Rascal”, con testo originale del Riccardo III di W. Shakespeare, che si caratterizza per talune trovate surreali e sperimentali, e per la contaminazione fra teatro, cinema e videoart. La prima del film viene proiettata a Roma il 12 giugno 2019 al cinema Azzurro Scipioni. Dal 2018 studia pianoforte classico e teoria musicale, proseguendo comunque l’attività pittorica.


PROGETTO PER UN FETO BIONICO TRANSUMANO DEFORME

di Francesca Perti

Valerio De Filippis, con Progetto per un feto bionico transumano deforme, porta al
punto più alto la sua riflessione sull’essere: la paura di essere e quella del divenire altro.
Lo fa attraverso una serie di autoritratti che diventano il suo amuleto esorcistico personale.
L’autoritratto, nel corso del tempo, ha dimostrato di essere molto di più di una semplice
rappresentazione fisica dell’artista, è soprattutto un mezzo per esplorare le proprie
contraddizioni interiori, un viaggio verso l’autoconoscenza personale e politico.
Per De Filippis, ricercatore dello spirito, uomo di idee al pari di ogni filosofo, l’autoritratto è
un modo per indagare, non solo quello che di sé non conosce, ma anche quello che si
vorrebbe essere e la paura di diventarlo.
Dice De Filippis: “Il significato del quadro Ibiscus, autoritratto in rosso con croce nazista,
mi è finalmente apparso alle 5:36 del mattino e non rappresenta altro che la paura di
perdermi nel mio nuovo cammino e ricadere in atteggiamenti violenti e prevaricatori della
mia gioventù. “
Progetto per un feto bionico transumano deforme è un’autobiografia onnivora e
selvaggia, un’autobiografia virulenta dove l’ottica dello spettatore viene continuamente
catapultata entro lenti deformanti.
De Filippis è nudo, ci offre le sue diverse facce e le sue innumerevoli forme, venendo così
risucchiati dalla sua chimica nervosa.
Opere come Flames/ Darkness, Ibiscus o gli Androidi, caratterizzate da un segno solido
come il cemento, rappresentano non solo la rivelazione, la presa di coscienza e l’apertura
al futuro, ma anche l’interesse dell’artista per il transumanesimo o post umano, la curiosità
di esplorare le possibilità immaginative create dalla nuova tecnologia. L’Androide è una
proiezione di quello che De Filippis potrebbe diventare ed è un divenire che incuriosisce
emoziona e intimorisce.
Tutte le opere di De Filippis recano in sé un germe di autodistruzione, proprio per la
continua tensione a sperimentare; sono trame elettriche di energia pittorico – corporale: è
un Dorian Gray che fagocita il suo mostro, caricandolo di movimento ed energia.


INFO

Valerio De Filippis

Progetto per un feto bionico transumano deforme
A cura di Francesca Perti

Opening 23 settembre 2023 ore 18.00

Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163 – Roma

Fino al 23 ottobre 2023
Orari: tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00

Horti Lamiani Bettivò
Via Giolitti 163 – Roma
hortilamiani.art@gmail.com

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.it

Messina, Biblioteca Regionale: Manoscritti musicali, monografie, spartiti… e altro ancora

La Musica a Messina nei secoli
attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora“.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, edizione 2023, indette dal M.I.C., con il tema “Patrimonio In Vita”, di concerto con Enti e Associazioni culturali territoriali e avvalendosi dell’apporto di esperti e del ricco posseduto sulla tematica, la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” organizza l’evento “La Musica a Messina nei secoli attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora”.

Per esplorare la Musica a Messina fin dalle origini, verrà inaugurata sabato 23 settembre, alle ore 18, presso il Salone Eventi d’Istituto, una Mostra bibliografico-documentale, alla quale farà seguito presso la Sala Lettura, una Conferenza tematica.

Il percorso espositivo verterà dai preziosi Manoscritti bizantini e Corali al libro moderno,anche con testi e documenti di altri Enti culturali e Associazioni.

La mostra resterà fruibile fino a giovedì 19 ottobre, negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca (Lunedì-Venerdì, 9-13; Mercoledì anche pomeriggio, 15-17,30).Visite per gruppi o scolaresche su prenotazione anche in giorni e orari differenti. L’interessante tematica sarà approfondita negli incontri che seguiranno: 30 settembre presso la Biblioteca; 7 e 14 ottobre presso L’Ente Teatro di Messina,con l’apporto di esperti e studiosi,e l’ausilio di video registrazioni e powerpoint. Durante lo svolgimento dei suddetti tre stimolanti momenti, è stata programmata l’apertura straordinaria dell’Esposizione bibliografico-documentale presso il Salone Eventi della Biblioteca, dalle ore 18 alle 20.

“La Musica fa bene al cuore e all’anima” ci ricorda Platone, “è il genere di arte perfetto” asserisce Oscar Wilde, “è magia… è terapia” ci suggerisce il Maestro Bosso. Il mondo fantastico dei suoni accompagna l’uomo da sempre, fin dai tempi della preistoria, quasi certamente è espressione delle voci provenienti dalla natura, così come dalla natura nascono i primi strumenti musicali. Una storia affascinante, dai molteplici risvolti che involge le culture di tutti i popoli del pianeta Terra.

Il “Patrimonio musicale” costituisce, pertanto, un Bene propriamente, nella accezione giuridica, in quanto suscettibile di valore, nella specie di segno immateriale, e non riproducibile su larga scala: da divulgare, custodire e valorizzare. Patrimonio che è, al contempo, materiale e immateriale, con le miriadi di strumenti, partiture, libretti etc., e l’espressione sonora nelle articolazioni della composizione, esecuzione e ascolto.

