Berthe Morisot – Giovane donna in tenuta da ballo

Giovane donna in tenuta da ballo, 1879, Musée d’Orsay, Parigi

IL DIPINTO

Giovane donna in tenuta da ballo (Jeune femme en toilette de bal) è un dipinto della pittrice francese Berthe Morisot, realizzato nel 1879 e conservato al Museo d’Orsay di Parigi. In quest’opera la Morisot rifugge dai canoni della ritrattistica ufficiale per cercare soluzioni nuove e diverse, più vicine alla sensibilità che si stava affermando in quegli anni. L’opera, infatti, ritrae una giovane e avvenente fanciulla vestita con un elegante abito da ballo dalla consistenza serica. Mentre i ritratti accademici esaltavano o valorizzavano lo status sociale della persona effigiata, la Morisot preferisce cogliere lo sguardo, attento e curioso, della ballerina, rivolto verso qualcosa che si svolge al di là dello spazio pittorico, alla sua destra. L’opera, in questo modo, si distingue per la sua vivacità e per la sua fluida libertà, e l’impressione che ne consegue è quella di una grande immediatezza, quasi da istantanea fotografica.

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Berthe Morisot con un mazzo di violette ritratta da Édouard Manet, 1872, Museo d’Orsay, Parigi

L’ARTISTA

Berthe Marie Pauline Morisot (Bourges, 14 gennaio 1841 – Parigi, 2 marzo 1895) è stata una pittrice impressionista francese. Berthe Morisot nacque il 14 gennaio 1841 a Bourges, in Francia, in un’agiata famiglia borghese: il padre, Edme Tiburce Morisot (1806-1874), era un funzionario statale d’alto rango, impiegato alla Corte dei Conti, mentre la madre Marie-Joséphine-Cornélie Thomas (1819-1876) era la pronipote del celebre pittore Jean-Honoré Fragonard («l’arte scorreva già nelle sue vene», come ha osservato Laura Corchia). A completare il quadretto familiare vi erano altre due ragazze, Yves e Edma, ed il maschio Tiburce. Nel 1851 la famiglia Morisot si trasferì a Passy, nei pressi di Parigi, città che in quel momento era veramente un grande centro artistico e l’atmosfera satura di cultura, di arte e di lusso costituivano un ambiente quasi unico in Europa, che certamente contribuì ad accendere nella giovane Berthe un grande interesse per la pittura. Importante fu anche l’influenza dei genitori, i quali avevano aperto la propria casa parigina ad artisti, intellettuali e amici di famiglia, facendo crescere così la figliola in un ambiente colto e stimolante. Per la Morisot, tuttavia, l’Accademia era inaccessibile, siccome era nata donna, e l’École des beaux-arts avrebbe aperto le proprie porte al gentilsesso solo nel 1897. Per questo motivo, dopo aver appreso i rudimenti della pittura dai genitori, la Morisot ebbe modo di coltivare il suo talento sotto la guida prima del neoclassicista Geoffrey-Alphonse Chócarne, e poi di Joseph Guichard, un ex allievo di Ingres poi convertitosi alla maniera romantica di Eugène Delacroix. La sua passione per le belle arti in questo modo crebbe costantemente, anche grazie al Guichard, il quale introdusse la giovane allieva all’esercizio della pittura soprattutto attraverso la copia dei dipinti dei grandi maestri. Nel corso del discepolato con il Guichard, in effetti, la Morisot visitò il Louvre innumerevoli volte, e attraverso lo studio delle tele di Raffaello Sanzio e Rubens coltivò orgogliosa il suo talento artistico.

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