Friedrich Froebel inventore del kindergarten 2/3

 

Il bambino monta e smonta i Gift, questi giocattoli di legno dalla geometria elementare. Ne osserva la forma, i colori, i materiali. Per cui, ad esempio, un cubo di legno può essere scomposto in otto cubi più piccoli oppure in otto prismi rettangolari. Ed ecco allora, che il bambino può con l’immaginazione costruire un castello ed apprendere la storia delle epoche passate.

Nel contempo, però, questo gioco permette di avvicinarsi alla scienza oppure alla matematica, perché in questa operazione di smontaggio è possibile studiare appunto le frazioni. Lo scopo di questi giochi di è, dunque, quello di sviluppare le attitudini del bambino. Di qui nascono, appunto, i doni, studiati come strumenti didattici.

  • Il primo fra i doni è la palla, per sviluppare un gioco elementare. Gli esercizi con la palla possono essere accompagnati da filastrocche, poesie o canzoncine. In questo primo dono si dà molta importanza al colore e alla morbidezza.
  • Il secondo dono è costituito da una sfera, un cubo e un cilindro di legno. In questo caso si dà importanza alla forma. Così mentre la sfera suggerisce l’idea di mobilità, il cubo identifica la quiete e il cilindro manifesta una forma intermedia.
  • Il terzo dono è sempre un cubo, ma in questo caso è suddiviso in otto cubetti più piccoli raccolti in una scatola. Si fornisce l’idea di unità e di pluralità, di unire e separare.
  • Con il quarto dono il gioco si fa sempre più complesso: il cubo si divide in mattoncini.
  • Con il quinto dono il cubo è frazionato in cubetti più piccoli e prismi.
  • Il sesto dono è costituito dal cubo composto da mattoncini interi o divisi a metà.

A queste figure solide si aggiungono anche figure piane, come anelli, bastoncini, triangoli, permettendo di comporre figure e piccoli lavori.

Fonte dell’immagine: Wikipedia

Friedrich Froebel inventore del kindergarten 1/3

 

Friedrich Froebel è stato un pedagogista tedesco. Nato in Turingia, visse tra il 1782 e il 1852. La madre morì quando aveva appena nove mesi; probabilmente fu proprio la mancanza d’affettuose cure nel periodo infantile che lo spinse ad interessarsi dell’educazione dei bambini. Fu definito il pedagogista del romanticismo, noto perché ha creato una serie di attività legate al gioco, espresse per la prima volta in un libro rimasto famoso, intitolato “Educazione dell’uomo” (1826).

Nel 1837 ideò un concetto nuovo, quello di giardino d’infanzia, cioè un luogo dove i bambini avrebbero potuto sviluppare le proprie potenzialità. Nacque così il kindergarten, la scuola per l’infanzia. A suo avviso, la rivelazione del mondo esterno nasceva dalla scoperta del proprio mondo interiore, che si poteva esprimere attraverso il gioco.

Perno educativo è il cortile della scuola, meglio ancora il giardino. Questi giardini erano fondamentali per mettere a contatto il bambino con la natura. Vi si potevano fare degli esercizi ginnici, oltre che giochi. Le lezioni svolte all’aperto, quando il clima non lo permetteva, potevano continuare anche all’interno, nelle sale attrezzate ad accogliere le classi.

L’attività quotidiana prevedeva
1. la coltivazione del giardino,
2. la ginnastica, ma anche
3. esercizi di lettura di scrittura,
4. disegni,
5. conversazioni riguardanti le scienze e la geografia,
6. canti soprattutto religiosi.

Ma per i più piccoli Froebel pensò ai Gifts (doni), perché giocando i bambini potessero esplorare il mondo intorno a loro, esprimere la propria creatività e i propri pensieri. Si dividono in cinque categorie importanti:

  • solidi,
  • superfici,
  • linee,
  • punti,
  • linee-e-punti.

Sono oggetti di piccole dimensioni, per esprimere una sorta di mondo in miniatura, che i piccoli possono manipolare con fantasia.

Fonte dell’immaginefroebel galleries