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, edizione 2023, indette dal M.I.C., con il tema “Patrimonio In Vita“, di concerto con Enti e Associazioni culturali territoriali e avvalendosi dell’apporto di esperti e del ricco posseduto sulla tematica, la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” organizza l’evento “La Musica a Messina nei secoli attraverso i Fondi Musicali della G. Longo e di altre Istituzioni. Manoscritti musicali, Monografie, Spartiti… e altro ancora“.

Per esplorare la Musica a Messina fin dalle origini, verrà inaugurata sabato 23 settembre, alle ore 18, presso il Salone Eventi d’Istituto, una Mostra bibliografico-documentale, alla quale farà seguito presso la Sala Lettura, una Conferenza tematica. Dopo i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa, che fungerà poi da Moderatrice durante il momento convegnistico, e i Saluti delle Autorità presenti, tra i quali il Sindaco della Città Metropolitana di Messina, Avv. Federico Basile e l’Assessore alla Cultura, Prof. Vincenzo Caruso, il Commissario Straordinario dell’E.A.R. Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Dott. Orazio Miloro e il Sovrintendente, Avv. Gianfranco Scoglio, il Direttore del Conservatorio “Arcangelo Corelli”, M° Carmelo Crisafulli, il Direttore del Museo Interdisciplinare “M. Accascina” di Messina, Arch. Orazio Micali, e la Direttrice dell’Archivio di Stato di Messina, Dott.ssa Angela Puleio, si avranno i pregiati contributi della Prof.ssa Alba Crea, già Docente di Storia e Estetica della Musica presso il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina; della Prof.ssa Donatella Bucca, Associato di Paleografia presso il Dicam dell’Università degli Studi di Messina e del Prof. Demetrio Chiatto, Musicologo e Autore di testi fondamentali per la conoscenza della storia della musica.

Nell’ampio Salone Eventi, sito al piano terra della Biblioteca, la mostra allestita avvincerà gli astanti trasportandoli nell’universo musicale che ha caratterizzato nel tempo la cultura messinese. Il percorso espositivo verterà dai preziosi Codici musicali del Fondo dei Manoscritti bizantini del Monastero del SS. Salvatore, fra i quali, e solo a titolo esemplificativo, il “Messan gr.51, Ottoeco con notazione musicale paleobizantina”, e dai Corali del Fondo Vecchio della Biblioteca Regionale, quali il FV 347 e il FV 354, alla fruizione del libro moderno con volumi di notevole importanza tratti dalle corpose raccolte in materia della G. Longo: la collezione Messano-Calabra e la Sezione Musica, con il pregevole Fondo musicale Salvatore Pugliatti, il cui acquisto è stato motivo di orgoglio per la Biblioteca che vanno arricchendosi a mezzo accessioni di novità bibliografiche, donazioni e lasciti testamentari. Tra le numerose pubblicazioni si potranno visionare: “Il tempio dell’immortalità : breve cantata da recitarsi nel real Teatro Santa Elisabetta, nella lieta ricorrenza del faustissimo giorno natalizio di Sua Maestà Ferdinando 2. (d.g.) Re del regno delle Due Sicilie, addi 12 gennajo 1853 / [parole di Felice Bisazza ; musica del maestro A. Laudamo]. – Messina: Stamp. Fiumara, 1853.”(M C MISC B 1055); Per la fausta venuta di sua maestà Vittorio Emanuele 2. in Messina: Teseo : azione drammatica da cantarsi nel teatro comunale Vittorio Emanuele / parole di Vincenzo Amore ; musica del maestro Giacomo Longo. – Messina: Societa tip. comunale, 1862. (M C MISC C 22); “La premiazione: canto da eseguirsi nel Teatro V. Emanuele … / parole del comm. R. Mitchell, musica del maestro Saro Aspa. – [S. l.] : [s.n.], [1882?]. ” (M C MISC B 913).

Grazie alla consolidata interazione e mossi da unanime sentire per la divulgazione del sapere, Enti acclarati hanno messo a disposizione per l’allestimento dell’esposizione alcuni testi esemplari del loro posseduto, conferendo alla Rassegna un valore aggiunto. Nella giornata inaugurale verranno dunque esposti, e solo a titolo esemplificativo, i Manoscritti 30 e 37, provenienti dalle raccolte del MUME, cinque Partiture a stampa ottocentesche e due manoscritti, concessi all’uopo dall’E.A.R. Teatro V. Emanuele di Messina.

La mostra resterà fruibile fino a giovedì 19 ottobre, negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca (Lunedì-Venerdì, 9-13; Mercoledì anche pomeriggio, 15- 17,30).

**Visite per gruppi o scolaresche su prenotazione anche in giorni e orari differenti.

Sarà, altresì, dato modo agli appassionati fruitori di approfondire l’interessante e vasta tematica durante le Giornate di studio e operative che verranno proposte nelle seguenti date: 30 settembre presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale; 7 e 14 ottobre presso la Sala Sinopoli dell’Ente Teatro di Messina. Le disquisizioni tecniche saranno supportate da video registrazioni di immagini di repertorio di esecuzioni “a regola d’arte” di brani musicali, tra i quali moltissimi inediti e alcuni tratti da composizioni del tutto sconosciute, vanto della manifestazione, gli apporti operativi delle Associazioni musicali messinesi “Accademia Filarmonica di Messina”, “Filarmonica Laudamo Messina” e “Associazione Musicale Vincenzo Bellini”, le conversazioni con i critici musicali e gli addetti ai lavori, impreziosiranno vieppiù le giornate di studio. Durante lo svolgimento dei suddetti tre stimolanti momenti, è stata programmata l’apertura straordinaria dell’Esposizione bibliografico- documentale presso il Salone Eventi della Biblioteca, dalle ore 18 alle 20. Saranno pubblicati in seguito maggiori dettagli.


Post dell’iniziativa culturale saranno presenti sulle pagine social della Biblioteca:

Chi non potrà prendere parte all’evento in presenza, potrà scrivere sui social commenti e domande da rivolgere ai Relatori durante l’incontro.
Nei giorni a seguire sarà disponibile il video.

Per INFO:     Ufficio Relazioni con il Pubblico
                       tel.090674564
                       urpbibliome@regione.sicilia.it
                                 (A cura di Ufficio Relazioni con il Pubblico. Maria Rita Morgana)

“Donna è Innovazione 2023” a Elissa Ann Golberg, ambasciatrice canadese a Roma

Elissa Ann Golberg

Viceministro aggiunto per le politiche strategiche e i partenariati per l’innovazione nello sviluppo, ambasciatrice presso le Nazioni Unite e la Conferenza sul disarmo (Ginevra), rappresentante del Canada a Kandahar (Afghanistan), ora ambasciatrice a Roma.

Donna è Innovazione 2023 (Progetto creato da Media Duemila e dall’*Osservatorio TuttiMedia allo scopo di promuovere la parità di genere) è Elissa Ann Golberg, ambasciatrice canadese a Roma. Educazione e digitale sono la via per arrivare alla parità di genere, racconta nell’intervista esclusiva rilasciata a Media Duemila, prima rivista di cultura digitale italiana.

La sua storia è esempio da condividere perché dimostra che infrangere i soffitti di cristallo è possibile. È una pioniera, impegnata nell’innovazione e nell’eccellenza, si definisce una pragmatica ottimista, vede il digitale come uno strumento a sostegno della parità, ma crede nell’educazione che cambia la mentalità nelle comunità e nelle società affinché “l’uguaglianza sia intesa come un diritto umano e, quindi, come una regola generale, grazie ai benefici che porta a tutti”.  “Il Canada ha dato priorità all’istruzione di qualità per le bambine e le donne in tutti i suoi finanziamenti di assistenza internazionale – spiega Elissa Ann Golberg –  sostiene le iniziative del Partenariato globale per l’istruzione (GPE). Il Gender-based Analysis Plus (GBA+), è lo strumento che adottiamo per abbattere le  barriere  ed evitare discriminazioni, anche, involontarie quando si progettano nuove iniziative o si valutano le politiche e i programmi esistenti, per assicurarsi che rispondano alle diverse esigenze e realtà di tutti i cittadini – uomini e donne, ragazze e ragazzi – contribuendo a risultati più inclusivi ed equi in tutta la società”.

Elissa Ann Golberg crede nelle campagne di informazione che possono sfidare norme, credenze e pregiudizi dannosi che perpetuano la disuguaglianza di genere e condivide l’attenzione alla privacy che abbiamo noi europei: “Il Canada, come l’Europa, ha implementato leggi e regolamenti, come il Personal Information Protection and Electronic Documents Act (PIPEDA), per proteggere i dati personali e i diritti alla privacy”.

* Osservatorio TuttiMedia

Costituito nel luglio 1996, l’Osservatorio TuttiMedia “ha per scopo l’approfondimento delle problematiche connesse alla comunicazione, con particolare riguardo ai cambiamenti indotti dall’utilizzazione delle nuove tecnologie di raccolta, trasmissione ed elaborazione dei contenuti informativi”. L’Osservatorio TuttiMedia, creato da Giovanni Giovannini, storico presidente della FIEG, uomo con una chiara visione dei cambiamenti che la tecnologia avrebbe indotto, non solo nel modo di comunicare, ma nella vita stessa dell’uomo, da 27 anni invita a riflettere sulle criticità della transizione digitale. TuttiMedia diffonde le sue iniziative attraverso Media Duemila, rivista di cultura digitale che quest’anno compie 40 anni, diretta da Maria Pia Rossignaud. L’Osservatorio TuttiMedia è un’associazione unica perché riunisce allo stesso tavolo media vecchi e nuovi con aziende attente alla trasformazione indotta dalle tecnologie digitali. È stata definita l’associazione dei coopetitors perché le aziende che ne fanno parte si trovano a competere sul mercato.


Da Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Giornate Europee del Patrimonio nei musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana

Fondazione Cirulli GEP 2023

Giornate Europee del Patrimonio 2023 | Patrimonio InVita (Living Heritage)
Nei musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana
Sabato 23 e domenica 24 settembre 2023

Numerosi musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana si animano con oltre 80 appuntamenti tra percorsi guidati, laboratori per bambine e bambini, iniziative per famiglie e attività speciali, sul tema “Patrimonio InVita (Living Heritage)”.

Sabato 23 settembre aperture straordinarie serali con ingresso a € 1,00.

Programma completo delle attività


Sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 numerosi musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana aderiscono alle Giornate Europee del Patrimonio con una progettualità e una comunicazione per la prima volta condivise.
L’attività è realizzata dal Settore Musei Civici Bologna e della Città metropolitana di Bologna, in un’ottica di rafforzamento del sistema museale metropolitano e di integrazione tra le sue diverse articolazioni.

“Patrimonio InVita (Living Heritage)” è il tema paneuropeo dell’edizione 2023 della più estesa e partecipata manifestazione culturale in Europa, che dal 1999 viene organizzata congiuntamente dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione europea per celebrare la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale europeo, promuovendo al contempo il dialogo, l’inclusione e la cooperazione transfrontaliera.
Decine di migliaia di eventi si svolgeranno nei 48 Paesi partecipanti e inviteranno a riflettere sul patrimonio culturale immateriale inteso come sinonimo di patrimonio “vivo”, mettendo in evidenza la vivacità, la diversità e l’importanza delle tradizioni culturali, delle conoscenze e delle competenze nelle nostre società.
Per “patrimonio vivente” si intendono le pratiche, le conoscenze e le abilità che sono state trasmesse da una generazione all’altra e che sono ancora in uso oggi. Una varietà di competenze, mestieri e professioni ci permette di mantenere e preservare il nostro patrimonio in molti modi. Questo tema offre l’opportunità di osservare da vicino il lavoro svolto dai custodi del nostro patrimonio, scoprendo come il patrimonio di ieri sia diventato quello di oggi e come questo patrimonio possa essere salvaguardato per le generazioni future grazie alle persone che trasmettono le loro conoscenze.

SMA MEUS apertura straordinaria GEP 2023

32 istituzioni aderenti53 sedi coinvolte85 appuntamenti proposti,tra percorsi guidati, laboratori per il pubblico più giovane, iniziative per famiglie e attività speciali, sono i numeri del programma coordinato dal Settore Musei Civici Bologna per il Comune e la Città metropolitana di Bologna.
Inoltre
,sabato 23 settembre in 14 sedi sono previste aperture straordinarie in fascia serale con ingressi a tariffe agevolate, eccetto le gratuità previste per legge.
Dalle 20 alle 23 si accede con ingresso gratuito a Fondazione MAST e Raccolta Lercaro.Dalle 20 alle 23 si accede con ingresso speciale a € 1,00 nei seguenti luoghi: Museo Civico Archeologico (atrio, cortile, collezione egizia), Museo Civico Medievale (piano terra e piano interrato), Museo del Patrimonio Industriale, Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, Museo di Palazzo Poggi, Santa Maria della Vita, Museo Europeo degli Studenti – MEUS, San Colombano. Collezione Tagliavini.
Dalle 20.05 alle 23 si accede con ingresso speciale a 1 euro al Museo Ebraico di Bologna.
La Pinacoteca Nazionale e Palazzo Pepoli Campogrande saranno aperti dalle 19 alle 22 con biglietto a € 2,00 (€ 1,00 per l’ingresso e € 1,00 a favore degli interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio culturale, pubblico e privato, danneggiato in conseguenza degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 nelle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana).
La Rocca Sforzesca di Imola rimane aperta fino alle ore 22.30, con ingresso ridotto a € 3,00.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito 

Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, sottolinea: “La politica culturale metropolitana si esplica attraverso la concreta collaborazione e cooperazione culturale congiunta tra più istituzioni e più comuni del territorio metropolitano. Le Giornate Europee del Patrimonio uniscono musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana in cui scoprire e riscoprire storie e patrimoni eccellenti del territorio e incentivare mobilità culturale di residenti e turisti con un ricco programma di percorsi guidati, laboratori per bambine e bambini, iniziative per famiglie e attività speciali. La progettualità è per la prima volta realizzata congiuntamente tra Comune e Città metropolitana con il coordinamento del Settore Musei Civici di Bologna, come uno degli atti del sistema museale metropolitano che stiamo realizzando e che compone sempre più la visione di città culturale allargata e diffusa”.

Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna, commenta: “Per la prima volta, numerosi musei, spazi espositivi e luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana aderiscono alle Giornate Europee del Patrimonio con una progettualità e una comunicazione per la prima volta coordinate. Avviene con il coordinamento del nostro Settore Musei Civici Bologna, in un’ottica di rafforzamento del sistema museale metropolitano e di integrazione tra le sue diverse articolazioni”.

Istituzioni e sedi a Bologna:
• ASP Città di Bologna | La Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili
• CUBO Museo d’Impresa Gruppo Unipol (CUBO in Porta Europa, CUBO in Torre Unipol)
• Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro (Raccolta Lercaro)
• Fondazione Golinelli (Opificio Golinelli)
• Fondazione MAST
• Genus Bononiae. Musei nella Città (Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, San Colombano. Collezione Tagliavini, Santa Maria della Vita)
• Museo delle Bambole
• Museo Ebraico di Bologna
• Pinacoteca Nazionale di Bologna (Pinacoteca Nazionale di Bologna, Palazzo Pepoli Campogrande)
 Settore Musei Civici Bologna (Collezioni Comunali d’Arte, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Civico Archeologico, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo civico del Risorgimento, Museo Civico Medievale, Museo del Patrimonio Industriale)
• SMA – Sistema Museale di Ateneo | Università di Bologna (Collezione delle Cere Anatomiche “Luigi Cattaneo”, Collezione di Anatomia Patologica e Teratologia Veterinaria “Alessandrini-Ercolani”, Collezione di Antropologia, Collezione di Geologia “Museo Giovanni Capellini”, Collezione di Mineralogia “Museo Luigi Bombicci, Collezione di Zoologia, Museo della Specola, Museo di Palazzo Poggi, Museo Europeo degli Studenti – MEUS, Orto Botanico ed Erbario).

Istituzioni e sedi aderenti nell’area metropolitana di Bologna:
• Archivio Museo Cesare Mattei, Grizzana Morandi
• Centro nazionale per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale dell’Emilia Romagna, Alto Reno Terme
 Centro storico, San Giorgio di Piano
 Villa Beatrice, Argelato
• Ecomuseo della Collina e del Vino, Valsamoggia
• Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, San Lazzaro di Savena
• Fondazione Rocca dei Bentivoglio (Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani”, Rocca dei Bentivoglio), Valsamoggia
• Gelato Museum Carpigiani, Anzola dell’Emilia
• Mediateca, San Lazzaro di Savena
• Museo Casa Frabboni, San Pietro in Casale
• Museo dei Botroidi di Luigi Fantini, Pianoro
• Museo del Cielo e della Terra – Planetario, San Giovanni in Persiceto
• Museo della Badia del Lavino, Monte San Pietro
• Museo della città romana di Claterna, Ozzano dell’Emilia
• Museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio, San Marino di Bentivoglio
 Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, Pianoro
• Museo e Pinacoteca Diocesani di Imola, Imola
• Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e area archeologica di Kainua, Marzabotto
 MUV – Museo della civiltà Villanoviana, Villanova di Castenaso
• Pinacoteca Civica “Graziano Campanini”, Pieve di Cento
• Rocca Sforzesca, Imola
• Torrione sforzesco di Bubano, Mordano.

Lanciate in Francia dal Consiglio d’Europa nel 1985 e gestite come iniziativa congiunta della Commissione europea e del Consiglio d’Europa dal 1999, le Giornate Europee del Patrimonio, in Italia promosse dal Ministero della Cultura, hanno permesso ai cittadini di esplorare la cultura attraverso eventi a tema e hanno contribuito a far emergere storie di persone e luoghi che hanno contribuito a plasmare la cultura e il patrimonio dell’Europa.

Il loro obiettivo è aumentare la comprensione di un passato europeo condiviso, incoraggiare l’apprezzamento dei valori tradizionali e ispirare nuove pratiche di conservazione ed educazione del patrimonio. L’importanza del patrimonio culturale è un tema centrale nell’ambito di Europa Creativa, il programma dell’UE per i settori culturali e creativi, che sostiene il Quadro d’azione europeo per il patrimonio culturale, adottato nel dicembre 2018 per garantire l’impatto a lungo termine dell’Anno europeo del patrimonio culturale.

Hashtag ufficiali: #GEP2023 #EuropeanHeritageDays #MiC #museitaliani #GiornateEuropeeDelPatrimonio #EuropeForCulture #LivingHeritage


Informazioni
Città metropolitana di Bologna
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Settore Musei Civici Bologna

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Ufficio stampa
Città metropolitana di Bologna

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Tel. +39 051 6598340

Settore Musei Civici Bologna
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Elisa Maria Cerra – Tel. +39 051 6496653 e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli – Tel. +39 051 6496620 e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it

Venezia: 44^ Edizione de Le Colonete – Collettiva di pittura, fotografia e grafica sotto i portici



Le Colonete
Rio Terà de le Colone – Calle dei Fabbri – Venezia

44° Edizione de Le Colonete
Collettiva di Artisti contemporanei e di Maestri del 900′

OPENING
23.09.2023 ore 17:00

Una manifestazione artistica che svolge un ruolo importante per la città lagunare tra tradizione e innovazione.

Da Guidi a Music, da Santomaso a Vedova, da Licata a Eulisse, con la fondamentale presenza di quanti si dedicano all’arte per puro diletto. L’Associazione Le Colonete anche quest’anno propone la mostra collettiva di pittura, fotografia e grafica sotto i portici subito dietro a Piazza San Marco dove, nel tempo, continuano ad incontrarsi e ad esporre, oltre ai grandi maestri, anche esordienti e dilettanti uniti dalla passione per l’arte.

Sabato 23 settembre alle ore 17.00 a Venezia, in Rio Terà de le Colone – Calle dei Fabbri – si terrà il vernissage della 44^ Edizione de Le Colonete.

La Mostra, allestita open air, si sviluppa fra i portici e le colonne di un incantevole angolo della città lagunare e potrà essere visitata fino al 29 settembre.

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Le Colonete

In questa edizione verranno consegnati i Riconoscimenti Speciali all’artista, pittore e scultore Tobia Ravà e al performer, regista e direttore artistico veneziano Mattia Berto. Inoltre l’Associazione ha voluto ricordare, a cento anni dalla sua nascita, la socia Luigina De Grandis pittrice, incisore, scrittrice ed allieva prediletta di Bruno Saetti.

Il maestro Toni Toniato, veneziano, classe 1931, artista, poeta, storico e critico d’arte scrive così nella presentazione pubblicata in occasione del 40ennale della Mostra: “A suo modo ha fatto già “storia” l’attività svolta dall’Associazione Le Colonete che ora ricorda, meritatamente, quarant’anni di vita contrassegnati – durante il corso dal 1979 al 2019 – da puntuali e sollecitanti manifestazioni non solo espositive, le quali hanno avuto l’obiettivo – come si deve finalmente precisare – di porre per tema principale e, a duetto confronto, protagonisti e comprimari della scena artistica e culturale della città.

Di fatto basterebbe soltanto scorrere l’elenco degli intellettuali premiati in questi anni per dimostrare l’ampiezza di interessi e di vedute che hanno guidato l’impegno generoso ed appassionato degli organizzatori in tutte le varie iniziative intraprese e portate validamente a termine con analogo ed esemplare proposito, rivolto innanzitutto a trasformare ogni evento in una forma di animata festosa socialità”.

Oltre, quindi, alla “libertà di esserci al di là del valore (se di valore si può parlare, in termini economici o meramente estetici)”, usando le parole della critica e poeta Francesca Brandes; il secondo elemento distintivo di questo evento è proprio la festosa partecipazione della cittadinanza e degli ospiti extralocali. Una gioiosa kermesse, che pone al centro dell’attenzione la produzione artistica e la partecipazione diretta a fronte di una città che viene troppo spesso intesa esclusivamente come una “qualificata vetrina”.

È una maniera concreta per ritrovare la tradizione di una specificità di proporre arte tutta lagunare, da cui sono nati movimenti importanti e di livello internazionale come quello di Ca’ Pesaro, dell’esperienza breve ma esemplare dell’ARCO, del Fronte Nuovo delle Arti; e proporre l’innovazione e la sostenibilità per la città.


INFORMAZIONI GENERALI
44° Incontro Artistico – Collettiva di Artisti Contemporanei e Maestri del ‘900

Vernissage: 23/09/2023 | h.17.00
Apertura: 23/09 – 29/09, chiuso il lunedì | h.15.30 – 19.00 
 
CONTACTS
associazionelecolone@libero.it | lecolonete@pec.it
Paola Turra | Carla Erizzo

Studio associato di Davide Federici – Ufficio stampa e relazioni pubbliche
www.fg-comunicazione.it 
info@davidefederici.it

A Venezia, il Palazzetto Bru Zane propone 7 concerti nell’ambito del Festival “Mondi riflessi”

FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE A VENEZIA

MONDI RIFLESSI

Venezia, dal 23 settembre al 27 ottobre

A Venezia, il Centre de musique romantique française fa viaggiare il pubblico sulle note di SAINT-SAËNS, CHAMINADE, BIZET, BONIS, RAVEL e altri compositori

WEEKEND DI INAUGURAZIONE: sabato 23 e domenica 24 settembre

Il mondo è piccolo nell’arte, e lo è anche in musica. Come l’Africa, e ancora prima l’Oriente, hanno influenzato la pittura del Vecchio Continente, così è accaduto anche per la musica. A Venezia, il Palazzetto Bru Zane lo conferma con 7 concerti proposti nell’ambito del Festival “Mondi riflessi”, in cartellone dal 23 settembre al 27 ottobre. L’affascinante, originale rassegna indaga quanto e come la musica francese, assunta a caso esemplificativo della musica occidentale, sia stata influenza nel corso dell’Ottocento non solo dalle vicine Spagna e Portogallo, quanto da aree “esotiche”, dalla Cina al Giappone, all’India o dall’altra sponda del Mediterraneo, Algeria ed Egitto innanzitutto.

Le partiture sono affidate a interpreti internazionali: Jodie Devos, Éléonore Pancrazi, Luigi Attademo, Salome Jordania e il Trio Zeliha sono solo alcuni degli artisti che giungeranno in laguna.

In occasione del concerto d’inaugurazione sabato 23 settembre, Jodie Devos ed Éléonore Pancrazi, accompagnate dal pianoforte di François Dumont, ci faranno viaggiare con un florilegio di arie d’opera e di duetti dalla Spagna e dal Portogallo – terre di partenza per esplorare il mondo – fino all’India e al Giappone. Il 24 settembre, evento d’eccezione alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista, Ismaël Margain e Guillaume Bellom si esibiranno su due pianoforti a coda accostati per suonare brani di Cécile Chaminade (ouverture della Sévillane) e Camille Saint-Saëns (Caprice arabe), tra gli altri.

Il festival continuerà con la chitarra di Luigi Attademo che ci inviterà in Spagna il 3 ottobre con opere di Fernando Sor, Dionisio Aguado o Francisco Tárrega. Il 12 ottobre, un concerto per violoncello e pianoforte trasmetterà le emozioni di una serata all’estero, tra introspezione (Soirs étrangers di Louis Vierne) e gioia del ballo (Danse bohémienne di Jacques Offenbach), e verrà seguito, il 17 ottobre, da un programma per pianoforte solo durante il quale Salome Jordania eseguirà alcune opere di Mel Bonis, Claude Debussy, Benjamin Godard e Maurice Ravel. Dopo un concerto per violino, violoncello e pianoforte tra l’Est (Suite orientale di Mel Bonis) e l’Ovest (Barcarolles di Benjamin Godard) il 19 ottobre, il festival si concluderà il 27 ottobre con un programma per pianoforte a quattro mani interpretato da Lidija e Sanja Bizjak, con tappe in Algeria (Suite algérienne di Camille Saint-Saëns), Egitto (Le Songe de Cléopâtre di Mel Bonis) e India (Danse Indoue di Cécile Chaminade).

SABATO 23 SETTEMBRE ORE 19.30
VIAGGIO ONIRICO
Arie e duetti di OLAGNIER, DUBOIS, DAVID, DELIBES, MASSENET, SAINT-SAËNS, OFFENBACH, BIZET, ecc.
Jodie Devos soprano
Éléonore Pancrazi mezzosoprano
François Dumont pianoforte

DOMENICA 24 SETTEMBRE ORE 17
SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA
PIANO + PIANO. CONCERTO PER DUE PIANOFORTI
Opere per due pianoforti di SAINT-SAËNS, MASSENET, BONIS, CHAMINADE, DEBUSSY, CHABRIER e RAVEL
Guillaume Bellom e Ismaël Margain pianoforte

MARTEDÌ 3 OTTOBRE ORE 17.30
Chitarra ed esotismo
Conferenza di Luigi Attademo
Ingresso gratuito

ORE 19.30
CHITARRA SPAGNOLA
Opere per chitarra di FOSSA, SOR, CARULLI, AGUADO, COSTE, TÁRREGA, COTTIN e COLLET
Luigi Attademo chitarra

MARTEDÌ 10 OTTOBRE ORE 18
Artisti in viaggio
Conferenza di Paolo Bolpagni
Ingresso gratuito

GIOVEDÌ 12 OTTOBRE ORE 19.30
DALLA TARANTELLA ALLA SEVILLANA
Opere per violoncello e pianoforte di BOISDEFFRE, VIERNE, LISZT, TOLBECQUE, RAVEL e OFFENBACH
Louis Rodde violoncello
Gwendal Giguelay pianoforte

MARTEDÌ 17 OTTOBRE ORE 19.30
SULLE NOTE DEL GRAND TOUR
Brani per pianoforte di DEBUSSY, BONIS, GODARD e RAVEL
Salome Jordania pianoforte
Concerto ripreso nell’ambito del Festival Piano aux Jacobins a Tolosa l’11 settembre

GIOVEDÌ 19 OTTOBRE ORE 19.30
DA ORIENTE A OCCIDENTE
Opere per violino, violoncello e pianoforte di BONIS, SARASATE, GODARD e RAVEL
TRIO ZELIHA
Manon Galy violino
Maxime Quennesson violoncello
Jorge González Buajasán pianoforte

VENERDÌ 27 OTTOBRE ORE 19.30
SULLE SPONDE DEL MEDITERRANEO
Opere per pianoforte a quattro mani di SAINT-SAËNS, CHAMINADE, BONIS, DEBUSSY e RAVEL
Lidija e Sanja Bizjak pianoforte


Il Palazzetto Bru Zane –
Centre de musique romantique française

La missione del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française, con sede a Venezia, è la riscoperta e la diffusione a livello internazionale del patrimonio musicale francese (1780-1920), concepisce e progetta programmi incentrati sul repertorio romantico francese. Si occupa sia di musica da camera sia del repertorio sinfonico, sacro e lirico, senza dimenticare i generi «leggeri» che caratterizzano lo spirito francese (chanson, opéra-comique, operetta). Il centro, inaugurato nel 2009 per volere della Fondation Bru, ha sede a Venezia in un palazzo del 1695 appositamente restaurato per ospitarlo.


INDIRIZZO
Palazzetto Bru Zane
Venezia, San Polo 2368
 
Contatti per la Stampa
contact@bru-zane.com
 
In collaborazione con Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro
roberta@studioesseci.net Tel. 049 663499

Turismo religioso, il cammino dei Cappuccini: tutti i percorsi tra viaggio e fede

TURISMO RELIGIOSO, IL CAMMINO DEI CAPPUCCINI: IN VISTA DEI 500 ANNI DEI FRATI
TUTTI I PERCORSI PER UNIRE VIAGGIO E SPIRITUALITÀ

ENIT – DOMANI 2O SETTEMBRE 2023 – H 12 – VIA MARGHERA 2, ROMA

Presentazione del “Cammino dei cappuccini”, mercoledì 20 settembre alle ore 12 presso sede Enit-Agenzia Nazionale del Turismo, via Marghera 2 – Roma

 

L’evento vedrà la partecipazione dei seguenti relatori:

– Antonio Baldelli (Deputato, Gruppo parlamentare Fratelli d’Italia);

– Sandro Pappalardo (Cda Enit);

– Marco Bruschini (Direttore dell’Agenzia regionale delle Marche per il turismo);

– Fra Sergio Lorenzini (Ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche);

– Fra Fabio Chiodi (Guardiano del convento dei cappuccini di Camerino);

– Miriam Giovanzana (Giornalista e fondatrice di “Terre di Mezzo”);

– Piergiorgio Fabbri (Pellegrino);

con la partecipazione dei Sindaci dei Comuni interessati dal cammino.

 

Per accrediti mail a – francesca.cicatelli@enit.it – 392 9225216


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Darfo Boario Terme (Brescia): Franca Ghitti, il Museo Diffuso

Franca Ghitti: Bosco, 1989, installazione, legno, terra di fucina e coppelle in ferro,
Museo Diocesano di Milano, 2005, Ph. F. Cattabiani

MUSEO FRANCA GHITTI
Darfo Boario Terme (Brescia)

Dal 23 settembre 2023

Franca Ghitti: le opere pubbliche
in Valle Camonica.
Itinerario di visita

La visita al nuovo Museo Franca Ghitti, il cui primo, notevole nucleo si può ammirare all’ex Monastero di Santa Maria della Visitazione, nel cuore storico di Darfo Boario Terme, offre il punto di partenza ideale per allargarsi alla scoperta del vasto Museo Diffuso di opere dell’artista camuna che connotano il  territorio.

L’itinerario “Frana Ghitti. Opere pubbliche”, segnalato da un preciso depliant informativo, conduce alla scoperta delle molte, e molto rilevanti, opere di committenza pubblica di Franca Ghitti che connotano la media-alta Val Camonica sino al Lago di Iseo. Terre  bellissime, struggentemente intense nella loro parte alta, che si vanno via  via addolcendo nell’avvicinarsi al Lago.

E’ a questa antica, essenziale, terra, alle sue tradizioni e lavorazioni, alle incisioni che   generazioni e generazioni di uomini hanno depositato sulle rocce levigate da remoti ghiacciai,  che Franca Ghitti si è ispirata, meglio connessa, nel dare forma alle sue visioni.

Le opere, in legno, ferro, pietra,  vetro, riconducono a valori, storie, chiusure e sguardi  di queste comunità, danno forma a fatiche e   ritualità, voce al sotterraneo perdurare di un patrimonio comune. Ghitti, in simbiosi con una storia più volte millenaria, la rivive con linguaggi e sensibilità dell’oggi. È un processo potentemente alchemico, simbolico, quello che l’artista officia  nel trasformare remoti segni, materiali eterni, storie  impastate di rocce, acqua e cielo, in opere magnifiche, capaci di risuonare nel profondo dell’uomo di ogni tempo.   

Il percorso di visita alle opere pubbliche di Franca Ghitti inizia dall’alto Lago di Iseo, con il monumento a “I 13 martiri” partigiani innalzato sulle sponde di Lovere. Sempre sul lungolago, ma a di Pisogne, il “Tempo del ferro”, a ricordare una lavorazione che qui aveva uno dei suoi epicentri. A Costa Volpino, una “Installazione” anch’essa collegata alla medesima attività industriale, e nella chiesa di Sant’Antonio Abate, le vetrate della Ghitti ad illustrare la Genesi, l’Apocalisse e le Beatitudini.  A Gianico, l’installazione della Ghitti, nella piazzetta del paese, richiama “I testimoni di Gianico”, ovvero le famiglie fondanti la comunità, e a collaborare con l’arista nella realizzazione dell’opera sono stati gli eredi di quelle famiglie. Nel borgo, altre

opere dell’artista: “La Vicinia di Gianico”,   “Il tondo della legna” e il “Tavolo delle offerte”. Tutte ispirate alla tradizione comunitaria.

All’Hotel San Martino, a Darfo Boario Terme, si ammirano  diverse opere della Ghitti, tra le quali il magico “Tondo” in legno rivestito di ferro. Nella Cappella della Caritas, conosciuta come Cappella Ghitti, le vetrate e gli arredi liturgici sono opera dell’artista Al cimitero di Erbanno, da non perdere i “Tre alberi” collocati nell’antica cappella di San Martino. Nella parrocchiale di San Rocco, Ghitti è intervenuta sul campanile trasformando in opere d’arte il cancello e la finestrella.    Ancora a Darfo Boario Terme, in S. Maria del Restello,  si possono  ammirare  una “Pietà” e le “Storie di Gesù”.

Civitate Camuno, l’ “Albero croce” ricorda, nella piazza loro intitolata, Falcone e Borsellino. Opera potente e fragile, al contempo.

Nella Cappella Maggiore del Cimitero di Melegno, la monumentale “Veglia dei morti”, vetrata di intensità medievale.

Breno vanta, come Darfo Boario, un  ampio nucleo di opere di Franca Ghitti, con la “Vicinia”, in Sala Giunta della Comunità montana, “Il Cancello della Vicinia”, opere che richiamano la solidarietà comunitaria, l’ “Albero fiorito”  in Municipio e altre due opere al CaMus, il Museo della Valle Camonica: il grandioso affresco dei primissimi anni 60 intitolato “Racconti della Valle” e un pannello del ciclo “Memoria del Ferro”.

Il tema della porta, ambivalente simbolo di chiusura a di transito,   torna a Nadro di Ceto e a Cerveno.

Impossibile percorrere questo Itinerario restando   indifferenti. Nelle sue opere Franca Ghitti sa trasmettere il perdurare nell’attualità di linfe che hanno tenuto insieme, nella  quotidiana  difficoltà, queste comunità di montagna. Riuscendo  a farne percepire la forza anche a chi, quassù viene “solo” per una vacanza.

Franca Ghitti. Opere Pubbliche in Valle Camonica


Ufficio Stampa:
Studio ESSSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049.663499
simone@studioesseci.net ref.
Simone Raddi e Luca Masserdotti

Verde Grazzano: per chi la natura l’ama e non si limitata a guardarla

Verde Grazzano, una delle edizioni passate

Verde Grazzano 2023

Parco del Castello di Grazzano Visconti (Pc)

dal 22 al 24 settembre 2023

Tre giorni a Verde Grazzano per conoscere meglio il verde e la sua cura

19 laboratori, Conferenze e visite guidate

“Verde Grazzano 2023 (la sesta edizione): più che una mostra, un’esperienza! Per chi la natura l’ama e non si limitata a guardarla”. É lo slogan con la quale veniva annunciata a giugno la nuova edizione di Verde Grazzano (nel Parco del Castello di Grazzano Visconti, dal 22 al 24 settembre). Quando mancano ormai pochi giorni all’atteso appuntamento green, va detto che quello slogan si è effettivamente tradotto in realtà. Di certo le originali e diverse proposte di questa nuova edizione della tradizionale mostra mercato del giardinaggio di qualità spaziano sui più diversi interessi. Tutti intorno alla conferma di raffrontarsi con giardino, orto ambiente in un modo più responsabile e più accorto.

Certo a Verde Grazzano non mancano gli incontri con i titolari di alcune delle aziende florovivaistiche più avanzate del Paese. Che offrono, con i loro prodotti da comprare per arricchire il giardino e l’orto di casa, anche suggerimenti, idee, sinergie innovative. Ma, oltre a questo, Verde Grazzano cala alcuni “plus” che rendono questa manifestazione settembrina unica nel panorama italiano.

Il contesto innanzitutto: il borgo, il castello immerso in un mare di verde che l’imminenza dell’autunno pennella di oro e rosso. Poi la novità del Teatro appena restaurato e reso disponibile come sede di incontri e confronti. Ma soprattutto per il fittissimo calendario di eventi che non possono non intrigare chi, senza giungere alle vette ideologiche di Henry David Thoreau, vuole sentirsi parte della natura, ospite e non sopraffattore. Guidata da esperti, tra i maggiori oggi in campo non solo in Italia, si va alla scoperta vera delle api, delle piante selvatiche eccellenti sui nostri piatti e, per contro, delle piante carnivore; si possono mettere le mani in pasta per creare i propri vasi di terra cruda. O realizzare decori con i fiori appassiti, come sapevano ben fare le nonne delle nostre nonne, scoprire la perfetta armonia e semplicità dell’arte giapponese del Kokedama, o attrezzarci di conoscenze ed esperienze per rendere felici le piante grasse e succulente che sopravvivono a casa, o imparare a crearci, o perlomeno curare, i nostri bonsai. La stessa serenità che certe signore affermano di trovare nel lavorare all’uncinetto, la si può sicuramente sperimentare nell’intrecciare il giunco. Così come è un’emozione focalizzare il proprio sguardo per impratichirsi a scoprire la biodiversità che la natura sa esprimere anche in quelli che a noi appaiono come sterpaglie o brani infelici del Pianeta. O fermarsi ad ammirare l’abilità e la destrezza di chi, come un moderno Tarzan, vola tra gli alberi più alti. Oppure, esperienza davvero inusuale, lasciare chiacchiere e cellulare, per ascoltare i suoni della natura.

Tutto questo, e molto altro, a Verde Grazzano, a Grazzano Visconti dal 22 al 24 settembre. Orari, protagonisti, opportunità, condizioni si possono consultare preventivamente sul sito della manifestazione: https://www.verdegrazzano.it/

Chiunque può così crearsi una visita esperienziale e su misura, sulla base delle proprie curiosità e sensibilità, prenotando ciò che si desidera fare, per essere certi di trovare perfetta accoglienza e godere appieno di esperienze che saranno indimenticabili.


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Main Partner: Allianz S.p.A.
In collaborazione con FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – Delegazione di Piacenza
In collaborazione con Stihl
Con il supporto di Grandi Giardini Italiani
Con il patrocinio di:
Destinazione Turistica Emilia
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Comune di Vigolzone
 
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